*Istituto CEFI: pessima "informatica" a Roma*
Abbiamo raccolto le vere testimonianze, recensioni e opinioni di persone
a cui CEFI ha venduto un corso d'informatica, facendo sborsare €2500
anticipati per ricevere in cambio solo disservizi. Avete capito bene:
CEFI chiede ai disoccupati di pagare in anticipo soldi messi da parte
con sacrificio, e non rimborsa mai nulla.
CEFI è una "scuola" d'informatica di Roma, che ha tre sedi nei seguenti
indirizzi: Eur (viale Pasteur), piazza di Porta Maggiore e via dei
Mamili (Tuscolana). La prima informazione ingannevole che viene riferita
ai clienti è che i corsi venduti siano dei "master": questa
denominazione lascia pensare che si tratti di master universitari,
mentre non è vero. Sono finti "master" che non equivalgono ad alcun
titolo di studio, e l'attestato "master" del CEFI è semplicemente carta
straccia: fate prima a stamparvelo da soli a casa vostra, tra l'altro
risparmiando qualche migliaio di euro.
L'altro aspetto ingannevole è il modo con cui viene descritta la
"certificazione della regione Lazio": il CEFI fa riferimento a una legge
del 1978 che regola i corsi di formazione professionale regionale. Nel
frattempo sono trascorsi circa quarant'anni e sarebbe ora di aggiornarsi
perché il mondo del lavoro si è evoluto — in particolare quello
dell'informatica! — ma comunque il tanto sbandierato certificato
regionale, che ha una pessima reputazione nel settore per il semplice
motivo che le Regioni non possono "certificare legalmente" la qualità di
un corso, non ha alcuna utilità pratica ai fini della spendibilità
lavorativa. Il punto è che con questo certificato non si trova lavoro
nell'informatica, né in Italia né tantomeno all'estero — dove non lo
conoscono neppure. Fatevi un giro su un qualsiasi sito importante di
annunci lavorativi (sceglietelo voi a piacere): non lo chiede nessuno.
Se, al contrario, stessimo parlando di parrucchieri o altri artigiani
che hanno effettivamente bisogno del certificato professionale per
avviare la propria attività, il discorso sarebbe completamente diverso.
Al CEFI continuano a dire che dà punteggi nelle graduatorie dei centri
per l'impiego: peccato solo che i centri per l'impiego non siano affatto
alla ricerca di personaggi che si presentano solo con questo pezzo di
carta, anche perché CEFI non organizza nessun tirocinio/stage presso
aziende, e quindi manca anche l'esperienza pratica "sul campo". Né è mai
esistita alcuna garanzia di "punteggi" in fantomatiche graduatorie.
Oltretutto, il CEFI vende corsi inutili per vari motivi:
- servizio pessimo: i computer funzionavano male, e alcuni erano guasti.
Il proprietario consigliava addirittura di portarsene uno da casa.
- "docenti" approssimativi e completamente privi di preparazione
specifica nell'insegnamento dell'informatica. Trattasi di "praticoni"
che imparano facendo errori durante le loro stesse lezioni.
- il decantato "riconoscimento regionale" dei corsi — che, ricordiamo,
non certifica affatto la qualità di un corso — serviva in passato per
ottenere fondi pubblici, alla faccia dei clienti che invece pagano il
corso di tasca propria.
- Elenco dei corsi professionali venduti dall'istituto CEFI: Adobe
Dreamweaver, Photoshop, Illustrator, InDesign, Flash, Autodesk 3ds Max,
Maya, AutoCAD, WordPress, Microsoft
ASP.NET, web designer e webmaster,
grafica pubblicitaria, QuarkXpress, Java, C, C++, Visual Basic .NET,
Oracle SQL, Windows server, Linux, PHP, ECDL patente europea del
computer, Microsoft Office, programmazione su Mac (ma quando mai? non
mettono a disposizione neppure le aule con i Mac) e iOS ecc.
*Le finte opinioni e recensioni che istituto CEFI mette in giro*
Dopo che molta gente si è sentita ingannata e ha iniziato a parlare di
possibile truffa, specialmente nella sede dell'Eur, l'istituto CEFI ha
escogitato un nuovo sistema: scrivere false recensioni su Internet, in
cui si dice sempre che le opinioni sulla scuola sono tutte ottime. Di
solito mettono finti post sui forum, su Google ecc. Si scrivono da soli
le recensioni anche nel loro stesso sito: «Io sono soddisfattissimo»,
«Io ho trovato lavoro». Tutto falso. Ma quando mai si trova lavoro col
CEFI… È vergognoso che questa gente speculi sulle aspettative delle
persone — soprattutto giovani — che, in tempi di disoccupazione,
vogliono trovare un'occupazione, e magari decidono di spendere gli unici
2000 euro che hanno in un corso di informatica che viene venduto con la
promessa di un lavoro.
Altri ex studenti, censurati dal CEFI, testimoniano:
1. Non sprecate i vostri soldi! Corso per Analista Programmatore Regione
Lazio: all'esame per l'inutile attestato regionale ci hanno detto di
copiare tutti dalle cartelle condivise dei nostri computer, in quanto
solo due compagni erano in grado di svolgere gli esercizi, solo perché
sapevano già programmare. Il corso non serviva a nulla. Tra l'altro quei
due che già sapevano programmare non avrebbero avuto bisogno del corso,
che era molto più elementare rispetto al loro livello, ma, invece di
suddividere le persone in base ai livelli di competenza/esperienza, il
CEFI li ha ingannati lo stesso, mettendoli assieme a noi che eravamo
principianti assoluti. E alla fine del "corso" non siamo cambiati. Le
dispense che ci davano erano integralmente copiate da quelle dei siti
delle università: il CEFI le scaricava, cancellava il nome
dell'università, e ci metteva sopra il logo "copyright CEFI". Ma che
vergogna, non veniva cambiata neppure mezza parola! Alla fine tutti
promossi a pieni voti ovviamente, con grande vanto di tale Giuseppe, un
"insegnante" che non è proprio in grado di esprimersi correttamente
perché parla solo in dialetto napoletano, figuriamoci se può spiegare
l'informatica. Se non capisci bene il napoletano, ti arrangi.
L'imbarazzante ostacolo dialettale-linguistico fa passare in secondo
piano perfino il fatto che i contenuti siano concettualmente errati. Per
non parlare dei responsabili, come quel Giuliani, un tipo arrogante e
saccente che ripete sempre di essere architetto — come se fosse l'unico
al mondo — e inizia a minacciare nel caso in cui qualcuno osi protestare
per i ripetuti disservizi: tanti paroloni e noiosi sermoni in aula
sull'importanza del CEFI: un banale trucco per perdere tempo lì dentro.
Tutto tempo ovviamente pagato in anticipo ma mai utilizzato; anzi, si
usciva tutti insieme in anticipo senza segnarlo sul registro: chissà se
è legale [ndr: è senza dubbio illegale, e tra l'altro CEFI lo fa "in
massa"…] A loro interessa solo una cosa: fare soldi, principalmente
illudendo giovani senza lavoro.
Nella seguente recensione di Stefano vengono anche segnalati episodi di
fumo all'interno della struttura. Ricordiamo che, oltre a essere in ogni
caso vietato per legge, fumare in aule di informatica è pericoloso per
motivi di sicurezza. E per fortuna che ci sono "architetti" e
"ingegneri" che controllano: ma quando mai… non si sono mai visti in
aula! Infatti tale Andrea Persone si spaccia per ingegnere senza essere
iscritto all'albo, che è un reato.
2. Ho iscritto la mia compagna, ed iniziare la lezione alle 09:00 alla
sede di Porta Maggiore è stata un'utopia. Minuti pagati in anticipo, ma
persi e mai recuperati. Per non parlare della puzza insopportabile di
sigaretta che proveniva dal bagno più volte durante la lezione, la mia
compagna essendo asmatica non ha mai potuto usufruire del bagno. Se
volete iscrivervi fatelo in un altra sede!
Nostro commento: caro amico, il problema è che nell'altra sede (Eur)
passi dalla padella alla brace.
Ricordate: coloro che truffano i disoccupati, spillando soldi e
descrivendo posti di lavoro inesistenti, sono criminali che andrebbero
assicurati alla giustizia al più presto.