danilob ha scritto:
> Qui
>
https://treccani.it/vocabolario/anomalia/
>
> dice così:
>
> "In astronomia, termine usato anticam. per esprimere le irregolarità,
> o più precisamente la non circolarità, delle orbite planetarie;
> nell'astronomia moderna indica l'angolo, variabile col tempo, che il
> raggio vettore, congiungente il centro dell'orbita con il corpo
> celeste che descrive l'orbita ellittica, forma con l'asse maggiore di
> questa."
Peccato che sia tutta sbagliata...
Intanto il termine antico indicava le irregolarità nella *posizione*
del corpo.
Poi nella terminologia astronomica ci sono tre anomalie:
1) Anomalia vera, che somiglia a quella definita nella Treccani, ma
l'angolo ha il vertice nel fuoco, non nel centro.
Esempio: sia S il sole, P il perielio, A la posizione di un pianeta a
un certo istante. L'anomalia vera è l'angolo PSA.
2) Anomalia media: il modo più semplice di descriverla è di dire che
sarebbe l'anomalia vera, a un dato tempo dopo il passaggio al perielio,
che si avrebbe se l'orbita non fosse eccentrica.
Esempio: sia 90 giorni il periodo del pianeta. Allora 30 giorni dopo
il passaggio al perielio la sua anomalia media è 360°*(30/90) = 120°.
3) Anomalia eccentrica. Questa è un angolo ausiliario che serve nei
calcoli ma è difficile spiegare senza una figura.
Chi sia davvero interessato può guardare la fig. M1-3 in
http://www.sagredo.eu/lezioni/astronomia/p3c1rf.pdf.
C è il centro dell'ellisse, O il fuoco, P il perielio, A il pianeta.
L'anomalia eccentrica è indicata con u, l'anomalia vera con v.
--
Elio Fabri