Il 28/05/2013 13:51, BlueRay ha scritto:
> On 26 Mag, 19:01, Soviet_Mario<Soviet.Ma...@CCCP.MIR> wrote:
>> Il 26/05/2013 16:47, cometa_luminosa ha scritto:
>>
>>> On May 25, 5:43 pm, Soviet_Mario<Soviet.Ma...@CCCP.MIR> wrote:
>>>> Il 25/05/2013 17:07, BlueRay ha scritto:
>>
>>> No, per un motore a benzina non puo' andar bene: N.O. troppo basso, il
>>> motore detona.
>>
>> l'hai cercato il numero di ottano del dimetiletere ? Mi
>> sembra molto strano che sia basso !
>
> L'ho detto ad intuito perche' so che e' molto basso quello del
> dietiletere
mmm. Nelle reazioni radicaliche come l'autoossidazione (e la
combustione ne è la versione drastica) sono molto diversi.
Ad es. il dietiletere e il thf, ma anche il
diisopropiletere, si autoperossidano all'aria (e nel
distillarli si devono prendere precauzioni).
Il dimetiletere, il di-terbutil (poco stabile per altre
ragioni) e il MTBE non si perossidano facilmente. Questo per
la mancanza di idrogeni "alfa" all'etere, o alla presenza di
idrogeni metilici più resistenti all'estrazione di quelli
metilenici.
Ora non ne deduco niente, volevo solo sottolineare che pur
essendo due eteri, chimicamente hanno una sia pur modesta
differenza di reattività.
Non tutto è razionale : l'etanolo ha potere antidetonante
abbastanza elevato, e non molto inferiore al metanolo, segno
che il ragionamento che ho fatto è semplicistico.
ho capito qual'è il problema.
Non avevo le idee chiare circa il combustibile preferito nel
diesel, ossia che dovesse cominciare a autoincendiarsi prima
possibile. Allora è vero : proprio per l'estrema resistenza
all'autoignizione dei composti "metilici" puri, il DME
comincia a bruciare molto in ritardo, e pare questo sia male.
Cmq non capisco perché il numero di cetano del benzene, che
ha numero di ottano alto, e che è scadente nei diesel, abbia
numero di cetano basso. A me non risultava.
LA realtà è che la definizione del numero di cetano è errata.
ESSO non è direttamente una misura (in secondi o
microsecondi) del tempo di DELAY.
Il tempo di delay è si il parametro considerato.
Ma poi si prendono due riferimenti, il combustibile col
minimo delay, il cetano (idrocarburo lineare), e gli si
assegna un punteggio ALTO (100), nel senso di positivo, non
di alto ritardo, e si prende uno estremamente resistente
all'ignizione, con delay massimo (il metil naftalene), e gli
si assegna il punteggio zero, nel senso di negativo.
Quindi finalmente la relazione inversa è solo frutto di una
soggettiva attribuzione di scala : chimicamente la
resistenza all'autoossidazione è coerente.
Alto potere antidetonante implica alto delay.
Il dimetiletere ha alti entrambi, perché sono correlati, e
riceve punti alti come ottano (detona poco) e punti bassi
come cetano (detona tardi).
Quel che non sapevo era che fosse male ritardare l'ignizione
nel diesel, e ora ne prendo atto.
Per cui la cosa è stata chiarita.
>
>>> Su wiki italiana c'e' scritto che si puo' utilizzare
>>> sui motori benzina in miscela 30% con 70% di gpl (che ha un alto N.O.)
>>
>> mica vero. Il butano è mediocre. Sono i ramificati che hanno
>> un discreto potere, oltre al benzene additivo. Senza
>> benzene, la benzina normale sarebbe troppo detonante.
>> E il metano, che è resistente di suo.
>
> Comunque il gpl ha un N.O. superiore a quello della benzina blu super
si, questo si. Più corte le catene, più sono resistenti.
L'etano ad es. è molto alto, il metano ancora di più.
> (N.O. superiore a quello della verde) lo so perche' a bassi regimi ed
> alto carico, a benzina il motore della mia auto "scrocciola" un po', a
> gpl lo fa molto di meno; una volta provai con la verde e lo
> scrocciolamento era molto superiore (il motore della mia auto e' stato
> elaborato un pochino).
>
>>> e subito dopo dice che l'etere dimetilico ha un elevato numero di
>>> cetano!
>>
>> infatti questo mi torna. E questi due numeri hanno un
>> significato analogo, benché con standard di riferimento
>> diversi (trimetilpentano e alfa metil naftalina) per cui le
>> scale non sono comparabili. Il fatto che abbia numero di
>> cetano alto significa che è un buon antidetonante.
>
> E' il contrario!
ho capito l'inghippo. Tendevo a interpretare non tanto la
scala convenzionale, ma il tempo di resistenza, salvo non
avere capito che un alto tempo di latenza nel diesel non è
affatto positivo, come nel benzina, ma negativo.
Quindi si conferma che il DME non è un buon combustibile per
diesel.
>
>>> Ma si rendono conto delle cazzate che dicono? Se tu additivi
>>> benzina **con una piccola** percentuale di un carburante che ha
>>> elevato numero di cetano, il motore detona! Se uno non ci crede, provi
>>> a mettere 10% di gasolio come carburante in un motore benzina, e poi,
>>> per favore, venga qui a riportare il risultato!
>>
>> fatto, per errore. Il motore fa fatica a restare anche solo
>> acceso, e lo brucia a stento (e non ti dico i fumi).
>>
>>> Scusa, ma e' quello che dicevo fin dall'inizio: se (ovviamente) e'
>>> anche un problema di come trovare la materia prima, lo stesso e' vero
>>> per l'etere: il metanolo mica lo trovi nei giacimenti o lo fai per
>>> mezzo di colture alimentari!
>>
>> dalla biomassa lignocellulosica.
>
> Giusto. Che tu sappia questo processo e' meno costoso di quello per
> produrre etanolo per fermentazione?
sicuramente si, e ha tempi più rapidi e rese superiori.
L'etanolo vive solo di sussidi e nicchie particolari,
diventerà FORSE in parte competitivo soltanto quando
qualcuno, speriamo sia la Mossi Ghisolfi !, diventerà capace
di fermentare LA CELLULOSA e non amido o disaccaridi
direttamente in matrici ricche di lignina senza separazione,
o quantomeno in matrici cellulosiche poco lignificate (come
le canne).
Tra l'altro avere un fermentatore che mangia solo la
cellulosa nel legno sminuzzato, libererebbe una massa di
lignina abbastanza concentrata (e non come contaminante
solubile idrolizzata come nella dissoluzione al solfito, che
produce masse enormi di roba inquinante carica di fenoli),
adeguatissima ad una pirolisi o combustione.
si, hai ragione.
> rispetto al dimetiletere, per il maggiore numero di cetano, il fatto
> di essere liquido ed il fatto di avere un potere calorifico superiore
> (sarebbe pero' leggermente peggiore per il fatto di produrre un
> pizzico in piu' di polveri sottili, peraltro gia' a bassissima
> concentrazione), ma forse l'etanolo costa di piu' del metanolo?
in assenza di incentivi alla produzione, l'etanolo è molto
più costoso. Poi ovviamente se, tipo in Brasile, viene
incentivato, o nella corn belt pure, il prezzo viene falsato.
Ma la chimica monocarboniosa è intrinsecamente poco costosa,
perché consente condizioni di sintesi assolutamente
"livellanti" e materia prima indifferenziata.
Solo le unità monocarboniose (e il nerofumo) resistono a
condizioni di totale equilibrazione termodinamica.
In particolare CO, e idrogeno ... i precursori del metanolo.
La fermentazione della cellulosa rimarrebbe comunque un
processo appetibile, perché non tutta la biomassa si ottiene
facilmente a tenore di umidità molto basso come adatto alla
pirolisi, né a freddo.
Mentre la fermentazione non richiede stagionatura né
essicazione, anzi, la macerazione in acqua.
Mi pare che al nostro clima (italia) lo sfagno sia di rapida
crescita ed abbia ben poca lignina e quasi solo cellulosa.
E' un po' che non mi aggiorno e non so quali problemi con
questi batteri siano così difficili da impedire una larga
diffusione.
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> BlueRay = cometa_luminosa