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La forza scacchistica delle donne (fatti, non pugnette)

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ilMusso

unread,
Oct 3, 2022, 10:00:26 AM10/3/22
to
Riprendo e amplio i dati statistici che avevo indicato nei giorni
scorsi in due post del topic “La FIDE accusa (ingiustamente) il
GM bielorusso Ilya Smirin di sessismo”.

LINK del topic:
https://tinyurl.com/4at2c8kx

LINK del primo dei due POST:
https://tinyurl.com/49jfwe5r

--> LINK del secondo – e piu’ importante - dei due POST:
https://tinyurl.com/4d6hv9ty

--

Qualche tempo fa la FIDE ha pubblicato un ponderoso pdf con uno
studio sul numero degli scacchisti tesserati nel mondo, ottenuto dai
dati relativi alle federazioni scacchistiche nazionali affiliate.

Lo studio e’ aggiornato al 20 ottobre 2020.

Pur essendo le varie tabelle e i vari grafici impostati sui “relevant
data” (*) e’ possibile avere un buon quadro generale della situazione.

(* per quanto riguarda i dati delle singole federazioni nazionali,
vengono indicati solo quelli relativi alle federazioni con i numeri
piu’ alti a seconda del sottoargomento trattato e inoltre in diversi
casi non sono presenti quelli concernenti le donne)

-

Ecco qui di seguito alcune percentuali ricavabili dal suddetto studio.

LEGENDA
“X” = uomini scacchisti tesserati
“Y” = donne scacchiste tesserate

NOTA
Ai ventuno Paesi indicati nel secondo dei miei due post di cui sopra
ho potuto aggiungere il Kazakistan essendo riuscito a trovare in un
angolino del pdf un dato che mi mancava.

Cominciamo.

La percentuale di Y rispetto a X e’ del 18,32% (vale a dire 1 donna
ogni 5,46 uomini).

Quindi, a dispetto di cio’ che si viene spesso indotti a pensare c’e’
nel mondo un consistente numero di donne scacchiste tesserate!

I numeri pero’ cambiano a mano a mano che entrano in ballo le
difficolta’ (crescenti) per l’ottenimento dei titoli.

La percentuale di rated players Y rispetto a rated players X (*)
scende all’11,64% (vale a dire 1 donna ogni 8,59).

La percentuale di Y che sono riuscite a raggiugere il titolo di MI
rispetto a X che sono riusciti a raggiugere lo stesso titolo scende
ancora: 3,21% (vale a dire 1 donna ogni 31,17 uomini).

E la percentuale scende ulteriormente se prendiamo in
considerazione il raggiungimento del titolo di GM: 2,20%
(vale a dire 1 donna ogni 45,54 uomini).

Diamo un’ora un’occhiata alla posizione occupata dalla prima
donna, per ciascun Paese, nelle graduatorie Elo di ottobre
2020 (**):

BRASILE = 41^
COLOMBIA = 41^
CROAZIA = fuori dalle prime 100 posizioni
FRANCIA = 49^
GERMANIA = 59^
GRECIA = 28^
INDIA = 15^
IRAN = 9^
ITALIA = 29^
KAZAKISTAN = 2^
MALESIA = 25^
POLONIA = 57^
REPUBBLICA CECA = fuori dalle prime 100 posizioni
ROMANIA = 23^
RUSSIA = 32^
SPAGNA = 73^
SRI LANKA = 19^
TURCHIA = 11^
UCRAINA = 33^
UNGHERIA = 54^
U.S.A. = 68^
VENEZUELA = 65^

La media da’ 42,5 (***).

Infine, uno sguardo alle top player a livello mondiale (sempre
con riferimento a ottobre 2020).

La prima delle donne (Hou) si trovava all’86° posto; per quanto
riguarda la seconda (Koneru) e la terza (Goryachkina) della
graduatoria femminile, non so indicare le rispettive posizioni,
essendo entrambe fuori dalla Top 100.

Nell’ultimo aggiornamento della FIDE le prime tre donne si trovano
al 112° posto (Hou), al 265° posto (Goryachkina) e al 298° posto
(Koneru) tra i world active players.

(* per quanto riguarda i rated players, purtroppo lo studio indica
sia i dati degli uomini che quelli delle donne soltanto per le
federazioni di questi otto Paesi: Russia; India; Germania; Spagna;
Francia; Iran; Polonia; Turchia)

(** poiche’ in questo tipo di ricerca il sistema del sito della FIDE
indica l’attuale federazione di appartenenza dei giocatori
anziche’ quella del mese oggetto della ricerca, le posizioni
indicate possono in alcuni casi leggermente differire - in un
senso oppure nell’altro - rispetto a quelle effettive del mese
considerato)

(*** considerando “101” per Croazia e Repubblica Ceca,
non conoscendo le esatte posizioni)

Gabor Balogh

unread,
Oct 3, 2022, 4:02:16 PM10/3/22
to
Caro MC, ecco cos'è un pregiudizio maschilista profondamente radicato: è quella cosa che ottenebra a tal punto la mente da far considerare il 18.3% una percentuale "consistente" (con tanto di punto esclamativo, tra l'altro). Dopo una ben nutrita quantità di irrefrenabili risate, ho sforzato le meningi per cercare il termine giusto che possa descrivere il restante 81.7%. Puoi aiutarmi tu, per favore? Se il 18.3% è consistente, l'81.7% che cos'è? Non superconsistente, perché quello sarà, mettiamo, il 40%. Nemmeno superconsistentissimo, perché con questo termine non andiamo oltre il 55%. Potrebbe essere supermegaconsistentissimo, ma non credo che con esso riusciamo a superare il 70%. Allora dev'essere ultrasupermegafottutamenteconsistentissimo. Sì, credo sia questo il termine giusto. Ma ora permettimi, caro MC, di farmi un'altra sessione di grasse risate.

Ad ogni modo, sorvolando su questioni fondamentali come l'età media in cui gli uomini e le donne iniziano a giocare a scacchi, gli ostacoli che incontrano durante il percorso a causa di pregiudizi e stereotipi sociali (come quelli di Smirin, Short e Musso), l'accoglienza dell'ambiente, ecc, qui hai una chiarissima dimostrazione del perché servono delle cosucce come le quote rosa.

ilMusso

unread,
Oct 3, 2022, 4:40:46 PM10/3/22
to
Il 3 ottobre 2022, alle ore 16:00, ilMusso ha scritto:

> [...]
> LEGENDA
> “X” = uomini scacchisti tesserati
> “Y” = donne scacchiste tesserate
> [...]
> La percentuale di Y rispetto a X e’ del 18,32% (vale a dire 1 donna
> ogni 5,46 uomini).
> [...]
> I numeri pero’ cambiano a mano a mano che entrano in ballo le
> difficolta’ (crescenti) per l’ottenimento dei titoli.
> [...]
> La percentuale di rated players Y rispetto a rated players X (*)
> scende all’11,64% (vale a dire 1 donna ogni 8,59).
> La percentuale di Y che sono riuscite a raggiugere il titolo di MI
> rispetto a X che sono riusciti a raggiugere lo stesso titolo scende
> ancora: 3,21% (vale a dire 1 donna ogni 31,17 uomini).
> E la percentuale scende ulteriormente se prendiamo in
> considerazione il raggiungimento del titolo di GM: 2,20%
> (vale a dire 1 donna ogni 45,54 uomini).
> [...]
> (* per quanto riguarda i rated players, purtroppo lo studio indica
> sia i dati degli uomini che quelli delle donne soltanto per le
> federazioni di questi otto Paesi: Russia; India; Germania; Spagna;
> Francia; Iran; Polonia; Turchia)
> [...]

La precisazione contenuta nella frase preceduta dall'asterisco
riguarda solo i rated players in generale. I dati successivi, cioe'
quelli riguardanti i rated players con il titolo rispettivamente di
MI e GM, riguardano invece tutti i Paesi affiliati alla FIDE nel
loro totale. Non so perche', ma lo studio e' impostato cosi'.

M C

unread,
Oct 5, 2022, 2:39:45 PM10/5/22
to
On 03/10/2022 21:02, Gabor Balogh wrote:
> Caro MC

erm... lapsus froidiano :-)

il post originale é di Riccardo Musso, RM ...

Gabor Balogh

unread,
Oct 6, 2022, 6:30:43 AM10/6/22
to
No, no, era voluto, era indirizzato a te perché stavamo discutendo, nell'altro thread, dei pregiudizi inveterati che in certi tizi sono impossibili da estirpare, nonostante l'evidenza logica e addirittura numerica: "a dispetto di cio’ che si viene spesso indotti a pensare c’e’ nel mondo un consistente numero di donne scacchiste tesserate!". Ci ha messo persino il punto esclamativo. La percentuale "consistente" sarebbe il 18.3%. Ma se il 18.3% è consistente, che cos'è il restante 81.7%? Immagina se il Partito Repubblicano alle elezioni presidenziali statunitensi prendesse il 18.3%. E ora immagina che un tale dicesse che il Partito Repubblicano ha preso un numero consistente di voti, cioè il 18.3%, lasciando al Partito Democratico l'80% (l'1.7% agli altri partitini). Tu penseresti che questo tale ha tutte le rotelle a posto?

M C

unread,
Oct 7, 2022, 3:29:07 PM10/7/22
to
On 06/10/2022 11:30, Gabor Balogh wrote:
> Tu penseresti che questo tale ha tutte le rotelle a posto?

domandina.. personale, ma te da quanto tempo é che bazzichi
it.hobby.scacchi?

no, perché - citando Elrond - "io ero qui" ben prima che Riccardo, per
gli amici Riccardino, arrivasse nel newsgroup

in pratica l'ho visto "crescere" :-)

lo devi perdonare, non sa cosa farsene del tutto tempo libero che ha
grazie alla pensione baby

(senza invidia, per fortuna non contribuisco piú alla sua pensione da un
bel pezzo)

ilMusso

unread,
Oct 8, 2022, 2:30:34 PM10/8/22
to
Stamattina intorno a mezzogiorno la FIDE ha fatto un retweet di un
tweet pubblicato un paio d’ore prima dalla scacchista e scrittrice
indiana Nisha Mohota.

Quest’ultima nel suo tweet ha scritto che “il divario di genere negli
scacchi e’ dovunque l'argomento di discussione piu’ comune” e ha
linkato un proprio articolo sul tema, con riferimento al contesto
indiano.

Tale articolo fu pubblicato nel 2015 nell’edizione inglese di
ChessBase News con titolo “Women's chess in India – myths and
facts”.

Questo che segue e’ uno dei passaggi caratteristici del pezzo in
questione: “Una persona deve essere molto acuta e intelligente
sulla scacchiera, completamente spietata. La maggior parte dei
giocatori maschi ha due personalita’: sono grandi esseri umani
fuori dalla scacchiera, veri gentiluomini, ma sulla scacchiera non
risparmiano nessuno. Le donne normali hanno difficolta’ a
mantenere i doppi standard. Hanno sempre atteggiamenti
morbidi verso le persone, e l’essere spietate non viene loro
naturale. Quindi una ragazza deve sviluppare istinti che non le
sono naturali. Deve fare sforzi extra per sviluppare quell'istinto
omicida che un ragazzo ha molto presto. Intendo dire che le
donne non possono sviluppare queste qualita’ per giocare bene
a scacchi? Certo che possono, ma lo fanno con fatica, agendo
contro cio’ che la natura ha creato loro. Questi sono i tratti
che rendono le ragazze diverse dai ragazzi fin dalla tenera eta’.”

Okay, avanti un’altra.

i3hev, mario

unread,
Oct 9, 2022, 5:16:44 AM10/9/22
to
Questo dimostra solo che la signora è cresciuta in una società talmente
maschilista (e l'India lo è da sempre, per profondissima tradizione) da
considerare "naturali" certi tratti culturali. Vorrei presentarle un po'
di nostre dirigenti assetate di sangue (umano, ovviamente :)) tanto
quanto i loro colleghi, cambierebbe presto idea! :o/

Nelle femmine dei mammiferi l'istinto predatorio è sviluppato tanto
quanto nei maschi (basta pensare a leoni, tigri, lupi...), quindi non
c'è proprio nulla di innaturale nel fatto che ce l'abbiano anche le
ragazze, prima che venga represso dalle convenzioni sociali (che di
naturale hanno ben poco).

Incidentalmente, anche considerare essenzialmente schizoidi tutti gli
uomini, e pensare che una personalità schizoide sia necessaria per
giocare, non mi sembra cosa che deponga granché bene... in sintesi, a me
pare che abbia scritto un bel po' di fregnacce!

Ciao,
mario

---
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https://www.avast.com/antivirus

ilMusso

unread,
Oct 9, 2022, 11:04:38 AM10/9/22
to
Il 9 ottobre 2022, alle ore 11:16, i3hev, mario ha scritto:

> Vorrei presentarle [all'autrice dell'articolo] un po' di nostre
> dirigenti assetate di sangue (umano, ovviamente :)) tanto
> quanto i loro colleghi, cambierebbe presto idea! :o/

:-)

Gabor Balogh

unread,
Oct 10, 2022, 6:03:20 AM10/10/22
to
Ovviamente trattasi di fregnaccia, come ha detto molto bene l'ottimo Mario. E altrettanto ovviamente ilMusso se l'è bevuta come acqua fresca fino all'ultima goccia. Similis simili gaudet.
La baggianata dei doppi standard è una chicca. Non è dissimile dalle boiate che ha scritto Cazzullo nel suo libro "Le donne erediteranno la terra".
Comunque, mi piacerebbe proporre alla signora Nisha Mohota di esporre queste sue bislacche tesi sull'aggressività, "l'istinto omicida", la "spietatezza" e gli "atteggiamenti morbidi", a donne come Valentina Shevchenko, Amanda Nunes, Rose Namajunas, Joanna Jedrzejczyk o Weili Zhang.

https://youtu.be/k2spcnkBfZQ
https://youtu.be/g6s2Kkx_9_0
https://youtu.be/US3Im0iWdLU

Okay, avanti con un'altra baggianata.

M C

unread,
Oct 10, 2022, 1:27:24 PM10/10/22
to
On 10/10/2022 11:03, Gabor Balogh wrote:
> La baggianata dei doppi standard è una chicca. Non è dissimile dalle boiate che ha scritto Cazzullo nel suo libro "Le donne erediteranno la terra".
> Comunque, mi piacerebbe proporre alla signora Nisha Mohota di esporre queste sue bislacche tesi sull'aggressività, "l'istinto omicida", la "spietatezza" e gli "atteggiamenti morbidi", a donne come Valentina Shevchenko, Amanda Nunes, Rose Namajunas, Joanna Jedrzejczyk o Weili Zhang.


Nisha Mohota mi ricorda quello che avevo già citato in precedenza,
ovvero il fatto che gli uomini sono statisticamente più aggressivi e
violenti in natura, SE si conta la percentuale di crimini violenti
commessi da persone di sesso maschile. Ma da qui a dire che gli
scacchisti maschi siano aggressivi e violenti più delle donne ce ne vuole.

Stando ai commenti di alcuni scacchisti l'idea generale é quella
opposta: le scacchiste, a paritá di rating coi maschi, hanno la tendenza
per un gioco più rischioso e votato all’aggressività, laddove i maschi,
specialmente verso il livello GM, hanno un gioco più pacato e cauto.

Alcuni sostengono che raggiungendo i livelli GM - o super GM - sia
giocoforza necessario perdere questa propensione all'attacco a tutti
costi... e non lo sapremo mai finché più donne non si insedieranno nelle
vette delle classifiche. In ogni caso Judith Polgar e Hou Yifan non sono
certo celebrate per la loro timidezza sulla scacchiera.

ilMusso

unread,
Jan 18, 2023, 6:09:12 AM1/18/23
to
Notevolisssimo tweet pubblicato ieri dall'importantisssima
FIDE Commission for Women's Chess (commissione la cui
presidente e' la nota Anastasia Sorokina e la cui segretaria
e' l'iraniana "allineata" Shadi Paridar):
https://twitter.com/FideWomen/status/1615286173986856960

Testo della prima parte del tweet:
"The lack of female players as role models for girls is often
considered one of the reasons of a gender gap in chess"
(traduzione: "La mancanza di giocatrici come modelli per le
ragazze e' spesso considerata una delle ragioni del divario
di genere negli scacchi").

#aridateceisordi

ilMusso

unread,
Aug 19, 2023, 10:26:44 AM8/19/23
to
La FIDE si pronuncia (prendendo tempo) sui giocatori di scacchi
transgender:

https://doc.fide.com/docs/DOC/2FC2023/CM2_2023_45.pdf
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