sa...@libero.it ha scritto:
> Innanzitutto grazie della dettagliata risposta. Può darsi che io sia
> impreciso ma è quello che trovi scritto dappertutto, anche testi di
> fisica, non giornali.
I giornali non si occupano certo di giroscopi, ma solo di fusione
nucleare, anche se chi ci scrive nella stragrande maggioranza dei casi
non sa di che cosa parla.
Quanto ai libri, dipende che cosa intendi. Se hai in mente libri di
testo per scuola secondaria, non devi meravigliarti.
Di cose sbagliate ce ne trovi quante ne vuoi, appena si lascia il
terreno più elementare. E il giroscopio *non è* terreno elementare,
come vedremo in seguito.
Ma sui testi universitari le cose di solito sono trattate per bene, ma
ormai non nei corsi del primo anno...
> Anche io ho notato che se il moto di precessione si svolge
> liberamente il giroscopio fa esattamente il contrario, cioè cambia
> continuamente direzione.
Piano! Dipende da come è vincolato (essendo escluso che possa essere
libero, almeno se restiamo sulla Terra).
Un giroscopio con un estremo poggiato su un tavolo (la trottola) fa
precessione.
Un giroscopio con un estremo appeso a un filo fa precessione.
Un giroscopio montato su sospensione cardanica non fa nessuna
precessione.
> Eri tu quello che diceva che la divulgazione è pericolosa perché per
> semplificare si rischia di distorcere? O mi confondo con qualcun
> altro?
Non ti confondi.
> D'altronde meglio idee semplificate che il nulla assoluto. Ma
> questo è un altro discorso.
Meglio il nulla che idee profondamente sbagliate, che è la realtà
praticamente di tutta la divulgazione.
> Credo di aver capito cosa vuoi dire. L'operatore applica sicuramente
> all'asse una coppia in senso laterale (verso est e verso ovest), è
> quello che io descritto come la coppia che l'operatore deve applicare
> per impedire il moto di precessione.
> ...
Mettiamo in chiaro una cosa.
Ti avevo chiesto se conosci il momento angolare e la seconda legge
cardinale della dinamica e non mi hai risposto.
Però la risposta è implicita in quello che scrivi, dove il termine
"momento angolare" non appare mai.
Ma ti avevo anche scritto che senza questi concetti il comportamento
dei giroscopi *non si spiega*.
Perciò io non intendo seguirti nei discorsi che fai.
Ora replicherò alle cose imprecise quando non sbagliate che scrivi,
poi basta.
> Questa si sente chiara e forte
Che cosa "senti"?
Non puoi sentire una o più forze che applichi tu.
Quella che senti è la reazione (terzo principio della dinamica) che il
giroscopio applica alle tue mani. Ma fin qui poco male.
> e giustamente non comporta un lavoro e io direi non perché l'energia
> cinetica non varia (questo lo sapremo dopo) ma perché è perpendicolare
> al movimento, cioè alla rotazione dell'asse in avanti.
Ecco: io avrei scritto
"perché il momento della coppia applicata (vettore) è ortogonale alla
velocità angolare (vettore) del giroscopio".
Anzi, l'avevo già scritto, mi pare.
> Questo lo sapevo. Però almeno alla partenza, ma a me sembra anche
> dopo, l'operatore (oltre a bloccare la precessione cioè la rotazione
> parallela al suo corpo)
E qui sbagli.
Ti ho già fatto notare che la precessione *non è* un comportameto
intrinseco dei giroscopi. Lo è solo in particolari condizioni.
Se tu tieni il giroscopio con le mani *ferme*, il giroscopio non fa
alcuna precessione, e tu con le mani devi solo reggerne il peso.
> deve applicare anche la coppia per ruotare l'asse in avanti, in modo
> che l'estremità originariamente verticale poi punti l'asse verso il
> basso a 45°.
E qui sbagli di nuovo, e te l'avevo già spiegato.
Per far ruotare l'asse in avanti devi applicare una coppia est-ovest.
Rileggi *con attenzione* quello che ho scritto nell'altro post: c'era
già tutto, ma tu fai come se io non l'avessi scritto.
E non mi dici "non ho capito": semplicemente mi ignori.
E questo, se permetti, mi fa incazzare.
> E' questa coppia (se c'è) che produce il lavoro "inspiegabile"
> perché la rotazione avviene nella stessa direzione della coppia.
Infatti questa coppia *non c'è*, e l'avevo già scritto.
> Oppure devo dedurre che l'operatore "pensa" di applicare questa
> coppia ma in realtà sta applicando solo la coppia est-ovest
> ortogonale al movimento che impone?
Un operatore che non sa le leggi della dinamica può pensare quello che
vuole, ma le cose stanno poprio come hai scritto adesso.
> Provo a riprodurre questa conclusione nella figura allegata.
> ...
> A sinistra c'è il normale giroscopio. Poi a destra lo incardiniamo in
> dei binari circolari,
> ...
> Allora la coppia indicata nella figura a destra può farlo ruotare
> senza incontrare una coppia resistente?
Da quello che ho detto sopra puoi dedurre la risposta: per far ruotare
l'asse di un giroscopio così vincolato *non occorre alcuna coppia*:
basterebbe una spintarella e il giroscopio comincerebbe a ruotare
l'asse senza intervento ulteriore, senza più fermarsi, in assenza di
attriti.
Mi chiederai: ma scusa, allora il momento angolare varia continuamente,
senza forze esterne?
Risposta: le forze esterne *ci sono*: le applica la rotaia (che non è
un binario: come dice la parola, "binario" sono *due* rotaie
parallele).
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Elio Fabri