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Operazione "Marine" 14/11/2003 quello che i media non dicono

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The Punisher®

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Feb 18, 2006, 4:38:09 PM2/18/06
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Tutti i media ne hanno parlato a raffica, perfino il NY Times e la BBC.

Ieri è uscita la sentenza: 8 (otto) condanne 19 rinvii a giudizio, il resto
tutti assolti.

da "il quotidiano di Calabria"

"Marine", crollano le acccuse

Resistono solo le accuse di associazione mafiosa e di favoreggiamento di
latitanti. Ma Platì, la cittadina dell'Aspromonte versante jonico travolta
dalle accuse di essere completamente agli ordini ed alle dipendenze delle
'ndrine cittadine, ne esce a testa alta, senza macchie e responsabilità
giudiziarie.

Per il gup del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazia Arena, la società
civile di Platì è completamente estranea a quel quadro inquietante -
delineato dai magistrati del pool antimafia di Reggio Calabria e dai
carabinieri del Raggruppamento operativo speciale - in cui sindaci ed ex
primi cittadini, segretari e funzionari comunali, tecnici e comandante dei
vigili urbani, semplici cittadini, tante donne, imprenditori, presunti
mafiosi cooperavano per consentire business e vita agiata a boss e latitanti
della 'ndrangheta di Platì. Non è stato così, come si evince dalla lettura
della sentenza emessa ieri dal giudice per l'udienza preliminare riguardante
i due tronconi del maxi processo "Marine". Quello celebratosi con il rito
ordinario, e la tranche parallela svoltasi con il rito abbreviato.
Ma procediamo con ordine, risultando le due sentenze di "Marine" un
autentico rompicapo giudiziario. Nel processo con il rito abbreviato sono
state otto le persone condannate: Pasquale Barbaro (24 agosto 1961; otto
anni di reclusione per associazione mafiosa), Rocco Barbaro (otto anni di
reclusione per associazione mafiosa), Rosario Perre (sei anni di reclusione
per associazione mafiosa); Domenica Barbaro (quattro anni di reclusione per
favoreggiamento di latitanti), Caterina Papalia (quattro anni di reclusione
per favoreggiamento di latitanti), Giuseppe Romeo (quattro anni di
reclusione per favoreggiamento di latitanti); Francesco Perre (classe 1975;
due anni di reclusione per aver favorito il latitante Rocco Trimboli),
Michelina Sergi (due anni di reclusione per aver favorito il latitante Rocco
Trimboli).

Una sfilza le assoluzioni, una manciata delle quali parziali. Assolto per
non aver commesso il fatto dalla duplice accusa di associazione mafiosa e
favoreggiamento di latitanti, Pasquale Calabria; assolti per non aver
commesso il fatto, dall'accusa di associazione mafiosa, Michele Agresta,
Antonio Aurelio, Angela Barbaro, Antonio Barbaro (classe 1973), Mario
Cantarella, Maria Immacolata Castelvetere, Giuseppe Ciampa, Michele Crea,
Beniamino Frazzini, Antonio Grillo, Giuseppe Grillo, Maria Mammoliti, Maria
Mediati, Antonio Miceli, Ubaldo Napoli, Domenico Pangallo, Saverio Pangallo,
Francesco Papalia, Antonio Perre, Francesco Perre (classe 1956), Francesco
Perre (classe 1975), Francesco Perre (classe 1978), Rocco Perre (classe
1963), Rocco Perre (classe 1979), Antonio Ravazzani, Carlo Romeo, Domenico
Romeo, Rocco Romeo, Michelina Sergi, Antonio Trimboli, Francesco Trimboli,
Maria Trimboli, Rosa Trimboli (classe 1967) e Domenico Zappia; assolti
perché il fatto non sussiste Carlo Romeo e Rocco Romeo dall'accusa di abuso
d'ufficio; assolto Michele Agresta dall'accusa di abuso d'ufficio; Antonio
Aurelio dall'accusa di abuso d'ufficio; Mario Cantarella, Giuseppe Ciampa,
Beniamino Frazzini, Michele Papalia (classe 1981), Francesco Papalia,
Antonio Ravazzani, Antonio Trimboli e Rosa Trimboli (classe 1967) per non
aver commesso il fatto dall'accusa di favoreggiamento della latitanza di
Rocco Trimboli; Antonio Perre e Rocco Perre (classe 1979) perché soggetti
non punibili dall'accusa di favoreggiamento della latitanza di Rocco
Trimboli; Maria Castelvetere perché il fatto non costituisce reato
dall'accusa dall'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio
patrimoniale; Michele Crea perché il fatto non costituisce reato dall'accusa
di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale; Maria Mediati perché
il fatto non costituisce reato dall'accusa di aver procurato un ingiusto
vantaggio patrimoniale; Antonio Miceli e Giuseppe Romeo perché il fatto non
costituisce reato dall'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio
patrimoniale; Ubaldo Napoli e Domenico Zappia perché il fatto non
costituisce reato dall'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio
patrimoniale; Domenico Pangallo e Maria Trimboli rispettivamente per non
aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato dall'accusa
di favoreggiamento di latitanti; Rocco Perre (classe 1963) perché il fatto
non sussiste dall'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio
patrimoniale; Carlo Romeo e Rocco Romeo perché il fatto non costituisce
reato dall'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale;
Michele Papalia (classe 1933) perché il fatto non sussiste dall'accusa di
aver detenuto e trasportato da Platì a Reggio Calabria sostanza stupefacente
del tipo cocaina. Il gup ha inoltre dichiarato non doversi procedere nei
confronti di Domenico Romeo, Domenico Zappia, Antonio Grillo, Antonio
Barbaro (classe 1973) dall'accusa di abuso d'ufficio ed aver procurato un
ingiusto vantaggio patrimoniale per intervenuta prescrizione; ha dichiarato
la propria incompetenza nei confronti di Maria Mammoliti e Francesco
Trimboli ordinando la trasmissione degli atti al pm presso il Tribunale per
i minorenni di Reggio Calabria; la propria incompetenza territoriale per
Michele Papalia (classe 1976) e Michele Papalia (classe 1933) e trasmette
gli atti al pm presso il competente giudice di Milano per aver fatto parte
di integrante di un'organizzazione dedita alla vendita, acquisto, commercio,
trasporto, detenzione di sostanze stupefacenti.
Ha viaggiato su un binario parallelo il processo per coloro che hanno scelto
di essere giudicati con il rito ordinario. In diciannove sono stati rinviati
a giudizio, davanti al Tribunale di Locri, a partire dal 28 settembre 2006.
Si tratta di Giuseppe Barbaro (con l'accusa di associazione mafiosa),
Domenico Barbaro (con l'accusa di associazione mafiosa), Marianna Barbaro
(con l'accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento di latitanti),
Pasquale Barbaro (con l'accusa di associazione mafiosa), Marianna De Marco
(con l'accusa di favoreggiamento di latitanti), Bruno Grillo (con l'accusa
di favoreggiamento di latitanti), Pasquale Grillo (con l'accusa di
favoreggiamento di latitanti), Domenico Pascale (con l'accusa di
favoreggiamento di latitanti), Giuseppe Pelle (con l'accusa di associazione
mafiosa e favoreggiamento di latitanti), Caterina Perre (classe 1943, con
l'accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento di latitanti), Francesco
Perre (con l'accusa di favoreggiamento di latitanti), Giuseppe Perre (con
l'accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento di latitanti), Natale
Sergi (con l'accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento di latitanti),
Nicola Sergi (con l'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio
patrimoniale), Bruno Trimboli (con l'accusa di associazione mafiosa),
Giuseppe Trimboli (con l'accusa di associazione mafiosa), Rocco Trimboli
(classe 1979; con l'accusa di favoreggiamento di latitanti), Rocco Trimboli
(classe 1967, con l'accusa di associazione mafiosa), Rosario Trimboli (con
l'accusa di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale). Lo stesso
gup, Mariagrazia Arena, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti
di Maria Agostino, Natalina Agostino, Rocco Agostino, Antonio Agresta,
Salvatore Agresta, Gianluca Albanese, Paolo Anglisani, Antonio Barbaro
(classe 1933), Caterina Barbaro, Elisabetta Barbaro, Rosario Barbaro,
Gaetano Benigno, Rocco Calabria, Antonio Campolo, Leonardo Capogreco,
Francesco Carbone, Rosario Carbone, Francesco Ciampa, Giosofatto Ciampa,
Francesco De Marco, Rosa De Maria, Giuseppe Figliomeni, Carmelo Gioffrè,
Paolo Graziano, Francesco Grisolia, Rocco Malafarina, Elisabetta Marando,
Antonio Marvelli, Antonio Mittiga, Francesco Mittiga, Domenico Palmisano,
Graziano Pangallo, Caterina Perre (classe 1962), Elisabetta Perre,
Sebastiano Piazzata, Domenico Polifroni, Bruno Raco, Gianmario Romano, Anna
Romeo, Antonio Sergi, Francesco Sergi (classe 1963), Rocco Sergi, Rosario
Sergi, Pasquale Spagnolo, Anna Trimboli, Rosa Trimboli (classe 1954),
Giuseppe Varacalli, Michele Velardi, Rocco Velardi, Antonio Zappia,
Elisabetta Trimboli, Nicola Sergi, Rocco Crea. Dichiara la propria
incompetenza territoriale, trasmettendo gli atti al pm presso il Tribunale
di Milano, nei confronti di Andrea Battaglia, Antonino Del Fiore, Giovanni
Franco, Paolo Franco, Pasquale Pangallo.
Il maxi processo "Marine" è frutto della maxi retata messa a segno nella
notte del 14 novembre 2003. Un'inchiesta che mette sulla graticola la
cittadina di Platì, dove i carabinieri del Ros di Reggio Calabria, che hanno
operato sotto le direttive del pm Nicola Gratteri, hanno scoperto una città
sotterranea dove, secondo la tesi dei magistrati della Direzione
distrettuale antimafia reggina, si rifugiavano latitanti delle 'ndrine e
venivano imprigionati gli ostaggi dell'Anonima. In parte era così, ma solo
in parte. Dei centocinquanta arrestati in quella notte d'inferno del 14
novembre 2003, oggi si contano otto condanne in primo grado, e diciannove
rinvii a giudizio. Gli altri tutti estranei. Così come crolla il teorema
della pentita di nazionalità libica, Jamila Jebril Fadil, che aveva
raccontato di un vorticoso business di narcotraffico con ingegnosi
escamotage per la vendita e consegna delle partite di cocaina.

Facciano un po' di conti...ogni imputato avrà speso almeno 5.000 euro per
pagarsi l'avvocato. Fate voi i conti di quanto ci è costata questa
pagliacciata.

Stampa e TV tacciono. Meglio che non si sappiano certe cose.


Roberto

unread,
Feb 18, 2006, 4:47:13 PM2/18/06
to

"The Punisher®" <thenewp...@jeraaarti.com> ha scritto nel messaggio
news:43f7...@usenet.zapto.org...

>
>
> Tutti i media ne hanno parlato a raffica, perfino il NY Times e la BBC.
>
> Ieri è uscita la sentenza: 8 (otto) condanne 19 rinvii a giudizio, il
resto
> tutti assolti.
>
> da "il quotidiano di Calabria"
>
> "Marine", crollano le acccuse
>
>
>

con le leggi ad personam fatte per il pelato e ne hanno usufruito anche
questi?
come la legge che la confessione resa dall'imputato la puo ritrattare e non
puo
essere usato il verbale iniziale?
MA ROTFL mafiosi


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