On 28 Mag, 01:16, Earendil <nom...@NOSPAMlibero.it> wrote:
> Mah, per mia esperienza ho conosciuto un solo caso in cui lo scambio
> favoriva il pi preparato dei due. Ed era una situazione patologica :-)
Ricordo bene che in caso di temi e versioni era prassi abbastanza
comune lo scambio reciproco di informazioni e suggerimenti.
> > Non spetta
> > a me, a questo punto indagare su chi ne ha beneficiato. Sono loro, i
> > contravventori, che dovranno dimostrare (in futuro) la loro
> > preparazione. Il fatto e' che non hanno svolto il compito secondo le
> > richieste. Tutti e due.
>
> E' un tuo legittimo pensiero. Io non sono d'accordo e mi sembra di aver
> spiegato i motivi.
Chiaro che non siamo d'accordo, e' legittimo non esserlo. Ma che gli
studenti comunicando abbiano infranto le regole della consegna e' un
fatto, non un'opinione. A tuo parere questa infrazione, pur
riguardando le modalita' di svolgimento della prova, non si riflette
sul risultato della stessa e non lo inficia. E' una posizione che mi
pare insostenibile. Qui non si tratta di scrivere a matita invece che
a penna, ma di alterazione dei risultati da parte di due che hanno
collaborato per raggiungere tale fine. Poi, se hanno collaborato per
cambiare uno o tutti e due i risultati lo trovo irrilevante, in quanto
quel che hanno fatto lo hanno fatto insieme. Posso capire che
pragmaticamente si cerchi di non arrivare agli estremi (e tra l'altro
penso anch'io che si dovrebbe ricorrere a tali mezzi con oculatezza,
senza partire in quarta per ogni sussurro), ma non vedo in linea di
principio quale sia il problema.
> Tu affermi. Lui nega.
> Per una situazione cosi un DS non vuole rogne.
Assurdo, allora non potresti fare nemmeno una nota sul registro. Tu
affermi, lui nega. Comunque, la vigilanza durante le prove spetta a
te e solo tu puoi stabilire se l'esecuzione e' stata corretta. Qualora
il DS avesse qualcosa da opporre mi chiedo perche' non convenire con
lui che da quel momento in poi i compiti scritti si svolgano
serenamente a casa degli alunni senza rompere l'anima all'insegnante.
> E tu guardi l'alunno che raccoglie o gli altri alunni? Perch magari
> potrebbe accadere che ...
Non accade proprio niente, non possono avere una penna in mano e non
e' cosi' difficile tenere sott'occhio una ventina di ragazzi.
> Ma infatti devi sanzionare chi copia, non chi viene suo malgrado
> coinvolto. Considera l'elemento psicologico: si va dal "mi spiace per
> l'amico che oggi impreparato" al "questo dopo mi aspetta fuori".
Fino a quando il far copiare non costa niente, noi giustifichiamo le
pressioni psicologiche da parte dei compagni e mostriamo compiacenza
verso un malinteso senso di solidarieta' per il quale e' morale
trasgredire le regole per aiutare gli "amici". Io vivo in Sicilia e
sono particolarmente reattivo nei confronti di questa mentalita'
paramafiosa. Tu forse vivi in altri contesti dove il problema si
avverte meno.
> Il rischio passare dal rispetto delle regole al "dividi et impera".
Il secchione che non fa copiare e', nella nostra mentalita'
familistica, quanto di piu' odioso si possa immaginare.
Dimentichiamoci pero' di parole come responsabilita' individuale,
legalita', merito: non si puo' avere la botte piena e la moglie
ubriaca. O a scuola si prende una direzione o l'altra. Al di la'
della vuota retorica delle parole slegate dai comportamenti, rischiamo
di insegnare che le logiche di clan rappresentano gli autentici valori
da rispettare. Non so se questa pseudo "solidarietà" ricattatoria sia
davvero un qualcosa di positivo da coltivare.
> Quanto "pesa" un quesito sull'intera verifica?
> Hai una statistica in merito? Sarebbe interessante.
Con risposte chiuse direi solitamente uno 0,5. Ma con 0,50 di
punteggio io arrotondo il voto al limite superiore, quindi alla fine
possono guadagnare 1 (e sono penalizzati di 1).
Con risposte aperte il peso di un item varia a seconda del tempo e
dell'estensione richiesta. Ma una singola frase potrebbe fare la
differenza con una risposta incompleta o fuori centro. Quindi direi
che potrebbe influire anche di 1/10 (che e' appunto la penalizzazione
ricevuta).