Ufficio Stampa PDCI
Roma 13 novembre 2008
Assistiamo da ieri ad uno spettacolo piuttosto penoso: mentre Bonanni e
Angeletti negano ossessivamente di aver partecipato all'incontro segreto
con Berlusconi, l'unico risultato, all'atto pratico, è rappresentato
dalla rottura unilaterale di due sindacati nei confronti della Cgil,
immolando l'unità sindacale sull'altare del governo e della sua necessità
di ottenere una stampella nel mondo del lavoro. Trovo questa deriva
inaccettabile, alla luce dei problemi enormi attraversati dal Paese e
delle politiche adottate in questi mesi a Palazzo Chigi contro i
lavoratori dipendenti e i pensionati. Chi ha imboccato, dunque, una strada
politico-ideologica? La Cgil, che si oppone a questo disegno e ha perciò
proclamato lo sciopero generale, o piuttosto gli altri sindacati?
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