mi chiedevo se qualcuno può segnalare dei software con cui si possa
giocare da principiante con un punteggio ELO preciso ma basso.
Ho provato con sigma chess: se imposto la modalità principiante (senza
tempo) al livello più basso riesco a vincere abbastanza facilmente, poi
con l'analisi della partita vedo che (oltre a me) il computer ha fatto
molto mosse folli. E non so a che livello sto giocando (500 ELO? 800?
boh). Se però voglio giocare contro un ELO preciso devo importare la
modalità a cronometro. Anzitutto il minimo è 1200, mentre magari mi
servirebbe qualcosa di più basso. E comunque se imposto un tempo molto
alto il computer impiega una vita a giocare, mentre se imposto un tempo
basso mi rendo conto che sto giocando pensando al tempo e non alle mosse
(e non credo che questo mi aiuti a imparare). Tra parentesi, con sigma
chess al minimo (1200 ELO) e con tempi non troppo alti non riesco mai a
vincere veramente, mi salvo solo se arrivo al finale, a quel punto
riesco a vincere sul tempo perché evidentemente il software non sa
gestire il finale con quelle impostazioni.
Preciso che sto usando un software perché non ho la possibilità
materiale di giocare dal vivo, posso farlo solo di sera tardi.
Grazie a chiunque mi possa aiutare.
m
> Preciso che sto usando un software perché non ho la possibilità
> materiale di giocare dal vivo, posso farlo solo di sera tardi.
> Grazie a chiunque mi possa aiutare.
Giocare in quel modo non ti serve a niente.
Giocare contro un computer che sbaglia apposta non ti serve a niente.
Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
partite commentate.
In altre parole, interagire con qualcuno che sappia giocare.
Il circolo di scacchi.
Se non puoi frequentare un circolo, la cosa e' difficile.
Ma se non puoi frequentare un circolo, non puoi neanche giocare.
> Giocare in quel modo non ti serve a niente.
> Giocare contro un computer che sbaglia apposta non ti serve a niente.
> Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
> E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
> raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
> partite commentate.
eh capisco, ma non ho molta scelta... mi sto anche guardando un po' di
partite commentate che ho trovato in rete, ma sono dei vari Karpov ecc,
il livello è troppo alto... spiegano solo i passaggi che probabilmente
loro ritengono davvero critici, a volte se ne saltano fuori con tipo
"11.e6... questa mossa è nuova", al che intuisco che tutto il resto è
cosa già vista (questo si lega anche all'altro mio post). A avrei
bisogno di partite più semplici
> In altre parole, interagire con qualcuno che sappia giocare.
>
Infatti mi sono interessato quest'estate in vacanza perché ho avuto modo
di fare alcune partite con una persona appassionata, che mi commentava
gli errori ecc... conoscevo già le regole ma lì ho capito che è bello.
> Il circolo di scacchi.
>
> Se non puoi frequentare un circolo, la cosa e' difficile.
> Ma se non puoi frequentare un circolo, non puoi neanche giocare.
>
Ok ok.. non insisto perché capisco che è un problema mio :(
m
> Il 25/09/2010 13.20, Roberto Montaruli ha scritto:
> > Giocare in quel modo non ti serve a niente.
> > Giocare contro un computer che sbaglia apposta non ti serve a niente.
> > Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
> > E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
> > raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
> > partite commentate.
> eh capisco, ma non ho molta scelta... mi sto anche guardando un po' di
> partite commentate che ho trovato in rete, ma sono dei vari Karpov ecc,
> il livello è troppo alto... spiegano solo i passaggi che probabilmente
> loro ritengono davvero critici, a volte se ne saltano fuori con tipo
> "11.e6... questa mossa è nuova", al che intuisco che tutto il resto è
> cosa già vista (questo si lega anche all'altro mio post). A avrei
> bisogno di partite più semplici
Prova a legger e questo libro :
Chernev Logical chess , move by move.
L autore analizza tutte le mosse , una per una.
Lo trovi , non so se alle Due Torri , su Amazon.com
dovrebbe esserci .
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
>> Preciso che sto usando un software perché non ho la possibilità
>Giocare in quel modo non ti serve a niente.
>Giocare contro un computer che sbaglia apposta non ti serve a niente.
mah, direi che questo è vero solo in parte
Già col mio vecchio Fritz si puo' usare la modalità 'sparring' che, intanto
che ti allena a giocare aperture decenti (altrimenti ti batte anche in
modalità 'molto facile'), ti propone delle possibilità tattiche, dal molto
facile al difficile appunto, e volendo te le segnala. Come allenamento non è
male.
>Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
>E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
>raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
>partite commentate.
Quoto assolutamente, e concordo col suggerimento del testo di Chernev fatto
da Panizzi
>Il circolo di scacchi.
>Se non puoi frequentare un circolo, la cosa e' difficile.
>Ma se non puoi frequentare un circolo, non puoi neanche giocare.
dai, nell'anno n-imo dell'era di Internet (e nell'anno primo dell'era di
scacchistars :-P) questo è assolutamente esagerato!
Non ricordo se si tratta di So, Giri, o chi altro tra i terribili ragazzini
top-player (forse qualche cinesino?!), ma ricordo di aver letto di recente
su ChessBase un articolo in cui il ragazzino in questione diceva che la sua
abilità di calcolare (e vincere) l'ha sviluppata giocando in pratica sempre
contro il computer -non avendo altre possibilità.
Ormai un Rybka, un Fritz ecc sono perfettamente in grado di insegnare il
gioco e allenare un neofita.
ciao
C ...che, a scanso di equivoci, è assolutamente d'accordo nel preferire
l'elemento umano :)
> Non ricordo se si tratta di So, Giri, o chi altro tra i terribili ragazzini
> top-player (forse qualche cinesino?!), ma ricordo di aver letto di recente
> su ChessBase un articolo in cui il ragazzino in questione diceva che la sua
> abilità di calcolare (e vincere) l'ha sviluppata giocando in pratica sempre
> contro il computer -non avendo altre possibilità.
Va bene, ma non si puo' presentare l'eccezione e trasformarla in
regola.
Si creano aspettative sbagliate.
L'amico che ha chiesto informazioni e' la classica persona che sa a
malapena muovere i pezzi, immagino, forse ha dei dubbi su come si
effettua l'arrocco lungo, e la presa en passant.
Oppure non ne ha, ma altri come lui ne avranno.
Chiede delle aperture perche' si e' gia' reso conto che una mossa
sbagliata e' sufficiente a compromettere una posizione, e, non avendo
alcun punto di riferimento, crede che sia una questione di memoria.
Un film gia' visto in numerose repliche.
Qui si tratta di illistrargli i principi strategici delle aperture.
Gli elementi di tattica elementare.
I matti elementari, i finali banali, quelli semplici...
> Ormai un Rybka, un Fritz ecc sono perfettamente in grado di insegnare il
> gioco e allenare un neofita.
Mah... non sono molto ferrato sulle interfacce didattiche piu'
recenti, ma i miei motori mi dicono che in una certa posizione Ac4 e'
la migliore perche' vale 1.03, mentre io spiegherei che Ac4 permette
di attivare l'alfiere in una buona casa centrale da dove esercita una
pressione su f7, e quindi in seguito si potrebbe pensare di giocare in
funzione di questo.
Ma che invece Ae2 e' altrettanto giocabile, anche se il motore la
valuta solo 0.99, perche' si limita solo a portare il pezzo in gioco,
ma intanto il pezzo e' difeso, non e' esposto a minacce dirette o a
spinte di rottura, e in seguito, dopo la spinta in f4 potra' essere
vantaggiosamente collocato in f3, etc...
E questo non solo una apertura codificata dove e' semplice esplicitare
dei concetti ma anche in posizioni nuove.
Oggi per esempio al circolo stavamo guardando il finale di Vocaturo.
Molti erano li' a proporre, valutare, ipotizzare cose strane.
Erano rimasti solo pochi pedoni e io dissi: questa posizione, a meno
di cose strane che potrebbero sfuggirmi, finisce patta. Il nero anche
se ha il pedone in meno giochera' per provocare il cambio dei pezzi
leggeri, cambiera' i pedoni del lato di re, e finira' in un finale di
torre e pedone contro re teoricamente patto.
E infatti di li a poco ando' come avevo supposto.
Una spiegazione semplice su come condurre determinate posizioni aiuta
notevolmente a comprenderle da parte di giocatori di livello molto
basso.
Non so mica se un motore possa descrivere una linea di gioco o se
invece propone solo fredde varianti.
> C ...che, a scanso di equivoci, è assolutamente d'accordo nel preferire
> l'elemento umano :)
Non avevo dubbi su questo. ;)
>> abilità di calcolare (e vincere) l'ha sviluppata giocando in pratica
>> sempre
>> contro il computer -non avendo altre possibilità.
>Va bene, ma non si puo' presentare l'eccezione e trasformarla in
>regola.
ohibo', qui IMHO c'è da precisare che l'eccezione è "col pc diventi
top-player" e la regola e' "col pc impari decentemente"
>Si creano aspettative sbagliate.
perdonami, Roberto, ma ritengo che l'aspettativa [negativa] sbagliata la si
possa creare anche e soprattutto dicendo "non puoi giocare se non vai al
circolo" (inteso, immagino, come "se non giochi contro esseri umani").
Uno legge e, se non puo', rinuncia.
Si puo' tranquillamente imparare a giocare, e si puo' giocare. Poterlo fare
contro gli avversari del circolo è senza dubbio un enorme valore aggiunto,
per carità, pero' non e' che se non lo fai...
Anni fa in Abruzzo conobbi (al circolo, appunto :-P) un ragazzo che come me
si era appena iscritto, ma che era decisamente più forte di me -e infatti
fece subito la Terza, e poi rapidamente la Seconda, ecc., e ora mi pare sia
un CM da 2000 e rotti- e che aveva appunto imparato con un paio di libri e
giocando col computer
>L'amico che ha chiesto informazioni e' la classica persona che sa a
>malapena muovere i pezzi, immagino, forse ha dei dubbi su come si
>effettua l'arrocco lungo, e la presa en passant.
(...)
>Un film gia' visto in numerose repliche.
e altrettante repliche abbiamo visto del film col protagonista che non puo'
andare al circolo e/o giocare contro altri esseri viventi; per non parlare
poi del tristissimo film sul tipo che va al circolo, nessuno se lo fila, e
in ogni caso tutti vogliono solo giocare lampo
>Qui si tratta di illistrargli i principi strategici delle aperture.
>Gli elementi di tattica elementare.
>I matti elementari, i finali banali, quelli semplici...
E, per questo, in mancanza di esseri viventi, si possono utilizzare i libri.
La mia, personalissima ma non troppo :-), ricetta per chi vuole imparare
decentemente ma puo'/vuole solo usare il pc e Internet e' la seguente:
- procurarsi inizialmente due soli testi:
1. un buon manuale di base (che illustri, oltre alle regole, tutto quel che
citi sopra) con cui iniziare;
2. un "mossa dopo mossa", da studiare insieme o subito dopo l'1.;
- dopo questi, e dopo aver giocato un (bel) po', procurarsi e studiare
insieme o nell'ordine citato
3. un manuale sui finali
4. un manuale sul mediogioco
5. un manuale sulle aperture
(non indico testi, se non il Silman per i finali, che a mio avviso e'
strutturato in maniera egregia per chi inizia)
- giocare contro un programma di cui si possa settare il livello di gioco e
che offra funzioni di training;
- svolgere i settemila miliardi di esercizi di tattica che si possono
reperire su cartaceo o online ;
- giocare online su uno dei vari server, ma NON partite lampo: meno di 30
minuti non servono a niente
e, per chi vuole provare a migliorare, aggiungerei:
- analizzare le proprie partite ***SENZA*** il pc, ma con carta e penna,
cercando di individuare i momenti critici, le possibili varianti, e
soprattutto di valutare le relative posizioni raggiunte. Solo dopo di questo
far analizzare la partita al computer e confrontare il "responso" con quanto
scritto.
>> C ...che, a scanso di equivoci, è assolutamente d'accordo nel preferire
>> l'elemento umano :)
>Non avevo dubbi su questo. ;)
a proposito, ricordo una tua ottima serie di partite giocate e commentate
contro principianti.
Se fosse disponibile online, sarebbe il caso di consigliarla ai protagonisti
di quei film la' :-)
ciao
C.
O si organizza...
Possiamo dire che non e' possibile imparare a guidare usando la
playstation?
Potremmo dirlo per parecchie attivita'/giochi...
Gli scacchi sono e restano un gioco per due giocatori.
> Si puo' tranquillamente imparare a giocare, e si puo' giocare.
Io non ce la faccio a dire a qualcuno che, "si', puoi imparare e
migliorare approcciandoti solo con un computer."
> Poterlo fare
> contro gli avversari del circolo è senza dubbio un enorme valore aggiunto,
> per carità, pero' non e' che se non lo fai...
> Anni fa in Abruzzo conobbi (al circolo, appunto :-P) un ragazzo che come me
> si era appena iscritto, ma che era decisamente più forte di me -e infatti
> fece subito la Terza, e poi rapidamente la Seconda, ecc., e ora mi pare sia
> un CM da 2000 e rotti- e che aveva appunto imparato con un paio di libri e
> giocando col computer
Ammirevole. E sicuramente talentuoso.
Io pero' parto dal presupposto che normalmente il talento non ci sia e
si debba costruire poco alla volta tutta la preparazione tecnica.
E comunque questo ragazzo abruzzese si e' avvalso anche di un paio di
libri, i quali gli avranno sicuramente tracciato una via da seguire.
> >L'amico che ha chiesto informazioni e' la classica persona che sa a
> >malapena muovere i pezzi, immagino, forse ha dei dubbi su come si
> >effettua l'arrocco lungo, e la presa en passant.
> (...)
> >Un film gia' visto in numerose repliche.
>
> e altrettante repliche abbiamo visto del film col protagonista che non puo'
> andare al circolo e/o giocare contro altri esseri viventi; per non parlare
> poi del tristissimo film sul tipo che va al circolo, nessuno se lo fila, e
> in ogni caso tutti vogliono solo giocare lampo
Qui dipende dai circoli.
> >Qui si tratta di illistrargli i principi strategici delle aperture.
> >Gli elementi di tattica elementare.
> >I matti elementari, i finali banali, quelli semplici...
>
> E, per questo, in mancanza di esseri viventi, si possono utilizzare i libri.
Ecco, si. I libri sono un ausilio praticamente necessario.
> La mia, personalissima ma non troppo :-), ricetta per chi vuole imparare
> decentemente ma puo'/vuole solo usare il pc e Internet e' la seguente:
>
> - procurarsi inizialmente due soli testi:
> 1. un buon manuale di base (che illustri, oltre alle regole, tutto quel che
> citi sopra) con cui iniziare;
> 2. un "mossa dopo mossa", da studiare insieme o subito dopo l'1.;
>
> - dopo questi, e dopo aver giocato un (bel) po', procurarsi e studiare
> insieme o nell'ordine citato
> 3. un manuale sui finali
> 4. un manuale sul mediogioco
> 5. un manuale sulle aperture
> (non indico testi, se non il Silman per i finali, che a mio avviso e'
> strutturato in maniera egregia per chi inizia)
Condivisibile. Soprattutto il giocare un bel po', che ci riconduce al
problema iniziale della ricerca di avversari.
> - giocare contro un programma di cui si possa settare il livello di gioco e
> che offra funzioni di training;
Purtroppo e' molto piu' facile creare un software che giochi come un
2600 di uno che giochi come un 1600, che sarebbe l'ideale per chi si
approccia e ha bisogno di giocare.
> - svolgere i settemila miliardi di esercizi di tattica che si possono
> reperire su cartaceo o online ;
Facciamo 8mila miliardi!
> - giocare online su uno dei vari server, ma NON partite lampo: meno di 30
> minuti non servono a niente
Questo concetto andrebbe scolpito: per un principiante l'orologio e il
tempo di gioco non ci devono essere, non devono poter influenzare la
partita. Quindi tempi lunghi, esageratamente lunghi!
> e, per chi vuole provare a migliorare, aggiungerei:
> - analizzare le proprie partite ***SENZA*** il pc, ma con carta e penna,
> cercando di individuare i momenti critici, le possibili varianti, e
> soprattutto di valutare le relative posizioni raggiunte. Solo dopo di questo
> far analizzare la partita al computer e confrontare il "responso" con quanto
> scritto.
Io qui ci aggiungerei anche il chiedere un parere umano.
Questo NG non ha mai negato un parere o un commento.
> >> C ...che, a scanso di equivoci, è assolutamente d'accordo nel preferire
> >> l'elemento umano :)
> >Non avevo dubbi su questo. ;)
>
> a proposito, ricordo una tua ottima serie di partite giocate e commentate
> contro principianti.
> Se fosse disponibile online, sarebbe il caso di consigliarla ai protagonisti
> di quei film la' :-)
Saranno sicuramente in rete, o nella cache di google, o qualcuno se le
sara' salvate.
Bisogna cercare "Personal trainer".
Io purtroppo ho cambiato 4 uffici e una dozzina di computer da quella
volta e si sono perse nei traslochi.
Se ti scarichi SCID (http://scid.sourceforge.net/) questo, nel menu
"PLAY" havvi l'opzione "Tactical Game", con una serie di settaggi per
fissare il livello del motore, il tempo (suo) di riflessione etc.
Considera che non l'ho ancora sperimentato, perche' SCID lo uso
principalmente per mantenere db di partite, però sembra essere quello
che chiedevi.
Se vuoi trovare altri motori da usare con SCID in rete se ne trovano a
bizzeffe di ogni livello
Un punto dove iniziare a cercarne potrebbe essere questo
Dopo di che
1) Quello che ti suggerisce Carlo è molto molto giusto
2) Visto che giocare con gli umani è meglio, se al circolo non ci puoi
andare considera server scacchistici
FICS (www.freechess.org)
e ChessOK (http://chessok.com/?page_id=145) sono free e li conoscono
personalmente. Essendo siti internazionali sono frequentati praticamente
ad ogni ora.
Se pero' al momento non ti è possibile neppure questa opzione, allora
vai di scacchi al computer e non ti preoccupare.
VindalooMan
> > >Un film gia' visto in numerose repliche.
> >
> > e altrettante repliche abbiamo visto del film col protagonista che non puo'
> > andare al circolo e/o giocare contro altri esseri viventi; per non parlare
> > poi del tristissimo film sul tipo che va al circolo, nessuno se lo fila, e
> > in ogni caso tutti vogliono solo giocare lampo
Ecco! Questo e` quel che accade sempre nei circoli,
e` il limite dei circoli di scacchi esistenti.
Non si fa nessun progresso a frequentare circoli
del genere , che sono il 99 per cento reali!
> >
> > a proposito, ricordo una tua ottima serie di partite giocate e commentate
> > contro principianti.
> > Se fosse disponibile online, sarebbe il caso di consigliarla ai
protagonisti
> > di quei film la' :-)
> Saranno sicuramente in rete, o nella cache di google, o qualcuno se le
> sara' salvate.
> Bisogna cercare "Personal trainer".
> Io purtroppo ho cambiato 4 uffici e una dozzina di computer da quella
> volta e si sono perse nei traslochi.
Mi sembra che si su Elozero , insieme alla raccolta
I gambetti di Re di Blackburne
>> perdonami, Roberto, ma ritengo che l'aspettativa [negativa] sbagliata la
>> si
>> possa creare anche e soprattutto dicendo "non puoi giocare se non vai al
>> circolo" (inteso, immagino, come "se non giochi contro esseri umani").
>> Uno legge e, se non puo', rinuncia.
>O si organizza...
>Possiamo dire che non e' possibile imparare a guidare usando la
playstation?
con la playstation, non è possibile.
ma con un'attrezzatura un filino piu' sofisticata, lo è eccome.
Ci imparano a guidare i jet, coi simulatori... :-)
>Condivisibile. Soprattutto il giocare un bel po', che ci riconduce al
>problema iniziale della ricerca di avversari.
veramente io intendevo 'giocare contro il pc' visto che il nostro ipotetico
amico puo'/vuole solo giocare con quello :-)))
>> e, per chi vuole provare a migliorare, aggiungerei:
>> - analizzare le proprie partite ***SENZA*** il pc, ma con carta e penna,
>Io qui ci aggiungerei anche il chiedere un parere umano.
>Questo NG non ha mai negato un parere o un commento.
assolutamente si, 'pc e internet' dopotutto vuole ben dire anche IHS :-)
>> a proposito, ricordo una tua ottima serie di partite giocate e commentate
>> contro principianti.
>> Se fosse disponibile online, sarebbe il caso di consigliarla ai
>> protagonisti
>> di quei film la' :-)
>Saranno sicuramente in rete, o nella cache di google, o qualcuno se le
>sara' salvate.
>Bisogna cercare "Personal trainer".
dice Panizzi che sono c/o Elozero, controllo e caso mai posto :-)
ciao
C.
>> > a proposito, ricordo una tua ottima serie di partite giocate e
>> > commentate
>> > contro principianti.
> Mi sembra che si su Elozero , insieme alla raccolta
> I gambetti di Re di Blackburne
esiste!!!
ecco il link, consiglio caldamente ai principianti di dare una buona
occhiata alle partite, anzi già che ci sono a tutto il sito :-)
partite:
http://www.ferrob.altervista.org/pt.htm
home page di Elozero
http://www.ferrob.altervista.org
ciao
C.
> Prova a legger e questo libro :
> Chernev Logical chess , move by move.
> L autore analizza tutte le mosse , una per una.
>
> Lo trovi , non so se alle Due Torri , su Amazon.com
> dovrebbe esserci .
>
>
Mi sa che è proprio quello che cercavo, grazie mille del riferimento!
m
Trovate!
Posto qui per ringraziarvi della discussione, credo di aver capito bene
i vari punti di vista.
Vedo che sui libri siete tutti d'accordo, quindi me ne procurerò
qualcuno, non sto a chiedervi elenchi visto che l'avranno già chiesto in
molti.
Grazie a tutti!
m
wow, grazie mille, mi sembra un programma molto dettagliato e
percorribile (ci metterò due anni ma...)
Grazie!
m
non preoccuparti del tempo.
se ti appassioni non ci farai proprio piu' caso e, ad ogni modo, a scacchi
si continua a imparare sempre :-)
ciao, buon lavoro!,
C.
> Giocare in quel modo non ti serve a niente.
> Giocare contro un computer che sbaglia apposta non ti serve a niente.
Scsa ma mi permetterei di dissentire.
Giocare contro il computer è formativo almeno tanto quanto giocare
contro un pirncipiante o contro chi non è un campione di scacchi.
Non è vero che non serve a niente, perchè giocando contro il computer
si fa comunque dell'esercizio.
La differenza sta nell'impegno che uno ci può mettere nello sfidare
una "macchina" come il computer.
Il computer non sbaglia mossa, gioca sempre secondo una determinata
logica che è quella impostata dal programmatore, dando la priorità
alla cattura dei pezzi con maggior valore (es. torre o regina).
Quando il livello di gioco impostato è basso, il computer non si
accorge facilmente della strategia dell'avversario (uomo) e quindi
compie dlle mosse solo apparentemente sbagliate ma che in realtà
seguono una tattica, di livello basso siamo d'accordo, ma pur sempre
una tattica.
> Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
Lo si può fare anche giocando contro il computer.
> E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
> raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
> partite commentate.
La tattica si può capire anche da soli, senza farsi spiegare nulla....
scrivendoci su un foglio di carta le mosse e poi ripercorrendole con
calma.
> In altre parole, interagire con qualcuno che sappia giocare.
> Il circolo discacchi.
Ottimo consiglio.
Ma se il circolo non è a portata di mano e ci si trova in un luogo
sprovvisto di giocatori, il computer potrebbe rappresentare un valido
sostituto.
Siamo nell'era delle macchine, dove un pilota di aereri impara a
pilotare usando il joystick di un simulatore di volo.... Il software
degli scacchi non è da meno....
Saluti
> Non è vero che non serve a niente, perchè giocando contro il computer
> si fa comunque dell'esercizio.
questo e' vero
> La differenza sta nell'impegno che uno ci può mettere nello sfidare
> una "macchina" come il computer.
anche l'aspetto psicologico ha la sua parte... notevole.
> Quando il livello di gioco impostato è basso, il computer non si
> accorge facilmente della strategia dell'avversario (uomo) e quindi
> compie dlle mosse solo apparentemente sbagliate ma che in realtà
> seguono una tattica, di livello basso siamo d'accordo, ma pur sempre
> una tattica.
1. il computer non si accorge mai della strategia dell'avversario. Non
formula piani. La forza di un programma sta nell'algoritmo di
valutazione della posizione. Il programma calcola n-mila posizioni
scaturite da n-mila varianti...a ognuna da un punteggio e muove di
conseguenza.
2. bravo, il computer e' tattico.. non strategico. Specie quando un
programma e' impostato per giocare a livello basso, l'apparente
presenza di un piano sparisce del tutto. Il gioco non sara' mai
naturale e simile a quello di un giocatore umano.
>
> > Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
>
> Lo si può fare anche giocando contro il computer.
un motore scacchsitico non formula un piano.
> La tattica si può capire anche da soli, senza farsi spiegare nulla....
> scrivendoci su un foglio di carta le mosse e poi ripercorrendole con
> calma.
la tattica, non la strategia!
>
> Ottimo consiglio.
> Ma se il circolo non è a portata di mano e ci si trova in un luogo
> sprovvisto di giocatori, il computer potrebbe rappresentare un valido
> sostituto.
meglio sarebbe giocare online su fics a tempo lungo... con una bella
scacchiera vera.
In mancanza di alternative giocare contro un computer e' un valido
esercizio, ma non potra' mai essere paragonato a giocare contro esseri
umani.
>
> Siamo nell'era delle macchine, dove un pilota di aereri impara a
> pilotare usando il joystick di un simulatore di volo.... Il software
> degli scacchi non è da meno....
il paragone non regge minimamente.
mignolo
Giocare a tennis o tirare contro un muro e' formativo uguale?
Perche' il computer equivale a palleggiare contro un muro.
> Non è vero che non serve a niente, perchè giocando contro il computer
> si fa comunque dell'esercizio.
Quale esercizio?
> La differenza sta nell'impegno che uno ci può mettere nello sfidare
> una "macchina" come il computer.
> Il computer non sbaglia mossa,
Se lo imposti a basso livello, le deve sbagliare.
> gioca sempre secondo una determinata
> logica che è quella impostata dal programmatore, dando la priorità
> alla cattura dei pezzi con maggior valore (es. torre o regina).
Se cosi' fosse, non starebbe giocando a scacchi, ma a mangia mangia.
> Quando il livello di gioco impostato è basso, il computer non si
> accorge facilmente della strategia dell'avversario (uomo)
Il computer non si accorge MAI della strategia dell'avversario,
neanche quando gioca a 2600.
> e quindi
> compie dlle mosse solo apparentemente sbagliate ma che in realtà
> seguono una tattica, di livello basso siamo d'accordo, ma pur sempre
> una tattica.
Boh...
> > Quello che ti serve e' capire il perche' viene giocata una mossa.
>
> Lo si può fare anche giocando contro il computer.
Ah si? E come fai a capire il motivo per cui l'avversario ti gioca una
determinata mossa, se nessuno te lo spiega?
> > E questa conoscenza la si ottiene analizzando le partite, facendosi
> > raccontare dall'avversario le sue idee a fine partita, o leggendo
> > partite commentate.
>
> La tattica si può capire anche da soli, senza farsi spiegare nulla....
Il punto non e' la tattica, ma la strategia.
> scrivendoci su un foglio di carta le mosse e poi ripercorrendole con
> calma.
Stiamo parlando di scacchi, vero?
Stiamo parlando di un ipotetico giocatore molto dilettante, vero?
Perche' mi stanno venendo dei dubbi.
> > In altre parole, interagire con qualcuno che sappia giocare.
> > Il circolo discacchi.
>
> Ottimo consiglio.
> Ma se il circolo non è a portata di mano e ci si trova in un luogo
> sprovvisto di giocatori, il computer potrebbe rappresentare un valido
> sostituto.
Si, per studiare i finali, mettendolo a giocare al posto
dell'avversario.
Ma il computer non e' in grado di spiegare concetti di gioco,
strategie, piani!
> Siamo nell'era delle macchine, dove un pilota di aereri impara a
> pilotare usando il joystick di un simulatore di volo.... Il software
> degli scacchi non è da meno....
Quindi tu non avresti nessun problema a salire su un aereo dove il
pilota ha imparato a guidare col joystick e il simulatore, ma senza
avere mai fatto un'ora di volo.
Io in quel caso preferirei andare in treno.
>> Siamo nell'era delle macchine, dove un pilota di aereri impara a
>> pilotare usando il joystick di un simulatore di volo.... Il software
>> degli scacchi non è da meno....
>Quindi tu non avresti nessun problema a salire su un aereo dove il
>pilota ha imparato a guidare col joystick e il simulatore, ma senza
>avere mai fatto un'ora di volo.
>Io in quel caso preferirei andare in treno.
e forse avresti dovuto farlo, qualche volta :-)
http://www.forumtime.it/Forum/index.php?showtopic=7386
posto solo un breve estratto:
"Thomas Salme (...) frequentò una scuola di volo nel suo Paese, la Svezia:
arrivò però solo a ottenere il brevetto di guida di un monomotore. Ciò
nonostante, per 13 anni ha condotto velivoli di linea carichi di passeggeri,
tra il 1997 e il 2006, per l'italiana Air One. (...)vide la grande occasione
di migliorarsi quando un amico, tecnico nel centro di addestramento dei
piloti della scandinava Sas, gli propose di provare i simulatori sui quali
***i piloti veri si formano e si aggiornano***. Di notte, di nascosto, per
più volte Salme si sedette ai comandi delle macchine simulatrici. «Per un
anno e mezzo - ha detto a Focus - mi sono esercitato per due o tre ore, una
ventina di volte». Ottenendo un'ottima preparazione, si direbbe. (...) fece
un copia-incolla di una licenza svedese, ci mise il nome e presentò la sua
candidatura a Air One. La compagnia italiana gli fece un test di simulazione
di volo(...)Da allora ha volato per oltre diecimila ore portando passeggeri
ovunque. (...) poi è passato prima all'inglese Jet2 e quindi all'olandese
Corendon.Proprio mentre stava per salire a bordo di un ***Boeing 737 di
quest'ultima -destinazione la capitale turca Ankara- *** lo scorso marzo la
polizia lo ha arrestato"
vi invito a notare le frasi asteriscate e a preoccuparvi :-)
ecco, se poi si vuole puntualizzare che il brevetto per il monomotore ce
l'aveva, diro' che nella nostra proporzione un monomotore sta a un 737
probabilmente come un'infarinatura scacchistica di base (facilmente
ottenibile con un manuale e, che so, Battlechess per MS-DOS) sta a una
categoria nazionale fino a CM. Quindi, se tanto mi da tanto....
ciao,
C.
Il chess engine Gringo.
Pressapoco ha la forza (fissa) di una 3N-2N (forse più 3 che 2). Un paio
di volte ci ho vinto / pattato e io sono scarso...
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