GRAZIE
CIAO Franco
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
> Ragazzi devo consegnare la tesi di laurea e non ho ancora scritto la parte
> sui ringraziamenti.
> Non ho la benchè minima idea di come farla ne tantomeno di cosa sbatterci
> dentro.
> Mi sapreste consigliare qualche pagina di ringraziamenti d'esempio.
> (qualche sito)
U. ECO, _Come si fa una tesi di laurea_, Bompiani.
--
"Mi sento Penelope che tesse la tela e lui la disfa. Soltanto che
Renis non è Ulisse" - Simona Ventura
Ciao
> Franco_red scripsit:
> > Ragazzi devo consegnare la tesi di laurea e non ho ancora scritto la parte
> > sui ringraziamenti.
> > Non ho la benchè minima idea di come farla ne tantomeno di cosa sbatterci
> > dentro.
> > Mi sapreste consigliare qualche pagina di ringraziamenti d'esempio.
> > (qualche sito)
> U. ECO, _Come si fa una tesi di laurea_, Bompiani.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
Ciao,
IMHO ringraziamenti non sentiti e di fretta non verranno troppo bene..
neppure "copiati".. :-/ Forse č meglio che non scrivi nulla e dici a voce un
solo *grazie* alle persone che ritieni importanti, apprezzeranno di piů! Non
č obbligatorio scrivere i ringraziamenti... :-)
Ciao,
Romy
> Ragazzi devo consegnare la tesi di laurea e non ho ancora scritto la parte
> sui ringraziamenti.
> Non ho la benchč minima idea di come farla ne tantomeno di cosa sbatterci
> dentro.
> Mi sapreste consigliare qualche pagina di ringraziamenti d'esempio.
> (qualche sito)
"Ringrazio il newsgroup it.istruzione.universita' per i consigli su dove
cercare ringraziamenti da scrivere nella parte finale della tesi di laurea
quella riservata appunto ai ringraziamenti grazie a tutti "
Si perņ che prima mi venga detto dove posso andare a copiarli! Se no che
vi ringrazio a fare.
> Si però che prima mi venga detto dove posso andare a copiarli! Se no che
> vi ringrazio a fare.
Chi vuoi ringraziare?
> Ragazzi devo consegnare la tesi di laurea e non ho ancora scritto la parte
> sui ringraziamenti.
> Non ho la benchè minima idea di come farla ne tantomeno di cosa sbatterci
> dentro.
> Mi sapreste consigliare qualche pagina di ringraziamenti d'esempio.
> (qualche sito)
Piuttosto che copiare (non saprei da dove) ti suggerirei di pensare a chi
vuoi ringraziare, al contesto e ai motivi del ringraziamento, e quindi di
improvvisare due righe in una pagina bianca, all'inizio dopo la copertina
o alla fine della tesi, parlando in prima persona ed evitando
l'impersonale (si ringrazia, ecc.). Verrà sicuramente più spontaneo e
significativo, come una dedica, rispetto a qualunque altra soluzione.
Ciao!
_______________________________ _ _
[il Prandola]
> Esempio scarno: ringrazia i professori che ti hanno seguito,
No; non si deve mai ringraziare il relatore nella tesi di laurea.
In tutte le tesi che ho letto c'č il ringraziamento a relatore e
rrelatore -_____-'
> In tutte le tesi che ho letto c'è il ringraziamento a relatore e
> rrelatore -_____-'
Grave errore (Cf. p. es. U. ECO, _Come si fa una tesi di laurea_, Bompiani
1998 (12), p. 198).
Dico questo perché io mi son laureato in una facoltà scientifica
(Informatica) e
sinceramente, dopo tutto il tempo che ho passato insieme al docente, che è
stato
veramente fin troppo disponibile... mi sarebbe sembrato "sgarbato" e
"maleducato"
non ringraziarlo.
Non voglio creare un flame... ma penso che il rapporto tra studenti e
docenti,
al momento della tesi, sia ben diverso tra le facoltà umanistiche da un lato
e quelle
scientifico/tecniche dall'altro. Poi ovviamente ci son le eccezzioni... ma
parlo di "media".
Saluti,
Carlo
"Massimo Manca" <m-mancaTOGL...@vene.ws> wrote in message
news:pan.2004.03.28....@vene.ws...
> Non ho letto il libro di Eco... lo ammetto ;-) ma... mafari sbaglio...
> l'altro giorno
> era sull'autobus ed una ragazza stava per l'appunto leggendo quel libro...
> non è
> mica riferito alle sole facoltà umanistiche??
Si deve ringraziare solo nelle facoltà umanistiche?
Ma la motivazione qual'č?
>> Grave errore (Cf. p. es. U. ECO, _Come si fa una tesi di laurea_, Bompiani
>> 1998 (12), p. 198
>
> Ma la motivazione qual'è?
I ringraziamenti vanno riservati a chi ha fornito aiuto pur non
essendo tenuto a farlo, dunque non al relatore o al corelatore. Per
esempio, nel mio ultimo libro, nato dalla tesi di dottorato, i
ringraziamenti sono così:
"Desidero ringraziare il Dipartimento A
B per il contributo alla pubblicazione di questo volume, e in
primis, per il loro interessamento, C e D. Questo lavoro ha origine dalla
mia tesi di dottorato; ai miei tutori, E e F,
che ne hanno seguito la genesi e lo sviluppo fino alla sua pubblicazione,
va il mio più sentito ringraziamento. Desidero inoltre ringraziare
G e H, che mi hanno dato preziosissime
indicazioni per la revisione del lavoro, nonché I e
J per la pazienza con cui mi hanno aiutato a rileggere il
testo nella rituale operazione di caccia al refuso. Saldo infine un debito
ringraziando K, più volte citato nel corso del mio lavoro, per
avermi cortesemente spedito, ormai anni fa, una copia della sua tesi di
dottorato, allora piuttosto difficile ottenere attraverso i normali canali
di distribuzione libraria: quod omnis gratia simplex est, duplex redeat
(Fulgenzio, Mythologiae II, 40, 16)".
Ovviamente, nella tesi di dottorato non c'era nulla di tutto questo,
perché si tratta di un lavoro che deve essere oggetto di valutazione; in
particolare, ringraziare un relatore di tesi è spesso considerato di
cattivo gusto (in effetti Eco usa proprio quest'espressione), perché al
relatore spetta esprimere un giudizio sul lavoro, che potrebbe anche
essere negativo (talvolta si legge, a margine di un lavoro
scientificamente imbarazzante, "ringrazio il prof. X perché se la mia
tesi è venuta così è un po' anche merito suo ;) ), e dunque semmai lo
si ringrazia privatamente, poiché, nella migliore della ipotesi, la cosa
suona come un atto di _captatio_; e in secondo luogo, seguire una tesi di
laurea è un obbligo, e non una gentile concessione, del relatore, che
semmai, se non la segue con attenzione, è in difetto (anche se in Italia
siamo spesso abituati a considerare i nostri diritti come dei privilegi).
Forse non mi son ben espresso.. intendevo che se non sbaglio
il libro di Eco è riferito soltanto alla stesura di tesi nelle facoltà
umanistiche.
Saluti,
Carlo
Niente ringraziamenti ai relatori, neanche esterni (e quindi non obbligati a
dare tesi di laurea, ma nel momento in cui se ne prendono la responsabilita'
non e' piu' una gentile concessione). Anche nelle facolta' scientifiche (in
cui mi sono laureata e ho fatto da relatrice per tesi di laurea).
Al limite, i relatori si ringraziano ... eh, eh, ... accertandosi che siano
presenti il giorno del rinfresco post-laurea nella struttura in cui si e'
svolta la tesi ...
ps: poi e' vero che molti laureandi mettono i relatori nei ringraziamenti,
non so se all'insaputa degli stessi
"Massimo Manca" <m-mancaTOGL...@vene.ws> ha scritto nel messaggio
news:pan.2004.03.28....@vene.ws...
> Il Prandola scripsit:
>
> >> Grave errore (Cf. p. es. U. ECO, _Come si fa una tesi di laurea_,
Bompiani
> >> 1998 (12), p. 198
> >
> > Ma la motivazione qual'č?
>
> I ringraziamenti vanno riservati a chi ha fornito aiuto pur non
> essendo tenuto a farlo, dunque non al relatore o al corelatore. Per
> esempio, nel mio ultimo libro, nato dalla tesi di dottorato, i
> ringraziamenti sono cosě:
>
> "Desidero ringraziare il Dipartimento A
> B per il contributo alla pubblicazione di questo volume, e in
> primis, per il loro interessamento, C e D. Questo lavoro ha origine dalla
> mia tesi di dottorato; ai miei tutori, E e F,
> che ne hanno seguito la genesi e lo sviluppo fino alla sua pubblicazione,
> va il mio piů sentito ringraziamento. Desidero inoltre ringraziare
> G e H, che mi hanno dato preziosissime
> indicazioni per la revisione del lavoro, nonché I e
> J per la pazienza con cui mi hanno aiutato a rileggere il
> testo nella rituale operazione di caccia al refuso. Saldo infine un debito
> ringraziando K, piů volte citato nel corso del mio lavoro, per
> avermi cortesemente spedito, ormai anni fa, una copia della sua tesi di
> dottorato, allora piuttosto difficile ottenere attraverso i normali canali
> di distribuzione libraria: quod omnis gratia simplex est, duplex redeat
> (Fulgenzio, Mythologiae II, 40, 16)".
>
> Ovviamente, nella tesi di dottorato non c'era nulla di tutto questo,
> perché si tratta di un lavoro che deve essere oggetto di valutazione; in
> particolare, ringraziare un relatore di tesi č spesso considerato di
> cattivo gusto (in effetti Eco usa proprio quest'espressione), perché al
> relatore spetta esprimere un giudizio sul lavoro, che potrebbe anche
> essere negativo (talvolta si legge, a margine di un lavoro
> scientificamente imbarazzante, "ringrazio il prof. X perché se la mia
> tesi č venuta cosě č un po' anche merito suo ;) ), e dunque semmai lo
> si ringrazia privatamente, poiché, nella migliore della ipotesi, la cosa
> suona come un atto di _captatio_; e in secondo luogo, seguire una tesi di
> laurea č un obbligo, e non una gentile concessione, del relatore, che
> semmai, se non la segue con attenzione, č in difetto (anche se in Italia
> siamo spesso abituati a considerare i nostri diritti come dei privilegi).
>
> --
> "Mi sento Penelope che tesse la tela e lui la disfa. Soltanto che
> Renis non č Ulisse" - Simona Ventura
>
>
i relatori NON si ringraziano: hanno solo e semplicemente svolto il loro
sacrosanto dovere (bene o male questo è un altro discorso...),
stipendiati (anche) dalle tasse che tutti NOI paghiamo annualmete alle
università italiane.
..:::franghetto:::..
Mah, io sono d'accordo, in linea di principio, sul fatto che
non č elegante ringraziare il relatore, il che potrebbe sapere
un po' di captatio benevolentiae, ma non mi accanirei contro
chi vuole comunque ringraziare perché sinceramente animato da
gratitudine verso chi gli ha insegnato qualcosa.
Dopotutto anche il mio medico č pagato per curarmi, ma
quando mi cura io lo ringrazio.
Hypatos
Condivido. Non trasformiamo pure un ringraziamento in una merce di
scambio, in una societŕ giŕ abbrutita da questa tendenza a trasformare
ogni rapporto umano in una compravendita e ogni istituzione in un'azienda
"..:::franghetto:::.." <no...@mperme.com> ha scritto nel messaggio
news:Nijac.156392$O31.6...@news4.tin.it...
non so cosa tu intenda per "esterni", ma io so che i relatori sono
"normalissimi" docenti universitari che percepiscono uno stipendio
grazie anche ai nostri contributi annuali all'università per la quale
lavorano.
o no?
ciaoo ..:::franghetto:::..
ciao
"..:::franghetto:::.." <no...@mperme.com> ha scritto nel messaggio
news:pMCac.162768$O31.6...@news4.tin.it...
ok, allora confermo il mio pensiero per quelli "interni" ma non per
quelli "esterni".
saluri.
..:::franghetto:::..