Come vedi il problema dell'ingegnere non si pone, TU devi realizzare un
impianto a regola d'arte, limitatamente a quanto sei stato chiamato a
fare; l'ingegnere può pure piangere cinese, ma la dichiarazione di
conformità non la firma lui, la firmi tu.
Non fare i collegamenti EQP, perché mancano gli EQS ed i conduttori PE è
come affermare che, perché non si può raggiungere la sicurezza totale,
tanto vale non adottare nessun livello di sicurezza.
--
Saluti,
Per. Ind. Mauro Bottizzo.
Al massimo possono introdurre il potenziale di terra che, è molto vicino a
quello delle strutture dell'edificio e quindi quello della signora che tocca
il rubinetto! Proprio per questo vengono utilizzati gli EQP...queste
tubazioni sono masse estranee e non se ne può fare a meno: introducono
sempre il potenziale di terra, pertanto meglio che introducano il potenziale
di terra del luogo in cui sorge l'edificio e non un potenziale di terra di
un luogo lontano!!! (per intenderci tali tubazioni non sono come le porte
delle cabine MT/bt o gli sportelli metallici dei quadri elettrici quando
essi non costituiscono masse: in questi casi non vanno atterrati).
Se non ci fosse l'EQP, che potenziale avrebbe il tubo dell'acqua?
>In particolare l'ingegniere ritiene (parole testuali) "che un
> eventuale contatto accidentale sui condotti idrici metterebbe in tensione
> tutte le condutture dell'acqua, anche di altri condomini, con pericolo di
> contatto alle persone
Ma proprio il collegamento EQP scarica a terra queste eventuali correnti di
guasto, invece di finire attraverso il corpo dello sventurato che in quel
momento si sta lavando le mani... Quante volte ho visto impianti in
appartamenti con il PE collgato sui tubi dell'acqua o quelli del
termosifone!!!!
Saluti,
Cosimo Zaccaro
--
Ing. Giampiero Giovannella
StudioGO
Servizi di ingegneria ed architettura
ROMA e-mail: stud...@tiscali.it
http://web.tiscalinet.it/studiogo
"CASTAGNA ELETTROIMPIANTI" <c_el...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:uiqg9.8325$my3.1...@twister2.libero.it...
Va bene...
> Ora però in caso di incidente, vedi folgorazione della bionda del 2° piano
> perchè il vecchietto del 9° ha collegato l'antenna del suo vecchio
> apparecchio a valvole al termosifone, il magistrato (o il CTU) verificherà
> che l'impianto è a posto ma che il condomino del 9° lo ha usato male e
> quindi è responsabile dell'incidente.
Se ci fosse l'EQP *molto* probabilmente l'incidente non capiterebbe!!!
*Solo* se non ci fosse l'EQP, ed al limite se le tubazioni fossero isolate
da terra , avrei completo trasferimento di potenziali...
> Conclusione: quanto afferma il colelga ingegnere è corretto (ma dovrebbe
> spiegarlo meglio ed utilizzare la sua "autorevolezza" per far mettere a
> posto gli impianti interni di tutti i condomini)...
Mah, leggo e rileggo, ma mi sfugge del tutto il motivo per cui il
collegamento EQP è pericoloso a tal punto da sconsigliarne l'esecuzione. ;-)
Saluti
Cosimo Zaccaro
--
Ing. Giampiero Giovannella
StudioGO
Servizi di ingegneria ed architettura
ROMA e-mail: stud...@tiscali.it
http://web.tiscalinet.it/studiogo
"Cozacco" <studiotpiCHISPAMMAE'UNFE...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:k48h9.18431$eG6.3...@twister1.libero.it...
Annosa questione, provo a dire anch'io la mia. Concordo con l'ingegnere, in
effetti la mancanza dei relativi conduttori di protezione e relativi
dispositivi di protezione ad alta sensibilità coordinati con il valore di
resistenza di terra all'interno di ogni singola unità abitativa, aumenta
notevolmente il rischio di trasmissione di tensioni pericolose in altre
unità abitative. Supponiamo che l'appartamento A abbia un guasto alla
lavatrice che si propaga alla tubazione dell'acqua. Tutti i condomini (salvo
il terno al lotto delle cadute di tensione) si trovano una certa tensione
pericolosa in casa senza saperlo. Il condomino Z stà guarda caso facendo la
doccia e toccando i rubinetti la corrente di guasto passa attraverso il suo
corpo e tramite le tubazioni collegate con EQP a terra; forse interviene il
differenziale dell'appartamento, ma non in fase preventiva (nel momento in
cui accade il guasto) ma solo attraverso il corpo di qualcuno.
Ricordiamoci che la normativa non si riferisce agli impianti esistenti e a
casi specifici. La norma impone giustamente i collegamenti EQP, ma da per
scontato che tutte le masse siano collegate al dispersore (conduttori di
protezione) e che l'impianto sia coordinato con il dispositivo di
protezione. Non credo che, realizzando gli EQP senza i singoli PE negli
appartamenti si possa dichiarare di aver adempiuto alla "regola dell'arte".
Si può dichiarare che l'intervento realizzato non compromette la sicurezza
dell'impianto esistente ?
IMHO consiglio l'esecuzione del collegamento equipotenziale principale solo
ed esclusivamente a seguito della realizzazione dell'impianto di terra
presso ogni unità abitativa (conduttori di protezione).
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Michele Guetta - perito industriale
Non seguo il tuo ragionamento.
LA lavatrice scarica a terra, ovviamente sul tubo dell'acqua. Il tutto
ha un collegamento EQP (parrebbe di capire dal tuo esempio), quindi non
vedo come possa andare in tensione.
Se il tubo non ha collegamento EQP, allora va in tensione, ma non
capisco come chi sta facendo la docce chiude il circuito sull'EQP, come
hai affermato.
Se ho ben capito, il nostro amico ha realizzato l'impianto di terra e
relativo collettore, ora deve fare gli EQP, ma un inquilino non vuole
(non discutiamo sulle sue qualifiche).
Dove starebbe il vantaggio nel non farli, dal momento che mancano gli
EQS, il PE ed il differenziale condominiale?
Io sono qui da giorni che ci ragiono sopra, ma non vedo un solo motivo
tecnico per cui non farli.
> Ricordiamoci che la normativa non si riferisce agli impianti esistenti e a
> casi specifici. La norma impone giustamente i collegamenti EQP, ma da per
> scontato che tutte le masse siano collegate al dispersore (conduttori di
> protezione) e che l'impianto sia coordinato con il dispositivo di
> protezione. Non credo che, realizzando gli EQP senza i singoli PE negli
> appartamenti si possa dichiarare di aver adempiuto alla "regola dell'arte".
Continuo a non trovarne la ragione.
> Si può dichiarare che l'intervento realizzato non compromette la sicurezza
> dell'impianto esistente ?
> IMHO consiglio l'esecuzione del collegamento equipotenziale principale solo
> ed esclusivamente a seguito della realizzazione dell'impianto di terra
> presso ogni unità abitativa (conduttori di protezione).
Questo però è contrario all'incarico ricevuto, infatti lui dovrebbe
accertarsi di come è realizzato l'impianto delle singole unità
immbiliari, quanto è stato chiamato ad intervenire sull'impianto comune;
ma a parte questo, ti invito a dimostrare la tua teoria.
Se in casa gli inquilini non hanno l'impianto di protezione, le masse se
le tengono, ma guasti che si propagano all'esterno della loro unità
immobiliare (tubo acqua, tubo gas, tubo riscaldamento, cavo TV), se
collegati ad EQP come vuole fare l'installatore, evitano la propagazione
dei quasti in altre unità immobiliari.
Non vedo proprio la ragione tecnica per cui non realizzarli.
Noo! se hai il collegamento equipotenziale tale problema, a meno di cdt lo
risolvi!!! vedi mio post precedente.
>Per capirlo basta che ti fai lo
> schema elettrico equivalente di due impianti diversi (uno con
differenziale
> ed uno no) collegati allo stesso impianto di terra, vedrai che il
l'impianto
> protetto ha le masse che si portano al potenziale pericoloso senza che il
> differenziale se ne accorga.
> Ora spero di essermi spiegato, rimango a disposizione per altri
chiarimenti.
>
Tale discorso vale se il tubo dell'acqua non fosse una massa estranea... ma
poichè è una massa estranea (che introduce potenziale di terra) ed io faccio
il collegamento EQP, i problemi li riduco al minimo possibile. Non escludo
che ci possano essere, ma di certo se non effettuo il collegamento EQP
peggioro le cose (e di molto).
Cosimo Zaccaro
ingegnere elettrotecnico
Concordo
Anzi, tenderei a dire che la presenza dei collegamenti equip.
> potrebbero contribuire a ridurre il pericolo, in quanto parte della
> "corrente di guasto" (se così vogliamo chiamarla) tenderebbe a scaricarsi
> verso terra (attraverso le tubazioni dell'acqua) piuttosto che
attraversare
> il corpo umano del vecchietto sotto la doccia.
Concordo
> Inoltre: nel mio caso il valore della resistenza di terra di tutto il
> sistema di dispersori risulta di circa 21 ohm. mentre il valore della
> resistenza di terra del tubo dell'acqua entrante nell'edificio è di 4 ohm.
Se non è quella una massa estranea...
In buona sostanza, ritengo impossibile che un collegamento EQP possa in
qualche caso essere pericoloso per la sicurezza.
Provo a spiegarlo in altre parole (spero abbastanza semplicemente come
faccio con i miei alunni ;-))
se ho un guasto in un appartamento che scarica su un tubo dell'acqua, un
certo potenziale entra in casa del vicino. Naturalmente in casa del vicino
possono capitare anche altri guasti, che comportano l'andata in tensione
delle masse (carcassa della lavatrice, ecc).
Ora, per il vicino è pericoloso, in caso di guasti negli impianti, toccare
qualsiasi parte metallica, sia essa un tubo dell'acqua sia essa una massa.
Perchè allora per ridurre i rischi collego le masse a terra con una
resistenza che mi auguro quanto più bassa possibile e non devo collegare a
terra le tubazioni dell'acqua?
Quando ho un guasto elettrico che comporta l'andata in tensione di parti che
in esercizio ordinario non sono in tensione, devo sempre cercare di avere
una tensione di contatto quanto più bassa possibile, e l'unico modo (a
prescindere dai dispositivi che utilizzo per interrompere il guasto) è
quello di collegare al potenziale di terra (o cominque al potenziale della
persona che risente del guasto) la parte metallica che è andata in tensione.
Ergo il collegamento EQP alla base dell'edificio serve per due motivi:
1) ridurre la resistenza di terra delle masse estranee;
2) avvicinare il potenziale delle masse estranee al potenziale della
struttura dell'edificio (ancora meglio se al nodo di terra è realizzato il
collegamento con i ferri di fondazione)
Quindi, caro Fabio, farei i collegamenti EQP (così sei tranquillo) e non mi
preoccuperei d'altri che, a prescindere dalle qualifiche, nulla c'entrano
con l'espletamento del tuo incarico.
Saluti
Cosimo Zaccaro