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E se ho poche spese?

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Lara

unread,
Jan 17, 2004, 4:06:53 AM1/17/04
to
Ciao a tutti,
leggevo alcuni post qui e vedo che suggerite di non tenere la P.IVA se si
prende sui 100 euro al giorno.

Io ne prendo anche un po' di meno (sud italia, consulente da poco, uscita
da miseri co.co.co e da un'azienda che mi ha promesso la luna, mi ha
vincolato con loro e poi non mi ha MAI fatta lavorare), però ho valutato
un paio di cose:

- Non mi sono iscritta all'INPS (non è obbligatorio mi pare per consulenti
non iscritti alla CCIA), ma ho aperto un piccolo fondo di risparmio.

- Acquisto software e hardware anche per i miei amici e conoscenti, in
modo da scalare più IVA (non tantissima, ma meglio di nulla)

- Al momento vivo in casa coi miei, pago solo il telefono.

- Cerco di non usare l'auto (di famiglia) quando possibile, uso i mezzi
pubblici il cui costo è nettamente inferiore alle spese di benzina,
assicurazione e parcheggio.

- Sto risparmiando soldi per il mio futuro.

Tutto sommato, la grande spesa è solo il versamento dell'IVA no?

A questo punto *a vostro parere* conviene tenere aperta una P.IVA, in
attesa di trovare contatti più remunerativi? (Avrei un contatto da 150
euro netti al giorno, ma le cose vanno per le lunghe)

Gradisco pareri, ciao a tutti

Lara


--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


Setec Astronomy

unread,
Jan 17, 2004, 4:12:54 AM1/17/04
to
Lara wrote:

> - Acquisto software e hardware anche per i miei amici e conoscenti, in
> modo da scalare più IVA (non tantissima, ma meglio di nulla)

Non sono tanto convinto questo sia fiscalmente "legale".

> Tutto sommato, la grande spesa è solo il versamento dell'IVA no?

Il versamento dell'IVA non e' una spesa.

--
I am what I am, I do what I can

SR

unread,
Jan 17, 2004, 4:27:19 AM1/17/04
to

"Setec Astronomy" <setec@_NO_NOSPAM_freemail.it> ha scritto nel messaggio
news:q07Ob.257858$vO5.10...@twister1.libero.it...

> Lara wrote:
>
> > - Acquisto software e hardware anche per i miei amici e conoscenti, in
> > modo da scalare più IVA (non tantissima, ma meglio di nulla)
>
> Non sono tanto convinto questo sia fiscalmente "legale".
>
No, non lo è ma non posso che capire Lara: se tu scaricassi l'IVA, e
comperassi 1 pc a tuo fratellino o a tuo padre, cosa fai, gli fai pagare
l'IVA e gli emetti fattura? Ma per piacere...

In relatà il discorso di Lara è giusto: ha poche spese e di quello che
spende riesce a scaricare. Fa bene.


Alessandro Trebbi

unread,
Jan 17, 2004, 4:57:54 AM1/17/04
to

"SR" <ste...@despammed.com> wrote in message
news:te7Ob.44386$Jw2....@tornado.fastwebnet.it...

> No, non lo è ma non posso che capire Lara: se tu scaricassi l'IVA, e
> comperassi 1 pc a tuo fratellino o a tuo padre, cosa fai, gli fai pagare
> l'IVA e gli emetti fattura? Ma per piacere...
>
> In relatà il discorso di Lara è giusto: ha poche spese e di quello che
> spende riesce a scaricare. Fa bene.

aggiungo che secondo gli studi di settore dobbiamo fatturare un tot e
spendere un tot; io negli ultimi due anni ho avuto poche spese (e pagato un
bel po' di tasse :( ),ora il mio comemrcialista mi ha detto che se spendo
poco anche quest'anno mi scatta automaticamente un controllo (dopo il terzo
anno consecutivo), devo spendere in un modo o nell'altro quello che secondo
il fisco e' necessario per la mia attivita'... e da lunedi' avro' il mio bel
portatile nuovo (per cominciare, anche se onestamente non mi serve a nulla,
quello vecchio per me basta ed avanza e le societa' per cui lavoro
preferiscono che non mi porti il mio pc ma lavoro con la loro attrezzatura,
spero mi ringrazierete come nel famoso spot perche' metto in moto
l'economia)

[M.I.] Ester

unread,
Jan 17, 2004, 5:02:58 AM1/17/04
to
*Alessandro Trebbi* (email: a.tr...@libero.it) dice:


> aggiungo che secondo gli studi di settore dobbiamo fatturare un tot e
> spendere un tot; io negli ultimi due anni ho avuto poche spese (e

In effetti io mi trovo nella stessa situazione del spendo poco - guadagno
"molto"

Allora sto cercando di farmi fatturare tutto: dai cd vergine ai biglietti
del treno (viaggi di lavoro).
E se il mio ragazzo deve comprare pezzi per i suoi 5 computer (quindi è più
probabile che faccia più spese di me) li acquisto a nome mio..

Altro non saprei, non ho la macchina, vivo a casa con i miei (ho 21 anni),
insegno quindi non ho bisogno di comprare mobilia et similia per un
ufficio,dato che devo sempre andare dal cliente...

Altro non mi viene in mente

Ciao
Ester

--
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http://www.dotnethell.it/Tips/Tip.aspx?TipID=82

TIPS su Office: http://www.dotnethell.it/tips/default.aspx?CategoryID=3

Sergio Meinardi

unread,
Jan 17, 2004, 5:21:31 AM1/17/04
to
>- Non mi sono iscritta all'INPS (non è obbligatorio mi pare per consulenti
>non iscritti alla CCIA), ma ho aperto un piccolo fondo di risparmio.
Non sono sicuro di questa affermazione.
Come consulente non iscritto ad albo devi iscriverti alla gestione
separata INPS.
Saluti

Sergio Meinardi - Imperia
AIP # 2271 www.aipnet.it

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 17, 2004, 8:18:54 AM1/17/04
to
Basilea umeteron k...@lopppp.it (Lara), (Sat, 17 Jan 2004 10:06:53 +0100)
graphoi :

> A questo punto *a vostro parere* conviene tenere aperta una P.IVA, in
> attesa di trovare contatti più remunerativi? (Avrei un contatto da 150
> euro netti al giorno, ma le cose vanno per le lunghe)
>
> Gradisco pareri, ciao a tutti

La tua strategia e' meravigliosa.

Ma sei gia' stata battuta , dai cinesi.

Loro mangiano un piatto di riso al giorno, vivono ammassati
in dei grossi magazzini, cioe' dormono a fianco del posto di lavoro,
dandosi il cambio giorno e notte. Pagano cosi' meno corrente.
Hanno una sola persona che fa i contratti per tutti, e gli altri vestono
sempre con gli stessi due stracci. Pagano un affitto irrisorio perche' in
un capannone da 3000 euro/mese di affitto ci stanno in 200, per la legge
non esistono e quindi non pagano INAIL, INPS, IRPEF.

Prova a battere loro, adesso: devi solo diventare anoressica, naturista,
apolide, clochard,e avrai meno spese di loro.

Il problema italiano e' proprio quello di avere un'imprenditoria,
un'artigianato, un professionismo STRACCIONE. Cioe' un professionismo nel
quale si pensa di avere vantaggio competitivo abbassando i prezzi, a
scapito degli investimenti e delle spese.

Questo genere di cose fa si che ci siano persone come te che si offrono a
costo basso. Ovviamente, iniziato il trend, il futuro e' di chi e' piu'
disposto a fare il negro, rispetto agli alti.

Solo che le condizioni MINIME di vita che per te rappresentano una spesa
"bassa", per altri sono un lusso da nababbi.

Preparati a competere con loro, nel mondo del "io faccio un prezzo piu'
basso".

Altri preferiscono lottare puntando a qualificarsi.

De gustibus.

Lev

--
##############################Lev's'ICQ#50817865########################
My Homepage: http://www.wolfstep.cc Lev's Coven http://www.streghe.cc
Yes, i'm trendy too, i got my blog: http://wolfstep.splinder.it
Di carattere somiglio molto al porcospino: fuori ci sono le spine.
Dentro c'e' il porco.(Lev)

Lara

unread,
Jan 17, 2004, 6:32:37 AM1/17/04
to
Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar ha scritto:

> Questo genere di cose fa si che ci siano persone come te che si offrono a
> costo basso. Ovviamente, iniziato il trend, il futuro e' di chi e' piu'
> disposto a fare il negro, rispetto agli alti.

> Altri preferiscono lottare puntando a qualificarsi.

Credo di non essermi espressa bene se fai questi commenti "fuori luogo".
Io prendo poco al giorno perchè lavoro 2-3 ore appunto al giorno.

Sono qualificata e certificata, l'unico "problema" è che al momento non ho
spese...devo correre in cerca di soldi da spendere e tasse da pagare?


Eppoi se volessi seguire la teoria: "Chiedo di più così non svaluto il
lavoro di chi, a parità di condizioni e competenze, vive in una zona più
benestante e che offre lavoro" qui non vedrei nemmeno i miei 70-80 euro al
giorno...

La porta sarebbe sempre aperta perchè il mio lavoro qui lo fanno anche a
50 euro al giorno... se devo salire a 150 per far si che l'economia non
crolli crollerò io che quaggiù fatico a vivere...

Cordialità

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 17, 2004, 8:40:58 AM1/17/04
to
Basilea umeteron k...@lopppp.it (Lara), (Sat, 17 Jan 2004 12:32:37 +0100)
graphoi :

> Eppoi se volessi seguire la teoria: "Chiedo di più così non svaluto il
> lavoro di chi, a parità di condizioni e competenze, vive in una zona più
> benestante e che offre lavoro" qui non vedrei nemmeno i miei 70-80 euro al
> giorno...

Figlia bella, il problema non e' "quale strada prendi", il problema a'
"dove porti".

In america si dice che ti porta "back to bombay", un termine che hanno
coniato per storpiare B2B, e che significa una cosa molto semplice:
con la tua logica, o TU torni nel tuo terzo mondo quando non servi piu',
o il posto in cui ti trovi diviene terzo mondo a sua volta perche' i
salari scendono troppo.

E questo succedera' a prescindere dal fatto che lo teorizziamo o meno,
e dal fatto che tu sia piu' o meno brava a dimostrare che "cciai
rraggione".

Nel momento in cui tu svacchi i prezzi, stai danneggiando tutti gli altri.
Che ti piaccia o meno.

A quel punto, io mi sento autorizzatissimo a mettere in outsourcing
in india il mio servizio di assistenza remota sui clusters, anziche'
assumere un sistemista italiano.

Dimmi un po', sei disposta a lavorare per meno di 5 dollari al giorno?

No, perche' sara' meglio, altrimenti come dici tu , "non vedi neanche quei
5 euro al giorno".

Continua pure su questa strada, basta che non ti lamenti quando scopri
dove ti porta.

Lara

unread,
Jan 17, 2004, 6:52:40 AM1/17/04
to
Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar ha scritto:

> Nel momento in cui tu svacchi i prezzi, stai danneggiando tutti gli altri.


> Che ti piaccia o meno.

Non danneggio nessuno finquando sto quaggiů..anche perchč ho un prezzario
piuttosto alto per la zona...
Forse danneggerei te e gli altri se vengo lassů a fare lo stesso lavoro
per la stessa cifra che mi danno qua (impensabile!!)

Sono piuttosto costosa per la *mia* zona...

Scommetto che sei del nord e stai pure pieno di soldi...

Leggo spesso quelle specie di sondaggi che fanno sui compensi medi per
professionisti IT.
Io quaggiů non le ho mai sentite nominare quelle cifre (in aziende medie)

Ciao :-(

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 17, 2004, 9:55:49 AM1/17/04
to
Basilea umeteron k...@lopppp.it (Lara), (Sat, 17 Jan 2004 12:52:40 +0100)
graphoi :

> Non danneggio nessuno finquando sto quaggiù..

Neanche gli indiani danneggiano qualcuno a Bombay, quando
lavorano per 5 dollari al giorno.

Chiediti come mai non trovi lavoro......


> anche perchè ho un prezzario


> piuttosto alto per la zona...

Per la zona quale?
Per Bombay sei altissima.

Quando sarai scesa intorno ai 5 dollari al giorno ne ridiscutiamo.

Come ho detto, il problema non e' la strada che prendi, ma dove ti porta.

Tra 15 anni, quando non potrai fare nemmeno quello che stai facendo oggi,
e con quel che fai oggi non hai nulla di buono da scrivere sul curriculum,
ne riparliamo.

Forse quelli come te aspettano che il grande demiurgo della
destra/sinistra arrivi e li renda tutti ricchi. Forse aspettate che
"cambi il mercato". Non so cosa aspettiate, ma di certo state tirando a
campare ASPETTANDO.

Sarcazzo cosa aspettate. Ma tra 15 anni, che cazzo ci scrivi sul
curruculum, mi sono laureata 15 anni fa e poi ho tirato a campare
aspettando?

Credi che sara' cosi' semplice anche il solo tirare a campare, quando
avrai la tua cinquantina d'anni e avrai solo tirato a campare abbassando
le spese?

Siete penosi: non state costruendo una sega, non vi chiedete che cazzo
volete fare da grandi, non fate NIENTE per migliorare il vostro stesso
futuro, per accumulare competenze o credito, e poi?

E poi cosa farai, quando non avrai nemmeno la bella presenza di oggi, e
sarai troppo vecchia perche' qualcuno investa nella tua formazione?

Bella roba che stai facendo: stai trasformando il meridione nella bombay
d'italia, danneggiando il resto del paese, per divorare come i vermi di
una mela il tuo stesso futuro.

Detto come va detto: il meccanismo dei named account mi garantisce
comunque di sopravvivere. Alla voce prosperare c'e' la competenza
acquisita nel tempo.

Svacca pure il mercato lo-end, chissenefotte. Ma ricordati che il periodo
delle pensioni sociali minime e' finito. Non e' che fra 35 anni ti metti a
piagnucolare che non sai come mangiare, vero?

Ricordati che il conto arriva sempre.

Francesco

unread,
Jan 17, 2004, 8:29:06 AM1/17/04
to
"Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar" <L...@streghe.cc> ha scritto
nel messaggio
news:pan.2004.01.17....@strakazzinkul.cittammuert.kazztilegg.mavaffankul.zz...

> Basilea umeteron k...@lopppp.it (Lara), (Sat, 17 Jan 2004 12:52:40 +0100)
> graphoi :
>
> > Non danneggio nessuno finquando sto quaggiù..
>
> Neanche gli indiani danneggiano qualcuno a Bombay, quando
> lavorano per 5 dollari al giorno.
[CUT]

Comprendo pienamente l'amarezza e il punto di vista di Lev come le sue
argomentazioni: non fanno una piega.

Quello che non riesco a comprendere è come tutta la sua argomentazione calzi
con la richiesta di Lara... come non posso discutere il comportamento di
Lara stessa; Lev, mi spieghi per favore come mai ti ha angosciato tanto il
suo ragionamento?

Anche in privato se pensi sia il caso.

Ciao.

Francesco


giorgio

unread,
Jan 17, 2004, 8:34:15 AM1/17/04
to
> Siete penosi: non state costruendo una sega, non vi chiedete che cazzo
> volete fare da grandi, non fate NIENTE per migliorare il vostro stesso
> futuro, per accumulare competenze o credito, e poi?

E' la risposta piu' arrogante, presuntuosa e fuori luogo che ho letto su
usenet.
Vivo nel nordest, ma vengo da Genova. Che non e' 'meridione', ma e'
comunque una citta' dove e' difficile campare. Qui trovo lavoro e posso
permettermi il lusso di contrattare o di chiedere parcelle 'allineate al
mercato'. Ma probabilmente se tornassi a Genova queste cifre me le
scorderei.

Non oso pensare che cosa possa chiedere in altre parti d'Italia.

Se probabilmente tu, dall'alto della tua professionalita', rinunciassi ad
un po' della tua presunzione ed emigrassi (al sud) avresti meno tempo per
fare commenti personali e dare del 'penoso' a destra e a manca. Tieni conto
che molto probabilmente la penso come te sul parassitismo statale (e NON
sono leghista), ma mi rendo conto che non basta uno che si sveglia
'bauscia' per cambiare la situazione al sud.

Saluti

F.B.

unread,
Jan 17, 2004, 8:40:59 AM1/17/04
to
[cut]

> Credo di non essermi espressa bene se fai questi commenti "fuori luogo".
> Io prendo poco al giorno perchè lavoro 2-3 ore appunto al giorno.
>
> Sono qualificata e certificata, l'unico "problema" è che al momento non ho
> spese...devo correre in cerca di soldi da spendere e tasse da pagare?

Ammetto di aver letto il tuo post originario e la risposta di Levoivoddin di
corsa.

La risposta però è SI'

Il mio papà (e non mi toccate il papà, eh!) dice che sarebbe contento di
pagare un miliardo di tasse l'anno. Perchè significherebbe che di miliardi
ne ha guadagnati due.

Dice poi anche che la strategia del risparmio è fallimentare: conviene
guadagnare il più possibile piuttosto che adattarsi, perchè per quanto ci si
possa adattare, non sarà mai abbastanza (per via dei cinesi, a causa di
imprevisti eccetera).

E' un punto di vista positivo (ma mio papà non è uno squalo capitalista,
badabene): che le tue energie siano impiegate per portare a casa quanti più
denari puoi, piuttosto che per trovare il modo di provvedere a tutte le
necessità che la vita ti presenta contando su quello che porti a casa.

E' tutto qui. Si può non condividere, però a me sembra di buon senso.

-"sono venuti i ladri in casa mia, hanno rubato cento milioni di gioielli"
-"si vede che li avevi, cento milioni di gioielli"

Chi si adatta finisce per attuare la strategia della rana bollita. E di
cuochi che alzano la fiamma sotto la casseruola attualmente non c'è dubbio
che ce ne siano fin troppi.

Purtroppo, come sembra intuire dal "modello anglosassone", i rischi del
"pensiero positivo" di cui sopra sono di finire a vivere per lavorare:
profumatamente remunerati perchè una remunerazione profumata si rende
necessaria (se vedi solo la stanza d'albergo e l'ufficio poi per tutto il
resto - pulizie, cura e controllo di parenti infanti e anziani, commissioni,
manutenzioni di case e veicoli eccetera - devi poter pagare qualcuno causa
mancanza di tempo).

F.B.
(i miei due pennies al riguardo)


Franco

unread,
Jan 17, 2004, 8:43:04 AM1/17/04
to

"giorgio" <gioca90.L...@libero.it> wrote in message
news:pan.2004.01.17....@libero.it...

> Vivo nel nordest, ma vengo da Genova. Che non e' 'meridione', ma e'
> comunque una citta' dove e' difficile campare. Qui trovo lavoro e posso
> permettermi il lusso di contrattare o di chiedere parcelle 'allineate al
> mercato'. Ma probabilmente se tornassi a Genova queste cifre me le
> scorderei.
>
> Non oso pensare che cosa possa chiedere in altre parti d'Italia.
>

In parte sono d'accordo, ma non puoi negare le responsabilita' di chi
accetta passivamente la situazione perche' tanto siamo al sud e quindi e'
giusto cosi'. Il problema e' sempre lo stesso, la diversita' nella
ripartizione degli utili. Non e' che un consulente a Roma costa meno di uno
di Milano, ma sono le aziende che si trattengono molto di piu'. E su questo,
negare anche le responsabilita' di chi accetta passivamente questa
situazione non e' utile; sicuramente Levo usa dei toni molto bruschi ma la
sostanza rimane. Non dico a tutti di emigrare perche' ovviamente non e' una
soluzione possibile ma nemmeno di lasciar scorrere la situazione come e'
perche' vivere eternamente nella speranza e' solo un'illusione da cui prima
o poi ci si sveglia e ci si trova a fare i conti.


giorgio

unread,
Jan 17, 2004, 8:47:47 AM1/17/04
to
> Dice poi anche che la strategia del risparmio è fallimentare: conviene
> guadagnare il più possibile piuttosto che adattarsi, perchè per quanto ci si
> possa adattare, non sarà mai abbastanza (per via dei cinesi, a causa di
> imprevisti eccetera).

ok, da domani raddoppio le parcelle, perche' e' giusto cosi'.
Dopodomani vengo a mangiare da te...

> E' un punto di vista positivo (ma mio papà non è uno squalo capitalista,
> badabene): che le tue energie siano impiegate per portare a casa quanti più
> denari puoi, piuttosto che per trovare il modo di provvedere a tutte le
> necessità che la vita ti presenta contando su quello che porti a casa.

non e' che le due cose sono mutuamente esclusive. Da una parte c'e' un
albero con i frutti che ha, dall'altra la gente che li vuol cogliere. Non
sei tu che vuoi coglierli che influenzi il numero e la qualita' della
frutta sul ramo! Tu stai guardando il tuo albero e giudichi il mio
comportamento, ma il mio albero e' diverso dal tuo! (cioe' l'albero di
Lara)

> E' tutto qui. Si può non condividere, però a me sembra di buon senso.

e' un po' la filosofia di 'ogni lasciata e' persa'. E' valida,
sicuramente. Almeno finche' non hai insegnato ai tuoi figli che il denaro
e' la cosa piu' importante che ci sia, e spera che loro ne guadagnino a
sufficienza, altrimenti ti spolperanno vivo (senza chiuderti in un ospizio
altrimenti mangi il capitale). Ma questo e' argomento di un altro
newsgroup...


giorgio

unread,
Jan 17, 2004, 8:53:26 AM1/17/04
to
> In parte sono d'accordo, ma non puoi negare le responsabilita' di chi
> accetta passivamente la situazione perche' tanto siamo al sud e quindi e'
> giusto cosi'.

Sono d'accordissimo con te. Ci sono situazioni raccapriccianti (l'anno
scorso ho pagato 9000 euro di inps, e la mia vicina di casa e' in mutua da
due anni, e nel frattempo ha maturato le ferie!), ma mi metto nei panni di
chi sta 'sotto' e deve comunque mettere qualcosa nel piatto la sera.
Ho diversi amici a Bari, che vivono in famiglia a trent'anni passati e
vivono portando 'stipendi' da fame che contribuiscono ad arrotondare lo
stipendio comunale del padre. Futuro, zero. E la prossima generazione non
avra' un elemento che lavora a stipendio fisso. Quindi prima o poi, piu' o
meno bruscamente, la situazione dovra' cambiare.

> Non dico a tutti di emigrare perche' ovviamente non e' una
> soluzione possibile ma nemmeno di lasciar scorrere la situazione come e'
> perche' vivere eternamente nella speranza e' solo un'illusione da cui prima
> o poi ci si sveglia e ci si trova a fare i conti.

D'accordissimo con te

ciao

Franco

unread,
Jan 17, 2004, 9:06:35 AM1/17/04
to

"Lara" <k...@lopppp.it> wrote in message
news:buau0c$d2h$1...@news.newsland.it...

>
> A questo punto *a vostro parere* conviene tenere aperta una P.IVA, in
> attesa di trovare contatti piů remunerativi? (Avrei un contatto da 150

> euro netti al giorno, ma le cose vanno per le lunghe)
>
> Gradisco pareri, ciao a tutti
>
> Lara

No, perche' puoi aprirla quando vuoi quindi conviene attendere almeno un
progetto sostanzioso. Sull'iva riciclata alla fine non fa una grande
differenza (e sarebbe anche illegale, rischi pure che ti beccano oltre che
evadi le tasse). Il discorso cambierebbe se avessi spese reali e consistenti
come l'affito di casa/ufficio, una macchina, ecc. ecc.


sergio

unread,
Jan 17, 2004, 10:51:21 AM1/17/04
to
> Non e' che un consulente a Roma costa meno di uno
> di Milano, ma sono le aziende che si trattengono molto di piu'.

un tempo forse ... oggi le offerte economiche su Milano e Roma sono molto
simili (verso il basso).
Per il mio particolare lavoro (faccio il freelance puro) mi capita spesso di
fare colloqui per acquisire nuovi contatti; non sarò un genio
dell'informatica, ma me la cavo piuttosto bene, in 12 anni di carriera (più
10 di passione/hobby) ho fatto veramente di tutto (programmatore,
sistemista, analista, dba, project manager, MIS manager, imprenditore ...)
ma quando si arriva al dunque (leggasi soldi) chissà perchè, cosa leggo
negli occhi dell'interlocutore ? bravo, si, ma guadagna troppo, la sua
tariffa giornaliera è troppo alta ... ora dico, in questo periodo fatturo
dai 40.000 ai 50.000 euro/anno su Milano, dividendo per 250 gg/anno siamo
sui 200-250 euro/giorno, vi sembrano troppi per una persona in grado di
ricoprire più ruoli (anche contemporaneamente, ormai conosco i miei polli
... ;-(( .. ) e di prendersi responsabilità di progetto ?
A me sembrano anche pochi, chissà perchè ... c'è qualcosa che non mi torna
in questi ragionamenti ... >:-((

Ciao
Sergio

Maurizio

unread,
Jan 17, 2004, 11:49:59 AM1/17/04
to

"Alessandro Trebbi" <a.tr...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:CG7Ob.131986$_P.47...@news4.tin.it...

>
> aggiungo che secondo gli studi di settore dobbiamo fatturare un tot e
> spendere un tot; io negli ultimi due anni ho avuto poche spese (e pagato
un
> bel po' di tasse :( ),ora il mio comemrcialista mi ha detto che se spendo
> poco anche quest'anno mi scatta automaticamente un controllo (dopo il
terzo
> anno consecutivo), devo spendere in un modo o nell'altro quello che
secondo
> il fisco e' necessario per la mia attivita'...


Spe', spe'...qualcosa non mi quadra: perchè ti scattterebbe un controllo ?
Da quanto ho capito io, se spendi troppo (e scarichi un botto di roba) la
lampadina di allarme si accende perchè per loro hai troppe spese da
scaricare rispetto al fatturato, con l'utile rimanente non puoi vivere
quindi hai evaso qualcosa.
Se spendo poco perchè mi basta usare lo stesso pc da 10 anni, la stessa
macchina da 15 anni (come la mia mitica Escort), abito nella casa al mare
dei miei e mi scaldo con la legna, e scrivo il software su carta...avrò
mediamente più utile ma ci pago tutte le tasse, che cosa mi vorrebbero
controllare ?
Se, al contrario, al limite spendessi senza dichiararlo, sarei fesso perchè
non scaricherei nulla.

Come è 'sto fatto ?

Saluti,
Mauri

F.B.

unread,
Jan 17, 2004, 12:19:27 PM1/17/04
to
[cut]

> ok, da domani raddoppio le parcelle, perche' e' giusto cosi'.
Se trovi clienti lo stesso, why not?
I negozi in centro fanno proprio così: prezzi alti finchè entra gente nel
negozio. Essendo il centro pieno di molti negozi, il meccanismo è un pò
lento perchè bisogna che lo facciano tutti insieme, altrimenti la
concorrenza mangia il primo che osa.
Se chiedi ai negozianti in centro il loro ricarico, prima sbalordisci, poi
scopri che è così anche perchè i proprietari degli stabili impongono affitti
stratosferici. O sei Benetton e conti sul fatto che la gente entra ed esce
dal negozio come dall'atrio della stazione, oppure ricarichi del 250% per
poter incassare ogni mese quello che serve a permettersi un negozio in
centro. Il resto (altro 50%?) lo aggiungi compatibilmente con la tua voglia
di guidare una SUV :-D

[cut]


> e' un po' la filosofia di 'ogni lasciata e' persa'. E' valida,

Limitatamente al denaro, non vedo scandali.

Limitatamente al denaro, però: di denaro si parlava e sul denaro mi sono
espresso. A me nessuno ha insegnato che il valsente è la cosa più importante
che ci sia. E qui mi hai fatto dire cose che in realtà non ho mai detto. E
conseguentemente hai equivocato.

Però ti voglio bene lo stesso :-) anche se mi hai toccato il papà :-))

F.B.


Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 17, 2004, 3:15:15 PM1/17/04
to
Basilea umeteron "Francesco" <fpiraneo(nospam)@libero.it>, (Sat, 17 Jan
2004 14:29:06 +0100) graphoi :

> Quello che non riesco a comprendere è come tutta la sua argomentazione calzi
> con la richiesta di Lara... come non posso discutere il comportamento di
> Lara stessa; Lev, mi spieghi per favore come mai ti ha angosciato tanto il
> suo ragionamento?

Ragazzi, voi non vi vedete.

Sembrate gli operai prima che nascessero le prime trade unions.

Allora, c'e' gente che arriva qui e chiede: "quando posso chiedere"?

QUANTO POSSO CHIEDERE?

Ti sei buttato sul mercato E NON SAI QUANTO DEVI CHIEDERE?

Cazzo ci vuole? Prendi le tue spese fisse, e sai quanto necessiti
solo per sopravvivere. Ci metti un po' di rischio d'azienda, e
un minimo di margine per lo sviluppo.

Quello e' il tuo margine minimo. Se non ce la fai, vai a fare la commessa
in un negozio.

Saputo quanto ti serve netto, guardi il fatturato, ci togli le tasse
e allora hai deciso il tuo margine medio.
Se sei fuori mercato, non ce la fai. E allora cambi settore o chiudi.

E invece no, questi qui si gettano sul mercato, CARNE DA CANNONE,
senza nemmeno avere IDEA delle tariffe.

E VOI LO CONSIDERATE NORMALE!

Un operaio metalmeccanico chiama la fiom e si sente snocciolare
ogni stracazzo di tariffa per ogni settore e ogni inquadramento.

Un metalmeccanico affronta un colloquio sapendo con esattezza quanto
stracazzo deve chiedere, e con la precisa idea di saper distinguere una
buona retribuzione da una cattiva.

La maggior parte di voi oggi e' come un operaio del 1810, che dipendeva
COMPLETAMENTE dal mercato del lavoro, il quale era saturo.

E COME LORO, pensate di risolvere la questione con la logica del "pochi e
maledetti".

Sapete quant'e' la durata media di queste attivita' autonome, in italia?

QUATTRO ANNI.

Tanto tirerete avanti, compreso il fido bancario, che svuoterete.

Con due risultati: il primo e' che io vado in giro a propormi, e mi sento
dire che c'e' il gennarino esposito che lo fa per la meta'. Poi NEANCHE
LUI riesce a vivere, esaurisce il fido, e deve fare altro.

Ma intanto ha tenuto bassi i prezzi, DI TASCA SUA.

Ha PAGATO per affamare me....pazzesco!
Che gli ho fatto?

Capisco il concorrente che si batte PER UN PROFITTO ,
ma questi qui LAVORANO SOTTOCOSTO. Ci rimettono, pur di affamare me.

Perche' quello che fate quando fate gli ingegneri a 1000 euri al mese
e' lavorare SOTTOCOSTO.

E' questo per la fissazione "siamo tutti imprenditori", "io cio' la
partita iva". Le banche vi danno il fido, e voi pensate che ve lo diano
perche' hanno fiducia in voi. No, e' perche' sanno che in 4 anni medii di
lavoro vi spenneranno come polli. E poi voi andrete da papa' a chiedergli
i soldi per chiudere.

Quando uno viene da una famiglia che non puo' dargli una cultura
imprenditoriale, PRIMA lavora in una corporate, si fa un'idea, e POI
si lancia sul mercato. Qui figli di operai si aprono partita IVA,
e poi dico "ma quanto devo chiedere?".

Ma stiamo scherzando? Ma davvero avete creduto ai film di vanzina,
che arrivate voi con la partita iva e vi tronbate anna falchi sulla
ferrari?

Almeno uno fosse figlio di un NEGOZIANTE, saprebbe calcolare i prezzi,
porco cane! O avrebbe qualcuno cui chiedere come si fa.

E questo e' quello che fate agli altri.

Poi c'e' quello che fate a voi stessi.

Puoi tirare a campare , se hai 25 anni. E se vuoi cambiare pelle a 27,
e ricambiare pelle a 31, ce la fai ancora

A 40, NON CE LA FAI PIU'.

A 50, quello che hai deve bastarti.

A 60, arriva il conto.

La gente che vedo qui andra' avanti al minimo delle spese, pagando
poca inps , truffando l' IVA come dice di fare Lara, con il risultato che
(se gli studi di settore non li fottono prima) arriveranno a 40 anni
avendo solo "tirato a ccampa'".

A 40 anni, ti ci vedi a correre col portatile per scrivere codice VB
per due soldi?

E a 50?

Ti ci vedi a 50 anni dentro un laboratorio col cacciavite in mano a
cambiare ventole ai pc, lavoro part time?

Ti ci vedi?

E quando arriverai a 60, senza una casa, senza esserti fatto una famiglia,
o se ce l'hai avrai una "tinf" (two incomes, no family), una coppia fatta
per unire gli stipendi. E quando INPS ti dira' che non hai versato una
cippa, e puoi anche fare il barbone?


Cosa pensano, che arrivi la mamma? Sara' morta da anni.
PEnsano che arrivi il demiurgo a risollevare il paese?
Pensano che i mercati li salveranno?

Cosa pensano di fare, gettandosi sul mercato sottocosto?

E quando arriveranno le prime avvisaglie di vecchiaia,
a 50 anni, cosa pensano di fare? Di cambiare pelle?
E con quale curriculum? E con quale flessibilita'?
E con quale skill, visto che tirando a campare di certo
non hai neanche i soldi per un manuale degno di questo nome?

Questo vorrei capire: che cazzo vogliono fare da grandi!

Giuseppe Carmine De Blasio

unread,
Jan 17, 2004, 1:45:31 PM1/17/04
to
[snip]

> Questo vorrei capire: che cazzo vogliono fare da grandi!
>
> Lev

Bravo, Lev; hai azzeccato in pieno.

--
Pepe
Milano, Italy


[M.I.] Ester

unread,
Jan 17, 2004, 1:57:02 PM1/17/04
to
*Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar* (email: L...@streghe.cc) dice:

[]


> Credi che sara' cosi' semplice anche il solo tirare a campare, quando
> avrai la tua cinquantina d'anni e avrai solo tirato a campare
> abbassando le spese?

[]

Guarda Lev, io sono del sud come Lara.

Forse un punto l'hai saltato...
Io ho fatto due conti...dice di prendere sugli 80 euro al giorno e lavora
2-3 ore il che fanno circa 25 euro all'ora (medio).

Non sappiamo quale sia la sua professione, potrebbe essere un help desk,
come una insegnante (vedo che ha detto "corsi").
Beh se insegna Office e prende 25 euro l'ora sta + che bene, non vedo perchè
arrabbiarsi.

Capisco il ragionamento di Bombay e del fatto dello "svendersi".
Ma prova a vedere il ragionamento dall'altro lato:
io insegno per le scuole ECDL a 10 euro netti l'ora... ho provato a chiedere
di più, in scuole anche più grandi e più "famose", il massimo che mi è stato
proposto è stato 15 netti ma solo per corsi di un particolare livello (e non
si è ancora capito quale).

Ora, di colloqui ne ho fatti parecchi, nella mia città, a Salerno, a Napoli,
giovedi devo andare a Roma...

La cifra è sempre quella, chiedo e richiedo, cerco un accordo..ma nessuno mi
dà nulla di più... Allora come posso fare per non far "svalutare il
mercato"? Aspettare e cercare finquando non trovero' qualcuno che me ne dia
20 di euro? E se mai lo trovero', nel tempo perso come mangero'?

Penso che la tua risposta sia stata troppo brusca e, lasciatelo dire, mi è
suonata un tantino "anti-terrona". E' probabile che tu sia del nord, (lo so
gli sciacalli esistono anche al nord), ma ti chiederei di vivere un po'
quaggiù per capire come girano le cose.

Nessuno si vuol piangere addosso, ma è proprio la mentalità radicata qui che
non fa andare avanti le cose.

IMHO

Ester

--
WORD - Msspit32.dll e Msgrit32.dll: errori del correttore ortografico di
Word
http://www.dotnethell.it/Tips/Tip.aspx?TipID=102

Stefano Bodini

unread,
Jan 17, 2004, 2:20:48 PM1/17/04
to
"[M.I.] Ester" <hoshimemNO-...@katamail.com> wrote:

>Penso che la tua risposta sia stata troppo brusca e, lasciatelo dire, mi è
>suonata un tantino "anti-terrona". E' probabile che tu sia del nord, (lo so

Mancava un'esternazione come questa.
Non c'e' nessuna speranza ormai per l'Italia .. siete capaci di
criticare Lev per la schiettezza delle sue analisi e non vedte quello
che vi indica con cartelloni da 20 m x 50.

Lev ha ragione da vendere, manca una cultura imprenditoriale e manca
l'umilta' di ammetterlo.
Non ci si improvvisa imprenditori, anche solo di se stessi.
Se non sai quanto hai bisogno per vivere come vuoi, che senso ha
chiedere "quanto posso chiedere" ?
E questa cosa e' indipendente da dove ti trovi.
Sei tu che devi saperlo.

>gli sciacalli esistono anche al nord), ma ti chiederei di vivere un po'
>quaggiù per capire come girano le cose.

Ecco brava.
Un po' di sano scontro geografico e culturale non puo' che fare del
bene a tutti.
Anziche' analizzare quanto Lev dice (a prescindere dal modo) e' meglio
trovare spiegazioni/scuse/ecc.

>Nessuno si vuol piangere addosso, ma è proprio la mentalità radicata qui che
>non fa andare avanti le cose.

E fino a quando c'e' gente che continuera' a dire questa cosa anziche'
reagire di sicuro non cambiera' MAI nulla.

C'ya
STeve
--
"Neanche gli dei" (I.A. Galaxy) - Isaac Asimov
--- sbo...@despammed.com ---

[M.I.] Ester

unread,
Jan 17, 2004, 2:37:10 PM1/17/04
to
*Stefano Bodini* (email: sbo...@despammed.com) dice:

> Mancava un'esternazione come questa.
> Non c'e' nessuna speranza ormai per l'Italia .. siete capaci di
> criticare Lev per la schiettezza delle sue analisi e non vedte quello
> che vi indica con cartelloni da 20 m x 50.

Beh ho detto che mi pareva, non che fosse vero..

> Se non sai quanto hai bisogno per vivere come vuoi, che senso ha
> chiedere "quanto posso chiedere" ?

Maddai Steve, non ha mica chiesto quanto deve chiedere...
Mi pare che abbia chiesto se è conveniente o meno tenere aperta una p.iva
per 80 euro al giorno.
Ormai il suo tariffario ce l'ha.

> Un po' di sano scontro geografico e culturale non puo' che fare del
> bene a tutti.

Nessuno scontro...Io ho vissuto al nord e devo dire che il costo della vita
mi ha impressionato, ma la mentalità è diversa, più aperta...
E' tutta un'altra cosa..

> Anziche' analizzare quanto Lev dice (a prescindere dal modo) e' meglio
> trovare spiegazioni/scuse/ecc.

Devi ammettere pero' che ha usato espressioni un po' colorite...

> E fino a quando c'e' gente che continuera' a dire questa cosa anziche'
> reagire di sicuro non cambiera' MAI nulla.

Allora forse non ti è chiaro il mio punto di vista...
Io posso urlare e dimenarmi quanto vuoi per cambiare le cose, posso fare
tanto per migliorare la situazione (ci sto tentando perlomeno)...Ma ci sono
io...e gli altri??
Ci sono mooolte persone a cui sta bene che il sud resti così, altre persone
a cui del decoro e lo sviluppo della propria zona non importa nulla...

Credo che noi "delle caste basse" non possiamo cambiare tutto un modo di
vedere le cose...devono cambiare stile di vita molti di quelli al potere...
L'ignoranza regna sovrana ed inculcare certi valori nella mente di gente che
ha sempre vissuto con poco (leggasi poca fatica) è molto molto molto
difficile.

Poi, *mi auguro* che tanti si diano da fare in questo senso per cambiare le
cose, ma come ben sai questi sono cambiamenti che si vedono nei decenni..e
intanto alcune generazioni "muoiono di fame".

sempre IMHO.

Ciao
Ester

--
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Emilio Desalvo

unread,
Jan 17, 2004, 2:31:12 PM1/17/04
to
On Sat, 17 Jan 2004 18:19:27 +0100, "F.B." <sprin...@email.it>
wrote:

>[Il resto (altro 50%?) lo aggiungi compatibilmente con la tua voglia


>di guidare una SUV :-D

Per sdrammatizzare: mia cognata, in California, dice che e' molto
divertente andare in giro, e vedere ogni x km una SUV ribaltata...

Io ringrazio il cielo che mio nipote fa biologia, mia nipote fa
farmacia, e nessuna delle altre nipoti sembra essere interessata ad
una carriera in informatica.

Lucabtg

unread,
Jan 17, 2004, 2:48:13 PM1/17/04
to
SR scribbled:

> In relatà il discorso di Lara è giusto: ha poche spese e di quello che
> spende riesce a scaricare. Fa bene.

disocorso condivisibile, quello che mi fa piu' paura e' che nell'analisi di
redditivita' della sua attivita ci finisca al punto due anche il computer
"del fratellino".

pace e bene a tutti :-)

L.


Lucabtg

unread,
Jan 17, 2004, 3:02:11 PM1/17/04
to
[M.I.] Ester scribbled:

Ciao!

> Poi, *mi auguro* che tanti si diano da fare in questo senso per
> cambiare le cose, ma come ben sai questi sono cambiamenti che si
> vedono nei decenni..e intanto alcune generazioni "muoiono di fame".

non ti si chiede di salvare il mondo [se poi ti riesce meglio :-) ], solo di
valutare la bonta' di un'iniziativa commerciale e questa non la definisco
buona quando ti consente di arraggiarti : in quel caso la chiamo, appunto,
un modo di arrangiarsi ovvero una situazione _temporanea_ dovuta a
necessita' contingenti (tutti abbiamo il vizio di mangiare regolarmente) che
non e' sostenibile nel lungo periodo (tradotto come dice Lev alla lunga
paghi e caro);

L.

[M.I.] Ester

unread,
Jan 17, 2004, 3:09:33 PM1/17/04
to
*Lucabtg* (email: Luc...@despammed.com) dice:

> non ti si chiede di salvare il mondo [se poi ti riesce meglio :-) ],

Non ci tengo, dopo dovrei continuare a mantenere la pace! :-D

> solo di valutare la bonta' di un'iniziativa commerciale e questa non
> la definisco buona quando ti consente di arraggiarti : in quel caso
> la chiamo, appunto, un modo di arrangiarsi ovvero una situazione
> _temporanea_ dovuta a necessita' contingenti (tutti abbiamo il vizio
> di mangiare regolarmente) che non e' sostenibile nel lungo periodo
> (tradotto come dice Lev alla lunga paghi e caro);

Beh si è vero, ma non so se Lara muore di fame.
Fammi fà 2 conti :-P

80 euro * 20 giorni sono 1600 al mese... beh se veramente non ha spese credo
che possa cominciare a raccimolare qualcosa...le servirà per il futuro :-)

Le auguro comunque di trovare sempre lavoro ;-)

Ahò, lo auguro anche a me ^_^

Ciao
Ester

--
WORD - Come creare un form con Word
http://www.dotnethell.it/Tips/Tip.aspx?TipID=83

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 17, 2004, 5:25:30 PM1/17/04
to
Basilea umeteron "[M.I.] Ester" <hoshimemNO-...@katamail.com>,
(Sat, 17 Jan 2004 19:57:02 +0100) graphoi :

> Guarda Lev, io sono del sud come Lara.
>
> Forse un punto l'hai saltato...
> Io ho fatto due conti...dice di prendere sugli 80 euro al giorno e lavora
> 2-3 ore il che fanno circa 25 euro all'ora (medio).

No.

Tu in un giorno consumi tot. Anche quando non lavori.

Quando non lavori, non vai in risparmio energetico come il tuo PC.

Gli interessi sul tuo fido corrono, la bolletta enel va su,
le scarpe ti si cosumano, paghi l'affitto, eccetera.

Quindi, il tuo problema e': quanto ti serve per vivere?

Il ragionamento che fa tu tiene conto di un fattore, molto amato
da Alessandro Manzoni: la Provvidenza.

Ed eccoti il tuo teorema:

"dato un fattore ignoto detto "Provvidenza" che mi garantisce buona salute,
vitto e alloggio, nonche' eterna giovinezza, e lo fa per sempre,
allora posso andare a calcolare quanto prendo l'ora come media pesata
di quanto prendo per quanto lavoro".

Adesso dimmi: se mi offrono un euro per produrre un impulso di Dirac,
di durata tendente a zero, significa che guadagno "infinito all'ora"?

E dunque, producendo un impulso solo nella vita, potrei dire di essere
la persona piu' retribuita dell'universo?

Secondo la tua logica, si.

Allora, alla tua amica do' un consiglio: che lavori un femtosecondo
al giorno, per un centesimo di euro a femtosecondo.

Vedrai che diventera' ricchissima....


> Beh se insegna Office e prende 25 euro l'ora sta + che bene, non vedo perchè
> arrabbiarsi.

Io non sono arrabbiato. Sono semplicemente romagnolo.

Se mi vedi di persona, con la mia faccia, e davanti ad un piatto di
tagliatelle, capisci che il mio tono non e' "arrabbiato". E' semplicemente
romagnolo.


> La cifra è sempre quella, chiedo e richiedo, cerco un accordo..ma nessuno mi
> dà nulla di più... Allora come posso fare per non far "svalutare il
> mercato"? Aspettare e cercare finquando non trovero' qualcuno che me ne dia
> 20 di euro? E se mai lo trovero', nel tempo perso come mangero'?

E' un discorso che mi fece qualche giorno fa una conoscente del mio
paesello.

Il vostro problema e' che considerate "valore" solo se vedete il
pacchettino incartato col fiocchetto. E magari la griffe.

Questo e' perche' non siete imprenditori, ma MERCANTI.

E siccome il mercante vende pacchi, roba materiale, e' disposto
a capire che le cose materiali abbiano un valore, e su quello NON SI
DISCUTE.

Il lavoro, secondo voi non e' invece una cosa a valore fisso.
Siccome non vedete il pacco, pensate che in fondo sia una cosa a costo
zero, e dunque il prezzo ve lo fate voi.

E cosi' non riuscite a capire che il lavoro ha un valore: se ti vendo una
fiat a 30.000 euri, l'hai pagata tanto. Se ti vendo una Bentley, hai fatto
un affarone.

Allora, se guadagni 1000 euri al mese per fare la commessa, sei ben
pagata. Se guadagni 1000 euri al mese per fare l'ingegnere, NON sei ben
pagato.

E dunque, ti conviene lasciare il tuo lavoro da ingegnere a mille euri,
per fare la commessa a mille euri.

Cosi' il discorso e' astratto, perche' non vedi il pacchetto.
E quindi se sei un mercante non lo capisci, perche' non c'e' la merce
materiale.

Allora facciamo l'esempio del mercante:

Un mercante vende delle fiat panda a 30.000 euri.
L'altro vende delle bentley a llo stesso prezzo.

Chi fallisce prima?

Fallisce prima quello che vende delle bentley, perche' se anche e' piu'
FIGO vendere bentley, sta lavorando SOTTOCOSTO, visto che la piu'
economica parte intorno ai 200.000 euri.

Ci arrivi fin qui?

Allora, fare l'ingegnere, il programmatore, l'analista, l'help desk,
sono lavori che hanno un COSTO. Perche' ti impongono COMUNQUE uno stile di
vita con dei costi precisi.

Se fai la commessa, la mattina vai a lavorare, parcheggi la macchina,
entri nel negozio, la sera esci, punto.

Se fai helpdesk, ti serve un computer, aggiornarlo, una sede,
delle conoscenze, dei manuali, dei software, una contabilita',
un abbigliamento, un livello di relazioni sociali, che COSTANO.

PIU' di quello che ti costa fare la commessa.

I tuoi 80 euri al giorno, in 20 giorni di lavoro al mese,
sono 1600 euri. Da questi devi togliere l' iva, inps, irpef,
e te ne restano si e no 1000. COn questi devi pagare due volte la benzina
della commessa, tutti gli spostamenti che fai, l'aggiornamento del tuo
computer, o DEI tuoi computer, gli strumenti di sviluppo e i loro
aggiornamenti, eccetera.

TI CONVIENE FARE LA COMMESSA, fattene una ragione.

> Penso che la tua risposta sia stata troppo brusca e, lasciatelo dire, mi è
> suonata un tantino "anti-terrona".

Figlia bella, qui bisogna decidersi , e in fretta: le leggi fatte dallo
stato devono regolare sia il mercato del nord che quello del sud.

Se mi vieni a raccontare che persino la semplice partita doppia sia
differente, conviene davvero dividere in due l'italia, e darci un taglio:
la nazione esiste, oppure non esiste.

Se le regole sono uguali per tutti, la nazione esiste.
Se sono diverse, e in alcune zone sono completamente stravolte,
allora meglio un bel confine a meta' e due governi.

E' piu' efficente.

Non e' possibile che un'azienda del nord debba pagare le spese legate
alla societa' locale, e subire la concorrenza di gente che segue
regole differenti.

> gli sciacalli esistono anche al nord), ma ti chiederei di vivere un po'
> quaggiù per capire come girano le cose.

NO, e' il contrario.

Sei TU che devi vivere qui per capire come DOVREBBERO girare le cose.

Perche' casomai non l'avessi notato, il mondo non premia l'andazzo che
gira li'.

E prima o poi, gira o rigira, il conto arriva: e dire "ma qui siamo al
sud" non ti salvera'.

Gia' oggi, quasi tutti i contratti hi-end sono a named account.
Il resto, perlomeno per le grandi case, prevedono la protezione della
zona, o la protezione del cliente.

Sai cosa vuol dire?

Che se non entri nel gioco, alle regole del gioco, rimani fuori.

IBM, SUN, SGI, CISCO, per darti un minimo di credito sull' hi-end
vogliono vedere la struttura, una fidejussione bancaria, un fatturato,
e anche cosi' accettano ai corsi, come nel caso di IBM, solo gente che sia
socia o dipendente dell'azienda.

E se non passi i corsi, alcuni beni e alcuni servizi NON li vendi.
Punto.

Ma se li passi, hai il tuo bel settorino protetto, oppure i tuoi clienti
protetti, o i tuoi "named account" se sei davvero grosso.

Sai quanto puoi svaccare i prezzi, e non serve ad un cazzo,
come fa Lara? Quanto vuoi, tanto alcuni clienti te li sogni.

Non so chi ti abbia mai detto che prendevi tanto su corsi di
"alto livello": tanto, quelli di alto livello TU non li puoi fare.

Cosi' com'e', potresti pensare che allora non lavora nessuno.
E invece e' il contrario.

QUi dalle mie parti siamo vicini alla piena occupazione.
Da te c'e' il 20% di disoccupazione.

Questo e' l'inizio del conto che sta arrivando.

Sta arrivando il conto della "mentalita'". Solo che non arriva
alla "mentalita'", arriva a TE.

L'era del "tiramm'innanz" e' FINITA.

NON E' PIU' TOLLERATA ALCUNA TOLLERANZA.

Questo e' il nuovo teorema: o sei , o muori.

Se non cerchi l'eccellenza, ti scavi la tomba.

E non c'e' dialettica che tenga, perche' il mondo NON e' dialettico:
le cose andranno come devono andare, e accusarmi o meno di ragionare
come Bossi NON ti impedira' di goderti il tuo bellissimo 20% di
disoccupazione, la quale c'e' anche se dimostri che io sono il cattivone
leghista.


> Nessuno si vuol piangere addosso,

E perche' lo stai facendo?

Prima di chiudere, ti aggiungo un'ultima cosa.

A me le cose vanno benone.
Sai cosa significa?

Significa che per quanto mi riguarda, l' Italia e' PERFETTA.
Il nord e' PERFETTO. Il sud e' PERFETTO.

Per come la vedo io, il mondo dovrebbe rimanere cosi' IN ETERNO.

Se ti aspetti da me che io muova un dito per cambiare le cose,
TE-LO-SOGNI.

Indovina chi e' che deve sbattersi perche' le cose cambino?

Chi sta male.

PErche' chi sta bene, tutta sta voglia di cambiare le cose non ce l'ha.


E se tu che hai piu' interesse subisci dicendo "eh, ma qui e' cosi'"
che cazzo ti aspetti, che mi muova IO?

Adesso estendi il discorso alle macrozone "sud" e "nord".

Supponendo che uno stia molto male e l'altro relativamente bene,
secondo te da quale dei due dobbiamo aspettarci l'unica ipotetica
spinta al cambiamento?

E dimmi, se la spinta non viene dal sud, davvero ti aspetti che
si muova un nord cui tutto sommato va benissimo cosi'?

Spero il discorso sia piu' chiaro, adesso.

[M.I.] Ester

unread,
Jan 17, 2004, 3:28:11 PM1/17/04
to
*Hanger Freisen* (email: han...@freishi.det) dice:

> E poi? Cioè come dimostri di possederli fisicamente da te come
> cespiti se poi invece e in realta' sono dal tuo ragazzo?

Li usiamo insieme, di solito intendo schede di rete e stampanti, magari lui
si compra una scheda nuova e a me dà la vecchia da mettere nello
scassatissimo pc di casa :-) poi a breve andremo a vivere insieme quindi non
ci sarà più differenza ;-)

> Perche' al limite puoi acquistare hw o sw o quant'altro come cepiti e
> non come per la vendita o altro.

No, no vendita zero. :-) Non voglio trovarmi le fiamme gialle in casa :-D

Ciao
Ester

--
WORD - Creare un formulario in modalità progettazione con alcuni strumenti
di controllo
http://www.dotnethell.it/Tips/Tip.aspx?TipID=101

sergio

unread,
Jan 17, 2004, 4:08:50 PM1/17/04
to
[snip snap]

parole sante ... sottoscrivo al 200%
Questa è l'era dell'ottimismo, tutti imprenditori negli anni 2000 ... e nel
2030 ? chissà, tanto c'è tempo ...

Bye
Sergio

Valerio Vanni

unread,
Jan 17, 2004, 4:26:13 PM1/17/04
to
On Sat, 17 Jan 2004 10:27:19 +0100, "SR" <ste...@despammed.com>
wrote:

>> Non sono tanto convinto questo sia fiscalmente "legale".
>>
>No, non lo è ma non posso che capire Lara: se tu scaricassi l'IVA, e
>comperassi 1 pc a tuo fratellino o a tuo padre, cosa fai, gli fai pagare
>l'IVA e gli emetti fattura? Ma per piacere...

La cosa è fattibile finché è limitata. Se una ditta individuale senza
dipendenti si intesta 10 - 12 PC può darsi che a qualcuno venga il
sospetto.

Stefano Bodini

unread,
Jan 17, 2004, 5:48:05 PM1/17/04
to
"[M.I.] Ester" <hoshimemNO-...@katamail.com> wrote:

>Maddai Steve, non ha mica chiesto quanto deve chiedere...

Ora lo so che mi odierai e altri sicuramente mi accuseranno di essere
"rude", ma possibile che in una discussione si debba sempre prendere
tutto come direttamente personale ?
Sai qu questo gruppo quanti approdano con la fatidica domanda "ma
quanto devo chiedere ?"
Tanti, tantissimi ... troppi.
Il discorso di Lev puo' partire dal personale ma e' ovviamente
generale.

>Mi pare che abbia chiesto se è conveniente o meno tenere aperta una p.iva
>per 80 euro al giorno.

Altro cartellone mancato :-)
Un "imprenditore" che non sa cosa sia conveniente per lui lo vedo
molto ma molto ma molto male.

>Nessuno scontro...Io ho vissuto al nord e devo dire che il costo della vita
>mi ha impressionato, ma la mentalità è diversa, più aperta...

Nessuno scontro ... ma esprimendoti cosi' non fai che buttare benzina
sul fuoco.
Solo mi chiedo se lo fai apposta o ti viene naturale :-)

>> trovare spiegazioni/scuse/ecc.
>Devi ammettere pero' che ha usato espressioni un po' colorite...

E allora ? A volte davvero non capisco piu' la gente in Italia ..
scusa ma devo dirlo.
Premesso che ho letto spesso di altri post dove c'era un vero e
proprio turpiloquio e nessuno ha mai detto nulla, Lev si esprimera'
magari in modo crudo ma arriva maledettamente al punto e sono
sicurissimo che il 99% delle critiche ai suoi post sono proprio
perche' affonda il coltello nella ferita.
"Politically correct", "buonismo a tutti i costi", "demandare le colpe
ad altri, meglio se indefinibili" ... basta !
E' ora di prendersi un po' di sane responsabilita'.

>Allora forse non ti è chiaro il mio punto di vista...

E' chiarissimo.
"Armiamoci e partite".

>tanto per migliorare la situazione (ci sto tentando perlomeno)...Ma ci sono
>io...e gli altri??

E gli altri se non cambiano affosseranno tutto.

>Credo che noi "delle caste basse" non possiamo cambiare tutto un modo di
>vedere le cose...devono cambiare stile di vita molti di quelli al potere...

Buonanotte. Per definizione chi e' al potere vuole mantenere la
situazione come e'.
E chi sostituira' quelli al potere fara' altrettanto !!

Ha ragione Lev ... se aspetti cambiamenti dall'alto morirai
aspettando.

>cose, ma come ben sai questi sono cambiamenti che si vedono nei decenni..e
>intanto alcune generazioni "muoiono di fame".

E molte altre le seguiranno fino a quando si aspetta il miracolo.

Lev ha una sola colpa.
Di dire le cose come sono.

Ciao

Emilio Desalvo

unread,
Jan 17, 2004, 6:04:10 PM1/17/04
to
On Sat, 17 Jan 2004 17:48:05 -0500, Stefano Bodini
<sbo...@despammed.com> wrote:

>Ora lo so che mi odierai e altri sicuramente mi accuseranno di essere
>"rude", ma possibile che in una discussione si debba sempre prendere
>tutto come direttamente personale ?

Caspiterina, Steve, e' veramente troppo che manchi dall'Italia!

In Italia una discussione puo':

1) cadere sul personale
2) vertere su Berlusconi
3) indirizzarsi sul calcio
4) tutti gli argomenti precendenti, mescolati a piacere...

Stefano Bodini

unread,
Jan 17, 2004, 6:22:24 PM1/17/04
to
Emilio Desalvo <mc4...@maps.mclink.it> wrote:

>Caspiterina, Steve, e' veramente troppo che manchi dall'Italia!

Temo tu abbia ragione ... sempre piu' spesso mi chiedo "ma perche' non
si puo' fare anche in Italia ? E' cosi' semplice ..."

>In Italia una discussione puo':

Sigh :-(

Ivan Pintori

unread,
Jan 17, 2004, 7:37:31 PM1/17/04
to
On Sat, 17 Jan 2004, Hanger Freisen wrote:

> Per cui il problema e' ben piu' grave di quello che si pensa o di quanto si
> voglia far credere.

COncordo. Sta a noi giovani far cambiar le cose. Ci vorrà tempo, ma poi i
Tanzi e Cragnotti della situazione spariranno per selezione darwiniana. Il
processo è dolorosissimo, ma porterà i suoi frutti.

ivan

Franco

unread,
Jan 18, 2004, 3:15:38 AM1/18/04
to

"Hanger Freisen" <han...@freishi.det> wrote in message
news:eLnOb.4915283$be.7...@news.easynews.com...

> >> Per cui il problema e' ben piu' grave di quello che si pensa o di
> >> quanto si voglia far credere.
> >
> > COncordo. Sta a noi giovani far cambiar le cose.
>
> Direi tutti quanti ...
>

No perche' lavoreranno solo loro ;-)
Che vuoi cambiare a 40 anni quando molto probabilmente l'attivita' piu'
importante e' quella di dare il cibo alle papere al parco?

> > per selezione
> > darwiniana. Il processo è dolorosissimo, ma porterà i suoi frutti.
>

> Il problema qui e' che tutti in pubblico dicono di SI per poi invece,
> appena volti le spalle o capita l'occasione, rimangiarsi tutto quanto ...
>

Infatti... sara' questa la selezione darwiniana????


Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 18, 2004, 6:50:13 AM1/18/04
to
Basilea umeteron Hanger Freisen <han...@freishi.det>, (Sat, 17 Jan 2004
23:24:56 +0000) graphoi :

>
> Per affari ho a che fare sia con IBM, SUN, CISCO e tanti altri sia siti a
> Taiwan sia siti nel medio oriente, sia su territorio nazionale e sia
> all'estero e ti posso dire che in Italia non devi affatto avere tutte
> quelle, diciamo, referenze che hai elencato se non essere "promossi" in
> sede di alcune analisi per lo piu' di carattere economico.

Dipende da cosa vendi. Io per vendere alcuni prodotti IBM ho dovuto
portare alcune fidejussioni bancarie. Secondo, per far partecipare
qualcuno ai corsi doveva essere per forza un dipendente o un socio.

Non sto parlando di PC, vero.

Il named account e' un fenomeno che dice piu' o meno cosi':

"su Ferrari entra lui, e solo lui. Oppure noi direttamente."

E non mi raccontare adesso che uno qualsiasi entra in certe
aziende a proporre certi sistemi.....


>> E se non passi i corsi, alcuni beni e alcuni servizi NON li vendi.
>

> Non proprio ... ti assicuro. Dipende chi sei, i volumi che fai, come stai
> economicamente, che volumi hai ... ti assicuro visto che non e' la prima
> volta che ho avuto prova diretta.

Puo' darsi tutto. MA ti assicuto che tu non sarai MAI mio concorrente
nel mercato educational & research. Perche' sono l'unico, e lo restero'.

E siccome su quel mercato ho uno sconto superiore al tuo,
puoi sbatterti quanto vuoi, ma lo stesso prodotto non lo venderai MAI.

Per battere il mio sconto devi lavorare in perdita. Provaci pure.
Quanto sopravvivi?


> Diciamo per chi e' nuovo del settore e non ha gestione del dietro le
> quinte :-)

Ovvio. IL che e' proprio quel che dico: non ho difficolta' ad ammettere
che le conoscenze in alcune aziende me le sono fatte lavorando per loro o
quando lavoravo per altre aziende partner.

Quando poi sono uscito, avevo gia' tutti i miei biglietti da visita
e la mia agendina.
Addirittura oggi ritrovo degli ex colleghi nei posti che mi interessano.

Se e' questo che intendi per "dietro le quinte", nessun problema.

Vallo a spiegare ai signori "quanto devo chiedere?"

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 18, 2004, 6:55:06 AM1/18/04
to
Basilea umeteron Hanger Freisen <han...@freishi.det>, (Sun, 18 Jan 2004
04:15:06 +0000) graphoi :

> Il problema qui e' che tutti in pubblico dicono di SI per poi invece,
> appena volti le spalle o capita l'occasione, rimangiarsi tutto quanto ...

Si, e' vero.

Ma quando una Telecom e' fuori con quasi 50 miliardi di euro di Bond,
non fa innovazione da 5 anni ed e' scomparsa dal mercato delle commesse
internazionali, posso rimangiarsi quel che vogliono, e' solo questione di
tempo.

Questa e' l'epoca del grande conto, signori.

Tutta questa gente, quasi tutto il paese, e' entrata in un ristorante che
non poteva permettersi, e ha ordinato il meglio. Ogni volta che ha visto
un cameriere avvicinarsi col conto, ha ordinato altre portate, fino a
scoppiare, pur di ritardare il momento del conto.

Adesso il ristorante deve pagare i fornitori, e ci fa l seguente
discorso: "cari clienti, se volete continuare a mangiare siete in
benvenuti, ma devo chiedervi di saldare subito quanto consumato sinora."

E adesso sono cazzi.

Non sara' solo "dolorisissimo". Sara catastrofico: i nostri padri sapevano
vivere senza il vestito all'ultima moda. Chiedere loro di rinunciarvi era
relativamente facile: e chi la conosceva, la moda?

Non credo proprio che i giovani cambieranno le cose: credo piuttosto che
le cose cambieranno i giovani.

F.B.

unread,
Jan 18, 2004, 5:10:36 AM1/18/04
to
[cut]

> Io non sono arrabbiato. Sono semplicemente romagnolo.

...c'ut rosga!

:-D


F.B.


SR

unread,
Jan 18, 2004, 1:38:36 PM1/18/04
to

"Hanger Freisen" <han...@freishi.det> ha scritto nel messaggio
news:1JgOb.4885347$be.7...@news.easynews.com...

> E poi? Cioè come dimostri di possederli fisicamente da te come cespiti se
> poi invece e in realta' sono dal tuo ragazzo?

Le basta dimostrare che possiede fisicamente il suo ragazzo ;-)

Scherzi a parte: le probabilità che ti controllino *solo* per una cosa del
genere sono le stesse che avresti di prendere una multa per essere passato
con il rosso a piedi. Nel caso succeda, è molto semplice: si è rotto o era
vecchio, l'ho buttato (ricorda che passano min. 4 anni per i controlli dei
740, per l'hardware è una vita).

giorgio

unread,
Jan 18, 2004, 2:33:38 PM1/18/04
to
> Non sara' solo "dolorisissimo". Sara catastrofico: i nostri padri sapevano
> vivere senza il vestito all'ultima moda. Chiedere loro di rinunciarvi era
> relativamente facile: e chi la conosceva, la moda?
>
> Non credo proprio che i giovani cambieranno le cose: credo piuttosto che
> le cose cambieranno i giovani.

su questo concordo.

giorgio

unread,
Jan 18, 2004, 2:40:06 PM1/18/04
to
> parole sante ... sottoscrivo al 200%
> Questa è l'era dell'ottimismo, tutti imprenditori negli anni 2000 ... e nel
> 2030 ? chissà, tanto c'è tempo ...

c'e' anche chi apre una p.iva perche' non ha alternativa, e non perche'
vuole trombare anna falchi sulla ferrari....
e magari non si diverte a lavorare sottocosto...

Lucabtg

unread,
Jan 18, 2004, 3:08:38 PM1/18/04
to
[M.I.] Ester scribbled:

> beh se veramente non ha
> spese credo che possa cominciare a raccimolare qualcosa...le servirà
> per il futuro :-)

il ragazzino che va a tagliare l'erba al vicino di casa o quello che si fa
il lavoretto estivo/serale per pagarsi le sue spesucce senza gravare sui
genitori raccimola qualcosa, il libero professionista non raccimola o
guadagna o (prima o poi) chiude;

L.


sergio

unread,
Jan 18, 2004, 4:15:28 PM1/18/04
to
> c'e' anche chi apre una p.iva perche' non ha alternativa, e non perche'
> vuole trombare anna falchi sulla ferrari....
> e magari non si diverte a lavorare sottocosto...

mi pare che il discorso di Lev fosse abbastanza chiaro, cmq repetita iuvant
... se apri una partita iva ti proponi sul mercato come imprenditore, e ogni
buon imprenditore sa (o dovrebbe sapere) che se non fattura abbastanza per
coprire le spese e tirarci fuori un pò di guadagno alla lunga è destinato al
fallimento (con annesso bel botto) ... te lo dice uno che lavora in partita
iva e non navigo certo nell'oro, soprattutto in questo periodo.

Bye
Sergio


Franco

unread,
Jan 18, 2004, 4:26:39 PM1/18/04
to

"[M.I.] Ester" <hoshimemNO-...@katamail.com> wrote in message
news:buc4rs$frvvv$1...@ID-206061.news.uni-berlin.de...

> 80 euro * 20 giorni sono 1600 al mese... beh se veramente non ha spese
credo
> che possa cominciare a raccimolare qualcosa...le servirą per il futuro :-)
>

Che vuoi racimolare? Se entro 10 anni non ho messo da parte mezzo milione di
euro dubito che ce la faro' fino a tarda eta'(tutto ovviamente facendo
scongiuri vari). In questo campo molto spesso a 45 sei finito. Se non hai i
soldi per aprirti un'attivita' per conto tuo, ti aspetta una vecchiaia di
lavori penosi e malpagati. Siamo un po' come i calciatori con un ciclo
ritardato di dieci-quindici anni. Solo che a differenza del calcio,
nell'informatica molti giocano per divertimento, togliendo i soldi a chi ne
sta facendo una professione. ;-)

Ciao


Franco

unread,
Jan 18, 2004, 4:32:40 PM1/18/04
to

"[M.I.] Ester" <hoshimemNO-...@katamail.com> wrote in message
news:buc4rs$frvvv$1...@ID-206061.news.uni-berlin.de...
> 80 euro * 20 giorni sono 1600 al mese... beh se veramente non ha spese
credo

dacho

unread,
Jan 18, 2004, 7:32:20 PM1/18/04
to
> Sembrate gli operai prima che nascessero le prime trade unions.

Potrebbe essere anche una cosa positiva, no?

> Ti sei buttato sul mercato E NON SAI QUANTO DEVI CHIEDERE?
>
> Cazzo ci vuole? Prendi le tue spese fisse, e sai quanto necessiti
> ..
> E invece no, questi qui si gettano sul mercato, CARNE DA CANNONE,
> senza nemmeno avere IDEA delle tariffe.
>
> E VOI LO CONSIDERATE NORMALE!

<sarcasmo>
Ma scusa (e qui si va un po' sull'OT politico), ma non era proprio un
certo "nuovo che avanza" (era la seconda volta che avanzava, già..) a
sostenere che: "Oramai è finito il tempo del posto fisso, i giovani
devono diventare imprenditori di se stessi!"...?

..C'è qualcuno, come in questo caso, che a quelle parole ha creduto (ed
ha creduto anche ad altre parole..)!

:-)
</sarcasmo>

> Ma intanto ha tenuto bassi i prezzi, DI TASCA SUA.
>
> Ha PAGATO per affamare me....pazzesco!
> Che gli ho fatto?

Hai ragione, ma fino ad un certo punto (e posso comprendere molto bene il
punto di vista incazzato..): tutti hanno diritto d'immettersi come meglio
li aggrada nel mercato (anche abbassando i prezzi, 'a discapito' della
'concorrenza'), l'importante è che ci sian delle REGOLE DI BASE cui tutti
debbano affidarsi, in modo da non creare disequilibri..
Io continuo ad essere convinto che il male del "mondo lavorativo infor-
matico" non provenga da chi si propone sottocosto (offerta), ma da chi
compra sottocosto e sottoqualità (domanda), e da uno Stato troppo poco
presente (regole). In questo senso, ed anche considerando l'estrema par-
cellizzazione di questo "mondo" (fatto di tante aziende, tantissimissime
microaziende, e schiere sterminate di individui "solitari" -dal punto di
vista socio-lavorativo..-), sapendo che è la Domanda a comandare (si può
parlare, oggi, di vera e propria deflazione per il mercato informatico..),
l'unico modo per ripristinare l'equilibrio è che si lavori sulle regole..

Credo che il mio sia un discorso quantomeno liberale (benché keynesiano)!

> Quando uno viene da una famiglia che non puo' dargli una cultura
> imprenditoriale, PRIMA lavora in una corporate, si fa un'idea, e POI
> si lancia sul mercato. Qui figli di operai si aprono partita IVA,
> e poi dico "ma quanto devo chiedere?".
> ..
> Almeno uno fosse figlio di un NEGOZIANTE, saprebbe calcolare i prezzi,
> porco cane! O avrebbe qualcuno cui chiedere come si fa.

Mi verrebbe da osservare alcune cose:

a]Hai mai sentito la canzone "Contessa" di Pietrangeli (ora regista del
M.C. Show..): "..Anche l'operaio vuole il figlio dottore..". Non era
molto favorevole a chi faceva del classimo di bassa levatura come te,
che disprezzi il figlio di operaio che apre partita IVA (come se, ad
esempio, non avesse fatto "almeno" ragioneria, e sapesse magari fare
bilanci meglio di tantissime altre persone..).

b]Io sono figlio di impiegato metalmeccanico (in pratica come un operaio)
diventato in breve dirigente, e poi, da pensionato, Assessore al Perso-
nale, Consulente, etc.. Quando ho aperto p.iva (anni fa) quanto sapevo
cosa stavo facendo: nulla, poco, abbastanza, molto o tutto???? Oppure
devo basarmi sul ruolo aziendale rivestito da mio padre il giorno della
mia nascita..?

c]La stragrande maggioranza di "figli di qualcuno" che conosco io, "accul-
turati" (in senso di laurea) o meno, non saprebbe prevedere nemmeno il
mio cash-flow domestico (nemmeno il loro), figuriamoci se saprebbe far
strategie di business oltre i 4 anni, prevedendo margini operativi di
qualsiasi tipo (a pensarci bene è il concetto di "margine" che a molti
di loro è oscuro, già..).

d]Devo ancora fare statistiche precise, ma anche la stragrande maggioran-
za dei commercianti, a mio avviso, non ha nessuna capacità di business
che vada oltre il motto "quel sera sera".. Ti basti sapere che all'ab-
bassamento dei consumi, in tutta Italia, non si sono registrati i logi-
camente prevedibili ribassi (riduzione della domanda=>aumento dell'ap-
petibilità del prodotto), ma degli aumenti. Approfondendo l'argomento,
magari, scompriremmo che tali aumenti sono corrispondenti ai bilanci di
previsione di questi "imprenditori", cioè ai loro "incassi previsti"..
Non ci vuole molto per interpretare questo comportamento: i commercian-
ti italiani sono imprenditori (e capaci di esserlo) quanto lo sportel-
lista dell'ufficio CUP (dell'ASL)..

Non so se il tuo sia solo un (più che comprensibile) sfogo, ma t'invite-
rei a non sfociare, nelle tue argomentazioni, nel classismo: ok che sei
incazzato (lo sei tu, lo sono io, e lo siamo in tanti, soprattutto per il
pressapochismo di quest'epoca..), ma continua con le affermazioni corrette
dei messaggi precedenti..!

> La gente che vedo qui andra' avanti al minimo delle spese, pagando
> poca inps , truffando l' IVA come dice di fare Lara, con il risultato che
> (se gli studi di settore non li fottono prima) arriveranno a 40 anni
> avendo solo "tirato a ccampa'".

L'INPS va pagata: OK. L'IVA non va truffata: OK. Gli studi di settore sono
una merda (soprattutto per noi, soprattutto in questo periodo): OK.

> Ti ci vedi?

Spero di no, ma, analiticamente parlando, visto che non posso far prescin-
dere la mia situazione da quella dell'"ambiente" in cui vivo e lavoro, non
ci sono elementi per aspettarsi differenze sostanziali, a meno che non ci
sia un "ribaltone", a livello sociale, che rispristini quelle regole (vedi
sopra) che non solo garantiscono un benessere abbastanza distribuito, ma
sono anche le uniche che mantengono sano l'"humus economico"..

> E quando arriverai a 60, senza una casa, senza esserti fatto una famiglia,
> o se ce l'hai avrai una "tinf" (two incomes, no family), una coppia fatta
> per unire gli stipendi. E quando INPS ti dira' che non hai versato una
> cippa, e puoi anche fare il barbone?

Ok, ma lo sai che come COCOCO l'Inps, oltre a prendersi più che dagli
altri, considera parte dei tuoi versamenti "a fondo perduto"... Ogni tanto
anche a me è venuta voglia (ora non più, anche perchè non potrei neanche
farlo) di fregare l'INPS, visto che con questi contratti (e sopratutto
con la gente che li applica) non mi garantisce una vecchiaia decente..

Fuori dallo specifico sfogo, non ti accorgi che, anche in questo caso, è
la mancanza di regole a creare il disequilibrio?? Come Lara ce ne sono
tanti (ed io stesso non mi posso estraniare completamente dal gruppo), ma
è il contesto a creare la situazione.

Del resto, se la legge dicesse "non puoi fare proprio come cazzo ti pare",
non ci sarebbe nemmeno gente che offrirebbe (condizionando il mercato)
troppo poco per una data prestazione...

> Cosa pensano, che arrivi la mamma? Sara' morta da anni. PEnsano che
> arrivi il demiurgo a risollevare il paese? Pensano che i mercati li
> salveranno?
>
> Cosa pensano di fare, gettandosi sul mercato sottocosto?

Si comportano nello stesso modo in cui si stanno comportando le aziende
italiane: tirano a campare, nella speranza che "altri mercati" risollevino
quello italiano. L'unica differenza è che questi lavoratori non possono
scaricare costi su terzi, accumulando fondi di sicurezza..

Perchè pensi che le aziende abbiano bisogno di meno tasse e minore costo
del lavoro?? Mica per essere più "dinamiche"!! Ma per convertire i manca-
ti esborsi in fondi da utilizzare in caso di fallimento: male che vada,
avranno soldi per mentenersi durante la chiusura, e soldi per riaprire
quando il trend sarà di nuovo positivo..! Sono state abbassate loro le
tasse, in modo che investissero in sviluppo. Dove pensi che siano finiti
quei soldi, se non in fondi (Tremonti, Ottobre 2003)???

Lara (che comunqe disapprovo per moltissimi versi) è semplicemente
l'ennesima persona che è costretta a ridurre il proprio costo per stare
in un mercato (innegabilmente) senza regole.

> E quando arriveranno le prime avvisaglie di vecchiaia, a 50 anni, cosa
> pensano di fare? Di cambiare pelle? E con quale curriculum? E con quale
> flessibilita'? E con quale skill, visto che tirando a campare di certo
> non hai neanche i soldi per un manuale degno di questo nome?

Hai ragione..

> Questo vorrei capire: che cazzo vogliono fare da grandi!

Sempre che sia loro possibile diventare grandi...

dacho

Ettore De Simone

unread,
Jan 19, 2004, 5:56:15 AM1/19/04
to
On 2004-01-18, Ivan Pintori <iv...@pintori.it> wrote:

> COncordo. Sta a noi giovani far cambiar le cose.

A tu COSA ? :)

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 19, 2004, 6:37:00 PM1/19/04
to
On Sun, 18 Jan 2004 19:09:11 GMT, Hanger Freisen wrote:

> E la mia societa' preposta, invece, da anni le rappresenta per qualsiasi
> prodotto senza aver mai prestato, e tanto meno ci mancherebbe, alcuna
> fidejussione e non solo IBM ...
> Non dirai sul serio che sei stato così BEEP a rilasciare una fidejussione
> tra l'altro bancaria!! :-)))

Forse perche' sono partito con niente.
Comunque, la richiesta di fidejussioni e' una pratica abbastanza comune.

Immagino che coi fatturati di oggi, non me la chiederebbero piu'.

All'epoca, il discorso era differente.

Comunque la cifra richiesta come fidejussione non era molto alta.

> Macche ... proprio ieri che era sabato ho ricevuto da un altro pezzo da
> 90 un ennesimo ed altro invito, tra l'altro totalmente gratuito compreso
> di albergo e ristorante e per una settimana all'estero, proprio per un
> corso e per quanti dei ns. che ritengo opportuno ...

Dipende sempre da chi sei e quanto fatturi.

Oggi, sicuramente le cose stanno cosi' anche per me.

Quando ho iniziato, ero un pischello di 28 anni, appena uscito
da li', senza alcuna garanzia e senza alcun capitale se non le persone che
conoscevo.

Mi e' capitato anche di andare in sede di un'altra multinazionale
e trovare scritto nella bacheca iniziale "Welcome XXX", dove XXX
era il nome della societa'. C'e' da dire che col fatturato che facevo per
loro, era solo il minimo che facevano per me.

Ma quando iniziai non mi trattavano cosi': oggi arrivo oltre il primo
piano, quando "chiedo di parlare con qualcuno". Allora, mi fermavo al primo
piano e mi facevano pure aspettare.

La vita cambia, ragazzi...


> Comunque dovrebbe essere cosi' anche se ti posso dimostrare che poi alla
> realta' dei fatti non proprio lo e' ... comunque formalmente dovrebbe ...

Si puo' darsi. Ma devi ammettere che la "Lara con poche spese" non sara'
l'eccezione di cui parliamo.....

A me e' capitato di vedere, a fine quarter, il mio channel manager piombare
sui miei clienti con uno sconto superiore al mio, ad esempio.

Ma il channel manager non era "Lara con poche spese".

Il problema e' che tutte le violazioni di policy di cui parli
non sono COMUNQUE alla portata di "Lara con poche spese".


>> E non mi raccontare adesso che uno qualsiasi entra in certe
>> aziende a proporre certi sistemi.....
>

> No. Sicuramente NO :-) Siii ... te li vedi ... :-)) Dai su ...

Beh, mettiamola cosi': appena incontro "Lara che ha poche spese"
come concorrente torno qui e la invito a cena... :)

Paga lei, visto che ha poche spese se lo puo' permettere...

> Col piffero. Dimostrabile in qualsiasi momento ... dai lo sai anche tu
> ... stai scherzando vero :-)

Si, puo' darsi che tu sia grosso e puoi chiedere uno strappo alla regola.

Anche io ho violato i territori altrui..pero' c'erano altre cifre in ballo,
non il "1600 euri al mese".....



>> MA ti assicuto che tu non sarai MAI mio concorrente
>> nel mercato educational & research.
>

> Mercato che non mi e' mai interessato ... margini relativi al confronto
> dei miei affari ...

Dipende da come lo coltivi.
Diciamo che ti da' certezza di "sopravvivere".

L'industria invece la vedo come "prosperare".

E poi, spesso le robe che oggi vedi nel research e governativo dopo un po'
te le ritrovi tra le PMI.

>> Perche' sono l'unico, e lo restero'.
>

> Certo, in generale, tu e poi altri e altri ancora ...

Ovvio. Ma per ora, ho abbastanza potere contrattuale da sbattere
fuori altri. A meno che non siano enormi come aziende, o garantiscano
accordi a piani piu' alti.

Di certo posso far prendere a calci qualsiasi "Lara con poche spese" che ci
provasse.

> Comunque sappi che per "battere" il tuo sconto, come potrebbe anche
> essere quello di altri e sempre che l'affare ci sia ... chiaro, e' piu'
> semplice di quanto tu possa pensare ... :-)

Basta andarci in perdita.

Puoi farlo, se vuoi.

> Si anche questo ... ma il dietro le quinte significa anche stare, con
> quei pochi, al di sopra gestendo anche i burattinai ...

Si, suppongo che Carlie Fiorina sia la tua colf.

Part-time, ovviamente.

:)

Lev

--
##############################Lev's'ICQ#50817865########################
My Homepage: http://www.wolfstep.cc Lev's Coven http://www.streghe.cc
Yes, i'm trendy too, i got my blog: http://wolfstep.splinder.it

“E’ l’autorità che si deve combattere e non la diversità delle opinioni” la
quale – fra anarchici – costituisce la vita stessa delle idee anarchiche.
Senza la diversità noi si sarebbe un gregge simile a quello di un partito
socialista qualsiasi. Max Nettlau (1907)

Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 19, 2004, 6:38:45 PM1/19/04
to
On Sun, 18 Jan 2004 19:08:43 GMT, Hanger Freisen wrote:

>
> Scontato e ciclico.

No, la cosa che non si sta afferrando appieno e' questa.

Stavolta il lupo c'e' davvero.

Lev

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Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 20, 2004, 8:06:36 AM1/20/04
to
On Mon, 19 Jan 2004 00:32:20 GMT, dacho wrote:

>> Sembrate gli operai prima che nascessero le prime trade unions.
>
> Potrebbe essere anche una cosa positiva, no?
>

> Ma scusa (e qui si va un po' sull'OT politico), ma non era proprio un
> certo "nuovo che avanza" (era la seconda volta che avanzava, già..) a
> sostenere che: "Oramai è finito il tempo del posto fisso, i giovani
> devono diventare imprenditori di se stessi!"...?

Non sono di destra, sia chiaro.
E non sono nemmeno un fatatico del neoliberismo.
Non sono nemmeno di sinistra, se e' questo che pensi.

Penso soltanto che prima di salire sul ring con Godzilla, ci pensi
un attimo.

Capisco l'incoscienza del giovane, ma cazzo, allora punta in alto.
Se devi rischiare...

> Hai ragione, ma fino ad un certo punto (e posso comprendere molto bene il
> punto di vista incazzato..): tutti hanno diritto d'immettersi come meglio
> li aggrada nel mercato (anche abbassando i prezzi, 'a discapito' della
> 'concorrenza'), l'importante è che ci sian delle REGOLE DI BASE cui tutti
> debbano affidarsi, in modo da non creare disequilibri..

Ti faccio una domanda: supponi di calcolar il valore di questo paese.
Di tutto. Come se dovessi fare una stima per venderlo.

Valgono piu' 100.000 persone come Lara, o un'azienda con 100.000 operai?

Questo e' il problema che nessuno capisce: "rating".

La fiducia cala, se non si costruisce una sega. Quando porti fuori
la produzione, stai abbassando il valore del paese.

E cal ala fiducia. E allora costa di piu' la finanza. E costa di piu'
investire. E ci sono altri disoccupati. E cosi' via.

Si chiama "declino".


> a]Hai mai sentito la canzone "Contessa" di Pietrangeli (ora regista del
> M.C. Show..): "..Anche l'operaio vuole il figlio dottore..". Non era
> molto favorevole a chi faceva del classimo di bassa levatura come te,
> che disprezzi il figlio di operaio che apre partita IVA (come se, ad
> esempio, non avesse fatto "almeno" ragioneria, e sapesse magari fare
> bilanci meglio di tantissime altre persone..).

Non faccio classismo. Mio padre, oggi pensionato, era operaio.

Ma prima di buttarmi, mi sono fatto qualche anno in una multinazionale,
col vestitino dell'upim, e la valigetta e la cazzo di gastrite.

> cosa stavo facendo: nulla, poco, abbastanza, molto o tutto???? Oppure
> devo basarmi sul ruolo aziendale rivestito da mio padre il giorno della
> mia nascita..?

No. Spero che tu abbia fatto una buona "gavetta". Almeno le cose di base
dovresti averle acquisite da qualcuno. Oppure hai avuto la fortuna di
sbatterci la faccia senza che te la rompessero.



> c]La stragrande maggioranza di "figli di qualcuno" che conosco io, "accul-
> turati" (in senso di laurea) o meno, non saprebbe prevedere nemmeno il
> mio cash-flow domestico (nemmeno il loro),

Non ho mai detto che le condizioni necessarie siano anche sufficenti.

Io parlavo di condizioni necessarie.


>
> d]Devo ancora fare statistiche precise, ma anche la stragrande maggioran-
> za dei commercianti, a mio avviso, non ha nessuna capacità di business
> che vada oltre il motto "quel sera sera".. Ti basti sapere che all'ab-
> bassamento dei consumi, in tutta Italia, non si sono registrati i logi-
> camente prevedibili ribassi (riduzione della domanda=>aumento dell'ap-
> petibilità del prodotto), ma degli aumenti.

Si chiama "ristrutturazione del settore".

Ci sono piu' ricchi-ricchi, piu' poveri-poveri, e il ceto medio
e' scomparso. E cosi', i consumi si dividono in

"hard discount"
"negozio di lusso".

Credo avrai sentito parlare di cipolle e clessidre....

> magari, scompriremmo che tali aumenti sono corrispondenti ai bilanci di
> previsione di questi "imprenditori", cioè ai loro "incassi previsti"..
> Non ci vuole molto per interpretare questo comportamento: i commercian-
> ti italiani sono imprenditori (e capaci di esserlo) quanto lo sportel-
> lista dell'ufficio CUP (dell'ASL)..

No, stanno seguendo correttamente il trend.

Al contrario, il negoziante ha capito la solfa molto prima, tutto qui.

Da ora in poi, come e' successo col tatcherismo in UK, il ceto medio
e' un sogno. O sei povero o sei ricco. Se sei poveri vai all'hard discount.

Se sei ricco vai nel negozio griffato.

La fascia di mezzo e' morta.

GLi economisti, prima , parlavano di cipolla: pochi poveri, pochi ricconi,
e un grosso ceto medio in mezzo.

Oggi parlano di clessidra: molti poveri, relativamente molti ricchi,
ceto medio ristrettissimo.

I negozianti vedono giusto.


> Non so se il tuo sia solo un (più che comprensibile) sfogo, ma t'invite-
> rei a non sfociare, nelle tue argomentazioni, nel classismo:

Non faccio classismo, sono figlio di operai, e semplicemente dico che
proprio se sei povero (e io ero povero) dovresti sforzarti di progettare
quel che fai con la testa, perche' se anche le briciole che hai oggi
non sei certo di averle domani...chi ti salva, a te?

> Spero di no, ma, analiticamente parlando, visto che non posso far prescin-
> dere la mia situazione da quella dell'"ambiente" in cui vivo e lavoro, non
> ci sono elementi per aspettarsi differenze sostanziali, a meno che non ci
> sia un "ribaltone", a livello sociale, che rispristini quelle regole (vedi
> sopra) che non solo garantiscono un benessere abbastanza distribuito, ma
> sono anche le uniche che mantengono sano l'"humus economico"..

VA bene. Ma a 50 anni, ti ci vedi a fare il geek e smontare la scheda madre
del PC alla ragazzina che ci vuole giocare?

No, perche' i vari "tecnici di laboratorio", che storcono il naso quando
sentono parlare di prezzi perche' loro non toccano il denaro, e' roba da
commerciali....che cazzo fanno, tra 25 anni?

I geek?


> Ok, ma lo sai che come COCOCO l'Inps, oltre a prendersi più che dagli
> altri, considera parte dei tuoi versamenti "a fondo perduto"... Ogni tanto
> anche a me è venuta voglia (ora non più, anche perchè non potrei neanche
> farlo) di fregare l'INPS, visto che con questi contratti (e sopratutto
> con la gente che li applica) non mi garantisce una vecchiaia decente..

Ovvio.

Ma chi era quello che con la tessera di sinistra applaudiva D'Alema che
gli faceva sotto il naso "una legge moderna e al passo coi tempi"?

Se scegli di mandare il cervello all'ammasso, poi sono anche cazzi tuoi...


> Fuori dallo specifico sfogo, non ti accorgi che, anche in questo caso, è
> la mancanza di regole a creare il disequilibrio??

No, e' l'interpretazione della mancanza di regole.

Si e' detto "non c'e' piu' il posto fisso, dovete essere imprenditori di
voi stessi".

E sai come e' stata letta questa cosa?

E' stata letta cosi':

"essere imprenditori e' come avere il posto fisso".

E cosi' trovi Lara che si chiede "quanto prendo al mese".

Dimmi un po', tu come azienda TI CHIEDI QUANTO PRENDI AL MESE?

LA RAGIONI COSI'?

> Del resto, se la legge dicesse "non puoi fare proprio come cazzo ti pare",
> non ci sarebbe nemmeno gente che offrirebbe (condizionando il mercato)
> troppo poco per una data prestazione...

Guarda, tra poco arriva Basilea II.

Poi ci divertiremo eh?
Ti va se ne riparliamo dopo che entra in vigore il trattato?

Vediamo quanti se ne salvano.

Le regole non si sono mai volute introdurre, perche' se introduciamo le
regole, se ne salvano si e no il 15%.

Il resto chiude. Piccoli e grossi.

Nessun governo puo' "mettere regole", a partire dalla corporate governance,
a finire con il diritto societario spicciolo.

Perche' se lo fanno, chiudono quasi tutti.

Sono pochissime in italia le aziende che reggono Basilea II.

> Si comportano nello stesso modo in cui si stanno comportando le aziende
> italiane: tirano a campare, nella speranza che "altri mercati" risollevino
> quello italiano. L'unica differenza è che questi lavoratori non possono
> scaricare costi su terzi, accumulando fondi di sicurezza..

LA cosa che non si vuole capire e' che stavolta il conto arriva sul serio,
e se ce la sgamiamo ancora otterremo solo che quando arriva sara' ancora
piu' alto.

Tante volte lo si e' detto,e tante volte ce la siamo sgamata.

E ogni volta, la cifra aumentava.

Non puo' durare per sempre.



> Perchè pensi che le aziende abbiano bisogno di meno tasse e minore costo
> del lavoro??

Non ne hanno affatto bisogno.
E' una palla che raccontano.

> Lara (che comunqe disapprovo per moltissimi versi) è semplicemente
> l'ennesima persona che è costretta a ridurre il proprio costo per stare
> in un mercato (innegabilmente) senza regole.

A allora vai su un mercato piu' vantaggioso: dedicati ad un settore
tradizionale.

dacho

unread,
Jan 21, 2004, 4:27:25 AM1/21/04
to
> Ti faccio una domanda: supponi di calcolar il valore di questo paese.
> Di tutto. Come se dovessi fare una stima per venderlo.
>
> Valgono piu' 100.000 persone come Lara, o un'azienda con 100.000 operai?

Mettiamola così: 100.000 "avventizi" (con nessi ad annessi: cioè salario
tendente all'inesistenza -vedi stages per chi sa già lavorare-, nessuna
politica formativa, etc..) fanno schifo rispetto a 100.000 lavoratori
'alla vecchia maniera' cioè con le regole e le tutele..

La Consulenza, almeno per come è stata spiegata a me, è una cosa seria: la
possono fare in pochi perchè pochi possono assumersene gli oneri. Quando
la 'consulenza' diventa l'unica opzione, perchè viene imposta dal mercato
ma non riequlibrata dalle regole, l'abbassamento della qualità (se non
anche già della produttività) cala brutalmente, su scala "macro"..

> Si chiama "declino".

Magari ce lo meritiamo. Sono un keynesiano, ma ogni tanto ctedo anch'io
che ci voglia una piccola epurazione...

> Ma prima di buttarmi, mi sono fatto qualche anno in una multinazionale,
> col vestitino dell'upim, e la valigetta e la cazzo di gastrite.

Ogni tanto anch'io (che mi fregio di essere abbastanza razionalista,
scientifico..) ammetto che si tratta di una questione quasi 'morale':
certe scelte, come quella della 'libera professione', non dipendono
principalmente dall'esperienza passata, ma soprattutto dalla 'mentalità'
con cui, a priori, si decide di affrontarle. Puoi avere 15 anni e decidere
che 'da grande' vuoi fare il professionista.. Già da li puoi capire che
ciò comporterà delle competenze, dei rischi, etc..

> No. Spero che tu abbia fatto una buona "gavetta". Almeno le cose di base
> dovresti averle acquisite da qualcuno. Oppure hai avuto la fortuna di
> sbatterci la faccia senza che te la rompessero.

Sfortunatamente (per certi versi), la mia educazione è stata di stampo
molto 'aziendalista': a 15 anni davo le priorità alle mie azioni
(studiare, uscire con la morosa, comprare quella data cosa, etc..)
seguendo un rigido principio di vautazione del rapporto costi/benefici ;-)
A parte le ironie (benché vere..), io non ho mai imparato a "rompere" a
mio padre per ottenere qualcosa: per convincerlo io dovevo fargli vedere
il potenziale profitto di una spesa nel tempo..
Fortunatamente (per gli altri) il mio è un caso isolato..


> Non ho mai detto che le condizioni necessarie siano anche sufficenti.
>
> Io parlavo di condizioni necessarie.

Scusami, ma sembrava che...

> Si chiama "ristrutturazione del settore".
>
> Ci sono piu' ricchi-ricchi, piu' poveri-poveri, e il ceto medio
> e' scomparso. E cosi', i consumi si dividono in

> ....


> No, stanno seguendo correttamente il trend.
>

Non sono d'accordo ma posso accettare l'impostazione della tua visione..

Io credo, invece, che nel tessuto economico 'di base' (commercianti, piccoli
imprenditori, etc..), manchi effettivamente una 'morale imprenditoriale',
che li spinga ad agire secondo certi criteri e con una certa responsabi-
lizzazione..

> Non faccio classismo, sono figlio di operai, e semplicemente dico che
> proprio se sei povero (e io ero povero) dovresti sforzarti di progettare
> quel che fai con la testa, perche' se anche le briciole che hai oggi
> non sei certo di averle domani...chi ti salva, a te?

D'accordo.

>
>> Spero di no, ma, analiticamente parlando, visto che non posso far prescin-
>> dere la mia situazione da quella dell'"ambiente" in cui vivo e lavoro, non
>> ci sono elementi per aspettarsi differenze sostanziali, a meno che non ci
>> sia un "ribaltone", a livello sociale, che rispristini quelle regole (vedi
>> sopra) che non solo garantiscono un benessere abbastanza distribuito, ma
>> sono anche le uniche che mantengono sano l'"humus economico"..
>
> VA bene. Ma a 50 anni, ti ci vedi a fare il geek e smontare la scheda madre
> del PC alla ragazzina che ci vuole giocare?

D'accordo, ma io parlavo di assenza si regole. L'altro ieri sera Sella
dell'ABI, al Maurizio Costanzo Show, spiegava alla folla di obbligazionisti
Parmalat che "il problema non è nei consulenti finanziari, che possono
solo basarsi sui bilanci fatti dalle aziende.." e che "in America falsare
i bilanci comporta pene sino ai 20 anni di reclusione..". Giustamente Fas-
sino, che è DS e smilzo, ma mi sta simpatico lo stesso (:-), gli ha ris-
posto che il governo ha appena depenalizzato il reato di falso in bilancio
e quindi..

Con la stessa logica ti dico: per evitare che ci siano delle tapine come
Laura che, per sopravvivere, abbassano in maniera dopata i prezzi (perchè
abitano a casa con i genitori, perchè..., etc..), sputtanando il mercato
ora e nel futuro, c'è bisogno che ci siano regole scelte ed applicate da
tutti.

> Ma chi era quello che con la tessera di sinistra applaudiva D'Alema che
> gli faceva sotto il naso "una legge moderna e al passo coi tempi"?

Non so, io già le scorse elezioni ho votato DS con una certa riserva, alle
prossime, se proprio lo farò, lo farò turandomi il naso..

>> Fuori dallo specifico sfogo, non ti accorgi che, anche in questo caso, è
>> la mancanza di regole a creare il disequilibrio??
>
> No, e' l'interpretazione della mancanza di regole.

Io non sono per una regolamentazione capillare (che fa solo il bene di
avvocati, commercialisti, notai, etc..), ma di semplici regole di convi-
venza, la cui evasione, però, venga punita in maniera esemplare. Ad
esempio, in FVG pare che stia per entrare in vigore una legge che richiede
indietro tutti i sovvenzionamenti alle aziende che non applicano corretta-
mente l'Antinfortunistica...


> Si e' detto "non c'e' piu' il posto fisso, dovete essere imprenditori di
> voi stessi".
>
> E sai come e' stata letta questa cosa?
>
> E' stata letta cosi':
>
> "essere imprenditori e' come avere il posto fisso".

Perchè E' GIUSTO che la maggior parte dei lavori sia a "posto fisso".
Quando lavori una settimana da una parte ed una settimana dall'altra,
facendo un qualcosa di specifico (che magari sai fare solo tu, o solo tu
in quel modo..) e portando a casa un bel po' di gruzzolo, allora sei un
professionista. Dimmi un po' tu se un avvocato che ha un solo cliente, per
cui lavora 8 ore al giorno 5 giorni a settimana, sbrigando pratiche del
cazzo che chiunque potrebbe fare con un minimo di formazione "on the job",
può davvero considerarsi "libero professionista" come chi si fa pagare a
ore, ed ha un portafoglio clienti.
Questa gente è "costretta" ad essere imprenditori, ma fanno dei lavori che
da imprenditori (professionisti) non sono, e quindi non ne possono
assumere anche il carattere..

> E cosi' trovi Lara che si chiede "quanto prendo al mese".
>
> Dimmi un po', tu come azienda TI CHIEDI QUANTO PRENDI AL MESE?
>
> LA RAGIONI COSI'?

Io riesco a considerare la visita oculistica periodica (per valutare se le
ore sul pc stiano compromettendo la vista) come una voce di spesa nella
manutenzione preventiva del mio macchinario produttivo principale, cioè me
stesso, ma sono (fortunatamente) un caso isolato..;-)

> Guarda, tra poco arriva Basilea II.
>
> Poi ci divertiremo eh?
> Ti va se ne riparliamo dopo che entra in vigore il trattato?
>
> Vediamo quanti se ne salvano.

Si sa già che saran pochi. Mi pare però fi aver visto prospetti che vedono
l'Italia come uno dei paesi potenzialmente più a rischio in questo senso.
E allora mi chiedo: "perchè un commerciante/imprenditore in Svezia, dove
non ci sono "certi problemi" sociali che ci sono qua, dovrebbe essere meno
preoccupato di uno italiano?".

Forse perchè le regole, prima, qui non c'erano, né imposte dallo Stato né
auto-imposte dall'intelligenza, odalla cultura imprenditoriale, del singo-
lo imprenditore...?

> Nessun governo puo' "mettere regole", a partire dalla corporate governance,
> a finire con il diritto societario spicciolo.
>
> Perche' se lo fanno, chiudono quasi tutti.
>
> Sono pochissime in italia le aziende che reggono Basilea II.

Appunto.. Ma è una colpa..!

> LA cosa che non si vuole capire e' che stavolta il conto arriva sul serio,
> e se ce la sgamiamo ancora otterremo solo che quando arriva sara' ancora
> piu' alto.

Sono d'accordo..


>> Lara (che comunqe disapprovo per moltissimi versi) è semplicemente
>> l'ennesima persona che è costretta a ridurre il proprio costo per stare
>> in un mercato (innegabilmente) senza regole.
>
> A allora vai su un mercato piu' vantaggioso: dedicati ad un settore
> tradizionale.

Qui fraintendi, imho... Il problema (come ho già detto e ripetuto più
volte) non è limitato al settore informatico. Quando parlo di Mercato io
intendo, quantomeno, il sistema economico italiano..


Dacho

Alberto Favetta

unread,
Jan 21, 2004, 4:40:07 AM1/21/04
to
"SR" <ste...@despammed.com> wrote in message news:<npAOb.47416$Jw2....@tornado.fastwebnet.it>...

> Scherzi a parte: le probabilità che ti controllino *solo* per una cosa del
> genere sono le stesse che avresti di prendere una multa per essere passato
> con il rosso a piedi.

Questo è vero.

> Nel caso succeda, è molto semplice: si è rotto o era
> vecchio, l'ho buttato

Ricevuta della discarica o di una società di smaltimento rifiuti.
Oppure autofattura per autoconsumo con il valore rimanente del bene.
Ti sei mai chiesto perchè in molte ditte c'è uno stanzino con dei veri
e propri reperti di archeoinformatica?

> (ricorda che passano min. 4 anni per i controlli dei
> 740, per l'hardware è una vita).

Ma non per il fisco :)

Ciao,
Alberto

dacho

unread,
Jan 21, 2004, 4:42:20 AM1/21/04
to
> Comunque resta il fatto, che poi e' il succo di quanto voleva esprimere
> Lev, della improvvisazione di tanti che poi sia nata dal post di Lara
> poco importa in quanto essa, in buona fede, era come si suol dire nel
> posto sbagliato al momento meno giusto.

Che sia un po' troppo 'naif' Lara, su questo non dissento (anzi).. Ciò che
mi premeva sottolineare è che questa 'naivité' (si dice così?) non ci
sarebbe se ci fossero delle regole che non la rendono, attualmente, inevi-
tabile..

> C'e' anche da dire che leggo di tanti corsi tecnici che tanti fanno
> mentre mai leggo che almeno uno abbia frequentato un corso almeno di base
> di management o di consulenza aziendale o almento per quanto attiene ad
> alcune tematiche riguardanti, sempre di base, la gestione, contabilita' e
> il fisco.

Sono d'accordo..
Tenterò, nel mio piccolo, di porvi rimedio (dato che a breve comincerò,
come seconso lavoro, a progettare corsi): per i corsi con sbocco profes-
sionale più 'precario' preventiverò un minimo di ore per il self-mana-
gement sia organizzativo che amministrativo..

> E non e' anche questo esperienza che potrebbe avvantaggiare, oltre se
> stessi, anche il proprio curricullum vitae?

Diciamo che magari il curriculum non lo rimpolpa (imho), ma di sicuro ha
un'immenso valore personale, e pratico (tipo che uno evita commercialisti
et similia..)..

> Ed e' forse anche questo che a differenza di altri professionisti
> distingue l'informatico dai primi vito che questi ultimi bene o male e di
> tanto in tanto frequentano anche corsi differenti nella loro tematica
> dalle attivita' che fanno?

Se per 'professioni' intendi le 'corporazioni' (avvocati, commercialisti,
notai, medici, architetti, psicologi, etc..), allora concordo: dato che
hanno 'le spalle larghe' (psicologi e medici a parte..;-), ed un protezio-
nismo che permette loro di sparare i prezzi che vogliono, possono di certo
permettersi dei corsi di questo tipo, chessò, finanziati dall'Ordine, e
quindi anche a basso prezzo...
Ma tu te lo vedi il neo-assunto da Accenture (di solito sbarbatelli) che
si può permettere E di pagare E anche solo di frequentare tre volte a
settimana un corso di 2 ore alla volta di "Self management"..?

> Da parte mia, ma forse per mio interesse ma anche perche' spinto dalla
> continua voglia di approfondire, oltre alle tematiche strettamente
> tecniche frequento, come sempre ho frequentato, altre materie spaziando
> dal diritto alla economia e tante altre ancora non mancando mai di
> cercare, anche per conto mio, di approfondire ogni argomento (oggi poi
> con piu' facilita' grazie ad internet) che di volta in volta si presenta
> a costo di acquistarmi, come sempre ho fatto, testi e approfondimenti.

Buon per te, buon per me, e buon per chiunque lo faccia. Ma ciò che voglio
dire è che non deve essere un obbligo: nel 90% dei casi si tratta di
persone che, con una normativa più equa, non avrebbero bisogno di tutte
queste competenze (solo, in fin dei conti..) per sopravvivere..

Dacho

sergio

unread,
Jan 21, 2004, 5:57:20 AM1/21/04
to
> Buon per te, buon per me, e buon per chiunque lo faccia. Ma ciň che voglio
> dire č che non deve essere un obbligo: nel 90% dei casi si tratta di
> persone che, con una normativa piů equa, non avrebbero bisogno di tutte

> queste competenze (solo, in fin dei conti..) per sopravvivere..

ed č questa l'ironia della situazione, sarebbe quasi comica se non ci fosse
da piangere ... te lo vedi un qualsiasi venditore di una piccola/media
azienda brianzola che si studia *quotidianamente* economia, finanza,
diritto, tecnologia dei prodotti solo per star dietro al suo lavoro ... mi
viene da ridere solo a pensarci, ne ho conosciuti alcuni che a mala pena
sapevano coniugare una frase in italiano corretto ... e guadagnano (nel caso
peggiore) almeno 2-3 volte il fatturato annuo di un informatico medio (con
anni di esperienza).
Non oso pensare quale sia il divario fra lo stipendio di un commerciale come
quello e lo "stipendio" di Lara ... e tutto per "tirare a campare".

Bye
Sergio


Levoivoddin Eskeddan Thornassin an Cinnabar

unread,
Jan 21, 2004, 6:19:27 AM1/21/04
to
On Wed, 21 Jan 2004 09:27:25 GMT, dacho wrote:

> Mettiamola così: 100.000 "avventizi" (con nessi ad annessi: cioè salario
> tendente all'inesistenza -vedi stages per chi sa già lavorare-, nessuna
> politica formativa, etc..) fanno schifo rispetto a 100.000 lavoratori
> 'alla vecchia maniera' cioè con le regole e le tutele..

Non e' la "vecchia maniera". Non ci siamo capiti: e' l'unica possibile.

Vi hanno illusi che esistesse una "nuova maniera" di lavorare, senza
investimenti, perche' dovevano dirvi che non c'erano piu' posti di lavoro e
dovevate tirare a campare. Siccome detta cosi' era troppo brusca, allora vi
hanno detto "eh, no, vai pure a fare il consulente, diventa imprenditore di
te stesso..." che suona meglio.

Tutto qui.

Ci mancava solo che vi dessero la partita iva in una scatola di cartone
colorata, e la chiamassero "company-in-a-box".

Ah, il potere del marketing...



> La Consulenza, almeno per come è stata spiegata a me, è una cosa seria:

Allora , mettiamola cosi': devo fare una perizia per un processo.
Siedero' , in tribunale, come testimone. Se dico il falso, finisco in
carcere. Il testimone non puo' mentire.

La cosiddetta "perizia" cosi' dovrebbe funzionare: questo problema si
chiama "semeiotica della menzogna". Nel mondo statunitense quasi non
esiste, perche' gli americani ritengono che la menzogna sia un problema del
codice PENALE, e non una questione di linguaggio quotidiano.

In italia invece esiste una vastissima e diffusa semeiotica della menzogna,
nel linguaggio corrente.

E cosi', io posso anche non dire il falso, mi basta solo usare un
linguaggio ambiguo.

Sta nell'avvocato SAPERNE abbastanza di informatica da capire cosa io possa
aver omesso.

Tieni conto di una cosa: se in tribunale ti chiedono di che colore fosse
un'automobile, e tu rispondi "il lato destro era verde", stai dicendo una
verita', perche' non hai visto il lato sinistro. E quindi puoi anche dire
che non sai complessivamente di che colore fosse la macchina. E di fatto,
hai risposto senza rispondere.

E non c'e' nulla di illegale, sei solo stato preciso. Spetta al giudice
stabilire se si possa dedurre che la macchina fosse TUTTA verde o meno.

Questo per farti capire che rendere "Hilbertiano" il sistema-nazione non e'
cosi' semplice, neanche usando il codice penale.

> Ogni tanto anch'io (che mi fregio di essere abbastanza razionalista,
> scientifico..) ammetto che si tratta di una questione quasi 'morale':

Si chiama "etica del lavoro" e la morale non c'entra.
Nemmeno il discorso penale, se e' per questo.

> con cui, a priori, si decide di affrontarle. Puoi avere 15 anni e decidere
> che 'da grande' vuoi fare il professionista.. Già da li puoi capire che
> ciò comporterà delle competenze, dei rischi, etc..

Se te li fanno pagare. Oggi ci sono ancora in giro ingegneri elettronici
che firmano progetti di palazzi.

Se crolla il palazzo, sai chi paga? L'assicurazione.
Perche' la perizia la fara' un collega iscritto allo stesso ordine.

Il motivo per cui io sto facendo cosi' tante perizie per processi sta
proprio nel fatto che NON essendo io ingegnere ma matematico,
non sono iscritto all'ordine, e posso anche smentire un autorevole collega.

Mi e' capitato di lasciar intendere chiaramente come il presidente
dell'ordine di una provincia del veneto non ne capisse una cippa di
informatica essendo un ingegnere chimico.

Nessun ingegnere iscritto all'albo avrebbe smentito cosi' totalmente il suo
collega. Avrebbero tirato fuori astratte possibilita' e valutazioni di
merito molto ambigue.

E lo stesso vale per medici, architetti, e compagnia.

Perche' pensi che i processi civili finiscano sempre col dividere la colpa
in parti quasi uguali?

> Sfortunatamente (per certi versi), la mia educazione è stata di stampo
> molto 'aziendalista': a 15 anni davo le priorità alle mie azioni

Questo non e' aziendalismo.

Aziendalismo e' chiedersi "cosa sto costruendo" e "quanto vale quello che
costruisco".

> (studiare, uscire con la morosa, comprare quella data cosa, etc..)
> seguendo un rigido principio di vautazione del rapporto costi/benefici ;-)
> A parte le ironie (benché vere..), io non ho mai imparato a "rompere" a
> mio padre per ottenere qualcosa: per convincerlo io dovevo fargli vedere
> il potenziale profitto di una spesa nel tempo..

Questa e' semplice logica mercantile. Il mercante guadagna,
l'imprenditore costruisce anche.

Il semplice guadagno e' da mercanti.


> Non sono d'accordo ma posso accettare l'impostazione della tua visione..
>
> Io credo, invece, che nel tessuto economico 'di base' (commercianti, piccoli
> imprenditori, etc..), manchi effettivamente una 'morale imprenditoriale',
> che li spinga ad agire secondo certi criteri e con una certa responsabi-
> lizzazione..

Guardi le cose dall'ottica sbagliata. Prova a farti una domanda:
e se invece di essere crestiuti i prezzi, fossi tu ad essere piu' povero?

Vedi, se crescono ALCUNI prezzi in ALCUNI negozi, allora puoi dire che i
prezzi siano cresciuti e tu sei ricco come prima.

Ma se TUTTI i negozi alzano i prezzi, devi iniziare a valutare la
possibilita' che TU sia piu' povero.

Si muove il treno avanti o la stazione induetro?

> D'accordo, ma io parlavo di assenza si regole. L'altro ieri sera Sella
> dell'ABI, al Maurizio Costanzo Show, spiegava alla folla di obbligazionisti
> Parmalat che "il problema non è nei consulenti finanziari, che possono
> solo basarsi sui bilanci fatti dalle aziende.." e che "in America falsare
> i bilanci comporta pene sino ai 20 anni di reclusione..". Giustamente Fas-
> sino, che è DS e smilzo, ma mi sta simpatico lo stesso (:-), gli ha ris-
> posto che il governo ha appena depenalizzato il reato di falso in bilancio
> e quindi..

Questa e' una cazzata per due motivi.

La legge di berlusconi abbassa da 6 anni a 4 anni la pena.
PEr uno che fotte 13.000 miliardi, sono irrilevanti. Se mi dici domani
"fatti 6 anni di carcere ma quando esci avrai 13.000 miliardi", ci sto.

Mi faccio i miei 6 anni, (e con 13.000 miliardi da parte il direttore
mi da' anche il bacino della buonanotte, vedrai) e poi sverno il resto
della vita alle bahamas. E se metto li' i soldi, se solo provi ad
avvicinarti il governo locale mi protegge con il suo esercito.

Forse non alle bahamas, ma in Tunisia c'e' gia' un caso documentato.

Il secondo motivo per cui Fassino dice delle cazzate e' che ci sono i
cosiddetti studi di settore che obbligano la gente a falsificare i bilanci.

Se quest'anno mi va un po' male , potrei stare sotto gli studi di settore.
Allora, il fisco inizia a puntare la luce su di me.
COme faccio ad uscirne? Alzando il reddito e pagando piu' tasse.
Molto bene, ma per farlo devo falsificare il bilancio, togliendo un po' di
spese.
Quello che faceva Enron.

E se sono in contabilita' ordinaria? Mi invento depositi bancari,
oppure cespite. Quello che faceva Tanzi.

Allora, come conciliamo degli studi di settore che sono fuori dalla
realta', e per tornare in regola devo falsificare il bilancio, con pene
maggiori per chi falsifica i bilanci?

Questo per dirti che Fassino conosce i problemi delle aziende come io sono
un ginecologo per rinoceronti.

> Non so, io già le scorse elezioni ho votato DS con una certa riserva, alle
> prossime, se proprio lo farò, lo farò turandomi il naso..

Dico la verita': e' cosi' evidente la finzione, che non vado piu' a votare.
L'italia e' in mano alle banche, facciamocene una ragione.

Sono loro che decidono, a Roma non si decide molto piu' che non a Siena,
per farti un esempio.

> esempio, in FVG pare che stia per entrare in vigore una legge che richiede
> indietro tutti i sovvenzionamenti alle aziende che non applicano corretta-
> mente l'Antinfortunistica...

Certo. Solo che il "correttamente" passa per chi deve interpretarlo.

Appena in italia crei una classe di persone che puo' fare delle multe,
hai creato una classe di persone che chiedono tangenti per chiudere un
occhio.

> Si sa già che saran pochi. Mi pare però fi aver visto prospetti che vedono
> l'Italia come uno dei paesi potenzialmente più a rischio in questo senso.
> E allora mi chiedo: "perchè un commerciante/imprenditore in Svezia, dove
> non ci sono "certi problemi" sociali che ci sono qua, dovrebbe essere meno
> preoccupato di uno italiano?".
>
> Forse perchè le regole, prima, qui non c'erano, né imposte dallo Stato né
> auto-imposte dall'intelligenza, odalla cultura imprenditoriale, del singo-
> lo imprenditore...?

CAzzate. Lo svedese e' disonesto e scopaiolo quanto l'italiano.

SOlo che in svezia le condizioni di lavoro (demografia, regime fiscale)
sono cosi' diverse che devono lavorare diversamente.

Hai provato a comprare una macchina in Danimarca, pero'?

Non ti sei chiesto come mai costi cosi' tanto anche una Fiat?

>> Sono pochissime in italia le aziende che reggono Basilea II.
>
> Appunto.. Ma è una colpa..!

Ragazzo, senza questa cosa qui si rimaneva con l'italia degli anni 70: una
grande Grecia.

Il malcostume e' cosi' diffuso perche' TUTTI si sono messi in testa di
vivere al di sopra delle loro possibilita'.

Io sono ormai in sella da qualche annetto, e ancora ho una macchina media
(ne' povera ne' ricca) e una piccola casetta nel bosco. Quando voglio una
macchina GRANDE per fare bella figura, me la affitto. LE cosiddette
"macchine da matrimonio".

I miei colleghi hanno la macchina DI LUSSO e la VILLA strafiga.
Pagata da loro, stupidi, che lavorano per mantenerle.

Sai perche'?

Perche' appena si sono visti quattro soldi, hanno deciso di vivere alla
grande. Io che vengo da una famiglia povera, (e lo dico: sono stato povero,
e si sta un gran male) non lo faccio.

So molto bene che se ho la corporatura che ho e' perche' sono figlio
di operai e nipote di bovari. Non mi illudo di discendere da una famiglia
nobile. Il mio stesso scheletro mi tradirebbe di fronte a qualsiasi
antropologo.

Solo che io ho il fido e non so da quanto non lo tocco, perche' lavoro "a
piu'". Loro lavorano col fido, e pagano interessi alle banche.

Quello che ho costruito io vale. E' piu' piccolo, ma ha un valore pisitivo.

Quello che hanno costruito loro, no. E' piu' grande, solo che sono dei
segni meno.

Tolti i debiti, non resta nulla. Sembrano quegli esperimenti dei fisici,
che fanno comparire dal nulla una coppia particella-antiparticella. Il
bilancio e' zero. Loro creano valore X, e debiti -X. Cosa hai costruito
cosi'?

Ma se li vedi, pensi che LORO siano piu' ricchi di me.

Hanno scambiato i fidi per soldi, e non si rendono conto che invece sono
DEBITI.

E questo perche' devono fare a tutti i costi una vita che non possono
permettersi. Io Basilea II me lo posso permettere.

Loro no.



> Qui fraintendi, imho... Il problema (come ho già detto e ripetuto più
> volte) non è limitato al settore informatico. Quando parlo di Mercato io
> intendo, quantomeno, il sistema economico italiano..

LA gente mangia. Fai pane, e qualcuno lo prende.

Sui bisogno di base , c'e' ancora tutto il mercato che vuoi.
Dalle mie parti l'agricoltura sta ricominciando a dare buoni redditi,
tra DOP e biologico.

Ho una visione diversa: il motivo per cui il mercato e' distorto e' ANCHE
che tutti puntano allo stesso settore tutti insieme.
Cosa pretendevamo, di passare da nazione fanalino di coda per l'informatica
a nazione dove "la casalinga di Voghera gioca in borsa online" in un anno?

E tutti a fare informatica....

E nessuno accetta di cambiare. Io ad esempio accumulero' liquidi,
chiudero' e prima o poi apriro' un'azienda agricola. Perche' il settore
informatica e' destinato a sgonfiarsi ancora.

Vuoi sapere il perche'? Cerca online una cosa che si chiama Qnx.
Presto, tutto sara' embedded, o quasi.
E saranno tutti elettrodomestici.

Perche' cambiare e non diventare rivenditore di elettrodomestici?

Perche' sinora ho fatto quel che sono costretto a fare. Prima o poi
faro' quel che SOGNO di fare.

Ma non ho mai dato per scontato di seguire il trend.
E non ho mai seguito le sirene.

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