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Barbiturici: vorrei sapere perchè...

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Mario Catania

unread,
Feb 25, 2001, 2:01:11 PM2/25/01
to
Dopo parecchi anni, me ne ero quasi dimenticato l'esistenza, mi sono
fatto prescrivere dal mio medico delle supposte dei OPTALIDON, che
credo sia ormai l'unico medicinale a contenere del barbiturico.
Così, alla mia prima crisi di cefalea ( non ho dovuto aspettare
molto....) invece che prendere una pillola di zomig , o tentare con
una supposta di difmetrè, ho provato con la supposta di optalidon.
Ebbene sono rimasto sorpreso, e non poco, dalla rapidità dell'azione e
dall'efficacia del farmaco in questione.

A questo punto mi sorge spontanea una riflessione , anche perchè già
nella mia "storia farmacologica" i barbiturici hanno avuto una
rilevante importanza in quanto dell'amobarbitale era contenuto nelle
pillole di Lonarid (attualmene composte solo di paracetameolo e
codeina) che adoperarvo - e con efficacia- per spegnere le mie -
allora rare - cefalee.
Un giorno però improvvisamente - e senza nessun avviso- quelle pillole
smisero di funzionare : il mio mal di testa era peggiorato ? Mi ero
assuefatto a quel tipo di farmaco ? Macchè, niente di tutto questo,
semplicemente era stato tolto - di nascosto - l'amobarbitale.
E in quel periodo , 1990 circa, analoga sorte subirono tanti altri
farmaci contenenti dei barbiturici. Stranamente l'unico farmaco
superstite fu il solo Optalidon.

Ma perchè rendere "inefficaci" tanti farmaci che prima funzionavano
benissimo contro il dolore emicranico ?Perchè questa caccia
indiscrimintata ai babiturici ? I barbiturici. infatti, potenziano gli
effetti degli analgesici, limitandone la quantità necessaria. Ricordo
così che molti pazienti rimasero "orfani" della loro pillola preferita
e furono costretti ad ingurgitare inusuali quantità di analgesici.

Ma così facendo non si è scelto un rimedio peggiore del male ?
Peggiore sia per la nostra salute che per le nostre tasche; Un pillola
del vecchio Lonarid col barbiturico penso sia mille volte meglio che 3
o 4 pillole di Lonarid col solo paracetamolo o di una pillola di Zomig
che oltre a costare più di £ 13.000 dà una sgradevole sensazione di
malessere e prostrazione !!!

La paura generalizzata, voglio dire senza gli opportuni distinguo,
della dipendenza, ha tolto a noi emicranici una categoria di farmaci
economici ed efficacissimi che a mio parere sarebbe ora di
reintrodurre!!
In USA, tra l'altro, esistono tutt'ora molti farmaci per il mal di
testa a base di barbiturici od oppiacei.
Vorrei tanto, quindi, che agli emicranici fosse ridata la possibilità
di scegliere farmaci contenenti barbiturici, per risolvere le loro
periodiche crisi, così come ai malati di tumore è stata - per fortuna
ma con drammatico ritardo - ridata la possibilità di ricorrere alla
morfina!!

Mario Catania

se soffri di mal di testa
http://www.cefalee.3000.it
http://crio1.supereva.it

Superelle

unread,
Feb 25, 2001, 7:41:10 PM2/25/01
to
On Sun, 25 Feb 2001 19:01:11 GMT, Mario Catania <cr...@bigfoot.com>
wrote:

>La paura generalizzata, voglio dire senza gli opportuni distinguo,
>della dipendenza, ha tolto a noi emicranici una categoria di farmaci
>economici ed efficacissimi che a mio parere sarebbe ora di
>reintrodurre!!

Beh, io non posso che essere d'accordo, quando avevo malditesta piu'
forte e piu' spesso ero obbligata a importare dall'inghilterra il
Nurofen potenziato alla codeina...

d'altra parte considera anche che queste cose vanno prese col
cervello, quindi di sicuro andrebbero limitate alla prescrizione del
medico :)

Francesco Maria Andreozzi

unread,
Feb 27, 2001, 5:21:06 PM2/27/01
to

Mario Catania <cr...@bigfoot.com> scritto nell'articolo
<6kji9tc8qrjqacs0c...@4ax.com>...

> A questo punto mi sorge spontanea una riflessione , anche perchè già
> nella mia "storia farmacologica" i barbiturici hanno avuto una
> rilevante importanza

Non è da sottovalutare lo svantaggioso rapporto costo beneficio.... ossia
vantaggi svantaggi.
La tendenza dei barbiturici a creare dipendenza è assolutamente altissima!
La loro efficacia va scemando rapidamente (tolleranza assai spiccata).

La certa probabilità di creare abuso (e la presenza di farmaci più
maneggevoli) ha indicato la progressiva eliminazione di questa
categoria........con alcune eccezzioni ovviamente (vedi il nostro
(anestesiologicamente parlando) amato tiopentale sodico)

Un saluto

--

Dr. Francesco Maria Andreozzi
Anestesia Rianimazione Terapia del Dolore
Ambulatorio Cefalee e Dolore Neuropatico
ASL RMH Osp. Civ. Genzano
fra...@tin.it

Lella

unread,
Feb 28, 2001, 9:56:39 PM2/28/01
to
Mario Catania <cr...@bigfoot.com> wrote in message

> Ma perchè rendere "inefficaci" tanti farmaci che prima funzionavano
> benissimo contro il dolore emicranico ?Perchè questa caccia
> indiscrimintata ai babiturici ?

Perchè sono pochi i pazienti che potrebbero prendere a vita un
barbiturico senza incorrere nella dipendenza o nella tossicità,
specialmente per questo genere di patologie. Ti faccio invece l'esempio
dell'epilettico. Molti prendono il barbiturico, ma ovviamente non hanno
interesse ad abusarne, mi ca li fa "stare meglio"! :-)
Guarda quante persone si rovinano lo stomaco (a torto o a ragione,
lasciamo perdere) con i FANS. Pensa se le stesse persone, in preda ad
un attacco di quelli da "craniate sul muro", esagerassero con i
barbiturici. La cefalea è una patologia, in pratica, senza mortalità.
Vogliamo iniziare a cambiare le statistiche? Per non parlare della
dipendenza (bruttissima bestia, tornate con la memoria ai ricoveri delle
varie stelline hollywoodiane anni 50-60) e del fatto che l'effetto scade
nel tempo.
Il fine ultimo diun farmaco dovrebbe essere quello di migliorare la
sopravvivenza e la qualità della vita. I barbiturici, IMHO, otterrebbero
l'effetto opposto. Statisticamente. Magari su di te no, ma...

Saluti
Lella


Serena Iannicelli

unread,
Mar 2, 2001, 12:27:40 PM3/2/01
to
Ma per carita'...Prendo l'optalidon in supposte da quando avevo 15 anni, ora
ne ho 48...Forse moriro' di optalidonite, ma almeno in questi anni ho potuto
fare una vita "normale" e tenere a bada le crisi di emicrania. E' l'unico
farmaco che mi funziona, ho provato di tutto, sono stata a Firenze da
Sicuteri, da vari medici, omeopati, massaggiatori, fisioterapisti,
agopuntori...Ho rinunciato a fumare, a bere, faccio da sempre una vita super
regolata per non "scatenare la belva"...Pero' non mi si chieda anche di fare
una vita da ameba. Ho mal di testa tutti i giorni, mi ci sveglio, ma con
l'optalidon passa l'80% delle volte e riesco a lavorare tranquillamente.
Due volte al mese (a volte, da 4 o 5 anni, mi lascia tranquilla anche per un
mese intero: un vero lusso!) ho l'emicrania che mi spalma a letto e
l'optalidon mi aiuta solo a dormire e far passare quelle ore terrificanti

Questa e' la mia vita. Sono dipendente dall'optalidon? Ecchissenefrega. Si
e' dipendenti da tante cose, a questo mondo. Fa male? Ma si', certo che fa
male. Fanno male anche la carne, l'aria che respiriamo, le verdure che sono
state coltivate a schifezze, il fumo degli altri, lo stress del lavoro che
ci intasa le vene...

Scusate la reazione un po' violenta, ma ho notato anche qui un atteggiamento
moralistico nei confronti dei farmaci, come se, oltre a star male, ci si
dovesse sentire anche in colpa per prenderli. E' un atteggiamento
moralistico e cattolico nei riguardi del dolore, da una parte relegato a
punizione, dall'altra elevato ad espiazione.

No, io voglio star bene. Voglio poter lavorare, vivere con la mia famiglia,
i miei amici, andare in vacanza...Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a
vomitare, a letto almeno due giorni su sette (acetone, dicevano)...Poi ho
scoperto che liberandomi da quelle scemenze che mi dicevano ("resisti,
reagisci...le medicine fanno male...prendile solo quando non ne puoi fare a
meno...") potevo "vivere ". E allora ok, effetto rebound, dipendenza, quello
che vi pare. Tanto si muore lo stesso.

--
Posted from ns.rai.it [193.76.127.2]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Serena Iannicelli

unread,
Mar 2, 2001, 12:29:39 PM3/2/01
to
Ho dimenticato di firmare il mio messaggio sull'optalidon la dioendenza
eccetera: mi chiamo Serena

Francesco Maria Andreozzi

unread,
Mar 2, 2001, 5:11:33 PM3/2/01
to

"Serena Iannicelli" <ianni...@rai.it> scritto nell'articolo
<000201c0a33e$0f883b20$6e5f...@rai.it>...

> Questa e' la mia vita. Sono dipendente dall'optalidon? Ecchissenefrega.
Si
> e' dipendenti da tante cose, a questo mondo. Fa male? Ma si', certo che
fa
> male. Fanno male anche la carne, l'aria che respiriamo, le verdure che
sono
> state coltivate a schifezze, il fumo degli altri, lo stress del lavoro
che
> ci intasa le vene...
>
> Scusate la reazione un po' violenta, ma ho notato anche qui un
atteggiamento
> moralistico nei confronti dei farmaci, come se, oltre a star male, ci si
> dovesse sentire anche in colpa per prenderli. E' un atteggiamento
> moralistico e cattolico nei riguardi del dolore, da una parte relegato a
> punizione, dall'altra elevato ad espiazione.

Il discorso non è moralistico ma realistico (in generale vale con quasi
tutta la farmacologia del cefalalgico): c'è una brutta bestia in agguato in
questi ultimi anni: la Cefalea Cronica Quotidiana che nella stragrande
maggioranza dei casi è dovuta ad abuso (meglio cattivo uso) degli
analgesici!!!!!
Spesso chi è affetto da Cefalea (e devo dire più frequentemente da Cefalea
Tipo Tensivo) vive nella pia illusione che prima o poi troverà la pollola o
il mix di pillole o la fiala o la stregoneria del momento che riuscirà a
togliere il dolore del tutto e definitivamente......poi prova, ingurgita di
tutto, sente pareri diversi (anche di poveri cefalalgici) o del giornalista
del momento, sperimenta mix personali e.......arriva alla dipendenza ed a
tutti gli altri problemi........senza sostanziali benefici e con un mal di
testa quotidiano di difficilissima terapia!!!

Tutto qui

non c'entra nulla il moralismo

....e non tutti i cattolici amano soffrire....


)...Poi ho scoperto che liberandomi da quelle scemenze che mi dicevano
("resisti,
> reagisci...le medicine fanno male...prendile solo quando non ne puoi fare
a
> meno...") potevo "vivere ".

Questo è verissimo! Sempre vero è il fatto che l'analgesico bisogna
prenderlo subito al primo sentore, per avere la possibilità di stroncare
l'attacco. Poi l'attacco segue il suo decorso e non c'è quasi nulla che lo
spezza!!! (anche se uno prende prima un FANS poi un altro poi un altro
ancora, un oppioide, un quellochevipare ed infine termina l'attacco, questo
termina perchè semplicemente era terminato e non per azione dei farmaci!)

Lella

unread,
Mar 3, 2001, 2:00:50 PM3/3/01
to
"Serena Iannicelli" <ianni...@rai.it> wrote in message

> Scusate la reazione un po' violenta, ma ho notato anche qui un
atteggiamento
> moralistico nei confronti dei farmaci, come se, oltre a star male, ci
si
> dovesse sentire anche in colpa per prenderli. E' un atteggiamento
> moralistico e cattolico nei riguardi del dolore, da una parte relegato
a
> punizione, dall'altra elevato ad espiazione.

Lascio volutamente perdere il discorso tecnico, perchè non ho abbastanza
notizie sulla tua cefalea per poter dare un giudizio in proposito, e cmq
sul NG c'è chi li potrà dare migliori dei miei.
Ti assicuro che qui non c'è alcun atteggiamento moralistico, sei
decisamente fuori strada. Personalmente la dipendenza non la vedo come
un problema morale (che sia da farmaci, droga, tabacco o quello che ti
pare) ma medico. Che, ovviamente, non sussiste, per esempio, per un
paziente terminale.
Per il resto, spesso alla dipendenza si associa la perdita delle
capacità curative del farmaco. Ovvero, si prende quel farmaco *non per
star bene ma per non star peggio*. Il che, come potrai intuire, non è
una bella cosa.
Non sto dicendo che sia il tuo caso, il discorso che abbiamo fatto era
generale, e spiegava il perchè i barbiturici siano caduti in disuso.

Saluti
Lella


M@rio

unread,
Mar 3, 2001, 2:07:55 PM3/3/01
to
Francesco Maria Andreozzi <fra...@tin.it> wrote in message
01c0a365$bbc5ca20$aef6d8d4@pc001...

> Questo è verissimo! Sempre vero è il fatto che l'analgesico bisogna
> prenderlo subito al primo sentore, per avere la possibilità di stroncare
> l'attacco. Poi l'attacco segue il suo decorso e non c'è quasi nulla che lo
> spezza!!! (anche se uno prende prima un FANS poi un altro poi un altro
> ancora, un oppioide, un quellochevipare ed infine termina l'attacco,
questo
> termina perchè semplicemente era terminato e non per azione dei farmaci!)

Riguardo questa tua ultima affermazione (che so che ribadisci da tempo
sia in questo NG che nelle risposte contenute nel sito di Mario Catania),
debbo comunicarti la mia personale e modestissima esperienza.

A volte sono colto dalla cefalea la mattina, a scuola (peccato che sto
ormai dall'altra parte della cattedra, oppure mi divertirei di più e avrei
meno mal di testa), perciò non ho la possibilità di prendere sul momento un
FANS.

Al ritorno a casa (quindi a distanza di ormai qualche ora dall'inizio
della crisi) prendo l'Indoxen e, in genere, ne ricavo un beneficio quasi
immediato e a volte pienamente risolutivo. Senza Indoxen (o con qualsiasi
altro FANS, Contramal e compagnia bella) la crisi si prolunga invece
inevitabilmente sino alla notte.

C'è da aggiungere in verità che provo scarsissimo beneficio dai triptani
e quindi la mia cefalea più che vasomotoria ha caratteristiche muscolo
tensive miste a un'algia facciale atipica. Questo lo dico perché non so se
possa spiegare questa risposta efficace (ahimè, anch'essa però
inevitabilmente sempre meno efficace) dell'indometacina.

Riproverò con l'Optalidon, augurandomi che abbia la "fortuna nella
sfortuna" di Serena che ha trovato un medicinale capace di calmare l'80%
degli attacchi della Bestia.

Ciao a tutto il NG.
M@rio

P.S. Preciso che non sono di quelli che affronta solo il sintomo: sono
costantemente sottoposto a terapie di profilassi della cefalea, tanto varie
quanto inefficaci e costose.


Mario Catania

unread,
Mar 5, 2001, 2:45:08 PM3/5/01
to
Allora , grazie a Serena, che mi ha avvisato di aver scritto qualche
messaggio nel NG, riprendo l'argomento alla luce dei nuovi ed animati
interventi, come sempre accade quando si tratta di barbitirici,
marijuana, oppiacei & C.

La giustificazione ufficiale della medicina è che sono tutte sostanze
che creano dipendenza e che perdono efficacia nel tempo.
Ed è vero.
Quello che non condivido è però l'eliminazione totale delle stesse.
E' la stessa cosa che abbattere un albero perchè un ramo rischia di
cadere in testa a qualcuno...basterebbe tagliare il ramo.

Se è vero che vi sono alcuni malati di cefalea propensi o inclini alla
dipendenza, è anche vero che ve ne sono altri più forti e capaci di
gestire al meglio simile tipologia di farmaci.
Ora perchè impedire che un gruppo di malati possa trarre beneficio da
queste sostanze ? E perchè impedirne l'uso a chi ha già dato
dimostrazione di non divenire dipendente ?
Io nella mia disperata ricerca del farmaco contro la Bestia, ho
provato di tutto, fino ad arrivare alla marijuana (subito abbandonata
sia per la difficoltà di reperimento sia e soprattutto per la brevità
dell'efficacia) e non ho mai avuto problemi di dipendenza, tant'è che
ho preso del barbiturico + paracetameolo + codeina (un'associazione
fantastica!!) per una decina d'anni, senza mai aumentare la dose
(sempre e solo una pillola) e senza perdita d'efficacia.
Or , invece, mi trovo a soffrire di crisi con frequenza giornaliera,
sensibili solo a periodiche cure di cortisone, all'indometacina (due
potentissimi antiinfiammatori) e per fortuna anche ai triptani.
Ma ho l'impressione che sono arrivato a questa situazione non per la
presenza dei barbiturici, ma per la loro assenza.
E' questo il motivo della rabbia mia e di Serena, il fatto cioè che la
nostra "testimonianza" non faccia testo e che se alla maggioranza dei
pazienti, certe sostanze fanno più male che bene, noi siamo condannati
a non usare quelle sostanze, sebbene inventate e disponibili !!

Mi ricordo anche di aver letto da qualche parte che i malati più gravi
di cefalea, difficilmente sviluppano dipendenza, perchè hanno per lo
più delle forti personalità, temprate dal dolore, e sono convinto che
se si facessero degli studi su un gruppo con questa tipologia, i
benefici di queste sostanze sarebbero superiori alla loro
pericolosità....e qui, forse, ad impedire certi studi fa capolino la
questione morale.......
Un caro saluto a tutti

silvia.b...@gmail.com

unread,
Sep 9, 2013, 9:23:15 AM9/9/13
to
Salve Sig. Mario! Concordo in pieno. Io sono emicranica da 30 anni, da quando cioè ne avevo 15 e dopo molte cure suggeritemi dal neurologo o dall'internista (ergotamina, laroxyl, potassio, magnesio, a scopo terapeutico e brufen, tachipirina 1000, voltaren, indometacina, tauxib, en, lexotan, plasil, virdex, sumatriptan e triptani vari e farmaci simili usati come sintomatici, nemmeno li ricordo da tanti sono! l'unica risorsa valida rimane la vecchissima supposta di Optalidon, ereditata ahimè dalla mia nonna, pure emicranica e che lei già usava 50/60 anni fa (lei era nata nel 1912, fate un pò voi!). Fa sonnolenza è vero, e il giorno dopo mi dà persino mal di schiena ma quello è probabilmente dovuto alla grande rigidità cha accompagna la crisi emicranica, alla tensione; e nel mio caso anche al fatto che da 3 anni ho scoperto di avere la spondiloartrite sieronegativa (parente dell'artrite reumatoide ma che conivolge lo scheletro assiale). E devo dirvi che ultimamente persino per quei dolori che, se pur diversi dall'emicrania, mi fanno letteralmente impazzire e condizionano moltissimo la mia vita, prendo la supposta di Optalidon, la vecchia rosa intenso supposta di Optalidon! Bisognerebbe solo capire quanto nuoce alla salute e se comunque alla fin fine nuoce praticamente allo stesso modo di altri mille "veleni" che ci somministrano!!!! Buona giornata a tutti,
Silvia Brusegan
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