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Stragi nazifasciste in Toscana luglio '44 3°

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Pomero

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May 19, 2002, 11:33:02 AM5/19/02
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Stragi nazifasciste in Toscana luglio '44 3°

Comune di LORO CIUFFENNA (AR)
Località "ORENACCIO"
6 luglio
Sono trascorsi tre giorni dall'eccidio compiuto dai nazisti in località
"Villa Grotta" (3 luglio) ed i 9 caduti, che per ordine del comando tedesco
sono rimasti sul luogo, ammorbano l'aria.
Il 6 luglio un gruppo di abitanti della località raccoglie amorevolmente i
poveri resti e li trasporta al Cimitero, per dar loro sepoltura. Mentre
stanno per entrare nel sacro recinto vengono catturati da una formazione di
militari nazisti, che ha seco qualche decina di ostaggi catturati in
campagna.
L'intero gruppo di civili viene mitragliato ed ucciso dagli unni
criminali... (62)

I nomi dei Martiri:

BACCI UMBERTO (44)
BACCIARINI GIUSEPPE (64)
BARBAGLI GEREMIA (55)
BENUCCI GIUSEPPE (68)
BIAGIOTTI ADINO (31)
CAPRILLI GIOVACCHNO (42)
CAPRILLI GIOVANNI (45)
CAPRILLI REMO (17)
CORDURI JACOPO (44)
FABBRI BAZZANTI ACHILLE (17)
FIACCHINI RINALDO (44)
GORI GIOVANNI (67)
LANDI EMILIO (43)
LANDI GIUSEPPE (75)
LAZZERINI ENRICO (61)
GIRONI ANTONIO (66)
MARINI ORESTE (45)
MICHELINI GIOVANNI (46)
PANDOLFI GIUSEPPE (58)
PASQUALINI GAETANO (64)
PASQUAILI GINO (40)
PERNICI AMADDIO (76)
PICCHIONI FORTUNATO (55)
PRATESI EMILIO (52)
S0TTANI SABA11NO (28)
SOTTANI SANTI (35)
SOTTANI GIOVANNI (26)
MARCHESI DOMENICO (72)
PERSIANI SILVESTRO (50)
LAPINI GINO ROCCO (48)
VANNELLI SERAFINO (72)

Comune di AREZZO (AR)
6 luglio
In località "MULINACCIO" nel Podere omonimo, vive la Famiglia ROGGI:
Angiolo, il Capoccia, assieme ai due figli ed ai tre nipoti, orfani del
fratello Guglielmo.
Verso il crepuscolo del 6 luglio una squadra di nazisti in transito, si
ferma al Podere e raduna gli uomini, poi - considerata l'età del Capoccia,
l'ufficiale che comanda il gruppo nazista gli ordina di rimanere con le
donne di casa. NO... risponde, IO VENGO CON I MIEI FIGLIOLI!: infatti
considerava suoi figli anche i tre nipoti che aveva raccolto piccolissimi
alla morte del fratello.
Strappati dai loro cari, il Capoccia ed i figli caddero insieme sotto il
piombo del tedesco bruto... (63)

I nomi dei Martiri:

ROGGI ANGIOLO (62) il capofamiglia
ROGGI ALBERTO (19) nipote
ROGGI BRUNO (17) nipote
ROGGI DONATO (36) figlio
ROGGI FERDINANDO (21) nipote
ROGGI NELLO (31) figlio

Nella medesima località, quasi accanto alla casa dei Roggi, ci sono altre
abitazioni coloniche: quelle dei Bianchi e dei Martini. Assieme ai Bianchi
ed ai Martini si trovano alcuni sfollati di Arezzo.
Sono quasi le ore 20 quando arrivano i nazisti, che circondano il casolare
dei Bianchi. Angelo Bianchi è sull'uscio ed attende che la cena sia pronta.
I tedeschi gli puntano contro i mitragliatori e rastrellano gli uomini di
quel gruppo di case e, messili in fila, li avviano lungo il sentiero che
porta al "Castro". Le donne di quei poveretti, sbigottite ed in ansia,
assieme ai bambini ed ai ragazzi, rimangono presso le case, sorvegliate da
un paio di tedeschi. Al mattino dopo, uno dei nazisti torna al Mulinaccio ed
a quelle donne dice: "STANOTTE PARTIGIANI KAPUTT"... poi, vedendo che quelle
donne non avevano compreso, poiché i loro uomini non erano partigiani, egli
precisa: "VOI ANDARE VIA, SENNO KAPUTT ANCHE VOI" e le donne, continuando a
non capire, assieme ai bambini, fuggono per salvarsi.
Soltanto dopo sette giorni conoscono la sorte dei loro cari, ritornano su
quel luogo, rintracciano la fossa e scavano con le mani... Ed ecco le povere
salme, legate fra loro da un filo di ferro! (63)

I nomi dei Martiri:

BIANCHI ANGIOLO (42)
CHIMENTI DOMENICO (38)
CHIMENTI FERNANDO (17)
MARTINI DOMENICO (33)
MARTINI PASQUALE (31)
PELINI GIOVANNI (23)
VESTRUCCI ANGIOLO (41)
VESTRUCCI PRIMO (16)

Comune di BUCINE (AR)
7 luglio
In località "Campitello - Perelli Vignali", per il bombardamento
dell'artiglieria alleata, restano uccisi da schegge di granata due militari
germanici. la soldataglia nazista, ritenendo che i "camerati" siano stati
uccisi dai partigiani con il lancio di bombe a mano, esegue un
rastrellamento, catturando undici abitanti del luogo, sette dei quali
vengono fucilati subito. Il giorno successivo, 8 luglio, vengono trucidati
con una pistolettata alla nuca i rimanenti 4 prigionieri.
Il comandante del reparto nazista, dopo l'Eccidio, constata che i due suoi
militari erano rimasti uccisi dal bombardamento alleato, ma, in luogo di
dolersi per l'uccisione di tanti innocenti, afferma che "un provvidenziale
errore", gli ha fornito l'occasione per stroncare la vita di undici
Italiani"... (64)

I nomi dei Martiri:

ARRIGUCCI LIDO (30)
BROGI GIUSEPPE (36)
CECCHERINI ORESTE (48)
DELL'AMICO GIORGIO (17)
DELL'AMICO UGO (45)
FANTINI ATTILIO (47)
ISIDORI PIETRO (34)
NERI GIUSEPPE (44)
ROMANELLI PIETRO (66)
ROMANELLI PLINIO (23)
UN IGNOTO

Comune di SANSEPOLCRO (AR)
7 luglio
In località "SANTA FLORA" la soldataglia nazista fucila per rappresaglia,
ritenendoli partigiani, due giovani.

I nomi dei Martiri:

FRANCI GIUSEPPE (di anni 19)
NOCENTINI FRANCESCO (di anni 23)

Comune di PIAN DI SCO' (AR)
7 luglio
Una pattuglia nazista, dislocata in località "Ghiacciaia", in azione di
rastrellamento partigiani, cattura due giovani e, ritenendoli tali, li passa
subito per le armi.

I nomi dei Martiri:

BERNARDONI BRUNETTO di 33 anni
PAMPALONI BIANCA di 33 anni

Comune di CAPOLONA (AR)
7 luglio
In località "Chiassa Superiore - Chiavaretto" la soldataglia nazista fucila
due partigiani catturati in precedenza.

I nomi dei Martiri:

CALBI IVO di anni 21
RIGHI SILVANO di anni 21

Comune di PIAN DI SCO' (AR)
7 luglio
Nel territorio di Pian di Scò l'attività partigiana era notevole e si
distingueva nella lotta contro i nazifascisti la Brigata agli ordini del
leggendario "Potente", ossia di Aligio Barducci.
Il 7 luglio 1944, in località "GHIACCIAIE", una pattuglia di SS naziste,
alla ricerca di Partigiani, cattura due uomini e, nel ritenerli "ribelli",
li passa subito per le armi.

I nomi dei Martiri:

BERLINGOZZI SERGIO (di anni 23)
NANNUCCI NARCISO (di anni 67)

Comune di DICOMANO (FI) - FRAZIONE S. DETOLE
7-8 luglio
Verso le ore 14.00 del 7 luglio 1944 due giovani stanno pescando nelle acque
del Fiume Sieve, mentre un terzo uomo sta raccogliendo patate, in un campo
di sua proprietà, nelle vicinanze del fiume.
Proviene dal centro della Frazione, diretto a casa, Albino Cecchini che,
proprio in quel luogo, raccoglie da terra una cassetta in ferro, vuota,
ossia un contenitore da munizioni germanico.
Fatalità vuole che una pattuglia di militari nazisti, transiti proprio in
quel momento. I militari notano la cassetta metallica e catturano il
Cecchini e gli altri tre uomini. I malcapitati sono condotti sul retro di
una casa e viene ordinato loro di scavarsi la fossa.
I quattro prigionieri sono in preda alla disperazione; uno di essi, che
proclama la propria innocenza viene subito ucciso; il Cecchini tenta la fuga
ma, mentre si accinge a scavalcare il reticolato della linea ferroviaria,
viene centrato dalla mitraglia e cade a terra ferito e, in pari tempo,
vengono fucilati gli altri due giovani. I nazisti afferrano per i piedi il
Cecchini e lo trascinano dentro la fossa, dove i suoi compagni danno ancora
segno di vita. Ma ciò non preoccupa le belve naziste che provvedono a
coprire quella fossa comune con la terra.
Il giorno successivo, 8 luglio, quell'orda di criminali del 3° reich invade
l'abitazione di Albino Cecchini (il Martire che aveva raccolto la cassetta
da munizioni) ed uccide l'intera sua Famiglia (65).

I nomi dei Martiri:

DEL 7 LUGLIO 1944
CECCHINI ALBINO (27)
MARTELLI FRANCESCO (32)

DELL '8 LUGLIO
FORASASSI MARIA (28)
CECCHINI ROSA (59)
TANINI GINO (33)
TANINI GIUSEPPE (74)
CECCHINI ANTONIO (di SEI MESI ... )
BARGELLINI ROBERTA (6)

Comune di SAN GIMIGNANO (SI)
8 luglio
In località "LIBBIANO" (Citerna), la soldataglia nazista fucila, per
rappresaglia, QUATTRO uomini, poco prima rastrellati.

I nomi dei Martiri:

BALDI AMEDEO (45)
BIGAZZI EMILIO (53)
CESPOLI DANTE (35)
STAZZONI GIUSEPPE (53)

Comune di BUCINE (AR)
9 luglio
Una pattuglia di militari nazisti si ferma in località "GRACINA" ed al
Colono Poggi, che viene trovato in casa, il comandante del drappello domanda
dove si trovano i Partigiani. Minacciato di morte, l'uomo, terrorizzato,
cerca di allontanare i nazisti dal luogo ed, evasivamente, indica le alture
vicine. La soldataglia, per nulla convinta, con nuove minacce di morte, lo
obbliga a far da guida ed egli è costretto ad avviarsi verso la direzione
avanti indicata. I nazisti, giunti nei pressi di "S. LEONINO" e,
successivamente, in località "POGGIO AL FATTORE", rastrellano alcune
famiglie di sfollati e si preparano al massacro di quegli innocenti.
Invano gli sventurati provano la loro innocenza; invano invocano pietà...
Nove persone, compreso il Colono Poggi, vengono passati per le armi per
rappresaglia! (66)

I nomi dei Martiri:

BERNINI DANTE (45)
CELLAI ALFREDO (35)
CELLAI SABATINO (61)
MACUCCI FRANCESCO (29)
MARTINELLI SANTI (61)
MINI DOMENICO (35)
POGGI ERNESTO (37)
SPAGHETTI GIUSTINO (57)
SPAGHETTI GIOVANNI (17)

Comune di MONTICIANO (SI)
9 luglio
In località "SASSONI" una pattuglia di SS naziste cattura tre uomini e li
passa subito per le armi.

I nomi dei Martiri:

GANOZZI FERRUCCIO (30)
MAGNANI MARSILIO (30)
NERI ODEODATO (32)

Comune di AREZZO (AR)
10 luglio
In località "MILICIANO", cadono sotto il piombo dei criminali nazisti SETTE
innocenti, catturati in precedenza...

I nomi dei Martiri:

BACCIARELLI UMBERTO (33)
CAPPETTI PIETRO (41)
CAPPETTI RAFFAELE' (39)
CARDETI RENATO (23)
FORZONI SERAFINO (59)
MARIOTTI GIOVANNI (32)
MARTINELLI NELLO (47)

Comune di ROSIGNANO MARITTIMO (LI)
10 luglio
La soldataglia nazista, trovati un Sacerdote ed un uomo, che si sono
rifugiati nell'interno di un "rifugio pubblico antiaereo" li caccia fuori e
li obbliga ad inoltrarsi, sopra un carro agricolo, in una strada che gli
stessi nazisti avevano poco prima minato. Ad un tratto il carro salta sopra
una mina ed i due poveretti perdono la vita.

I nomi dei Martiri:

GAMBINI Sac. don ITALO (25)
BINI ANTONIO-GIUSEPPE (50)

Comune di AREZZO (AR)
10 luglio
La Fattoria di Badicroce era stata occupata da truppe naziste, malgrado che
in essa vi fosse un certo numero di sfollati. Il proprietario della
Fattoria, Dott. Alberto Lisi, che i nazisti sospettano di intelligenza con i
Partigiani, per evitare la cattura è costretto a fuggire.
Purtroppo nelle vicinanze viene ucciso uno dei militari germanici e subito
il comando ordina la rappresaglia. Tredici innocenti vengono trucidati (67).

I nomi dei Martiri:

BIANCHINI ARCANGIOLO (72)
BIANCHINI VIRGILIO (37)
BRUNETTI EPIFANIO (76)
CANGI ENZO (26)
CANGI LUIGI (63)
CANGI PASQUINO (?)
CARNESCIALI LUIGI (67)
CASELLI GIUSEPPE (18)
CONTICINI FRANCESCO (15)
CRULLI NELLO (16)
DOMENICI-BADINI OLGA (53)
ROMANELLI ANGIOLO (62)
LAZZAROTTO PASQUA (55)
BADINI OLGA (53)

Comune di VICCHIO (FI)
10 luglio
Truppe naziste, in azione di rastrellamento nel territorio della Frazione di
"PADULIVO", s'imbatte in una pattuglia partigiana ed ha luogo un violento
scontro a fuoco. Due Partigiani cadono; il resto della pattuglia,
considerato il numero dei nemici ed il loro armamento, decide e riesce a
sganciarsi, mentre i nazisti proseguono nella loro azione.
Dopo due ore essi ritornano sul luogo dello scontro per bruciare con i
lanciafiamme i corpi dei due Partigiani Caduti, Ma apprendono che la
popolazione del luogo ha già provveduto alla sepoltura delle due Saline.
Per rappresaglia la soldataglia nazista cattura 15 uomini della Frazione e,
condottili sulla riva di un vicino torrente, li passa per le armi.
Quattordici di essi vengono uccisi, il quindicesimo, ferito a morte, viene
raccolto, più tardi, in coma, dai compaesani. Si spegnerà quattro anni più
tardi, nell'estate del 1948! ...

I nomi dei Martiri:

BASTIANELLI PIETRO
CALZOLAI VALERIANO
FIBBI ATTILIO
GALARDI ALDO
GABELLINI ANTONIO
GIUDICI MARIA
GOTTARDI RENZO
GADDONI PRIMO PIETRO
LANDI ANNIBALE
MENICUCCI AURELIO
PARIGI GIOVACCHNO
POGGIALI RENATO
SANTONI NELLO
ZAGLI ETTORE
ZAGLI NELLO
PASSERINI BRUNO

BIANCHI MARIO - spentosi nel 1948...

Comune di TALLA (AR)
10-11 luglio
Nei due giorni consecutivi, le SS naziste fucilano, per rappresaglia DUE
uomini ed impiccano un terzo.

I nomi dei Martiri:

fucilati:
MANNI GIUSEPPE
LUCHERINI DOMENICO

impiccato:
VALENTINI ANGIOLO

Comune di POPPI (AR)
11 luglio
Corre voce che alcune famiglie di fascisti avessero denunciato ai comandi
nazista e della guardia nazionale repubblichina la presenza nella zona di
formazioni partigiane ed avessero invocato una dura azione di rappresaglia.
Fatto sta che l'11 luglio 1944, un manipolo di militari nazisti, pervenuti
in località "QUOTA" e catturate cinque persone, senza nessun preciso motivo,
le passa immediatamente per le armi

I nomi dei Martiri:

GIORGIONI ANSELMO (25)
MADIAI GIOVANNI (59)
MAGGI ETTORE (46)
SPINENELLI AMEDEO (43)
VALENTI ORESTE (36)

Comune di BUCINE (AR)
11 luglio
In località "POGI", una pattuglia formata da SS naziste ed italiane, cattura
un uomo e suo figlio sedicenne. Devono venire uccisi... l'uomo scongiura di
uccidere lui ma di lasciare in vita il figlio. Identica la richiesta del
figlio che vuole sia salvo il padre...
Per quasi un'ora continua la scena pietosa, che sembra divertire i criminali
dell'ordine nuovo. All'improvviso viene aperto il fuoco ed i due poveretti
cadono insieme! Con loro cade un terzo innocente... (68)

I nomi dei Martiri:

GAMBINO ANTONIO (40)
GAMBINO SILVANO (16)
GENTI ERNESTO (37)

Comune di CASTIGLION FIBOCCHI (AR)
11 luglio
Le orde naziste stanno ritirandosi per l'avanzata delle Forze
Anglo-Americane ed un automezzo germanico salta in aria sul fondo stradale
minato dai Partigiani. La rappresaglia è immediata: catturati lì intorno
otto innocenti, la soldataglia li massacra sul posto (69).

I nomi dei Martiri:

BELARDINI ANTONIO (48)
BELARDINI MARIO (19)
BELARDINI RAFFAELLO (12)
BORRI FERDINANDO (43)
BOSCHI UMBERTO (23)
LEONZI PIETR0 (34)
NOCENTINI VIOLANTE (81)
PAOLETTI SILVIO (67)

Comune di ORTIGNANO RAGGIOLO (AR)
11 luglio
Lungo il torrente "TEGGINA", ad Ortignano, TRE uomini vengono fucilati dalla
soldataglia nazista, per rappresaglia.

I nomi dei Martiri:

BONDI GIUSEPPE di anni 58
FOGNANI GUIDO di anni 41
TONVERONACHI GASPERO di anni 58

Comune di BUCINE (AR)
11 luglio
Dal "giornale di reparto" della Wehtmacht, Heeresgruppe C. 10a Armee, si
apprende che quei militari, in frazione Capannole - Località "La
Villa" -catturati 4 civili, li passa per le anni. Non vengono precisati i
nomi dei Martiri...

Comune di CAVRIGLIA (AR)
11 luglio
Sono le ore 15 del pomeriggio, quando in località "LE MATOLE" di Castelnuovo
dei Sabbioni, una quindicina di armati, parte nazisti e parte repubblichini,
scesi da un camion con i mitragliatori imbracciati, inizia un
rastrellamento. Dopo oltre due ore di ricerche, quella soldataglia riesce ad
individuare il nascondiglio degli uomini: ne catturano 13 e li trascinano
più in basso, verso la strada comunale che, da Castelnuovo, conduce a
Cavriglia. Nel frattempo alcuni armati perquisiscono le abitazioni della
località, per poter reperire altri uomini da catturare.
Dei 13 catturati, dodici vengono allineati su un piano rialzato della
suddetta strada ed alla presenza delle madri, delle spose e dei figli di
quei dodici innocenti, un plotone misto di nazifascisti li assassina con il
fuoco dei mitragliatori.
I nomi dei Martiri sono compresi nell'elenco dei Martiri Caduti a
CASTELNUOVO SABBIONI IL 4 LUGLIO, cioè sette giorni innanzi...

Comune di AREZZO (AR)
11-12 luglio
Durante la mattinata dell'11 luglio 1944, una pattuglia di soldataglia
nazista che si promette rastrellamenti di innocenti e ruberie, si dirige
verso un fabbricato colonico chiamato Torri, posto su una collina a breve
distanza dalla frazione di Staggiano.
Vi abita la famiglia contadina Carboni, che ha accolto numerosi sfollati,
sistemandoli parte nella stalla e parte in capanne di fortuna.
I nazisti entrano in casa e ottengono pane e formaggio. Proprio in quel
momento arriva, casualmente, un giovane armato di pistola. Trovando la
pattuglia nazista, egli nasconde la pistola sotto un covone di grano, ma i
tedeschi si accorgono, lo catturano e poco dopo ritrovano l'arma. Mentre
l'interrogano, avamposti partigiani aprono il fuoco da una distanza di circa
200 metri ed ha inizio un breve combattimento, al termine del quale i
nazisti, ritenendo che l'abitazione dei Carboni ed un'altra poco distante,
di Mafucci, siano covi di partigiani le saccheggiano e le incendiano, mentre
gli abitanti terrorizzati riparano nel bosco. I nazisti, non ancora placati,
abbattono alcuni buoi dei Carboni ed eseguono un rastrellamento d'uomini. Ne
catturarono sei, tra i quali il proprietario della rivoltella, che traggono
seco, diretti al Comando posto in Villa Sacchetti, dicendo che quei
prigionieri sarebbero stati adibiti a lavori.
Sulla loro sorte nulla trapela fino al giorno 16 luglio, quando in una buca,
a breve distanza da Villa Sacchetti sono rinvenute - calcate a forza - le
sei saline crivellate di piombo. Persone del luogo affermano di avere udito
diverse scariche d'arma da fuoco all'alba del 12 luglio 1944... (70)

I nomi dei Martiri:

CARBONI ANGELO
CARBONI FERDINANDO
MAZZI ALBERTO
MAZZI ALFONSO
MAZZI MANLIO
PORETTI PIERO

Comune di LORO CIUFFENNA (AR)
12 luglio
Un gruppo d'uomini, tra i quali si trova un Ufficiale Superiore
dell'Esercito Italiano, viene rastrellato dalle SS naziste sulle montagne in
prossimità alla frazione "LA TRAPPOLA". Le SS ritengono che quei prigionieri
siano partigiani e, per rappresaglia, quattro di essi vengono impiccati e
cinque sono fucilati.

I nomi dei Martiri:

CARNICCI DANILO
FAILLI VARO
MAGRIS Magg. COSTANTINO
MANGINI PASQUALE
MARGIACCHI GIACINTO
PARRINI-BISCARCI GIOVANNI
PRATESI ALFREDO
PROSPERI CAMILLO
UN IGNOTO (conosciuto come "soldato di Trapani")

Comune di CASTEL FOCOGNANO (AR)
12 luglio
In frazione "CARDA", una pattuglia di militari germanici cattura tre uomini
e li fucila sul posto.

I nomi dei Martiri:

CANNELLI CARLO (76)
MASCALCHI JACOPO (64)
PAOLANTI EMANUELE (20)

Comune di PESCAGLIA (LU)
13 luglio
Un'abietta spia repubblichina, al servizio dei nazisti, li informa che in
una capanna posta in località "FOCCHIA" si sono rifugiati alcuni Partigiani.
Nelle prime ore del mattino del 13 luglio 1944, una squadra di SS giunge sul
posto e si avvicina alla capanna, ma uno dei Partigiani, di sentinella, apre
il fuoco ed è subito ucciso. Due Compagni sono catturati e condotti sul
Piazzale della Chiesa. Viene consentito ricevano i conforti della Fede dal
Parroco, quindi sono fucilati.

I nomi dei Martiri:

MASSARA ORAZIO (26)
PAOLINELLI LILIANO (16)
PASQUINI ADRIANO (19)

Comune di CASCINA (PI)
13 luglio
In località "S. FREDIANO" vengono trucidati da una pattuglia di SS naziste,
per rappresaglia, quattro uomini (71).

I nomi dei Martiri:

CHIELLINI GIOVANNI (50)
DONATI ALBERTO (49)
FANTOZZI GINO (27)
NERI SECONDO (51)

Nello stesso giorno, in località "TITIGNANO", la soldataglia nazista fucila
per rappresaglia:

ROMOLI SIRIO (23)

Egli, rincorso da una pattuglia di SS naziste, per opporsi alla cattura,
aprì il fuoco con il moschetto che possedeva in direzione degli inseguitori,
uccidendo l'ufficiale che comandava il gruppo nemico. Dopo la cattura il
giovane fu impiccato. Le SS naziste fucilarono, subito dopo, un pastore che,
trovandosi poco distante, aveva assistito al fatto.

Il suo nome era
VASELLI QUINTO di età ignorata

Comune di ORTIGNANO RAGGIOLO (AR)
13-14 luglio
Squadre di SS naziste in affannose azioni di rastrellamento partigiani, su
tutto il territorio della provincia di Arezzo, in un selveto nei pressi
della Città, fucilano nei due giorni DUE giovani.

I nomi dei Martiri:

BANDELLONI FERDINANDO. di anni 38
CHIARONI ORAZIO, di anni 19

Comune di AREZZO (AR)
14 luglio
L'azione combinata per la liberazione dì Arezzo, concordata tra il Comando
Militare partigiano della Città ed il Comando delle Forze Armate Anglo
Americane, non ha luogo e ciò permette alle truppe naziste di attaccare,
prima ancora dell'alba del 14 luglio 1944, le posizioni tenute dai
Partigiani a "SAN SEVERO" ed a "MOLIN DEI FALCHI".
A S. Severo, l'attacco nazista, preceduto dal fuoco dell'artiglieria, coglie
le forze partigiane quando esse non hanno ancora completato lo schieramento
difensivo. Considerato impossibile sostenere l'impari lotta, le medesime
ripiegano celermente ed evitano l'annientamento. La popolazione della
località subisce la rappresaglia delle SS...
Gravissime, invece, le conseguenze dell'assalto tedesco a Molin dei Falchi.
La sera del 13 luglio erano arrivati nella località alcuni reparti
partigiani che avevano seco un gruppo di 25 prigionieri tedeschi, prelevati
dal campo di prigionia di Catenaia. Ma era anche giunta una "Missione
Militare" - proveniente da Cortona - formata da Eugenio Calò, Angelo
Ricapito e da Villa. Alcuni Partigiani e tra essi Mario Sbrilli, medico
della Formazione, prima di andare a riposare, avevano suggerito di mettere
degli uomini di sentinella per evitare il pericolo di improvvisi attacchi
nemici, ma il Comandante non tenne conto del suggerimento e si fece a meno
delle sentinelle.
Nel campo partigiano , formato da poche case, avevano trovato rifugio, in
quei giorni, anche diversi civili.
Ed in piena notte del 14 luglio, verso le ore 3.00 a.m. un grosso
contingente di SS naziste, guidate da spie repubblichine, muove all'assalto
di Mulin dei Falchi, appoggiato dal fuoco violentissimo dei mortai, delle
mitragliatrici e di bombe a mano.
I Partigiani, sopraffatti, sono catturati, i militari nazisti che si
trovavano prigionieri sono liberati e sul terreno dell'assalto restano 12
corpi senza vita, donne e bambini feriti...
Mario Sbrilli viene ucciso da un ufficiale delle SS per essersi ribellato
all'intenzione della soldataglia tedesca di sotterrare vivi 18 Partigiani
svenuti per le violente fustigazioni subite con tubi di gomma!
Il Comandante Partigiano, che aveva rifiutato di mettere le "Sentinelle", ma
era rimasto nel campo con i suoi uomini, riesce a fuggire e si getta nella
gora del vecchio Mulino, dove rimane sommerso per quattro lunghe ore, con il
solo naso fuori del pelo d'acqua. E' in questo modo che si salva e più tardi
riprende la lotta.
Nel pomeriggio del 14 luglio una lunga colonna di 48 infelici, con le vesti
a brandelli o seminudi, partigiani per la massima parte, con le mani legate
sul dorso con filo di ferro, lascia Molin dei Falchi e giunge a S. POLO DI
AREZZO. I Partigiani sono rinchiusi in un locale della Villa BILLI. Nel
gruppo troviamo Eugenio Calò e Angelo Ricapito.
Poi essi sono tradotti in un campo, costretti a scavare una profonda fossa,
nella quale tutti devono scendere. Indosso a Calò, a Ricapito ed a qualche
altro, vengono messi tubi di tritolo, poi i nazisti con le pale riempiono la
buca e quegli sventurati sono seppelliti vivi, meno Calò, Ricapito ed altri,
le cui teste affiorano dal terreno. Quindi un contatto elettrico provoca
l'esplosione del tritolo e così ha termine la rappresaglia ad opera dei
criminali del terzo reich!...
Nella mattinata del 15 luglio 1944, un ufficiale tedesco, d'ordine del
proprio colonnello, comunica all'Arciprete di S. Polo che "47" (invece sono
48) uomini sono stati fucilati nel pomeriggio del giorno prima. L'Arciprete
richiede le Loro Salme per la sepoltura. L'ufficiale risponde con le
seguenti parole: "E' gente morta senza onore. Quando arriveranno gli inglesi
li seppellirete se li troverete: per ora no"... (72)


--
Zolle insanguinate ...
in esse
ha le radici
la nostra liberta!...
www.eccidi1943-44.toscana.it

Pomero


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