Il 16/02/2012 20:50, Elio Fabri ha scritto:
> Giorgio Bibbiani ha scritto:
>> Beh, si trova sulla stessa pagina web che avevo citato...;-)
>> ...
>> quindi il calore specifico volumico dell'acqua di mare e'
>> del 2% minore di quello dell'acqua pura.
> La vostra discussione mi ha portato a fare (con molta lentezza)
> qualche calcoletto e certe riflessioni, che ora vorrei sottoporvi.
intanto grazie della dissertazione, utile occasione di
ripassare qualcosa :)
>
> Partiamo da H2O pura: 1 mol equivale a 18.016 g. Quindi 1 kg sono
> 55.51 mol ossia 3.343x10^25 molecole, 1.003x10^26 atomi (fra H e O).
> Abbiamo tre gradi di liberta' per atomo, e assegnando a ciascun grado
> di liberta' un'en. cinetica kT/2, e una pari energia potenziale, ne
> risulta (derivando rispetto a T) un c_v = 4.154x10^3 J/(K kg), contro
> un valore sperimentale c_p = 4.182x10^3 J/(K kg).
> La differenza c_p-c_v penso sia esigua, ed e' quindi impressionante la
> concordanza.
ahimè, qui non ricordo a cosa fosse correlata questa
differenza. Ho un vago ricordo di un coefficiente gamma
collegato a qualche trasformazione. Ma è nebbia.
>
> Infatti l'ipotesi fatta (kT fra en. cinetica e pot. per grado di
> liberta') e' quella che si fa per un solido e giustifica la legge di
> Dulong e Petit.
> In un solido e' ragionevole assumere che ogni atomo sia legato al
> reticolo, in modo che gli spostamenti dalla posizione di equilibrio
> possano essere visti come dovuti a forze elastiche, il che porta
> appunto a kT/2 per l'en. pot. media. kT/2 per l'en. cinetica e'
> semplicemente il teorema di equipartizione.
> Il ragionamento e' classico (niente quantizzazione) e infatti per
> solidi molto legati, tipo il diamante, le cose non tornano perche' le
> vibrazioni sono parzialmente "congelate". Tutto ben noto da molto tempo.
>
> Ma come si spiega che lo stesso conto torni cosi' bene con H2O liquida?
considera che rispetto al ghiaccio, con 4 legami a idrogeno
per molecola, mediamente (non so se mediando nel tempo su
singola molecola, o in un istante su tante molecole ...
forse è uguale), nella liquida persistono 3,6 legami a
molecola. Sostanzialmente è ancora molto legata. Certo la
differenza c'è, ma ordine a parte, se consideriamo solo
l'entità del legame totale, la gran parte è conservata nella
fusione.
E' una considerazione pertinente ? Non lo so. Dirimi tu la
questione ...
>
> Secondo problema, collaterale, e sempre relativo all'acqua.
> Il valore di c_p per H2O vapore e' 2.080 J/(K kg) a 100^C.
> Questo non me lo spiego, perche' mi aspetterei per ogni molecola 3
> gradi di liberta' di traslazione e tre di rotazione che non hanno en.
> pot. e contribuiscono quindi dovrebbero contribuire 3kT all'en.
> interna.
> Poi avremo 3 gradi di lib. di vibrazione, che non dovrebbero essere
> congelati; ma anche se lo fossero avrei comunque C_v = 3R, C_p = 4R =
> 33.24 J/(K mol) da cui c_p = 1.845x10^3 J/K kg).
> Sembra dunque che il contributo delle vibrazioni sia piccolo, e non
> capisco perche' questo accada per il vapore a 100^C mentre non succede
> per H2O liq. a 20^C...
potrebbe (lo chiedo, non lo affermo) dipendere dal fatto
che, stanti i livelli energetici vibrazionali dell'acqua,
alla temperatura di 100° essenzialmente sia popolato
soltanto lo stato fondamentale di tutte e tre le vibrazioni
(stretch simmetrico, asimmetrico e bending) ? Ossia, le
vibrazioni sarebbero inibite per "depopolazione del livello
eccitato" ...
In liquido le vibrazioni avvengono in ogni caso a causa urti
frequenti, per equipartizione tra energia cin. traslazionale
e vibrazionale (anche rotazionale, però non sono osservabili
transizioni intere, compiute, e infatti nello spettro IR
dell'acqua liquida la struttura fine rotazionale è assente,
mentre nel vapore si vede).
Graditissimo un commento, specie se le considerazioni non
c'entrano (questa è roba che DEVO sapere, ergo se faccio dei
ragionamenti errati ci tengo a metterli a posto)
>
> Ora passiamo alla soluzione di NaCl. Avete considerato una
> concentrazione di 35g/kg (che io non so mai se significa per kg di
> solvente o di soluzione, ma per fortuna qui importa pochissimo).
ah si ? A me pare importantissimo !
Cmq di solito si intende per Kg di SOLUZIONE, all inclusive.
La conc. per kg di solvente puro, quella molale, normalmente
si usa assai di rado (per le proprietà colligative)
> Parto dal solito kg di H2O pura, che ha c_p = 4.182x10^3 J/(K kg).
> Aggiungo 35 g di NaCl,
eh no, proprio perché mi riferisco alla SOLUZIONE, se metto
35 g di sale, devo LEVARE altrettanta massa di acqua ... che
ha un calore specifico ben migliore del sale, no ?
> e mi si dice che ora la capacita' termica e'
> diventata 3.985x10^3 * 1.035 = 4.124x10^3 J/K.
> C'e' stata una *diminuzione* di 59 J/K (1.4%), sebbene siano stati
> aggiunti degli atomi...
ma ne sono stati tolti altri. E pure in numero superiore
(perché l'acqua ha atomi leggeri, ergo per mantenere massa
costante, se aggiungo un soluto pesante, devo levare molte
molecole piccole).
Quel che (forse, boh) è poco influente è capire come sia
variato il volume nel corso di questa sostituzione massa di
sale per massa di acqua.
Il volume risulta essere diminuito, cmq. Non so se la cosa
conti qualcosa. Mi pare di no (lo spazio vuoto non contribuisce)
>
> L'unica spiegazione che vedo e' che l'aggiunta di ioni Na+ e Cl- abbia
> *ridotto* il numero di gradi di liberta' e azzarderei che questo
> dipenda dalla solvatazione degli ioni: se i llegame tra ioni e H2O di
> solvatazione e' forte, puo' darsi che i corrispondenti gradi di
> liberta' siano congelati e quindi non contribuiscano al calore
> specifico.
questa parte esula da quel che posso intuire.
Certo il legame esiste. Ora però non saprei fare un bilancio
generale sulla (non meglio precisata) quantità totale di
legame presente. Perché da un lato la solvatazione lega
acqua agli ioni. Dall'altro crea acqua orientata che lega
meno bene con sè stessa. Che possano esserci bilanci
differenti me lo suggerisce l'entalpia di soluzione, che per
alcuni sali è molto tenue, per altri fortemente positiva o
negativa. In quelli che si sciolgono ENDOTERMICAMENTE (tipo
nitrato di ammonio), lo stato mescolato, che però è
disordinato, è certo meno legato dei due singoli costituenti
puri.
Però ho un dubbio ulteriore : ma nel computare la "quantità
totale di legame presente", contano :
1) il numero di legami, a prescindere
2) una sorta di media del numero ponderato per la rispett. forza
3) l'ENERGIA totale di legame
4) boh
La mia considerazione è utile (forse) solo nel caso 3, in
cui ho una grandezza macro tangibile. Negli altri casi non
saprei
>
> Potrei azzardare una stima, se sapessi quante molecole di H2O si
> legano a ciascuno ione...
non lo so.
E' difficile la cosa. TRa l'altro l'acqua è organizzata a
gusci, stile cipolla. I primi strati molto differenziati,
poi via via sfumati.
La primissima acqua coordinata normalmente è legata tanto
fortemente che a stento (da certi sali) si lascia rimuovere
persino a caldo, e in certi altri non si leva con nessun
mezzo termico. Tipo AlCl3 non si isola anidro manco al calor
rosso. Si forma allumina e HCl.
I gusci periferici ... lì l'acqua va e viene, si stacca e
attacca. E' un argomento su cui purtroppo so molto poco.
M'è capitato sotto mano solo una volta su un testo di
elettrochimica, in uno dei capitoli che ho capito di meno
(praticamente chimica fisica pura, con decine di
equazionazze piene di energie di attivazione e termini
vari). Quindi sto alle sole descrizioni pittoriche, dello
ione stile cipolla, e della prima acqua secondo i classici
modelli VSEPR (tetraedro, ottaedro, ed altri meno comuni)
> So che 35 grammi di sale apportano 7.2x10^23 ioni, che sono lo 0.72%
> degli atomi presenti; basterebbe dunque che ogni ione congelasse i
> gradi di liberta' di 2 atomi dell'acqua, per far tornare i conti.
boh, forse io non ho capito la tua frase, ma mi pare che la
differenza tra considerare la soluz intera o il solv puro
cambi radicalmente questo computo
ciao
Soviet