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Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 04-13/01/09

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Centro di Documentazione e Lotta

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Jan 13, 2009, 12:52:55 PM1/13/09
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 04-13/01/09 *
* http:\\it.geocities.com\verbano\archivi\lc01_09.htm *
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SOMMARIO:Precari, Forestali, Eutelia, Emc, Iris Ceramiche, Friuli, Mobile
nel padovano, Fiat, Cartiere, Morti sul lavoro, Lavoratori Portovesme,
Ape, Friuli

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* Visita il sito di Memoria di Classe *
* http:\\it.geocities.com\memoriadiclasse *
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04 gennaio 2009

LAVORATORI PRECARI IN AUMENTO http://www.ilmanifesto.it

In Italia il lavoro è sempre più precario e flessibile. A fotografare una
realtà purtroppo ben nota è l'analisi della Cgia (Associazione artigiani e
piccole imprese) di Mestre, che ha monitorato il mercato del lavoro
ponendo particolare attenzione proprio a quello atipico: dipendenti a
tempo determinato, lavoratori assunti con collaborazioni coordinate e
continuative a progetto, prestatori d'opera occasionali e ex lavoratori
interinali. A settembre 2008 il numero dei precari nel nostro paese ha
raggiunto quasi i 3 milioni, 2.812.700 ad essere proprio precisi. E la
crescita è stata davvero notevole.
Traducendo infatti il numero in percentuali, si nota che negli ultimi
cinque anni il numero dei precari è aumentato del 16,9%, e ormai
rappresentano il 12% del totale degli occupati. La loro crescita, in
cinque anni, è più di cinque volte superiore all'incremento registrato dai
lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (+3,1%). L'area dove si
registra il maggior numero di contrattisti atipici è ovviamente il sud
Italia, dice ancora la Cgia, dove sono più diffuse le attività stagionali
(come l'agricoltura, il turismo, la ristorazione e gli alberghi) e di
conseguenza i rapporti a tempo determinato: ben 940.400, pari al 33,4% del
totale nazionale, contro i 692.600 nel Nord ovest (24,6% del totale),
606.000 al Centro (21,5%) e "solo" 573.700 nel Nordest (20,4%). L'indagine
della Cgia analizza anche l'orario medio settimanale di alcune di queste
figure. Si scopre così che se un cocoprò lavora in media 31 ore alla
settimana, un prestatore d'opera occasionale è impiegato per 23, contro le
37 ore di media settimanale di un operaio o le 35 di un impiegato assunti
invece a tempo indeterminato.

FORESTALI: SCIOPERO IN CALABRIA (Apcom)

Ottomila forestali calabresi dipendenti dell'Afor, inizieranno uno
sciopero ad oltranza il prossimo 8 gennaio per chiedere alla Regione
Calabria che vengano liquidati gli stipendi di novembre e dicembre. Lo
rende noto il Cosnil che ha indetto la protesta e spiega che lo sciopero
Cosnil, terminerà "non appena sarà stato ottenuto lo sblocco delle quote
dal fondo di busta paga da parte della Regione. Ogni due mesi i lavoratori
dell'Afor sono costretti a scendere in piazza per vedersi liquidare il
corrispettivo contrattuale per aver svolto il loro lavoro. I lavoratori
sono ogni volta costretti alla protesta per il comportamento superficiale
e irresponsabile del governo regionale e farebbero molto volentieri a meno
di dover protestare tutte le volte per avere lo stipendio, sottolinea in
una nota il segretario della Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori.


07 gennaio 2009

EUTELIA: DISMESSE ALCUNE ATTIVITA' http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Lavoratori in fibrillazione nelle 17 sedi della Eunics (presente anche in
Puglia, nel Barese, con lo stabilimento di Bitritto, in zona Contrada La
Marchesa). Infatti, il Consiglio di Amministrazione di Eutelia (Eunics è
il marchio Eutelia per le soluzioni e servizi di Information and
Communication Technology; ndr), di mercoledì scorso ha annunciato di aver
deliberato la dismissione delle attività IT del gruppo e di aver dato
mandato all'Amministratore Delegato, di procedere agli adempimenti
necessari, individuando, ove possibile, acquirenti che garantiscano gli
elevati standard di servizio e di assistenza ai numerosi e prestigiosi
clienti, ai quali Eutelia continuerà a garantire l'erogazione dei servizi
e l'assistenza tecnica per tutto il tempo necessario alla conclusione
dell'operazione. I lavoratori sono preoccupati per le ripercussioni che
queste decisioni avranno sul loro posto di lavoro ed hanno invitato "i
rappresentanti delle Regioni ove sono ubicate le sedi Eunics (Piemonte,
Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia)» ad intervenire ad un
«incontro che si terrà presso il Ministero per lo Sviluppo Economico il
prossimo 12 gennaio". Nella sede barese della società Eunics (ex
Getronics) che opera nel settore della tecnologia informatica, fino
all'anno scorso erano impiegati 130 lavoratori.

09 gennaio 2009

EMC: ARRIVANO I LICENZIAMENTI http://www.datamanager.it/c

I risultati preliminari annunciati da Emc per il quarto trimestre fiscale
dovrebbero infondere un certo cauto ottimismo. Chiusura prevista a 4
miliardi di dollari, 8 per cento in più rispetto al terzo trimestre e 4
per cento rispetto al corrispondente trimestre 2007. Continua a esservi
necessità di trovare nuova efficienza e produttività, in altre parole la
ristrutturazione continua. 248 milioni di dollari sono già stati allocati
per riuscire a cogliere questi obiettivi ed altri 125 milioni sono in
lista di attesa. Inevitabile il taglio di personale. Previsti 2.400
licenziamenti, pari al 7% della dimensione occupazionale di Emc,
attualmente di 34.300 dipendenti. La riduzione di personale, secondo
quanto affermato dai vertici della società, permetterà un risparmio di 350
milioni di dollari nel 2009 e ulteriori 500 milioni nel corso del 2010. La
ristrutturazione non interesserà la controllata Vmware, ma sarà tutta
interna a Emc, ovvero il business dell'Information Infrastructure
attualmente organizzato in tre divisioni: storage, security e content
management.

IRIS CERAMICHE http://www.quotidianodelnord.it/i

"La decisione da parte della proprietà di chiudere un'industria ceramica
come l'Iris dove lavorano oltre 780 dipendenti e che si calcola coinvolga
un indotto occupazionale di circa 1000 altri lavoratori, è una scelta
assolutamente incomprensibile e che va stigmatizzata non solo per il fatto
economico in sé, ma anche per come è sviluppata. Una scelta che avviene,
tra l'altro, nello stesso momento in cui la Fiera di Bologna annuncia in
accordo con Confindustria Ceramica, che la più grande manifestazione
fieristica del settore ceramico Cersaie resterà a Bologna almeno fino al
2012. Un segnale questo, che ha significato che dalla crisi del settore ci
potranno essere le condizioni per poterne uscire attraverso il contributo
di tutti. Del resto, nessun segnale di particolare crisi era arrivato, da
parte di Iris, alle rappresentanze dei lavoratori, nè tanto meno alle
istituzioni locali alle quali anzi, erano arrivati segnali di nuovi
investimenti negli stabilimenti del nostro Distretto". La Giunta comunale
di Formigine esprime piena solidarietà ai lavoratori degli stabilimenti
ceramici Iris e si mette a disposizione in collegamento con i Sindaci di
Sassuolo, Fiorano e Viano, per svolgere un ruolo attivo e solidale teso a
scongiurare una chiusura che avrebbe effetti disastrosi su tutto il
territorio distrettuale e che rappresenterebbe un segnale drammatico per
l'intera società modenese.


11 gennaio 2009

TERZIARIO: IN FRIULI CIG ANCHE PER LE COMMESSE
http://carta.ilgazzettino.it/

Il governo regionale lancia un salvagente alle imprese del terziario in
difficoltà, estendendo a tutto il Friuli e non solo alle zone considerate
più a rischio, la possibilità di ottenere la cassa integrazione per i
dipendenti, per un periodo massimo di 6 mesi, beneficiando dell'80% dello
stipendio. In sintesi la parte del fondo nazionale di 15 milioni di euro,
creato per fare fronte all'emergenza, destinata al Friuli Venezia Giulia
sarà messa a disposizione di tutti, cercando di arginare le chiusure delle
aziende di servizio e dei negozi. Sicchè dal 1. gennaio le imprese del
terziario con meno di 50 dipendenti potranno beneficiare degli
ammortizzatori sociali, in caso sia di chiusura che di ristrutturazione.
Sia però chiaro - tiene a precisare il vice dell'associazione dei
commercianti - che beneficeranno degli aiuti, i quali, complessivamente
sono di circa 300 mila euro, soltanto le imprese che si trovano
effettivamente in un condizione di crisi, previa visura dei bilanci e di
accordo con i sindacati.

SETTORE DEL MOBILE IN SCODOSIA: 150 IN CIG http://carta.ilgazzettino.it/

Per il mobile della Scodosia, la crisi congiunturale da anni esistente, si
sta trasformando in crisi strutturale. In pratica, più che crisi è vera
recessione. La Scodosia, area da sempre conosciuta come la patria del
mobile in stile padovano non riesce più a trovare le energie per
rialzarsi. Dopo il drastico ridimensionamento del comparto tessile
(praticamente scomparso), avvenuto tra la fine degli anni '80 e i primi
anni '90, dal 2000 a tirare ulteriormente il freno dell'economia locale è
il settore del mobile classico. Erano ben 150 i lavoratori del mobile di
Casale in cassa integrazione a fine 2008. In pratica le piccole aziende
sono in via di scomparsa ed adesso i problemi incominciano ad everli
quelle medio-grandi. Ma esistono possibili soluzioni? La via da percorrere
da subito è quella di aprire un tavolo di crisi con la presenza di tutti
gli attori sociali, comprese le amministrazioni comunali, in particolare
di Montagnana, Casale e Megliadino San Fidenzio, le quali speriamo che
prendano l'esempio del Comune di Este, di farsi carico dei lavoratori
cassaintegrati e delle loro famiglie perchè la situazione che stiamo
vivendo sta avendo effetti negativi di difficile quantificazione».

FIAT http://www.ilmanifesto.it/

Un volantinaggio dei delegati dello stabilimento Fiat di Pomigliano si è
svolto ieri in alcuni centri commerciali della provincia, per portare
all'attenzione pubblica la situazione degli operai, in cassa integrazione
fino all'8 febbraio: tra condoni di fine anno e ratei bancari, alcuni
operai si sono ritrovati in busta paga solo due euro. Un attivo con i
segretari nazionali dei sindacati è stato annunciato per il prossimo 20
gennaio. C'è il timore, tra lavoratori e sindacati, che lo stabilimento
venga pesantemente ridimensionato.


12 gennaio 2009

CARTIERE: CIG http://www.e-gazette.it/

La crisi economica si fa sentire anche nel settore della carta. Dal 2
febbraio scatterà la cassa integrazione straordinaria per 133 dipendenti
delle cartiere Pigna di Alzano Lombardo (Bergamo). Il provvedimento è la
conseguenza della chiusura dell'intero reparto produzione carta che
forniva, ormai, solo il 40 per cento del fabbisogno interno dell'azienda.
Stessa sorte era toccata ai 140 lavoratori della cartiera Ahlstrom di
Ascoli Piceno, in cassa integrazione da quasi un anno, che nei giorni
scorsi hanno manifestato davanti ai cancelli dello stabilimento della
multinazionale finlandese, la quale ha annunciato la vendita. I sindacati
hanno chiesto l'intervento del ministro dello Sviluppo economico Claudio
Scajola per sbloccare le trattative che potrebbero portare alla cessione
dell'azienda a investitori cinesi o di altra provenienza. Adesso c'è
attesa per l'esito dell'incontro convocato per il 14 gennaio a Roma,
presso il ministero dello Sviluppo economico, al quale però non è stata
confermata la presenza dell'azienda finlandese. Complessa anche la vicenda
dell'Industrie cartarie di Canino, per la cui risoluzione il 13 gennaio è
stato fissato un incontro a Roma con l'assessore regionale alle Politiche
del lavoro Tibaldi a cui parteciperanno anche i sindaci di Canino e di
Montalto.

MORTI SUL LAVORO: 4 IN DUE GIORNI http://www.repubblica.it/

Quattro incidenti mortali sul lavoro nelle ultime 48 ore, che aggravano il
bilancio, già alto, delle morti bianche nel 2009: 33 i casi dal primo di
gennaio a oggi. Da Nord a Sud, in questi due giorni quattro persone hanno
perso la vita mentre svolgevano le loro mansioni: in Sicilia, a Trieste e
a Torino.
Sicilia. L'ultima vittima si chiama Rosario Cardile, aveva 47 anni, era
dipendente del Gruppo ormeggiatori del porto di Augusta, in provincia di
Siracusa). E' rimasto ucciso nel tardo pomeriggio di oggi, durante le
operazioni di attracco di una nave. Un collega ha cercato di soccorrerlo:
non ce l'ha fatta ed è rimasto ferito, in modo non grave. Cgil, Cisl e Uil
hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dei portuali siciliani a partire
dalle 6 di domani mattina. La notte scorsa, invece, nel villaggio di Santa
Margherita a Messina è morto Giovanni Puglisi, imprenditore di 63 anni. E'
rimasto incastrato nella cabina di un escavatore mentre lavorava in una
sua proprietà. L'ipotesi è che l'uomo abbia visto il mezzo in bilico e
abbia cercato, da solo, di spostarlo, ma sia rimasto bloccato all'interno
dell'abitacolo.
Trieste. Stamattina Dusan Poldini, 37 anni, operaio, aveva iniziato il
turno alle otto alla ferriera Lucchini-Servestal di Trieste. Alle dieci e
mezza un collega lo ha trovato morto: il suo corpo era incastrato sotto
alcuni ingranaggi. Aveva ferite profonde. Oggi le rappresentanze sindacali
hanno proclamato uno sciopero di otto ore e hanno chiesto un incontro
urgente con l'azienda per conoscere la dinamica dell'infortunio e
l'attivazione del tavolo di sicurezza per verificare l'applicazione delle
procedure.
Torino. Stamattina è morto anche un operaio di 46 anni che lavorava in una
cartiera della "Turincarta", a San Maurizio Canavese. L'uomo stava
effettuando operazioni di manutenzione e pulizia di un nastro
trasportatore, quando, secondo una prima ricostruzione non ancora
confermata, un suo collega lo ha messo in azione, senza accorgersi della
sua presenza. L'operaio è deceduto sul colpo, schiacciato dal nastro.
I feriti. A Brindisi due operai sono rimasti feriti all'interno di una
centrale Enel. Un altro uomo è in condizioni abbastanza gravi dopo
l'incidente in un cantiere stradale nel Trevigiano.

SCIOPERO NEI PORTI CONTRO LE MORTI BIANCHE http://www.quotidianodelnord.it/

A seguito degli incidenti mortali avvenuti nei porti di Trieste e di
Augusta che hanno coinvolto un dipendente di un'impresa metalmeccanica ed
un ormeggiatore, le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti hanno indetto lo stop simbolico delle attivita' in tutti i
porti italiani il 16 gennaio dalle 12 alle 12.10. Nella giornata di oggi
sono fermi per 24 ore i porti della Sicilia ed iniziative specifiche sulla
sicurezza saranno decise a livello locale.

PORTOVESME: SCIOPERO http://www.sardegnaoggi.it/

Si è aperta con un blitz all'alba che ha bloccato per un'ora la stazione
ferroviaria di Villamassargia, la settimana di mobilitazione di lavoratori
e sindacati del polo industriale di Portovesme. All'azione di protesta che
ha provocato ritardi ai treni dei pendolari sulla linea
Carbonia-Iglesias-Cagliari, si è sommata la manifestazione di un centinaio
di operai delle ditte d'appalto della Euralluminia organizzata davanti ai
cancelli della fabbrica.
Ad occupare i binari della stazione di Villamassargia sono stati invece
gli operai della Otefal Sail, già protagonisti venerdì scorso di un blocco
stradale che ha paralizzato per diverse ore il traffico intorno alla zona
industriale di Portovesme, compresi i collegamenti marittimi con
Carloforte.
La tensione tra i lavoratori continua a crescere: senza stipendio da tre
mesi, i dipendenti della Otefal (azienda della ex Ila che produce
semilavorati in alluminio) non possono nemmeno contare sull'ombrello della
cassa integrazione. La crisi investe tutte le fabbriche della zona.
L'Eurallumina, in particolare, ha già fermato due linee dello zinco,
tagliando la produzione del 50% e annunciando la riduzione di 150
lavoratori.


13 gennaio 2009

APE: LA FABBRICA CHIUDE http://carta.ilgazzettino.it/

Cancelli chiusi, fabbrica vuota. Amara sorpresa ieri mattina per i 90
lavoratori dell'Ape di Refrontolo, in via Crevada, operai ed impiegati
dell'ex stabilimento Marmitte Zara, che alla ripresa lavorativa dopo le
ferie - erano a casa dal 19 dicembre scorso - hanno trovato gli ingressi
bloccati, chiusi a chiave.
All'oscuro ancora del fatto che solo mercoledì della settimana scorsa
l'azienda, che dopo la procedura fallimentare avviata circa due anni fa
era stata rilevata in affitto dalla Valle di Villorba fino al 31 dicembre
2008 con facoltà di acquisto, aveva dichiarato la procedura di mobilità
per oltre 70 dei 90 dipendenti. Allarmati, hanno fatto arrivare in tutta
fretta il rappresentante sindacale della Fiom Cgil Loris Scarpa che con le
Rsu aziendali ha organizzato immediatamente una manifestazione sulla
trafficata provinciale che collega Conegliano a Pieve di Soligo per
denunciare il comportamento della proprietà. Un vero fulmine a ciel
sereno, considerato che all'Ape non mancavano commesse e lavoro, anzi fino
al 19 dicembre si effettuavano pure gli straordinari. Non c'erano
avvisaglie di alcun tipo di crisi.
Sul posto è arrivata ieri mattina la dottoressa Vettor, curatore
fallimentare, a cui sono state consegnate le chiavi dello stabilimento
dopo la scadenza dell'affitto, prendendo di fatto possesso dello stabile
miseramente vuoto. Solo qualche ora dopo agli operai è stato concesso di
entrare per ritirare dagli spogliatoi gli effetti personali, mentre i
sindacalisti hanno effettuato un sopralluogo nell'azienda letteralmente
svuotata.

FRIULI: CIG http://carta.ilgazzettino.it/

Negli ultimi mesi hanno dovuto, loro malgrado, ricorrere alla cassa
integrazione (perlopiù ordinaria, sull'ordine delle 7-13 settimane) quasi
tutte le grandi aziende friulane: da Pittini di Rivoli di Osoppo, a Rino
Snaidero di Majano, fino al colosso delle Acciaierie Bertoli Safau. Ed è
proprio il quadro di flessione negli ordinativi registrata dall'Abs di
Cargnacco di Pozzuolo che ha fatto riflettere i sindacati della Fim-Cisl
della provincia di Udine su un'altra grande azienda, la Danieli di
Buttrio, che dà lavoro a centinaia di persone. In realtà il sindacato non
ha ancora ricevuto alcuna richiesta di cassa integrazione; da settimane,
tuttavia, giungono insistenti delle voci riguardo mancati rinnovi del
contratto. Non si sa quanto siano fondate e quanto il fenomeno sia esteso.
In ogni caso si cerca un confronto con l'azienda che ormai da quindici
anni non ha contatti con le organizzazioni sindacali. Danieli è, infatti,
una delle poche aziende friulane che al suo interno non conta un corpo Rsu
riconosciuto e attivo, nonostante i numeri elevati dell'organico in
produzione. È in fase di definizione, peraltro, il procedimento per il
riconoscimento di un Rsu per ora di fatto composta da maestranze referenti
della Fiom-Cgil. Danieli conta 2.000 dipendenti. E' prevista un'assemblea
generale con i lavoratori dei tre turni.


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