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Fisica/astronomia

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jenny

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Oct 15, 2023, 3:40:04 AM10/15/23
to

Per la determinazione della distanza di una stella si può usare il metodo della parallasse il quale misura l'angolo che si forma guardando una stella da due diversi punti del diametro terrestre.
Praticamente si forma un triangolo (supposto isoscele) con il vertice nelle stella e come base due diversi punti del diametro terrestre.
I lati poi sono le linee che congiungono la stella con la base.
Ma le linee immaginarie che costituiscono i lati del triangolo sono determinate dalla luce proveniente dalla stella in osservazione.
Domanda : ma la luce che determina i lati del triangolo, arriva in linea retta ?
Oppure abbiamo un triangolo con i lati leggermente incurvati ? E in questo caso il calcolo dell'angolo non ne risente ?
Jenny

Marco C.

unread,
Oct 15, 2023, 9:40:04 AM10/15/23
to
se non ci sono forti campi gravitazionali tra la Terra e il target,
puoi considerare i lati del triangolo che usi con il metodo della
parallasse (valido fino a un paio di centinaia parsec) come rettilinei
ed usare la trigonometria piana per deteminare le distanze
Terra-target.

--

Nova legge di Murphy.. n. 2017 e del 2017

"Se fai una cosa che neanche un idiota può usare,
soltanto un idiota vorrà utilizzarla"

Robert Robins

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Oct 15, 2023, 9:50:04 AM10/15/23
to
A quanto pare sì, la luce proveniente da stelle distanti potrebbe subire una distorsione nel cammino dovuta ad effetti gravitazionali, falsando così il calcolo del parallasse.
Qui posto un articolo del 2001 che affronta il problema: https://arxiv.org/pdf/astro-ph/0005418.pdf

Elio Fabri

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Oct 17, 2023, 9:45:05 AM10/17/23
to
jenny ha scritto:
> Per la determinazione della distanza di una stella si può usare il
> metodo della parallasse il quale misura l'angolo che si forma
> guardando una stella da due diversi punti del diametro terrestre.

Stai facendo confusione: è vero che la distanza delle stelle più vicine
si può misurare dalla parallasse, ma non come dici.
Quella che hai definito si chiama "parallasse diurna"; per la
precisione l'angolo di parallasse diurna è la metà, ossia l'angolo da
cui si vede dalla stella il *raggio* della Terra.
Però la parallasse diurna è così piccola da essere misurabile solo per
Sole e pianeti: per il Sole vale meno di 9", per i pianeti varia con la
distanza.
Anche per la stella più vicina la par. diurna vale solo qualcosa come
40 microsecondi d'arco, e non credo ci sia strumento capace di
misurare un angolo così piccolo.

Quella che si usa davvero è la parallasse *annua*, che è l'angolo sotto
cui si vede dalla stella il *raggio dell'orbita terrestre*.
Per la stella più vicina (alfa Centauri) la parallasse annua vale 0.75".
Nota storica: la prima parallasse fu misurata da Bessel nel 1838, per
la 61 del Cigno, e vale un po' meno di 0.3".

> Ma le linee immaginarie che costituiscono i lati del triangolo sono
> determinate dalla luce proveniente dalla stella in osservazione.
>
> Domanda : ma la luce che determina i lati del triangolo, arriva in
> linea retta?
>
> Oppure abbiamo un triangolo con i lati leggermente incurvati? E in
> questo caso il calcolo dell'angolo non ne risente?
È vero, c'è la deflessione gravitazionale della luce dovuta al Sole.
Nel caso più semplice (stella sul piano dell'orbita della Terra,
osservazioni fatte nel momento di massima parallasse) la parallasse
appare diminuita, di circa 0.004".
Per le stelle più vicine l'errore è poco importante ma per quelle più
lontane non si può trascurare.
Fortunatamente il calcolo si può fare e quindi si può correggere la
misura.

Robert Robins ha scritto:
> A quanto pare sì, la luce proveniente da stelle distanti potrebbe
> subire una distorsione nel cammino dovuta ad effetti gravitazionali,
> falsando così il calcolo del parallasse.
> Qui posto un articolo del 2001 che affronta il problema:
> https://arxiv.org/pdf/astro-ph/0005418.pdf
Quell'articolo affronta un problema diverso: la deflessione
gravitazionale dovuta a oggetti diversi dal Sole e dai pianeti. Siamo
però al livello dei *microsecondi* d'arco e alla misura della
parallasse di oggetti *extragalattici*.
--
Elio Fabri

Robert Robins

unread,
Oct 17, 2023, 1:30:04 PM10/17/23
to
Il giorno martedì 17 ottobre 2023 alle 15:45:05 UTC+2 Elio Fabri ha scritto:
>
> Robert Robins ha scritto:
> > A quanto pare sì, la luce proveniente da stelle distanti potrebbe
> > subire una distorsione nel cammino dovuta ad effetti gravitazionali,
> > falsando così il calcolo del parallasse.
> > Qui posto un articolo del 2001 che affronta il problema:
> > https://arxiv.org/pdf/astro-ph/0005418.pdf
> Quell'articolo affronta un problema diverso: la deflessione
> gravitazionale dovuta a oggetti diversi dal Sole e dai pianeti. Siamo
> però al livello dei *microsecondi* d'arco e alla misura della
> parallasse di oggetti *extragalattici*.
> --
> Elio Fabri

Ops, pardon, avrei dovuto leggerlo con più attenzione.
Grazie per la correzione, Elio!
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