On 09/08/2022 11:14, Antonio Santoro wrote:
> I ricchi devono pagare più della classe media e molto di più dei poveri.
Quindi l'idea di abolire del tutto le tasse sui redditi
e aumentare l'IVA al 30% sarebbe cosa fuori dal mondo ?
La tesi sarebbe:
a) eliminazione delle dichiarazioni dei redditi e tutto
il sottofondo umano che vive incassando un pizzo sui
lavoratori e produttori
b) liberiamo un milione di statali dalla incombenza
della gestione delle dichiarazioni
c) fine delle ritenute d'acconto e la loro folle
gestione anticipata
d) una selva di alberi per la carta salvati
e) l'IVA e' facile da far pagare anche agli evasori,
speciamente se un milione di statali vengono
sguinzaliati per le strade a fare i finti clienti
Aziende e produttori (lavoratori autonomi, etc.) sarebbero
liberati da un notevole peso burocratico che permetterebbe
loro di aumentare il tempo a fare cio' che sanno fare
meglio: lavorare e produrre.
Inoltre, una parte del sottofondo umano non piu' necessario
per la burocrazia fiscale, potrebbe anche avere voglia di
fare lavori piu' utili e produttivi, quindi una ulteriore
entrata in termini di ricchezza invece che di mangiare una
fetta di una torta sempre piu' piccola.
E i poveri, come se la cavano con una IVA del 30% ?
Basta dare ad ogni cittadino, fin dalla nascita,
una esenzione IVA sotto forma di un assegno mensile.
Senza alcuna distinzione (l'idea e' la massima semplificazione
burocratico). La somma e' calcolata sull'aumento
dell'IVA sui consumi medi di questa fascia di cittadini
a partire dalla situazione attuale. Ad esempio, 100 euro
al mese. Per il riccone, che spende tanto (e magari anche
beni di lussi con una IVA alta) quei 100 euro non fanno
un granche' di risparmio. Per il povero invece e' tanto.
Risultato ? La produzione di beni aumenterebbe, il peso
dello Stato diminuirebbe, e il residuo fiscale (l'IVA
al 30%, massimo un 35% e' una stima che ho fatto a che
avvenga cio') sarebbero quelli di oggi.