icipo
>>
>
> lungi da me instaurare una polemica sull'immigrazione blah blah etc. ma
> se vivono in Italia.. c'hanne da impará'italiano.
Lungi da me fare polemiche su qualsiasi cosa, ma, a parte
che non vedo cosa c'entri l'immigrazione, ci sono scuole non italiane
anche in italia.
La scuola in questione è una scuola francese per bambini francofoni.
Per quanto ne so, tale scuola riceve contributi dallo stato francese,
(mentre non ne riceve alcuno da quello italiano, sempre per quanto ne
so io) anche se credo sia una scuola considerata "privata" (spesso, ma
non sempre, i bambini non italiani che la frequentano sono figli di
persone che lavorano in ambasciate varie di paesi francofoni come
Francia, Belgio, Canada, ma anche Tunisia, Marocco, ecc. Ovvero persone
che non definirei esattamente "immigrati").
Le lezioni che i bambini seguono sono in francese. Gli insegnanti credo
siano tutti madrelingua francese.
Gli italiani che iscrivono i propri figli a questa scuola probabilmente
lo fanno perché desiderano che loro figlio da grande sia bilingue e
accettano che debbano ascoltare lezioni in francese, imparare la storia
della Francia più che quella dell'Italia, ecc.
Teoricamente anche tutte le attività che si fanno in tale scuola
dovrebbero essere in francese, anche quelle extrascolastiche (come gli
scacchi), dato che esiste una direttiva in tal senso emanata nel 2019
dal ministero dell'istruzione pubblica francese.
Poi ovviamente, all'interno della scuola, visto che siamo in Italia,
sono previsti anche corsi di Italiano per bambini francofoni (o comunque
non italofoni).
Ma credo che i corsi di italiano li frequentino su base volontaria, non
obbligatoria, anche se la maggior parte dei bambini non italofoni
frequenta tali corsi (ma non tutti i bambini non italofoni frequantano
tali corsi).
In ogni caso ogni tanto arrivano bambini che non parlano né francese ne
italiano. Un altro bambino, sempre di 6 anni, che era presente a scuola
già da ottobre inizialmente parlava solo inglese. Ora parla anche
abbastanza francese e un po' di italiano.
Visto che parlava inglese non è stato un grande problema spoiegargli le
regole degli scacchi in inglese, anche se dovevo ripetere le stesse cose
in inglese e in francese, visto che non tutti gli altri parlavano inglese.
Se io conoscessi il serbo non sarebbe un problema nemmeno ripetere le
cose in serbo e in francese, visto che ora è arrivato un bambino che
parla prevalentemente serbo, zero francese e poco italiano. Il problema
è che il serbo io non lo conosco.
> A sei anni vanno a scuola e volente o nolente l'italiano lo devono
> imparare
Vanno a scuola in una scuola francese, anche se locata in Italia.
Quindi volenti o nolenti, il francese lo devono imparare. L'italiano non
è detto che lo debbano imparare (nemmeno se sono italiani! Si sono
iscritti a una scuola francese!).
e.. lo impareranno molto in fretta, non come noi ultra
> cinquatenni che per imparare una lingua straniera manco la pillola del
> film Limitless..
lo impareranno (il francese) molto in fretta, ovvero in qualche mese.
Diciamo che a maggio potrebbe aver acquisito una conoscenza accettabile
del francese (dell'Italiano non è detto). Il problema è: che gli faccio
fare a questo bambino fino a maggio ?
Per quanto riguarda gli ultra 50-enni,
un po' francese l'ho dovuto imparare alla tenera età di oltre 50 anni,
nel senso che a 52 anni ho fatto il primo corso di francese partendo da
un livello A2 (qualcosa lo avevo imparato da autodidatta alla tenera età
di 18 anni, ma già avevo imparato poco allora e arrivato a oltre 50
anni, quando non pronunciavo più una parola francese da circa 30 anni,
il livello era A2 [che era già più di quello che mi sarei aspettato]).
Dopo vari cori, molto tempo e molti soldi spesi, alla tenera età di 56
anni, nel 2023 ho preso (abbastanza casualmente) una certificazione di
livello C2.
Ovviamente facio ancora qualche errore e non pronuncio tutto
perfettamente (e infatti i bambini, anche quelli italiani, anche quelli
di 6 anni, spesso mi correggono, specialmente la pronuncia).
>
> Questa idea che gli stranieri a casa TUA devono poter parlare la LORO
> lingua in tutte le situazioni possibili immaginabili é semplicamente
> assurda
Gli stranieri sono a casa loro e a casa loro si parla francese. se tu
vuoi insegnare scacchi in quella scuola li', scuola francese finanziata
dallo stato francese, anche se locata in italia, dovresti imparare il
francese perché sei a casa loro e non a casa tua.
E, come ripeto, i non italiani talvolta stanno nelle ambasciate, quindi
sono proprio in territorio non italiano. E se vuoi andare a casa loro
sarebbe meglio che imparassi la loro lingua. Questa pretesa degli
italiani che pretendono che i non italiani che stanno a casa loro, (e
anche gli italiani che hanno scelto di non frequentare una scuola
italiana) debbano per forza parlare italiano all'interno di una scuola
non italiana, mi sembra abbastanza assurda.