Il 11/07/2013 21.34, uniposta ha scritto:
> 21:34 gio11lug2013
>
> (come regola base, da lun08apr2013
> potrᅵ esserci martedᅵ, giovedᅵ e sabato)
>
> - Gio 11 Lug 2013, 20:57,
> sandro <coyote.wizard*tiscalinet-it> ha scritto:
>
>> Di somma algebrica parlo.
>
> - Quando poi passi alla pratica, non puoi mettere insieme
> indifferentemente segnali in fase o in opposizione, ci sei?
No, non ci sono, perche' continuo ad afferrare bene cos'hai in mente di
fare.
>> Certo, come nelle matrici n-1 (ad esempio, negli ibridi telefonici).
>> Ma l'operazione funziona solo su segnali manipolati in un certo modo,
>> ossia, all'interno di sistemi dove oltre al mix del segnale disponi
>> anche dei segnali discreti premix, per poterci lavorare sopra.
>> Se hai il solo mix completo, e i segnali discreti premix sono
>> stati gia' scartati, quella strategia non e' piu' applicabile.
>
> - Ripeto il concetto:
> se (se, nota bene) hai la voce abbastanza in evidenza da poterla
> eliminare o fortemente attenuare, significa che puoi fare anche
> l'operazione inversa, ovvero metterla ancora piᅵ in evidenza.
E chi ha detto, che: "hai la voce abbastanza in evidenza da poterla
eliminare o fortemente attenuare" ?...
Nel caso intopic siamo nell'esatto opposto, da quel che ho capito.
Ti stai avventurando per strade sconosciute.
> I segnali discreti (o quasi: accontentiamoci)
> sono due tracce diverse, l'avevo giᅵ detto all'inizio:
> una con piᅵ riverberi, e una con piᅵ voce.
>
> Hai voglia di parlare di ingredienti e di pizze?.. io no.
>
> E fra poco stacco e mi rifaccio vivo sabato,
> quindi non pensare di fare una lunga discussione con me
Allora sono tranquillo di non deluderti, nel confessarti che non ho mai
desiderato questo.
>> Il wide stereo fa operazioni arbitrarie, e quindi quel che
>> ottieni ti deve stare comunque bene, perche' e' un non-obiettivo.
>> E' solo un effetto, e decidi tu quando e come fermarti: non e'
>
>
> - Non ᅵ un effetto, nel senso che non aggiunge qualcosa di
> artificioso, ma si limita a incrociare i due canali stereo
> variandone i livelli per differenza.
E' artificioso per definizione, perche' opera una modifica nel panorama
stereofonico, che finira' per essere del tutto scollata dalla realta'.
Non e' in discussione se sia piu' o meno "naturale" il meccanismo con
cui agisce, ma il fatto che si tratta di una operazione arbitraria, e
che solo per questo motivo tende ad un risultato che di "naturale" avra'
ben poco.
Se poi tale risultato sara' piacevole o meno, questo e' un altro paio di
maniche, perche' entriamo nella soggettivita' dei gusti.
Ma di mero "effetto" si tratta.
Che poi, non si capisce perche' demonizzare un effetto, se viene usato a
proposito.
>> in grado di soddisfare una precisa richiesta, come ad esempio di
>> posizionarti un certo strumento in un certo posto del panorama.
>
> - Non ho mai detto di voler usare uno strumento massivo per
> operazioni di dettaglio, solo un demente potrebbe pensarlo.
> Perᅵ il principio alla base ᅵ il medesimo, sfrutta le
> differenze fra due tracce audio parzialmente simili
Si ma noi stiamo cercando di fare tutt'altro.
Non dobbiamo aggiungere effetti, ma toglierli, ed e' come tornare
indietro sulla cucina: mentre e' facile agire in una direzione
(cottura), e' praticamente impossibile agire nell'altra (tornare al crudo).
Non facciamo filosofia della domenica.
>> Cioe'?
>> Se registro, per tramite di due microfoni, un audio
>> in una sala da concerto, una volta registrate, le
>> riflessoni della sala in qualche modo si congelano?
>
> - In una registrazione digitale, per esempio vengono campionate. O pensi
> che continuino ad andarsene per conto loro come una stella danzante?
Analogica o digitale, scusa, ma che ti cambia?
Comunque non lo penso, lo fanno: quando mandi in play il file, tutto
quel che e' successo dal vivo verra' replicato esattamente cosi' come
registrato.
I suoni diretti e i suoni riflessi verranno perfettamente riprodotti,
con le loro coerenze e incoerenze, comprese.
Dunque, di che cosa stiamo parlando, esattamente?... Del fatto che ogni
volta che lo rimetti da capo le vicissitudini tra quei due segnali
saranno sempre le stesse? Certamente, sempre le stesse (analogamente a
quel che succederebbe dal vivo fermo restando le stesse condizioni,
d'altra parte), ma... sempre incoerenti tra loro, e sempre imprevedibili
ad un ipotetico algoritmo che ci possa lavorare sopra.
>> E allora come fa, la registrazione, a sortire quell'effetto che
>> fisiologicamente restituisce la sensazione dell'ambiente?...
>
> - Se io registro una voce che fischietta, e il segnale
> campionato ᅵ quello, sempre uguale, come fa a darti l'idea
> di qualcuno che fischietta? Ma che cristo di domande fai.
...
>> Per contro, fermare un larsen e' molto piu' facile,
>> perche' basta il search & destroy tipico di macchine
>> di meta' anni 80, che gia' riuscivano a programmare
>> un filtro notch da 1/20 di ottava in mezzo secondo.
>
> - l'antilarsen in tempo reale viene effettuato
> slittando leggermente in frequenza l'audio in uscita
> (con un procedimento digitale, chiaramente)
Non e' solo questa l'unica strategia adottata dagli antilarsen che, in
particolare, e' applicabile solo per uno speaker che parla: tu prova a
slittare in frequenza uno strumento musicale ad un concerto serio, e
cercare contemporaneamente di rimanere biologicamente vivo...
sandro