- l'energia elettrica costa sempre di piu'
- negli utilizzi domestici si inseriscono sempre piu' motori di una
certa potenza, come quelli nelle pompe di calore
- la potenza contrattuale domestica media tende a salire, anche da oltre
i 4,5 kW
- che tra contratto monofase o trifase non c'e' differenza tariffaria
- la trasmissione di energia per via trifase a livelli di potenze
domestiche si puo' tranquillamente fare con sezioni di 1,5 mm2 (il che
significa anche risparmio di rame)
sto formandomi il convincimento che in futuro potrebbe diventare
conveniente portare l'alimentazione trifase, e le sue maggiori
efficienze, anche in ambito domestico.
Quindi mi sono posto il problema di prese e spine trifase.
E' vero che esistono della serie IEC 60309, ma sono voluminose e
partendo da 16A, significa una potenza trifase fino a 10 kW, decisamente
esagerata per l'uso domestico.
Guardandomi in giro, mi sono invaghito delle prese svizzere :-)
https://www.distrelec.ch/steckdose-1x-t15/feller/8715-f-61/892036/hobby-&-freizeit
https://www.distrelec.ch/ishop/ImagesProduct/stibo/t_892036f.jpg
E' una presa con 3 fasi + neutro + terra da 10A.
La forma dell'incasso e' perche' la presa e' anche compatibile con le
spine monofase svizzere, ovvero fase + neutro + terra da 10A.
Abbiamo concentrato tutti i vantaggi delle varie norme, la sicurezza
della schuko, la compattezza (per la spina monofase) di quelle italiane,
e la polarizzazione delle francesi. Tra l'altro, dal 2009, le spine
svizzere prevedono anche il collarino isolante alla base del polo
(collarino che io odio, perche' lo scalino che si forma rende difficile
l'estrazione, al punto di strappare il coperchio della presa in certi
casi). L'unica cosa che manca nella norma svizzera, e' la previsione di
spine di bassa potenza (2,5A) con inserimento un fusibile, come nella
norma inglese BS.
Ripeto, abbiamo una presa che puo' accogliere indifferentemente una
spina trifase+neutro+terra o una spina monofase e mantenendo la
polarizzazione.
Qui forse si vede meglio:
http://www.fam-oud.nl/~plugsocket/Swiss_3hd.html
(ancora nella versione vecchia, con i poli interamente metallici, senza
guardia isolante), figure 1 e 2, e nella 3 una presa volante.
In alto a destra si vede una spina monofase di fronte e potete vedere
come il profilo della presa trifase puo' accoglierla.
Percio' credo che sarebbe auspicabile che venga ripresa in mano lo norma
internazionale IEC 60906-1 (che sarebbe dovuto diventare la spina
internazionale per uso 230V, ma oggi e' usata solo in Brasile, peraltro
a 127V), per definire una spina trifase e relative prese, prelevando
l'interessante concetto della intercambiabilita' della spina trifase
svizzera. In questo modo, si facilita in futuro una conversione dei
grossi elettrodomestici (specialmente quelli con motori) da monofase a
trifase anche per uso domestico, se nelle abitazioni e' gia' prevista
una norma per le prese trifase che sia esteticamente gradevole e di
dimensioni contenute come quelle svizzere.
--
Roberto Deboni
[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Si però il fisso mensile aumenta notevolmente. Si paga il fisso per
fase.( ovvero es: 3,62 € x 3 fasi ( 10,86 € ) poi per la quota
potenza impegnata €1,203 x 4.5 KW cioè 5,41. totale 16,27+ iva 10%
totale 17,89x 2 mesi =35,78 di fissi. poi il costo dell'energia aumenta
in base ai consumi annui non c'è la tariffa sociale ( 0 - 1800 KW ).....
Quindi vorresti fare impianti elettrici in abitazioni domestiche con
forniture trifase inferiori a 10 kW? Ho capito bene?
Se così fosse, il problema sarebbe che al di sotto dei 10 kW trifase
potresti ottenere una fornitura trifase da 6 kW che, però, riuscirebbe
a garantirti poco più di 10 A su ogni fase... Pertanto, avresti sì
"idealmente" tutti i vantaggi che dici dal prelievo di corrente dalle
prese trifase...ma potresti garantire soltanto 10 A alle prese
monofase, cioé poco più di 2 kW! Tanto per farti un esempio,
guardandomi intorno, vedo asciugacapelli "tornado" che superano queste
potenze: vorresti farli trifase?!? Immagini un "mondo ideale" con sole
utenze trifase?!? :-)
Esiste un confine tra l'opportunità di realizzare impianti monofase o
trifase che non è certo ben marcato... E' altrettanto vero che casa
piccola=fornitura monofase e casa grande=fornitura trifase...a volte,
in casi intermedi o particolari ci si trova indubbiamente in
difficoltà nel consigliare il Committente sulla tipologia di impianto
da realizzare...
...snip...
>> svizzera. In questo modo, si facilita in futuro una conversione dei
>> grossi elettrodomestici (specialmente quelli con motori) da monofase a
>> trifase anche per uso domestico, se nelle abitazioni e' gia' prevista
>> una norma per le prese trifase che sia esteticamente gradevole e di
>> dimensioni contenute come quelle svizzere.
>>
>
> Si però il fisso mensile aumenta notevolmente. Si paga il fisso per
> fase.( ovvero es: 3,62 € x 3 fasi ( 10,86 € ) poi per la quota
> potenza impegnata €1,203 x 4.5 KW cioè 5,41. totale 16,27+ iva 10%
> totale 17,89x 2 mesi =35,78 di fissi. poi il costo dell'energia aumenta
> in base ai consumi annui non c'è la tariffa sociale ( 0 - 1800 KW ).....
Fonte ?
E dove c'e' scritto che non e' compatibile con la tariffa sociale ?
Sia sincero: ha sparato, invece di informarsi ...
Il fatto stesso che menziona una inesistente "tariffa sociale 0-1800" la
dice lunga su come si e' preparato prima di scrivere con determinata
certezza, le affermazioni di cui sopra. Almeno fosse stato
interlocutorio. Pero', se ha qualche riferimento, un sito internet, che
descriva questa tariffa, sono interessato.
In ogni caso la rinvio nel NG piu' attinente per questa discussione
(vedi il Follow-UP).
Breve spiegazione sulla ratio: ENEL Distribuzione (ma potrei mettere il
nome di una delle tante altre imprese di distribuzione geografica), di
principio preferirebbe carichi equilibrati. Ora, il monofase e' ricavato
splittando la trifase, una fase per ogni utilizzatore monofase. Uno dei
problemi e' che, ad esempio in un piccolo edifico di tre appartamenti,
durante le vacanze, magari due appartamenti sono vuoti e si hanno
consumi su un solo. ENEL si trova ad avere il carico totalmente
sbilanciato su una fase sola. Situazione tutt'altro che ideale.
Quindi, ENEL ha tutto il vantaggio, se a parita' di potenza, il cliente
preferisce un'allacciamento trifase. Insomma per chiuderla in breve, la
scelta tra allacciamento trifase o monofase e' assolutamente ininfluente
sulla tariffazione, a tariffa AEEG o libero mercato che sia.
Anche.
> Se così fosse, il problema sarebbe che al di sotto dei 10 kW trifase
> potresti ottenere una fornitura trifase da 6 kW che, però, riuscirebbe
> a garantirti poco più di 10 A su ogni fase...
Ieri ho pagato la bolletta di una fornitura trifase da 3 kW e so per
certo che ENEL non ha alcun problema, e senza alcun ricarico, a fornire
allacciamenti trifase a 1,5 kW.
> Pertanto, avresti sì
> "idealmente" tutti i vantaggi che dici dal prelievo di corrente dalle
> prese trifase...ma potresti garantire soltanto 10 A alle prese
> monofase, cioé poco più di 2 kW!
Francamente mi sembra piu' che abbondante.
Vediamo la ratio anche qui. Per quale motivo e' "piu' desiderabile"
l'alimentazione trifase ? Perche' gli apparecchi utilizzatori operano in
modo piu' efficiente, si riduce la corrente sui cavi (e quindi a parita'
di sezione, considerando che scendere sotto i 1,5 mmq non e' opportuno,
si riducono le perdite) ed altri vantaggi, come un funzionamento piu'
"regolare" ed un migliore spunto dei motori, un migliore filtraggio
negli alimentatori, etc. Questi vantaggi ovviamente diventano
trascurabili per piccole potenze. Fino ad alcuni anni fa, il moderato
costo dell'energia elettrica ha posto il limite di convenienza del
trifase rispetto al monofase per potenze di utilizzo al di fuori
dell'uso medio in ambito domestico. Ma l'elettricita' oggi costa cara, e
quindi se prima conveniva sobbarcarsi i fastidi ed i costi di una tripla
cablatura, interruttori magnetotermici a 4 poli, etc. ad esempio per
apparecchi utilizzatori con potenza superiore ai 3 kW, oggi tale limite
si e' abbassato verso i 2 kW o anche meno (se la corsa del petrolio
continua cosi' ...). Quindi, l'obbiettivo e' fare in modo che qualsiasi
apparecchio utilizzatore domestico con potenza superiore al massimo ai 2
kW sia alimentato con il trifase. E questo significa che sulle spine
monofase non si dovrebbe avere bisogno di inserire carichi superiori ai
2 kW.
Ma poi le ha sbagliato leggermente il valore. Se anche fosse vero che i
nuovi contatori elettronici (perche' ormai sono pochi gli italiani senza
contatori elettronici, quindi dimentichiamo il passato ... e chiunque ha
ancora il contatore elettromeccanico, con semplice richiesta, puo'
ottenere l'immediata sostituzione), tagliano appena una fase supera un
terzo della potenza disponibile, il punto e' che lei non ha considerato
che la potenza disponibile per un contatore da 6 kW e' di 6,6 kW che
diviso per 3 fa ... :-)
E d'altra parte 10A x 220V fa 2200W (se cosfi = 1) [finche' sulle
fatture leggo 220V e sul misuratore di energia leggo 210-215V la
tensione resta 220V]
> Tanto per farti un esempio,
> guardandomi intorno, vedo asciugacapelli "tornado" che superano queste
> potenze: vorresti farli trifase?!?
Se superano i 2 kW ? Senz'altro.
a) esistono gia' phon professionali alimentati in trifase (la
costruzione della connessione trifase per un'apparecchio a resistenza,
prodotta in fabbrica e' una banalita', la resistenza e' in realta'
composta da 3 spire, ognuna alimentata o da una fase+neutro oppure da
due fasi - a scelta del progettista, ovviamente le resistenze hanno
valori diversi tra la soluzione stella e triangolo)
b) vede, lei sta ragionando su come e' la situazione attuale, in cui,
per esempio, elettrodomestici ad alimentazione trifase per taglie
domestiche non si trovano sul mercato (pero' per il mercato
professionale c'e' ampia scelta ... chi famiglia numerosa e quindi
utilizzi "maxi" potrebbe gia' attingere all'offerta sul mercato)
> Immagini un "mondo ideale" con sole
> utenze trifase?!? :-)
"sole" ? ... non esageriamo ...
La convenienza del trifase si esaurisce al di sotto di una certa potenza
di utilizzo. Una volta, ripeto, era dai 3 kW in su. Oggi, IMHO (se
volete contestare la valutazione, spiegatela), questo limite, che
dipende dal costo dell'energia, e' sceso verso i 2 kW ed in futuro
potrebbe scendere ancora, se il prezzo dell'elettricita' riprende la
corsa verso l'alto.
> Esiste un confine tra l'opportunità di realizzare impianti monofase o
> trifase che non è certo ben marcato...
Ahhh, perche' non e' cominciato subito con questa posizione ? :-)
Siamo d'accordo, resta solo da calcolare quale e' questo limite.
Lei dice 10 kW contrattuali ?
Io dico che anche 1,5 kW contrattuali (pompa di un pozzo che opera
12h/24h al giorno) possono oggi essere interessati per il trifase.
> E' altrettanto vero che casa
> piccola=fornitura monofase e casa grande=fornitura trifase...a volte,
> in casi intermedi o particolari ci si trova indubbiamente in
> difficoltà nel consigliare il Committente sulla tipologia di impianto
> da realizzare...
Ecco un'esempio intermedio: abitazione in Puglia, eliminazione del gas,
riscaldamento con pompa di calore (ed ovviamente condizionamento
d'estate). Se ho un motore da 1,5 kW che mi deve funzionare per ore ogni
giorno per svariati mesi ...