On 13/11/23 17:10, Giorgio Bibbiani wrote:
> Il 13/11/2023 16:37, MarioCCCP ha scritto:
>> On 13/11/23 09:53, Giorgio Bibbiani wrote:
>>> Come da oggetto, v.:
>>>
>>>
https://www.suva.ch/it-ch/chi-siamo/news-e-media/news/2018/attenzione-ai-gas-tossici-nello-stoccaggio-dei-pellet
>>>
>>> Mi sembra strano, io penserei che nella fermentazione si
>>> sviluppasse
>>>
>>> piuttosto CO_2, ma da ignorante in Chimica chiedo il
>>> vostro parere...
>>>
>>> Inoltre non mi sembra vero che CO tenda ad accumularsi al
>>> suolo,
>>>
>>> la sua massa molecolare è minore di quella media dell'aria,
>>
>> è identica all'azoto (che è il 79 % dell'aria), sicché il
>> pellet non è soggetto a nessuna forza netta di quel genere
>
>
> A rigore, considerando anche il 21% di ossigeno, CO allora
> tenderebbe ad accumularsi in alto,
quindi anche l'azoto dovrebbe stratificarsi in alto (e
l'ossigeno in basso). Però non si verifica, l'aria è
sostanzialmente omogenea.
Intendiamoci, non mi riferisco ad un volume omogeneo di CO
molto grande che possa salire lentamente come una bolla
prima di diffondere ai bordi, ma di CO emesso pian piano,
senza "effetti collettivi". A livello di poche molecole,
vista la differenza di PM marginale, direi che la spinta
idrostatica sia irrilevante rispetto ai moti termici
disorganizzati.
figurati, RIMANE UNA MERA IPOTESI, sottolineo.
Anche perché non mi sono documentato sulle temperature di
processo (alte significa poco, quanto alte ? boh ...)
Ma non mi figuro nessun meccanismo per cui possa venire
generato a T.Ambiente.
Non che non esistano mezzi chimici per generare CO, ma non
sono compatibili col sistema in esame.
Ad es. buttando una varietà di alfa ossi acidi in acido
solforico concentrato, sfornano abbastanza CO.
(ac. tartarico, citrico, ossalico) e formico, che pur non
essendo un ossiacido, ha lo stesso livello redox.
Nel legno non ci sono componenti che spontaneamente
rilascino CO, a freddo.
>
>
>> Anche nella combustione di CO un po' se ne produce, ma
>> molto molto meno di una stufa a legna, sempre che
>> l'aspirante fumi sia tarata bene, generosamente, perché in
>> tal modo la combustione è molto magra, e lo si vede anche
>> dalla secchezza della cenere che lascia, anche nei tubi.
>> Però un po' ne forma, è inevitabile.
>> Il CO, una volta fuori casa, è un non-pericolo, perché ha
>> un'emivita piuttosto breve, viene spazzato via dalle
>> reazioni ossidative fotochimiche con facilità, quindi non
>> si accumula, diciamo.
>
>
> Anche questo non lo sapevo, è un'informazione rassicurante ;-).
e per fortuna lo stesso vale per la formaldeide, altro
inquinante davvero molto nocivo se inalato (e che le
biomasse legnose producono in quantità), che però subisce
ossidazione molto facile in atmosfera.
In genere sono le specie ossidate (NOx, ozono, SO2) a non
trovare facili percorsi di auto-pulizia. SO2 in realtà, se
piove, è dilavabile e ossidabile. Ma non sempre piove,
quindi se c'è alta pressione si accumula.