Il 04/04/2023 11:52, Leone Buggio ha scritto:
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> Non si è mai presa in considerazione l'ipotesi che, da miliardi di anni in qua, la massa delle sorgenti della rem (gli elettroni) sia diminuita, per cui quando era maggiore oscillavano con minor frequenza?
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"Ricordo una volta andavi al mercato e trovavi degli elettroni grossi
così! Oggi è tutta robetta piccola, senza sapore, coltivata in serra..."
A parte che praticamente tutte le interazioni atomiche e nucleari
(decadimento, fissione, fusione, annichilazione, ...), così come le
molecole di gas ionizzato quando vengono eccitate, generano radiazione
elettromagnetica... ti si è già risposto.
Molto banalmente, se gli elettroni (o i protoni o qualunque altra
particella elementari) si sgonfiassero col tempo, com'è possibile che
negli scontri ad altissima energia dei grandi acceleratori o coi raggi
cosmici, dove si generano letteralmente particelle di ogni genere, dalle
più comuni alle più esotiche, quando vengono creati protoni ed
elettroni, questi abbiano sempre e regolarmente la stessa massa di
quelli attuali e non quella "originale"?
L'energia dalla quale si generano ha forse una specie di memoria
omeopatica?
Le particelle, specie quelle che formano la materia ordinaria, sono
studiatissime. La massa del protone è nota con un'incertezza dello
0.0000000001% (10^-11). Sulla massa dell'elettrone l'incertezza è
addirittura minore: 10^-12. Non c'è alcuna evidenza, entro questi
margini di incertezza, che queste masse si modifichino nel tempo.
Com'è possibile che di questo sgonfiamento temporale buggionico non
esista la benché minima evidenza fisica?