Oltre ed aldila' degli indiscussi benefici del pacchetto legislativo
dei 100 giorni sull'economia, una sostanziale svolta per la ripresa
economica che porti sin dal prossimo anno ad un incremento del Pil
al 3% e via a crescere per l'intero corso della legislatura, resta
legato ad uno spostamento occupazionale del 12, 15% - dal ludico,
terziario, intermediario, voluttuario, al produttivo.
Industria, artigianato, agricoltura, turismo, senza del quale, il
Paese non riuscira' a produrre quel plafon di risorse necessarie al
grande obiettivo: conservare l'attuale trend di benessere - aumentare
le pensioni minime sotto il milione - realizzare le grandi opere e
nel contempo - un paio di legislature - riportare il deficit dello
Stato entro percentuali fisioligiche della media europea, in
considerazione anche, che l'esposizione debitoria, il primo danno lo
fa proprio a chi la stessa detiene.
Resta sottinteso che un corrispondete epocale aggiustamento di rotta
necessiti di un supporto attuativo quale l'obbligo per chiunque
rifiuti una alternativa occupazione all'attuale, o comunque a
qualsiasi offerta di lavoro - essendone sprovvisto - perda la
qualifica di ed i requisiti del disoccupato.
Origin: Produrre di piu' per dividere meglio
Ciao
Luigino Ferrari
luf...@tin.it