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Rimuovere inchiostro indelebile dal cartoncino

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EraserHead

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Jul 4, 2016, 1:19:01 PM7/4/16
to
Avrei bisogno di rimuovere alcune scritte e segni effettuati col pennarello indelebile nero; per capirci si tratta di questo: https://www.stabilo.com/media/image/St_10450_OHPen_perm_Illu.jpg
Si trovano sulla confezione di uno smartphone (Samsung J3) che è di colore bianco e si tratta di un cartoncino abbastanza poroso.
Volevo chiedervi se ci sono sotanze chimiche in grado di rimuovere tale inchiosto o comunque attenuarne l'intensità.

Se può essere utile, da wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Permanent_marker) ho estratto questo passaggio:
they form a surface layer that can be removed by high pressure cleaning or paint thinners and organic solvents such as acetone, xylene, or toluene.
quindi sembrerebbe che l'acetone possa funzionare. Secondo voi posso provare con quel solvente a base di acetone che si usa per togliere lo smalto dalle unghie o, sul cartoncino, sarebbe inutile e/o peggiorerei la situazione?

Si accettano suggerimenti :)

Soviet_Mario

unread,
Jul 4, 2016, 2:36:01 PM7/4/16
to
non te ne posso dare, ma considera ciò : un solvente non
TOGLIE il colore, lo SCIOGLIE. Toglierlo da dov'è sarà poi
compito tuo. Questo significa che devi far assorbire il
solvente da qualcosa (carta assorbente spessa, pressata con
forza, talco abbondante).
Devi inoltre farlo assorbire ad una velocità superiore a
quanto ti diffonde nel materiale, diversamente allargherai
solo la macchia (pur attenuandola). Il ciclo di diluizione /
assorbibento presumibilmente deve essere replicato varie
volte, dovresti inoltre lavorare rapido per evitare che il
solvente evapori, ispessendo il residuo di soluzione di
inchiostro.

Potresti anche fare qualche tentativo semplicemente con
molta carta assorbente (o strato di talco) e sopra
comprimendo fortemente a caldo con un ferro sui 120-140°
(tentare di trasferire l'inchiostro fuso, o almeno la parte
principale ... dopo sei pur sempre libero di tentare anche
il solvente).

cmq ... sono cazzi amico (cit.)

--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)


---
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theno...@gmail.com

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Jul 4, 2016, 4:19:28 PM7/4/16
to
Se tu puo' interessare mia moglie sta in questo momento usando un solvente per unghie che "nel loro giro" chiamano "acetone non acetone" (sic) :) e la composizione è acetato di etile, alcol isopropilico acqua e profumi vari...tende al giallo...io eviterei e propenderei per l'acetone acetone anche se il rischio di "spantegamento" e' altissimo :)

EraserHead

unread,
Jul 5, 2016, 5:33:05 AM7/5/16
to
OK, procedo prima col tentativo dell'alta temperatura (ferro da stiro).

Per quanto riguarda il solvente più adatto da usare per (tentare di) sciogliere questo tipo di inchiostro, ho fatto qualche ricerca sul web ed è uscito fuori che molto tempo fa si usava la "scolorina" per rimuovere (o meglio sciogliere, come ha precisato Soviet_Mario) l'inchiostro stilografico e biro dalla carta. Ho estratto questo passaggio da un PDF:
"La scolorina era costituita da due soluzioni; con la prima (potassio permanganato, ossidante), l’inchiostro veniva ossidato a sostanze incolori ma si formava una macchia bruna di diossido di manganese. Applicando la seconda soluzione (sodio idrogenosolfito, riducente), il diossido di manganese si riduceva a ione manganese incoloro."

La domanda sorge spontanea (almeno da un ignorante in materia come me): questa reazione può essere applicata anche all'inchiostro indelebile del mio caso con lo stesso risultato?
Eventualmente, tanto per non addentrarci in soluzioni poco fattibili, i due componenti della scolorina sono facilmente reperibili o no?

abc

unread,
Jul 5, 2016, 6:10:39 AM7/5/16
to
Nel restauro della carta si utilizza un apposito tavolo aspirante:
https://youtu.be/Ym-NkKcA7LM?t=196

Soviet_Mario

unread,
Jul 5, 2016, 9:44:01 AM7/5/16
to
Il 05/07/2016 11.33, EraserHead ha scritto:
> OK, procedo prima col tentativo dell'alta temperatura (ferro da stiro).
>
> Per quanto riguarda il solvente più adatto da usare per (tentare di) sciogliere questo tipo di inchiostro, ho fatto qualche ricerca sul web ed è uscito fuori che molto tempo fa si usava la "scolorina" per rimuovere (o meglio sciogliere, come ha precisato Soviet_Mario)

uhm ... io ho precisato altro. Nello scenario scolorina, si
tratta proprio di "DISTRUZIONE" chimica del colorante stesso.

> l'inchiostro stilografico e biro dalla carta. Ho estratto questo passaggio da un PDF:
> "La scolorina era costituita da due soluzioni; con la prima (potassio permanganato, ossidante), l’inchiostro veniva ossidato a sostanze incolori

in quelle moderne è possibile che si usino soltanto forti
riducenti, capaci di ridurre direttamente il pigmento (che
mi pare fosse un indigoide, infatti le scolorine fungevano
solo con l'azzurro/blu, ma non coi rossi e neri di china)

> ma si formava una macchia bruna di diossido di manganese. Applicando la seconda soluzione (sodio idrogenosolfito, riducente), il diossido di manganese si riduceva a ione manganese incoloro."

può darsi che la scolorina odierna usi l'IDROSOLFITO (che,
nota, non è IDROGENO-SOLFITO, HSO3(-), ma dovrebbe essere il
cosiddetto "ditionito di sodio", un riducente molto più
potente. Può darsi che ci siano altri co-reagenti per
idrolizzare la forma ridotta, evitando che in seguito, col
tempo, l'aria potesse riossidare l'indigoide in forma leuco
di nuovo a blu : invece ingiallisce, segno di qualche
degradazione non reversibile

>
> La domanda sorge spontanea (almeno da un ignorante in materia come me): questa reazione può essere applicata anche all'inchiostro indelebile del mio caso con lo stesso risultato?

è estremamente improbabile, si trattava di un attacco
chimico piuttosto specifico. Inoltre un indelebile per
definizione ha pigmento e filmogeno non idrosolubili, con
reattivi acquosi gli fai fresco. Se hai un ozonizzatore e/o
(meglio entrambi) una lampada UV, sicuramente stingi pure
quelli idrofobi ... ma non vale la candela per un cartoncino :)

> Eventualmente, tanto per non addentrarci in soluzioni poco fattibili, i due componenti della scolorina sono facilmente reperibili o no?

a parte che non funzionerebbero al 95 %, grossomodo si
trovano, in particolare il bisolfito all'agraria o enologia
lo tengono, il permanganato forse da qualche antiquario.
Il DITIONITO forse, ma improbabile, lo abbia qualche negozio
che serve fotografi o chi fa placcature metalliche di alta
qualità (come nichelatura e cromatura electroless ad alta
precisione, spesso usa ditionito o boridruro)

ilchimicopazzo

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Jul 7, 2016, 4:27:25 AM7/7/16
to

> a parte che non funzionerebbero al 95 %, grossomodo si
> trovano, in particolare il bisolfito all'agraria o enologia
> lo tengono, il permanganato forse da qualche antiquario.
> Il DITIONITO forse, ma improbabile, lo abbia qualche negozio
> che serve fotografi o chi fa placcature metalliche di alta
> qualità (come nichelatura e cromatura electroless ad alta
> precisione, spesso usa ditionito o boridruro)
>

In laboratorio avrei provato direttamente con il boroidruro... ho lavorato per un po' di tempo con le sue soluzioni e ho un sacco di magliette schizzate indelebilmente...

Dal ferramenta... meglio di no. Probabilmente meglio provare con metodi fisici (riscaldamento e poi con solvente).

Ciao ciao
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