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HELP collegamenti equipotenziali principali

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CASTAGNA ELETTROIMPIANTI

unread,
Sep 13, 2002, 2:40:26 PM9/13/02
to
Buonasera, sono Castagna Fabio,un installatore di Verona.
Vi scrivo per delle conferme riguardanti i collegamenti equipotenziali
principali e secondari.
Vi spiego in sintesi il problema. A seguito all'esecuzione di un nuovo
impianto di terra, costituito da due dispersori a croce da 2 mt., in un
piccolo condominio di 7 unità abitative, un Sig. Condomino (un Ingegnere
Elettrotecnico iscritto all'Albo degli Ingegnieri di Verona) ha sollevato un
gran polverone riguardo ai collegamenti equipotenziali primari delle
tubazioni acqua e gas entranti nell'edificio. In particolare, nel condominio
esiste un unico contatore acqua a servizio di tutti gli appartamenti,
alimentati da una tubazione unica in montante all'interno del vano scale;
esistono invece due montanti gas esterni (in facciata di proprietà dell'Ente
fornitore) a servizio dei singoli contatori gas installati sui relativi
balconi. Inoltre, quasi tutti (se non tutti) gli impianti elettrici dei
singoli appartamenti non sono dotati di impianto di protezione ne tantomeno
dei collegamenti equipotenziali secondari.
Il sig. Condomino, considerato la mancanza del conduttore di protezione
dentro i singoli appartamenti, ritiene che i collegamenti equip. principali
alle tubazioni acqua e gas sono fortemente sconsigliati, in quanto
potrebbero portare all'interno delle singole unità delle tensioni
pericolose. In particolare l'ingegniere ritiene (parole testuali) "che un
eventuale contatto accidentale sui condotti idrici metterebbe in tensione
tutte le condutture dell'acqua, anche di altri condomini, con pericolo di
contatto alle persone e perciò i collegamenti equip. principali andranno
fatti solo quando all'interno di ogni singolo appartamento sarà presente
l'impianto di terra." inoltre nel caso in cui l'amministratore di condominio
decida di far realizzare tali collegamenti, lo riterranno personalmente
responsabile di ogni accadimento.
La mia richiesta è la seguente: un Vostra risposta in merito alla questione,
dove venga effettivamente chiarita la parte normativa riguardante
all'esecuzione dei collegamenti equipotenziali.
Attendendo un Vostra risposta Vi porgo i miei migliori saluti.
Castagna Fabio


Per. Ind. Mauro Bottizzo

unread,
Sep 13, 2002, 3:14:17 PM9/13/02
to
Quali che siano le competenze dell'ingegnere non contano nulla in questo
caso:
Il condominio ha deliberato qualcosa inmerito agli impianti elettrici e
tu sei stato chiamato a realizzare questo qualcosa;
Ora tu instrallatore hai due compiti: realizzare un impianto a regola
d'arte e rilasciare la dichiarazione di conformità di quanto realizato.
La regola d'arte è un termine complesso, una legge a suo tempo individuo
nel rispetto delle norme CEI la rispondenza dei requisiti della regola
d'arte, senza peraltro imporre queste norme.
La responsabilità di quanto realizzato è esclusivamente tua, ne
l'assembleaq, ne l'amministratore, ne l'ingegnre può assumersi la
responsabilità di decisioni che vadano contro la sicurezza degli
impianti; infatti la sicurezza è inderogabile e qualsiasi accordo in
merito è nullo fin dalla sua stipula.
Il Codice penale, se ben ricordo, ma potrebbe pure essere quello civile,
chiarisce che ci si deve astenere dal fare qualsiasi cosa se non
esistono i presupposti di legalità.

Come vedi il problema dell'ingegnere non si pone, TU devi realizzare un
impianto a regola d'arte, limitatamente a quanto sei stato chiamato a
fare; l'ingegnere può pure piangere cinese, ma la dichiarazione di
conformità non la firma lui, la firmi tu.

Non fare i collegamenti EQP, perché mancano gli EQS ed i conduttori PE è
come affermare che, perché non si può raggiungere la sicurezza totale,
tanto vale non adottare nessun livello di sicurezza.

--
Saluti,
Per. Ind. Mauro Bottizzo.

Cozacco

unread,
Sep 13, 2002, 6:48:26 PM9/13/02
to

"CASTAGNA ELETTROIMPIANTI" <c_el...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:uiqg9.8325$my3.1...@twister2.libero.it...

> Buonasera, sono Castagna Fabio,un installatore di Verona.
> Vi scrivo per delle conferme riguardanti i collegamenti equipotenziali
> principali e secondari.
...cut...

> Il sig. Condomino, considerato la mancanza del conduttore di protezione
> dentro i singoli appartamenti, ritiene che i collegamenti equip.
principali
> alle tubazioni acqua e gas sono fortemente sconsigliati, in quanto
> potrebbero portare all'interno delle singole unità delle tensioni
> pericolose.

Al massimo possono introdurre il potenziale di terra che, è molto vicino a
quello delle strutture dell'edificio e quindi quello della signora che tocca
il rubinetto! Proprio per questo vengono utilizzati gli EQP...queste
tubazioni sono masse estranee e non se ne può fare a meno: introducono
sempre il potenziale di terra, pertanto meglio che introducano il potenziale
di terra del luogo in cui sorge l'edificio e non un potenziale di terra di
un luogo lontano!!! (per intenderci tali tubazioni non sono come le porte
delle cabine MT/bt o gli sportelli metallici dei quadri elettrici quando
essi non costituiscono masse: in questi casi non vanno atterrati).
Se non ci fosse l'EQP, che potenziale avrebbe il tubo dell'acqua?

>In particolare l'ingegniere ritiene (parole testuali) "che un
> eventuale contatto accidentale sui condotti idrici metterebbe in tensione
> tutte le condutture dell'acqua, anche di altri condomini, con pericolo di
> contatto alle persone

Ma proprio il collegamento EQP scarica a terra queste eventuali correnti di
guasto, invece di finire attraverso il corpo dello sventurato che in quel
momento si sta lavando le mani... Quante volte ho visto impianti in
appartamenti con il PE collgato sui tubi dell'acqua o quelli del
termosifone!!!!

Saluti,
Cosimo Zaccaro


riccardo

unread,
Sep 14, 2002, 7:56:56 AM9/14/02
to
Fatemi capire bene.
Voi avete realizzato un impianto disperdente di terra che collega:
- due picchetti (dispersori)
- tubazioni gas e tubazioni acqua
Il conduttore di protezione non esiste in tutto il condominio.
Esistono almeno gli interruttori differenziali?

CASTAGNA ELETTROIMPIANTI

unread,
Sep 14, 2002, 10:48:38 AM9/14/02
to
Si esistono gli interruttori differenziali per tutti gli appartamenti e per
le parti comuni.
Ho eseguito un sistema disperdente costituito da due dispersori a croce,
collegati ad un nodo di terra generale installato in prossimità dei
contatori energia. Ho inoltre posato le tubazioni ed i conduttori
equipotenziali principalei fino alle condutture acqua e gas.
Sono stato fermato durante l'esecuzione dei collegamenti equipotenziali, che
tuttora non ho ancora eseguito......


Ing. Giampiero Giovannella

unread,
Sep 15, 2002, 12:49:54 PM9/15/02
to
Sono daccordo con chi sosteneva che la sicurezza non è derogabili. ORa se TU
installatore devi fare un impianto a regola d'arte, a mio avviso, questo
deve essere realizzato con impianti condominiali con PE e tubazioni dei
servizi collegate all'ingresso dell'edificio al EQP (con cavi da 16 mmq).
Ora il problema è che se uno degli appartamenti non ha l'impianto a posto,
in particolare non ha il differenziale, ed una delle masse estranee viene
collegata ad un qualsiasi potenziale, questo stesso potenziale sarà presente
su tutte le tubazioni, comprese quelle dei condomini che, diligentemente,
hanno l'impianto a posto ed il differenziale funzionante.
Ora però in caso di incidente, vedi folgorazione della bionda del 2° piano
perchè il vecchietto del 9° ha collegato l'antenna del suo vecchio
apparecchio a valvole al termosifone, il magistrato (o il CTU) verificherà
che l'impianto è a posto ma che il condomino del 9° lo ha usato male e
quindi è responsabile dell'incidente.
Conclusione: quanto afferma il colelga ingegnere è corretto (ma dovrebbe
spiegarlo meglio ed utilizzare la sua "autorevolezza" per far mettere a
posto gli impianti interni di tutti i condomini), Tu sei tenuto a realizzare
l'impianto a regole d'arte. Magari con un eccesso di zelo aggiungi alla
dichiarazione di conformità (allegati facoltativi) una bella relazioni in
cui spieghi i pericoli potenziali dell'impianto realizzato.
Una volta avevo una bella guida di qualche associazione di Amministratoi di
condominio che spiegava bene la meccdel possibile incidente che ti ho
descritto. Se la trovo magari ti mando i riferimenti.

--
Ing. Giampiero Giovannella
StudioGO
Servizi di ingegneria ed architettura
ROMA e-mail: stud...@tiscali.it
http://web.tiscalinet.it/studiogo


"CASTAGNA ELETTROIMPIANTI" <c_el...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:uiqg9.8325$my3.1...@twister2.libero.it...

Cozacco

unread,
Sep 15, 2002, 6:45:36 PM9/15/02
to

"Ing. Giampiero Giovannella" <stud...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:SS2h9.15958$eG6.3...@twister1.libero.it...

> Sono daccordo con chi sosteneva che la sicurezza non è derogabili. ORa se
TU
> installatore devi fare un impianto a regola d'arte, a mio avviso, questo
> deve essere realizzato con impianti condominiali con PE e tubazioni dei
> servizi collegate all'ingresso dell'edificio al EQP (con cavi da 16 mmq).
> Ora il problema è che se uno degli appartamenti non ha l'impianto a posto,
> in particolare non ha il differenziale, ed una delle masse estranee viene
> collegata ad un qualsiasi potenziale, questo stesso potenziale sarà
presente
> su tutte le tubazioni, comprese quelle dei condomini che, diligentemente,
> hanno l'impianto a posto ed il differenziale funzionante.

Va bene...

> Ora però in caso di incidente, vedi folgorazione della bionda del 2° piano
> perchè il vecchietto del 9° ha collegato l'antenna del suo vecchio
> apparecchio a valvole al termosifone, il magistrato (o il CTU) verificherà
> che l'impianto è a posto ma che il condomino del 9° lo ha usato male e
> quindi è responsabile dell'incidente.

Se ci fosse l'EQP *molto* probabilmente l'incidente non capiterebbe!!!
*Solo* se non ci fosse l'EQP, ed al limite se le tubazioni fossero isolate
da terra , avrei completo trasferimento di potenziali...

> Conclusione: quanto afferma il colelga ingegnere è corretto (ma dovrebbe
> spiegarlo meglio ed utilizzare la sua "autorevolezza" per far mettere a

> posto gli impianti interni di tutti i condomini)...

Mah, leggo e rileggo, ma mi sfugge del tutto il motivo per cui il
collegamento EQP è pericoloso a tal punto da sconsigliarne l'esecuzione. ;-)

Saluti
Cosimo Zaccaro


CASTAGNA ELETTROIMPIANTI

unread,
Sep 16, 2002, 7:01:34 AM9/16/02
to
Anch'io sono d'accordo con il Sig. Cosacco. Credo che i collegamenti
equipotenziali principali vadano comunque fatti, perchè penso che di sicuro
sia più pericoloso non averli che averli.
Ringrazio comunque tutti quelli che mi hanno risposto, e mi piacerebbe
comunque approfondire il discorso..
Castagna Fabio


Ing. Giampiero Giovannella

unread,
Sep 16, 2002, 9:14:49 AM9/16/02
to
.. non fraintendetemi! Il collegamento EQP è necessario ed utile, quello che
affermo che devono essere fatti bene anche TUTTI gli impianti dei condomini
altrimenti pensi di essere al sicuro perchè hai l'impianto di terra ed il
differenziale ed invece resti folgorato (sulle tue masse protette) dal
potenziale introdotto dall'impianto guasto. Per capirlo basta che ti fai lo
schema elettrico equivalente di due impianti diversi (uno con differenziale
ed uno no) collegati allo stesso impianto di terra, vedrai che il l'impianto
protetto ha le masse che si portano al potenziale pericoloso senza che il
differenziale se ne accorga.
Ora spero di essermi spiegato, rimango a disposizione per altri chiarimenti.

--
Ing. Giampiero Giovannella
StudioGO
Servizi di ingegneria ed architettura
ROMA e-mail: stud...@tiscali.it
http://web.tiscalinet.it/studiogo

"Cozacco" <studiotpiCHISPAMMAE'UNFE...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:k48h9.18431$eG6.3...@twister1.libero.it...

Saccon & Guetta Associati

unread,
Sep 16, 2002, 9:15:57 AM9/16/02
to
"CASTAGNA ELETTROIMPIANTI" <c_el...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:uiqg9.8325$my3.1...@twister2.libero.it...

Annosa questione, provo a dire anch'io la mia. Concordo con l'ingegnere, in
effetti la mancanza dei relativi conduttori di protezione e relativi
dispositivi di protezione ad alta sensibilità coordinati con il valore di
resistenza di terra all'interno di ogni singola unità abitativa, aumenta
notevolmente il rischio di trasmissione di tensioni pericolose in altre
unità abitative. Supponiamo che l'appartamento A abbia un guasto alla
lavatrice che si propaga alla tubazione dell'acqua. Tutti i condomini (salvo
il terno al lotto delle cadute di tensione) si trovano una certa tensione
pericolosa in casa senza saperlo. Il condomino Z stà guarda caso facendo la
doccia e toccando i rubinetti la corrente di guasto passa attraverso il suo
corpo e tramite le tubazioni collegate con EQP a terra; forse interviene il
differenziale dell'appartamento, ma non in fase preventiva (nel momento in
cui accade il guasto) ma solo attraverso il corpo di qualcuno.
Ricordiamoci che la normativa non si riferisce agli impianti esistenti e a
casi specifici. La norma impone giustamente i collegamenti EQP, ma da per
scontato che tutte le masse siano collegate al dispersore (conduttori di
protezione) e che l'impianto sia coordinato con il dispositivo di
protezione. Non credo che, realizzando gli EQP senza i singoli PE negli
appartamenti si possa dichiarare di aver adempiuto alla "regola dell'arte".
Si può dichiarare che l'intervento realizzato non compromette la sicurezza
dell'impianto esistente ?
IMHO consiglio l'esecuzione del collegamento equipotenziale principale solo
ed esclusivamente a seguito della realizzazione dell'impianto di terra
presso ogni unità abitativa (conduttori di protezione).

---------------------------
Michele Guetta - perito industriale

CASTAGNA ELETTROIMPIANTI

unread,
Sep 16, 2002, 9:59:44 AM9/16/02
to
Bene ed allora un installatore, che ha eseguito l'impianto di terra, (come
nel mio caso) come si deve comportare, nell'esecuzione dei collegamenti
equipotenziali?
Se li fa, sembra che l'intervento da lui eseguito no sia "eseguito a regola
d'arte"...... e se non li fa? Può dichiarare che il suo intervento è da
considerarsi un intervento "parziale" all'adeguamento ( o parte di
adeguamento come meglio si crede) dell'impianto elettrico del Condominio?
In teoria sono ammessi interventi successivi al fine di adeguare gli
impianti elettrici, se non ricordo male.
Se io ometto l'esecuzione dei collegamenti Equip. principali, posso
dichiarare che ho eseguito il tutto a regola d'arte?
Capisco che l'argomento non è dei più semplici...anzi.
Grazie a tutti
Castagna Fabio


Per. Ind. Mauro Bottizzo

unread,
Sep 16, 2002, 1:52:49 PM9/16/02
to

> Supponiamo che l'appartamento A abbia un guasto alla
> lavatrice che si propaga alla tubazione dell'acqua. Tutti i condomini (salvo
> il terno al lotto delle cadute di tensione) si trovano una certa tensione
> pericolosa in casa senza saperlo. Il condomino Z stà guarda caso facendo la
> doccia e toccando i rubinetti la corrente di guasto passa attraverso il suo
> corpo e tramite le tubazioni collegate con EQP a terra; forse interviene il
> differenziale dell'appartamento, ma non in fase preventiva (nel momento in
> cui accade il guasto) ma solo attraverso il corpo di qualcuno.

Non seguo il tuo ragionamento.

LA lavatrice scarica a terra, ovviamente sul tubo dell'acqua. Il tutto
ha un collegamento EQP (parrebbe di capire dal tuo esempio), quindi non
vedo come possa andare in tensione.
Se il tubo non ha collegamento EQP, allora va in tensione, ma non
capisco come chi sta facendo la docce chiude il circuito sull'EQP, come
hai affermato.

Se ho ben capito, il nostro amico ha realizzato l'impianto di terra e
relativo collettore, ora deve fare gli EQP, ma un inquilino non vuole
(non discutiamo sulle sue qualifiche).

Dove starebbe il vantaggio nel non farli, dal momento che mancano gli
EQS, il PE ed il differenziale condominiale?

Io sono qui da giorni che ci ragiono sopra, ma non vedo un solo motivo
tecnico per cui non farli.

> Ricordiamoci che la normativa non si riferisce agli impianti esistenti e a
> casi specifici. La norma impone giustamente i collegamenti EQP, ma da per
> scontato che tutte le masse siano collegate al dispersore (conduttori di
> protezione) e che l'impianto sia coordinato con il dispositivo di
> protezione. Non credo che, realizzando gli EQP senza i singoli PE negli
> appartamenti si possa dichiarare di aver adempiuto alla "regola dell'arte".

Continuo a non trovarne la ragione.

> Si può dichiarare che l'intervento realizzato non compromette la sicurezza
> dell'impianto esistente ?

> IMHO consiglio l'esecuzione del collegamento equipotenziale principale solo
> ed esclusivamente a seguito della realizzazione dell'impianto di terra
> presso ogni unità abitativa (conduttori di protezione).

Questo però è contrario all'incarico ricevuto, infatti lui dovrebbe
accertarsi di come è realizzato l'impianto delle singole unità
immbiliari, quanto è stato chiamato ad intervenire sull'impianto comune;
ma a parte questo, ti invito a dimostrare la tua teoria.


Se in casa gli inquilini non hanno l'impianto di protezione, le masse se
le tengono, ma guasti che si propagano all'esterno della loro unità
immobiliare (tubo acqua, tubo gas, tubo riscaldamento, cavo TV), se
collegati ad EQP come vuole fare l'installatore, evitano la propagazione
dei quasti in altre unità immobiliari.

Non vedo proprio la ragione tecnica per cui non realizzarli.

CASTAGNA ELETTROIMPIANTI

unread,
Sep 16, 2002, 4:34:41 PM9/16/02
to
Bisogna inoltre ricordarsi che, nel mio caso, TUTTE le unità abitative, e le
parti comuni, sono dotate di interruttori differenziali (da 30 mA) ai
contatori. Perciò, in caso di guasto, ad esempio la lavatrice che va in
tensione, interviene l'interruttore differenziale dell'unità abitativa che
presenta il guasto. Questo a maggior ragione se le tubazioni dell'acqua sono
collegate a terra con i coll. equip.! Se questi non fossero presenti, e non
fosse presente neanche l'interr. diff., allora sarei d'accordo sulla
pericolosità della situazione, ma non sulla pericolosità della presenza dei
colleg. equip., in quanto che ci siano o meno la situazione è comunque
pericolosa. Anzi, tenderei a dire che la presenza dei collegamenti equip.
potrebbero contribuire a ridurre il pericolo, in quanto parte della
"corrente di guasto" (se così vogliamo chiamarla) tenderebbe a scaricarsi
verso terra (attraverso le tubazioni dell'acqua) piuttosto che attraversare
il corpo umano del vecchietto sotto la doccia.
Inoltre: nel mio caso il valore della resistenza di terra di tutto il
sistema di dispersori risulta di circa 21 ohm. mentre il valore della
resistenza di terra del tubo dell'acqua entrante nell'edificio è di 4 ohm.
Castagna Fabio

Cosimo Zaccaro

unread,
Sep 17, 2002, 6:05:01 AM9/17/02
to

"Ing. Giampiero Giovannella" <stud...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:dPkh9.1355$wr.2...@twister1.libero.it...

> .. non fraintendetemi! Il collegamento EQP è necessario ed utile, quello
che
> affermo che devono essere fatti bene anche TUTTI gli impianti dei
condomini
> altrimenti pensi di essere al sicuro perchè hai l'impianto di terra ed il
> differenziale ed invece resti folgorato (sulle tue masse protette) dal
> potenziale introdotto dall'impianto guasto.

Noo! se hai il collegamento equipotenziale tale problema, a meno di cdt lo
risolvi!!! vedi mio post precedente.

>Per capirlo basta che ti fai lo
> schema elettrico equivalente di due impianti diversi (uno con
differenziale
> ed uno no) collegati allo stesso impianto di terra, vedrai che il
l'impianto
> protetto ha le masse che si portano al potenziale pericoloso senza che il
> differenziale se ne accorga.
> Ora spero di essermi spiegato, rimango a disposizione per altri
chiarimenti.
>

Tale discorso vale se il tubo dell'acqua non fosse una massa estranea... ma
poichè è una massa estranea (che introduce potenziale di terra) ed io faccio
il collegamento EQP, i problemi li riduco al minimo possibile. Non escludo
che ci possano essere, ma di certo se non effettuo il collegamento EQP
peggioro le cose (e di molto).

Cosimo Zaccaro
ingegnere elettrotecnico


Cosimo Zaccaro

unread,
Sep 17, 2002, 6:05:02 AM9/17/02
to

"CASTAGNA ELETTROIMPIANTI" <c_el...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:Bfrh9.1999$Av4....@twister2.libero.it...

> Bisogna inoltre ricordarsi che, nel mio caso, TUTTE le unità abitative, e
le
> parti comuni, sono dotate di interruttori differenziali (da 30 mA) ai
> contatori. Perciò, in caso di guasto, ad esempio la lavatrice che va in
> tensione, interviene l'interruttore differenziale dell'unità abitativa che
> presenta il guasto. Questo a maggior ragione se le tubazioni dell'acqua
sono
> collegate a terra con i coll. equip.! Se questi non fossero presenti, e
non
> fosse presente neanche l'interr. diff., allora sarei d'accordo sulla
> pericolosità della situazione, ma non sulla pericolosità della presenza
dei
> colleg. equip., in quanto che ci siano o meno la situazione è comunque
> pericolosa.

Concordo

Anzi, tenderei a dire che la presenza dei collegamenti equip.
> potrebbero contribuire a ridurre il pericolo, in quanto parte della
> "corrente di guasto" (se così vogliamo chiamarla) tenderebbe a scaricarsi
> verso terra (attraverso le tubazioni dell'acqua) piuttosto che
attraversare
> il corpo umano del vecchietto sotto la doccia.

Concordo

> Inoltre: nel mio caso il valore della resistenza di terra di tutto il
> sistema di dispersori risulta di circa 21 ohm. mentre il valore della
> resistenza di terra del tubo dell'acqua entrante nell'edificio è di 4 ohm.

Se non è quella una massa estranea...

In buona sostanza, ritengo impossibile che un collegamento EQP possa in
qualche caso essere pericoloso per la sicurezza.

Provo a spiegarlo in altre parole (spero abbastanza semplicemente come
faccio con i miei alunni ;-))
se ho un guasto in un appartamento che scarica su un tubo dell'acqua, un
certo potenziale entra in casa del vicino. Naturalmente in casa del vicino
possono capitare anche altri guasti, che comportano l'andata in tensione
delle masse (carcassa della lavatrice, ecc).
Ora, per il vicino è pericoloso, in caso di guasti negli impianti, toccare
qualsiasi parte metallica, sia essa un tubo dell'acqua sia essa una massa.
Perchè allora per ridurre i rischi collego le masse a terra con una
resistenza che mi auguro quanto più bassa possibile e non devo collegare a
terra le tubazioni dell'acqua?
Quando ho un guasto elettrico che comporta l'andata in tensione di parti che
in esercizio ordinario non sono in tensione, devo sempre cercare di avere
una tensione di contatto quanto più bassa possibile, e l'unico modo (a
prescindere dai dispositivi che utilizzo per interrompere il guasto) è
quello di collegare al potenziale di terra (o cominque al potenziale della
persona che risente del guasto) la parte metallica che è andata in tensione.

Ergo il collegamento EQP alla base dell'edificio serve per due motivi:
1) ridurre la resistenza di terra delle masse estranee;
2) avvicinare il potenziale delle masse estranee al potenziale della
struttura dell'edificio (ancora meglio se al nodo di terra è realizzato il
collegamento con i ferri di fondazione)

Quindi, caro Fabio, farei i collegamenti EQP (così sei tranquillo) e non mi
preoccuperei d'altri che, a prescindere dalle qualifiche, nulla c'entrano
con l'espletamento del tuo incarico.

Saluti
Cosimo Zaccaro


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