ciao ciao
Barracuda
--
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"Sergio Pavan" <ser...@bipieltel.it> ha scritto nel messaggio
news:5d5cc5d60d836f89f49...@mygate.mailgate.org...
"Barracuda" <and...@cybertron.it> ha scritto nel messaggio
news:acgmt7$pbv7l$1...@ID-67388.news.dfncis.de...
> non c'e' nessuna legge che lo vieta
> giusto?
Solo se utilizzi un diving dove c'è una legge regionale. Inoltre molte
ordinanze delle Capitanerie sono ambigue a queste proposito.
Max max
Fiorella Bertini wrote:
> se parliamo di "legge" in nessuna parte del mondo credo il brevetto sub è
> assimilato per intenderci alla patente di guida o alla carta d'identità,
> documenti riconosciuti dal nostro governo e affini.
In Croazia a dire il vero senza brevetto non ti puoi immergere per legge
dello Stato ( e controllano!)
Ciao
Ghigo
>"ScubaPino"
>> Bravo sergio,"in teoria".
>Fin quando tutto va bene siamo ganzi...
>Se accade qualcosa son c@##i di chi ha ricaricato o di chi gli ha dato
>la bombola!
>Non ne vale la pena!
Nulla pero' gli impedisce di acquistare bombola e compressore e fare
tutto da se... :-)
> In teoria nessuno dovrebbe ricaricarti o noleggiarti la bombola.
In teoria o per legge?
Uno senza brevetto non puo comprarsi una bombola e un compressore?
Barracuda
in egitto pure, alle maldive anche , in spagna lo stesso, in italia non
esiste una legge dello stato, ma oltre alle leggi regionali liguria,
toscana, sardegna ed ora emilia e romagna, veneto e trentino per il lago
di garda, son in vigore molte ordinanze di capitaneria di porto che
hanno lo stesso valore vincolante.
poi se uno vuole può fare di tutto...
ma lascio la parola ai legali...
In Italia non c'è nessuna legge dello stato che limita l'immersione ai
brevettati. Chiamerei in causa l'esimio prof max max per eventuali altre
possibili fonti locali Chi non carica o noleggia le bombole ai non
brevettati lo fa per scelta personale, condivisibile o meno, non essendoci
la relativa restrizione.
************************************************
Giovanni R. Filangieri
icq 69540474
www.mondomarino.net
www.relitti.it
www.hdsitalia.com
Perņ puoi immergerti senza alcun brevetto.
Diverse volte ho portato bombole a caricare e non mi hanno chiesto il
brevetto!
Sergio Testini
"Ghigo" <ghigo...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3CEBEC14...@libero.it...
>
>
> Fiorella Bertini wrote:
> > se parliamo di "legge" in nessuna parte del mondo credo il brevetto sub
č
> > assimilato per intenderci alla patente di guida o alla carta d'identitą,
"Sergio Pavan" <ser...@bipieltel.it> ha scritto nel messaggio
news:095457694caebb5af6f...@mygate.mailgate.org...
> Però scusami, forse è deformazione professionale, ma se non c'è alcuna
legge
> la questione è diversa, sei obbligato a ricaricarmela,
Sicuro sicuro? Ed in base a quale norma se non c'e' nessuna legge?
> Naturalmente non c'è dubbio che non potrai esser perseguito x un
eventuale
> responsabilità, ma...
Onestamente non so se il rifiuto di alcuni centri di caricare la bombola
senza la presentazione del brevetto sia legato piu' ad una (buona)
consuetudine che ad un obbligo imposto dalla legge.
A rigor di logica, se non c'e' un a norma che impone la ricarica o il
noleggio della bombola solo a brevettati non puo' essere imputata nessuna
responsabilita' per l'eventuale uso improprio della stessa, casomai per il
suo malfunzionamento, ma questa e' un'altra storia.
Max max illuminaci.
--
Giampi
Per rispondere in privato togliere"!" e invalid".
> Appunto, non c'è alcuna responsabilità, ma non essendoci alcuna norma che
> vieta la ricarica a chi non abbia il brevetto essendo un negozio aperto al
> pubblico hai il cd obbligo a contrarre e quindi sei obbligato a
> ricaricargliela
Il mio dubbio e' proprio questo: un diving puo' essere assimilato ad un
negozio aperto al pubblico che ha nel suo oggetto anche il servizio di
ricarica o lo stesso va considerato come un sevizio accessorio reso ai
clienti che, ad esempio, acquistano un pacchetto immersioni?
Nel primo caso c'e' senz'altro l'obbligo a contrarre.
Per quanto mi riguarda non stai comprando un prodotto esposto e
prezzato in vetrina, stai chiedendo un servizio ad un privato, che
può decidere se e a chi fornire i propri servigi.
A casa mia stabilisco le mie regole, e posso anche decidere di
ricaricare solo le bombole bianche e blu perchè si intonano ai colori
del mio compressore se ti presenti con una bombola gialla urti il mio
senso estetico e mi rifiuto di caricartela, non è un servizio pubblico
e penso di poter decidere se caricartela o no.
> Naturalmente non c'è dubbio che non potrai esser perseguito x un
eventuale responsabilità, ma...
...se fossi in te non ne sarei tanto sicuro, quando capitano le
disgrazie si cerca sempre di dare la colpa a qualcuno, ma attendo
l'interpretazione legale.
Non credo, confondi la cd offerta al pubblico (prezzo esposto in vetrina)
con un servizio pubblico. Se tu offri un servizio al pubblico (per
intenderci tutti i negozi, tranne se non esclusivamente riservato a soci)
sei obbligato x legge a contrarre e non puoi effettuare discriminazioni (Non
solo saresti obbligato, ma tirò di più, se effettui discriminazioni potresti
anche esser costretto a pagargli i danni), diversa è l'offerta al pubblico x
cui una volta messo un prezzo in vetrina non puoi non venderlo se non a quel
prezzo (anche se ti sei sbagliato!)
In realtà poi, tu non sei a casa tua, è vero il negozio è tuo, ma hai una
licenza/concessione, quindi eserciti quell'attività solo perchè concessa
dallo Stato...
>
> > Naturalmente non c'è dubbio che non potrai esser perseguito x un
> eventuale responsabilità, ma...
> ...se fossi in te non ne sarei tanto sicuro, quando capitano le
> disgrazie si cerca sempre di dare la colpa a qualcuno, ma attendo
> l'interpretazione legale.
Son d'accordo con te, però penso che tranne il caso di un danno effettuato
dalla ricarica tout court (non so se sia mai possibile però...) il diving
non ha alcuna responsabilità.
E'prevista una licenza per aprire un diving?
Non ne ho mai viste appese ai muri;
Quanti diving hanno la licenza?
Penso pochi e se l'hanno è per l'attività di vendita attrezzature;
Quanti sono associazioni e/o circolo di cui devi essere socio?
La maggior parte di quelli che ho visto, anche se quasi sempre la
tessera di associazione è una formalità;
Quanti, come è già stato detto, considerano la ricarica servizio
finalizzato all'attività sociale che è quella di guidare sub in acqua
e quindi teoricamente non separabile da quest'ultimo?
Devi dimostrare il contrario, io non ho mai avuto una ricevuta fiscale
per le ricariche mentre le ho avute per corsi e/o immersioni guidate.
Penso che l'obbligo possa esserci per un'attività che nasca
espressamente come centro ricarica, forse, ma tutti i cartelli e gli
avvertimenti che si leggono nei diving mi lasciano pensare il contrario,
di certo nessuno mi ha mai rifiutato una ricarica o chiesto brevetti
per effettuarla, diverso se non ti conoscono e vuoi noleggiare una
bombola, in qualche l'ho visto chiedere; ma non a me, forse perchè ho
la barba bianca? (di capelli non se ne parla più da un pezzo...)
> Non credo, confondi la cd offerta al pubblico (prezzo esposto in vetrina)
> con un servizio pubblico. Se tu offri un servizio al pubblico (per
> intenderci tutti i negozi, tranne se non esclusivamente riservato a soci)
> sei obbligato x legge a contrarre e non puoi effettuare discriminazioni
Ammesso e non concesso che tu abbia ragione, essendo la materia immersa
nella piu' assoluta confusione nel dubbio preferirei non ricaricare. Meglio
beccarsi una eventuale citazione dal cliente per un non ben definito
servizio non fornito che una citazione in una causa per colpa in incidente
subacqueo.
Guispi
Stefano 'Steve' Cesari
"Parola d'ordine: Tra Moglie e Marito... Preferisco la moglie!" (James
Tont)
Ciao Steve, ci si vede stasera all'Acquario, se ci sarai.
> Stefano 'Steve' Cesari
--
Giampi
> > omissis..., ci si vede stasera all'Acquario, se ci sarai.
> Vai "senza brevetto"??? :-)
assolutamente senza brevetto ma assolutamente con le mutande di ghisa...
perchè chissà mai che tutti questi subbacqqueri a furia di discutere di
sesso degli angeli non gli frulli qualche strana idea per la testa,
ed una volta nel buio della sala proiezioni... meglio non correre
rischi...;-)
Steve
- Fizz: "Larry?"
- Gin: "L'ho fatto fuori. L'ho fatto schiantare contro il casello
dell'autostrada"
- Fizz: "Gli hai tagliato i freni?".
- Gin: "No, gli ho smontato il telepass".
(Ale & Franz)
ma per fare benzina vi chiedono la patente??
Ciao
Paolo
Fai Angelo di secondo nome? :-)))
> ma oltre alle leggi regionali liguria,
> toscana, sardegna ...
che comunque sanzionano solo il centro di immersioni e la guida, non
il subacqueo senza brevetto.
> son in vigore molte ordinanze di capitaneria di porto che
> hanno lo stesso valore vincolante.
Non è proprio lo stesso valore .... Comunque è vero che le ordinanze
che citi fanno riferimento alle immersioni non organizzate di solo già
brevettati ma si tratta di previsione abbastanza illegittima tant'è
che non mi risulta l'irrogazione effettiva di sanzioni.
Max max
Peraltro in interpretazione estensiva di una norma che riguarda
testualmente solo la pesca ;-)
Max max
> proibisca di immergerti senza brevetto potrebbe un diving rifiutarsi
di
> ricaricarmi la bombola?
Sě, non ci sono obblighi legali in tal senso come per i pubblici
esercizi.
Max max
> potrebbe essere contestato a chi ha ricaricato e/o noleggiato e/o
> prestato la bombola ?
Per il prestito (comodato) vale l'art. 1812 c.c. (se la cosa comodata
ha vizi che rechino danno a chi ne serve,il comodante è tenuto al
risarcimento qualora, conoscendo i vizi della cosa, non ne abbia
avvertito il comodatario).
Nel caso di noleggio (locazione) il locatore è obbligato a risarcire
il danno causato dalla cosa se non prova di avere senza colpa ignorato
i vizi al momento della consegna (art. 1578 c.c.).
Nel caso di ricarica c'è colpa se non si è controllata l'idoneità del
recipiente secondo le norme in vigore (marchiatura e collaudo) o per
difetti di manutenzione del compressore od altro (gas inquinato).
Ciò ovviamente se la bombola è stata una delle concause
dell'incidente.
Per il resto nel caso di prestito non c'è alcun obbligo di accertare
l'idoneità del comodatario all'uso della cosa prestata, salvi casi
particolari (minore, palesi incapacità, etc.).
Nel caso del noleggio e della ricarica potrebbe essere astrattamente
configurabile un'obbligo (derivante dai principi di protezione
desumibili dal principio di buona fede contrattuale) di accertare
l'idoneità del richiedente all'uso della cosa ma può essere
sufficiente per una mera informativa (meglio se documentata per
iscritto) sulla necessità di un'adeguata preparazione per l'uso di
tale attrezzatura. Nessuna norma esige l'esibizione di un brevetto,
tantopiù che l'attrezzatura potrebbe essere usata da persone diverse
dal richiedente.
Max max
naaa ... di secondo nome faccio Pietro (con una mano davanti e l'altra
dietro) ;-PPPPPP
Per quello che ho potuto constatare in questi anni, non ho mai visto un
solo centro ricarica chiedere un
brevetto per riempire una bombola, oltre a questo il brevetto subacqueo
non ha
alcuna valenza se rapportato ai veri brevetti (es paracadutismo o volo)
č come avere una tessera in mano che non vale a niente. Piů che brevetto
lo definirei
attestato, perché attesta che hai frequentato un corso, ma nulla di piů.
Quella di non voler caricare una bombola a chi non č in possesso di
brevetto
la definirei piuttosto una sana abitudine legata al buon senso
personale.
Comunque in questo periodo molti centri ricarica usano piů controllare
la data
di scadenza del collaudo delle bombole che altro, forse perché č solo
questo
che interessa a chi ricarica.
marco gallai
Il principio è lo stesso: offerta al pubblico o pubblico servizio, vale la
regola che non posso decidere a chi fornire un servizio o vendere un bene
e chi no. Quello che secondo me è male interpretato è il contenuto
dell'obbligo a contrarre. Senza entrare nel merito dell'obbligo di vendere
alcuni beni o servizi,
tale obbligo è violato se io discrimino una persona nei confronti di un
altra. Io ritengo che un diving possa benissimo, al di fuori di una legge
puntuale, decidere di non noleggiare o ricaricare bombole a chi non è in
possesso di brevetto. Quello che non può fare è discriminare a parità di
requisiti. Non c'è nessuna legge che impone ad una persona di immergersi col
brevetto, ma nemmeno una che impone la ricarica ed il noleggio a tutti. Se è
esplicitata la volontà oggettiva, uguale per tutti di non volere noleggiare
o caricare ai non brevettati siamo in una situazione diversa da chi decide
arbitrariamente se caricare o meno le bombole a qualcuno.
Chiedo il parere/conforto di max max sullo specifico.
> Quello che non può fare è discriminare a parità di
> requisiti.
Il generale principio di uguaglianza in diritto privato (vedi gli
studi di Rescigno) non vale per i rapporti contrattuali. Nel caso
specifico, mancando per i diving una norma espressa che imponga
l'obbligo a contrarre come invece è per gli esercizi pubblici un
rifiuto senza motivazioni è pur sempre possibile.
Max max
prova atelefonare ai carabinieri o alla guradi di fiananza o alla
capitaneria di porto e senti che ti dicono
naturalmente di una localotà di mare, non di milano:-)))))