Che fare con chi occupa lo spazio dei titoli delle discussioni

[Roberto Deboni DMIsr]

Nei gruppi di discussione c'e' uno spazio particolarmente
visibile ed e' quello dei "titoli delle discussioni".

Normalmente ogni persona apre al massimo un paio di
discussioni al giorno, ed i titoli sono una sintesi
del contenuto.

Nel gruppo it.politica e' diventato pernicioso un nuovo
tipo di "troll", che abusa sia di questa "visibilita'"
che del contenuto dei titoli.
Il primo abuso e' quello di aprire decine di discussioni
in un solo giorno, cosi' da diventare immediatamente
visibili a tutti nel momento che uno apre il programma
per la lettura su Usenet.
Il secondo abuso e' di mettere titoli lunghissimi o
per niente una sintesi del contenuto. Alcuni studiano
i titoli in modo da ricavarne un messaggio senza
neanche aprire la discussione. Questo e' il massimo
dell'aberrazióne su Usenet, perche' lo degrada a
livello di una superficiale "chat". E' evidente che
questa e' gentaglia a cui non interessano i
contenuti, che non e' interessata alla discussione
e che e' assolutamente indifferente alla morte di
Usenet.

Vorrei ricordare a proposito, che Usenet e' una
delle poche (se non l'unica) parte normata (cioe'
con un protocollo comune) della rete
"non controllabile" con riferimento ai contenuti e
alle modalita' (fatta eccezione dei gruppi moderati).
Usenet e' probabilmente considerata una vera spina
nel fianco di politici falsi o disonesti, di aziende
disoneste o scorrette, di chiunque abbia desiderio
di nascondere magagne fatte o perpretate.

Ieri, mi sono accorto che l'infestazione da questi
troll e' arrivata anche su it.auto.
Ho dovuto letteralmente "scavare" (cioe' cercare
nello storico) una discussione di solo un paio di
giorni fa.

Cosa si puo' fare ?

Moderare il gruppo e' sicuramente la soluzione piu'
efficace. Ma richiede almeno due volontari con tanto
tempo e passione. E introduce forse anche troppo
controllo, nel senso che i moderatori sono essere
umani, con le loro idee e preferenze e potrebbero
tagliare anche l'imbecille che non sa fare di conto,
ma altrimenti innocuo e pacifico partecipante alle
discussioni.

Filtrare i disturbatori e' praticamente impossibile
perche' questi vanno a vanificare i filtri piu'
comuni. E poi richiede il lavorio necessario per
la impostazione e gestione dei filtri: e' materiale
per i veterani, non per i novellini, che quindi
sono indifesi di fronte a questo tipo di bullismo
della rete (un vero ritorno allo squadrismo violento
in versione virtuale, perche' spesso operano in
gruppi oppure e' la stessa persona che, o perche'
stipendiata, o perche' folle, genera numerosi
nick che opera in parallelo).

Altre idee ?

Io avevo proposto una robomoderazione limitata,
ovvero che semplicemente inserisse ogni nuova
discussione aperta nelle 24 ore dalla stessa
identita', nella discussione aperta per prima.
In questo modo, ogni identita' Usenet puo'
"occupare" un solo spazio al giorno nella riga
dei titoli, quindi evitando sia di monopolizzare
le discussioni, sia di cacciare giu' nello storico
discussioni che non vuole avvengano (se una
discussione sparisce fuori dalla prima videata,
i piu', quando si entra nel gruppo, neanche la si
vede o se l'ha si ha vista, non la si ritrova, se
non con un certo impegno di tempo).

Naturalmente uno puo' scavalcare questo vincolo
aprendo decine di nuove identita', ognuna con una
nuova discussione, ma almeno la sua vita gli viene
complicata. Se cosi' fosse, non resterebbe che
vincolare la partecipazione ad Usenet ad identita'
certe, sostanzialmente cancellando l'anonimato
(anche se questo non significa dovere partecipare
con il proprio nome e cognome e fornire i propri
dati al gruppo).

Sono molto preoccupato, perche' se c'e' qualcosa
che puo' uccidere Usenet sono proprio questi troll.
E non mi meraviglierebbe se fossero organizzati
proprio per attaccare Usenet (e state certi che
non e' il mondo degli hacker o dei pirati
informatici a volerlo, ma piu' quello dei fascismi
e del potere organizzato, politico o aziendale che
sia, ovvero gente con tanti soldi).

[Filippo Giustiniani]

Scriveva Roberto Deboni DMIsr sabato, 09/11/2019:

> Sono molto preoccupato, perche' se c'e' qualcosa
> che puo' uccidere Usenet sono proprio questi troll.

deboni i troll sono sempre esistiti non faccia il piangina

[Roberto Deboni DMIsr]

Urca! C'e' stata una immediata reazione nel gruppo it.politica

Message-ID: <qq70f2$lup$1...@dont-email.me>

Evidentemente devo avere messo il dito dove fa male.

[Filippo Giustiniani]

Roberto Deboni DMIsr ha spiegato il 09/11/2019 :

Deboni da quando esiste usenet, esistono i troll anzi i troll sono nati
in usenet

il suo dito sa dove deve metterselo? :-)

[Vinicio Loncagni]

Il 09/11/2019 17:11, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> Nel gruppo it.politica e' ...

Il gruppo it.politica è da sempre una cloaca.
Quindi niente di nuovo.

> e' assolutamente indifferente alla morte di
> Usenet.

Ah, perché Usenet è ancora viva?

> Usenet e' probabilmente considerata una vera spina
> nel fianco

Boh.
La frequento dal secolo scorso, è ormai ritengo sia
rimasto il simulacro di quello che era "ai bei tempi".
Secondo me non fa paura proprio a nessuno.
Ci scrivono solo cinquantenni, nostalgici di quello che Usenet fu.

> Ieri, mi sono accorto che l'infestazione da questi
> troll e' arrivata anche su it.auto.

Non solo da ieri.

> Moderare il gruppo e' sicuramente la soluzione piu'
> efficace.

Deja vu.
It.discussioni.auto.moderato è stato ufficialmente dichiarato morto il
20/04/2019.
In tale data il moderatore ha indicato:
"Se qualcuno vuole assumersene l'onere per cercare di resuscitarlo è il
benvenuto."

> Filtrare i disturbatori e' praticamente impossibile

Non sono d'accordo.
Uso Thunderbird, e con due click per impostare i filtri si possono
non visualizzare gli scritti dei nominativi "non desiderati".
Per quello che mi riguarda sono solo cinque, che magari sono
personificazioni multiple della stessa mente bacata.
Senza quelli il gruppo è molto più fruibile.
Ogni tanto appare qualche troncone di thread che non capisco, ma solo
perché qualche frequentatore non rispetta la regola "Don't
feed the troll".

Ciao ciao

Vinicio Loncagni