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Vorrei averlo scritto io.

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fe...@delenda.net

unread,
Oct 5, 2021, 1:13:20 PM10/5/21
to
Comunque il Dune di DV è uno dei pochissimi film in cui al cinema ho
visto persone applaudire i titoli di coda.
8<-----
Grazie ad Arduino coi fili di fuori, schede video imprestate dai
cryptominer (nell'ambiente soprannominati "i vermi") e sei mesi di
paziente lavoro un gruppo d'amatori crea artatamente "Dune 1 e 1/2",
remake in cui tutti i personaggi del Dune di Villeneuve migrano nel film
di David Lynch.
Scesi dall'astronave (riutilizzata per simbolizzare il trasloco)
scattano i primi implacabili confronti. Nel film di Lynch sono tutti più
belli: Irulan è una f‑parola imperiale, letteralmente, e così Lady
Jessica, madre di Paul. Le loro acconciature sono trionfali e parlano di
decoro, aristocrazia, livelli galattici di design. Viceversa Villeneuve,
per non mancare di rispetto a nessuno, ha meticciato il cast rendendo
insignificanti i colonialisti bianchi, in modo da punirli per le proprie
colpe. Il canadese ha reso multiculturali persino i Fremen, che a rigor
di logica dovrebbero essere settari ed endogamici tra loro da secoli,
stemperando soprattutto il colore blu dei loro occhi, forse perché
ricordava gli occhi azzurri degli ariani, etnia ormai caduta in
disgrazia per i ben noti trascorsi. Viceversa in un'intervista a
Raffaella de Laurentiis, produttrice del Dune "paninaro", quello di
Lynch, si apprende che per dare agli occhi degli abitanti del deserto il
tipico colore blu profondo conferito dalla spezia, e ribadito ovunque
nel romanzo, essendo all'epoca tutti gli effetti speciali squisitamente
analogici toccò armarsi di santa pazienza e colorare fotogramma per
fotogramma in rotoscopio, perché con le lenti a contatto il risultato
era troppo volgare.
E che dire poi delle musiche? Alle ben note Hanszimmerate minimaliste di
Villeneuve (ricordiamo che il compositore per sua stessa ammissione non
sa leggere gli spartiti, e sa usare solo il pianoroll di Fruity Loops)
si contrappone la gagliardia assoluta dei Toto, Brian Eno e altri
musicisti immortali assoldati dal regista gotico americano. Anche
domandando a un comune caldarrostaio, dopo la visione dei due film:
“Sapresti rifarmi il tema del film?” la memoria popolare propenderebbe
senza dubbio per la versione antica, la versione nobile, cioè quella del
trasognato Davide Lynce, che la colonna sonora la manda direttamente sul
set mentre si riprende tanta è la sua simbiosi con i compositori.
L'involuto che invece si provasse a canticchiare gli ostinati
hanszimmereschi, sempre identici a loro stessi ormai da lustri,
percussivi, privi d'emozione, culturalmente non connotati e perciò
fruibili senza invidie e risentimenti su scala mondiale, aggiungiamo
noi, si troverebbe a borbottare una sorta di perenne marcia dei pirati
che tanto varrebbe improvvisare a casaccio, forse migliorando anzi
l'originale.
Nel Dune di Lynch tutti gli scudi sembrano ipercubi futuristi, e anche
lì certamente gli addetti agli effetti speciali dovettero all'epoca
bestemmiare e fare straordinari, mentre l'anemico Villeneuve si è
appoggiato chiaramente una Playstation, non dando molta rilevanza alla
cosa, forse perché l'effetto ottenuto dal predecessore sembrava troppo
antiquato, e quelle corazze a loro modo medievali, per quanto
retrofuturistiche, assomigliano a muri, a confini, a quei bordi
nazionali che andrebbero abbattuti (magari il regista non l'ha pensato
mai noi sappiamo leggere nello spirito del tempo.)
Il Dune dei Lincei sta a quello di Villanuova come l'arte figurativa sta
a quella astratta, per quanto tutto sia concretamente figurativo anche
nella pellicola di Nuovavilla.
Soprattutto mancano la forza, l'eroismo e le armi micidiali, presenze
ritenute certo troppo materiali e manichee dal saputo canadese.
Ed ecco che i personaggi del nuovo Dune si guarderebbero indietro
stupefatti come gli uomini d'oggi in generale quando scoprono vecchi
fumetti, vecchi telefilm o vecchie pubblicità in cui le donne sono belle
e sorridono. "Ma il pianeta di Lynch è mille volte meglio!"
esclamerebbero, anche perché i colmati gender gap dalle femmine del Film
Nuovo pare non abbiano portato loro alcuna felicità, anzi le femmine
appaiono sperdute, costrette a rimboccarsi le maniche e fare tutto da
sole in un mondo senza più cavalleria, come in effetti accade in alcune
scene in cui obbligatoriamente la donna si fa avanti, deve dimostrare la
propria non inferiorità fisica menando peregrinamente i maschi
(pericolosa sospensione dell'incredulità che temiamo, a lungo andare,
abbia illuso più di una foemina del mondo reale istigandola ad attaccare
briga).
Il Paul Atreides di Lynch, con la sua pettinatura metallara, prenderebbe
sottobraccio l'anemico zoomer riccioluto di Villanuova e lo porterebbe
subito ad allenarsi con i Moduli Estranianti. "Ma questi apparecchi non
c'erano nel romanzo!" protesterebbe il primo della classe, mentre
l'altro con fare complice alzerebbe le spalle: "E chi se ne frega, viva
la libertà! Ci urli dentro e fai esplodere le cose!" Idem per la scena
del sorpasso ai lavoratori che raccolgono droga sabbiosa, che nel film
di Lynch è accompagnato dall'iconica pernacchia neorealista, anche se il
girato purtroppo è andato perduto.
Tutti questi e mille altri paragoni si potrebbero mettere in campo per
provare la teoria che intuitivamente accreditiamo e che qualcuno, prima
o poi, dovrà pur dimostrare dati alla mano. Perché oggi anche nei film
d'eroi trionfano nichilismo, depressione, sottovalutazione? Perché tanto
bisogno di sminuirli? Forse per non far dispetto ai meno fortunati?
Perché devastare standard di bellezza, di forza e di buonsenso per il
blando analgesico del mal comune mezzo gaudio, del "siamo tutti uguali"
ormai moralismo assoluto nella rappresentazione? Perché il Garantismo
Estetico? La teoria comunque è questa ed è presto detta: l'ultimo timor
di dio a nostra disposizione fu la guerra fredda e una volta terminata,
beninteso per chiunque abbia avuto la pazienza di leggere sin qui, tutta
l'arte è peggiorata.
--
fe...@delenda.net
Per gli spartani
Una volta era uguale
Buttavano giù da una rupe
Quelli che venivano male
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