On 12/02/2014 10.00, Barone Barolo wrote:
> Rispondo alla domanda del giorno in modo un po' più ampio: Renzi premier?
Sempre meglio che un altro anno di Letta.
> Secondo me è una cattiva idea.
E' stata anche la mia prima reazione, ma a pensarci bene non è detto che
sia così-
> Detto questo, per preoccuparsi di Renzi è sufficiente Renzi stesso.
> Rischia di bruciarsi, è un suicidio politico,
Può darsi, ma con questo governo Letta-Alfano ci suicidiamo tutti, per
la disperazione.
Per dire, stamane sentivo dell'ultimo ennesimo pasticcetto. Nell'ultima
versione del decreto di attuazione della IUC si prevede che i Comuni
potranno inviare i bollettini di pagamento senza stampare la cifra
dovuta, lasciandola quindi al calcolo del contribuente.,,, che impazzirà
per capirci qualcosa tra IUC, Tari, Tasi, quota del proprietario,
dell'inquilino... ed eventualmente dovrà pagare un consulente per
riuscire a sapere quanto pagare.
> tutte cose che sono state
> dette e ridette, e che lui senz'altro conosce bene. Se dovesse decidere
> di guidare il prossimo governo, vorrebbe dire che ha delle ragioni ben
> più solide che non la pura ambizione di sedersi alla scrivania di
> Palazzo Chigi.
Questo è chiaro: ci sono ragioni che impongono una scelta difficile,
persino azzardata per certi versi.
Stare alla finestra un anno mentre Letta continua a pasticciare...
potrebbe essere ancora più deleterio, sia per il Paese sia per Renzi stesso.
Fose, meglio sarebbe andare subito al voto, ma non pare possibile,
>
> [...] ha posto una questione che concretamente è secondaria, ma nella
> società dell'informazione è di primaria importanza: se decidesse di
> andare al governo così, Renzi dovrebbe smentire sé stesso e le
> innumerevoli volte in cui ha dichiarato che sarebbe diventato premier
> solo con un'investitura popolare.
Dal punto di vista logico, non vedo reale contraddizione. L'aspirazione
alla legittimazione popolare è sacrosanta ma può concretizzarsi solo al
momento delle elezioni. Finché non si torna a votare, perché le
condizioni non lo permettono (lo scioglimento delle Camere non lo decide
Renzi, ma il PdR nel caso non siano possibili maggioranze
parlamentari)... non vedo perché un Letta possa governare e invece un
Renzi no!
> Più interessante però è capire il
> perché di questa affermazione: senza l'investitura popolare, e in
> particolare senza la coesa maggioranza numerica ad esso associata, un
> governo "alla Renzi" non è possibile.
Ecco, questo sì è un problema serio, perché Renzi rischia di trovarsi
nella stessa situazione di Letta. Tuttavia Renzi non è Letta, sia perché
Renzi ha avuto comunque un'investitura dal popolo delle primarie (Letta
chi l'ha mai votato?) sia per lo stesso dinamismo del personaggio
(mentre per il Lettino, basti dire: omen nomen!).
Si tratta quindi di una scommessa difficile ma non impossibile.
> Detto questo, ho ancora l'impressione che qualcosa non torni. Uno
> schieramento che va da Cuperlo ad Alfano chiede a Renzi di diventare
> presidente del consiglio. Se questo non fosse il paese in cui le cose
> vanno alla rovescia, quella di Renzi dovrebbe essere una posizione di
> forza, non una di debolezza. Ed è lontano dallo stile di Renzi abbassare
> la posta, nascondersi di fronte alle sfide, quando si può rilanciare.
>
> Io non ho la sfera di cristallo e in genere mi astengo dal fare
> previsioni sul futuro. Stavolta però mi sbottono un po': se Renzi
> dovesse proporsi come premier, lo farebbe sulla base di un programma
> dettagliato e articolato su tutti i temi che l'attuale maggioranza
> parlamentare non è in grado di affrontare. E vedrebbe il bluff di chi
> vuole un governo Renzi soltanto a parole.
>
> (un mio post su facebook che va bene anche per IPS e non ho il tempo di
> riadattare...)
>
> -- bb
GUarda, secondo me queste nostre analisi lasceranno il tempo che trovano
dal giorno in cui l'eventuale governo Renzi sarà messo alla prova dei
fatti. In quel momento conterà solo quel che riuscirà a fare, se ci
riuscirà. e poco importeranno le dinamiche con cui si è arrivati alla
formazione del governo.
Le stesse polemiche postume sulla formazione del governo Monti nel 2011,
vedi il libro di Friedman, in realtà si sostanziano solo per il
fallimento politico (sui risultati economici è aperta la discussione, ma
sul piano politico non ci sono dubbi!) di Monti. Avesse mostrato una
stoffa diversa, ora le ricostruzioni sui retroscena dell'estate 2011
sarebbero solo una curiosità.