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Chiarimenti busta paga al consulente del lavoro.

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fran...@gmail.com

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Jul 9, 2013, 10:43:30 AM7/9/13
to
Salve,
chiedo gentilmente una informazione. Sono un dipendente di un'azienda. Da gennaio abbiamo cambiato consulente del lavoro e proprio da questo periodo ho notato in busta paga un modalità di calcolo delle competenze diversa da quella che praticava il vecchio consulente. Ho chiesto chiarimenti al direttore dell'azienda ma fino a qualche giorno fa nessun chiarimento mi era arrivato. Cosi ho chiamato l'ufficio del consulente direttamente ed ho avuto gentilmente dai suoi collaboratori tutte le delucidazioni. Il direttore mi ha chiamato dicendomi che il titolare dello studio di consulenza si è innervosito (non so se è vero) perchè ho chiamato direttamente il loro studio e mi ha detto che tutti i rapporti con il consulente dovranno passare attraverso di lui (il direttore).

Ora chiedo, il consulente dell'azienda si può rifiutare di dare spiegazioni direttamente ai lavoratori delle aziende assistite riguardanti le personali buste paga?

Se chiedo delucidazioni tramite il direttore in quanto tempo deve fornirmele (ho aspettato 6 mesi l'ultima volta e niente mi era stato risposto)?

Vi ringrazio in anticipo per la gentile risposta.

mt

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Jul 9, 2013, 12:37:28 PM7/9/13
to

<fran...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:8b94303f-3539-471d...@googlegroups.com...
>Ora chiedo, il consulente dell'azienda si puň rifiutare di dare spiegazioni
>direttamente ai lavoratori delle aziende assistite riguardanti le personali
> >buste paga?

certo, il cliente č il datore di lavoro, mica i suoi dipendenti

>Se chiedo delucidazioni tramite il direttore in quanto tempo deve
>fornirmele (ho aspettato 6 mesi l'ultima volta e niente mi era stato
>risposto)?

di che delucidazioni parli ? se c'č un errore nel tuo cedolino, scrivi due
righe all'azienda spiegando perchč secondo te le competenze sono errate.
Sui tempi, beh diciamo che per fortuna non esistono norme su tutti i casi
della vita...


lupoc...@gmail.com

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Jul 10, 2013, 4:04:04 AM7/10/13
to
Come ha detto il collega, il cliente non sei tu, ma il tuo datore di lavoro. Poi c'è sempre il detto: chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Tu non hai fatto nulla di male, semmai chi si è comportato male sono il tuo direttore che non ti ha risposto e il consulente del lavoro che si è comportato in maniera infantile: potevo benissimo dirti che quelle informazioni le dovevi chiedere al tuo datore di lavoro, senza innervosirsi (che tra l'altro non ha senso, hai solo fatto una domanda). La questione è spinosa: tu hai tutto il diritto di avere delucidazioni in merito in un tempo congruo (e sei mesi non lo sono di certo), ma fare i rigidi con i propri datori di lavoro non sempre è una buona idea. Puoi in futuro usare la forma scritta per queste situazioni, indirizzando una lettera a/r all'ufficio del personale e facendo presente (nel caso qualcuno avesse da ridire) quello che è successo in questa occasione.

mt

unread,
Jul 10, 2013, 8:29:34 AM7/10/13
to

<lupoc...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:380d4244-1066-4746...@googlegroups.com...

>Come ha detto il collega, il cliente non sei tu, ma il tuo datore di
>lavoro.

siccome quello che ha risposto sono io, ti invito a ritirare subito
l'affermazione secondo la quale tu saresti un mio collega.
Piuttosto mi faccio radiare dall'Albo, che avere come collega un
cocainomane.


lupoc...@gmail.com

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Jul 10, 2013, 9:23:18 AM7/10/13
to
Allora fatti radiare.

Francesco Calise

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Jul 10, 2013, 10:16:52 AM7/10/13
to

>
> Come ha detto il collega, il cliente non sei tu, ma il tuo datore di lavoro. Poi c'è sempre il detto: chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Tu non hai fatto nulla di male, semmai chi si è comportato male sono il tuo direttore che non ti ha risposto e il consulente del lavoro che si è comportato in maniera infantile: potevo benissimo dirti che quelle informazioni le dovevi chiedere al tuo datore di lavoro, senza innervosirsi (che tra l'altro non ha senso, hai solo fatto una domanda). La questione è spinosa: tu hai tutto il diritto di avere delucidazioni in merito in un tempo congruo (e sei mesi non lo sono di certo), ma fare i rigidi con i propri datori di lavoro non sempre è una buona idea. Puoi in futuro usare la forma scritta per queste situazioni, indirizzando una lettera a/r all'ufficio del personale e facendo presente (nel caso qualcuno avesse da ridire) quello che è successo in questa occasione.


Grazie per la gentile risposta.
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