Recentemente il problema č stato posto a sua eminenza Prof. Carrescia il
quale su un recente numero di Tuttonormel ha dato ancora una volta una
risposta poco chiara. Esiste o non esite una norma che regola l'argomento???
Ne vogliamo parlare???
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Ciccio T
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fra...@lycosmail.com
ICQ N.29330983
Tramite circolare è stato chiarito una volta per tutte che si applica la
norma CEI (a questo si riferiva il lup man Carescia). Per la protezione
della pompa antincendio non sono richiesti solo i fusibili. Trattandosi di
un circuito di sicurezza la CEI 64-8 mi vieta la protezione dalle
sovracorrenti e quindi usero solo una protezione magnetica oppure magnetica
differenziale (l'obbligo della protezione dai contatti indiretti è richiesto
anche per i circuiti di sicurezza) se:
- sistema TN, non sono coordinato con l'impedenza di guasto, differenziale
tarato anche a 30 A;
- sistema TT, differenziale tarato al massimo del coordinamento con
l'impianto di terra.
Saluti.
Per. ind. Michele Guetta.
Trattandosi di impianto di emergenza, io termico e differenziale non li
metterei: è più importante la continuità del servizio che la protezione.
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Cinghiale
In caso di guasto verso terra tutte le masse assumerebbero un potenziale
prossimo a 230V
Non credo che i pompieri gradiscano certe tensioni.....
Sicuramente in caso di infortunio sarebbero dolori... per il tecnico
Pierluigi Ferri
> In caso di guasto verso terra tutte le masse assumerebbero un potenziale
> prossimo a 230V
> Non credo che i pompieri gradiscano certe tensioni.....
> Sicuramente in caso di infortunio sarebbero dolori... per il tecnico
Bè certo, dipende anche dall'accessibilità dell'impianto. Ma le pompe
antiincendio devono funzionare *solo* in condizioni di emergenza, per cui è
molto probabile l'insorgenza di un guasto. Tale guasto, IMVVHO, non deve
pregiudicare il funzionamento delle pompe.
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Cinghiale
Mi viene da pensare a possibili manutenzioni idrauliche o simili.
In ogni caso penso che non sia impossibile un coordinamento con un differenziale
di taratura elevata tipo 300 o 500 mA,
In questo caso se il motore fa scattare il differenziale posso pensare che è
messo male
e probabilmente non assolverebbe al suo compito in caso di emergenza.
Saluti
Giuliano B.
Scusate se da misero installatore mi intrometto in questioni che non
conosco a fondo (e quindi potrei dire baggianate)
Tempo fa, ho cablato un quadro con, appunto, una partenza per le pompe
antincendio; secondo me il progettista ha fatto un buon lavoro:
fusibili + differenziale a toro separato con segnalazione acustica in
caso di guasto a terra senza sganciare, appunto, la linea.
Saluti
Francesco
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Rimuovi i + per rispondermi con e-mail
Cinghiale ha scritto:
Ritengo preminente l'incolumità delle persone contro i contatti
indiretti rispetto alla necessità di tenere in funzione una pompa,
quindi il coordinamento con interruttori differenziali (sistemi TT) o
magnetotermici (nei sistemi TN, se possibile) deve essere fatto.
Comunque se proprio voglio uno e l'altro si può utilizzare un
trasformatore di isolamento e realizzare un sistema IT.
Ma finora ci siamo preoccupati di garantire l'alimentazione alla pompa
pensando alle protezioni partendo dal quadro generale, ma a monte di
questi (ovvero dal punto di fornitura di energia) chi garantisce
l'alimentazione? Allora dobbiamo mettere un gruppo elettrogeno.
Se interviene il differenziale può significare che il motore è guasto è
quindi, molto probabilmente, non è in grado di girare, allora servono
due pompe.
Una valida soluzione, a mio parere è quella di utilizzare una pompa
elettrica ed una motopompa che possono funzionare una in sostituzione
all'altra.
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Ambro
Ok, cosě mi suona meglio.
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Cinghiale