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La vendetta di Pierr Di Maria (notizia e commento)

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salo...@mediacomm.it

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Nov 19, 1999, 3:00:00 AM11/19/99
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SCANDALO SANITA', RESTITUITI 14 MILIARDI A LADY POGGIOLINI
Per il giudice sono guadagni leciti. Ne restano sotto sequestro altri 41

"Pa.Fa.", "Il Messaggero" del 19 Novembre

NAPOLI - Quattordici miliardi di lire tornano per incanto sui conti correnti
di lady Poggiolini. Con una decisione clamorosa la Quarta sezione del
Tribunale di Napoli, dove si sta celebrando (siamo all'82.ma udienza) il
processo sulle farmatangenti che vede imputata Pierr Di Maria (moglie di
Duilio Poggiolini, ex direttore del Servizio farmaceutico nazionale), ha
deciso di restituire la cifra all'ex lady dei farmaci. Il Tribunale ha
accolto così le richieste della stessa pubblica accusa, rappresentata in
aula dai pubblici ministeri Nunzio Fragliasso e Alfonso D'Avino, ed ha
depositato il provvedimento disponendo il dissequestro e la restituzione di
14 dei 55 miliardi confiscati alla stessa Pierr Di Maria. Una decisione che
è scaturita da una perizia fatta da un funzionario della Banca d'Italia che
ha giudicato quei 14 miliardi lecito provente di investimenti e guadagni
fatti da lady Poggiolini prima che fosse coinvolta in Tangentopoli.
Non tutto il tesoro della Di Maria - gioielli, denaro, monete d'oro e
preziosi nascosti perfino nei puff del suo appartamento romano - è dunque
frutto di illegalità, secondo i magistrati. Il tesoro di lady Poggiolini
comprendeva anche quadri e lingotti d'oro ed era stato messo sotto sequestro
nel 1993, anno in cui fu arrestata la stessa Pierr Di Maria. La donna venne
chiusa nel carcere di Pozzuoli per molti mesi.
Il tesoro di lady Poggiolini era diventato, nell'immaginario collettivo, il
simbolo stesso di Tangentopoli e la sua parziale restituzione decisa ieri
dai giudici - una restituzione che rappresenta un record per l'ormai ex
stagione di Tangentopoli - ancorché motivata, ha destato scalpore. Un
dissequestro rincorso e voluto fortemente dai legali della signora Di Maria.
Le accuse nei confronti di lady Poggiolini si reggono per la maggior parte
sulle rivelazioni del marito Duilio. La lady dei farmaci venne arrestata il
29 ottobre del 1993 e rimase in galera fino al 24 luglio del 1994. Cinque
mesi prima della scarcerazione si era svolto dietro le sbarre un drammatico
confronto tra le stessa Pierr Di Maria e il marito, caratterizzato da
pesantissimi scambi di accuse, ma finito con un abbraccio.

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LADY POGGIOLINI, LA VENDETTA
Da "La Stampa" del 19 Novembre (Prima pagina)

Il tribunale di Napoli restituirà 14 miliardi a Pierr Di Maria Poggiolini,
la Crudelia di Tangentopoli. Gliene aveva sequestrati 55, alcuni dei quali -
ricorderete - nascosti dentro il famoso puff, simbolo di un'avidità
esagerata e arcigna, che insieme agli orribili reati contestati e alla
pettinatura da personaggio di Anna Marchesini attirò su di lei un odio
collettivo formidabile: persino più di Craxi, che è tutto dire. Non
metteremo certo in dubbio il parere sacro (specie di questi tempi) del
perito di Bankitalia, il quale ha ritenuto che una parte del tesoro di
Crudelia fosse frutto di investimenti «pregressi e personali». La
precisazione, semmai, aumenta la nostra rabbia: con 14 miliardi in banca,
che bisogno avevano la Pierr e il suo Pierr-marito di mettersi a trafficare
con i medicinali e quindi con la salute di tutti noi? Non potevano riempire
un paio di puff e andare a goderseli in un'isola dei Caraibi, come avrebbe
fatto qualunque coppia normale? Una cosa è sicura: anche se giuridicamente
ineccepibile, qualche anno fa una decisione come quella di ieri avrebbe
scatenato il putiferio. Adesso la incassiamo con rassegnata stanchezza,
ultimo segnale di una restaurazione che in Italia non è mai la dolorosa
chiusura di una ferita ma un cerotto appiccicato sopra lo squarcio, pronto a
staccarsi al primo cambio di stagione.

Trascritto da Andrea
salo...@mediacomm.it


Gianpaolo Iacob

unread,
Nov 20, 1999, 3:00:00 AM11/20/99
to
>Non
>metteremo certo in dubbio il parere sacro (specie di questi tempi) del
>perito di Bankitalia, il quale ha ritenuto che una parte del tesoro di
>Crudelia fosse frutto di investimenti «pregressi e personali». La
>precisazione, semmai, aumenta la nostra rabbia: con 14 miliardi in banca,
>che bisogno avevano la Pierr e il suo Pierr-marito di mettersi a trafficare
>con i medicinali e quindi con la salute di tutti noi? Non potevano riempire
>un paio di puff e andare a goderseli in un'isola dei Caraibi, come avrebbe
>fatto qualunque coppia normale?

Faccendieri d'Italia imparate: rubate all'ingrosso e qualche cosa vi rimarrà
sempre in tasca.
Quale perito riuscirà mai a dimostrare che avete rubato tutto quello che
avete accumulato?

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