Volevo qualche vostra opinione.
Grazie
Roberto
Franco
Negli impianti di antenne televisive la calza del cavo deve essere sempre e
comunque messa a terra, non ho sottomano la norma CEI per controllare ma,
per estensione, credo che ciò valga anche nel tuo caso.
Anche se ricordassi male e quella norma CEI non contemplasse la messa a
terra delle antenne radioamatoriali dovresti sempre, in ottemperanza alla
norma CEI 64-8, controllare che non rappresenti una massa estranea e cioè un
oggetto metallico che abbia una resistenza verso terra inferiore a 1000 ohm
per i quali sussiste l'obbligo dei collegamenti equipotenziali.
Nel caso in cui la verifica della probabilità di fulminazione fosse stata
positiva avresti dovuto dimensionare l'impianto di terra e il relativo
spandente secondo la norma specifica.
Quindi potetrebbero cambiare solo il dimensionamento dei cavi e dello
spandente e non la necessità del collegamento a terra.
Per il resto vale certamente il messaggio di Franco.
Cordialità
Liberty Kid
>In realtà l'antenna collegata a terra ha una maggiore probabilità di
>essere interessata dal fulmine rispetto all'antenna non collegata.
quoto in pieno... l'antenna a terra aumenta il rischio di essere
interessata da un fulmine, purtuttavia non modifica allo stato
della norma il rischio di fulminazione generale.
D'altra parte la norma antenne mi pare "consigli" la messa a terra
della stessa inesorabilmente.
----
Stefano, Vicenza/Italy. - reply e12374...@yahoo.it but remove all the numbers except "7"
--
cav.et
<questano...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:33l1o3hb0013f91se...@4ax.com...
Non sono daccordo sulla messa a terra tout-court dell'antenna,
oltrettutto mettere a terra l'antenna non è sufficiente e non si è in
ogni caso a regola d'arte. Nel momento in cui metto a terra l'antenna
realizzo un LPS esterno, questo deve essere realizzato con tutti i
crismi ma soprattutto devo preoccuparmi anche del LPS interno
altrimenti introduco un rischio aggiuntivo invece che aumentare il
livello di sicurezza.
cut.....
> Nel momento in cui metto a terra l'antenna
> realizzo un LPS esterno, questo deve essere realizzato con tutti i
> crismi ma soprattutto devo preoccuparmi anche del LPS interno
> altrimenti introduco un rischio aggiuntivo invece che aumentare il
> livello di sicurezza.
Non sono d'accordo, l'antenna può semplicemente rappresentare una massa
estranea da connettere al circuito di terra.
Solo se i calcoli per la protezione dalle scariche atmosferiche avranno dato
esito positivo dovremmo integrarla in un sistema LPS esterno.
Anche la necessità di un LPS interno scaturirà dai calcoli e le relative
valutazioni.
Cordialità
Liberty Kid
>un rischio aggiuntivo invece che aumentare il
>> livello di sicurezza.
>
> Non sono d'accordo, l'antenna può semplicemente rappresentare una massa
> estranea da connettere al circuito di terra.
> Solo se i calcoli per la protezione dalle scariche atmosferiche avranno
> dato esito positivo dovremmo integrarla in un sistema LPS esterno.
> Anche la necessità di un LPS interno scaturirà dai calcoli e le relative
> valutazioni.
>
No condivido. Sostengo, invece, quanto affermato da Mike.
Se è una massa estranea ho un rischio di elettrocuzione, quindi per
diminuire (non annullare) questo rischio eseguo il collegamento. Questo
collegamento però mi introduce i rischi che accennava Mike, ma sono
costretto per abbattere quello di elettrocuzione. Ma se non è una massa e
non è una massa estranea è meglio non fare il collegamento.
ambro
cut...
> ...Ma se non è una massa e
> non è una massa estranea è meglio non fare il collegamento.
>
> ambro
Non ci piove.
Cordialità
Liberty Kid
Roby
"Liberty Kid" <noncip...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4784fecb$0$37204$4faf...@reader3.news.tin.it...
Gli antennisti non chiedono di mettere a terra l'antenna come massa
estranea ma per la protezione dai fulmini.
Il percordo logico, metto a terra l'antenna non come non fosse una
calata da LPS ma una massa è corretto se l'edificio è autoprotetto (e
quindi non serve la messa a terra x i fulmini)
Ma è prevedibile che la calata dell'antenna... sia chiamata (per
natura e posizione) a scaricare la corrente di un fulmine, e quindi
non ci si puo' non aspettare che il danno sia quello del fulmine.
Non aver attuato le misure dell'LPS è negligenza.
> Quindi , mi state dicendo che se collego le antenne a terra ( e quindi
> indirettamente il palo) -separata dalla terra d'impianto-
Scusami, puoi essere più chiaro, non ho capito casa esattemente colleghi a
terra.
ambro
Grazie
Roberto
"ambro" <a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:4785deee$0$37204$4faf...@reader3.news.tin.it...
> Collego tramite questo oggetto http://www.rf-systems.nl/Service2.html
Sicuro del link?
> l'antenna che viene messa a terra tremite il morsetto di massa.
> Il palo poiche a contatto con l'antenna viene "indirettamente" messo a
> terra.
Perchè non hai collegato direttamente il palo?
ambro
Roby
"ambro" <a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:47879714$0$37198$4faf...@reader3.news.tin.it...
> Al momento non ho ancora fatto niente.
> Quel dispositivo mi collega le antenne diretamente a terra ed il palo ma
> in maniera indiretta (attraverso le staffe di fissaggio).
> Mi consigli di mettere anche il palo a terra,di non mettere niente del
> tutto o altro?
Se dal calcolo l'antenna risulta autoprotetta personalemente non farei
niente.
Altra domanda: nel calcolo è stata valutata solamente la perdita di vite
umane oppure anche la perdita economica?
ambro
Saluti
Roby
"ambro" <a...@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:4788a86c$0$17945$4faf...@reader1.news.tin.it...
Vediamo se riesco a toglierti i dubbi (almeno dal punto di vista normativo).
Il calcolo che indica l'antenna come autoprotetta non è sufficiente a
stabilire se si deve effettuare il collegamento a terra o no.
Devi controllare anche che non sia una massa o massa estranea.
Con un comune tester controlla la resistenza dell'antenna verso terra, se è
inferiore a 1000 ohm è una massa estranea e deve essere fatto il
collegamento equipotenziale, ovvero collegare l'antenna all'impianto di
terra, in questo caso sono sufficienti 2,5 mmq.
Se è autoprotetta e non è massa estranea non sei obbligato a nessun
collegamento a terra, statisticamente potresti avere comunque un fulmine che
la colpisce.
Se non è autoprotetta (a prescindere se sia massa estranea o no) la devi
integrare in un LPS esterno e valutare l'utilità di un LPS interno
dimensionando il sistema secondo la norma specifica.
Se la colleghi a terra, in qualunque dei due casi, la rendi potenzialmente
più pericolosa (in barba ai calcoli statistici della protezione dalle
scariche atmosferiche) perché l'antenna potrebbe prelevare ioni da terra
spararli nell'atmosfera circostante creando un canale preferenziale per la
discesa del fulmine.
In ogni caso se il fulmine colpisce l'antenna puoi salvarti tu ma le tue
apparecchiature sono fregate (terra o non terra).
Il consiglio (non la norma) in qualsiasi casi è quello di installare un
parafulmine ad asta (visto che una gabbia di Faraday potrebbe essere
schermante per l'antenna), più alto dell'antenna stessa e controllando che
l'antenna rimanga all'interno del suo cono di protezione.
Cordialità
Liberty Kid
Grazie
Roby
"Liberty Kid" <noncip...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:47890d0e$0$36447$4faf...@reader5.news.tin.it...
> Credo la perdita di vite umane e basta.
> Mi ha comunque consigliato di installare degli SPD di tipo 1 e 2 per i tre
> appartamenti che compongono la palazzina (cosa che ho già fatto).Inoltre
> ho stipulato un assicurazione per la caduta delle antenne e danni
> provocati da fulmini.
> E' sufficente secondo te ?
Bene. Si è sufficiente.
ambro
> La misura di resistenza come la eseguo? Mettendo il tester (sulla scala
> degli Ohm) tra il palo dell'antenna e....?
Lascia perdere, non serve.
ambro
Perché dici questo? Una delle preoccupazioni dell'amico era quella di fare
le cose a regola d'arte, quindi DEVE stabilire se l'antenna è una massa
estranea o meno.
Cordialità
Liberty Kid
Un puntale sul sostegno metallico dell'antenna e l'altro puntale su un
conduttore che sia sicuramente collegato ad efficiente spandente di terra.
Questo se vuoi fare le cose a regola d'arte come richiede la legge 186 del
01/03/1968, la legge n° 46 del 1990 e la norma CEI 64-8, altrimenti
fregatene.
> Ma se metto un'asta di captazione non mi fungerebbe da "attirafulmini"
> come l'antenna collegata a terra (come mi hai spiagato)?
Fungerebbe da attirafulmini esattamente allo stesso modo della sola antenna
collegata a terra, però se dovesse cadere un fulmine sarebbe raccolto dal
parafulmine e non dall'antenna.
>
> Grazie
> Roby
Cordialità
Liberty Kid
Grazie
Rroby
"Liberty Kid" <noncip...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:478a5c0f$0$37194$4faf...@reader3.news.tin.it...
La benedettissima norma CEI 64-8 prescrive un solo impianto di terra per gli
impianti elettrici che gravitano nello stesso immobile, quindi niente
spandente con terra separata.
Esistono delle deroghe quando l'impianto unico è "tecnicamente impossibile"
da installare, ma ti assicuro che le deroghe sono di difficile applicazione
e pericolosa assunzione di responsabilità del progettista o
dell'installatore quando il progetto non sia richiesto.
Anche se tu installassi il parafulmine l'impianto di terra dovrebbe essere
unico, in quel caso varia solo il dimensionamento, che deve essere fatto
secondo la norma specifica.
Grazie ancora a tutti
Roby
>>> La misura di resistenza come la eseguo? Mettendo il tester (sulla scala
>>> degli Ohm) tra il palo dell'antenna e....?
>>
>> Lascia perdere, non serve.
>
> Perché dici questo? Una delle preoccupazioni dell'amico era quella di fare
> le cose a regola d'arte, quindi DEVE stabilire se l'antenna è una massa
> estranea o meno.
Perchè il collegamento equipotenziale principale deve essere fatto per
determinate masse estranee, principalmente per quelle che provengono
dall'esterno dell'edificio e comunque elencate nell'art 413.1.2.1. Non mi
sembra che l'antenna posata sopra il tetto sia una massa estranea che
rientra in quella tipologia.
Potrebbe esserci la necessita dell'equipotenzialità supplementare, ma in un
sistema TT, se non è installata in un bagno con doccia o vasca, non serve.
ambro
No.
> Si innalza il rischio di caduta fulmini?
No.
> Devo collegare il palo direttamente all'impianto di terra con una corda di
> almeno 2.5mmq?
No. Come ha riportato giustamente Ambro, anche se fosse stata una
massa estranea non era necessario collegarla a terra.
Non concordo, le masse estranee sono TUTTE quelle che possono introdurre un
potenziale diverso da qello della terra dell'impianto elettrico.
Il tuo elenco è troppo restrittivo.
>No.
OK
>> Si innalza il rischio di caduta fulmini?
>No.
OK
>> Devo collegare il palo direttamente all'impianto di terra con una corda
>> di
>> almeno 2.5mmq?
>No. Come ha riportato giustamente Ambro, anche se fosse stata una
>massa estranea non era necessario collegarla a terra.
Assurdamente sbagliato.
No
> Si innalza il rischio di caduta fulmini?
No
> Devo collegare il palo direttamente all'impianto di terra con una corda di
> almeno 2.5mmq?
Si, a meno che le maglie del cemento armato non siano già collegate allo
spandente dell'impianto di terra.
Ma sono pochi gli elettricisti che lo fanno.
Cordialità
Liberty Kid
> > Devo collegare il palo direttamente all'impianto di terra con una corda di
> > almeno 2.5mmq?
>
> Si, a meno che le maglie del cemento armato non siano già collegate allo
> spandente dell'impianto di terra.
> Ma sono pochi gli elettricisti che lo fanno.
Quindi è no, se ti leggi bene il post ha verificato che non è una
massa estranea... Ma il punto che vorrei capire è: da dove deriva la
tua convinzione che il palo d'antenna, se massa etranea, ovvero con R
< 1Mohm, deve essere collegata all'impianto di terra.
>
> Non concordo, le masse estranee sono TUTTE quelle che possono introdurre
> un potenziale diverso da qello della terra dell'impianto elettrico.
> Il tuo elenco è troppo restrittivo.
L'elenco non è mio. Ma è stato fatto dal CEI.
ambro
Tu colleghi in equipotenziale anche i parapetti dei balconi, ringhiere delle
scale, mensole, ecc.?
ambro
Rileggiti sulla 64-8 la definizione di massa estranea.
Cordialità
Liberty Kid
>> Assurdamente sbagliato.
>Perchè?
Rileggiti sulla 64-8 la definizione di massa estranea ed il suo collegamento
a terra.
Cordialità
Liberty Kid
Non è *no*, se la maglie del cemento armato non sono collegate all'impianto
di terra, se il palo dell'antenna tocca le maglie, se la resistenza misurata
come dice la 64-8 è inferiore a 1000 ohm, allora il palo va collegato a
terra.
Se le maglie "fanno parte" dell'impianto di terra ed il palo è
metallicamente collegato alle maglie allora già sussiste il collegamento a
terra del palo.
Non è una mia convinzione ma ciò che dice la 64-8.
Cordialità
Liberty Kid
>> Tu colleghi in equipotenziale anche i parapetti dei balconi, ringhiere
>> delle
>> scale, mensole, ecc.?
>> ambro
>
> Rileggiti sulla 64-8 la definizione di massa estranea.
>
Riletta. Ora mi indichi dove la norma dice che TUTTE le masse estranee
devono essere collegate in equipotenziale ?
Ma rispondi anche alla domanda precedente; se trovi che una mensola, una
porta, una finestra ha una resistenza inferiore a 1000 ohm la colleghi in
equipotenziale?
ambro
> Non è una mia convinzione ma ciò che dice la 64-8.
Siccome ce l'ho anch'io la 64-8, ma non riesco a trovare nulla in
riferimento a quello che stai affermando, ti pregherei pertanto di
fornirmi i riferimenti precisi.
Parte 54
Capitolo 541
Art. 543.2.4
Le masse estranee possono essere usate come conduttori di protezione se
soddisfano tutte e quattro le seguenti condizioni:
a) la loro continuità elettrica sia realizzata, per costruzione o mediante
adatte connessioni, in modo che sia assicurata la protezione contro i
danneggiamenti meccanici, chimici ed elettrochimici;
h) la loro conduttanza sia almeno uguale a quella risultante
dall'applicazione cli quanto indicato in 543.1;
c) non possano venire rimosse se non sono previsti, in caso di rimozione,
provvedimenti sostitutivi;
d) siano state appositamente previste per uso come conduttori di protezione
o, se necessario, siano state rese idonee a tale uso.
Nota: L'uso delle tubazioni metalliche dell'acqua è consentito a condizione
che si ottenga l'autorizzazione di chi è responsabile dell'impianto
idraulico.
I tubi contenenti gas non devono essere usati come conduttori di protezione.
Commento
Le masse estranee che non soddisfano le condizioni citate non devono essere
usate come conduttori di protezione. Esse devono tuttavia essere messe a
terra se ricorrono le condizioni specificate nel Capitolo 41.
Il responsabile dell'impianto idrico deve informare i responsabili degli
impianti elettrici delle modifiche che si intendono apportare alle tubazioni
metalliche dell'acqua.
A questi fini anche altre parti metalliche che presentino le caratteristiche
indicate in 543.2.4 possono essere utilizzate come conduttori di protezione.
A proposito del capitolo 41, non farti imbrogliare da quanto scritto
nell'art. 413.1.2.1, le masse estranee citate devono essere collegate
direttamente al collettore di terra, tutte le altre possono essere collegate
con collegamenti equipotenziali secondari (ponticellate tra di loro)
Nei miei progetti prescrivo la messa a terra, genericamente, di tutte le
masse e masse estranee, perché è oggettivamente difficile individuarle con
certezza a priori, sta poi all'installatore individuare quali sono in corso
d'opera e metterle a terra.
Tuttavia ti trascrivo il seguente articolo:
Norma CEI-64-8
Parte 2
Capitolo 23
Art. 23.9
Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico in grado di
introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
Commento
Massa estranea
Generalmente una massa estranea è suscettibile di introdurre il potenziale
di terra; solo in casi particolari si considerano masse estranee le parti
conduttrici suscettibili di introdurre altri potenziali.
Esempi di masse estranee sono:
- elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
- condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.
Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di
terra) le parti metalliche non facenti parte dell'impianto elettrico
(tubazioni, infissi, ecc.) che presentano verso terra un valore di
resistenza inferiore a 1000 ohm in tutti gli ambienti ai quali si applica la
Norma CEI 64-8.
Tuttavia nei cantieri di costruzione e nei locali ad uso zootecnico,
previsti per la custodia del bestiame, in cui si ha Ut=25 V, sono da
considerare masse estranee le parti metalliche non facenti parte
dell'impianto elettrico che presentano un valore di resistenza verso terra
inferiore a 200 ohm.
Nelle vecchie edizioni della 64-8 era scritto di non considerare masse
estranee mensole, ganci, chiodi o altre amenità simili.
In questa edizione ciò e sparito, non si fa più riferimento alla "grandezza"
degli oggetti metallici, ma "solo" alla resistenza verso terra.
A te le conclusioni, tra l'altro gli infissi metallici sono espressamente
citati.
> Parte 54
>
> Capitolo 541
>
> Art. 543.2.4
>
> Le masse estranee possono essere usate come conduttori di protezione se
> soddisfano tutte e quattro le seguenti condizioni:
>
> a) la loro continuità elettrica sia realizzata, per costruzione o mediante
> adatte connessioni, in modo che sia assicurata la protezione contro i
> danneggiamenti meccanici, chimici ed elettrochimici;
>
> h) la loro conduttanza sia almeno uguale a quella risultante
> dall'applicazione cli quanto indicato in 543.1;
>
> c) non possano venire rimosse se non sono previsti, in caso di rimozione,
> provvedimenti sostitutivi;
>
> d) siano state appositamente previste per uso come conduttori di protezione
> o, se necessario, siano state rese idonee a tale uso.
>
> Nota: L'uso delle tubazioni metalliche dell'acqua è consentito a condizione
> che si ottenga l'autorizzazione di chi è responsabile dell'impianto
> idraulico.
>
> I tubi contenenti gas non devono essere usati come conduttori di protezione.
>
> Commento
>
> Le masse estranee che non soddisfano le condizioni citate non devono essere
> usate come conduttori di protezione.
E fin quà non centra nulla con l'argomento, andiamo avanti...
> Esse devono tuttavia essere messe a
> terra se ricorrono le condizioni specificate nel Capitolo 41.
OK, se ricorrono le condizioni specificate nel capitolo 41 le masse
estranee devono essere messe a terra. Bene, il capitolo 41 tratta di
"protezione contro i contatti diretti e indiretti", andiamo avanti...
> A proposito del capitolo 41, non farti imbrogliare da quanto scritto
> nell'art. 413.1.2.1, le masse estranee citate devono essere collegate
> direttamente al collettore di terra, tutte le altre possono essere collegate
> con collegamenti equipotenziali secondari (ponticellate tra di loro).
Ti ringrazio della precisazione ma conosco un pochino la materia ;-)
Entriamo nel merito della questione. Cos'è una massa estranea?
La definizioni la conosci bene:
"Art. 23.9
Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico in grado
di
introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra."
Sembrerebbe una definizione chiara, invece così non è. La cosa
accertata è che si tratta di un qualcosa che conduce ma non fa parte
dell'impianto elettrico. Se fosse solo questo tutte le parti
metalliche che non fanno parte dell'impianto elettrico sarebbero delle
masse estranee. Per fortuna c'è la seconda parte: INTRODURRE un
potenziale.... Dentro dove? All'interno dell'edificio o locale dove ho
approntato le misure di protezione dei contatti indiretti.
Un palo metallico esterno posto sul tetto di un edificio non introduce
all'interno alcun potenziale. E mi fermo qui, non faccio alcuna
trattazione tecnica specifica sull'argomento, per quello ti rimando ad
un esauriente articolo del professor Vito Carrescia in TNE maggio 2000
o al suo libro "Fondamenti di sicurezza elettrica".
> Nei miei progetti prescrivo la messa a terra, genericamente, di tutte le
> masse e masse estranee, perché è oggettivamente difficile individuarle con
> certezza a priori, sta poi all'installatore individuare quali sono in corso
> d'opera e metterle a terra.
Mah! La trovo generica e fuorviante come prescrizione (colleghiamo a
terra tutto, per poi non fare nulla...). Ci sono masse estranee ben
definite dalla norma stessa ed è obbligatorio il collegamento
equipotenziale principale (tubazioni metalliche entranti, ecc.),
altrettanti ben definiti locali a maggior rischio elettrico dove è
obbligatorio il collegamento equipotenziale supplementare (locali
bagno, conduttori ristretti, ecc.).
> Esempi di masse estranee sono:
>
> - elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
>
> - condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.
>
> Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di
> terra) le parti metalliche non facenti parte dell'impianto elettrico
> (tubazioni, infissi, ecc.) che presentano verso terra un valore di
> resistenza inferiore a 1000 ohm in tutti gli ambienti ai quali si applica la
> Norma CEI 64-8.
>
> Tuttavia nei cantieri di costruzione e nei locali ad uso zootecnico,
> previsti per la custodia del bestiame, in cui si ha Ut=25 V, sono da
> considerare masse estranee le parti metalliche non facenti parte
> dell'impianto elettrico che presentano un valore di resistenza verso terra
> inferiore a 200 ohm.
>
> Nelle vecchie edizioni della 64-8 era scritto di non considerare masse
> estranee mensole, ganci, chiodi o altre amenità simili.
>
> In questa edizione ciò e sparito, non si fa più riferimento alla "grandezza"
> degli oggetti metallici, ma "solo" alla resistenza verso terra.
Ovvero al fatto se "introduce" un potenziale diverso di terra, se c'è
la possibilità di toccare simultaneamente masse e masse estranee e se
si tratta di locali a maggior rischio elettrico.
> A te le conclusioni, tra l'altro gli infissi metallici sono espressamente
> citati.
Infatti, se l'infisso si trova all'interno di un locale bagno, è una
massa estranea perché presenta un resistenza di terra inferiore a 1000
ohm è obbligatorio il collegamento equipotenziale supplementare. Va
collegato anche solo se l'infisso si estende al di fuori dal locale.
Viceversa se i ferri di cemento armato sono collegati localmente al
EQS oppure se l'infisso metallico si trova in un locale ordinario non
devi collegare a terra nulla.
>
>
>
> Nelle vecchie edizioni della 64-8 era scritto di non considerare masse
> estranee mensole, ganci, chiodi o altre amenità simili.
>
> In questa edizione ciò e sparito, non si fa più riferimento alla
> "grandezza" degli oggetti metallici, ma "solo" alla resistenza verso
> terra.
>
> A te le conclusioni, tra l'altro gli infissi metallici sono espressamente
> citati.
Un'altra volta mi hai riportato la definizione ma non l'articolo della CEI
64-8 che indica che TUTTE, e ripeto tutte, le masse estranee devono essere
collegate in EQ.
Mike ti ha dato, anche se brevemente, una spiegazione tecnica di quale masse
estranee devono essere collegate in equipotenziale, poi se tu voi collegare
al collettore di terra ogni pezzo di metallo che trovi in un edificio è
inutile che continuiamo.
Mi ricorda la discussione del differenziale sugli impianti di illuminazione
in classe II. A proposito di questo problema ho avuto notizia, e questo
farà felice qualcuno, ma inorridire altri, che un'importante società
italiana, non dico il nome per la privacy, fa realizzare i propri impianti
di illuminazione in classe II con differenziale ed impianto di terra per i
pali
ambro
> Mi ricorda la discussione del differenziale sugli impianti di illuminazione
> in classe II. A proposito di questo problema ho avuto notizia, e questo
> farà felice qualcuno, ma inorridire altri, che un'importante società
> italiana, non dico il nome per la privacy, fa realizzare i propri impianti
> di illuminazione in classe II con differenziale ed impianto di terra per i
> pali
Inorridisco!!!!
<stef...@ngi.it> ha scritto nel messaggio news:floui2$1be$1...@nnrp.ngi.it...
> Un saluto a tutti.
> Avrei intenzione di installare un impianto di antenne ad uso
> radioamatoriale.
> Ho preventivamente fatto eseguire l'analisi del rischio per caduta fulmini
> che fortunatamente è risultato negativo (nessun parafulmine da
> installare).
> Quindi non ho l'obbligo di mettere a terra le antenne.Mi è stato
> consigliato di mettere dgli scaricatori SPD1 e 2 , cosa che ho fatto.
> Avrei comunque intenzione di fare installare una calata di terra (fatta
> fare da un installatore ,seguendo tutte le normative del caso) che possa
> collegarsi agli scaricatori che ho posto lungo i cavi coassiali.
> Il dubbio amletico che ho è il seguente:
> La messa a terra innalza il rischio di caduta fulmini ?
> L'analisi del rischio non è piu' valida ?(il perito dice che è sempre
> valida è che la calata non aumenta i rischio).
>
> Volevo qualche vostra opinione.
> Grazie
> Roberto
>
cut...
> E mi fermo qui, non faccio alcuna
> trattazione tecnica specifica sull'argomento, per quello ti rimando ad
> un esauriente articolo del professor Vito Carrescia in TNE maggio 2000
> o al suo libro "Fondamenti di sicurezza elettrica".
Vedo che i problemi di interpretazione sono insanabili, quindi inutile
continuare.
E adesso ti confido una cosa che certamente ti farà inorridire.
Dopo parecchi, evidenti e grossolani strafalcioni letti su TNE ho deciso di
fare a meno di questa rivista, spesso, troppo spesso viene interpretata la
Norma, non per come deve essere interpretata, ma viene interpretata per come
il buon Carrescia vorrebbe che fosse stata scritta.
Preferisco comprare le norme originali e seguirle, quando sbaglio, sbaglio
per colpa mia, e non seguento le idee di altri.
Cordialità
Liberty Kid
> Vedo che i problemi di interpretazione sono insanabili, quindi inutile
> continuare.
Siamo qui apposta per confrontarci, non sono assolutamente il tipo che
vuole avere per forza ragione, anzi, se qualcuno mi dimostra che ho
torto sono ben felice di ammetterlo, solo che deve riuscire a
convincermi ;-)
> E adesso ti confido una cosa che certamente ti farà inorridire.
A parte il collegamento a terra di impianti di IP in classe II nulla
mi fa inorridire :-)
> Dopo parecchi, evidenti e grossolani strafalcioni letti su TNE ho deciso di
> fare a meno di questa rivista, spesso, troppo spesso viene interpretata la
> Norma, non per come deve essere interpretata, ma viene interpretata per come
> il buon Carrescia vorrebbe che fosse stata scritta.
Per carità, Carrescia non è il padreterno dell'impiantistica, sbaglia
anche lui, ma non è un pinco palla qualunque come me ma il presidente
del comitato CEI 64-8 (e non solo), per cui prima di affermare che
sbaglia è necessario dimostrarlo. Ma non "ascoltarlo" per partito
preso mi pare esagerato, si ascolta, si commenta e si critica. Che poi
della sua scienza abbia creato un business, beato lui, e secondo me
bisogna rendergli merito di quello che ha fatto (in tempi non
sospetti) e che sta facendo, per la diffusione della cultura
impiantistica, poi si può essere daccordo o meno sui contenuti o sulle
interpretazioni, purtroppo siamo tutti essere umani... Ah! Salvo
equivoci, non conosco il Prof. Carrescia e non ho mai avuto alcun
rapporto con la sua casa editrice.
> Preferisco comprare le norme originali e seguirle, quando sbaglio, sbaglio
> per colpa mia, e non seguento le idee di altri.
Ma su questo non c'è alcun dubbio sono pienamente daccordo con te. Ma
se "l'altro" ha delle idee che condividi perché ne hai preso
consapevolezza, quelle idee diventano automaticamente tue, nessuno ti
punta la pistola alla tempia...
Aperto ad ogni suggerimento ti saluto cordialmente
73
Roby
"Peppe" <zum...@zu.pa> ha scritto nel messaggio
news:478e7996$0$4784$4faf...@reader4.news.tin.it...
<stef...@ngi.it> ha scritto nel messaggio news:fmofjt$78f$1...@nnrp.ngi.it...
> Ciao Peppe.
> Ti ringrazio dell'interesse.
> Ti riassumo la situazione.
> Palo sezione quadrata prosistel con carrello.
> Altezza 9mt
> Antenna Optibieam direttiva OB6-3M
> Dipolo rotativo 30mt
> Morgain 40/80mt (se riesco a trovare qualcosa per i 160mt non troppo
> ingombrante...Hai qualche idea?)
Se hai optato per la morgain vuol dire che non hai spazio e allora l'unica
possibilità potrebbe essere una verticale del tipo che fa it9 zmx
http://www.arifidenza.it/Forumom/topic.asp?TOPIC_ID=53512
> Analisi del rischio caduta fulmini negativa (non sono in situazione dove
> vige l'obbligo di messa a terra).
> Consigliato dal perito che ha fatto l'analisi di installare nei 3
> appartamenti che compongono la palazzina degli SPD di tipo 1 e 2 che ho
> già installato.
Quelle protezioni sono meglio di niente ma non ti salvano dal fulmine
> Inoltre -ma questa è una mia idea- volevo installare questo oggetto
> http://www.rf-systems.nl/power-iso.html collegato ad un tondino di massa
> che va ad una puntazza NON collegata al dispersore della terra domestica.
Come sopra,aumenta un pochetto il livello di protezione ma sempre per
piccole scariche elettrostatiche
> E' da qui che nasce la discussione.
> Da quanto ho capito forse è meglio non installare niente del genere.
> Hai qualche suggerimento per proteggermi almeno dalle scariche
> elettrostatiche?
> Magari degli scaricatori a gas collegati ad un conduttore di terra.Però se
> faccio cosi' alla fine non metto comunque attraverso la calza del cavo
> l'impianto a terra?
> Insomma non so che pesci pigliare per avere un minimo di sicurezza almeno
> per le scariche.
> Ah....dimenticavo! Ho poi sottoscritto una robusta assicurazione per danni
> da fulmine e caduta antenne.
Ok per dirti come la penso e sempre per le sole scariche elettrostatiche
potresti mettere al ogni antenna un balun 1:1 in modo tale da bilanciare e
cortocircuitare in qualche modo la linea coax,di conseguenza collegando a
massa in modo equipotenziale il tutto blocchi la radiofrequenza vagante e
scarichi a massa le piccole scariche più di questo non puoi fare .
A presto e scusami ancora per il ritardo.
73 Peppe
73
Roby
"Peppe" <zum...@zu.pa> ha scritto nel messaggio
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