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Maneggiare Potassio Dicromato

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Ronin

unread,
Oct 28, 2005, 12:25:09 PM10/28/05
to

Salve,

per motivi hobbystici mi accingerò ad usare questo materiale chimico diluito
in acqua distillata in concentrazioni comprese tra l'1 e il 30%, in genere
da diluire ulteriormente in gomma arabica al momento dell'uso (pochi ml,
spennellatura su fogli di carta da rendere fotosensibili).

Ho acquistato un flacone da 1kg in cristalli dalla Labotech2000.

Non mi sono ancora azzardato ad aprirlo perché aspetto una maschera a
carboni attivi e copertura intera facciale che ho acquistato in Germania
della 3M. Per il momento è chiuso al sicuro in un armadio, lontano da tutti.
Quando dovrò aprirlo so già che dovrò usarlo in luogo ventilato (andrò
all'aperto sicuramente) con guanti, maschera e grembiule. Sono a conoscenza
del fatto che il potassio dicromato è fortemente tossico, qualcuno dice
cancerogeno, mutageno, in ogni caso velenosissimo, irritante, un pericolo
serio per la salute.

Fin qui tutto ok, sempre meglio che avere paura che fare i superficiali,
dico sempre io.

Quello che mi interessava sapere è: una volta diluito in acqua, la sua
pericolosità diminuisce? Si dovrebbe trattare di un composto di cromo
esavalente nella sua forma attuale Ma una volta diluito in acqua? Che tipo
di precauzioni mi suggerite di adottare, al di là di quelle accennate, nel
maneggiare sia il componente nella sua forma in cristalli concentrata, sia
quella liquida diluita?

ciao e grazie

Raf.faele

unread,
Oct 28, 2005, 12:51:28 PM10/28/05
to
Ronin ha scritto:

> Quello che mi interessava sapere è: una volta diluito in acqua, la sua
> pericolosità diminuisce? Si dovrebbe trattare di un composto di cromo
> esavalente nella sua forma attuale Ma una volta diluito in acqua? Che tipo
> di precauzioni mi suggerite di adottare, al di là di quelle accennate, nel
> maneggiare sia il componente nella sua forma in cristalli concentrata, sia
> quella liquida diluita?
>

Prima di cominciare dovresti leggere attentamente la scheda di sicurezza
del dicromato e, se disponibili, le istruzioni speciali del fornitore.
Il cromo esavalente E' cancerogeno, su questo non ci piove. Qualsiasi
residuo, solido, cristallino, soluzione e qualsiasi cosa sia venuta a
contatto con il dicromato faresti bene a trattarla con un riducente in
modo da convertire il Cr(VI) a Cr(III) meno tossico ma comunque
pericoloso. Potresti usare ad esempio sali di Fe(II) come il sale di Mohr.
Ciononostante, tutti i residui acquosi dovresti metterli in una tanica e
farli smaltire da una ditta specializzata.

Per curiosità, che motivi hobbystici sono quelli che ti "obbligano" ad
usare il dicromato?


--
Confondi i Kiss con i Baci Perugina.

ldb

Ronin

unread,
Oct 28, 2005, 1:24:20 PM10/28/05
to
> Prima di cominciare dovresti leggere attentamente la scheda di sicurezza
> del dicromato e, se disponibili, le istruzioni speciali del fornitore.

già fatto, avevo letto le schede di sicurezza già prima di acquistarlo...

la Labotech non mi ha dato nessuna scheda di sicurezza particolare
(tra l'altro, ma come fanno a spedire dei chimici del genere in un normale
pacco postale? non è proibito dalle poste? oltretutto c'erano anche altri
reagenti - non pericolosi come il potassio dicromato, però viaggiavano tutti
assieme come pacco ordinario...)


> Il cromo esavalente E' cancerogeno, su questo non ci piove. Qualsiasi
> residuo, solido, cristallino, soluzione e qualsiasi cosa sia venuta a
> contatto con il dicromato faresti bene a trattarla con un riducente in
> modo da convertire il Cr(VI) a Cr(III) meno tossico ma comunque
> pericoloso. Potresti usare ad esempio sali di Fe(II) come il sale di Mohr.

mmm... purtroppo non ne ho a disposizione...
dove sto io (Lucca) non ci sono rivenditori per privati (anche per semplici
sali o nitrato d'argento) -
per questo per gli acquisti di solito mi rivolgo a Padova o Milano

comunque sia, ti spiego cosa ne farei:

lo diluirei in acqua, all'aperto, con guanti, grembiule e maschera di
protezione con respiratore, per farne 100 ml (che dovrebbero durarmi un bel
po', considerato che ad ogni impiego sono pochissimi ml di prodotto)

per pesare le quantità da diluire prenderei una bilancia, la avvolgo in una
busta di plastica trasparente, che in seguito butterò via (la busta non la
bilancia!)- questo qualora dovesse cadere sul piatto della polvere (che
magari neanche vedo)

richiudo i cristalli nel loro barattolo ermetico e lo rimetto in armadio
fino al prossimo utilizzo

la soluzione la creerò in semplici bicchieri di plastica contenenti acqua
distillata secondo i quantiativi richiesti. Butterò anch'essi al termine
dell'operazione; la soluzione andrà a stare definitivamente in una bottiglia
di vetro scuro, tappata con tappo a pipetta e tettina.

Alla fine, non dovrebbe rimanermi niente che sia entrato a contatto diretto
con la polvere. Forse per miscelare e sciogliere i cristalli anziché usare
un agitatore userò dei cucchiaini di plastica lunghi usa e getta, in modo da
buttare anch'essi.

Sono solo un po' preoccupato per la bilancia...

Contavo di fare l'operazione dentro una vasca in garage che è perennemente
inutilizzata, per evitare che cadesse qualcosa per terra. In ogni caso,
anche se inutilizzata, è sufficiente lavarla con abbondanti dosi di acqua
per liberarsi di eventuali polveri invisibili ad occhio?


Successivamente, il prodotto ottenuto, combinato ad eventuali altri (es.
gomma arabica) verrà spennellato su dei fogli di carta. Asciugato
naturalmente o in modo accelerato con un phon. Poi esposto alla luce UV.
Alla fine verrà sviluppato in acqua ed eventualmente altri chimici. Il
risultato dovrebbe essere una stampa fotografica.


> Per curiosità, che motivi hobbystici sono quelli che ti "obbligano" ad
> usare il dicromato?

mi interessava farci stampe alla gomma bicromata, non c'è alternativa
(l'alternativa è l'ammonio bicromato, che a quanto ho letto è anche più
pericoloso)...e poi in genere un buon 50% dei procedimenti fotografici
alternativi di stampa richiede una soluzione di dicromato (stiamo parlando
di pochissimi ml diluiti, chiaramente) da spennellare su ciò su cui si vuole
creare un'immagine. Vedi www.alternativephotography.org

precisamente qui
http://www.alternativephotography.com/process_gumbichromate.html

trovi in dettagli cosa dovrei farci (in realtà l'articolo è superficiale, ma
non ci sono trattazioni più approfondite su internet; qui ho dei libri)

ciao


Soviet_Mario

unread,
Oct 28, 2005, 6:53:19 PM10/28/05
to
Ronin ha scritto:

>>Prima di cominciare dovresti leggere attentamente la scheda di sicurezza
>>del dicromato e, se disponibili, le istruzioni speciali del fornitore.
>
>
> già fatto, avevo letto le schede di sicurezza già prima di acquistarlo...
>
> la Labotech non mi ha dato nessuna scheda di sicurezza particolare
> (tra l'altro, ma come fanno a spedire dei chimici del genere in un normale
> pacco postale? non è proibito dalle poste? oltretutto c'erano anche altri
> reagenti - non pericolosi come il potassio dicromato, però viaggiavano tutti
> assieme come pacco ordinario...)
>
>
>
>>Il cromo esavalente E' cancerogeno, su questo non ci piove. Qualsiasi
>>residuo, solido, cristallino, soluzione e qualsiasi cosa sia venuta a
>>contatto con il dicromato faresti bene a trattarla con un riducente in
>>modo da convertire il Cr(VI) a Cr(III) meno tossico ma comunque
>>pericoloso. Potresti usare ad esempio sali di Fe(II) come il sale di Mohr.
>
>
> mmm... purtroppo non ne ho a disposizione...
> dove sto io (Lucca) non ci sono rivenditori per privati (anche per semplici
> sali o nitrato d'argento) -
> per questo per gli acquisti di solito mi rivolgo a Padova o Milano
>
> comunque sia, ti spiego cosa ne farei:
>
> lo diluirei in acqua, all'aperto, con guanti, grembiule e maschera di
> protezione con respiratore,

scusami, ma perché tutte queste protezioni contro gas e vapori
quando maneggi una sostanza salina, per nulla volatile (e manco
con grossa tendenza a spolverizzare, di solito è cristallino e
si scioglie bene).
Cmq la soluzione in acqua mantiene la stessa tossicità del
composto solido, soltanto diluita in proporzione.
Direi anche che la pericolosità è essenzialmente quella da
ingestione (o se la usi per aerosol). Sulla cute, se puoi
sciacquarti in tempi ragionevoli (ossia subito) non è che ci sia
quel gran rischio, dato che non penetra, e i danni al max li fa
in superficie.
So che si usa molto come anticante per legno (per brunire il
legno giovane)


> per farne 100 ml (che dovrebbero durarmi un bel
> po', considerato che ad ogni impiego sono pochissimi ml di prodotto)
>
> per pesare le quantità da diluire prenderei una bilancia, la avvolgo in una
> busta di plastica trasparente, che in seguito butterò via (la busta non la
> bilancia!)- questo qualora dovesse cadere sul piatto della polvere (che
> magari neanche vedo)

cavolo .... spero che tu non debba mai maneggiare qualcosa di
davvero tremendo (tipo i nervini o i vescicanti), se no ti
indebiterai per comprare lo scafandro :-)

>
> richiudo i cristalli nel loro barattolo ermetico e lo rimetto in armadio
> fino al prossimo utilizzo
>
> la soluzione la creerò in semplici bicchieri di plastica contenenti acqua
> distillata secondo i quantiativi richiesti. Butterò anch'essi al termine
> dell'operazione; la soluzione andrà a stare definitivamente in una bottiglia
> di vetro scuro, tappata con tappo a pipetta e tettina.

per vivere sereno : compra dall'enologia il sodio o potassio
metabisolfito, o soltito, o idrosolfito (è un nome errato
l'ultimo, ma qualcuno lo usa), e preparane una soluzione. Questa
è un forte riducente, molto adatta al cromo esavalente e a
lavare eventuali scarti. Comprando anche un sacchetto di calce
idrata puoi ulteriormente detossificare i residui della prima
reazione.
Con il metabisolfito riduci il cromo esavalente a sali
(solubili) di cromo III. Con l'aggiunta di calce, dovresti
precipitare l'idrossido di cromo (di un bellissimo color
azzurroverde gelatinoso). Quest'ultimo è ragionevolmente
maneggevole e, per le quantità che usi tu, anche scaricabile in
acqua nera senza troppi problemi. Al max diluisci gli scarti in
una tanica e scaricali poco alla volta.
ciao
Soviet_Mario

Ronin

unread,
Oct 28, 2005, 8:22:56 PM10/28/05
to
> scusami, ma perché tutte queste protezioni contro gas e vapori quando
> maneggi una sostanza salina, per nulla volatile (e manco con grossa
> tendenza a spolverizzare, di solito è cristallino e si scioglie bene).

a dire il vero la maschera protegge anche contro polveri, con i filtri
appropriati
ma naturalmente l'ho presa anche per altri scopi... l'ho acquistata su ebay
(nuova) e non mi è costata nulla, può sempre far comodo

il motivo di tutte le precauzioni - maschera, guanti, grembiule - vorrei
evitare di portarmi addosso, nel letto oppure a tavola residui, sia pure
minuscoli, di questo materiale (così come quello di qualunque altro... in
genere il grembiule e i guanti li uso anche quando maneggio ferro ammonio
citrato e altri composti non classificati come pericolosi... mi baso sul
principio per cui un tempo non si sapeva che certe sostanze facevano male,
lo si è saputo dopo...)

non so se è eccessiva sicurezza la mia... ma penso male non faccia
ad esempio qualcuno consiglia di usare precauzioni simili persino coi
viraggi selenio, che sono largamente utilizzati dagli stampatori... La Kodak
ne vende uno bello che pronto....


> Cmq la soluzione in acqua mantiene la stessa tossicità del composto
> solido, soltanto diluita in proporzione.

ok


> Direi anche che la pericolosità è essenzialmente quella da ingestione (o
> se la usi per aerosol).

no, solo spennellatura... il che mi ricorda... inevitabilmente il pennello
che userò per essa rimarrà "contaminato", per cui ci starò attento a dove lo
dovrò riporre...


> Sulla cute, se puoi sciacquarti in tempi ragionevoli (ossia subito) non è
> che ci sia quel gran rischio, dato che non penetra, e i danni al max li fa
> in superficie.

ci sono soggetti allergici però... inoltre metti uno schizzo di sostanza
diluita... quella penetra sì...
diciamo comunque che eventuali irritazioni rappresentano il timore minore
tutti ribadiscono che questo composto è cancerogeno - questo è quello che mi
spaventa principalmente


> So che si usa molto come anticante per legno (per brunire il legno
> giovane)

è usato (era?) anche per pulire vetrerie di laboratorio, mi pare
e anche nel tessile artigianale dovrebbe averci a che fare

io lo userei in fotografia


> cavolo .... spero che tu non debba mai maneggiare qualcosa di davvero
> tremendo (tipo i nervini o i vescicanti), se no ti indebiterai per
> comprare lo scafandro :-)

probabile :-)
ma è proprio perché non mi occupo di nervini o vescicanti... non sono un
chimico, né pretendo di farlo... Anche per gli utilizzi che farò della
soluzione, non mi lancerò certo in sperimentazioni, seguirò solo tecniche
consolidate.

> per vivere sereno : compra dall'enologia il sodio o potassio metabisolfito

questo celo :-)

> e preparane una soluzione

che concentrazione?

> è un forte riducente, molto adatta al cromo esavalente e a lavare
> eventuali scarti.

mmm... guarda io alla fine
mi troverò una stampa... la stampa andrà sviluppata in acqua
nei bagni di sviluppo, dovrebbero staccarsi residui non esposti del potassio
bicromato... Suppongo che questi siano da ridurre. Ora non ti so ancora
quantificare, perché debbo ancora studiarmi i dettagli, ma è possibile che
si tratti di qualche litro d'acqua per stampa. Il riduttore debbo buttarlo
in quest'acqua? Quanto?


> Comprando anche un sacchetto di calce idrata puoi ulteriormente
> detossificare i residui della prima reazione.

può essere usata esclusivamente in alternativa al potassio metabisolfito? Se
diluita molto magari mi costa meno di quest'ultimo...


ciao e grazie molte per le tue rassicurazioni


Giovanni Buti

unread,
Oct 29, 2005, 8:23:53 AM10/29/05
to

"Ronin" <(debris)@(email).(it)> ha scritto nel messaggio
news:43625ec6$0$20502$4faf...@reader4.news.tin.it...

>> Prima di cominciare dovresti leggere attentamente la scheda di sicurezza
>> del dicromato e, se disponibili, le istruzioni speciali del fornitore.
>
> già fatto, avevo letto le schede di sicurezza già prima di acquistarlo...
>
> la Labotech non mi ha dato nessuna scheda di sicurezza particolare

MALE MOLTO MALE (si intende da parte della Labotech). Per legge ti devono
consegnare una scheda di sicurezza a norma (16 punti)

>


Ronin

unread,
Oct 29, 2005, 9:02:25 AM10/29/05
to
> MALE MOLTO MALE (si intende da parte della Labotech). Per legge ti devono
> consegnare una scheda di sicurezza a norma (16 punti)

c'erano schede di sicurezza su altri materiali, ma non sul potassio e su
altri che avevo ordinato da loro...

poi non ho capito perché addebbitano 15 euro di spedizione + iva
quando poi ne spendono meno di 7.... e soprattutto non dicono che il pacco
viaggia con semplice corriere delle poste come pacco ordinario... Ma metti
che il veicolo delle poste ha un incidente e si incendia tutto... i composti
chimici possono mischiarsi tra loro...

comunque per quanto riguarda le schede mi sono già letto tutto online...

confermate voialtri scienziati i consigli di Soviet_Mario?

ciao e grazie


Ronin

unread,
Oct 29, 2005, 9:04:10 AM10/29/05
to
> poi non ho capito perché addebbitano 15 euro di spedizione + iva
> quando poi ne spendono meno di 7.... e soprattutto non dicono che il pacco
> viaggia con semplice corriere delle poste come pacco ordinario... Ma metti
> che il veicolo delle poste ha un incidente e si incendia tutto... i
> composti chimici possono mischiarsi tra loro...

tra l'altro sulla bolletta delle poste hanno scritto "materiale da
laboratorio" e non che si tratta di chimici... Mentre sul retro della
bolletta delle poste č chiaramente scritto che č vietato trasportare questo
genere di materiali col loro servizio.


Soviet_Mario

unread,
Oct 29, 2005, 10:03:20 AM10/29/05
to
Ronin ha scritto:
CUT

>
> non so se è eccessiva sicurezza la mia... ma penso male non faccia

si beh, questo è incontrovertibile.
In effetti non volevo suggerirti di vivere più pericolosamente,
come sicuramente avrò dato l'impressione.
Solo che a volte, nell'applicazione eccessiva (e non dico sia il
tuo caso) di regole a tutti i casi indisintamente, qualche volta
capita di stufarsi di essere prudenti proprio nei casi meno
indicati (e ne ho viste di cose simili, tipo che qualche tesista
era maniacale nell'indossare guanti e occhiali, e poi stanco a
fine giornata si fumava una meritata sigaretta vicino al
bottiglione dell'etere, perché era proprio ora di staccare, eh
he he. Tutto li, le priorità servono a ottimizzare la sicurezza,
non a evitarla come un fastidio inutile)

> ad esempio qualcuno consiglia di usare precauzioni simili persino coi
> viraggi selenio, che sono largamente utilizzati dagli stampatori... La Kodak
> ne vende uno bello che pronto....
>
>
>
>>Cmq la soluzione in acqua mantiene la stessa tossicità del composto
>>solido, soltanto diluita in proporzione.
>
>
> ok
>
>
>
>>Direi anche che la pericolosità è essenzialmente quella da ingestione (o
>>se la usi per aerosol).
>
>
> no, solo spennellatura... il che mi ricorda... inevitabilmente il pennello
> che userò per essa rimarrà "contaminato", per cui ci starò attento a dove lo
> dovrò riporre...
>

Ok, si. Se lo sciacqui bene (uan decina di volte) dovrebbe
essere sicuro da maneggiare cmq. Non so se ne trovino
facilmente, ma un pennello di fibra sintetica sarebbe
preferibile ad uno di setole animali, in tal senso.

>
>
>>Sulla cute, se puoi sciacquarti in tempi ragionevoli (ossia subito) non è
>>che ci sia quel gran rischio, dato che non penetra, e i danni al max li fa
>>in superficie.
>
>
> ci sono soggetti allergici però... inoltre metti uno schizzo di sostanza
> diluita... quella penetra sì...

se ti becca in bocca o in un occhio o in una ferita si, penetra.
Sulla pelle sana non viene assorbito. Per anni sono stati usati,
persino per usi sulla cute lesa, i metalli più svariati (tinture
agli ioni argento per gli ustionati, organo mercuriali e
composti dell'arsenico come disinfettanti).

> diciamo comunque che eventuali irritazioni rappresentano il timore minore
> tutti ribadiscono che questo composto è cancerogeno - questo è quello che mi
> spaventa principalmente

ah beh, si, questo è certo. Paradossalmente ti suggerirei di
andare spontaneamente all'allergologia e farti fare la prova per
cromati vari, perché in tal caso meglio saperlo a priori (così
oltre alla bombola magari tieni sotto mano l'antiasma o
l'antiistaminico o un cortisonico di pronto impiego, in caso di
incidente imprevedibile)

>
>
>
>>So che si usa molto come anticante per legno (per brunire il legno
>>giovane)
>
>
> è usato (era?) anche per pulire vetrerie di laboratorio

già, la tristemente nota miscela solfocromica (una bomba ecologica)

> , mi pare
> e anche nel tessile artigianale dovrebbe averci a che fare

uh .... non so. Questo però forse è un allume di cromo, usato
come mordenzante in modo simile all'allume normale (in tal caso
è cromo trivalente)

>
> io lo userei in fotografia
>
>

CUT

>
>
>>per vivere sereno : compra dall'enologia il sodio o potassio metabisolfito
>
>
> questo celo :-)
>
>
>>e preparane una soluzione
>
>
> che concentrazione?

bah, indicativa, anche a occhio, la fai al 5 % P/V (50 g in un
litro), oppure potresti farla dieci volte la concentrazione del
dicromato.

>
>
>>è un forte riducente, molto adatta al cromo esavalente e a lavare
>>eventuali scarti.

per scarti intendevo anche eventualmente la soluzione
sviluppatrice "esausta", quando è da gettare.
Una bella aggiunta di bisolfito fino a colore azzurroverde
marcato (non verde giallo che indica presenza di bicromato), e
poi di calce, la rendono molto meno pericolosa

>
>
> mmm... guarda io alla fine
> mi troverò una stampa... la stampa andrà sviluppata in acqua
> nei bagni di sviluppo, dovrebbero staccarsi residui non esposti del potassio
> bicromato... Suppongo che questi siano da ridurre. Ora non ti so ancora
> quantificare, perché debbo ancora studiarmi i dettagli, ma è possibile che
> si tratti di qualche litro d'acqua per stampa. Il riduttore debbo buttarlo
> in quest'acqua? Quanto?

Non so di preciso. Cmq il cromo esavalente è aranciato in amb.
acido e giallo limone (molto giallo) in amb. basico.
Il cromo III ridotto è verdazzurro (bellissimo), solubile in
ambiente acido, e un gel insolubile a pH basico. Nel caso del
trattamento bisolfito e POI (dopo 15') calce, se lasci decantare
la soluzione troverai tutto il gel stratificato sul fondo.
Volendo fare il buon samaritano uno può decantare cautamente
l'acqua sopra e mettere da parte a seccare quei residui
gelatinosi (dopo un po' di accumuli possono essere allegati alle
pile usate, che vanno a trattamenti adeguati a molti metalli
pesanti).
ciao
Soviet_Mario

Nino

unread,
Oct 29, 2005, 10:06:36 AM10/29/05
to

"Ronin" <(debris)@(email).(it)> ha scritto nel messaggio
> a dire il vero la maschera protegge anche contro polveri, con i filtri
> appropriati...
.

>
> il motivo di tutte le precauzioni - maschera, guanti, grembiule - vorrei
> evitare di portarmi addosso, nel letto oppure a tavola residui, sia pure
> minuscoli, di questo materiale ....

Leggere cose di questo tenore mi rattrista, perchè, secondo me, sono
frutto di documentazione distorta e quindi rappresentano l'altra faccia
della disinformazione.

1) Perchè i comportamenti irragionevolmente cauti sono anormali e deleteri,
e non proteggono in un bilancio rischi-benefici, mentre la vita andrebbe
vissuta nel modo più sereno, senza atteggiamenti assimilabili a manie
o tabu ed allarmismi per eventi dotati di rischio il cui verificarsi
è del tutto improbabile.

2) Perchè *mettendo tutto nello stesso mazzo* (considerando pericolosa
anche la sostanza più innocua, solo perchè "chimica"), si rischia di non
fare le doverose distinzioni e di non saper attribuire i corretti pesi
di pericolosità, commettendo l'irreparabile errore di uniformare le
azioni, e non riconoscerne o classificarne probabilità ed effetti,
non essendo quindi in grado di identificare i veri pericoli e saperli
evitare o renderli inoffensivi, proteggendosi in modo adeguato.

Immagino che non usi tutte queste precauzioni quando compri al supermercato
le mele o i pomodori, quando consumi i cosiddetti integratori salini e
quando respiri in mezzo al traffico congestionato.
Eppure, il nostro futuro dipende più da quello che respiriamo ed ingeriamo,
che meriterebbe ben altra attenzione rispetto ad es. al virtuale contagio
per l'influenza dei polli.

Ciao, Nino


Soviet_Mario

unread,
Oct 29, 2005, 10:11:57 AM10/29/05
to
Ronin ha scritto:

>>MALE MOLTO MALE (si intende da parte della Labotech). Per legge ti devono
>>consegnare una scheda di sicurezza a norma (16 punti)
>
>
> c'erano schede di sicurezza su altri materiali, ma non sul potassio e su
> altri che avevo ordinato da loro...
>
> poi non ho capito perché addebbitano 15 euro di spedizione + iva
> quando poi ne spendono meno di 7.... e soprattutto non dicono che il pacco
> viaggia con semplice corriere delle poste come pacco ordinario... Ma metti
> che il veicolo delle poste ha un incidente e si incendia tutto... i composti
> chimici possono mischiarsi tra loro...

beh, in un caso simile, una grossa quantità di dicromato (o di
permanganato, o biossido di piombo, perclorati, clorati etc)
costituiscono un notevole azzardo. Innescati da fiamme o
sversamenti di acidi concentrati e in presenza di carta, legno,
plastiche varie e tessuti di vario genere, possono alimentare le
combustioni sino all'esplosione. Cmq, almeno x questo, sono
cavoli della ditta e del corriere e non tuoi.
riciao
passo e chiudo
Soviet_Mario

Albert Ruggi

unread,
Oct 30, 2005, 4:30:20 AM10/30/05
to
debris wrote:

>
> Salve,
>
> per motivi hobbystici mi accingerò ad usare questo materiale chimico
> diluito in acqua distillata in concentrazioni comprese tra l'1 e il 30%,
> in genere da diluire ulteriormente in gomma arabica al momento dell'uso
> (pochi ml, spennellatura su fogli di carta da rendere fotosensibili).
>
> Ho acquistato un flacone da 1kg in cristalli dalla Labotech2000.
>
> Non mi sono ancora azzardato ad aprirlo perché aspetto una maschera a
> carboni attivi e copertura intera facciale che ho acquistato in Germania
> della 3M. Per il momento è chiuso al sicuro in un armadio, lontano da
> tutti. Quando dovrò aprirlo so già che dovrò usarlo in luogo ventilato
> (andrò all'aperto sicuramente) con guanti, maschera e grembiule. Sono a
> conoscenza del fatto che il potassio dicromato è fortemente tossico,
> qualcuno dice cancerogeno, mutageno, in ogni caso velenosissimo,
> irritante, un pericolo serio per la salute.
>
> Fin qui tutto ok, sempre meglio che avere paura che fare i superficiali,
> dico sempre io.

Si, ma non esagerare!!!
Non stai lavorando con l'acido cianidrico o con il fosgene!!!
In particolare, la maschera a carboni attivi mi pare veramente eccessiva: in
laboratorio quando capita di usare il bicromato non ho mai preso
precauzioni del genere. Al limite i guanti (quelli monouso, di lattice) e
ovviamente il camice, ma niente di più.

La scheda di sicurezza del K2Cr2O7 la trovi qui
http://www.saccosrl.it/sicurezza/CarloErba/359367%20-%20Potassio%20bicromato%20-%202003.pdf

Per lo smaltimento va benissimo la riduzione, come ti hanno già consigliato.
Ovviamente non buttare tutto nelle fognature...se hai la possibilità di
accedere ad un laboratorio universitario (o hai qualche amico che può
farlo) chiedi il favore di smaltirtelo insieme ai loro rifiuti di
laboratorio.


--
"La sintesi organica è la chimica che fa Dio quando ha voglia di divertirsi
un po'. Se Dio è un chimico" (A.R.)

Albert Ruggi
www.chimicavita.cjb.net
albert...@virgilio.it

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Ronin

unread,
Oct 30, 2005, 5:20:21 AM10/30/05
to

>> non so se è eccessiva sicurezza la mia... ma penso male non faccia
>
> si beh, questo è incontrovertibile.
> In effetti non volevo suggerirti di vivere più pericolosamente, come
> sicuramente avrò dato l'impressione.
> Solo che a volte, nell'applicazione eccessiva (e non dico sia il tuo caso)
> di regole a tutti i casi indisintamente, qualche volta capita di stufarsi
> di essere prudenti proprio nei casi meno indicati (e ne ho viste di cose
> simili, tipo che qualche tesista era maniacale nell'indossare guanti e
> occhiali, e poi stanco a fine giornata si fumava una meritata sigaretta
> vicino al bottiglione dell'etere, perché era proprio ora di staccare, eh
> he he. Tutto li, le priorità servono a ottimizzare la sicurezza, non a
> evitarla come un fastidio inutile)

ok, hai ragione
comunque di veramente pericoloso ho solo questo...
in genere quello che tratto con maggior attenzione è il nitrato d'argento...
poi con qualche acido uso i guanti e talvolta la mascherina perché
irritante... Nessun altro dei miei prodotti è classificato come fortemente
cangerogeno, questo è il punto. Infatti è solo per questo che ho aperto un
thread qui. Se l'avessi fatto per qualunque chimico che maneggiassi allora
fareste bene a offrirmi una camomilla!


> Ok, si. Se lo sciacqui bene (uan decina di volte) dovrebbe essere sicuro
> da maneggiare cmq. Non so se ne trovino facilmente, ma un pennello di
> fibra sintetica sarebbe preferibile ad uno di setole animali, in tal
> senso.

per quale motivo?


>>>So che si usa molto come anticante per legno (per brunire il legno
>>>giovane)

>> , mi pare
>> e anche nel tessile artigianale dovrebbe averci a che fare
>
> uh .... non so. Questo però forse è un allume di cromo, usato come
> mordenzante in modo simile all'allume normale (in tal caso è cromo
> trivalente)


ah, cercando su google groups mi sembra sia citato spesso nei newsgroup di
pirotecnica... Ma non era l'ammonio dicromato ad essere esplosivo? da quello
che ho capito il potassio favorisce solo la combustione, ma non è esso
stesso esplosivo...


>>>per vivere sereno : compra dall'enologia il sodio o potassio
>>>metabisolfito
>>
>>
>> questo celo :-)
>>
>>
>>>e preparane una soluzione
>>
>>
>> che concentrazione?
>
> bah, indicativa, anche a occhio, la fai al 5 % P/V (50 g in un litro),
> oppure potresti farla dieci volte la concentrazione del dicromato.

su un forum di fotografia ho letto questo:

<<Dichromates have chromium in the Cr6+ state - also known as hexavalent
chromium. It is toxic and carcinogenic. However, chromium in the Cr3+ state,
trivalent chromium, is not. You can add some sulfuric acid to the dichromate
solution to make the pH low, and then mix it will a dilute water solution
containing an organic compound. Something like sugar water should work, or
even acidified developer. The red-orange of the dichromate will react with
the organic compounds and be converted in to trivalent chromium. You may be
able to dispose of this down your drain as a non-commercial entity. (Check
with your local regs first.) >>


che mi dici dello zucchero? magari mi viene a costare meno del potassio
metabisolfito...

ciao e grazie ancora


Ronin

unread,
Oct 30, 2005, 5:23:11 AM10/30/05
to

> Si, ma non esagerare!!!
> Non stai lavorando con l'acido cianidrico o con il fosgene!!!
> In particolare, la maschera a carboni attivi mi pare veramente eccessiva:
> in
> laboratorio quando capita di usare il bicromato non ho mai preso
> precauzioni del genere. Al limite i guanti (quelli monouso, di lattice) e
> ovviamente il camice, ma niente di più.
>
>
> La scheda di sicurezza del K2Cr2O7 la trovi qui
> http://www.saccosrl.it/sicurezza/CarloErba/359367%20-%20Potassio%20bicromato%20-%202003.pdf


magari hai ragione
però proprio su questa scheda di sicurezza che mi hai segnalato, come nelle
altre che ho letto in inglese, si menziona esplicitamente l'uso di maschera,
oltre che di guanti e abiti... Come mai?

In particolare vedi il punto 4, dove si parla di abiti contaminati... In
effetti anche altrove ho letto di fare molta attenzione agli abiti...


> Per lo smaltimento va benissimo la riduzione, come ti hanno già
> consigliato.
> Ovviamente non buttare tutto nelle fognature...se hai la possibilità di
> accedere ad un laboratorio universitario (o hai qualche amico che può
> farlo) chiedi il favore di smaltirtelo insieme ai loro rifiuti di
> laboratorio.

oltre alla riduzione per potassio metabisolfito e calce,
che ne pensi di questo:

<<Dichromates have chromium in the Cr6+ state - also known as hexavalent
chromium. It is toxic and carcinogenic. However, chromium in the Cr3+ state,
trivalent chromium, is not. You can add some sulfuric acid to the dichromate
solution to make the pH low, and then mix it will a dilute water solution
containing an organic compound. Something like sugar water should work, or
even acidified developer. The red-orange of the dichromate will react with
the organic compounds and be converted in to trivalent chromium. You may be
able to dispose of this down your drain as a non-commercial entity. (Check
with your local regs first.) >>

è una sciocchezza o va bene anche lo zucchero per ridurlo a Cr3+?

ciao e grazie


AAnDrEE

unread,
Oct 30, 2005, 5:41:56 AM10/30/05
to
"Soviet_Mario" <Sov...@MIR.CCCP> ha scritto nel messaggio
news:zZx8f.36473$Pe2.6...@twister2.libero.it...

[cut]

Mario,
post interessantissimi i tuoi, ma quoting migliorabile come al solito
:-(

Perché lasci sempre dopo la tua firma tutta una parte di post a cui non
devi rispondere ?

ciao


Albert Ruggi

unread,
Oct 30, 2005, 5:54:15 AM10/30/05
to
debris wrote:

>
>> Si, ma non esagerare!!!
>> Non stai lavorando con l'acido cianidrico o con il fosgene!!!
>> In particolare, la maschera a carboni attivi mi pare veramente eccessiva:
>> in
>> laboratorio quando capita di usare il bicromato non ho mai preso
>> precauzioni del genere. Al limite i guanti (quelli monouso, di lattice) e
>> ovviamente il camice, ma niente di più.
>>
> >
>> La scheda di sicurezza del K2Cr2O7 la trovi qui
>>
http://www.saccosrl.it/sicurezza/CarloErba/359367%20-%20Potassio%20bicromato%20-%202003.pdf
>
>
> magari hai ragione
> però proprio su questa scheda di sicurezza che mi hai segnalato, come
> nelle altre che ho letto in inglese, si menziona esplicitamente l'uso di
> maschera, oltre che di guanti e abiti... Come mai?
>
> In particolare vedi il punto 4, dove si parla di abiti contaminati... In
> effetti anche altrove ho letto di fare molta attenzione agli abiti...

Giusto, però tieni conto che le schede di sicurezza vanno prese cum grano
salis.
P.es. (a proprosito di "grano salis") guarda questa
http://www.sirona.de/ecomaXL/get_blob.php?name=20862953751121154667SDB_SIRO_Salz_I_2003.pdf
relativa ad un prodotto costituito da cloruro di sodio...conosci qualcuno
che conserva il sale "lontano dalla portata dei bambini" e in caso di
ingestione chiama il medico?!
Spesso le schede di sicurezza si riferiscono a grandi quantità. In ogni
caso, se ti senti più sicuro ad adottare tutte quelle precauzioni, beh, è
meglio eccedere che non adottarne affatto!

> oltre alla riduzione per potassio metabisolfito e calce,
> che ne pensi di questo:
>
> <<Dichromates have chromium in the Cr6+ state - also known as hexavalent
> chromium. It is toxic and carcinogenic. However, chromium in the Cr3+
> state, trivalent chromium, is not. You can add some sulfuric acid to the
> dichromate solution to make the pH low, and then mix it will a dilute
> water solution containing an organic compound. Something like sugar water
> should work, or even acidified developer. The red-orange of the dichromate
> will react with the organic compounds and be converted in to trivalent
> chromium. You may be able to dispose of this down your drain as a
> non-commercial entity. (Check with your local regs first.) >>
>
> è una sciocchezza o va bene anche lo zucchero per ridurlo a Cr3+?

Penso che vada bene, ma fossi in te eviterei come la peste di aggiungere
acido solforico e poi zucchero...rischi di fare un bel BOOM!
Un altro sistema potrebbe essere aggiungere un po' di alcol e qualche goccia
di acido (p.es. HCl) diluito. Scaldando leggermente -meglio se all'aperto-
ossidi l'alcol ad aldeide e il Cr(+6) a Cr (+3). Comunque io propenderei
per il metabisolfito: è veloce e non chiede riscaldamento

P.S. Ma la società che hai citato vende anche a privati?

Ronin

unread,
Oct 30, 2005, 10:09:44 AM10/30/05
to
> Giusto, però tieni conto che le schede di sicurezza vanno prese cum grano
> salis.
> P.es. (a proprosito di "grano salis") guarda questa
> http://www.sirona.de/ecomaXL/get_blob.php?name=20862953751121154667SDB_SIRO_Salz_I_2003.pdf
> relativa ad un prodotto costituito da cloruro di sodio...conosci qualcuno
> che conserva il sale "lontano dalla portata dei bambini" e in caso di
> ingestione chiama il medico?!

ahahaha... è vero :-)
però appunto, il problema è che non si parla mai di dosaggi
Nella tua scheda sul prodotto a base di sale, le ho dato solo un colpo
d'occhio, ma mi sembra si parli di dosi critiche, però...


> Penso che vada bene, ma fossi in te eviterei come la peste di aggiungere
> acido solforico e poi zucchero...rischi di fare un bel BOOM!

no, chiaro... oltretutto l'idea di aggiungere un altro componente
pericolosuccio la scarto a priori

> Un altro sistema potrebbe essere aggiungere un po' di alcol e qualche
> goccia
> di acido (p.es. HCl) diluito. Scaldando leggermente -meglio se all'aperto-
> ossidi l'alcol ad aldeide e il Cr(+6) a Cr (+3). Comunque io propenderei
> per il metabisolfito: è veloce e non chiede riscaldamento

ok

> P.S. Ma la società che hai citato vende anche a privati?

per aver venduto a me... pare di sì... Io non ho chiesto fattura, non ho
partita IVA. Loro mi hanno mandato uno scontrino fiscalmente regolare a quel
che vedo.

al momento conosco queste società che vendono ai privati:

www.labotech2000.it (dove ho comprato io di recente)
http://www.atsfaar.it/ (segnalata da un conoscente, non so se vende ai
privati)
www.zetalab.it (un po' cari)
www.fotomatica.it (prodotti fotografici, ma hanno anche chimici puri)
www.ornano.it (dovrebbero aver qualcosa attinente alla fotografia, mai
comprato da loro comunque...)

ciao


Albert Ruggi

unread,
Oct 30, 2005, 2:24:53 PM10/30/05
to
debris wrote:

> al momento conosco queste società che vendono ai privati:
>
> www.labotech2000.it (dove ho comprato io di recente)
> http://www.atsfaar.it/ (segnalata da un conoscente, non so se vende ai
> privati)
> www.zetalab.it (un po' cari)
> www.fotomatica.it (prodotti fotografici, ma hanno anche chimici puri)
> www.ornano.it (dovrebbero aver qualcosa attinente alla fotografia, mai
> comprato da loro comunque...)
>
> ciao

Grazie mille...hai rimpolpato la mia lista di siti che vendono a privati;-)
--

Soviet_Mario

unread,
Oct 30, 2005, 6:00:49 PM10/30/05
to
Ronin ha scritto:
CUT

>
>
>
>>Ok, si. Se lo sciacqui bene (uan decina di volte) dovrebbe essere sicuro
>>da maneggiare cmq. Non so se ne trovino facilmente, ma un pennello di
>>fibra sintetica sarebbe preferibile ad uno di setole animali, in tal
>>senso.
>
>
> per quale motivo?
>

beh, le fibre sintetiche sono idrofobe e con pochissima affinità
ai sali, per cui si risciacquano prima e in modo molto più completo.
Viceversa il cromo VI tende un po' a ossidare le fibre naturali
e si mordenza sopra come cromo III, per cui magari il pennello
continua a rilasciare piccole quantità di cromo per un tempo più
lungo.

>
>
CUT

>
>
> ah, cercando su google groups mi sembra sia citato spesso nei newsgroup di
> pirotecnica... Ma non era l'ammonio dicromato ad essere esplosivo? da quello
> che ho capito il potassio favorisce solo la combustione, ma non è esso
> stesso esplosivo...

vero, è solo un comburente, peraltro non certo il migliore.
Già l'anidride cromica (enormemente più costosa) è un ossidante
molto più energico.
Come giustamente dici, quello di ammonio ha un certo potere
esplosivo di suo, ma se non viene compresso più che altro
produce deflagrazioni neppure velocissime

>
CUT bisolfito

>
> su un forum di fotografia ho letto questo:
>
> <<Dichromates have chromium in the Cr6+ state - also known as hexavalent
> chromium. It is toxic and carcinogenic. However, chromium in the Cr3+ state,
> trivalent chromium, is not. You can add some sulfuric acid to the dichromate
> solution to make the pH low, and then mix it will a dilute water solution
> containing an organic compound. Something like sugar water should work, or
> even acidified developer. The red-orange of the dichromate will react with
> the organic compounds and be converted in to trivalent chromium. You may be
> able to dispose of this down your drain as a non-commercial entity. (Check
> with your local regs first.) >>
>
>
> che mi dici dello zucchero? magari mi viene a costare meno del potassio
> metabisolfito...

si, vero. Anche il semplice alcool etilico in eccesso (a patto
di avere molto acido solforico aggiunto) è sufficiente. Conviene
in questi casi lasciare a reagire per tempi superiori (il
bisolfito è fulmineo, l'alcool impiega del tempo a consumare le
ultime tracce, sul finire della reazione).
Tieni conto dell'acido aggiunto quando poi devi dosare la calce,
ovviamente. (se precipitano aghi cristallini non ti preoccupare,
è solo solfato di calcio, o gesso, che cmq ha una modesta
solubilità in acqua per cui non necessariamente precipiterà)

Ciao
Soviet_Mario
>
>
>
> ciao e grazie ancora
>
>

andrea

unread,
Oct 31, 2005, 2:13:19 AM10/31/05
to
se vuoi vivere tranquillo e utilizzare antiche tecniche di sviluppo
vedi qui:
http://www.grupponamias.com/
mi sembrano abbastanza chiari e precisi.
in alternativa utilizza una macchina digitale....ma non è
assolutamente la stessa cosa!
ciao

Ronin

unread,
Oct 31, 2005, 5:00:35 AM10/31/05
to
>se vuoi vivere tranquillo e utilizzare antiche tecniche di sviluppo
>vedi qui:
>http://www.grupponamias.com/
>mi sembrano abbastanza chiari e precisi.

il link non funziona, ma li conosco
non sono troppo disponibili e prodighi di informazioni
(sempreché uno non voglia frequentare un workshop a pagamento)
le informazioni contenute sul sito (se è quello che dici tu) sono troppo
poche per avere una buona stampa

i miei referenti online sono

www.apug.org
www.alternativephotography.com
www.unblinkingeye.com
http://www.mikeware.demon.co.uk/

poi c'è una letteratura cartacea esaustiva - esclusivamente in inglese - che
si può trovare su amazon.com

ciao


andrea

unread,
Oct 31, 2005, 7:11:50 AM10/31/05
to
non è che sai dove trovare NAMIAS "CHIMICA FOTOGRAFICA" mi
interesserebbe assai, è una vita che lo cerco ma è solo disponibile
in librerie antiquarie con prezzi stellari.
più che altro sono interessanti le reazioni e i reagenti in gioco!

Ronin

unread,
Oct 31, 2005, 9:54:42 AM10/31/05
to

boh, mi dispiace...

però io non mi fiderei di un testo così vecchio, sicuramente datato, se non
avessi già delle solide conoscenze chimiche di mio

Ronin

unread,
Nov 1, 2005, 12:38:21 PM11/1/05
to
>
> Grazie mille...hai rimpolpato la mia lista di siti che vendono a
> privati;-)


prego... non è che mi daresti la tua parte di lista? :-)

grazie


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