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Crolla un secondo ponte durante il collaudo, 4 MORTI

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francesc...@tiscali.it

unread,
Jun 27, 2005, 2:29:37 PM6/27/05
to
Complimenti all'Ing. Lunardi Ministro per le infrastrutture del
governicchio Berlusconi.

Dopo il crollo del ponte in provincia di Pordenone, oggi in Val
Camonica crolla un secondo ponte durante il suo collaudo - 4 i morti e
diversi feriti.

E pensare che in entrambi i casi, si é trattato di ponti di breve
lunghezza. Figuriamoci cosa avverrebbe se ne facessero qualcuno piu'
lungo...

INCOMPETENTI, LADRI ed ASSASSINI !!!

www.paginerosse.tk

Andrea Vanacore

unread,
Jun 27, 2005, 3:53:24 PM6/27/05
to

<francesc...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:1119896977....@g49g2000cwa.googlegroups.com...

www.paginerosse.tk

Quoto. In mezzo a una raffica di ultime convulsioni padane, questo post
rischia di rimanere inosservato.


Clas

unread,
Jun 27, 2005, 7:10:36 PM6/27/05
to

<francesc...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio news:1119896977....@g49g2000cwa.googlegroups.com...
Complimenti all'Ing. Lunardi Ministro per le infrastrutture del
governicchio Berlusconi.

Dopo il crollo del ponte in provincia di Pordenone, oggi in Val
Camonica crolla un secondo ponte durante il suo collaudo - 4 i morti e
diversi feriti.

----------

Che c'entra Lunardi ?
Il ponte scandalo era li', inusato, dai tempi della sinistra.
Che ovviamente si era ben guardata di fare alcunchè, come per tutto il resto.
Con la status quo, l'immobilità della sinistra, nessun incidente.
Ma anche nessun ponte.

Clas


Andrea Vanacore

unread,
Jun 27, 2005, 7:29:22 PM6/27/05
to

"Clas" <ea...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:MH%ve.8614$h5.5...@news3.tin.it...


> Che c'entra Lunardi ?
> Il ponte scandalo era li', inusato, dai tempi della sinistra.
> Che ovviamente si era ben guardata di fare alcunchè, come per tutto il
> resto.
> Con la status quo, l'immobilità della sinistra, nessun incidente.
> Ma anche nessun ponte.

Mentre con la destra delle grandi opere, morti e feriti.
E nessun ponte lo stesso.


Clas: Bassissimo, inquinatissimo, pesantissimo.


Labirinti

unread,
Jun 28, 2005, 10:31:11 AM6/28/05
to
Se crolla un ponte di pochi metri di campata, figuratevi quello sullo
stretto di Messina che avrà una campata di 3,2 km.
Camperà???

Labirinti
gioca...@libero.it
Remove A B C

francesc...@tiscali.it

unread,
Jun 29, 2005, 7:26:39 AM6/29/05
to
MAFIA, CORRUZIONE, CLIENTELE ...CHI PAGA IL PREZZO?

PARAGRAFO RELATIVO AGLI APPALTI DELL'AUTOSTRADA SALERNO - REGGIO
CALABRIA

(Leggi il resto su sanita e rifiuti direttamente su RAI REPORT
http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=217

Segnalato da:
www.paginerosse.tk )

di Maria Grazia Mazzola "Mafia, corruzione, clientele ...chi paga il
prezzo?" martedì 28 giugno 2005 ore 21:00 - Rai 3

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci. Ho
contato undici cantieri di lavori in corso...sull'A3, solo sul tratto
Reggio Calabria - Cosenza: sono 188 chilometri, 22 interruzioni con
altrettanti cambi di corsia...e se rimani imbottigliato, sei bloccato.
Una volta si impiegava un'ora e dieci minuti per andare da Catanzaro a
Reggio Calabria: ora non meno di due ore, se rispetti i cartelli. Sulla
Salerno - Reggio Calabria il numero dei cartelli per lavori in corso è
vertiginoso, una vera ossessione. Le continue deviazioni rendono il
percorso più rischioso... e non solo: su 433 chilometri di autostrada,
la Salerno - Reggio Calabria, pendono cinque inchieste di tre direzioni
distrettuali antimafia italiane. Gli ultimi arresti risalgono a due
mesi fa: in 12 sono finiti in manette, tra boss e imprenditori, per i
lavori in corso tra Salerno e Campagna, e tra Napoli e Salerno. Gli
atti giudiziari dicono che gran parte delle forniture e dei subappalti
impiegati sono nella mani della camorra e della 'ndrangheta, e i
materiali utilizzati per l'asfalto sono di scarsa qualità.
Risparmiando, si accontenta tutti... anche la mafia. Chi ne fa le spese
sono loro.

AUTRICE
Sono numerosi i cartelli che impongono un limite di 60 chilometri orari
e in alcuni tratti dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria, su
imposizione del magistrato di Catanzaro per motivi di sicurezza, questi
tratti, sono stati sottoposti a sequestro.

EUGENIO FACCIOLLA - Direzione Distrettuale Antimafia Catanzaro
Ho chiesto e ottenuto il sequestro dell'autostrada, 40 chilometri
compresi tra gli svincoli di Cosenza e Firmo - Spezzano Albanese,
perché vi era un evidente rischio per la circolazione. Secondo ordine
di motivi, volevamo evitare che si svolgessero delle attività da parte
di ditte, di operai, di gente che era autorizzata fino a quel momento a
operare sull'autostrada per modificare l'impianto probatorio che
era stato acquisito in quei due anni di indagine. Terzo motivo, imporre
attraverso il limite di velocità di 60 chilometri orari, avvertire e
mettere in condizione il conducente, chi attraversa quotidianamente
l'autostrada, metterlo in condizione di allarme.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Nel silenzio generale, a Cosenza si sta celebrando da un anno, il primo
maxiprocesso su un'autostrada italiana, che per 40 chilometri
rappresenta il corpo del reato. Alla sbarra sono finiti non solo i
rappresentanti di grandi imprese come l'Astaldi, l'Asfalti Sintex, la
Schiavo, e boss, cinquanta in tutto, ma anche cinque dirigenti
dell'Anas, per la prima volta, con l'accusa di concorso esterno in
associazione mafiosa. Si chiamano Iacino, Vigna, Minenna, Zanframundo e
Petrelli.

EUGENIO FACCIOLLA - Direzione Distrettuale Antimafia Catanzaro
Sono pubblici funzionari che non hanno accettato di far parte, non sono
mai stati associati ad un'associazione mafiosa, all'organizzazione
mafiosa, però con la loro condotta sapevano di favorire soggetti
esponenziali di questa associazione, di questa organizzazione mafiosa e
quindi hanno consentito che si raggiungesse il fine principale di
questa stessa organizzazione.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Ho tentato di incontrare, all'esterno dell'aula bunker di Cosenza, due
degli imputati dell'Anas, gli ingegneri Iacino e Vigna, rispettivamente
capo e vicecapocompartimento di Cosenza all'epoca dei fatti. Iacino è
stato assessore regionale e anche sindaco di Cosenza.

AUTRICE
Buongiorno, siamo della Rai possiamo farvi una domanda? Lei è
l'ingegnere...

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
Iacino, no penso che non sia opportuno.

AUTRICE
Possiamo farle una domanda, si tratta appunto di questo processo, lei
è dell'Anas?

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
Io sì.

AUTRICE
Ed è sotto inchiesta... c'è anche l'ingegnere Vigna è lui vero?
Siete imputati per concorso esterno...

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
No lei non può pubblicare questa intervista, lei non la deve
pubblicare.

AUTRICE
Voi lavorate ancora all'Anas?

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
Non le riguarda questo, si informi vada negli uffici... una sola cosa
possiamo dire, tutti quelli che hanno lavorato all'Anas e sono
stati..., sono stati promossi dall'Anas.

AUTRICE
Tutti quelli?

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
Tutti quelli che risultano nel processo dipendenti dell'Anas sotto
inchiesta, sono stati tutti promossi dopo che all'Anas si è
verificato il loro comportamento, tutti promossi.

AUTRICE
E voi invece?

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
No io sono in pensione.

AUTRICE
Ma lei non ha delle consulenze, non lavora...

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
No, se lei seguirà il processo si renderà conto di chi è la
responsabilità.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E questo che saluta è Rovito, indicato al processo come imprenditore
del subappalto mafioso.

AUTRICE
L'Anas ha promosso...

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
Perché visto che si sono comportati benissimo, no bene...

AUTRICE
Perché sono stati zitti, vuole dire questo?

BATTISTA IACINO - Dirigente Anas in pensione
No, sono stati bravissimi nel fare il loro dovere.

AUTRICE
È vero che l'ingegnere Vigna è stato promosso subito dopo questa
inchiesta?

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
Ma è vero che subito dopo che è stato reintegrato con un
provvedimento che la dice lunga sulla bontà del suo operato in questi
anni sulla Salerno - Reggio Calabria, l'Anas lo ha riconfermato nel
ruolo di capocompartimento qui a Cosenza, dopodiché, dopo alcune
ristrutturazioni all'interno dell'azienda, è stato promosso a
ispettore presso un ufficio in Roma.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
I cinque funzionari dell'Anas non sono accusati di corruzione, allora
che cosa guadagnano con il loro coinvolgimento?

EUGENIO FACCIOLLA - Direzione Distrettuale Antimafia Catanzaro
Non c'è stato un vantaggio economico, monetario, ma l'aver portato
a termine i lavori di ammodernamento della Salerno - Reggio Calabria,
una delle opere principali, avrebbe consentito poi di fatto di
acquisire ulteriori meriti: per chi produce tot vi è un premio di
rendimento ogni fine anno ecco, che viene corrisposto nel caso in
specie risulta essere stato corrisposto per i meriti acquisiti sul
campo. Anche promozioni, perché è un dato che è stato verificato sin
dai primi giorni successivamente all'esecuzione delle ordinanze
cautelari, si è registrata tutta una serie di promozioni sul campo
anche nei confronti di soggetti che erano coinvolti nell'inchiesta.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'Anas è l'ente appaltante per eccellenza, è società per azioni con
capitale pubblico. Nel '95 all'Anas si insedia Giuseppe
D'Angiolino, per volontà dell'allora ministro Merloni, che dà il nome
alla legge anticorruzione sugli appalti.

AUTRICE
Quanti anni rimane all'Anas?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
Circa sette anni fino al dicembre del 2001, periodo durante il quale si
sono avvicendati ben nove ministri.

AUTRICE
Lei si insedia e che situazione trova all'interno dell'Anas?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
È immediatamente dopo il cosiddetto periodo di Tangentopoli quindi
c'erano parecchi arresti, c'era un po' tutto bloccato erano stato
sospesi numerosissimi lavori per le procedure di aggiudicazione che
erano finite sotto inchiesta.

AUTRICE
Quale indirizzo dà all'azienda?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
Beh ho curato innanzitutto il passaggio dall'azienda di stato in ente
pubblico economico, poi soprattutto ho bloccato quelle che conoscevo
come fondi, ho individuato come motivo di irregolarità, cioè,
l'affidamento dei lavori a trattativa privata che è sceso
completamente a zero, è stato completamente azzerato nel periodo della
mia gestione, le perizie suppletive che finivano con l'incrementare
notevolmente i costi dei lavori, le somme urgenze, e poi gli arbitrati
per risolvere le vertenze tra le imprese e l'Anas.

AUTRICE
E che cosa accade subito dopo il suo insediamento?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
So che ci sono state delle riunioni di imprenditori e di alcuni
personaggi dell'Anas per vedere di perorare il mio allontanamento e
sono stato tempestato di lettere minatorie e di lettere anonime, una
notte anzi una macchina e una moto mi hanno anche stretto fuori strada.


VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Qui, su ogni chilometro comanda la 'ndragheta. Per dare un'idea, da
Castrovillari a Rogliano, le cosche interessate su pochi chilometri di
autostrada sono sei, scrive la direzione investigativa antimafia di
Catanzaro. Secondo gli inquirenti, questo asfalto è opera della mafia,
complice Anas e grandi imprese: ed è nuovo di zecca. Allora andiamo a
vedere il corpo del reato con tre dei consulenti del Tribunale di
Catanzaro, gli esperti hanno esaminato i materiali usati dalle imprese
per costruire alcuni lotti, quelli sotto sequestro, hanno vissuto
reclusi e sotto scorta.

AUTRICE
Questo è uno dei lotti che voi avete esaminato.

MASSIMO COLAJANNI - Geologo consulente Tribunale Catanzaro
Sì questo praticamente è un avvallamento del rilevato stradale, cioè
del terreno posto a supporto dell'autostrada che ha dei problemi di
compattazione che hanno determinato questo cedimento. Questo è un
piccolo esempio di come una normale messa in opera possa causare dei
disagi alla circolazione. Non è una condizione di sicurezza ottimale
per un'autostrada.

SALVATORE VANCHERI - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Ad esempio ora ci troviamo in uno dei lotti che sono stati affidati
all'impresa Astaldi.

AUTRICE
E che cosa avete scoperto?

SALVATORE VANCHERI - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Oltre ad aver compromesso la sicurezza di una tranquilla circolazione,
si può in qualche modo accelerare la necessità di riparare
continuamente tratte, quindi con notevoli spese inerenti proprio alla
manutenzione ordinaria e anche straordinaria degli stessi tratti.

AUTRICE
Se piove che cosa può accadere rispetto a questi avvallamenti che si
sono creati?

SALVATORE VANCHERI - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Venendo a mancare questo requisito, e cioè che la strada sia in grado
di smaltire correttamente l'acqua piovana, può comportare la nascita
di pozzanghere con perdita immediata dell'aderenza.

AUTRICE
Che cosa sono quei buchi ingegnere?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Quelli sono prelievi di carota di calcestruzzo, sono state condotte in
quasi tutte le opere da noi periziate. Muri di sostegno, spalle, pali
di fondazione.

AUTRICE
E che avete scoperto?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Abbiamo scoperto che qualche campione di carota presentava delle
resistenze caratteristiche inferiori a quelle di progetto.

AUTRICE
Poi voi avete preso in esame...

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'intervista al consulente viene interrotta tre volte da una pattuglia
dell'Anas.

AUTRICE
Senta l'autorizzazione è verbale del magistrato.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Noi siamo fermi su una piazzola per la sosta d'emergenza.

AUTRICE
Come arriva la pattuglia non ho capito? Dipendente Anas Le
autorizzazioni verbali non hanno senso.

AUTRICE
Come non hanno senso? Perché non hanno senso?

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E sotto i nostri occhi increduli la pattuglia dell'Anas fa
retromarcia in piena autostrada sfiorando un camion. Dipendente Anas A
noi hanno detto di venire a controllare come mai...ci ha avvisato la
nostra sala radio tramite satellite no.

AUTRICE
Stavamo sul discorso dei subappalti.

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Sono emerse alcune incongruenze relativamente alle autorizzazioni,
cioè sembrerebbe che alcuni subappaltatori abbiano iniziato a lavorare
in cantiere prima della prescritta autorizzazione.

AUTRICE
Questo risulta dalla documentazione che voi avete esaminato e quindi
anche dal giornale di cantiere.

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Sì non solo da quello ma anche dai documenti contabili, dalle fatture
dei subappaltatori.

AUTRICE
L'Anas che cosa ha fatto?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
L'Anas doveva preventivamente autorizzare le ditte subappaltatrici e
poi loro potevano iniziare a lavorare.

AUTRICE
(all'operatore) Registra quello che sta facendo.

AUTRICE
Come diceva?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Dicevo che l'Anas deve prima autorizzare una ditta subappaltatrice,
poi la ditta subappaltatrice può iniziare a lavorare in cantiere. Nel
nostro caso abbiamo verificato che prima hanno iniziato a lavorare e
poi è arrivata l'autorizzazione. Siamo stati colpiti dal fatto che
le imprese aggiudicatarie dei quattro lotti che noi abbiamo esaminato
hanno presentato delle richieste danni nei confronti dell'ente
appaltante piuttosto elevate e in alcuni casi arrivavano anche a
superare l'importo dell'appalto aggiudicato.

AUTRICE
Richieste danni perché?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
La presenza di un gasdotto da spostare, oppure una linea ferroviaria o
cavidotti Enel, questo genere di interferenze quindi...

AUTRICE
Le richieste erano esagerate?

ALESSANDRO LOCELSO - Ingegnere consulente Tribunale Catanzaro
Si in alcuni casi arrivavano poi a richieste danni che superavano
l'importo dell'appalto aggiudicato, quindi più del cento per
cento.

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
Si parla di cifre ridicole che rispetto alle migliaia di miliardi che
sono stati appunto quelli impiegati sulla Salerno - Reggio Calabria,
faranno ridere anche i giudici.

AUTRICEMa se c'erano subappalti come quelli di Dino Posteraro che
già frequentavano il cantiere e non avevano titolo per stare lì, non
avevano neanche un contratto all'inizio.

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
A volte accadeva che si doveva lavorare, si doveva andare avanti,
dopodiché non è neanche vero che Posteraro non avesse
l'autorizzazione, questo non è...

AUTRICE
L'ha avuta dopo, ma non ce l'aveva prima.

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
L'ha avuta questa autorizzazione ma l'aveva anche per altre
lavorazioni.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Astaldi, Asfalti Sintex e Schiavo respingono tutte le accuse, "nessun
coinvolgimento con la 'ndrangheta" così si difendono e dicono di
aver operato con correttezza. Secondo i consulenti della difesa è
ottima la qualità delle opere realizzate dal sub-appalto Posteraro
indicato come mafioso, non dello stesso parere la commissione lavori
pubblici che riscontro' alcune anomalie sull'asfalto.lo dice in aula
uno dei componenti, marcello arredi, che verifico' due centimetri in
meno al tappeto drenante rispetto a quanto previsto dal capitolato

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
E' normale che in un lavoro pubblico può accadere che il materiale
non sia dei migliori poi si applicano, come è stato fatto, le
opportune retrazioni a carico delle imprese esecutrici dei lavori.
L'ANAS in questo ha fatto tutto quello che bisognava fare.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Una domanda e' d'obbligo: se l'autostrada sequestrata e' cosi' sicura
come mai l'Anas non ha mai chiesto il dissequestro? Gli arresti
scattano il 18 novembre del 2002 dopo due anni di indagini e
intercettazioni. Il primo a denunciare e' un coraggioso ingegnere, che,
non senza timore , qui, in aula, riconferma il suo racconto

GIUDICE
Lei ha fatto riferimento a "Loro", "Loro" chi? Chi sarebbero
"Loro"?

MARCO FULVIO - Ingegnere Asfalti Sintex
Ritengo i proprietari che stavano, che ci aspettavano nel cantiere

GIUDICE
E il nome?

MARCO FULVIO - Ingegnere Asfalti Sintex
Se non ricordo male si chiamavano Posteraro e Rovito

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Inviato in Calabria da una delle grandi imprese impegnate nei cantieri,
l'Asfalti-Sintex, incontra due imprenditori del subappalto, indicati in
questo processo come mafiosi...Posteraro e Rovito, incensurati.

MARCO FULVIO - Ingegnere Asfalti Sintex
Abbiamo fatto la trattativa e sono entrate due persone sconosciute ci
hanno detto che per lavorare da queste parti sarebbe stato necessario
effettuare dei pagamenti extra rispetto al prezzo di appalto comunque
contribuire ai lavori in Calabria e... per quanto riguarda questo
praticamente ci hanno chiesto una percentuale sul importo dei lavori.
Fecero riferimento al nostro appalto. Chiedevano se non ricordo male un
3%

GIUDICE
Con quali modalità L'Asfalti Sintex avrebbe dovuto pagare il 3%?

MARCO FULVIO - Ingegnere Asfalti Sintex
Si parlò di subbappalti o comunque di noleggi ci chiesero di
utilizzare delle ditte presenti in calabria e in particolare se non
vado errato la ditta dove eravamo ospiti

GIUDICE
Cioè? La Dierre Asfalti?

MARCO FULVIO - Ingegnere Asfalti Sintex
La Dierre Asfalti.

EUGENIO FACCIOLLA - Direzione Distrettuale Antimafia Catanzaro
Se il responsabile mandato controllare quel cantiere, per gestire quel
cantiere si tira in dietro perché non vuole sentire parlare di
criminalità , tre per cento allora automaticamente la stessa impresa
appaltatrice si preoccupa di mandare giù in Calabria persone che
viceversa riescono a mediare anche con i mafiosi. Questo significa
accettare le regole di quel gioco che si vuole imporre

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'autorità giudiziaria di Catanzaro il 18 novembre 2002, sequestra,
durante l'indagine, questo appunto trovato nella disponibilità di uno
degli imputati, Leonetti Luparini, amministratore delegato
dell'Asfalti-Sintex sotto processo oggi per concorso esterno in
associazione mafiosa e violazione della normativa in materia di
appalti. L'appunto, si riferisce a un nuovo assetto dell'Anas, diretto
ai vertici dell'impresa, a Edoardo Caltagirone e - fatto inconsueto -
segnala una serie di personaggi con un pallino nero. Definendoli " a
noi ben conosciuti e con i quali abbiamo buoni rapporti". Domanda
spontanea:a che titolo e perchè una grande impresa di costruzioni si
preoccupa dell'organigramma,nero su bianco, dell'ente appaltante?
l'appunto lamenta le restrizioni sulle imprese della legge
anticorruzione Merloni che provocherà, così si legge, la scomparsa
delle migliori imprese e che quindi, va cambiata.

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
E' un appunto nel quale si perorava sostanzialmente si sosteneva la
necessità del mio allontanamento e si preparava anche un organico
successivo alla mia uscita, organico che in parte poi si è realizzato
dopo la mia uscita.

AUTRICE
Nel novembre del 2002 ci sono stati i primi arresti sulla
Salerno-Reggio Calabria, alcuni funzionari dell'Anas sono andati in
carcere, lei non aveva notato qualcosa di strano?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
Beh di specifico no, altrimenti avrei provveduto a denunciare i fatti
all'autorità giudiziaria così come è avvenuto in qualche
occasione. Lì c'era il discorso di una perizia che io ho tenuto
ferma per circa 6 mesi per approfondire tutta una serie di aspetti in
quanto volevo evitare che si riprendesse il sistema delle perizie
suppletive.

AUTRICECome si è concluso il suo mandato?

GIUSEPPE D'ANGIOLINO - Ex Presidente Anas
Ho ritenuto opportuno di sospendere la mia collaborazione.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Il primo delegato dell'Asfalti Sintex, che, grazie alla sua denuncia fa
avviare l'inchiesta della procura di Catanzaro, viene sostituito, con
un altro rappresentante: ora in carcere, per associazione mafiosa.
Ascoltiamolo direttamente nel dialogo intercettato dalla Dia, con il
contabile del clan, indicato come il rappresentante eletto dalle cosche
della 'ndrangheta confederate nell'affare autostrada. Intercettazione
telefonica Perché ci sono i cretini che pensano che con Tangentopoli
abbiano pulito l'Italia, quindi bisogna essere intelligenti, capito?
Io quello che faccio, lo faccio perché sono un uomo di autorità.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Molti degli incontri con i mafiosi, avvengono qui, a Cosenza, in questa
impresa sotto sequestro, ora fallita, la Dierre Asfalti, di Posteraro,
dipendente Rovito autori di estorsioni, secondo l'accusa. In questo
sottoscala dell'impresa, avvenivano le riunioni, le minacce, gli
accordi. Il mafioso spiega al delegato dell'impresa di costruzioni, la
divisione delle cosche in famiglie calabresi. Intercettazione
telefonica -Lì c'è Gioiosa, poi c'è una frazione e c'è
un'altra famiglia, praticamente un fazzoletto di terra, ognuno ha
ricavato suo. -Lo so, Io so che devo lasciare sul territorio, una certa
parte della casa. -Siccome si portano soldi, i soldi fanno gola a
tutti! -Eh lo so! Però bisogna saperli distribuire! -Esatto! E'
all'origine diciamo, perché poi possono nascere discordie e...morti
ammazzati!

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Il delegato della grande impresa confida al mafioso che ha un problema
in Sicilia. Intercettazione telefonica -Io ho problemi in Sicilia per
le discariche, non sappiamo dove mettere il materiale. -A quale parte?
-Prima di Cefalu', Pollina, Tusa. C'è un magistrato che sta
rompendo talmente i...sui depositi.

EUGENIO FACCIOLLA - Direzione Distrettuale Antimafia Catanzaro
Non era quindi l'estorsione vecchio tipo, il mafioso con la lupara,
ma era un complesso meccanismo consistito in alcuni casi oltre
all'estromissione dell'imprenditore, nel fatto che si imponeva ad
un imprenditore di prendere il materiale da uno e di affidare i
subappalti e le subforniture ad un altro, ove si coglie da alcune
riunioni che sono state fatte. Sono davvero numerose riunioni di
'ndrangheta, di 'ndranghetisti o di soggetti che comunque erano
riconosciuti a livello di 'ndrangheta e che si incontravano per
pianificare, per concordare le strategie e per mettere a punto i vari
passaggi mano mano che i lavori e le opere andavano avanti. Il
responsabile di un'impresa appaltatrice a carattere nazionale si è
recato in alcune occasioni a Rosario a partecipare ad alcune di queste
incontri, di questi summit come li vogliamo chiamare. Le riunioni sono
volute proprio per consentire a due latitanti di non spostarsi dal
territorio dove stavano consumando il loro periodo di latitanza.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Luigi Viola era l'autista della donna di uno dei mafiosi, era lei a
incassare i proventi delle estorsioni. Testimonianza di Luigi Viola
durante il processo

LUIGI VIOLA
La convivente è uscita dal colloquio e mi ha mandato un bigliettino.
C'era scritto nome e cognome di un certo Renzullo che mi doveva dare
dei soldi, intorno ai cento milioni.

GIUDICE
Sa se questa somma è stata annotata, questa consegna di denaro da
parte sua è stata segnata da qualche parte?

LUIGI VIOLA
Sí è stata annotata su un agenda che è stata sequestrata a casa mia.


VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Ci sono imprenditori che si sono costituiti parte civile al processo e
hanno raccontato come sono stati estromessi dai lavori di subappalto e
forniture dell'autostrada. Testimonianza di Franco Chiappetta durante
il processo

FRANCO CHIAPPETTA - Imprenditore
Sono stato impegnato sull'A3 e dopo ho subito minacce e ho dovuto
lasciare il lavoro. Avevo fatto il contratto con l'impresa Schiavo.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'imprenditore riceve in cantiere la visita del mafioso che subito
presenta la sua richiesta.

FRANCO CHIAPPETTA - Imprenditore
Dopo aver presentato l'impresa Schiavo per fargli l'estorsione, ci
siamo rifiutati noi. Ha minacciato in quanto lui diceva che la gente
campava fino a che lo voleva lui. E poi gli ho fatto io una domanda,
dico "chi ti ha mandato per portarvi qui sull'autostrada", dice
"a noi ci ha mandato un certo Aceto Massimo".

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Massimo Aceto è ora in carcere e si difende così. Testimonianza di
Massimo Aceto durante il processo

MASSIMO ACETO - Imprenditore
Se io sono subentrato che dite io ho estromesso le imprese, la Schiavo,
non è vero. Oggi mi trovo qua dopo quarant'anni in cui non ho avuto
mai una denuncia, adesso sono un mafioso, adesso sono in carcere, per
farvi capire che non faccio i girotondini a parlare di 'ndrangheta,
di delinquenza, di ladri, di quello. Non sono uno di quelli che vi
farà mischiare per sapere i fatti degli altri. Io ho avuto tanti
problemi, scavatori bruciati, pagavo un poliziotto, poi l'ho visto
girare qua in quest'aula delle volte, ti do centomila lire se mi
guardi stanotte i mezzi, insomma se io ero un mafioso mi mettevo a fare
queste cose, riferito al pubblico ministero "tu hai pagato a
qualcuno?" io ho pagato a tutti.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'imprenditore Franco Chiappetta, che denuncia di essere stato
estromesso dai lavori dell'autostrada, racconta che anche l'Astaldi
interrompe il suo contratto e lui di nascosto registra la
conversazione.

FRANCO CHIAPPETTA - Imprenditore
Adesso deve lavorare Aceto dice, e vi faccio continuare quest'altro
poco di materiale che dovete portare e poi i rapporti sono chiusi.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Le grandi imprese rescindevano cosí alcuni contratti per favorire,
secondo l'accusa, gli amici della 'ndrangheta. Quando l'Astaldi
invia un suo rappresentante in Calabria per installare il cantiere ecco
che cosa accade. Testimonianza di Giovanni Galofalo durante il processo


GIOVANNI GALOFALO - Geometra Astaldi
All'una di notte diedero fuoco alle macchine posteggiate davanti la
porta e per poco morivano un sacco di gente, insomma, fu la prontezza
di spirito di un ingegnere e del capocantiere che in mezzo alle fiamme
hanno spostato la macchina sono riusciti a uscire dalla porta insomma.
Altre telefonate anonime che arrivavano a casa dell'ingegnere Rovì;
le telefonate le ha prese la moglie e purtroppo ha perso il bambino.

AUTRICEMa lei crede veramente che in una terra controllata dalla
'ndrangheta chilometro per chilometro, questi appalti si sono svolti
senza l'influenza della mafia?

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
Io credo senz'altro che il mio assistito ingegnere Vigna e quindi
l'Anas, perché la rappresentava in quel momento, ha fatto tutto ciò
che doveva esser fatto per controllare. In particolare segnalo che
tutte le imprese che hanno lavorato sulla Salerno - Reggio Calabria e
sui lotti di pertinenza che sono appunto indagati in questo processo,
tutte queste imprese sono dotate del certificato antimafia rilasciato
dalle prefetture competenti.

AUTRICE
Secondo l'accusa dei subappalti hanno operato delle vere e proprie
estorsioni anche lavorando e anche nei confronti di altre imprese su
appalti che hanno lavorato con l'Anas, ma è possibile che l'Anas
stava a guardare avvocato?

VINCENZO ADAMO - Difensore Vigna Anas
È questa la grande ambiguità di questo processo: si processa l'Anas
e quindi alcuni funzionari per alcune ipotesi di abuso d'ufficio e
poi accanto a questo si processano altre persone per tentativi di
estorsione, estorsioni consumate. Sono due cose distinte e separate.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E andiamo a visitare un'altra delle imprese dei Posteraro, la Calabra
Scavi, sempre sotto sequestro, però ancora attiva. C'e' un
amministratore giudiziario, ma c'e' anche lui, che non si dà per
vinto: Luigi Posteraro.

AUTRICE
Suo fratello è imputato di associazione mafiosa in questo processo,
Dino Posteraro, ed è attualmente in carcere sottoposto al quarantuno
bis. Lei è indagato a piede libero sempre per associazione mafiosa,
per la storia degli appalti Anas. Voi non avevate precedenti penali
prima...

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
No, assolutamente.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Lei che spiegazione dà?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
La mia spiegazione secondo me è solo una cattiveria per cercare di
estrometterci dal mercato.

AUTRICE
Voi lavoravate sempre con l'Anas?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Sí, con l'Anas, la Provincia.

AUTRICE
Ma la cattiveria chi gliela può fare?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
La magistratura, perché ha danneggiato piú gli imprenditori che la
'ndrangheta stessa. Tra l'altro stanno andando a cercare di
chiudere anche le mie aziende, a farle morire. Il fatto è che noi
siamo vittime del sistema.

AUTRICE
Quale sistema?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Del sistema perché purtroppo...

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Ma la moglie del nostro interlocutore impreca dalla stanza accanto,
richiama il marito e gli dice: stai zitto!

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
...lavori di una certa entità, è un po' pericoloso.

AUTRICE
Cioè?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Non è che posso dirlo io questo.

AUTRICE
E la 'ndrangheta che cos'è secondo lei?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Non lo so, io non ho mai conosciuto che cos'è la 'ndrangheta, non
è che posso capire di 'ndrangheta io.

AUTRICE
Non esclude che qualcuno sia magari suo amico, lei dice...

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Non lo posso sapere però io.

AUTRICE
Ma non avete amici mafiosi, della 'ndrangheta?

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Ma assolutamente no, io conosco brave persone, professionisti.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Allora entriamo nel mondo della 'ndrangheta:per l'affare autostrada le
cosche scatenano una guerra che dal '99 al duemila semina diciotto
morti ammazzati. Testimonianza di Francesco Bevilacqua durante il
processo

FRANCESCO BEVILACQUA - Collaboratore di giustizia
Partendo da Cassano di notte da latitante, erano verso le dieci le
undici della sera, armati di kalashinkov e fucile perché una
discussione che dovevano fare per questioni che erano successe. Si
stava vedendo di arrivare a fare le estorsioni sulle autostrade, e
quindi cominciano a nascere i contrasti per questo lavoro. Allora le
autostrade si parlava inizialmente che volevano il quattro, il cinque
per cento.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Francesco Bevilacqua e' uno dei pochi zingari affiliati alla
'ndrangheta, ora collabora con la giustizia.

FRANCESCO BEVILACQUA - Collaboratore di giustizia
Come capo di società era Ruà, infatti i giuramenti si fanno sia a
carico di Ruà e sia a Franco Perna. Avvocato del processo Senta e con
che grado è battezzato?

FRANCESCO BEVILACQUA - Collaboratore di giustizia
Ho fatto prima il picciotto e poi il camorrista tutto in una volta. Poi
sono stato di nuovo battezzato e mi hanno dato il grado di evangelista.
C'era Acra, c'era il suo motivo che non poteva essere battezzato
perché ancora c'era il padre che era un maresciallo dei carabinieri.
Quando uno presenta una persona ad un capo di società viene presa la
responsabilità e avviene la tirata di sangue, per lui diventi compare
di sangue.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Gli affari illeciti erano divisi cosí.

FRANCESCO BEVILACQUA - Collaboratore di giustizia
Era sempre il gruppo Bruno che a Cosenza avevano messo mano loro,
estorsione, né io potevo mettere mani sopra l'estorsione, oppure se
si arrivava dovevo sempre fare presente a loro.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E sulle dichiarazioni del pentito e' guerra tra accuse e difesa. In
aula di tribunale Pubblico Ministero Sí ma io eccepisco presidente e
lo metto...non è il modo di procedere questo qui. Ne prendiamo atto
tutti quanti e ci regoliamo, peró io formalizzo la richiesta di dieci
udienze, io voglio dieci udienze per sentire un collaboratore in queste
condizioni. Avvocato della difesa Presidente mi consenta lei deve far
rispettare la sua persona e il tribunale. Il Pubblico Ministero è una
parte e deve osservare l'ordinanza del tribunale al pari degli
avvocati.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Nella guerra di mafia per gli appalti muoiono uccisi un imprenditore,
Sergio Perri con la moglie, nel novembre del duemila. Sono cugini di
uno degli imprenditori estromessi dagli appalti dell'autostrada.
Testimonianza di Franco Chiappetta durante il processo

FRANCO CHIAPPETTA - Imprenditore
Mio cugino doveva fare anche lui dei lavori con l'Asfalti Sintex.
Giudice Quando e dove ne avete parlato?

FRANCO CHIAPPETTA - Imprenditore
A casa sua. Giudice Quindi lui si stava attrezzando, si stava
organizzando.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Con la paura bisogna fare i conti e in aula a qualcuno manca la parola:
è la sorella dell'imprenditore assassinato alla quale hanno ucciso
anche il marito, pure lui imprenditore.

Testimonianza di Miriam Perri durante il processo.

MIRIAM PERRI - Sorella imprenditore ucciso
Non lo so io non mi ricordo però.

Pubblico Ministero
Cioè non se lo ricorda adesso. È libera da condizionamenti, si sente
in qualche modo...possibile che non ricorda questa circostanza? Che non
ricordi oggi un particolare ci sta, ma che all'epoca abbia detto la
verità oppure no, questo ce lo deve dire.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Scrivono i magistrati che Vincenzo Dedato, già condannato per
omicidio, considerato il ministro dei lavori pubblici della
'ndrangheta, ora in carcere, voleva aprire un ufficio ai Parioli, a
Roma, per controllare gli appalti grazie a una persona con la quale era
in contatto nella capitale, un amico prestigioso, che l'autorità
giudiziaria non e' riuscita a identificare. Chi crede ancora che la
'ndrangheta sia un'organizzazione mafiosa di pastori è fuori strada:
la 'ndrangheta, come Cosa Nostra, ha i suoi uomini politici di
riferimento con i quali fa affari, e i colletti bianchi che riciclano e
spostano fiumi di denaro in tutta Europa e all'estero.

Intercettazione telefonica -
Ripeto io sono disponibilissimo a fare qualsiasi incontro a qualsiasi
livello, a Roma, dove vuoi, a Milano, a Palermo, dove vuoi non c'è
problema. -Questo è a Roma.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
I presunti reati sull'autostrada si compiono nell'arco di due anni, dal
2000 al 2002. Il grande orecchio della DIA ascolta e registra le
conversazioni. Intercettazione telefonica -Io nella sua commessa perdo
tredicimila lire al metro cubo, è chiaro? Io dove le piglio queste
tredicimila lire? Che le stampo di notte? Allora mi faccio le riserve,
mi faccio i contenziosi...è ovvio no!

Intercettazione telefonica
-Io nella sua commessa perdo tredicimila lire al metro cubo, è chiaro?
Io dove le piglio queste tredicimila lire? Che le stampo di notte?
Allora mi faccio le riserve, mi faccio i contenziosi...è ovvio no!

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Il mafioso fa scuola al delegato della grande impresa e gli spiega come
avviene la spartizione.

Intercettazione telefonica
-A me interessa questo lavoro, tu puoi fare la richiesta che vuoi
perché è discrezione loro accettare questa ditta al posto di
un'altra.
-Ma questo sempre nell'ambito Anas?
-Sí.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Si sa che la famiglia può essere un luogo di vita ma anche un luogo di
morte. Può accadere che ti sposi la sorella di uno che conta, l'uomo
che conta si chiama Dino Posteraro. Secondo l'accusa, non risparmia
neanche il cognato avvocato.

Testimonianza di Giovanni Cariati durante il processo

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Ma in fondo è sempre il fratello di mia moglie, insomma. Mi sentivo...
Avevo fatto l'assicurazione sulla vita, pensavo. Tutto faranno tranne
che ad arrivare a farmi del male. Perché fare del male a me, fare del
male alla sorella, fare del male ai bambini.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E invece una notte...

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Sono esplosi quattro colpi d'arma da fuoco alla saracinesca del mio
garage. Mi preoccupai di sapere chi poteva essere stato.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
E così l'avvocato si rivolge al parente che conta, suo cognato cioè
Dino Posteraro.

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Hanno scoperto che tu hai guadagnato una cifra astronomica, per cui
cioè loro vorrebbero da te... non so... una regalia. Gliela posso
anche dare, purchè mi lascino in pace.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'avvocato viene invitato a incontrare due esponenti mafiosi
nell'impresa del cognato e lì subisce un interrogatorio.

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Mi disse: "Avvocato" mi disse: "Lei... tu eravamo fatti alla pari
naturalmente... si, ci mancherebbe altro, la familiarità è d'obbligo
in questi casi. Allora dice "Avvocato tu ci devi dare 9 miliardi", ma
io non posso materialmente darvi una somma di questo... allora dice "Mi
potete anche ammazzare" al che lui rispose: "Avvocato noi non abbiamo
nessuna intenzione di ammazzarvi, voi dovete campare 100 anni dovete
campare...a noi non ci interessa la vostra morte fisica" E cosa vi
interessa allora? A noi ci interessa la vostra morte morale, se avessi
avuto una pistola e l'avessi potuta usare, come la usava la mia guardia
del corpo, che era bravissimo in questo, li avrei ammazzati tutti e
tre.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'avvocato Cariati decide di non pagare e di denunciare e racconta che
la famiglia Posteraro reagì così:

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Mi ricordo per esempio il fratello di Dino Posteraro, Luigi, che mi
diceva: "Ma come? Avete offerto una misera somma. Ma come è possibile?
Ma è chiaro che si sono offesi". Ricordo per esempio mia suocera che
quando mi incontrava piangeva. Già sapeva che c'era il morto, e poi si
trattava di consolare la vedova. Questo era un ambiente di coercizione
psicologica.

AUTRICE
L'avvocato Cariati che è suo cognato, cioè ha sposato sua sorella,
praticamente ha raccontato che addirittura è stato vittima di un
estorsione proprio di suo fratello, cioè di Dino Posteraro.

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Ma io non credo.

AUTRICE
È stato minacciato proprio dentro l'impresa.

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
Non lo so, io non c'ero e non lo posso dire se è vero o meno, però
può darsi pure che è una cosa inventata.

AUTRICE
Da parte della vostra famiglia c'è stato proprio l'invito a pagare la
mafia, anzi addirittura è stato detto "Stai offendendo la mafia
perché gli offri poco".

LUIGI POSTERARO - Imprenditore
No, non è vero questo.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
Ecco che attività svolgeva uno dei mafiosi che sviluppava l'avvocato
Cariati.

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Lui si occupava delle autostrade e quindi pensava a riscuotere il tre
per cento delle somme dovute, dovute dalle imprese che lavoravano
all'autostrada.

VOCE DELL'AUTRICE FUORI CAMPO
L'avvocato denuncia e decide di fuggire all'estero con la famiglia e di
dire addio alla sua terra.

GIOVANNI CARIATI - Avvocato
Pure il Pubblico Ministero mi dice "avvocato ma lei che fa adesso, dove
va?" allora io rispondo "me ne vado a casa". "Avvocato, lei deve
prendere la macchina, la faccio accompagnare dai carabinieri, si prende
i bambini e la moglie, se ne va da un'altra parte". Io caricai la
famiglia e i bambini in macchina e così detti un addio alla mia
professione di avvocato, alla mia terra, ai miei affetti. Oggi mi sono
pentito amaramente di non aver pagato la mafia perché a livello
economico ho sicuramente speso di più con la mia fuga fuori. Il
cittadino calabrese purtroppo è responsabile di non far nulla contro
la mafia, però spettatore lo è di sicuro e io lo sono tra questi, o
ero tra questi.


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P?PP?.BR?SCI@vfr

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Jul 1, 2005, 7:43:49 PM7/1/05
to
> Dopo il crollo del ponte in provincia di Pordenone, oggi in Val
> Camonica crolla un secondo ponte durante il suo collaudo - 4 i morti e
> diversi feriti.
.....costruito all'epoca dei governicchi sinistrati con i Pdc eletti da
stocazzo.
Peppe


Riccardomustodario

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Jul 2, 2005, 1:38:07 AM7/2/05
to
On 28/6/05 3:31 pm, in article +F7BQuyZT2plVN...@4ax.com,
"Labirinti" <gioca...@libero.it> wrote:

> Se crolla un ponte di pochi metri di campata, figuratevi quello sullo
> stretto di Messina che avrà una campata di 3,2 km.
> Camperà???


Non dimenticare le spalle larghe sui tacchi a spillo di "traNsocchia sotto i
tre ponti" capace di sorreggere tutta l'Itlia altro che un 3.2


face&Bene
rimudaSirePope
AdoremusComputerLuceInTerraStellare una realÝà per far rinascere i morti
'Nhuè 'nhuè voglio a mammà & papà 'Nhuè 'nhuè DNA
--


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