tanti anni fa proponevo (e ne sono convintissimo tuttora,
anche più di allora) un sistema per salvare tutto (quasi
:D), capre e cavoli, a costo zero.
SI PROMUOVE D'UFFICIO, MA COI VOTI ORIGINALI (E NON PIÙ DI
CONSIGLIO, MA VOTI INCORROTTI, INALTERATI).
Si promuove in ogni caso, il ché rende il concetto di
promozione o bocciatura inapplicabili.
Salvo che la richiesta di ripetizione venga dalla famiglia
dello studente, che si farà carico di spese aggiuntive (e la
cosa potrebbe pure essere discrezionale ... metti che si
tratti di un elemento estremamente fastidioso ! Che resti il
meno possibile).
La ratio è questa : il percorso dura per legge 5+3+5 anni.
Ognuno lo percorre in un tempo fisso, e ne cava quel che
può. Se si accorge di non tenere il passo E (=AND) ci tiene
a cavare qualcosa di buono, chiederà lui/lei di ripetere (e
non è detto che possa).
Questo in parte limita i danni di un'istruzione
obbligatoria, anche se l'abolizione dell'obbligo non è
affatto incompatibile con questo sistema.
Si abolirebbe contestualmente la FARSA OSCENA che
l'insegnante di lettere VOTA l'esistenza o meno di
conoscenze di matematica, o quello di matematica vota
sull'esistenza o meno di conoscenze di inglese, o ogni altra
assurda combinazione.
Ma che razza di "democraticità" è questa, applicata non a
decisioni ma a fatti ? Il cosiddetto "Voto di Coniglio" è
l'equivalente scolastico del voto parlamentare che "Ruby è
la nipote di Mubarak".
Imho il sapere NON SI VOTA : SI MISURA (ed è già molto
difficile far bene questo da parte di chi ne sa !). Quindi
fai il tuo anno, ti becchi le misurazioni, e passi oltre.
Punto. Si avrebbe anche un minor spreco di risorse, perché
il percorso scolastico sarebbe mediamente abbreviato senza
accorciarlo ai pochi, poveri studiosi, semplicemente
evitando le ripetenze. Quindi meno studenti, quindi meno spesa.
E il TAR MUTO :D :D :D
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1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
MarioCPPP