Il giorno venerdì 7 gennaio 2022 alle 13:48:10 UTC+1 Caselli Luigi ha scritto:
> Il 06/01/2022 11:01, danilob ha scritto:
> > "
falzone...@libero.it" <
falzone...@libero.it> ha scritto:
> >> Halton Arp fino alla morte "2013" è noto per essere stato un critico della teoria
> >> del Big Bang, infatti secondo Halton Arp il redshift cosmologico è dovuto
> >> all'età degli oggetti e non alla distanza.
> >> Capisco le sue considerazioni dovute al fatto che più di 300 osservazioni non
> >> possono essere solo degli errori prospettici che equivarrebbe a tirare per
> >> 300 volte una monetina e ritrovarsi sempre testa, allora sicuramente devono
> >> esistere delle altre motivazioni che lo smentiscono.
> >> Sono interessato ad articoli che mettono in rilievo suoi possibili errori di
> >> osservazione o fenomeni fisici che possano smentirlo.
> >>
> >> MF
> >>
> >
> > La prima cosa che mi viene da dire è che la luce rossa che
> > osserviamo provenire da una galassia lontana, è stata emessa da
> > quella galassia miliardi di anni fa, quando non era affatto
> > vecchia.
> >
> La cosa interessante è che le 300 osservazioni riguardano galassie e
> quasar che interagiscono tra loro.
Più che interessante direi strano che galassie interagenti possano avere
redshift tanto differente
> La cosa assurda per la teoria del Big Bang è che hanno redshift
> diversissimi.
Proprio in questo punto sta la controversia che ancora credo non
abbia fine dopo tanti anni
> Come spiegare che due galassie lontanissime fra loro interagiscano?
> Halton Arp lo spiega con una teoria controversa e non accettata
> ufficialmente.
> I fautori del Big Bang (ossia quasi tutti i cosmologi) dicono che sono
> solo illusioni ottiche.
300 illusioni prospettiche sembra un assurdo più che una coincidenza
Ho seguito Alberto Bolognesi che mette in evidenza anche un altro effetto
molto strano per non dire impossibile, quello dei due ammassi chiamati
le dita di Dio, due enormi muraglie smisurati e inspiegabili allineamenti di
galassie separate dal un vuoto quasi assoluto, citato anche sull'articolo.
Io per motivi personalissimi reputo che abbia ragione Arp e che il redshift sia
dovuto non tanto ad una distanza ma ad una età di formazione dei quasar,
per questo visto che da quando Arp ha abbandonato le sue osservazioni, gli
strumenti di osservazione si sono notevolmente evoluti, vista la notevole
importanza del fenomeno mi chiedevo se fossero intervenute nuove osservazioni
che metta in chiaro la controversia anche se molto scottante.
MF