(mi dispiace di svegliarvi cosᅵ la domenica mattina, ma aiutatemi a
risolvere un problema che mi attanaglia)!
--
Sabina
se mi dai la mail te lo mando bello e pronto esattamente come chiedi,
lo uso ormai da più di 10 anni
-- ciao!
...nixs.................................................................
nixs.lucchetto.@lagirandola.it
togli la ".SERRATURA." per scrivermi
........................................................................
L'uomo non smette di giocare perché invecchia,
ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
Ciao,
non ho capito se il problema è di matematica o di Excel.
Cioè, sapresti fare la conversione a mano ma non sai come automatizzare
il calcolo in Excel? O sai immettere le formule in Excel ma non sai che
calcolo fare?
Nel secondo caso, devi precisare se vuoi che la conversione sia lineare,
non è mica detto che se il 70% di risposte esatte è 6 e il 100% è 10,
gli altri voti debbano variare linearmente.
Secondo me è più sensato pensare, tenendo in considerazione il tipo, il
numero e la difficoltà delle domande proposte, una corrispondenza tra %
di risposte e voto, per fasce. Per dire, sotto il 20% è 3, tra il 20 e
il 40% è 4, tra il 40 e il 60% è 5, tra 60 e 70% è 5,5, tra 70 e 75% è
6, e così via. Ovviamente è solo un esempio, non è un suggerimento
perché non conosco la prova da valutare.
--
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurità"
http://www.amnestypiacenza.org
http://www.ilpendolodifoucault.it
Supergrazie: ti ho mandato una e.mail
--
Sabina
>
> Ciao,
> non ho capito se il problema è di matematica o di Excel.
> Cioè, sapresti fare la conversione a mano ma non sai come automatizzare
> il calcolo in Excel? O sai immettere le formule in Excel ma non sai che
> calcolo fare?
Avevo l'abitudine di valutare un test facendo una semplice proporzione:
punt max:10 = punt raggiunto : x
In questo modo si ha la sufficienza con il 60% di risposte giuste, ok?
Vorrei cambiare e dare la sufficienza con il 70% di risposte giuste, ma
non so più come calcolare equamente ii resto dei voti.
La prova da valutare è un test oggettivo grammaticale composto di vari
esercizi ad ognuno dei quali, a seconda della difficoltà, ho già
attribuito un punteggio diverso. Quindi ho già un punteggio totale che
tiene conto della difficoltà dei singoli esercizi.
> Nel secondo caso, devi precisare se vuoi che la conversione sia lineare,
> non è mica detto che se il 70% di risposte esatte è 6 e il 100% è 10,
> gli altri voti debbano variare linearmente.
Ecco, perché?
> Secondo me è più sensato pensare, tenendo in considerazione il tipo, il
> numero e la difficoltà delle domande proposte, una corrispondenza tra %
> di risposte e voto, per fasce. Per dire, sotto il 20% è 3, tra il 20 e
> il 40% è 4, tra il 40 e il 60% è 5, tra 60 e 70% è 5,5, tra 70 e 75% è
> 6, e così via. Ovviamente è solo un esempio, non è un suggerimento
> perché non conosco la prova da valutare.
Ma tu hai deciso il rapporto tra percentuale e voto. Io vorrei che
questa decisione fosse la più oggettiva possibile.
Non sono molto brava con Excel, riesco a fare cose semplici, grafici,
però con le guide on line posso imparare a usare una funzione, che dici?
Grazie per la risposta,
Sabina
Grazie: è meraviglioso.
Posso salvarlo come modello e quindi adoprarlo?
Ci studio sopra.
E' che vorrei anche capire come hai inserito quelle formule, vorrei
saperlo fare da me.
Dov'è che stabilisci a quale percentuale viene data la sufficienza?
Scusa, ma Excel per me è un mondo nuovo e voglio imparare.
Ancora grazie!
Sabina
fai quello che vuoi :-)
>Dov'ᅵ che stabilisci a quale percentuale viene data la sufficienza?
>Scusa, ma Excel per me ᅵ un mondo nuovo e voglio imparare.
non funziona in quel modo (che ᅵ uno dei tanti modi di valutare), o meglio,
lo fai in maniera indiretta:
Se Pmin = 1 --> Vmin = 1
e Pmax = 30 --> Vmax = 10
significa che a 15 corrisponde 5
Io vario Vmax in conseguenza della difficoltᅵ del test (abbasso se il test
ᅵ semplice o ᅵ 10 se il test ha una difficoltᅵ consona, oppure lo abbasso
se vedo che durante il test i suggerimenti... si sono diffusi troppo)
Ho provato, anni fa, un altro metodo che ᅵ quello di assegnare la
sufficienza al
punteggio medio della classe e poi gli altri in proporzione, ma sinceramente
non mi ᅵ piaciuto.
Comunque possiamo provare anche a farlo come dicevi tu.
-- ciao!
...nixs.................................................................
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togli la ".SERRATURA." per scrivermi
........................................................................
L'uomo non smette di giocare perchᅵ invecchia,
ma invecchia perchᅵ smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
> Io vario Vmax in conseguenza della difficoltᅵ del test (abbasso se il test
> ᅵ semplice o ᅵ 10 se il test ha una difficoltᅵ consona, oppure lo abbasso
> se vedo che durante il test i suggerimenti... si sono diffusi troppo)
Io non vorrei variare Vmax, vorrei lasciarlo sempre a 10 perchᅵ se tutti
gli obiettivi sono stati raggiunti, ᅵ giusto dare 10 (se poi io preparo
un test troppo facile, ᅵ un problema mio, non dei ragazzi).
> Ho provato, anni fa, un altro metodo che ᅵ quello di assegnare la
> sufficienza al punteggio medio della classe e poi gli altri in proporzione, ma
> sinceramente > non mi ᅵ piaciuto.
Non piace neppure a me. Se la classe ᅵ... scacia... tutti si adeguano!
Comunque ho salvato il tuo file Excel 2007 come modello (ho excel 2011
per Mac e ha funzionato bene). Poi mi sono divertita a simulare una
classe di 30 alunni con punteggio del test a scalare dal 30 (punt max)
all'1.
Poi ho osservato i voti che venivano fuori. Per esempio: con 16 punti su
30 il voto viene 6, mentre io, con il vecchio calcolo
30:10= 16:x avrei dato un 5,33 (5+).
Ti chiedo allora, se mi sopporti ancora: come si puᅵ trasformare quel
tuo MAGICO foglio in modo che il 6 sia con il 70% di risposte giuste?
(questo perchᅵ vorrei adeguarmi alle valutazioni delle certificazioni
PET o FCE che danno il pass con il 70% di risposte giuste).
Buona domenica e quando hai tempo, pensaci un po'
Sabina
Grazie anche a te, grande Pistone, quel honneur! Ho salvato il tuo file.
Mi si apre un mondo.
> Nella colonna B inserisco il numero degli errori (non faccio distinzione
> tra errori gravi e meno gravi; volendo, si pu� assegnare un fattore di
> cazzata, errore non grave = 1, errore pi� grave = 2 ecc.)
Neppure io distinguo. O una risposta � giusta, o � errata.
>
> Nelle righe in fondo ottengo: il numero di errori del compito migliore,
> il numero di errori del compito peggiore, il numero medio degli errori.
>
> Al numero medio degli arrori assegno il voto che ho inserito nella riga
> 24 "Valutaz. media". Di solito assegno il valore 5,5; di conseguenza
> hanno la sufficienza i compito con un numero di errori inferiore alla
> media, l'insufficienza i compiti con un numero di errori superiore.
> I voti compaiono nella colonna C; nella colonna D i voti arrotondati al
> mezzo punto.
Mi chiedo: se la classe � un po' svogliata, non si rischia di abbassare
il livello. o sbaglio io?
>
> Solitamente calcolo i voti su una scala fino a 10 (Valutaz. Massima),
> senza porre un limite inferiore.
OK.
> Ho anche una tabella dove metto un limite al voto pi� basso; in questo
> caso la scala dei voti insufficienti non � omogenea alla scala dei voti
> sufficienti.
OK
>
> Ho altre tabelle nel caso che un compito contenga anche una parte di
> testo, alla quale assegno un voto in decimi, che fa media con il voto
> assegnato al quiz.
Anch'io distinguo i voti se oltre ad un test di grammatica c'� un test
di comprensione o una produzione scritta, e poi faccio la media.
Grazie ancora,
Sabina
> Mi chiedo: se la classe � un po' svogliata, non si rischia di abbassare
> il livello. o sbaglio io?
� esattamente cos�.
L'insegnamento deve essere commisurato alla classe; se la classe �
svogliata, anche il livello dell'insegnamento si abbassa; di conseguenza
si deve ritarare il livello di valutazione.
Proprio in questi ultimi due anni mi trovo ad avere due classi (una
prima che � diventata seconda, una seconda che � diventata terza) che
sono una delle peggiori e una delle migliori di tutta la mia carriera.
Se usassi lo stesso metro, avrei o la prima tutta fra il due e il tre, o
l'altra tutta sul nove e sul dieci. Il risultato sarebbe grottesco,
perderei completamente controllo sulle classi, e soprattutto il senso
dell'insegnamento, che consiste nel prendere i ragazzi cos� come sono e
indicare una prospettiva di miglioramento. Non conta come sei, ma come
puoi diventare. Se a un ragazzo do cinque, ma gli mostro che � possibile
ottenere sei, in quanto una parte della classe � stata in grado di
svolgere il compito in modo soddisfacente, allora posso chiedergli di
ipegnarsi. Se a tutta la classe do voti da due a quattro, o tra otto e
dieci, la conclusione sar� che � inutile impegnarsi, perch�, in un senso
come nell'altro, il miglioramento � impossibile.
Natulamente il sistema deve essere usato con una certa cautela. Se trovo
che in una certa prova la classe ha dato un risultato medio
soddisfacente, migliore delle altre prove, posso decidere di assegnare
alla media degli errori il voto 6; il contrario se ho l'impressione che
il risultato sia pi� deludente del solito.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Figurati se non hai ragione.
Stasera, finiti di correggere i compiti, metterò in funzione la tua
tabella e poi la confronterò con i miei voti. Insomma, ci studierò su.
Grazie!
Sabina
Io partirei da un altro discorso: se in una classe vengono fuori molte
insufficienze nello stesso test (credo che tu ti riferisca a questo), più
che ritarare la valutazione dovrei ritarare l'insegnamento, gli obiettivi
minimi e di conseguenza anche il test.
Io faccio così, in due classi orizzontali non è detto che, a parità di
argomenti,
dia lo stesso test. Nella classe dove mi accorgo che gli alunni hanno
più difficoltà (parlo di attenzione e impegno, che sono di solito gli
unici punti che fanno distinzione) faccio un test più semplice, sia in
termini
di tipologia sia per i contenuti.
-- ciao!
...nixs.................................................................
nixs.lucchetto.@lagirandola.it
togli la ".SERRATURA." per scrivermi
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L'uomo non smette di giocare perché invecchia,
ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
hai ragione, ma teniamo sempre a mente che un test ᅵ un test, ben lungi
dall'essere una valutazione oggettiva accurata.
A mio parere solo la classica interrogazione mi fa capire veramente quanto
vale un ragazzo.
Nei test ci sono troppe variabili che potrebbero inficiare la valutazione:
suggerimenti, bigliettini, telefonini, ecc.
Inoltre mi accorgo sempre piᅵ spesso che molti errori sui test i ragazzi
li fanno perchᅵ banalmente non capiscono qualche domanda, oppure
nella fretta si convincono di una risposta sbagliata.
Nelle simulazioni della terza prova per le quinte abbiamo praticamente
abbandonato la "prova a crocette" perchᅵ tutti i colleghi sono
convinti che ᅵ pericolosa, troppo restrittiva e anche i bravi molte
volte danno un risultato pessimo.
>> Ho provato, anni fa, un altro metodo che ᅵ quello di assegnare la
>> sufficienza al punteggio medio della classe e poi gli altri in
>> proporzione, ma
>> sinceramente > non mi ᅵ piaciuto.
Non piace neppure a me. Se la classe ᅵ... scacia... tutti si adeguano!
Giᅵ, intanto gli "esperti" dicono che questa sarebbe la via giusta.
Io allora ho usato la via di mezzo: uso il mio metodo ma adatto
il test, in modo da dare soddisfazioni ai ragazzi delle classi che
studiano bene e di mantenere una media sufficiente nelle classi
piᅵ svogliate.
>Comunque ho salvato il tuo file Excel 2007 come modello (ho excel 2011 per
>Mac e ha funzionato bene).
Bene, forse sarᅵ un po' diversa l'impaginazione, sul Mac.
>Poi mi sono divertita a simulare una classe di 30 alunni con punteggio del
>test a scalare dal 30 (punt max) all'1.
>Poi ho osservato i voti che venivano fuori. Per esempio: con 16 punti su 30
>il voto viene 6, mentre io, con il vecchio calcolo
>30:10= 16:x avrei dato un 5,33 (5+).
Prima di tutto io uso solo e sempre voti interi, oltre che essere la
direttiva
ministeriale ho visto che mi trovo benissimo. Se tu usi le frazioni puoi
guardare la colonna del voto non arrotondato all'intero e regolarti di
conseguenza (in realtᅵ si potrebbe anche sostituire la colonna dei voti
interi
con voti come li usi tu).
Inoltre, io credo che lambiccarsi il cervello su questi calcoli e
automatismi
ᅵ inutile quando poi a monte ci sono errori piᅵ gravi (la costruzione di
un buon test, ad esempio, non ᅵ cosa facile, poi ci sono le variabili di cui
sopra
che contribuiscono a falsare il punteggio, ecc.).
>Ti chiedo allora, se mi sopporti ancora: come si puᅵ trasformare quel tuo
>MAGICO foglio in modo che il 6 sia con il 70% di risposte giuste?
>(questo perchᅵ vorrei adeguarmi alle valutazioni delle certificazioni PET o
>FCE che danno il pass con il 70% di risposte giuste).
Prima di tutto devo capire come funziona questo metodo.
Se il 70% ᅵ 6 significa che l'intervallo 1-5 ᅵ piᅵ... dilatato
che quello 7-10? Oppure usa qualche altro criterio?
Se ᅵ come penso allora, usando sempre la proporzionalitᅵ del
punteggio con i voti, basta individuare il punteggio che costituisce
il 70% del totale e assegnarlo come estremo superiore per l'intervallo
1-6 ed inferiore per l'intervallo 6-10 ed effettuare il calcolo allo stesso
modo.
Appena ho tempo mi ci metto.
Quindi, se ho capito bene, quando parli di percentuale di risposte
corrette, in realtà intendi la percentuale del punteggio sul totale,
calcolato dando a ogni quesito il suo punteggio? Cioè se hai 4 domande,
le prime due valgono 20 ciascuna e le seconde 2 30 ciascuna (totale
100), se uno risponde alle seconde due, non ottiene il 50% (2 risposte
su 4) ma il 60%, è così?
Se vuoi una dipendenza lineare, devi fissare due riferimenti, ad esempio
il 10 e il 6, decidere a quali punteggi corrispondono, ad esempio 100 e
70, e poi fare in modo che il rapporto tra la variazione del voto x
rispetto al 6 e la variazione del punteggio P rispetto al 70, sia uguale
al rapporto tra (10-6) e (100-70). Cioè
(x-6) : (P-70) = (10-6) : (100-70)
da cui ricavi x. In questo caso:
x = 6 + 4/30 (P-70)
Facendo così non è detto che la consegna in bianco sia 0, né il voto
minimo 3 che volevi fissare tu, quindi devi fissare una soglia di
punteggio sotto la quale il voto è 3.
>
>
>> Nel secondo caso, devi precisare se vuoi che la conversione sia lineare,
>> non è mica detto che se il 70% di risposte esatte è 6 e il 100% è 10,
>> gli altri voti debbano variare linearmente.
>
> Ecco, perché?
Perché il voto non è una misura, è solo una scala, cioè anche se la
valutazione si esprime numericamente e può essere il risultato di un
calcolo, in realtà rappresenta un giudizio (infatti solitamente ne POF o
nella programmazione del consiglio di classe si stabilisce una tabella
di corrispondenza) che descrive le conoscenze e i livello di
comprensione dimostrato, non misura la quantità di conoscenze. Quindi
non è detto che se hai deciso che 70 punti equivalgono al 6 e 100 al 10,
40 punti debbano valere 2. Devi stabilire, a seconda delle domande, a
quale tipo di insufficienza corrisponde un punteggio di 40.
>> Secondo me è più sensato pensare, tenendo in considerazione il tipo, il
>> numero e la difficoltà delle domande proposte, una corrispondenza tra %
>> di risposte e voto, per fasce. Per dire, sotto il 20% è 3, tra il 20 e
>> il 40% è 4, tra il 40 e il 60% è 5, tra 60 e 70% è 5,5, tra 70 e 75% è
>> 6, e così via. Ovviamente è solo un esempio, non è un suggerimento
>> perché non conosco la prova da valutare.
> Ma tu hai deciso il rapporto tra percentuale e voto. Io vorrei che
> questa decisione fosse la più oggettiva possibile.
Oggettiva non vuol dire indipendente dalle scelte dell'insegnante, ma
indipendente dai fattori soggettivi come l'influenza dell'impressione
sullo studente, la valutazione di uno stesso errore che può variare se
fatta in momenti diversi, l'influenza del confronto con la verifica
precedente, e così via.
Oggettiva vuol dire che si fissano dei criteri che, una volta scelti, si
possono applicare allo stesso modo per tutti gli studenti. Ma una scelta
iniziale va fatta, e stabilire una corrispondenza tra punteggio e voto
non è meno oggettivo di dare un punteggio diverso a ogni domanda a
seconda della difficoltà e decidere quale punteggio corrisponde alla
sufficienza. Possono anzi essere due sistemi equivalenti se i punteggi
sono dati in modo da far ottenere il voto che si ritiene rappresentare
un insieme di risposte corrette. E' l'insegnante che sa, in relazione
alla verifica preparata, quali risposte indicano una conoscenza appena
sufficiente, quali una capacità di applicazione in contesti standard,
quali una capacità di elaborazione... non c'è nessuna formula matematica
che può dirlo.
>
> Non sono molto brava con Excel, riesco a fare cose semplici, grafici,
> però con le guide on line posso imparare a usare una funzione, che dici?
Ci sono diversi livelli per automatizzare il calcolo del voto.
Se vuoi solo convertire il punteggio in voto, una volta deciso il
calcolo per la conversione, inserire la formula è semplicissimo.
Se ad esempio metti i nomi nella colonna A, i punteggi nella B e i voti
nella C, e usi la conversione che ti ho scritto sopra, nella prima cella
del voto (ad esempio la C2) basta che scrivi:
= 6 + 4/30 (B2-70)
dove = indica che stai inserendo una formula, e B2 è la cella con il
punteggio. Poi copi e incolli nel resto della colonna e le formule
vengono aggiornate automaticamente in modo da riferirsi ognuna al
punteggio sulla stessa riga.
Se vuoi automatizzare anche il calcolo del punteggio, puoi impostare una
colonna per quesito, dove segni in alto il punteggio di ogni quesito, e
far calcolare ad Excel il punteggio e il voto in base ai punteggi
parziali che assegni ad ogni risposta. Il comodo di questo sistema è che
puoi variare i punteggi e vedere in tempo reale come varia il voto
finale, in modo da aggiustare i punteggi se ti accorgi che i voti non
corrispondono ai tuoi giudizi.
Se vuoi ti posso inviare il file che uso io, commentato, non so se è
analogo a quello che hai già ricevuto.
Ciao
Anche Pistone sposa questa tesi: ci devo pensare.
> Io allora ho usato la via di mezzo: uso il mio metodo ma adatto
> il test, in modo da dare soddisfazioni ai ragazzi delle classi che
> studiano bene e di mantenere una media sufficiente nelle classi
> più svogliate.
OK
>
>> Comunque ho salvato il tuo file Excel 2007 come modello (ho excel 2011
>> per Mac e ha funzionato bene).
>
> Bene, forse sarà un po' diversa l'impaginazione, sul Mac.
E' bellissima
>
> Prima di tutto io uso solo e sempre voti interi, oltre che essere la
> direttiva
> ministeriale ho visto che mi trovo benissimo. Se tu usi le frazioni puoi
> guardare la colonna del voto non arrotondato all'intero e regolarti di
> conseguenza (in realtà si potrebbe anche sostituire la colonna dei voti
> interi
> con voti come li usi tu).
Of course!
> Inoltre, io credo che lambiccarsi il cervello su questi calcoli e
> automatismi
> è inutile quando poi a monte ci sono errori più gravi (la costruzione di
> un buon test, ad esempio, non è cosa facile, poi ci sono le variabili di
> cui sopra
> che contribuiscono a falsare il punteggio, ecc.).
Hai ragione. Non so che materia insegni ma noi prof di inglese abbiamo a
disposizione libri di testo meravigliosi corredati addirittura da cd con
test diversi (che si adattano poi alle varie certificazioni europee).
Non posso sempre adoprarli ovviamente, e quando li preparo da me ho
comunque imparato a bilanciarli.
>
>> Ti chiedo allora, se mi sopporti ancora: come si può trasformare quel
>> tuo MAGICO foglio in modo che il 6 sia con il 70% di risposte giuste?
>> (questo perché vorrei adeguarmi alle valutazioni delle certificazioni
>> PET o FCE che danno il pass con il 70% di risposte giuste).
>
> Prima di tutto devo capire come funziona questo metodo.
> Se il 70% è 6 significa che l'intervallo 1-5 è più... dilatato
> che quello 7-10?
Sì. E' proprio qui che non so come fare !
> Se è come penso allora, usando sempre la proporzionalità del
> punteggio con i voti, basta individuare il punteggio che costituisce
> il 70% del totale e assegnarlo come estremo superiore per l'intervallo
> 1-6 ed inferiore per l'intervallo 6-10 ed effettuare il calcolo allo stesso
> modo.
Il che equivale per me a scalare il monte Bianco
> Appena ho tempo mi ci metto.
Ti farò un monumento.
Sabina
>
> Se vuoi automatizzare anche il calcolo del punteggio, puoi impostare una
> colonna per quesito,
No, a me basta solo convertire il punteggio totale in voto.
>
> Se vuoi ti posso inviare il file che uso io, commentato, non so se ᅵ
> analogo a quello che hai giᅵ ricevuto.
Grazie, cosᅵ mi studio anche il tuo metodo.
Puoi mandarlo all'indirizzo hotmail che dovresti vedere, please!
Sabina
>Inoltre mi accorgo sempre più spesso che molti errori sui test i ragazzi
>li fanno perchè banalmente non capiscono qualche domanda, oppure
>nella fretta si convincono di una risposta sbagliata.
Scusa, ma uno che nemmeno capisce la domanda o che risponde a caso per
non faticare a pensarci un attimo deve per questo essere premiato?
dove hai letto che "deve essere premiato"?
-- ciao!
...nixs.................................................................
nixs.lucchetto.@lagirandola.it
togli la ".SERRATURA." per scrivermi
........................................................................
L'uomo non smette di giocare perch� invecchia,
ma invecchia perch� smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
Sbina
Era errata. Se non rispondeva a niente, avrebbe preso zero. Ma zero non
ᅵ un voto!
>> Nel secondo caso, devi precisare se vuoi che la conversione sia lineare,
>> non ᅵ mica detto che se il 70% di risposte esatte ᅵ 6 e il 100% ᅵ 10,
>> gli altri voti debbano variare linearmente.
> Ecco, perchᅵ?
Mi pare che un vecchio volumetto del Vertecchi discuta su vari tipi di
valutazione (ordinale, lineare, non lineare, ecc...). Io, a suo tempo
(una quindicina di anni fa se non erro), la trovai molto istruttiva. Da
allora uso sempre una valutazione non lineare, anche considerando il
fatto che tra 6 e 7 mi pare che ci sia un abisso maggiore che tra 8 e 9.
Finalmente un post di didattica.
Cominciavo ad annoiarmi di leggere sempre cose che con la scuola hanno
poco o nulla a che fare!
> Finalmente un post di didattica.
> Cominciavo ad annoiarmi di leggere sempre cose che con la scuola hanno
> poco o nulla a che fare!
Devo dire che mi ha quasi commosso la sollecitudine di alcune risposte
con invio di file molto precisi.
E poi ora ho il mondo valutazione-Excel da esplorare, e questo per me,
oltre che utile, è un gran divertimento.
Sbina
> Devo dire che mi ha quasi commosso la sollecitudine di alcune risposte con
> invio di file molto precisi.
Perch� ti immaginano una gran gnocca, se ti fossa chiamata Ubaldo neanche ti
cagavano.
..
La tua volgarità è pari a quella del tuo idolo.
Peccato tu non te ne renda conto.
>Il 07/11/2010 09:15, Sabina ha scritto:
>> Vorrei creare su Excel una tabella di conversione tra punteggio
>Finalmente un post di didattica.
Incornicialo e appendilo alla parete come ricordo :-)
Bella. :-)
Ma diciamo che preferisco essere ottimista; sarà il primo di una lunga
serie ;-)
>?>Scusa, ma uno che nemmeno capisce la domanda o che risponde a caso per
>>non faticare a pensarci un attimo deve per questo essere premiato?
>
>dove hai letto che "deve essere premiato"?
>
Consideravo "premio" considerare attenuati gli errori derivati da
questi fenomeni.
Meglio volgare che gay.
> Peccato tu non te ne renda conto.
E che ne sai.
..
non li attenuo affatto, se interpreti meglio quanto dico ("...mi accorgo
sempre più spesso che molti ERRORI sui test..." ti renderai conto che sempre
di errore ho parlato, non ho parlato di attenuazione ma solamente di
interpretazione, che non è una giustifica.
Quindi significa che a risposta errata equivale punteggio nullo (o
intermedio se è parzialmente errata), ANCHE se l'errore lo interpreto come
una lettura della domanda non corretta.
Chiaramente glielo faccio capire, in modo da indurlo a maggiore attenzione
la volta successiva.
Noto, con ogni nuova classe (io insegno scienze), che la difficoltà più
grande con i ragazzi di 15-16 anni è sempre la mancanza quasi totale di
capacità di scrivere in forma rigorosa, concisa.
-- ciao!
...nixs.................................................................
nixs.lucchetto.@lagirandola.it
togli la ".SERRATURA." per scrivermi
........................................................................
L'uomo non smette di giocare perché invecchia,
ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
infatti, secondo me lo fai apposta, perche` ti sei ritagliato il ruolo di
provocatore.
> infatti, secondo me lo fai apposta, perche` ti sei ritagliato il ruolo di
> provocatore.
Infatti, cerco di provocare intelligenza, ma con il materiale umano che c'è
in questo ng è un'impresa disperata.
..
>
><ab...@freemail.it> ha scritto nel messaggio
>news:af9gd6pi99emqllq9...@4ax.com...
>
>> infatti, secondo me lo fai apposta, perche` ti sei ritagliato il ruolo di
>> provocatore.
>
>Infatti, cerco di provocare intelligenza
"provocatore" non sei, certo, nell'accezione benevola che usi tu
ma come chi si comporta in modo da indurre reazioni disgustate...
Infatti, voglio indurre una tremenda reazione di disgusto nei confronti di
chi sulla pelle di famiglie, studenti e docenti stessi ha ridotto la scuola
ad uno schifo al solo scopo di perseguire un egualitarismo che aveva l'unico
fine, tra l'altro anche raggiunto, di rendere tutto e tutti mediocri.
..
>>Consideravo "premio" considerare attenuati gli errori derivati da
>>questi fenomeni.
>
>non li attenuo affatto, se interpreti meglio quanto dico ("...mi accorgo
>sempre più spesso che molti ERRORI sui test..." ti renderai conto che sempre
>di errore ho parlato, non ho parlato di attenuazione ma solamente di
>interpretazione, che non è una giustifica.
>Quindi significa che a risposta errata equivale punteggio nullo (o
>intermedio se è parzialmente errata), ANCHE se l'errore lo interpreto come
>una lettura della domanda non corretta.
>Chiaramente glielo faccio capire, in modo da indurlo a maggiore attenzione
>la volta successiva.
>
OK, allora siamo d'accordo.
>Noto, con ogni nuova classe (io insegno scienze), che la difficoltà più
>grande con i ragazzi di 15-16 anni è sempre la mancanza quasi totale di
>capacità di scrivere in forma rigorosa, concisa.
>
La cosa vale a tutte le eta', e va peggiorando. Bisognerebbe un
linguaggio corretto e preciso indipendentemente dalla materia. I
problemi di forma spesso nascono o nascondono problemi di
comprensione.
>Infatti, voglio indurre una tremenda reazione di disgusto nei confronti di
>chi sulla pelle di famiglie, studenti e docenti stessi ha ridotto la scuola
>ad uno schifo al solo scopo di perseguire un egualitarismo che aveva l'unico
>fine, tra l'altro anche raggiunto, di rendere tutto e tutti mediocri.
>
Certe persone hanno disgusto solo per l'uva che non possono
raggiungere.
>
><ab...@freemail.it> ha scritto nel messaggio
>news:00fgd615r1977c3uq...@4ax.com...
>> On Mon, 8 Nov 2010 18:11:29 +0100, "Arkannen" <mar...@mail.it> wrote:
>>
>>>
>>><ab...@freemail.it> ha scritto nel messaggio
>>>news:af9gd6pi99emqllq9...@4ax.com...
>>>
>>>> infatti, secondo me lo fai apposta, perche` ti sei ritagliato il ruolo
>>>> di
>>>> provocatore.
>>>
>>>Infatti, cerco di provocare intelligenza
>>
>> "provocatore" non sei, certo, nell'accezione benevola che usi tu
>> ma come chi si comporta in modo da indurre reazioni disgustate...
>
>Infatti, voglio indurre una tremenda reazione di disgusto nei confronti di
>chi sulla pelle di famiglie, studenti e docenti stessi ha ridotto la scuola
>ad uno schifo al solo scopo di perseguire un egualitarismo che aveva l'unico
>fine, tra l'altro anche raggiunto, di rendere tutto e tutti mediocri.
cioe`, tu insegni suscitando il disgusto?
(Mah!)