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Difficoltà dei corsi di ingegneria!

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Christian

unread,
Jul 11, 1999, 3:00:00 AM7/11/99
to
Salve a tutti,vorrei sapere per pura curiosità informativa,qual'è l'ordine
di difficoltà dei vari corsi di laurea in ingegneria,e se possibile le
relative percentuali di laureati rispetto agli iscritti relativamente a
ciascun corso di laurea,accetto ben volentieri anche considerazioni
personali da parte vostra su ciascun corso di laurea per approfondire
l'argomento,grazie!

Enrico Glerean

unread,
Jul 12, 1999, 3:00:00 AM7/12/99
to Christian

Sono tutti difficilissimi! :)
Ecco la situazione a Padova:
http://www.ing.unipd.it/orientamento/dati_statistici.htm
(E' meglio se parti da http://www.ing.unipd.it/ e fai click su
Orientamento e poi Dati Statistici)

Ciao ciao
--
Se usi il tasto REPLY per rispondermi
devi TOGLIERE "CuT" dall'indirizzo!!!
>>> Enrico Glerean gl...@dacos.it <<<
YOU CAN SEEK ME!-----> ICQ#: 30401957

elena

unread,
Jul 12, 1999, 3:00:00 AM7/12/99
to
Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
Gli altri un po' meno.

Marco

unread,
Jul 13, 1999, 3:00:00 AM7/13/99
to
Concordo sulla meccanica!

Christian

unread,
Jul 15, 1999, 3:00:00 AM7/15/99
to

elena <ui...@tin.it> wrote in message 7mdc14$mlh$1...@nslave1.tin.it...

> Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
> Gli altri un po' meno.
>
>

Sono pienamente d'accordo con te,soprattutto dal punto di vista
elettronico!ma visto che ho aperto la discussione e quindi ormai sono già in
ballo,mi voglio rovinare!:
chiedo sempre un parere personale,secondo voi che posizione e considerazione
attribuite ad ingegneria nei confronti delle altre facoltà?Quali sono le
principali differenze?
Grazie!

michele

unread,
Jul 16, 1999, 3:00:00 AM7/16/99
to
Christian wrote:

> chiedo sempre un parere personale,secondo voi che posizione e considerazione
> attribuite ad ingegneria nei confronti delle altre facoltà?Quali sono le
> principali differenze?
> Grazie!


fra i difficili metterei anche aeronautica

nei confronti fra le altre facoltà, in verità la risposta é molto
soggettiva, se avessi studiato legge probabilmente sarei ancora al primo
esame, dipende come ti senti portato tu, magari alle superiori avevi
facilità con materie tecniche e matematiche e quindi l'ingegneria fa per
te, se non é stato così.....

michele

Andrea Ferrari

unread,
Jul 16, 1999, 3:00:00 AM7/16/99
to
On Fri, 16 Jul 1999 17:38:44 +0200 michele <rs...@altavista.net>
wrote:

>Christian wrote:
>
>> chiedo sempre un parere personale,secondo voi che posizione e considerazione
>> attribuite ad ingegneria nei confronti delle altre facoltà?Quali sono le
>> principali differenze?
>> Grazie!
>
>
>fra i difficili metterei anche aeronautica

Cavolo, io pensavo a ing. nucleare... ma sono un po' di parte!

--- Andrea Ferrari - f...@pobox.com
--- http://www.MegRyan.com - icq:18339897
--- Radioactive cats have 18 half-lives

Luca Vittuari

unread,
Jul 17, 1999, 3:00:00 AM7/17/99
to
Sono d'accordo con Michele sul fatto di essere piu' o meno portati... ANCHE
AL 5° ANNO mi trovo davanti a professori che all'orale ti chiedono... dimmi
la dimostrazione matematica di... Insomma io penso che arrivati a un certo
punto occorre improntare lo studio in maniera diversa da quella di imparare
dimostrazioni, e....al precorso conoscitivo di Ingegneria alcuni professori
avevano detto : "Questa facolta' e' difficile perche' Voi dovete capire e
assimilare le cose, nessuno verra' a chiedervi le cose a memoria....."

bella battuta..bella davvero!!!!!!!!!

Paolo Marchesi

unread,
Jul 17, 1999, 3:00:00 AM7/17/99
to
Io che sono laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, penso sia
forse quella piu' semplice.
Nel mondo del lavoro pero' non e' ancora molto conosciuta.
Se la si fa a Pavia, e' molto a Ingegneria Civile Idraulica.

Christian <pom...@iperbole.bologna.it> wrote in message
7mactc$v83$1...@pinco.nettuno.it...

Christian

unread,
Jul 17, 1999, 3:00:00 AM7/17/99
to

michele <rs...@altavista.net> wrote in message
378F52...@altavista.net...

> Christian wrote:
>
> > chiedo sempre un parere personale,secondo voi che posizione e
considerazione
> > attribuite ad ingegneria nei confronti delle altre facoltà?Quali sono le
> > principali differenze?
> > Grazie!
>
>
> fra i difficili metterei anche aeronautica

mmmh... dipende sotto quale punto di vista,io sono convinto che meccanica ed
elettronica siano più difficili a livello progettuale,in quanto i meccanici
progettano meccanismi di qualsivoglia complessità (es:orologini meccanici ad
alta precisione,marchingegni vari,ecc...),mentre gli elettronici progettano
i microprocessori che sono altresì frutto di progetti di elevata
complessità,nonchè i computers!(basta aprirne uno e vedere com'è fatto per
rendersene conto!),anche i calcoli per gli elettronici sono relativamente
complessi (fanno fronte a 3 corsi di analisi rispetto ai 2 di tutti gli
altri!),quindi penso che le due più difficli siano solo elettronica e
meccanica,le altre forse saranno difficili solo dal punto di vista
"matematico" ma non progettuale,perchè non credo che progettino meccanismi,o
marchingegni,ma piuttosto strutture destinate a rimanere statiche,perlomeno
dal punto di vista strutturale!Questa almeno è la mia modesta opinione,spero
non offensiva per nessuno!
Riguardo alle altre facoltà allora è da sfatarsi il mito secondo il quale
ingegneria sarebbe la più difficile?(almeno a Bologna!)

Ilias Bartolini

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to
Anche ad ing.informatica qui a Bologna abbiamo 3 corsi di analisi .... ma
analisi 3 (studio di funzioni in campo complesso) non serve proprio a NULLA

Marco

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to

>Concordo sulla meccanica!


sono un meccanico e mi mancano 3 esami

meccanica è difficile perchè il bello arriva al terzo anno
vi ricordate quando vi dicevano "una volta passato il biennio...sei
con un piede fuori"

terzo anno

meccanica applicata alle macchine
scienza delle costruzioni
scienza dei metalli

fluidodinamica
elettrotecnica
fisica tecnica

il biennio a confronto era una passeggiata

e poi non ci scordiamo del quarto anno (macchine, automatica,
tecnologia meccanica...)

il quinto è più leggero (meritato riposo se così si può dire)
ma non perchè le materie siano più semplici, ma perchè non sono corsi
affollatissimi come i precedenti (almeno a "la Sapienza"), anche i
professori sono meno stressati

ciao

Matteo

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to

Christian <pom...@iperbole.bologna.it> wrote in message
7mqh4m$pom$1...@pinco.nettuno.it...

Hai ragione a dire che Ingegneria meccanica e elettronica siano complicati
perchè ti insegnano a progettare macchine e circuiti elettronici molto
complicati, ma io dico che anche Informatica non è per nulla una
passeggiata, devi sapere costruire o almeno capire anche te i circuiti
elettronici e le macchine meccaniche, devi saperle comandare e ti devi
inventare (quidni devi progettare anche qui) programmini veramente astrusi
che ti permettano di collegare insieme elettronica e macchine !!! Micca
tanto semplice no ??
Quindi per me fra le "ingegnerie più difficili" bisogna metterci anche
quella INFORMATICA !! E poi anche ad informatica ci sono 3 corsi di Analisi,
poi quelli di Meccanica, di Elettronica, e di Fisica !! E sapete perchè per
me Ingegneria informatica è moolto difficile ?? Perchè sono al terzo anno di
questa facoltà e fino ad ora non è stato certo una passeggiata !!! Comunque
.. .. ... .. BUONO STUDIO A TUTTI !!! ( Martedì prossimo ho un esame,
incrociate le dita per me !!!)


Matteo !!!

Roberta Bonzano

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to
Beh...secondo me è una cosa molto soggettiva. Ad esempio se lo chiedi a me
che faccio telecomunicazioni ti dico che è fra le più difficilima credo che
se chiedessi ad un gestionale ti direbbe gestionale.
Cmq calcola che tutto il settore dell'informazione in genere viene
considerato più MAZZATA.
Ciao
Roby

Christian

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to

Ilias Bartolini <ili...@tin.it> wrote in message
7mr8sn$kn5$1...@nslave1.tin.it...

Non credo che non serva a nulla!Agli elettronici serve e come!,forse agli
informatici no!Su di essa si basa tutto lo studio dei campi
elettromagnetici con le trasformate,l'analisi sul comportamento dei circuiti
sollecitati in un certo modo,con lo studio delle distribuzioni,ed il calcolo
degli integrali col metodo dei residui ,calcolo delle probabilità,equazioni
differenziali alle distribuzioni,e tante altre cosette soprattutto in campo
complesso(integrali e derivate varie) che per gli elettronici nel loro
complesso sono basilari per studiare l'elettronica e la
microelettronica!Quindi bisogna valutare bene cosa non serve davvero
ed a chi!
Ma tanto per curiosità,gli informatici di cosa si occupano?

Christian

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to

elena <ui...@tin.it> wrote in message 7mdc14$mlh$1...@nslave1.tin.it...
> Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
> Gli altri un po' meno.
>
>

Vuoi sapere perchè hai messo anche elettronica al top?fatti un viaggetto su
questi siti e lo saprai subito!(sei elettronico vero?)

http://www.intel.com/intel/museum/25anniv/hof/pent2b.htm
http://www.intel.com/intel/museum/25anniv/hof/pentB.htm
http://www.intel.com/intel/museum/25anniv/hof/pentproB.htm
http://www.intel.com/intel/museum/25anniv/hof/486B.htm


Christian

unread,
Jul 18, 1999, 3:00:00 AM7/18/99
to

GianpiCS

unread,
Jul 19, 1999, 3:00:00 AM7/19/99
to
Mah, io (TLC Politecnico di Mi 2 anno) ho sempre pensato che elettronica e
nucleare se la giocassero alla pari (+ affollata la prima, "fantascienza" la
seconda), con meccanica un po' in secondo piano; è però anche vero che le
mie fonti sono prevalentemente dal settore dell'informazione. Ti posso
garantire invece che qui a Mi TLC ha il piano di studi + libero di quelli
che io abbia consultato, e questo implica che se è vero che le materie
contemplate non brillano x sobrietà è anche vero che ti puoi orientare su
ciò che ti è + caro/simpatico/comprensibile/nuovo, possibilità questa ultima
che contribuisce ad alleviare le pene di un corso facente comunque parte del
gruppo dell'informazione. La posizione e considerazione rispetto alle altre
facoltà... Azz! È gran chiedere!!... Se anche azzeccassi che vuoi intendere
posizione nel senso di gradino gerarchico resterebbe da capire se ti
riferisci al piano culturale piuttosto che a quello lavorativo, o al solo
fattore difficoltá; se è x quest'ultimo la mia personalissima graduatoria
non suffragata da giudizio alcuno è: Matematica, Fisica, Ingegneria, detto,
fatto. Per il mondo del lavoro penso (e SPERO!!!) che gli ingegneri se la
passino nel meno peggio dei modi (ma qui le statistiche suffragano, eccome!)
mentre x ciò che concerne la "canoscenza" Dantesca ( e se non lo ha scritto
così mi ammazzano...) a dire il vero la mia opinione è che ad Ing si faccia
un po'polpettone di tante cose di tante discipline che consentono lo studio
di materie che di tali principî si servono ma che hanno una loro essenza che
va oltre la mera applicazione dei risultati degli insegnamenti di cui sopra.
Non ho detto nulla di nuovo, ma siccome certi miei compagni credono di
dominare L'Analisi Matematica e La Fisica nella loro integritá (o quantomeno
al pari di studenti delle rispettive facoltá), beh, ci andrei + cauto...
Quanto alla considerazione non saprei proprio che dirti, io mi preoccuperei
di più di essere certo di studiare ciò che più mi interessa (e già non è
cosa facile) piuttosto che ciò che + potrebbe
elevarmi/innalzarmi/glorificarmi agli occhi della gente...

Ciao
Gianpiero
gian...@tin.it

Christian ha scritto nel messaggio <7mjioh$2dj$1...@pinco.nettuno.it>...


>
>elena <ui...@tin.it> wrote in message 7mdc14$mlh$1...@nslave1.tin.it...
>> Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
>> Gli altri un po' meno.
>>
>>
>

>Sono pienamente d'accordo con te,soprattutto dal punto di vista
>elettronico!ma visto che ho aperto la discussione e quindi ormai sono già
in
>ballo,mi voglio rovinare!:

Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Jul 19, 1999, 3:00:00 AM7/19/99
to

elena <ui...@tin.it> wrote in message 7mdc14$mlh$1...@nslave1.tin.it...
> Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
> Gli altri un po' meno.

Qualcosa mi dice che studi (o hai studiato) meccanica, elettronica o
telecomunicazioni...
Ma se ad elettronica dopo il biennio si dà sempre lo stesso esame...
meccanica poi... facile.

Sandrino

Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Jul 19, 1999, 3:00:00 AM7/19/99
to

Christian <pom...@iperbole.bologna.it> wrote in message
7mjioh$2dj$1...@pinco.nettuno.it...

>
> Sono pienamente d'accordo con te,soprattutto dal punto di vista
> elettronico!ma visto che ho aperto la discussione e quindi ormai sono già
in
> ballo,mi voglio rovinare!:
> chiedo sempre un parere personale,secondo voi che posizione e
considerazione
> attribuite ad ingegneria nei confronti delle altre facoltà?Quali sono le
> principali differenze?

Le aziende, quando assumono laureati nel settore scientifico (ma anche
economico ed organizzativo), distinguono tra Ingegneri e Laureati, cioè
mettono gli Ingegneri in un gruppo a parte, gli altri laureati nello stesso
calderone.
Questa è la differenza principale.

Ciao

michele

unread,
Jul 19, 1999, 3:00:00 AM7/19/99
to
Luca Vittuari wrote:
>
> Sono d'accordo con..........

oggi, lunedě 19, ho aperto il ng e mi sono accorto che le risposte alla
domanda "diff. corsi ing." SONO PARTITE PER LA "TANGENTE" !

michele

Andrea Ferrari

unread,
Jul 19, 1999, 3:00:00 AM7/19/99
to
On Mon, 19 Jul 1999 00:56:24 +0200 "GianpiCS" <gian...@tin.it> wrote:

>Mah, io (TLC Politecnico di Mi 2 anno) ho sempre pensato che elettronica e
>nucleare se la giocassero alla pari (+ affollata la prima, "fantascienza" la
>seconda)

Una lacrima mi scorre sul viso. Grazie (non sono ironico!) per aver
definito fantascientifica la facoltà che ho frequentato!

Iceman

unread,
Jul 20, 1999, 3:00:00 AM7/20/99
to

Christian <pom...@iperbole.bologna.it> wrote in message
7msta9$4si$1...@pinco.nettuno.it...
Agli elettronici serve e come


mah... fino ad ora non ho mai usato una volta una nozione di Analisi 3
(detta nella mia univeristà: "metodi matematici per l'ingegneria", solo per
elettronici).

Iceman.

Iceman

unread,
Jul 20, 1999, 3:00:00 AM7/20/99
to

Matteo <mne...@tin.it> wrote in message 7mso2u$ra1$1...@nslave1.tin.it...
> Quindi per me fra le "ingegnerie più difficili" bisogna metterci anche
> quella INFORMATICA !! E poi anche ad informatica ci sono 3 corsi di
Analisi,

i 3 corsi di analisi non ci sono a pavia per gli informatici (e credo per
molte altre univeristà).

> poi quelli di Meccanica, di Elettronica, e di Fisica !!

un momento: i corsi di elettronica non sono paragonabili a quelli per gli
elettronici...
Ritengo comunque che informatica sia difficile come le altre ingegnerie
(tranne ambientale, che secondo me è più facile), poichè anche se magari ci
sono materie piuttosto semplici, i professori che le insegnano fanno di
tutto per complicarti la vita!!!!

E sapete perchè per
> me Ingegneria informatica è moolto difficile ?? Perchè sono al terzo anno
di
> questa facoltà e fino ad ora non è stato certo una passeggiata !!!
Comunque
> .. .. ... .. BUONO STUDIO A TUTTI !!! ( Martedì prossimo ho un esame,
> incrociate le dita per me !!!)

In bocca al lupo!

Iceman.


Iceman

unread,
Jul 20, 1999, 3:00:00 AM7/20/99
to

Sandrino O' Mazzulatore <SandrinoOM...@usa.net> wrote in message
7mulrl$hn1$1...@nslave1.tin.it...
sai che non me ne sono mai accorto? Dici che ho la memoria così volatile?

Iceman.


Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Jul 20, 1999, 3:00:00 AM7/20/99
to

Iceman <ice...@toglimi.libero.it> wrote in message
vGWk3.1334$X%.14799@typhoon.libero.it...


Forse non hai la batteria tampone.

Sandrino

Christian

unread,
Jul 21, 1999, 3:00:00 AM7/21/99
to
Allora,tirando le somme proporrei di nominare come capi del settore non
informativo i meccanici,per quello informativo gli elettronici,che ne
dite?(i leaders maximi!),e gli ingegneri come capi per le altre facoltà!

elena

unread,
Jul 22, 1999, 3:00:00 AM7/22/99
to
Scusa, ma meccanica delle vibrazioni dove la metti?

PapeRyoga

unread,
Jul 23, 1999, 3:00:00 AM7/23/99
to

Parecchio, ma la cosa piu' semplice e' proprio il punto di vista
"elettronico" della faccenda .

Tale punto di vista ti permette di avere chip da 500 Mhz invece che da 1.

Ma se il progetto fa schifo ...

PS: penserai mica che li abbiano disegnati a mano, no ?
ci sono fior di tool che ti fanno passare dall'architettura desiderata, ad
esempio a livello rtl, al layout.

E chi e' che specifica l'architettura ?
E chi e' che fa questi programmi ?

E poi, mi spiace deluderti, ma moltissimi dei transistor sviluppati sono
perfettamente identici, non lasciando tutto questo gran spazio
all' inventiva dell'elettronico di turno.

L'elettronica pura e' invece molto importante (restando in campo digitale)
nelle memorie di ogni tipo. Incidentalmente faccio notare che nel caso
specifico l'architettura e' piu' che banale , ci sono poche unita'
elementari (la cella di memoria viene replicata migliaia di volte)
collegate tra loro, ma i singoli componenti vanno ottimizzati al massimo.

Poi non so dalle tue parti come ci si suddivida, ma qui a Milano
informatica vuol dire :

-ricerca operativa
-automatica (controlli automatici, teoria del controllo etc. )
-teoria dei sistemi e "sviluppi" (es: identificazione dei modelli ed
analisi dei dati) , di supporto principalmente all'automatica
-intelligenza artificiale, sistemi di apprendimento automatici, robotica
-software in senso lato (ingegneria del software, basi di dati ...)
-calcolatori elettronici, sintesi HW ad alto livello , sintesi HW & SW,
sistemi embedded ...

probabilmente mi sono pure dimenticato qualcosa !


Andrea B.

unread,
Jul 27, 1999, 3:00:00 AM7/27/99
to
On Mon, 19 Jul 1999 09:59:55 +0200, nel messaggio
<7mulrl$hn1$1...@nslave1.tin.it>, "Sandrino O' Mazzulatore"
<SandrinoOM...@usa.net> scrisse:

>elena <ui...@tin.it> wrote in message 7mdc14$mlh$1...@nslave1.tin.it...
>> Meccanica,elettronica e telecomunicazioni al top.
>> Gli altri un po' meno.
>
>Qualcosa mi dice che studi (o hai studiato) meccanica, elettronica o
>telecomunicazioni...
>Ma se ad elettronica dopo il biennio si dà sempre lo stesso esame...

cacchio, non ci avevo mai pensato...
Grazie per la dritta!

>meccanica poi... facile.

ho i miei dubbi...

>Sandrino

Ciao
Andrea

--

Andrea B. <ab_key...@yahoo.com>

Lorenzo Di Gregorio

unread,
Jul 27, 1999, 3:00:00 AM7/27/99
to
PapeRyoga wrote:
>
> PS: penserai mica che li abbiano disegnati a mano, no ?
> ci sono fior di tool che ti fanno passare dall'architettura desiderata, ad
> esempio a livello rtl, al layout.

Se li avessi usati ne saresti rimasto sorprendentemente deluso, la
qualita'
dei tool per l'elettronica e' _INFIMA_ ...

> E chi e' che specifica l'architettura ?

E chi e' ?

> E chi e' che fa questi programmi ?

E chi e' ?

> E poi, mi spiace deluderti, ma moltissimi dei transistor sviluppati sono
> perfettamente identici, non lasciando tutto questo gran spazio
> all' inventiva dell'elettronico di turno.

?!? Sono 50 anni che la gente si sta ammazzando per fare un
moltiplicatore
sempre piu' veloce ! Temo che tu non abbia idea di quanti modi esistono
di
collegare 10000 transistor tutti uguali ...

> L'elettronica pura e' invece molto importante (restando in campo digitale)
> nelle memorie di ogni tipo.

Il decoder del K6 e' fatto di plastica ?

> Incidentalmente faccio notare che nel caso specifico l'architettura e'
> piu' che banale , ci sono poche unita' elementari (la cella di memoria
> viene replicata migliaia di volte) collegate tra loro, ma i singoli
> componenti vanno ottimizzati al massimo.

Dovresti dare un'occhiata ad una DRAM.

Incidentalmente faccio notare che gli algoritmi per l'elettronica sono
fatti
da ingegneri elettronici, peraltro due fra i piu' grandi al mondo
vengono
proprio dalla tua universita': Sangiovanni-Vincenzelli e De Micheli.

> Poi non so dalle tue parti come ci si suddivida, ma qui a Milano
> informatica vuol dire :
>
> -ricerca operativa
> -automatica (controlli automatici, teoria del controllo etc. )
> -teoria dei sistemi e "sviluppi" (es: identificazione dei modelli ed
> analisi dei dati) , di supporto principalmente all'automatica
> -intelligenza artificiale, sistemi di apprendimento automatici, robotica
> -software in senso lato (ingegneria del software, basi di dati ...)
> -calcolatori elettronici, sintesi HW ad alto livello , sintesi HW & SW,
> sistemi embedded ...
>
> probabilmente mi sono pure dimenticato qualcosa !

... il libro di microelettronica ?

--
Lorenzo Di Gregorio

PapeRyoga

unread,
Jul 28, 1999, 3:00:00 AM7/28/99
to
In article <379DE50A...@hl.siemens.de>, Lorenzo Di Gregorio wrote:
>PapeRyoga wrote:
>>
>> PS: penserai mica che li abbiano disegnati a mano, no ?
>> ci sono fior di tool che ti fanno passare dall'architettura desiderata, ad
>> esempio a livello rtl, al layout.
>
>Se li avessi usati ne saresti rimasto sorprendentemente deluso, la
>qualita'
>dei tool per l'elettronica e' _INFIMA_ ...

Perche' , tu hai usato quelli a cui mi riferisco io ? (_estremamente_
professionali)

Pui dirmi tutto quello che vuoi, ma non che i progettisti, anche del 486,
abbiano A MANO tracciato TUTTE le maschere , occupandosi personalmente dei
percorsi delle metallizzazioni (che oggi sono la cosa piu' complicata e
che limita maggiormente l'integrazione, ti ricordo...) , della
disposizione dei vari "gruppi" di mos etc.

Anche solo un banale circuito stampato doppia faccia con un numero decente
di componenti richiederebbe giorni ... e la complessita' di queste cose e'
tutto tranne che lineare con la dimensione del problema .


>> E chi e' che specifica l'architettura ?
>
>E chi e' ?

Secondo te ?

>> E chi e' che fa questi programmi ?
>
>E chi e' ?

ripeto, secondo te ?

>> E poi, mi spiace deluderti, ma moltissimi dei transistor sviluppati sono
>> perfettamente identici, non lasciando tutto questo gran spazio
>> all' inventiva dell'elettronico di turno.
>
>?!? Sono 50 anni che la gente si sta ammazzando per fare un
>moltiplicatore
>sempre piu' veloce ! Temo che tu non abbia idea di quanti modi esistono
>di
>collegare 10000 transistor tutti uguali ...

temo invece tu non abbia idea di quanti modi esistano per collegare 2 o
piu' moltiplicatori/alu/banchi di registri etc. ...

<e comunque, non sparare subito il moltiplicatore, che anche con un
semplice FA c'e' una gran mole di lavoro gia' fatta e ancora da fare !>

>> L'elettronica pura e' invece molto importante (restando in campo digitale)
>> nelle memorie di ogni tipo.
>
>Il decoder del K6 e' fatto di plastica ?

E' incredibilmente piu' importante l'aspetto logico. Se non lo sai, te lo
dico io : progettare qualcosa di piu' complesso di , che so, un 6502 , e'
assolutamente impossibile in tempi accettabili se si parte dai transistor

Invece PRIMA si fa uno schema logico, con tutte le belle porticine,
macchine a stati etc. DOPO si vede cosa e' effettivamente NECESSARIO
ottimizzare. Hai fatto l'esempio del moltiplicatore : e' un componente che
OGGI e' NECESSARIO ottimizzare. Mai sentito parlare di risc,pipeline... ?


>> Incidentalmente faccio notare che nel caso specifico l'architettura e'
>> piu' che banale , ci sono poche unita' elementari (la cella di memoria
>> viene replicata migliaia di volte) collegate tra loro, ma i singoli
>> componenti vanno ottimizzati al massimo.
>
>Dovresti dare un'occhiata ad una DRAM.

Dovresti forse spiegarmi come sono le dram che _credi_ di conoscere tu.
O forse ammettere che per te "architettura" significa "belle ragazze".

>Incidentalmente faccio notare che gli algoritmi per l'elettronica sono
>fatti
>da ingegneri elettronici, peraltro due fra i piu' grandi al mondo
>vengono
>proprio dalla tua universita': Sangiovanni-Vincenzelli e De Micheli.

E quando si sono laureati ? all'epoca loro la divisione tra
informatica e elettronica era meno che blanda.

Fino a circa 5-10 anni fa , dal Poli uscivano ingegneri elettronici ad
indirizzo automatico. Oggi sono informatici ...

Dato che e' stato deciso di provvedere ad una separazione tra informatica
ed elettronica, mi sembra a dir poco curioso che gli elettronici
pretendano di tenersi tutto !
Dopotutto non mi sembra che i fisici pretendano di saperne granche' di
chimica...

>> Poi non so dalle tue parti come ci si suddivida, ma qui a Milano
>> informatica vuol dire :
>>
>> -ricerca operativa
>> -automatica (controlli automatici, teoria del controllo etc. )
>> -teoria dei sistemi e "sviluppi" (es: identificazione dei modelli ed
>> analisi dei dati) , di supporto principalmente all'automatica
>> -intelligenza artificiale, sistemi di apprendimento automatici, robotica
>> -software in senso lato (ingegneria del software, basi di dati ...)
>> -calcolatori elettronici, sintesi HW ad alto livello , sintesi HW & SW,
>> sistemi embedded ...
>>
>> probabilmente mi sono pure dimenticato qualcosa !
>
>... il libro di microelettronica ?
>

No, di scrivere in fondo : "Repliche gradite. Astenersi perditempo,
soprattutto se incompetenti"

Lorenzo Di Gregorio

unread,
Jul 28, 1999, 3:00:00 AM7/28/99
to
PapeRyoga wrote:
>
> In article <379DE50A...@hl.siemens.de>, Lorenzo Di Gregorio wrote:
> >PapeRyoga wrote:
> >>
> >> PS: penserai mica che li abbiano disegnati a mano, no ?
> >> ci sono fior di tool che ti fanno passare dall'architettura desiderata, ad
> >> esempio a livello rtl, al layout.
> >
> >Se li avessi usati ne saresti rimasto sorprendentemente deluso, la
> >qualita'
> >dei tool per l'elettronica e' _INFIMA_ ...
>
> Perche' , tu hai usato quelli a cui mi riferisco io ? (_estremamente_
> professionali)

Io li ho usati quasi tutti, quelli "professionali" in circolazione.

> Pui dirmi tutto quello che vuoi, ma non che i progettisti, anche del 486,
> abbiano A MANO tracciato TUTTE le maschere , occupandosi personalmente dei
> percorsi delle metallizzazioni (che oggi sono la cosa piu' complicata e
> che limita maggiormente l'integrazione, ti ricordo...) , della
> disposizione dei vari "gruppi" di mos etc.
>
> Anche solo un banale circuito stampato doppia faccia con un numero decente
> di componenti richiederebbe giorni ... e la complessita' di queste cose e'
> tutto tranne che lineare con la dimensione del problema .

?!?!? Che c'entra. E' ovvio che il routing lo fa il router, ma
l'algoritmo
di routing non ha nulla a che vedere con l'informatica. La teoria dei
grafi
e' accessibile anche agli altri esseri umani, Synthesis and Optimization
of
Digital Circuits, De Micheli, McGraw-Hill, ne e' un esempio (per il
routing
c'e' un survey della ACM).

Per la cronaca le parti critiche dei processori si fanno in full-custom.

> >> E chi e' che specifica l'architettura ?
> >
> >E chi e' ?
>
> Secondo te ?

Ufff... l'architetto ...

> >> E chi e' che fa questi programmi ?
> >
> >E chi e' ?
>
> ripeto, secondo te ?

... il programmatore ...

Vogliamo restare in livelock ancora per un po o la piantiamo qui ?

> >> E poi, mi spiace deluderti, ma moltissimi dei transistor sviluppati sono
> >> perfettamente identici, non lasciando tutto questo gran spazio
> >> all' inventiva dell'elettronico di turno.
> >
> >?!? Sono 50 anni che la gente si sta ammazzando per fare un
> >moltiplicatore
> >sempre piu' veloce ! Temo che tu non abbia idea di quanti modi esistono
> >di
> >collegare 10000 transistor tutti uguali ...
>
> temo invece tu non abbia idea di quanti modi esistano per collegare 2 o
> piu' moltiplicatori/alu/banchi di registri etc. ...

Non temere, ne ho un'idea estremamente precisa, non puoi immaginare
quanto ;)

> <e comunque, non sparare subito il moltiplicatore, che anche con un
> semplice FA c'e' una gran mole di lavoro gia' fatta e ancora da fare !>

Il che significa che l'elettronico di turno ha un gran spazio per la sua
inventiva. Rileggi quello che hai scritto nel posting precedente.

> >> L'elettronica pura e' invece molto importante (restando in campo digitale)
> >> nelle memorie di ogni tipo.
> >
> >Il decoder del K6 e' fatto di plastica ?
>
> E' incredibilmente piu' importante l'aspetto logico. Se non lo sai, te lo
> dico io : progettare qualcosa di piu' complesso di , che so, un 6502 , e'
> assolutamente impossibile in tempi accettabili se si parte dai transistor

Il decoder del K6 e' fatto in full-custom.

> Invece PRIMA si fa uno schema logico, con tutte le belle porticine,
> macchine a stati etc. DOPO si vede cosa e' effettivamente NECESSARIO
> ottimizzare. Hai fatto l'esempio del moltiplicatore : e' un componente che
> OGGI e' NECESSARIO ottimizzare. Mai sentito parlare di risc,pipeline... ?

Di nuovo molto piu' di quanto tu creda.

Comunque, tutto sbagliato. PRIMA si vede quali prestazioni offre la
tecnologia, POI si stabilisce quale tecnica di implementazione usare, e
POI
si stabilisce un architettura. Si cercano di separare le parti critiche
(full-custom) da quelle non critiche (sintetizzate) e POI si fanno delle
prove
per fissare l'architettura. POI si fa l'impementazione e POI
l'ottimizzazione.
Sono le parti critiche come il moltiplicatore che determinano
l'architettura,
non l'architettura che determina quanto debbano essere veloci le parti
critiche
per starci dentro.

> >> Incidentalmente faccio notare che nel caso specifico l'architettura e'
> >> piu' che banale , ci sono poche unita' elementari (la cella di memoria
> >> viene replicata migliaia di volte) collegate tra loro, ma i singoli
> >> componenti vanno ottimizzati al massimo.
> >
> >Dovresti dare un'occhiata ad una DRAM.
>
> Dovresti forse spiegarmi come sono le dram che _credi_ di conoscere tu.
> O forse ammettere che per te "architettura" significa "belle ragazze".

Preferisco la seconda. Per la prima ti consiglio una ragazza, non so
quanto
bella, ma molto sveglia, che si chiama Betty Prince, e che ha scritto un
librone intitolato "Semiconductor Memories" per John Wiley & Sons,
seguito poi
da un altro che si chiama "High Performance Memories - New Architecture
DRAMs
and SRAMs".

> >Incidentalmente faccio notare che gli algoritmi per l'elettronica sono
> >fatti
> >da ingegneri elettronici, peraltro due fra i piu' grandi al mondo
> >vengono
> >proprio dalla tua universita': Sangiovanni-Vincenzelli e De Micheli.
>
> E quando si sono laureati ? all'epoca loro la divisione tra
> informatica e elettronica era meno che blanda.

Vincenzelli si e' laureato in ingegneria elettronica e De Micheli in
ingegneria
nucleare.

> Fino a circa 5-10 anni fa , dal Poli uscivano ingegneri elettronici ad
> indirizzo automatico. Oggi sono informatici ...

Ok, loro con la controllistica non avevano nulla a che fare.

> Dato che e' stato deciso di provvedere ad una separazione tra informatica
> ed elettronica, mi sembra a dir poco curioso che gli elettronici
> pretendano di tenersi tutto !

E chi l'ha detto. Io contesto che cio' che contenga la parola algoritmo
sia di
competenza dell'informatica. Contesto anche che la teoria dei grafi o
il
Prolog siano di competenza dell'informatica. E non ultimo contesto che
padroneggiare un linguaggio di programmazione e le sue tecniche sia di
competenza dell'informatica. E trovo estremamente seccante che qualcuno
pensi
che il mio lavoro sia "informatico". E siccome oltre che seccante lo
trovo
anche sbagliato, e siccome ho un po di tempo libero e non mi dispiace
sottolineare quanto lo trovi sbagliato, mi do pena di scrivere qualcosa
sulle
news.

> Dopotutto non mi sembra che i fisici pretendano di saperne granche' di
> chimica...

Nel discorso di accettazione del premio Nobel per la chimica, Ernest
Rutherford
disse che nella sua vita aveva osservato molte trasformazioni, ma mai
una cosi'
veloce come la sua da fisico a chimico.

> >> probabilmente mi sono pure dimenticato qualcosa !
> >
> >... il libro di microelettronica ?
>
> No, di scrivere in fondo : "Repliche gradite. Astenersi perditempo,
> soprattutto se incompetenti"

Beh, primo, ho impostato il follow-up solo su it.discussioni.ingegneria,
secondo, non ho intenzione di postare il mio curriculum per dimostrare
una
tesi gia evidente.

Se accetti un consiglio, dai meno cose per scontato nella vita. Se non
lo
accetti fa come ti pare, viviamo in stati liberi.

In ogni caso io la finisco qui.

--
Lorenzo Di Gregorio

Fabio Garattoni

unread,
Aug 3, 1999, 3:00:00 AM8/3/99
to
1. Ingegneria é la facoltà più difficile perchè per affrontarla è
necessario avere delle DOTI particolari, un'adeguata "forma mentis" ed altri
5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
sottolineare.
Giurisprudenza, Lettere, Filosofia, solo per citarne alcune, non richiedono
invece particolari capacità. Ecco perchè chi si laurea in Legge di solito fa
la commessa ! :-)

2. Io sono un meccanico, ma obiettivamente devo affermare che la
difficoltà di un corso dipende dalla SEVERITà DEI PROFESSORI di quel corso.
A Bologna nel perioro 1991-1998 la più difficile era meccanica.

3. Chi ha detto che la meccanica è difficile perchè bisogna progettare
meccanismi "che si muovono"? Sei mai stato all'ultimo piano di un palazzo
durante un TERREMOTO?
I fenomeni dinamici si studiano in tutte discipline ingegneristiche, perchè
le vibrazioni sono un fenomeno fisico naturale.

Ciao ragazzi...


Ing. Francesco Gorini

unread,
Aug 3, 1999, 3:00:00 AM8/3/99
to
> 1. Ingegneria é la facoltà più difficile perchè per affrontarla è
> necessario avere delle DOTI particolari, un'adeguata "forma mentis" ed
altri
> 5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
> sottolineare.
> Giurisprudenza, Lettere, Filosofia, solo per citarne alcune, non
richiedono
> invece particolari capacità. Ecco perchè chi si laurea in Legge di solito
fa
> la commessa ! :-)
Per fare ingegneria è necessaria avere un pò di predisposizione per la
matematica ed avere doti masochistiche per quanto riguarda il numero di ore
di studio. Non so se quest'ultima sia una virtù comunque tale
caratteristica fa molto piacere ai datori di lavoro perchè pagano un
ingegnere poco più di un perito ma lavora molto di più e si lamenta meno
Sul liceo non sono per niente d'accordo.


>
> 2. Io sono un meccanico, ma obiettivamente devo affermare che la
> difficoltà di un corso dipende dalla SEVERITà DEI PROFESSORI di quel
corso.
> A Bologna nel perioro 1991-1998 la più difficile era meccanica.

Possibile che nessun ingegnere dica mai "La facoltà di ingegneria che ho
frequentato io era tra le più facili."
Comunque ritengo che una facoltà più difficile non prepari necessariamente
meglio delle altre al mondo del lavoro

Francesco Gorini

Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Aug 3, 1999, 3:00:00 AM8/3/99
to

Ing. Francesco Gorini <gori...@tin.it> wrote in message
01beddb0$c6a5f4a0$20d7d8d4@default...

> Per fare ingegneria è necessaria avere un pò di predisposizione per la
> matematica ed avere doti masochistiche per quanto riguarda il numero di
ore
> di studio. Non so se quest'ultima sia una virtù comunque tale
> caratteristica fa molto piacere ai datori di lavoro perchè pagano un
> ingegnere poco più di un perito ma lavora molto di più e si lamenta meno

Giusto; non sono solo d'accordo sulla paga, credo di guadagnare molto di più
di un perito. Il problema è che quando tu ingegnere inizi a lavorare, lui
perito sta già lavorando minimo da 6 anni, e quindi ha esperienza e scatti
di anzianità dalla sua parte. A parità di n. di anni, salvo sporadici casi
(tanto per non fare di tutte le erbe un fascio), l'ingegnere lo distrugge.

> Sul liceo non sono per niente d'accordo.

Giusto

> Possibile che nessun ingegnere dica mai "La facoltà di ingegneria che ho
> frequentato io era tra le più facili."

La facoltà che ho frequentato io era tra le più facili.

> Comunque ritengo che una facoltà più difficile non prepari necessariamente
> meglio delle altre al mondo del lavoro

Qui non sono d'accordo. Credo che ingegneria, pur non essendo direttamente
formativa per quel che riguarda il lavoro (a meno che si faccia della
ricerca, e tutti sanno quanto sia difficile in Italia), dia comunque solide
basi da una parte, e un solido culo rotto dall'altra tale per cui chi ne
esce vivo è molto più motivato di altri laureati.
E la motivazione fa tantissimo, fidati.


Ciao
Sandrino


Fabio Garattoni

unread,
Aug 4, 1999, 3:00:00 AM8/4/99
to
Volete dire che il tipo di diploma conseguito conta?

TheBrave

unread,
Aug 4, 1999, 3:00:00 AM8/4/99
to
Cause incompatibilità caratteriale con Outlook Express 5, il 27 giugno
1999 TheBrave decise di passare ad Agent e la sua attenzione cadde su
quello che scrisse "Fabio Garattoni" <fabio.g...@iol.it>, Tue, 3
Aug 1999 10:57:12 +0200 :

[cut]


>2. Io sono un meccanico, ma obiettivamente devo affermare che la
>difficoltà di un corso dipende dalla SEVERITà DEI PROFESSORI di quel corso.

Purtroppo dipende anche da quanto certi professori sono STRONZI!!!
Con quelli severi, quando hai studiato, sei sicuro di passare (sfiga
dell'allievo ingegnere a parte) ;-)
con quelli stronzi a volte mi vien da pensare che non valga neanche la
pena di farsi tanto il culo, tanto se la moglie la sera prima c'aveva
mal di testa non c'è verso di passare.
[cut]
>Ciao ragazzi...
>
Ciao

--------------------------------------------------------------------------
E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare.

--------------------------------------------------------------------------

ICQ#44021018

mailto:vespa50...@bigfoot.com

Occhio al reply, c'è l'antispam!

RafPed

unread,
Aug 4, 1999, 3:00:00 AM8/4/99
to
> 5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
> sottolineare.

Balle, sono ragioniere al quinto regolare al PoliMi e non ho mai incontrato
problemi (anzi ho fregato in analisi molti liceali che se la tiravano tanto)

RafPed


Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Aug 5, 1999, 3:00:00 AM8/5/99
to

Fabio Garattoni <fabio.g...@iol.it> wrote in message
hV%p3.61940$Wv3.1...@typhoon.libero.it...

> Volete dire che il tipo di diploma conseguito conta?


Diploma? In che senso, scusa?

Fabio Garattoni

unread,
Aug 5, 1999, 3:00:00 AM8/5/99
to
Il diploma delle superiori... anche il liceo è difficile... non credi?


Sandrino O' Mazzulatore ha scritto nel messaggio
<7ob8pg$88d$1...@nslave1.tin.it>...

Sandrino O' Mazzulatore

unread,
Aug 5, 1999, 3:00:00 AM8/5/99
to

Fabio Garattoni <fabio.g...@iol.it> wrote in message
v%eq3.46$wv4...@typhoon.libero.it...

> Il diploma delle superiori... anche il liceo è difficile... non credi?

No, credo che sia molto facile. Almeno per me, è stato così.

Sara Tricarico

unread,
Aug 6, 1999, 3:00:00 AM8/6/99
to
Per prima cosa saluto tutti: è da un sacco di tempo che sono assente ma vi
assicuro che sono giustificata (Ratti e Iliceto vi dicono qualcosa:-))))))
Fabio Garattoni wrote

1. Ingegneria é la facoltà più difficile perchè per affrontarla è
> necessario avere delle DOTI particolari, un'adeguata "forma mentis" ed
altri
> 5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
> sottolineare.

Il primo punto vale anche per altre facoltà scientifiche; la differenza è
che mentre chi si iscrive, mettiamo, a Fisica, lo fa' con uno spirito
diverso: generalmente è consapevole di tutto ciò che implica la sua scelta
(leggi: farsi il culo) mentre chi si iscrive ad Ingegneria lo fa' con un po'
troppa
leggerezza inconsapevole del fatto che l'impostazione degli studi è
completamente teorica: alle prime lezioni mi ricordo tati
di quei periti, ossessionati dall'elettronica, divoratori di riviste che
dopo un mese di analisi e geometria si sono completamente eclissati, mi
ricordo anche tanti di quei ragazzi smanettoni che si "parcheggiavano" ad
Ingegneria pensando che si sarebbero divertiti e avrebbero studiato poco:
spariti anche loro. Alla fine (proprio fine no....sono al IV) sono rimaste
le persone che già dall'inizio si erano rassegnate al fatto che toccava
mettersi sotto e che entravano in facoltà con la faccia da condannati ai
lavori forzati già dall'inizio.
Per quanto riguarda il liceo non sono d'accordo: per prima cosa io ho fatto
il classico e non mi sono assolutamente trovata male (se ne discuteva un po'
di tempo fa'), anzi noi del classico abbiamo fregato gente che provenendo
dallo scientifico pensava di avere il sapere infuso, secondo......ma come si
fa' a dire che il liceo è difficile????? Io in cinque anni ho studiato il
minimo, e sono uscita con 60 (60/60.... a scanso di equivoci).

> Giurisprudenza, Lettere, Filosofia, solo per citarne alcune, non
richiedono invece particolari capacità. Ecco perchè chi si laurea in Legge
di solito
fa la commessa ! :-)

Sono d'accordo che "non c'è paragone" ma ogni facoltà ha la sua dignità
(tranne sociologia e scienze politiche.....consentitemelo:-)))))
Ciao a tutti e buone vacanze (io rimango a roma, divertitevi anche x
me!!!!!!)
*Sara*


Franco

unread,
Aug 7, 1999, 3:00:00 AM8/7/99
to

Sara Tricarico wrote:
>
SNIP

Dato il clima vacanziero, mi permetto una osservazione, visto che
provieni dal classico. Fa, verbo e avverbio, si scrive senza accento o
apostrofo. Tanto tempo fa ho scoperto che non fa male scrivere fa in
questo modo :-).

Franco

DocHollywood

unread,
Aug 7, 1999, 3:00:00 AM8/7/99
to
> Per prima cosa saluto tutti: è da un sacco di tempo che sono assente ma vi
> assicuro che sono giustificata (Ratti e Iliceto vi dicono qualcosa:-))))))
Bentornata allora fra i vivi! (virtualmente vivi, naturalmente: che doppi e
tripli sensi! :-)))) )

>Alla fine (proprio fine no....sono al IV) sono rimaste
> le persone che già dall'inizio si erano rassegnate al fatto che toccava
> mettersi sotto e che entravano in facoltà con la faccia da condannati ai
> lavori forzati già dall'inizio.

Ricordo, ricordo... ad ing. civ. siamo partiti in 200 e abbiamo terminato in
pochi: le aule da 50 persone erano semivuote e contenevano persone di 3 o 4
immatricolazioni diverse!

> Per quanto riguarda il liceo non sono d'accordo: per prima cosa io ho
fatto
> il classico e non mi sono assolutamente trovata male (se ne discuteva un
po'
> di tempo fa'), anzi noi del classico abbiamo fregato gente che provenendo
> dallo scientifico pensava di avere il sapere infuso, secondo......ma come
si
> fa' a dire che il liceo è difficile????? Io in cinque anni ho studiato il
> minimo, e sono uscita con 60 (60/60.... a scanso di equivoci).

Cmq per ing. civ. ritengo che chi viene da geometra sia all'inizio molto
svantaggiato (facciamo analisi solo al 4° anno per poche ore alla
settimana!), ma sul lungo periodo esca vincente, soprattutto quando un solo
esame, arch. tecnica (architettura, immaginate un po'...), insegna come
vengono realizzate fisicamente gli edifici! Quelli del liceo alla fine non
sanno neppure di che colore e' il cls... mentre all'inizio vanno via come
schegge (rispetto ai geometri) su analisi, fisica e geometria
Quindi IMHO il liceo e' ancora troppo distante dalla realta', troppo
teorico, e l'univ. non si preoccupa di questo...

Ciao
--

Doc Hollywood
---------------------------------------------------------------------------
Non penso mai al futuro, viene cosi' presto. (A.Einstein)
---------------------------------------------------------------------------


Sara Tricarico

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to

Franco wrote ...

>
> Dato il clima vacanziero, mi permetto una osservazione, visto che
> provieni dal classico. Fa, verbo e avverbio, si scrive senza accento o
> apostrofo.
Io e la lingua italiana non siamo mai andate troppo d'accordo e in più
siccome il discorso può essere tranquillamente generalizzato alla maggior
parte delle persone che in genere mi leggono e/o mi ascoltano non riesco a
notarlo perchè nessuno me lo fa notare....Ti ringrazio per la correzione


Franco

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to

SNIP


> e in più
> siccome il discorso può essere tranquillamente generalizzato alla maggior
> parte delle persone che in genere mi leggono e/o mi ascoltano non riesco a
> notarlo perchè nessuno me lo fa notare....

SNIP

In effetti la quantita` di svarioni ortografici che si trova su questo
NG e similari e` veramente grande. Non riesco bene a comprenderne la
ragione. Non e` detto che lo studiare ingegneria butti fuori dalla testa
le regole di ortografia :-). Forse perche' gli ingegneri sono meno
interessati alla forma? Mi parrebbe strano.

Qualche idea in proposito?

Fabio Garattoni

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to
semplice scriviamo in fretta...


Franco ha scritto nel messaggio <37ADA056...@hotmail.com>...

Franco

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to

Fabio Garattoni wrote:
>
> semplice scriviamo in fretta...
>

E` una spiegazione possibile, ma sembrerebbe piu` appropriata per i
lapsus tastierae (:-)), meno per gli errori sistematici (tipicamente
accenti, qualche volta doppie z nelle parole che terminano in -zione, s
eccezZione).

Franco

ALe

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to
Franco wrote:

>
> In effetti la quantita` di svarioni ortografici che si trova su questo
> NG e similari e` veramente grande. Non riesco bene a comprenderne la
> ragione. Non e` detto che lo studiare ingegneria butti fuori dalla
> testa
> le regole di ortografia :-). Forse perche' gli ingegneri sono meno
> interessati alla forma? Mi parrebbe strano.
>
> Qualche idea in proposito?

Gli errori ortografici abbondano su tutti i newsgroups, non solo su
questo, penso sia dovuto allo scrivere in fretta e al non rileggere
praticamente mai cio' che si e' scritto.
--
Ale Radici

ICQ number : 28735838

Sara Tricarico

unread,
Aug 8, 1999, 3:00:00 AM8/8/99
to
Ooooops mi avete frainteso: il mio discorso non si riferiva alla
categoria!!!!
Rettifichiamo l'enunciato precedente: Il fatto è che nessuno mi ha mai fatto
notare gli errori non per ignoranza ma per il semplice fatto che questionare
su certe cose è pignoleria allo stato puro.
Mi viene in mente Satta (Fisica II) che mi dice che in quello che ho scritto
c'è un errore: guarda e riguarda ci perdo un sacco di tempo e mi sembra
tutto giusto......non mi molla finchè non aggiusto la notazione di un
integrale curvilineo.
Ciao. Sara

DocHollywood

unread,
Aug 9, 1999, 3:00:00 AM8/9/99
to
Per me anche quello e' errore di tastiera: schiaccio semplicemente due volte
un tasto per la c e poi la lettera e e infine due volte per la z
Poi per gli accenti, se dobbiamo usare l'apostrofo ci dobbiamo
arrangiare....
Cmq qualche volta toppiamo clamorosamente, anche perche' non ricontrolliamo
mai quello che scriviamo..... ma e' il msg che conta, no?

ð (T.I.P.F.K.A.M.)

unread,
Aug 9, 1999, 3:00:00 AM8/9/99
to
Sara Tricarico ha scritto nel messaggio ...

>Per quanto riguarda il liceo non sono d'accordo: per prima cosa io ho fatto
>il classico e non mi sono assolutamente trovata male (se ne discuteva un
po'
>di tempo fa'), anzi noi del classico abbiamo fregato gente che provenendo
>dallo scientifico pensava di avere il sapere infuso, secondo......ma come
si
>fa' a dire che il liceo è difficile????? Io in cinque anni ho studiato il
>minimo, e sono uscita con 60 (60/60.... a scanso di equivoci).

Io ho fatto lo scientifico, e non rimpiango la scelta, anche se sono molto
dispiaciuto del fatto di non poter capire al volo gli etimi greci.
Comunque, secondo me la presunta superiorità di noi dello scientifico per
analisi e fisica si brucia in meno di mezz'ora di lezione, il tempo di
capire che è tutta un'altra cosa.
Anch'io sono uscito dal liceo con quasi il max e non ho mai studiato più di
5 ore la settimana (nei momenti di punta del liceo!)

--
ð (T.I.P.F.K.A.M.)
The ISF1 Poster Formerly Known As Magic

ð (T.I.P.F.K.A.M.)

unread,
Aug 9, 1999, 3:00:00 AM8/9/99
to
DocHollywood ha scritto nel messaggio <7oi1v4$se$4...@nslave1.tin.it>...

>Cmq per ing. civ. ritengo che chi viene da geometra sia all'inizio molto
>svantaggiato (facciamo analisi solo al 4° anno per poche ore alla
>settimana!)

Secondo me, visto che si riparte tutti da zero, il vantaggio non è poi 'sto
granché.
E più una cosa psicologica che altro!


>Quelli del liceo alla fine non
>sanno neppure di che colore e' il cls...

E chi se ne frega, scusa?
L'università non ti deve formare in quel senso, IMHO!

Sara Tricarico

unread,
Aug 9, 1999, 3:00:00 AM8/9/99
to

>Quelli del liceo alla fine non
> sanno neppure di che colore e' il cls...

E magari quando parli di c.a.p gli viene in mente 00100:-)))

Acaro

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to

Fabio Garattoni ha scritto nel messaggio ...

>1. Ingegneria é la facoltà più difficile perchè per affrontarla è
>necessario avere delle DOTI particolari, un'adeguata "forma mentis" ed
altri
>5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
>sottolineare.
>Giurisprudenza, Lettere, Filosofia, solo per citarne alcune, non richiedono
>invece particolari capacità. Ecco perchè chi si laurea in Legge di solito
fa
>la commessa ! :-)
>
>2. Io sono un meccanico, ma obiettivamente devo affermare che la
>difficoltà di un corso dipende dalla SEVERITà DEI PROFESSORI di quel corso.
>A Bologna nel perioro 1991-1998 la più difficile era meccanica.
>
>3. Chi ha detto che la meccanica è difficile perchè bisogna progettare
>meccanismi "che si muovono"? Sei mai stato all'ultimo piano di un palazzo
>durante un TERREMOTO?
>I fenomeni dinamici si studiano in tutte discipline ingegneristiche, perchè
>le vibrazioni sono un fenomeno fisico naturale.
>
>Ciao ragazzi...
>
>
>
>
>

Anch'io non sono d'accordo sul liceo.
Molti si ostinano a dire che lo scientifico e' quello piu' indicato per
ingegneria.
Io provengo dall tecnico indostriale dove si fa' piu' matematica dello
scientifico.
non solo non ho avuto"difficolta' " ad analisi 1 ma avevo svolto anche
"parte" di analisi 2 (equazioni differenziali a coeff. costanti), forse a
fisca 1 ho sudato un po' di piu' perche all'itis si fa' al biennio ma a
fisica 2 li ho letteralmente stracciati in quanto e' tutta sull'elettricita'
che ho studiato per 5 anni all'itis.
Gli esami successivi, quelli del liceo, non sanno nemmeno di che trattano,
mentre uno dell'itis sa almeno cos'e' un'impianto elettrico.
Comunque resta il fatto che passa chi si impegna seriamente. a prescindere
dalla scuola superiore di provenienza. Ci sono molti del classico che
finiscono in 5 anni!


Sara Tricarico

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to

>Ci sono molti del classico che
> finiscono in 5 anni!

Mi dispiace non far parte dei "molti" ma.....dei "moltissimi" che.....altro
che 5!!!!!
Ciao
Sara

Aniello Annunziata

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to
Ma sono almeno molto piů umili e quindi non pensano di essere mini-ingegneri
come i liceali scientifici o, ancor di piů, i geometra !

--
Aniello Annunziata
----------------------------------
Non hai bisogno di riposarti, avrai un mare di tempo per farlo quando sarai
morto.
Sara Tricarico <sar@_T.> wrote in message
aqQr3.23816$wv4....@typhoon.libero.it...

Fabio Garattoni

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to
Secondo me il liceo non è una scuola che ti prepara meglio delle altre ad
affrontare ingegneria. Il liceo è una scuola che ti prepara ad affrontare
meglio TUTTE le altre scuole.
E' in questo "tutte" che sta la differenza.

A prescindere dall'indiscutibile importanza che rivestono gli insegnanti
delle superiori nella preparazione di uno studente, che data la sua età non
sa neppure perchè studia, e che possono rendere la matematica di un istituto
più valida di quella di un liceo (il tuo caso è cmq unico :-) ), al liceo,
soprattutto quello scientifico si studia di tutto !!! non si cerca di
insegnare a costruire qualcosa, ma si cerca di imparare il METODO... ehhh
grande Galileo !

Ribadisco per l'ennesima volta che alla fine dell'università siamo tutti
uguali, ma noi del liceo abbiamo gustato i piacieri della lettura di Catullo
e Socrate..... Un ingegnere non dovrebbe essere solo un arido calcolatore,
ma dovrebbe tener conto di molti altri aspetti della natura umana, perchè
l'ingegnere prima di essere tale è un uomo.

Ma secondo voi uno che compra la Ferrari o una macchina simile lo fa perchè
il diagramma della corsa delle valvole in funzione del tempo ha una certa
forma???
Caspita che bella questa pendenza!! urca che andamento !!!..
Lo sapevate che si cerca di attutire il sibilo del cambio per non
"disturbare" il rumore del motore?
C'è molta psicologia anche in questo settore!

Ciao .. e scusate lo sfogo!

Neo

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to
allo scientifico troppa teoria e poca pratica. E cose inutili (latino, il
troppo italiano, la roppa letteratura inglese.....). E sei pure uno studente
di ingegneria?? Se ti piacevano le cose empiriche dovevi andare a fare, che
ne so.... Matematica.....o Fisica! Hai sbagliato facoltà!

(Ed io ho fatto il liceo scientifico)

Fabio Garattoni <fabio.g...@iol.it> wrote in message

news:lLUr3.24089$wv4....@typhoon.libero.it...

Sara Tricarico

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to

Neo <neo.m...@libero.it> wrote in message
wqZr3.24691$wv4....@typhoon.libero.it...

> allo scientifico troppa teoria e poca pratica. E cose inutili (latino, il
> troppo italiano, la roppa letteratura inglese.....) Neanche a me č mai
piaciuto il latino e odiavo fare temi ma questa č un altra storia: visto che
parli di inutilitą ti rendi conto dell'inutilitą della maggior parte dei
contenuti dei corsi che seguiamo? io studio elettrica a e oltre alle due
analisi mi č toccato dare anche calcolo e metodi numerici: ti posso
assicuarare che di concetti me ne sono serviti la radice quadrata di quanti
ne avevo studiati E vogliamo parlare dei poveri inforatici costretti a dare
esami come chimica e scienza delle costruzioni!!!

E sei pure uno studente
> di ingegneria?? Se ti piacevano le cose empiriche dovevi andare a fare,
che
> ne so.... Matematica.....o Fisica! Hai sbagliato facoltą!
Scusa, ma mi sorge un dubbio: cosa intendi per "cose empiriche"??IMHO fai un
po' di confusione!
Ciao
Sara

Fabio Garattoni

unread,
Aug 10, 1999, 3:00:00 AM8/10/99
to
Neo ha scritto nel messaggio ...

>allo scientifico troppa teoria e poca pratica.

Ragazzo mio non voglio dire che sei fuori dal mondo, ma che te ne frega di
sapere a 15 anni come si FA a saldare in pratica due pezzi di ferro! è molto
più difficile riuscire a capire COME AVVIENE il processo di saldatura che
per di più non si conosce ancora in pieno!
Ci voglio anni per assimilare le formule di Fisica e di Mate. contro le due
settimane per imparare a saldare.
Senza ricordare che oggi si una il MIG e il MAG... Il TIG solo nei lavori in
piccola serie.

>E cose inutili (latino, il troppo italiano, la roppa letteratura

inglese.....).

Latino e Italiano sono inutili !!! ahhh ORRORE!!! un ingegnere che non si
sa esprimere resterà sempre un handicappato, incapace di esporre
semplicemente e chiaramente le sue idee. Un dottore che non sa neanche chi
era Foscolo? ORRORE!
Dopo 5 anni di liceo non hai ancora capito che il latino serve come
esercizio di ragionamento?

>E sei pure uno studente di ingegneria?? Se ti piacevano le cose empiriche
dovevi andare a fare, che

>ne so.... Matematica.....o Fisica! Hai sbagliato facoltà!


ahhah la Matematica è empirica? sai che cosè il metodo empirico? sai come si
fa a valutare la qualità dei materiali e soprattutto la validità delle
formule "fatte a tavolino" ? Hai mai sentito parlare di estensimetri?

>(Ed io ho fatto il liceo scientifico)


Abbi un pò più di umiltà, accetta i consigli e soprattutto rispetta la
Matematica e la Fisica.

Ing. Fabio Garattoni

Ing. Francesco Gorini

unread,
Aug 12, 1999, 3:00:00 AM8/12/99
to
> Latino e Italiano sono inutili !!! ahhh ORRORE!!! un ingegnere che non
si
> sa esprimere resterà sempre un handicappato, incapace di esporre
> semplicemente e chiaramente le sue idee. Un dottore che non sa neanche
chi
> era Foscolo? ORRORE!
> Dopo 5 anni di liceo non hai ancora capito che il latino serve come
> esercizio di ragionamento?

Mi associo a coloro che pensano che studiare il latino dia un rapporto
costi - benefici molto basso e che per sapersi esprimere in italiano non si
debbano necessariamente SPRECARE migliaia di ore a studiare il latino.

Riguardo all'esercizio mi chiedo come facciano le persone negli altri paesi
a saper ragionare se non hanno fatto il latino. Inoltre da come ragionano i
nostri politici preferirei che in parlamento ci fosse gente digiuna di
latino.

saluti


Francesco


renzoslow

unread,
Aug 12, 1999, 3:00:00 AM8/12/99
to

"Ing. Francesco Gorini" wrote:

> <snip>

,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
non tutti sono apneisti!


Fabio Garattoni

unread,
Aug 13, 1999, 3:00:00 AM8/13/99
to

Ing. Francesco Gorini ha scritto nel messaggio <01bee4ec$fec09000

>Mi associo a coloro che pensano che studiare il latino dia un rapporto
>costi - benefici molto basso e che per sapersi esprimere in italiano non si
>debbano necessariamente SPRECARE migliaia di ore a studiare il latino.


Allora perchè non studiamo solo Mate, Fisica e Chimica al Liceo? tanto
Italiano si impara bene o male stando in Italia, no?

>Riguardo all'esercizio mi chiedo come facciano le persone negli altri paesi
>a saper ragionare se non hanno fatto il latino. Inoltre da come ragionano i
>nostri politici preferirei che in parlamento ci fosse gente digiuna di
>latino.
>


Guarda che Latino lo studiano anche in UK e USA.

Ciao

Ing. Francesco Gorini

unread,
Aug 13, 1999, 3:00:00 AM8/13/99
to
> Allora perchč non studiamo solo Mate, Fisica e Chimica al Liceo? tanto

> Italiano si impara bene o male stando in Italia, no?

Dipende da cosa si intende per imparare l'italiano. Se per imparare si
intende saper comunicare in qualche modo e quindi bastano 500 parole ed una
grammatica elementare č sufficiente stare in italia. Per imparare ad
esprimere concetti piů profondi ed astratti occorre anche uno studio
scolastico.
In ogni caso sono convinto che anche se uno non conosce una parola di
latino puň approfondire l'italiano al qualunque livello


> >Riguardo all'esercizio mi chiedo come facciano le persone negli altri
paesi
> >a saper ragionare se non hanno fatto il latino. Inoltre da come
ragionano i
> >nostri politici preferirei che in parlamento ci fosse gente digiuna di
> >latino.
> >
>
>
> Guarda che Latino lo studiano anche in UK e USA.

Forse in qualche college lo studieranno come materia molto facoltativa e
complementare e sicuramente non a livello di massa.
Una cosa ben diversa rispetto all'importanza che gli viene data in Italia
nei licei.
Quindi alla mia domanda precedente non hai risposto.

Saluti

Francesco

DocHollywood

unread,
Aug 16, 1999, 3:00:00 AM8/16/99
to
> Ma sono almeno molto piů umili e quindi non pensano di essere
mini-ingegneri
> come i liceali scientifici o, ancor di piů, i geometra !

Errore: spesso lo sono! E magari sul progetto ti calcolao un pilastro
quadrato di 37 cm perche' la formula gli ha detto cosi'.... oppure ti trovi
delle travi 30 x 30 cm armate con 10 fi 20 perche' l'altra formula
(As=M/(.9 x d x ss) ) gli dava cosi' (senza poi verificare il cls perche'
"tanto viene sempre"..)...
Non dico che i geometri siano meglio (anzi, magari possono essere anche
peggio) ma hanno una conoscenza di base piu' ampia visto che e' da 17anni
che sentono sempre parlare delle stesse cose (ormai anche solo per osmosi lo
sanno...)
Ai liceali invece manca un po' questa "pratica" (i geom sono di natura
"praticoni") e vanno a cadere sulle cose piu' semplici (magari vanno a
risolvere l'eq diff. di 4to grado di Winkler, dopo due ore di lavoro, dove
invece un geom. ti tira fuori una formuletta semplificata per analogia e ti
da' un risultato, sovrastimato, ma dopo 5 min)
Chiramente questo e' quello che ritengo data la mia esperienza, nulla da
dire se altri hanno avuto altre esperienze...

DocHollywood

unread,
Aug 16, 1999, 3:00:00 AM8/16/99
to
> >Quelli del liceo alla fine non
> >sanno neppure di che colore e' il cls...
>
> E chi se ne frega, scusa?
> L'università non ti deve formare in quel senso, IMHO!

Ma quando all'ultimo anno, prima di laurearsi (il corso di c.a. e' li') ti
vengono a chiedere "Che cosa significa dosaggio del cls?" oppure "Ma i
casseri perche' vanno di 5 cm in 5 cm?" ti cadono le braccia.....

DocHollywood

unread,
Aug 16, 1999, 3:00:00 AM8/16/99
to
> Latino e Italiano sono inutili !!! ahhh ORRORE!!! un ingegnere che non si
> sa esprimere resterà sempre un handicappato, incapace di esporre
> semplicemente e chiaramente le sue idee. Un dottore che non sa neanche chi
> era Foscolo? ORRORE!

Si vive lo stesso anche senza sapere chi e' Foscolo (anche se e'
grossa....), ma occorre sapere cmq esprimersi... Anche perche' pochi sanno
chi e' Dino Campana, eppure si esprimono lo stesso!

> Dopo 5 anni di liceo non hai ancora capito che il latino serve come
> esercizio di ragionamento?

Ci sono tanti modi per ragionare... mai pensato alla fisica? o alla
matematica? o all'informatica?

Ciao

fesso

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to

Franco <in...@hotmail.com> wrote in message 37ADA056...@hotmail.com...

>
> In effetti la quantita` di svarioni ortografici che si trova su questo
> NG e similari e` veramente grande. Non riesco bene a comprenderne la
> ragione. Non e` detto che lo studiare ingegneria butti fuori dalla testa
> le regole di ortografia :-). Forse perche' gli ingegneri sono meno
> interessati alla forma? Mi parrebbe strano.
>
> Qualche idea in proposito?


Come dice l' ex ministro di grazia e giustizia F. Mancuso: la forma è
sostanza


PIPPO

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to

fesso ha scritto nel messaggio <7pfjnl$pu4$1...@nslave1.tin.it>...

>
>Franco <in...@hotmail.com> wrote in message
37ADA056...@hotmail.com...
>>
>> In effetti la quantita` di svarioni ortografici che si trova su questo
>> NG e similari e` veramente grande. Non riesco bene a comprenderne la
>> ragione. Non e` detto che lo studiare ingegneria butti fuori dalla testa
>> le regole di ortografia :-). Forse perche' gli ingegneri sono meno
>> interessati alla forma? Mi parrebbe strano.

>> QUESTO E' POCO MA SICURO

>> Qualche idea in proposito?
>
SI, CHI USA QUESTO NG SPESSO VA DI FRETTA


>
>Come dice l' ex ministro di grazia e giustizia F. Mancuso: la forma è
>sostanza
>

LASCIAMO STARE LE CAZZATE CHE DICONO I MINISTRI ED I POLITICI, LORO PENSANO
SOLO ALLE PAROLE MENTRE GLI INGEGNERI PURTROPPO DEVONO BASARSI SEMPRE E
SOLTANTO SUI FATTI.
LO SO, E' DIFFICILE DA CAPIRE SE NON SI HA STUDIATO INGEGNERIA!!

PS1: MILLE PAROLE DETTE NON VALGONO UN SOLO GESTO REALE FATTO (questo lo
dico io).

PS2: Comunque un tuo aiuto in ortografia e grammatica sarà sempre gradito!


>

Hotel Villa Selene

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to

> LASCIAMO STARE LE CAZZATE CHE DICONO I MINISTRI ED I POLITICI, LORO
PENSANO
> SOLO ALLE PAROLE MENTRE GLI INGEGNERI PURTROPPO DEVONO BASARSI SEMPRE E
> SOLTANTO SUI FATTI.
> LO SO, E' DIFFICILE DA CAPIRE SE NON SI HA STUDIATO INGEGNERIA!!
>
> PS1: MILLE PAROLE DETTE NON VALGONO UN SOLO GESTO REALE FATTO (questo lo
> dico io).

sono stradaccordo con te!
Ci sono delle persone che si scandalizzano perchè uno sbaglia un
congiuntivo (orrore!) e poi magari non sanno che cosa sono le leggi di
Newton.
Le leggi di Newton ci dicono come funziona il mondo, invece ci sono persone
che
si credono dotte perchè sanno citare frasi latine a memoria e poi magari
non conoscono Newton o il teorema di Pitagora (mi pare di sentirli: io con
la matematica non sono mai andato daccordo...bell'ignorantone!)
Secondo voi chi ha ragione ? (Mah!)

Franco

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to
SNIP

> Ci sono delle persone che si scandalizzano perchè uno sbaglia un
> congiuntivo (orrore!) e poi magari non sanno che cosa sono le leggi di
> Newton.
> Le leggi di Newton ci dicono come funziona il mondo, invece ci sono persone
> che
> si credono dotte perchè sanno citare frasi latine a memoria e poi magari
> non conoscono Newton o il teorema di Pitagora (mi pare di sentirli: io con
> la matematica non sono mai andato daccordo...bell'ignorantone!)
> Secondo voi chi ha ragione ? (Mah!)

Direi che abbia ragione tu. Un 'umanista' (in senso deteriore) si puo`
vantare di non sapere nulla di fisica, mentre un fisico o ingegnere che
si vanti di non sapere la propria lingua di solito da` una pessima
impressione (e qualche neolaureato non e` stato assunto perche' incapace
di parlare o scrivere una relazione in italiano decente).

Bisogna anche aggiungere che le leggi della dinamica non sono uno
strumento di lavoro per un umanista (al piu` le si possono considerare
cultura generale), mentre una lingua (o anche piu` d'una, al giorno
d'oggi) e` uno strumento indispensabile di lavoro per un ingegnere, che
praticamente sempre deve lavorare in collaborazione con altre persone e
scambiare idee in forma scritta.

Franco

(che pur avendo iniziato questo argomento conosce le equazioni della
dinamica, e anche la legge di Ohm :-))

Aniello Annunziata

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to
Signori, avete ragione tutti ... però che figura, un ingegnere, uno che al
minimo ha fatto 18 anni di studi che non sa parlare ! ... Sai le leggi di
newton, la legge di bradt, le Teorie di timoshenko, la formula di juralwski
.... complimenti, ma quando poi ti viene un architetto (no voglio fare
polemica) e ti viene a dire "Ubi maior minor cessat" e te non sai che dire
... cosa rispondi ' Che figura fai ? E che figura fa la categoria ? Avete
ragione, conta la sostanza, avete ragione che contano i fatti ... ma non si
può trascurare questo aspetto ... perchè poi i grandi hanno tutte e due
queste capacità ? Avete mai sentito parlare Santiago Calatrava ? Sembra che
parli un filosofo e non un ingegnere ... per chi non lo sapesse Calatrava è
ingegnere civile strutturista ... cioè l'apoteosi della concretezza ! E
Nervi ? Avete mai sentito parlare Pierluigi Nervi ? Un grande è grande in
tutto, non ha lacune, avrà certo punti deboli, ma non lacune !!!! Per questo
oggi vincono gli architetti ... sanno parlare, fanno la loro bella figura
dialettica e ... ci fregano !!! O meglio vi fregano ... io sono solo uno
studente di ingegneria ! Però meditate gente ... meditate !!!

--
Aniello Annunziata
----------------------------------
Non hai bisogno di riposarti, avrai un mare di tempo per farlo quando sarai
morto.

Hotel Villa Selene <villa...@tiscalinet.it> wrote in message
01beea49$083bc6c0$835b...@Selene.tiscalinet.it...


>
>
> > LASCIAMO STARE LE CAZZATE CHE DICONO I MINISTRI ED I POLITICI, LORO
> PENSANO
> > SOLO ALLE PAROLE MENTRE GLI INGEGNERI PURTROPPO DEVONO BASARSI SEMPRE E
> > SOLTANTO SUI FATTI.
> > LO SO, E' DIFFICILE DA CAPIRE SE NON SI HA STUDIATO INGEGNERIA!!
> >
> > PS1: MILLE PAROLE DETTE NON VALGONO UN SOLO GESTO REALE FATTO (questo lo
> > dico io).
>
> sono stradaccordo con te!

Nemo

unread,
Aug 19, 1999, 3:00:00 AM8/19/99
to

>Signori, avete ragione tutti ... però che figura, un ingegnere, uno che al
>minimo ha fatto 18 anni di studi che non sa parlare !

E chi ha fatto 18 anni di studi e sa SOLO parlare?

... Sai le leggi di
>newton, la legge di bradt, le Teorie di timoshenko, la formula di juralwski
>.... complimenti, ma quando poi ti viene un architetto (no voglio fare
>polemica) e ti viene a dire "Ubi maior minor cessat" e te non sai che dire
>... cosa rispondi ' Che figura fai ? E che figura fa la categoria ?

Con un architetto è impossibile fare brutta figura...............;-)

Avete
>ragione, conta la sostanza, avete ragione che contano i fatti ... ma non si
>può trascurare questo aspetto ... perchè poi i grandi hanno tutte e due
>queste capacità ? Avete mai sentito parlare Santiago Calatrava ? Sembra che
>parli un filosofo e non un ingegnere ... per chi non lo sapesse Calatrava è
>ingegnere civile strutturista ... cioè l'apoteosi della concretezza ! E
>Nervi ? Avete mai sentito parlare Pierluigi Nervi ? Un grande è grande in
>tutto, non ha lacune, avrà certo punti deboli, ma non lacune !!!! Per
questo
>oggi vincono gli architetti

dove li lasciamo vincere.......non di più

... sanno parlare, fanno la loro bella figura
>dialettica e ... ci fregano !!! O meglio vi fregano ... io sono solo uno
>studente di ingegneria ! Però meditate gente ... meditate !!!

Per ogni necessità io, per sicurezza, ho sposato una laureata in lettere,
così se incontro uno stronzo che spara le citazioni in latino le telefono di
nascosto.............

Ave atque vale.........

GP

Iceman

unread,
Aug 20, 1999, 3:00:00 AM8/20/99
to

Aniello Annunziata <anie...@tin.it> wrote in message
7phbsi$4ga$1...@nslave1.tin.it...

> Signori, avete ragione tutti ... però che figura, un ingegnere, uno che al
> minimo ha fatto 18 anni di studi che non sa parlare ! ... Sai le leggi di

> newton, la legge di bradt, le Teorie di timoshenko, la formula di
juralwski
> .... complimenti, ma quando poi ti viene un architetto (no voglio fare
> polemica) e ti viene a dire "Ubi maior minor cessat" e te non sai che dire
> ... cosa rispondi ' Che figura fai ? E che figura fa la categoria ? Avete

> ragione, conta la sostanza, avete ragione che contano i fatti ... ma non
si
> può trascurare questo aspetto ... perchè poi i grandi hanno tutte e due
> queste capacità ? Avete mai sentito parlare Santiago Calatrava ? Sembra
che
> parli un filosofo e non un ingegnere ... per chi non lo sapesse Calatrava
è
> ingegnere civile strutturista ... cioè l'apoteosi della concretezza ! E
> Nervi ? Avete mai sentito parlare Pierluigi Nervi ? Un grande è grande in
> tutto, non ha lacune, avrà certo punti deboli, ma non lacune !!!! Per
questo
> oggi vincono gli architetti ... sanno parlare, fanno la loro bella figura

> dialettica e ... ci fregano !!! O meglio vi fregano ... io sono solo uno
> studente di ingegneria ! Però meditate gente ... meditate !!!

tanto di latino, dopo cinque anni di ingegneria, non mi ricordo più
assolutamente niente (o quasi), figurati se vado anche a ripassare!!!
Ho fatto ingegneria perchè adoro le materie tecniche, altrimenti andavo a
fare lettere! Ma allora come stanno veramente le cose? Noi ingegneri
dobbiamo conoscere anche latino e lettere moderne, quando invece un laureato
in lingue piuttosto che lettere è autorizzato a non sapere cosa sono i
fotoni oppure i fononi? Non capisco: solo noi i tuttologi? Quando un
professore di italiano mi saprà enunciare le leggi di maxwell, piuttosto che
il funzionamento del MOSFET, allora io gli ripeterò a memoria il 5 maggio e
poi gli farò una traduzione istantanea del Cato Maior De Senectute.

Iceman. (Dott. Ing. ecc. ecc.)


Otto

unread,
Aug 21, 1999, 3:00:00 AM8/21/99
to
> Aniello Annunziata <anie...@tin.it> wrote in message
> 7phbsi$4ga$1...@nslave1.tin.it...
> > Signori, avete ragione tutti ... però che figura, un ingegnere, uno che
al
> > minimo ha fatto 18 anni di studi che non sa parlare ! ... Sai le leggi
di
> > newton, la legge di bradt, le Teorie di timoshenko, la formula di
> juralwski
> > .... complimenti, ma quando poi ti viene un architetto (no voglio fare
> > polemica) e ti viene a dire "Ubi maior minor cessat" e te non sai che
dire
> > ... cosa rispondi ' Che figura fai ? E che figura fa la categoria ?

... scusa, ma da quando insegnano il Latino ad Architettura? Non credi che
sapere certe frasi o citazioni possa far parte della cultura personale
piuttosto che dell'appartenenza ad una facoltà?

Non credere che solo un architetto conosca il significato di quella frase. E
poi, saperla citare al momento giusto non è indice di profonda conoscenza
del Latino da parte del suddetto...

Che ne pensi?

Aniello Annunziata

unread,
Aug 21, 1999, 3:00:00 AM8/21/99
to
Io non dico che LAtino la insegnino ad Architettura ... e ne che la cultura
personale sia insegnata in una facoltà, ma la facoltà di Architettura è un
ibrido tra facoltà scientifiche ed umanistiche !
Loro sono molto più umanisti degli ingegneri (noi ... quando ci sarò
pure io)... e saper dire una citazione non indica sapere il latino ma ... fa
effetto ... e poi in effetti bisogna sapere qualcosa per dirlo ! E in
effetti anche se non saprai mai tradurre quella versione di Livio, però le
citazioni ti rimangono .. arricchiscono il bagaglio ... saranno nozioni in
più per gli ingegneri ... superflue ... tanto l'ing. all'ente non va a dire
frasi latine, parlano le relazioni, numeri, formule e diagrammi !
Ma ... finiamola con la polemica ... sapere l'Italiano, sapere le nostre
origini è bello... se poi si fa qualche errore di ortografia, allora ce lop
perdoniamo, ma non diciamo che l'Italiano è inutile ... una nazione si
riconosce nella sua lingua, nella sua cultura, nella sua storia e nei suoi
scritti !!

--
Aniello Annunziata
----------------------------------
Non hai bisogno di riposarti, avrai un mare di tempo per farlo quando sarai
morto.

Otto <silv...@REMOVEiname.com> wrote in message
oItv3.13207$98.1...@typhoon.libero.it...

ALe

unread,
Aug 21, 1999, 3:00:00 AM8/21/99
to
Vorrei fare una precisazione secondo me importante: a mio parere mon
bisogna confondere la cultura umanistica con il sapere parlare e
scrivere in italiano: qualcuno diceva che un umanista puo' vantarsi di
non sapere nulla di matematica mentre un ingegnere non puo' andare fiero
di non sapere l'italiano: GIUSTO!!!
Tutti devono saper esprimersi correttamente, per iscritto e oralmente,
in lingua italiana, poi agli ingegneri e' richiesto di sapere bene la
matematica (e' un esempio, non uccidetemi), ai laureati in lettere di
conoscere l'alfabeto fonetico o la lingustica del XVII secolo!!
Non trovate che sia cosi'?

--
Ale Radici

ICQ number : 28735838

Sandra Checchi

unread,
Aug 23, 1999, 3:00:00 AM8/23/99
to
E' molto semplice ,un ingegnere deve essere un umanista che conosce anche le
materie scientifiche (secondo stadio dello sviluppo umano;per ora siano
ancora al primo)e ovviamente viceversa.Così si risolve la diatriba su chi è
più bravo.Tutte la altre giustificazioni,se sia meglio l'uno o l'altro,
puzzano di scuse.

P.S.1:sono uno studente di ingegneria,faccio errori di grammatica e non me
ne vanto e tanto meno cito i vari teoremi e leggi per far vedere che non ho
buttato via il mio tempo.
P.S.2:Comunque ,come regola generale, è bene prima di tutto imparare
,evitando di commettere errori gravi e dannosi,ciò che puo servire per
andare avanti nella vita (compresa la citazione latina se rientra in questa
categoria ) e poi tutto ciò quello che ti fa piacere (basta trovare il
tempo).E' una questione di priorità.


ð (T.I.P.F.K.A.M.)

unread,
Aug 23, 1999, 3:00:00 AM8/23/99
to
Sandra Checchi ha scritto nel messaggio <7prin2$s91$1...@nslave1.tin.it>...

>E' molto semplice ,un ingegnere deve essere un umanista che conosce anche
le
>materie scientifiche


Sono ingegnere e sono d'accordo totalmente con te.

Per venirti incontro vorrei dirti che il modo giusto di mettere le virgole
in un testo dattiloscritto è:

parola+virgola+spazio+parola

cioè, per esempio (vedi questa stessa frase...).

Non come fai tu:

parola+virgola+parola.

Ciao.

A proposito, il crossposting è male, e tu mi costringi a risponderti con tre
messaggi identici non crosspostati

--
ð (T.I.P.F.K.A.M.)
The ISF1 Poster Formerly Known As Magic

Sandra Checchi

unread,
Aug 23, 1999, 3:00:00 AM8/23/99
to

>
> A proposito, il crossposting è male, e tu mi costringi a risponderti con
tre
> messaggi identici non crosspostati
>
> --
> ð (T.I.P.F.K.A.M.)
> The ISF1 Poster Formerly Known As Magic
>
>
Scusa ma cos'è il crossposting ?
"E QUESTO E' MALE?" come veniva chiesto a Igor nel film "Ghostbuster".

Ing. Fabio Garattoni

unread,
Aug 24, 1999, 3:00:00 AM8/24/99
to

Sandra Checchi ha scritto nel messaggio <7prin2$s91$1...@nslave1.tin.it>...
>E' molto semplice ,un ingegnere deve essere un umanista che conosce anche
le


A proposito di citazioni latine...
non sapevo che i latini usassero P.S.1 e P.S.2

Attenta: P.S.= post scriptum, P.P.S.= post post scriptum e così via...
Se proprio vogliamo scrivere in latino maccheronico usiamo almeno il sugo
giusto! Infatti di P.S. ce ne solo uno.. ok?

A risentirci (Vale... per i latinofili)

Nimaz

unread,
Aug 25, 1999, 3:00:00 AM8/25/99
to
Credo che la capacità di scrivere e parlare "bene" é una dote innata, un pò
come succede per chi é portato per lo sport o per la musica. Ma credo anche
che saper parlare e scrivere almeno in forma corretta sia un dovere per chi
ha trascorso diciotto anni o più a studiare. Sono anch'io un laureando in
ingegneria, e anch'io credo che la sostanza sia più importante della forma,
ma l'ideale sarebbe ottenere un giusto compromesso fra le due cose piuttosto
che privilegiare l'una a discapito completo dell'altra. E poi non
dimentichiamo che
parlare bene, magari non solo l'italiano... :-)), o scrivere in forma
corretta é un valore aggiunto non da poco anche in campo professionale.
Per concludere, ritengo che non si possa giudicare la cultura di una persona
soltanto dal modo in cui questa scrive nei NG perchè, come diceva Pippo,
spesso si scrive in fretta: il NG é un mezzo di comunicazione rapido, mica
una vetrina per aspiranti romanzieri...
Un saluto a tutti!!!

Nico
ni...@virgilio.it

Giovanni Lobrano

unread,
Aug 28, 1999, 3:00:00 AM8/28/99
to

DocHollywood ha scritto nel messaggio <7p9nea$i0r$1...@nslave1.tin.it>...

>> >Quelli del liceo alla fine non
>> >sanno neppure di che colore e' il cls...
>>
>> E chi se ne frega, scusa?
>> L'università non ti deve formare in quel senso, IMHO!
>
>Ma quando all'ultimo anno, prima di laurearsi (il corso di c.a. e' li') ti
>vengono a chiedere "Che cosa significa dosaggio del cls?" oppure "Ma i
>casseri perche' vanno di 5 cm in 5 cm?" ti cadono le braccia.....
>--
>
>Doc Hollywood
>---------------------------------------------------------------------------
>Non penso mai al futuro, viene cosi' presto. (A.Einstein)
>---------------------------------------------------------------------------
>
>In realtà arriva sempre al momento giusto

DocHollywood

unread,
Aug 28, 1999, 3:00:00 AM8/28/99
to
>
>---------------------------------------------------------------------------
> >Non penso mai al futuro, viene cosi' presto. (A.Einstein)
>
>---------------------------------------------------------------------------
> >
>In realtà arriva sempre al momento giusto
>
Non penso: o arriva troppo presto o troppo tardi, ma penso che dai 18 in su
arrivi sempre troppo presto!

dart

unread,
Aug 31, 1999, 3:00:00 AM8/31/99
to

Iceman <pr...@scoprirlo.da.solo> wrote in message
m5fv3.12246$98.1...@typhoon.libero.it...


......puttanate....come dice mio padre "..una laurea in Architettura č una
laurea a prova di coglione, nel senso che non la si nega a nessuno".
Sanno il latino? Non credo, visto che la maggior parte degli architetti ha
fatto i Geometri; vengano pure da me a fare i saputelli architetti, da un ex
liceo scientifico e a -2 dalla laurea in Ing. Meccanica;che vengano perchč
il latino lo ricordo ancora molto bene.
Come diceva il mio prof. di Tecnologia Meccanica ".....un architetto
farebbe il tetto di un capannone in vetro autoportante, per risparmiare
sull'illuminazione del locale; un ingegnere lo fa con delle putrelle
d'acciao, esteticamente meno bello, ma sicuramente alla prima nevicata tosta
il proprietario vi ringrazierą, vedendo il bellissimo tetto in vetro del
vicino capannone collassare...."

dar...@hotmail.com


Iceman

unread,
Aug 31, 1999, 3:00:00 AM8/31/99
to

dart <dar...@hotmail.com> wrote in message 7qf5tb$6lb$1...@nslave1.tin.it...

>
> Iceman <pr...@scoprirlo.da.solo> wrote in message
> m5fv3.12246$98.1...@typhoon.libero.it...
> Come diceva il mio prof. di Tecnologia Meccanica ".....un architetto
> farebbe il tetto di un capannone in vetro autoportante, per risparmiare
> sull'illuminazione del locale; un ingegnere lo fa con delle putrelle
> d'acciao, esteticamente meno bello, ma sicuramente alla prima nevicata
tosta
> il proprietario vi ringrazierà, vedendo il bellissimo tetto in vetro del
> vicino capannone collassare...."

Queste si che sono parole... io combatto tutti i giorni con gente che dice
"no perchè voi ingegneri non avete il senso estetico..." ecc,ecc. Ma quello
che conta per primo, è la funzionalità e in un secondo piano l'estetica!
Iceman.


david enio

unread,
Sep 1, 1999, 3:00:00 AM9/1/99
to
Scusate se mi intrometto,é la seconda volta che posto su questo NG che
peraltro lo trovo veramente interessante,sono uno studente di Ing.
Elettronica a Roma Tre e devo dire che il discorso fatto da Gorini Francesco
non é proprio sballato.
La facoltà piu' difficile non prepara meglio al mondo del lavoro...questo lo
dico perche' mio padre lavora in un settore dove di ingegneri meccanici
elettronici gestionali e informatici ne sono passati a bizzeffe,e quanti pur
avendo una laurea da 110 sono stati licenziati perche' poco "dinamici"
mentalmente.
Detto in senso stretto,tanto tempo passato a filosofeggiare con paranoiche
formule matematiche,per risolvere dei brevi e coincisi problemi pratici.Il
discorso allora é semplice per quanto scontato sia,nessuna università puo'
essere meglio dell'Università della Vita.

DAVID

Ing. Francesco Gorini <gori...@tin.it> wrote in message
01beddb0$c6a5f4a0$20d7d8d4@default...
> > 1. Ingegneria é la facoltà più difficile perchè per affrontarla è
> > necessario avere delle DOTI particolari, un'adeguata "forma mentis" ed
> altri
> > 5 anni di liceo "serio" alle spalle che nessuno si ricorda mai di
> > sottolineare.
> > Giurisprudenza, Lettere, Filosofia, solo per citarne alcune, non
> richiedono
> > invece particolari capacità. Ecco perchè chi si laurea in Legge di
solito
> fa
> > la commessa ! :-)
> Per fare ingegneria è necessaria avere un pò di predisposizione per la
> matematica ed avere doti masochistiche per quanto riguarda il numero di
ore
> di studio. Non so se quest'ultima sia una virtù comunque tale
> caratteristica fa molto piacere ai datori di lavoro perchè pagano un
> ingegnere poco più di un perito ma lavora molto di più e si lamenta meno
> Sul liceo non sono per niente d'accordo.
>
>
>
>
> >
> > 2. Io sono un meccanico, ma obiettivamente devo affermare che la
> > difficoltà di un corso dipende dalla SEVERITà DEI PROFESSORI di quel
> corso.
> > A Bologna nel perioro 1991-1998 la più difficile era meccanica.
> Possibile che nessun ingegnere dica mai "La facoltà di ingegneria che ho
> frequentato io era tra le più facili."
> Comunque ritengo che una facoltà più difficile non prepari necessariamente
> meglio delle altre al mondo del lavoro
>
> Francesco Gorini
>
>

CarMas

unread,
Sep 5, 1999, 3:00:00 AM9/5/99
to
> [...] un settore dove di ingegneri meccanici elettronici gestionali e

>informatici ne sono passati a bizzeffe,e quanti pur
> avendo una laurea da 110 [...]
>
Uhm... ingegneri con 110?

Saluti
CarMas


david enio

unread,
Sep 7, 1999, 3:00:00 AM9/7/99
to
Si per spararla alta la media.

DAVID

CarMas <car...@geocities.com> wrote in message
7r157r$q8l$2...@pinco.nettuno.it...

Barabba

unread,
Sep 7, 1999, 3:00:00 AM9/7/99
to

Il tuo discoso è molto demegogico fuori dall'ambiente universitario,ma credo che
sia,fondamentalmente sbagliato.
Ciao


Iceman

unread,
Sep 7, 1999, 3:00:00 AM9/7/99
to
a pavia si arriva a 110.
Ave atque vale.
Iceman.

ALe

unread,
Sep 7, 1999, 3:00:00 AM9/7/99
to

david enio wrote:
>
> Si per spararla alta la media.
>

alta quanto vuoi ma per gli ingegneri il massimo e' 100!

--
"Vivere è la cosa più rara nel mondo. Molta gente esiste: ecco tutto."
(Oscar Wilde)

ALe Radici
ICQ number : 28735838


Alessandro Cingolani

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to
Salve a tutti!

Sono nuovo di questo NG, e ho seguito con molto interesse il dibattito sulla
difficoltà di ingegneria e sulla necessità di una buona conoscenza di altri
argomenti non inerenti la professione da parte di un ingegnere.
Vorrei suddividere il messaggio in tre parti, in ognuna delle quali andrò ad
esporre la mia idea riguardo l'argomento trattato.

Utilità o meno delle scuole superiori.
Mi è sembrato di capire che molti di voi considerino il liceo scientifico una
piattaforma di lancio comune per qualsiasi facoltà universitaria, data la
preparazione generale che offre tale liceo.
Beh, se devo proprio essere onesto al 100%, dissento completamente da questa
affermazione. In effetti, il liceo scientifico dà una preparazione *generica* e
non generale.
Il che è una sostanziale differenza di qualità. Ho sempre visto il liceo
scientifico (attraverso gli occhi e le esperienze di tantissimi miei amici,
attuali ed ex) come un gran calderone nel quale si prepara una minestra fatta di
tanti ingredienti, ma dal sapore in definitiva alquanto insipido.
Premetto che io ho fatto il tecnico industriale ad indirizzo informatico (come
un altro utente), e che, nonostante la mia scuola fosse finalizzata ad una
preparazione di carattere eminentemente professionale, non ha di certo
trascurato gli insegnamenti di stampo umanistico (quali italiano o storia).
Il punto fondamentale del discorso in questione sta nel fatto che, se un
ingegnere abbisogna di una cultura anche di stampo umanistico (primariamente una
buona conoscenza della lingua italiana, premessa fondamentale in qualsiasi
lavoro, quantomeno qui da noi in Italia), nessuno lo obbliga a non farsela; nel
senso che tale cultura ce la si può fare anche DA SOLI.
Ed è probabilmente per questo che la figura dell'ingegnere è sempre vista con un
occhio di riguardo rispetto ad altre figure professionali. E' un discorso di
validità quantitativa, oltre che qualitativa.
Il conoscere la letteratura italiana (ad esempio) non deriva dalla
frequentazione di una certa scuola rispetto ad un altra, ma deriva in realtà
dalla volontà personale dell'interessato.
Per fare un esempio personale, io leggo moltissimo appena posso (è anche una
questione di piacere, amo i libri e la letteratura, di tutti i generi), e se mi
sono fatto una certa cultura in campo lo devo solo a me stesso, e non alla
scuola che ho frequentato. Infatti ho sinceramente odiato la Divina Commedia
quando andavo a scuola (può un ragazzo di 16-18 anni apprezzarla a fondo?),
salvo poi leggermela da solo tre anni dopo il diploma e apprezzandola.
Signori e signore, ricordiamoci che noi ingegneri siamo visti con un occhio di
riguardo, ma è altrettanto vero che gli altri (mondo del lavoro e non) si
aspettano quel qualcosa in più che non è generalmente richiesto ad altri.
Potrà sembrare un po' presuntuoso, ma fino ad ora la realtà mi si è presentata
in questo modo.

Difficoltà delle facoltà di ingegneria
Su questo punto posso solo dire che è vero! Le conoscenze di un ingegnere (parlo
ora di conoscenze prettamente professionali) devono essere qualitativamente e
quantitativamente elevate. Io, che faccio Ing. Elettronica, mi sono dovuto
adeguare all'inizio alla pletora di informazioni puramente teoriche che mi sono
dovuto sorbire, domandandomi della loro effettiva utilità. Alla fine mi sono
reso conto che erano effettivamente indispensabili.
Ovvio, non andrò a ripetermi la dimostrazione del teorema di Gauss-Green al
momento della progettazione di un amplificatore audio, ma anche quel teorema
avrà avuto la sua importanza nella progettazione di un amplificatore.
E' la solita differenza fra tecnico e progettatore. Al tecnico non è richiesta
conoscenza teorica, ma le sue possibilità saranno comunque limitate. Al
progettatore/ricercatore (ingegnere) invece si. La differenza l'ho notata
proprio grazie al fatto di aver fatto l'industriale alle superiori. Prima ero un
tecnico, e sapevo a cosa serviva un A.O. (Amplificatore Operazionale) e quali
erano i suoi possibili utilizzi, adesso so anche come è fatto e perché funziona
in quel modo, oltre ad avere un ventaglio di possibili applicazioni del suddetto
molto più ampio rispetto a prima.

Utilità delle facoltà di ingegneria
Questo è, a mio avviso, il problema più grave delle facoltà di ingegneria. Io
studio al Poli. di Bari, e purtroppo l'impostazione generale di tutto il c.d.l.
è al 95% teorica, e solo in caso di tesi di laurea sperimentali si riesce a
creare qualcosa di pratico.
Ora, non so sinceramente qual'è la situazione di altri Politecnici, ma così le
cose non vanno affatto bene!
L'università, oltre a dare conoscenze teoriche, *deve* preparare per il mondo
del lavoro, dove la cosa fondamentale richiesta è la capacità di risolvere
problemi *pratici*.
E invece non lo fa. Questo è il limite principale di un ingegnere neo-laureato
(come diceva non mi ricordo chi al riguardo nel thread). Il fatto anche di
preparare solo teoricamente un ingegnere, pone dei limiti profondi alla sua
capacità di saper risolvere velocemente problemi senza essere micrometricamente
precisi (e impiegarci il triplo o più del tempo). E' una forma mentis imposta
totalmente sbagliata!
A riguardo, c'è un detto che dice che per un ingegnere 100+1 non fa 101 ma
sempre 100! In sostanza questo detto racchiude ciò che viene richiesto ad un
ingegnere: non precisione matematica, ma capacità di saper risolvere i problemi
nel modo più veloce ed efficace possibile, senza compromessi.

Spero di non avervi tediato a lungo con questo messaggio, e sono ansioso di
ascoltare (oops, leggere ;-) le vostre risposte in merito!

Elbereth Gilthoniel!

Alex


ð (T.I.P.F.K.A.M.)

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to
Alessandro Cingolani ha scritto nel messaggio
<37D69351...@libero.it>...

>Beh, se devo proprio essere onesto al 100%, dissento completamente da
questa
>affermazione. In effetti, il liceo scientifico dà una preparazione
*generica* e
>non generale.

Generica e generale, generalmente generica, genericamente generale.

>Ho sempre visto il liceo
>scientifico (attraverso gli occhi e le esperienze di tantissimi miei amici,
>attuali ed ex)

Traduzione: ho sempre visto il liceo scientifico col binocolo, soprattutto
per vedere le ragazze che scarseggiavano al tecnico!


>come un gran calderone nel quale si prepara una minestra fatta di
>tanti ingredienti, ma dal sapore in definitiva alquanto insipido.

Vero, ma comunque anche il minestrone fa bene (è propedeutico)

>Per fare un esempio personale, io leggo moltissimo appena posso (è anche
una
>questione di piacere, amo i libri e la letteratura, di tutti i generi), e
se mi
>sono fatto una certa cultura in campo lo devo solo a me stesso, e non alla
>scuola che ho frequentato.

Bravo
Concordo anche sulle altre tue affermazioni non quotate!


> Infatti ho sinceramente odiato la Divina Commedia
>quando andavo a scuola (può un ragazzo di 16-18 anni apprezzarla a fondo?),
>salvo poi leggermela da solo tre anni dopo il diploma e apprezzandola.


Idem. Per mio figlio ho in programma di fargli leggere ed apprezzare I
promessi sposi e la Commedia prima che qualcun altro glieli faccia odiare


Comunque manderò mio figlio sicuramente allo scientifico


>E' la solita differenza fra tecnico e progettatore.

Ci hai preso in pieno


>Utilità delle facoltà di ingegneria


>Questo è, a mio avviso, il problema più grave delle facoltà di ingegneria.
Io
>studio al Poli. di Bari, e purtroppo l'impostazione generale di tutto il
c.d.l.
>è al 95% teorica, e solo in caso di tesi di laurea sperimentali si riesce a
>creare qualcosa di pratico.


E quando vorresti laurearti, a 40 anni?
Immaginati solo a fare qualcosa di veramente pratico in una università.
Per fare il progettino di una bifamiliare ci metteresti tre anni!


>L'università, oltre a dare conoscenze teoriche, *deve* preparare per il
mondo
>del lavoro, dove la cosa fondamentale richiesta è la capacità di risolvere
>problemi *pratici*.

Io invece sostengo che l'università deve darti tutta la teoria possibile
(perché poi solo pochissimi si terranno aggiornati) e per quanto riguarda la
pratica, con tutte le lezioni teoriche di nuoto che hai preso in 20 anni di
studio, vedrai che al momento del tuffo in piscina non annegherai!

>A riguardo, c'è un detto che dice che per un ingegnere 100+1 non fa 101 ma
>sempre 100!

No, 100+1 fa "circa cento".


Magic

Roberto Maceratini

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to

Alessandro Cingolani <gala...@libero.it> wrote in message
37D69351...@libero.it...

> Salve a tutti!
>
> Sono nuovo di questo NG, e ho seguito con molto interesse il dibattito
sulla
......
....
.....
...

> Spero di non avervi tediato a lungo con questo messaggio, e sono ansioso
di
> ascoltare (oops, leggere ;-) le vostre risposte in merito!
>
> Elbereth Gilthoniel!
>
> Alex

Bene,
lucido, intelligente,
concreto e soprattutto onesto.
Davvero, il tuo intervento/sfogo mi ha garbato parecchio,
tant'è che rispondo al ng nonostante in genere io eviti
di partecipare a discussioni su questi temi.
Ad essere sincero una volta ho postato alcuni miei pensieri
sul ng "it.istruzione.universita.ingegneria", molto astratti
e (volutamente) provocatori ma sono rimasto assai deluso
dalle risposte e dal tono generale della discussione,
riconducibile spesso ad un crogiolo di frasi fatte e luoghi
comuni.
In effetti non posso che condividere le tue posizioni relative
ai tre argomenti che hai affrontato, soprattutto in merito
al ruolo delle scuole superiori nella formazione della cultura,
non tanto di un ingegnere quanto di un *uomo*.
Credo che tu abbia colto appieno come siano determinanti
nella formazione di una persona gli interessi privati: il tuo
punto di vista sulla padronanza della lingua e sulla letteratura
lo trovo esemplare.
Aggiungerei solo qualche riga, riguardo alla difficoltà dei corsi
di ingegneria.
In tutta onestà mai nessuna materia mi è sembrata così
tanto pesante, né mi sento di dire che gli esami erano
tanto duri: forse perchè finora sono solo stato fortunato.
Ciò che davvero mi ha sempre pesato è stato sentire ogni
mattina il suono della sveglia alle 7, prendere il treno,
subire ogni giorno 6/8 ore di lezione (a volte però solo 4
o 2 ad essere sinceri..), riprendere il treno e tornare a casa
alle 19, cioè dodici ore dopo....stravolto.
... e tutto questo mentre molti miei amici se ne stavano
comodi a casa, magari a studiare materie più pesanti o complicate,
ma almeno se ne stavano comodi.

A presto (spero)
Roberto Maceratini


Galandil il Bardo

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to
"ð (T.I.P.F.K.A.M.)" wrote:

> >Beh, se devo proprio essere onesto al 100%, dissento completamente da questa
> >affermazione. In effetti, il liceo scientifico dà una preparazione *generica*
> e
> >non generale.

> Generica e generale, generalmente generica, genericamente generale.

Totalmente inutile! ;-)
Scherzo, ovviamente. Comunque un generalmente generica o genericamente generale,
imho, indicano una profonda mancanza di sostanza.

> >Ho sempre visto il liceo
> >scientifico (attraverso gli occhi e le esperienze di tantissimi miei amici,
> >attuali ed ex)

> Traduzione: ho sempre visto il liceo scientifico col binocolo, soprattutto
> per vedere le ragazze che scarseggiavano al tecnico!

Beh, per quanto riguarda le ragazze, ti do pienamente ragione! ;-)
Ma, per il resto... Tieni conto che io davo ripetizioni (gratis) a tutti quei
miei amici che non capivano bene matematica e fisica.
Io, per mia fortuna, non ho mai dovuto chiedere ripetizioni di italiano o
storia.

> >come un gran calderone nel quale si prepara una minestra fatta di
> >tanti ingredienti, ma dal sapore in definitiva alquanto insipido.

> Vero, ma comunque anche il minestrone fa bene (è propedeutico)

Guarda, io sono per la via di mezzo fra quella del minestrone (insipido) e
quella dell'ultra specializzazione (alla Marx, per intenderci: elevata ma in
definitiva alienante e carente sotto altri aspetti). Scuole come gli istituti
sono la giusta via di mezzo, imho.
Tieni anche conto che io considero il liceo classico come un istituto tecnico
della letteratura. Per far capire come la vedo.

> >Per fare un esempio personale, io leggo moltissimo appena posso (è anche una
> >questione di piacere, amo i libri e la letteratura, di tutti i generi), e se
> mi
> >sono fatto una certa cultura in campo lo devo solo a me stesso, e non alla
> >scuola che ho frequentato.

> Bravo
> Concordo anche sulle altre tue affermazioni non quotate!

Grazie! ;-)

> > Infatti ho sinceramente odiato la Divina Commedia
> >quando andavo a scuola (può un ragazzo di 16-18 anni apprezzarla a fondo?),
> >salvo poi leggermela da solo tre anni dopo il diploma e apprezzandola.

> Idem. Per mio figlio ho in programma di fargli leggere ed apprezzare I
> promessi sposi e la Commedia prima che qualcun altro glieli faccia odiare

Oddio, su questo punto sicuramente parlo da profano (non avendo figli... e non
programmo di averne per ora!), ma penso che spingere (o "incoraggiare") qualcuno
a fare qualcosa non di sua spontanea iniziativa sia la vera molla che fa
scattare l'odio verso quel qualcosa.
Io, per fortuna, non sono stato incoraggiato da nessuno, e la voglia mi è venuta
spontaneamente.
A scuola leggevo altro (Marx, Engels e Nietzche).

> Comunque manderò mio figlio sicuramente allo scientifico

Altra cosa sulla quale non sono d'accordo. Io ho avuto la possibilità di
scegliere da solo, senza che qualcuno mi ci abbia mandato (a parte a quel paese!
;-).
Penso che parlarne con un figlio sia la cosa giusta, ma alla fine la decisione
debba essere solo sua.

> >E' la solita differenza fra tecnico e progettatore.

> Ci hai preso in pieno

Mi ricordo, a tal proposito, di quando stavo studiando Elettronica Applicata, e
vennero dei ragazzi dell'industriale a chiederci di risolvere un problema di
elettronica.
Loro avevano i mezzi tecnici a disposizione, e, trovatisi di fronte ad un
problema solamente lievemente differente da quello insegnatogli, si sono persi.
Io ed il mio amico, invece, l'abbiamo risolto immediatamente (era una cosa molto
semplice sullo Slew Rate dell'A.O.).
E' stato lì che ho davvero capito la profonda differenza tra le due cose.

> >Utilità delle facoltà di ingegneria
> >Questo è, a mio avviso, il problema più grave delle facoltà di ingegneria. Io
>
> >studio al Poli. di Bari, e purtroppo l'impostazione generale di tutto il
> c.d.l.
> >è al 95% teorica, e solo in caso di tesi di laurea sperimentali si riesce a
> >creare qualcosa di pratico.

> E quando vorresti laurearti, a 40 anni?

No, ma se pensi che da noi l'età media è 28-29 anni... e per media intendo
dell'85% degli iscritti... 8-(

> Immaginati solo a fare qualcosa di veramente pratico in una università.
> Per fare il progettino di una bifamiliare ci metteresti tre anni!

Oddio, io la bifamiliare non la progetterei mai ;-), ma a parte questo
l'ingegnere è, per sua costituzione, una figura professionale pratica.
La teoria è utile, ma la pratica poi è il fine.

> >L'università, oltre a dare conoscenze teoriche, *deve* preparare per il mondo
>
> >del lavoro, dove la cosa fondamentale richiesta è la capacità di risolvere
> >problemi *pratici*.

> Io invece sostengo che l'università deve darti tutta la teoria possibile
> (perché poi solo pochissimi si terranno aggiornati) e per quanto riguarda la
> pratica, con tutte le lezioni teoriche di nuoto che hai preso in 20 anni di
> studio, vedrai che al momento del tuffo in piscina non annegherai!

Su questo non sono d'accordo. Potrei farti l'esempio della guida di un'auto
sportiva. Mi sono cimentato in gare di kart per un po' di tempo, e, per quanto
ci sia stato un mio amico che abbia tentato di insegarmi tanta teoria,
quest'ultima sarebbe stata totalmente inutile se non mi fossi messo al volante
per imparare praticamente la cosa.
Se tu non sapessi andare in bicicletta e qualcuno te lo spiegasse, saresti in
grado alla prima botta di rimanere in equilibro sopra di essa?

> >A riguardo, c'è un detto che dice che per un ingegnere 100+1 non fa 101 ma
> >sempre 100!

> No, 100+1 fa "circa cento".

Ancora più esatto!! Circa... ;-)
Elbereth Gilthoniel!

Galandil il Bardo

Roberto Maceratini

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to

ð (T.I.P.F.K.A.M.) <tip...@hotmail.com> wrote in message
7r68r6$rel$1...@fe2.cs.interbusiness.it...

> Alessandro Cingolani ha scritto nel messaggio
> <37D69351...@libero.it>...
>
> >Beh, se devo proprio essere onesto al 100%, dissento completamente da
> questa
> >affermazione. In effetti, il liceo scientifico dà una preparazione
> *generica* e
> >non generale.
>
> Generica e generale, generalmente generica, genericamente generale.
>
> >Ho sempre visto il liceo
> >scientifico (attraverso gli occhi e le esperienze di tantissimi miei
amici,
> >attuali ed ex)
>
> Traduzione: ho sempre visto il liceo scientifico col binocolo, soprattutto
> per vedere le ragazze che scarseggiavano al tecnico!
>
>

:-\
Nella mia risposta ad Alessandro scrissi:
"......riconducibile spesso ad un crogiolo di frasi fatte e luoghi
comuni".


Intellegenti pauca.
Roberto


Riemann

unread,
Sep 8, 1999, 3:00:00 AM9/8/99
to
ALe wrote:
>
> david enio wrote:
> >
> > Si per spararla alta la media.
> >
> alta quanto vuoi ma per gli ingegneri il massimo e' 100!
>
> ALe Radici

Strano, xche' a RM ne escono parecchi con voti superiori al 100!!!

Ciao !

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