On 15 Feb, 09:24, enrico tognoni <
etogn...@live.it> wrote:
> scusa, ma dopo la radiazione, non credo esista un ulteriore grado di
> giudizio, e' la pena di morte eseguita nell'ambito delle associazioni.
> Cioè magari i parenti o gli amici potranno fare qualcosa, ma al radiato,
> non credo sia più consentito avvalersi di ricorsi.
Nel Paese con la più alta concentrazione di avvocati al mondo?
:-)
Una delle funzioni dei news group dovrebbe essere quella di poter
porre quesiti e ricevere risposte appropriate, non opinioni.
Altrimenti la confusione aumenta a discapito della conoscenza.
Proviamo a fare un elenco generale.
- Ogni federazione ha una Commissione di Giustizia e Disciplina, che
nello specifico ha esaurito il suo compito.
- Organo succesivo è la Commissione di Giustizia e Disciplina
d'Appello. E qui finiscono le competenze di una federazione.
- In base all'oggetto del contendere e il danno che un tesserato pensa
di aver ricevuto, è possibile andare oltre, quindi al CONI presso il
TNAS- Tribunale Nazionale Arbitrale per lo Sport.
- Non si è soddisfatti? Si pensa che la faccenda merita
un'approfondimento successivo e che sia di natura internazionale?
Nessuna paura, c'è il CIO che fornisce il TAS di Losanna.
- Si è visto ledere il diritto al professionismo o l'onorabilità, e si
desidererebbe un giudizio della magistratura ordinaria?
Invero all'atto del tesseramento, gli atleti si impegnano ad accettare
le deliberazioni degli organi di giustizia sportiva, rinunciando a
ricorrere alla magistratura ordinaria (la cosiddetta clausola
compromissoria).
Macchissenefrega :-)
Il Parlamento ha stabilito che il TAR del Lazio è l'organo competente
a giudicare questo tipo di ricorsi.
Come si vede l'elenco è nutrito, e non escludo che mi sia sfuggito
qualcosa :-)
Ciao
Franco De Sio