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Cromatura plastica

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Fallenius

unread,
Apr 28, 2006, 6:46:01 AM4/28/06
to
Salve a tutti, ho letto con molto interesse i thread sulla galvanostegia e
la stagnatura del rame, ma la domanda che mi sovviene è questa: e possibile
depositare del metallo su un materiale che non sia anch'esso conduttore di
elettroni, tipo la plastica. Premetto che sono un modellista e se riuscissi
a trovare il modo per cromare la plastica farei un grande piacere alle mie
scarse finanze da studente.
Ho letto che normalmente la cromatura di materiale plastico viene effettuata
in bagno galvanico utilizzando un primo strato di nichel per la lucentezza e
successivamente uno strato di cromo per rendere la superficie resistente
all'ossidazione. Chi ha riprodotto l'esperienza in casa ha utilizzato una
soluzione elettrolitica (magari un sale di rame o nichel, come
"aggrappante") spruzzata sulla plastica in modo da condurre l'elettricità,
oppure si ricopre il pezzo con della grafite (non ho ancora capito come).
Mi servirebbe un suggerimento, anche minimo, per iniziare, perché il
problema è proprio questo:come faccio a depositare il primo strato di
metallo sul polistirene?

Soviet_Mario

unread,
Apr 28, 2006, 8:02:28 AM4/28/06
to
Fallenius ha scritto:

per il primo strato, esistono svariati (ma non me ne intendo)
metodi di deposizione chimica (sono anche metodi generalmente
più efficaci, inteso come omogeneità di spessore, per pezzi di
forma complessa e frastagliata, e/o pezzi non conduttivi).
Oltre alle soluzioni pronte, già formulate, molte metodiche
chimiche sfruttano l'uso di un catione o complesso anionico,
solubili, del metallo da deporre, mescolato in situ con un
riducente di forza adeguata al metallo stesso (controllando pH,
concentrazioni, interferenti e tutto quanto).

Alcuni classici riducenti chimici in situ sono

formiato di sodio / idrossido di sodio : HCOO(-)
formaldeide acquosa a pH fortemente basico (ma non a caldo, mi
pare) : CH2O
idrosolfito o metabisolfito (ambiente acidulo o basico a seconda
del vettore del metallo, cationico o rispettivamente complesso
anionico) : HSO3(-) / S2O5(2-)
boridruro di sodio o ammonio (il pH non so quale sia ottimale
per le deposizioni, ma a piacchi acidi molto riducente si sciupa
sviluppando idrogeno) : BH4(-)
idrazina o idrossilammina e basi : N2H4 o H2NOH
ditionito di sodio : S2O4(2-)
ipofosfito (adatto persino per zincare) : H2PO2(-)

Ho tentato un po' rozzamente di metterli in ordine di forza
crescente (anche se ciò non è manco possibile, perché il solo E°
mostra solo una fetta della reattività effettiva, in condizioni
reali, e perché non ricordo esattamente i potenziali).
cationi molto nobili, come argento, al limite rame, tenderanno a
deposistarsi anche coi riducenti più modesti.
Cationi poco ossidanti, come cromo, zinco, solo coi più
energici. Tutto ciò, cinetica and termodinamica non ostando.
ciao
Soviet_Mario

Busto Brewers

unread,
Apr 28, 2006, 8:31:42 AM4/28/06
to
...oppure un economicissimo sputtering di lamina d'oro... :-)

BBTex


Fallenius

unread,
Apr 28, 2006, 10:14:11 AM4/28/06
to
E lo sfizio di farcela da solo dove lo metti :))


"Busto Brewers" <bustobrew...@hobbybirra.it> ha scritto nel messaggio
news:e2t1vb$t3e$1...@area.cu.mi.it...

GahanaWay

unread,
Apr 28, 2006, 10:42:16 AM4/28/06
to
Potersti provare con un paio di trucchetti che potrebbro funzionare al
livello "casalinco/eccio", poiche sarebbe troppo specialistico altrimenti
(in quanto le mestcheria dubito possano avere specifici polimeri.....).

Dato che, dici essere di PTS (polistirene alta densità) il tuo soldatino,
questa plastica è facilmente "rammollibile superficialmente" o tecnicamente
passibile di "swell" superficiale (come fosse sciolto, liquefatto a
temperatura ambiente), da alcuni solventi abbastanza
agevolnmente reperibili in mesticheria. Da qui due possibili techniche:

1) Immergi per 2-4 minuti il soldato in una soluzione 1:1 con acqua e un
"decapante" (sverniciante che dir si voglia), che sia pero a base di
N-metilpirrolidone (solvente lento, ma 100% solubile in acqua), ove nella
soluzione hai introdotto dei "glitter" (finissima polvere di limature
metalliche - ottone, alluminio, rame, etc..-, le stesse con le quali si
ottiene l'effetto metallizzato sulle carrozerie auto). Allorche la
superficie della plastica si è ammorbidita e divvenuta appiccicosa (occhio
ai tempi perche PTS può sciogliersi e tendenderai a perdere i particolari),
i glitter vi si appiccicheranno. Magari agita i soldato nella soluzione per
uniformare l'adesione del glitter, poi mettilo ad asciugare, magari sotto
calore del fon. Avrai cosi creato una superficie "metallizzata",
medio-aderente alla superficie, perche semi immersa nella plastica. Hai cosi
una superfici conduttrice per il giorno dopo, da poter galvanizzare con
cromo , o quant' altro.

2) Il principio dello swell superficiale è identico a prima, solo che ora,
se ne hai possibilità, lo applichi a spruzzo con aerografo (o se proprio
vuoi rischiare di perere in "dettagli" perche sei uno al quale piacce
l'adrenalina ), pui provare a pennello morbido.
Il decapante è quello di prima, solo che ora gli spruzzi una mano più
diluita: ... diciamo 1:2 , 1:3 in acqua.Fai evaporare l'acqua sompre con
aria calda, ne frattempo che il metilpirrolidone agisce. Puoi ripetere il
processo se credi. Ti accorgerai che la superficie è appiccicosa, ecco che
puoi disperdere abbondanti glitter in acqua semplice o addizionata di un
10-30% di NMP, e spruzzarli sul substrato. Se proprio vuoi esagerare, è qui
la chicca, dovresti trovarti una resina PUD (tipo la vernice protettiva
finale per la carrozzaria) da ggiungere a non più di un 10%, per meglio
fissare i glitter. bagno Galvanico.

3) Invece che il decapante ad "acqua", pui provare con quelli a solvente:
xilene (lento e molto efficace), acetone (non quello per le unghie perche
troppo diluito e non agisce) dovresti trovare quello puro e tagliarlo
esattamente 1:1 con alcool denaturato poi, se vuoi, aggiungi 1 parte di
acqua (è utile per aggredire la superficie, ma comungue evapora trroppo
velocemente), se lo trovi puoi usare del cicloesanone o pentanone, molto piu
lenti dell' acetone assoluto.

"Fallenius" <fall...@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4451f264$0$36935$4faf...@reader3.news.tin.it...

Fallenius

unread,
Apr 28, 2006, 11:28:44 AM4/28/06
to
Grazie ragazzi, siete mitici!! L'idea dello swelling superficiale potrebbe
essere una soluzione anche perché ho notato (da profano) che spruzzando
diluente nitro (è nitrobenzene vero?) intacca solo la parte superficiale del
pezzo (a meno che non lo si tenga a mollo overnight), anche perché in genere
i kit di modellismo prodotti a stampo sono sempre ricoperti di una patina di
agente distaccante, che penso dovrebbe proteggere dall'azione del solvente.
Anche il bagno in nichel autocatalitico (Ni+ con sodio ipofosfito a pH
alcalino) potrebbe essere un idea e non ci sarebbe nemmeno l'eventuale
problema di perdita di dettagli e di deformazione della plastica.

Correggetemi se sbaglio!!!

Proverò a procurarmi il necessario e fare delle prove.

Reitero: siete mitici!!!

Fallenius


"GahanaWay" <buff...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:44522ad7$0$36933$4faf...@reader3.news.tin.it...

GahanaWay

unread,
Apr 28, 2006, 1:18:37 PM4/28/06
to
diluente nitro, non è nitrometano..... forse saresti già saltato in
aria......
la patina di distaccante ( o desmoldante), sono in genere cere
microcristalline in dispersione, e NON servono per proteggere dal solvente,
ma solo, credo, per agevolmente distaccare il pezzo dallo stampo (mold).
I glitter costano dai 60 ai 200 ? /kg, ma a te serviranno pochi grammi.

un' altra soluzione che mi sovviene ora, ma forse troppo professionale (me
le campionarono dal Giappone), e ben funzionanti per il PE, sono dispersioni
di PE funzionalizzate con aldeide glutarica, che applicate sul substrato e
lievemente scaldate (40-70°C), legano al PE/PP da un lato , mentre sull'
altro rimangono adesive.


"Fallenius" <fall...@alice.it> ha scritto nel messaggio

news:445234a9$0$18295$4faf...@reader1.news.tin.it...

Fallenius

unread,
Apr 28, 2006, 2:02:14 PM4/28/06
to
Beh, come dire, quando avrò bisogno di effettuare una crash test del mio
laboratorio di modellismo userò nitrometano, grazie per la dritta :)).
Grazie ancora!!!

"GahanaWay" <buff...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio

news:44524f27$0$36932$4faf...@reader3.news.tin.it...

Max

unread,
Apr 28, 2006, 4:59:40 PM4/28/06
to
Fallenius ha scritto:

Un banale (e economico) suggerimento che a breve voglio provare anch'
io.... GRAFITE SPRAY !
Una sana spruzzata (anzi, mi par di ricordare di aver letto che piu'
mani e' ovviamente meglio), e la plastica (o qualsiasi altra cosa)
diventano sufficientemente conduttive da poter applicare una
galvanizzazione normale.
Occhio a 2 cose (sempre lette e NON ANCORA provate) :
1 - La grafite spray non e' un conduttore meraviglioso, quindi il
deposito tende ad intensificarsi vicino al cavo di collegamento al
negativo e diradarsi man mano.. Ho letto che una soluzione e' di
sollevare lentamente il pezzo sottoposto a deposizione dal bagno man
mano che si ricopre.
2 - La grafite spray e' in solvente sintetico, quindi ocio a non fare
pasticci su supporto plastico, magari fai una prova su un pezzo di scarto !

Per la ramatura, poi, te la cavi veramente con 2 lire, solfato di rame,
un anodo in rame o alla peggio in inox (in quest' ultimo caso devi
reintegrare il solfato di rame dopo un po') e acido solforico da batteria.
Se vuoi stagnare... Le ricette sarebbero varie, sia per bagni acidi
(solfato stannoso e acido solforico) che alcalini (stannato di
sodio/potassio e idrossido di sodio/potassio)... piu' addittivi che io
non conosco e quindi non uso che darebbero la brillantezza alla
superficie e l' uniformita' di deposizione.

Se poi vuoi stagnare senza disporre di quasi nulla, provi come ho fatto io :
Bagno di acido solforico al 10-15% (elettrauto)
Anodi di stagno puro (e-bay sulla Germania e ne trovi....)
e... basta !
Corrente MOLTO bassa e pazienza, lo stagno si dissolve creando il
solfato stannoso e funziona.
Ottieni un deposito opaco che pero' puoi lucidare a specchio (questo l'
ho provato e viene davvero bello).
Se usi le leghe stagno/piombo da saldatura funzia lo stesso, ma ottieni
una copertura in stagno/piombo, quindi NON adatta a oggetti x alimentazione.

Se hai 2 lire in piu'... www.zetalab.it e trovi tutto x fare le cose per
bene. Ovviamente, lo svuotamento delle tasche e' direttamente
proporzionale alla perfezione che vuoi raggiungere. (anzi, visti i
prezzi, direi esponenzialmente proporzionale....)

Altra ricetta (senza dosi, non me le ricordo ma se fai una ricerca in
inglese le trovi) si compone di Tiourea (cancerogena e velenosa) e
clururo stannoso; stagni 'electroless', cioe' senza corrente elettrica
con solo l' immersione. Sempre materiale conduttivo, comunque.

Fammi sapere se ti va tutto bene !

Ciao

Max

Soviet_Mario

unread,
Apr 28, 2006, 6:25:54 PM4/28/06
to
Fallenius ha scritto:

> Grazie ragazzi, siete mitici!! L'idea dello swelling superficiale potrebbe
> essere una soluzione anche perché ho notato (da profano) che spruzzando
> diluente nitro (è nitrobenzene vero?)

non è né nitrobenzene (tossico) né nitrometano, ma molto spesso
è una miscela in cui prevale Toluene, se non proprio toluene e
qualche po' di xileni. In realtà il nome nitro c'entra, ma non
con la composizione del solvente, quanto piuttosto con una delle
vernici elettive su cui agisce bene, le vernici "alla nitro"
(che penso abbiano mono e di nitro cellulose come filmogeni ....
forse più mono che di, perché le dinitro sono già tremendamente
infiammabili).

> intacca solo la parte superficiale del
> pezzo (a meno che non lo si tenga a mollo overnight), anche perché in genere
> i kit di modellismo prodotti a stampo sono sempre ricoperti di una patina di
> agente distaccante, che penso dovrebbe proteggere dall'azione del solvente.
> Anche il bagno in nichel autocatalitico (Ni+ con sodio ipofosfito a pH
> alcalino) potrebbe essere un idea e non ci sarebbe nemmeno l'eventuale
> problema di perdita di dettagli e di deformazione della plastica.

non so però quale sia il riducente ottimale per il nichel. Il
nichel a pH alcalino dovrebbe essere cmq veicolato in qualche
forma solubile, magari nichelati a valenza alta o altri
complessi (che non ricordo). L'ipofosfito è considerato un
riducente piuttosto energico.
ciao
Soviet

Giovanni Rocco

unread,
Apr 28, 2006, 7:48:40 PM4/28/06
to

"Fallenius" <fall...@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4451f264$0$36935$4faf...@reader3.news.tin.it...
[cut]

Chi ha riprodotto l'esperienza in casa ha utilizzato una
> soluzione elettrolitica (magari un sale di rame o nichel, come
> "aggrappante") spruzzata sulla plastica in modo da condurre l'elettricità,
> oppure si ricopre il pezzo con della grafite (non ho ancora capito come).
> Mi servirebbe un suggerimento, anche minimo, per iniziare, perché il
> problema è proprio questo:come faccio a depositare il primo strato di
> metallo sul polistirene?
>
Una ricetta prova a regalarla pur'io,
1) Detergi molto bene l'oggetto da sottoporre al rivestimento (acqua e
sapone).
2) Bagnalo con aldeide formica (puoi tentare di usare come umettante
pochissima glicerina).
3) Alcune gocce di reattivo di Tollens preparato di fresco (il reattivo
rimasto non deve venir conservato, neutralizzalo con dell'acido cloridrico
diluito).

Se hai fortuna otterrai un bel rivestimento conduttore d'argento con un
discreto ancoraggio che comunque potrà essere irrobustito con deposizione
galvanica di argento, rame e successivamente nichel o quant'altro.
Ribadisco l'importanza di utilizzare quantità modeste di reagenti e
neutralizzare il reattivo nell'arco di poche ore dalla preparazione.

Buon lavoro
G.R.


GahanaWay

unread,
Apr 29, 2006, 4:06:31 AM4/29/06
to
Esatto !

"Soviet_Mario" <Sov...@MIR.CCCP> ha scritto nel messaggio
news:SDw4g.101602$PR2.1...@twister2.libero.it...

GahanaWay

unread,
Apr 29, 2006, 4:14:39 AM4/29/06
to
Attenzione che , se ben capisco, la graffite è mantenuta in "sospensione"
nel solvente, in quanto solida ed amorfa, sicuramente da umettanti (sorta di
emulsionanti) ed anti-precipitanti (gen. cellulosici od acrilici, fors'anche
minerali), che nella mia esperienza diretta ('ce campo), agiscono come
distaccanti nei confronti di PP / PE / PTS e quant'altro..., evitando
l'intimo contatto tra conduttore e substrato: ergo, se non si distacca in
questa fase perche leggera, potrebbe farlo dopo la galvanizzazione !!!
"Max" <m...@nomail.no> ha scritto nel messaggio
news:44528245$0$14789$4faf...@reader4.news.tin.it...

Fallenius

unread,
Apr 30, 2006, 5:53:20 PM4/30/06
to
C'è parecchia roba per iniziare direi, se anche solo uno di questi metodi
riesce avrete risolto l'incubo di un sacco di modellisti!!!
Grazie!!!

"Giovanni Rocco" <giovann...@adriacom.it> ha scritto nel messaggio
news:4452a9c4$0$14784$4faf...@reader4.news.tin.it...

GahanaWay

unread,
May 1, 2006, 4:09:42 AM5/1/06
to
..medaglia !!! ... medaglia !!!!

"Fallenius" <fall...@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:445531d2$0$36940$4faf...@reader3.news.tin.it...

Busto Brewers

unread,
May 2, 2006, 3:06:22 AM5/2/06
to
> Se hai fortuna otterrai un bel rivestimento conduttore d'argento con un
> discreto ancoraggio che comunque potrà essere irrobustito con deposizione
> galvanica di argento, rame e successivamente nichel o quant'altro.

E se hai sfortuna avrai dei bei residui di fulminato d'argento. BUMMMM!
Da quanto mi risulta, è sempre meglio distruggere i "risultati" del Tollens
con un po' di acido nitrico.

BBTex


Giovanni Rocco

unread,
May 2, 2006, 1:43:44 PM5/2/06
to

"Busto Brewers" <bustobrew...@hobbybirra.it> ha scritto nel messaggio
news:e370d7$if3$1...@area.cu.mi.it...
Non è fulminato d'argento è molto più sensibile (Idrossi di
diammonia-argento se non ricordo male, un complesso molto instabile che è
meglio non indagare) perciò ho fortemente consigliato l'eliminazione che a
mio avviso è meglio farla con acido cloridrico diluito per inertizzare
l'argento in maniera molto più stabile e con sottoprodotti più "inerti".


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