Giorgio Pastore ha scritto:
> Fermo restando che per l'alto Adriatico fenomeni di oscillazioni di
> bacino (in parte dovute a forzanti atmosferiche, in parte dipendenti
> anch'esse dalla forza di marea) restano sicuramente dominanti
> rispetto alle componenti dirette astronomiche.
Non credo che sia vero.
Avevo cominciato a scrivere uno dei miei soliti mattoni prima che
apparisse questo post di Giorgio.
Visto che l'argomento maree è davvero complicato, avevo deciso di
cercare di metterci un po' d'ordine.
Quindi non commenterò direttamente il post di Giorgio, ma cercherò di
fare un po' di teoria e di dare un po' di numeri, a partire dai dati
reali delle maree a Venezia, che sono disponibili.
Per cominciare segnalo un sito:
https://www.comune.venezia.it/it/content/centro-previsioni-e-segnalazioni-maree
dove trovate un grafico interessante, che dà le previsioni per la
marea a Venezia nei prossimi giorni.
Nel grafico è riportata (tratteggiata) la marea astronomica, che si
può calcolare con alta precisione, e a tratto intero la marea
effettiva, che contiene anche la parte meteorologica, necessariamente
più incerta.
Si può vedere che l'effetto meteorologico porta a un sollevamento
dell'acqua che arriva anche a 35 cm la mattina del 9.
In quest'altro sito si trovano i dati sulla marea astronomica, mese
per mese, per diversi anni.
https://www.comune.venezia.it/it/content/i-grafici-della-marea-astronomica-a-venezia
Qui potete ritrovare gli effetti che ora esaminerò più in dettaglio.
Intanto elenco i diversi effetti di cui bisogna tener conto.
1. Marea lunare
2. Marea solare
3. Effetto della distanza della Luna
4. Effetto della declinazione della Luna
5. Effetto della distanza del Sole
6. Effetto della declinazione del Sole
La prima cosa da dire è che le forze di marea vano come M/D^3, essendo
M la massa del corpo (Luna o Sole), D la distanza dalla Terra.
Le masse non cambiano, ma le distanze sì.
Se per cominciare prendiamo le distanze medie, il rapporto tra
(M/D^3)_Luna e (M/D^3)_Sole vale circa 2.3.
Questo significa che mediamente le maree lunari sono 2.3 volte più
ampie delle maree solari.
A causa della rotazione terrestre, in un dato punto della Terra la
marea varia nel tempo.
Per il Sole con un periodo non di 24 ore, come si potrebbe pensare, ma
la metà: 12 ore. Questo non lo spiego per brevità, anche se è un fatto
importante.
Per la Luna il periodo è un po' più lungo, perché nel tempo che la
Terra fa un giro su se stessa anche la Luna si è un po' spostata,
nello stesso verso. Risultato: il periodo della marea lunare è circa
12 ore e mezza.
La conseguenza è che nel corso di mezzo mese lunare (tra una luna
nuova e una luna piena) la marea solare va ad aggiungersi a quella
lunare (a luna nuova o piena) poi a sottrarsi (primo e ultimo quarto)
poi di nuovo ad aggiungersi.
Si va quindi da 2.3+1=3.3 a 2.3-1=1.3 e 3.3/1.3 fa circa 2.5.
Quindi già solo per questo l'ampiezza di marea varia di due volte e
mezza tra sizigie (luna nuova o piena) e quadrature (primo e ultimo
quarto).
Parliamo ora delle distanze, che è ancora cosa relativamente semplice.
Sia il Sole sia la Luna variano la distanza dalla Terra, ma in misura
diversa, perché l'eccentricità dell'orbita della Luna attorno alla
Terra è circa 0.055, mentre quella della Terra attorno al Sole è circa
0.017.
Di conseguenza rispetto alla distanza media quella della Luna va da
1-e=0.945 a 1+e=1.055; quella del Sole va da 1-e=0.983 a 1+e=1.017.
Dato che le forze di marea vanno come 1/r^3, abbiamo una variazione da
0.85 a 1.18 di quella media: +/-14%. Per il Sole si va da 0.95 a 1.05,
ossia +/-5% della media.
Queste variazioni hanno periodo annuale per il Sole, circa mensile (27
giorni) per la Luna.
Dovrei ora passare quello che ho chiamato "effetto della
declinazione". Ma siccome non sarà un discorso breve, e ho già scritto
parecchio, rimando a una prossima puntata.
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Elio Fabri