Serena
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> Va bene, e' come dici tu. Soluzione?
Altre terapie? :-)
> Quello che non trovo giusto e' che ci si debba sentire in colpa ogni
volta che si prende il farmaco adatto, e ci si sente in colpa
soprattutto quando e' un barbiturico...
Serena, se io parlo di carciofi e tu mi rispondi con carote non ci si
capirà mai. Ti ho detto ceh "sei una drogata"? Ho dato un giudizio anche
lontanamente morale sui barbiturici? Non mi sembra! IO ti faccio sentire
in colpa? Spiegami, perchè a questo punto qualcosa mi sfugge.
>Che poi e' l'unico che ti consente una vita normale. Non trovo giusto
che si dica, terrorizzantemente (passatemi il termine), che "fa male" e
poi non si trovi nessun medico che ti dica i *rischi reali*, fisici, non
quelli generici di una dipendenza psicologica.
Guarda che i barbiturici non danno dipendenza psicologica, ma fisica. I
rischi reali sono quelli di tutte le dipendenze, ovvero le crisi di
astinenza con rebound (ritorno) della patologia per cui li si prende ed
altre belle cosette. Inoltre non sono proprio un toccasana per il
fegato, per esempio.
Infine c'è il reale rischio di intossicazione acuta, perchè qualcuno,
per tutta una serie di motivi, spesso sbaglia le dosi o li prende più
volte al giorno.
Insomma, sono farmaci tutt'altro che maneggevoli. Se, ovviamente, quello
è l'unico farmaco che cura quella patologia, magari anche pericolosa
(epilessia, per es.) l'aternativa non si pone. Ma, IMHO, per quanto
riguarda le cefalee le alternative ci sono, almeno nel 99% dei casi. Tu
sei quel 1% e, nonostante abbbia provato *seriamente* qualunque
alternativa, questa *sicuramente* non funziona? OK, prendi i
barbiturici, ma prendili con cognizione di causa e sotto controllo
medico. Tutto qui.
Saluti
Lella