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Saluti
Stefano
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da quando i CB prendono ? Eh...influenza dei cellulari.....
> siamo corsi al rifugio più vicino 1h
> e abbiamo incontrato una guida alpina che con una radio ha chiamato
> l'elisoccorso !
> quella radio ha mè occorre, è troppo rischioso farne senza!
ha me serve huna pistola, è troppo rischioso farne senza (ma che vuol dire
?)
> penso che si tratti di un vhf portatile, mi sbaglio?!
> perchè visto che è una spesa piuttosto impegnativa vorrei essere sicuro
> dell'acquisto che faccio !
non puoi, è illegale. Con i soldi fattici una mangiata al ristorante.....
> mi servirebbero maggiori informazioni, visto che fra poco più di una
> settimana vado in presanella
portati un maglione pesante
> Grazie
> andrea
>
prego
di sicuro era un VHF e dopo cosa vuoi ? le frequenze del rifugio,
dell'elicottero, del soccorso alpino, del'ospedale, del 118, della G. di F.,
dei Carabinieri, della Guardia Forestale, della Vigilanza
ecologica-boschiva, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, della
Guardia Costiera, della Capitaneria di Porto, Polizia Postale, ecc. ecc.
????
Vuoi un buon consiglio ? Continua con il CB mettendoti d'accordo con
qlc'uno in valle; qui da noi ( sono della zona da te citata ! ) effettuano
dei controlli e se ti beccano con il VHF ( anche spento ) senza licenza
sono guai: sequestro dell'apparato e denuncia all'autorita' giudiziaria (
reato penale ! ). Non ne vale la pena. ( sono del 118 e sia io che i miei
colleghi quando sentiamo qualcuno che invade o disturba le ns freq.
chiamiamo subito l'Escopost senza guardare chi e', perche', percosa, ecc.
(viene tutto registrato ! )).
Auguri per le tue escursioni e PRUDENZA !
Ciaoooo. :-)))
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Berto
e-mail: sorzate...@yahoo.it
(togliere "_nospam" per la risposta)
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Ciao ! e sopratutto scusate il mio scarso italiano. sono francese.
Volevo semplicemente dire che capisco perfettamente la domanda che e stata
fatta. mi sembra legittima. Certo l'autore del messaggio non sapeva che non
e legalmente possibile per un semplice "turista" avere una VHF del soccorso
alpino.
Pero la domanda mi sembra valida : Potere avvertire i soccorsi quando si e
testimone di un incidente puo salvare vite. Che principio lo impedirebbe ?
Certo quando si va in montagna, si va prendendosi le sue responsabilita,
certo si deve far tutto per evitare l'incidente, etc etc....
Ma quando C'E un incidente e che i soccorsi in tutti i modi ESISTONO, perche
vietare un modo molto veloce di dare l'allarme ??
Altri dicono che se tutti avessero una radio del soccorso, i soliti
imbecilli farebbero casino sulla frequenza o darebbero false allarmi.
Certo. non ho dubbi. ma perche vietare qualche cosa di utile a causa di una
minorita di imbecilli ? Certe persone sono pericolose quando sono al
volante. Pero andare in auto non e vietato, perche non possiamo farne a meno
! secondo me, e la stessa cosa per la radio : e il solo modo rapido e
abbastanza sicuro per dare l'allarme in montagna.
Perche vietarla all'alpinista ?
E poi se disturba un alpinista di portarsela perche lui la montagna non la
concepisce cosi, allora non se la porta ! ma pero gli altri avranno la
scelta !
Cosa ne pensate ?
Ovviamente, il mio parere e questo perche sono stato poco tempo fa testimone
diretto di un gravissimo incidente sull'argentera, a giugno. Un' alpinista
ha scivolato su un pendio di neve. il suo compagno non lo ha ritenuto, e si
sono fermati 400m piu in basso dopo aver rimbalzato su una lunga cresta
rocciosa. ho messo piu di 3 ore per poter dare l'allarme. l'elicottero gli
ha presi 6 ore dopo l'incidente. morti. forse lo erano gia subito dopo la
caduta. forse no. con la radio, il reanimatore sarebbe stato sul posto 20 o
30 minuti dopo l'incidente, non 6 ore dopo.
Il mio modo di fare alpinismo non e cambiato tuttavia : sono sempre stato
molto prudente, bene equipaggiato e bene istruito sulle tecniche. Pero
adesso la radio c'e l'ho, perche non sopportero mai piu di essere cosi
smunito quando dovro di nuovo dare l'allarme, per me o per altri.
E vietata usarla, ma c'e l'ho lo stesso. so usarla, ho sperimentato molto, e
ormai e nello zaino, e la sola volta che funzionera, sara in caso di
incidente.
Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma sopratutto
montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve discutere.
cordiali saluti
JB
(...)
Pero la domanda mi sembra valida : Potere avvertire i soccorsi quando si e
testimone di un incidente puo salvare vite. Che principio lo impedirebbe ?
Nessuno
Prestare soccorsi in casi abbastanza gravi e in un ambiente in cui le
possibilita di collegamento risultano rallentate da molte ore di marcia e
d'obbligo.
Recita il D.P.R n.1214 del 05/07/1966
Art.11 - Collaborazione di radioamatori ad operazioni di soccorso.
Nel caso in cui stazioni di radioamatore ricevessero segnali di soccorso da
navi dovranno attenersi alle norme seguenti:
se la stazione è situata in località sede di Comando della Marina militare o
di un Ente portuale deve dare, con il mezzo più rapido, immediata notizia a
questi per i provvedimenti nel caso, segnalando quanto è venuto a sua
conoscenza e precisando altresì I'ora e la frequenza di intercettazione del
segnale;
se la stazione non è situata in località sede di un Comando della marina
militare o di un Ente portuale, il radioamatore, mancando altra possibilità
di rapido collegamento con dette autorità, deve cercare di collegarsi, a
mezzo della propria stazione, con altro radioamatore, possibilmente in sede
di porto importante, il più vicino alla zona in cui trovasi la nave in
difficoltà. Ottenuto il collegamento gli trasmetterà le notizie intercettate
ed inviterà il corrispondente ad inoltrare di urgenza alle autorità militari
o portuali.
Qualora il segnale di soccorso sia stato lanciato da un aeromobile, il
radioamatore deve immediatamente avvertire I'autorità aeronautica - Comando
soccorso aereo - chiamando la stazione 1 SVH.
In ogni caso, il radioamatore deve fare il possibile per continuare
I'ascolto sulla frequenza su cui ha intercettato il segnale di soccorso, per
intercettare e fornire ulteriori notizie.
È fatto comunque obbligo ai radioamatori, nei casi di cui sopra, di
informare le autorità locali di pubblica sicurezza e militari di quanto
venuto a loro conoscenza.
In questa normativa, viene specificato solo il caso in cui il radioamatore
riceva dei segnali di soccorso, e non specifica il caso in cui il
radioamatore sia spettatore della sciagura.
La norma prescrive comunque che il radioamatore debba contattare, tramite
canali RADIOAMATORIALI (ponti radio), altri radioamatori, in modo da poter
dare tempestivamente l'allarme per i soccorsi immediati.
Alcuni rifugi nell'arco alpino sono predisposti per la ricezione di segnali
di soccorso su determinate frequenze. Nel caso di impossibilita di
segnalazione su ponti radioamatoriali, l'ideale e ripiegare su tali
frequenze, in modo da lasciare libera la frequenza di soccorso (e non
occupare abusivamente le frequenze di soccorso).
Saluti
IW2LUS Stefano
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Sono perfettamente daccordo con tè, è questo l'uso che mi serve.
forse molti in questo ng non sono esperti della montagna, e non possono
capire bene.
la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma non
poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!
credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
chiamerò direttamente le guide alpine.
a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!
grazie lo stesso...
a me piace andare in "montagna"... piace andare a fare snowboard e molti
miei amici vanno a fare ghiacciai e anche speleo....
> la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma non
> poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!
so' cosa significa portare del peso sulle spalle e so' anke cosa significa
SALVARE VITE.... oddio persone in pericolo di morte non ne ho mai
salvate... pero' questo "caso" mi fa' venire in mente un'pisodio capitato
tempo fa' di cui parlero' piu' in basso...
> credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
> chiamerò direttamente le guide alpine.
ke ti diranno ke le frequenze radioamatoriali sono riservate ai radioamatori
e ke le freq.del soccorso alpino sono RISERVATE agli operatori del soccorso
alpino
> a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
> forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!
PRENDERE.... cosa significa?... "non c'è campo"? guarda ke il CB non
funziona mica come un GSM... e tanto meno un VHF... oddio con un VHF
puoi dire ke "non arrivi al ponte".... e non è detto che ci siano ponti
ovunque in mezzo alle "pareti rocciose"
Comunque quello che dicevo che mi ricordava questo thred è l'alluvione
accaduta tempo fa'.... dove ci sono state "liti" qui sul newsgropu circa
il fatto o meno da parte di radioamatori regolarmente patentati e dotati di
licenza di utilizzare apparecchiature radioamatoriali disponibili nei locali
di una prefettura al posto della "stazioncina della FIR-CB"...
il succo è che se ci sono FREQUENZE RISERVATE e o cmq OPERATORI ADIBITI
AD UTIILIZZARLE il semplice fatto di dare il "permesso" a chi ne senta in
necessita' di utilizzare tali frequenze bhe' porterebbe ad un degrado del
servizio... nel senso che ci potrebbero essere "falsi allarmi" ecc. ecc.
per cui ci dovrenno essere delle "procedure" di verifica di tali falsi
allarmi che porteranno ad un ulteriore "rallentamento" del servizio di
soccorso.....
Una cosa "fattibile" è creare una frequenza di "ascolto" sulla banda
radioamatoriale per le emergenze in montagna.... così da SPERARE che ci sia
sempre qualche buon OM che lascia i suoi apparati accesi in ascolto su tale
frequenza... o, ancora meglio, un operatore del soccorso alpino ADIBITO
all'ascolto su tale frequenza nelle localita' a rischio.
Saluti,
iw1rel Op. Alberto
> grazie lo stesso...
>
>
Meditateci un po' su e poi semmai riprendete quest'inutile polemica.
--
Giulio IZ1ASP
http://web.tiscalinet.it/iz1asp
Il vero indirizzo e-mail sta sul sito web
Giulio IZ1ASP <aldi...@glispammer.org> wrote in message
Qf9i7.12965$%a4.5...@news.infostrada.it...
--
Per.Ind.Lorenzo Ronchietto.
"Lorenzo Ronchietto" <cen...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:pboi7.16487$%a4.6...@news.infostrada.it...
--
Per.Ind.Lorenzo Ronchietto.
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Sembra una proposta ragionevole che mi vede d'accordo, considerato il fatto
che in montagna i rifugi hanno una concentrazione abbastanza elevata,
soprattutto negli areali di maggior richiamo per gli alpinisti
(Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Adamello, Cevedale per citarne alcuni)
Esiste quindi la possibilita concreta di poter contattare uno tra i tanti
rifugi sparsi lungo l'arco alpino
tramite un apparecchiatura portatile con potenza limitata (5W) a patto che
il rifugio
sia munito di un apparato ricevente con una buona antenna fissa.
Il problema principale rimane comunque sulla frequenza da adottare : il
ministero delle comunicazioni
parla ben chiaro in merito : solo coloro muniti di patente di radioamatore e
relativa licenza
o di patentino CB possono trasmettere segnali nell'etere. L'unica eccezione
sono gli apparati LPD,
che generalmente non superano i 10mW di potenza e che non richiedono
autorizzazione di sorta,
i quali pero sono inadatti per le esigenze del caso, data la loro modesta
potenza di emissione.
In definitiva, la possibilita di adottare una frequenza "libera" per
l'eventuale uso di richiesta d'aiuto
dovrebbe ricadere in frequenze "radioamatoriali" o, al limite "civili" (43
Mhz), salvo permesso
e concessione del ministero delle telecomunicazioni a tale servizio, su
tutto il territorio.
L'unica incognita che ne deriva e a che uso andrebbe incontro tale
frequenza, visto e considerato il fatto che chiunque puo accedervi.
Iw2LUS Stefano
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Ripeto, se tutti i tentativi sulle bande OM sono andate a vuoto. Ma per la
mia esperienza almeno nelle Alpi Giulie sono sempre riuscito ad agganciare
qualche ponte radioamatoriale e a trovare qualcuno. Quindi portatevi dietro
un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto molto di
più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare l'esama
edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola. Il possesso è
consentito a tutti, l'uso solo a chi ha la patente. Nelle condizioni di
normale attività. In emergenza nessuno credo vi impedirà di accenderlo.
Poi è sempre consentito l'ascolto a tutti con una licenza SWL che viene
concesa senza esame. Così chi non ha la patente può comunque imparare le
usanze de radioamatori e non creare disordine quando chiamerà soccorso.
Sarebbe molto bello se si potesse creare qualcosa tipo il beacon che si usa
per le escursioni d'alpinismo invernale per ritrovare gli escursionisti
sotto le valanghe. Ne ho avuto uno per le mani e lavora intorno ai 450 kHz.
Ma questo serve solo per operazioni di ricerca quando c'è già stato un
allarme.
Manca molta normativa in merito e in montagna con certezza servirebbe
quanche sistema di chiamata di soccorso. Oggi tra l'altro non è neanche
impossibile identificare il chiamante in modo univoco e quindi punire
evenutali falsi allarmi o scherzi.
In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche ed un
elenco dei ponti della zona. Più complicato sarebbe cercare e trovare le
freq. in uso non radioamatoriali per ogni sigola zona.
73! Nicola
--
Posted from mailrelay3.inwind.it [212.141.54.103]
saluti Viki, ( IW1EVR)
"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:obmjotkq895mvvitr...@4ax.com...
> On Sun, 26 Aug 2001 18:15:24 GMT, you wrote:
>
> >> ad una valle stretta. Funzionano bene anche dove non si riescono ad
usare
> >> CB, VHF amatoriali, VHF professionali e telefonini terrestri. Non
costano molto di più di un
>
> io non capisco una mazza di radio (e non solo di radio, direte :), ma
> da profano mi chiedo una cosa: ma perche' non c'e' una frequenza
> libera per usi civili da parte degli hobbisti o di chiunque altro
> abbia voglia di comunicare via radio, senza dover per forza diventare
> radioamatore?
>
>
> --
> _______________________________________________________________
>
> HAI UN SITO INTERNET?
> LA NUOVA LEGGE SULL'EDITORIA MINACCIA ANCHE TE!
> Fai sentire la tua voce!
> http://snail.utenti.org
>
io sono d'accordo con te.
> o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive di
> chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!
forse è questo il punto.
"OyoOyo" <oyo...@inwind.it> wrote in message
news:9md9ef$nkb$1...@nreadA.inwind.it...
> "Filippo Gatti" ha scritto nel messaggio
> news:01bi7.13729$%a4.5...@news.infostrada.it.
cut
> > o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive
di
> > chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!
>
> forse è questo il punto.
i radioamatori non c'entrano nulla in quanto le frequenze del soccorso
alpino NON sono all'interno delle bande assegnate ai radioamatori....
documentarsi prima di scrivere scemenze
ciao dario
--
...."io sono nato pronto"...
Jack Burton in
"Grosso guaio a Chinatown"
Egregio sig. Filippo. Si rilegga il mio messaggio con più cura.
Non ho mai parlato di una rete gps. Una rete GPS (Global Positioning
System) è cosa ben diversa dalle reti Iridium e Globalstar.
Iridium e Globalstar sono semplicemente reti TELEFONICHE.
L'utilizzo di un telefono satellitare di questa generazione è "fool-proof"
esattamente come quello di un comune telefonino GSM: accendere,
digitare il numero sulla tastiera (115 o 118 nel nostro caso), premere
il pulsantino verde parlare. Niente di particolarmente difficile.
http://www.elsacom.com per saperne di più sull'argomento.
Un telefonino satellitare della Telit costa 775 Euro, non mi pare una
cifra eccessiva per una cosa che può salvare la vita di un essere
umano.
[ci tengo a precisare che non lavoro per Elsacom o Elsag e non sto
cercando di vendervi telefonini satellitari :-)]
> o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive di
> chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!
I radioamatori hanno in esclusiva solo alcune frequenze assegnate da leggi
internazionali e nazionali. Punto e basta.
Il thread originale parlava di trasmettere abusivamente (e qui sottolineo
abusivamente) sulle frequenze del soccorso alpino, che appartengono
appunto al solo soccorso alpino. Se un radioamatore trasmettesse
su quelle frequenze finirebbe in galera come chiunque altro.
> non pensa che avere una radio che copre le frequenze delle guide alpine o
> della croce rossa non sia il modo più facile o diretto per ottenere
> soccorso? anche perchè è raro trovare ancora persone in ascolto sulle
varie
> frequenze...
La mia esperienza di radio mi porta a non pensarla così. Se chiunque potesse
usare le frequenze del 118 o del soccorso alpino sarebbe solo un macello
e le frequenze diventerebbero inutilizzabili tra rutti, pernacchie,
bestemmie,
falsi allarmi e scherzi di pessimo gusto.
--
Dott.Ing. Giulio Maselli IZ1ASP
Io dichiaro apertamente di non avere risposte certe alle domande che ho
posto, so solo che avendo patente, licenza e nominativo, posso essere
facilmente identificato da un altro OM a cui posso chiedere soccorso.
Chi ha scritto che i radioamatori pensano di possedere delle frequenze
esclusive e "gli altri che crepino pure!!", per me farà bene a pensarci
su.
Ciao. Flavio IV3IUY.
Sono molto contento della tua risposta, chi conosce la tua esperienza
non potrà far altro che concordare.
Ciao. Flavio IV3IUY.
Questo e' un thread ricorrente, d'estate: Giulio, mi sa' che e' un altro
candidato per le FAQ! :-)
Sintetizzero' il mio pensiero.
Ci sono attivita' umane che richiedono una certa competenza per essere
fatte bene, efficacemente e senza pericolo per se' e gli altri:
l'escursionismo in montagna e le trasmissioni radio sono tra queste. Chi
non ha sufficiente esperienza di montagna *si astenga* dall'andarci
senza l'accompagnamento di persone esperte ed una adeguata attrezzatura.
Chi non ha competenze in materia di trasmissioni radio *si astenga* dal
buttare via denaro per comperare apparati, *si astenga* dal pensare che
il solo possesso dell'apparato possa salvare delle vite o anche solo
essere di aiuto nel soccorso, soprattutto *si astenga* dall'usarle se
non sa che cosa fa, perche' il rimedio potrebbe essere peggiore del
male.
Quella guida alpina aveva un apparato omologato, chiamava su una
frequenza prestabilita, da un luogo e con antenne e potenze ottimizzate
da personale esperto per rendere la comunicazione stabile e sicura verso
il centro di soccorso.
Quella stessa guida alpina, con quella stessa radio, non necessariamente
avrebbe potuto stabilire il contatto con l'elisoccorso o con il rifugio
da qualunque altro punto della montagna.
Non si tratta di sterile e futile "gelosia" delle proprie frequenze, ma
di semplice consapevolezza dei limiti del mezzo e, allo stesso tempo,
delle competenze necessarie per usarlo al meglio.
--
73 de Roby IZ3CYN
Visita http://digilander.iol.it/hamweb/, il sito che ti aiuta a
diventare radioamatore!
Su questo non ci piove. Pero' ritengo che sia riduttivo limitarlo a
"radio si', radio no".
Con le moderne tecnologie e' possibile rintracciare un'auto quasi
dovunque, possibile che non si possa arrivare ad un sistema
ragionevolmente sicuro per aumentare la sicurezza in montagna?
Forse non e' un mercato allettante come quello dell'auto... :-(
Tra l'altro: non ho mai sentito parlare di "sicurezza attiva", volta a
ridurre gli incidenti anziche' a porvi rimedio.
*Tutti* quelli che vanno in montagna se ne preoccupano? Vuole essere uno
stimolo, non una polemica, ovviamente.
> Nel moneto dell'emergenza però io rischierei anche una qualche
sanzione o
> sequestro pur di salvare una vita, se non ho altre possibilità,
E anche qui non ci sono dubbi.
...... e così
> proverei a trasmettere prima su qualche ponte radioamatoriale (dove
> tuttalpiù disturbo qualche QSO) e in extremis sui ponti della
protezione
> civile/forestale, soccorso alpino, 118.
Avrei solo il dubbio che l'eventuale "non radioamatore" sia
effettivamente in grado, tecnicamente, di farlo efficacemente.
E pensa un po' se le frequenze del soccorso alpino, della forestale, del
118 fossero maggiormente conosciute che non ora: siamo sicuri che il
gran casino che ne deriverebbe sarebbe davvero un buon prezzo da pagare?
Io penso di no.
> ........... Quindi portatevi dietro
> un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto
molto di
> più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare
l'esama
> edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola.
Non ne sarei cosi' sicuro: credo che, in questo caso, l'autorizzazione
valga per la detenzione *presso il domicilio*.
................>
> In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche
ed un
> elenco dei ponti della zona.
Questo e' comprensibile, e credo che lo facciamo in molti.
Ma e' diverso dal pensare che *chiunque* possa farne buon uso.
Sintetizzero' il mio pensiero.
---------------------------------------
Permettimi 2 parole :
L'esigenza (presunta o tale, legittima o illegittima) di possedere un
apparato
del genere non e quella di poter prestare dei soccorsi, o intervenire
(magari in modo assolutamente fuori norma e anacronistico)
ai soccorsi, ma e quella di poter avere un mezzo utile ed efficace per
poter avvisare e chiamare tempestivamente chi di dovere per poter
prestare i soccorsi adeguati alla persona/e infortunata.
L'ambiente montano, soprattutto ad alta quota esula la capacita di trasporto
e persino la possibilita di avere dei servizi di comunicazione vicini.
Chiunque abbia fatto un po di alpinismo, sa che in quota, le possibilita di
trasporto
o intervento senza un mezzo di comunicazione adeguato risultano minime se
non nulle.
Non parlo della gita domenicale, ma mi riferisco alle escursioni
alpinistiche
che portano l'alpinista in luoghi di difficile accesso, nei quali muoversi
rapidamente
risulta impossibile per la conformazione naturale del terreno.
Quattro, cinque e a volte sei ore di marcia per portarsi in luoghi in quota
riducono
notevolmente la possiblita di un ritorno rapido e agevole per dare
l'allarme,
soprattutto per la conformazione e natura del terreno percorso (roccia e
ghiaccio)
Salvo restando che le frequenze adibite ai soccorso devono rimanere di
esclusiva
competenza degli enti prefissi a tale servizio, l'idea di una frequenza di
"soccorso"
in alta montagna forse non sarebbe forse il peggiore dei mali.
Considerando anche il fatto che gente che si sottopone a ore di marcia,
difficilmente ha nella mente la malsana idea di divertirsi alle spalle degli
enti di soccorso.
Nella speranza che questo mio post non dia adito a malintesi, porgo
Cordiali Saluti
Iw2LUS Stefano
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Cmq l'idea del sistema satellite Globastar e vari č ottima, in effetti
secondo me i costi sono ancora un'po altini ma una vita non ha prezzo. Anche
se dovrebbe esistere un servizio specifico con apparati magari piů piccoli e
leggeri principalmente per il soccorso con il minimo di funzioni in modo da
limitare il prezzo.
Mirko
Non vorrei polemizzare ma :
"Nicola IV3WHU" <iv3...@qsl.net> ha scritto nel messaggio
news:00a401c12ee7$48535b30$078011ac@defender...
> Il problema dell'emergenza in montagna è serio, non potete scerzarci su
come
> si trattasse di fare la spesa al supermercato. Quindi a chi risponde anche
> con maleducazione ad Andrea, io replico dicendo che è meglio che la
prossima
> volta non faccia nemmeno lo sforzo di scrivere l'email se non ha niente di
> utile da dire.
mi trovi sostanzialmente d'accordo ma su questo argomento non mi va di
scherzare
> Fermo restando le leggi italiane per l'uso delle frequenze, è chiaro che
> l'unica possibilità che abbiamo è di usare freq. radioamatoriali, con
> licenza. Per essere rigorosi chi non ha la licenza l'unica cosa sicura che
> può fare è usare un telefono satellitare.
esistono dei canali in banda 43 MHz (concessione e sei in regola ) ed 432
MHz (lpd )
> Nel moneto dell'emergenza però io rischierei anche una qualche sanzione o
> sequestro pur di salvare una vita, se non ho altre possibilità, e così
> proverei a trasmettere prima su qualche ponte radioamatoriale (dove
> tuttalpiù disturbo qualche QSO) e in extremis sui ponti della protezione
> civile/forestale, soccorso alpino, 118.
come radioamatore ti risponderei senza problemi, senza denunce, se e' VERA
EMERGENZA e' un OBBLIGO !
come dipendente del 118 ti rispondo che forse non sai e non ti accorgi di
quanti ponti riesci ad eccitare trovandoti in altura e potresti veramente
intralciare una Vera EMERGENZA gia in corso. Oltretutto la taratura ( leggi
deviaz. ) dei portatili radioamatoriali in commercio e' diversa (cioe' piu'
larga ) e nonostante l'orecchio allenato si riesce ad interpretare una
parola su cinque, e male anche quella e come si riesca a gestire una
chiamata in tali condizioni e' tutto dire...
>
> Ripeto, se tutti i tentativi sulle bande OM sono andate a vuoto. Ma per la
> mia esperienza almeno nelle Alpi Giulie sono sempre riuscito ad agganciare
> qualche ponte radioamatoriale e a trovare qualcuno. Quindi portatevi
dietro
> un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto molto di
> più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare l'esama
> edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola. Il possesso è
> consentito a tutti, l'uso solo a chi ha la patente. Nelle condizioni di
> normale attività. In emergenza nessuno credo vi impedirà di accenderlo.
1) - non datelo ai bambini per giocarci...( e' gia' successo !!!!! ha
continuato a mandarlo in trasmissione per una mezz'ora mentre avevamo una
EMERGENZA in corso ).
2 ) - non continuate a " pizzicare " il ponte per provare se prende !
(succede, succede ! )
> Poi è sempre consentito l'ascolto a tutti con una licenza SWL che viene
> concesa senza esame. Così chi non ha la patente può comunque imparare le
> usanze de radioamatori e non creare disordine quando chiamerà soccorso.
la licenza SWL permette solo ricevitori non ricetrasmettitori e ascolto solo
sulle bande radioamatoriali ( informarsi )
>
> Sarebbe molto bello se si potesse creare qualcosa tipo il beacon che si
usa
> per le escursioni d'alpinismo invernale per ritrovare gli escursionisti
> sotto le valanghe. Ne ho avuto uno per le mani e lavora intorno ai 450
kHz.
> Ma questo serve solo per operazioni di ricerca quando c'è già stato un
> allarme.
sperando di non doverlo mai usare ( Ha una portata troppo limitata = pochi
metri )
> Manca molta normativa in merito e in montagna con certezza servirebbe
> quanche sistema di chiamata di soccorso. Oggi tra l'altro non è neanche
> impossibile identificare il chiamante in modo univoco e quindi punire
> evenutali falsi allarmi o scherzi.
forse sarebbe opportuno sensibilizzare i gestori dei rifugi all'acquisto ed
impianto di un apparato sui 43 MHz (servizio che darebbero in piu' agli
escursionisti/clienti ed in regola con la normative vigenti )
>
> In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche ed
un
> elenco dei ponti della zona. Più complicato sarebbe cercare e trovare le
> freq. in uso non radioamatoriali per ogni sigola zona.
>
www.comunicazioni.it sito del Ministero e trovi tutto cio' che cerchi
spero di non aver polemizzato ma aver informato ! ciaoooo
> Posted from mailrelay3.inwind.it [212.141.54.103]
> via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
73 Berto
>questa mi sembrerebbe una bella via...
>Perche' non pensare a un aggeggio solo per lanciare >l'allarme, magari
>con dei codici o simboli per comunicare la gravita' >dell'incidente
>ecc.?
>Ho detto una fesseria?
No sottoscrivo pienamente!
Ciao
Mirko
Sono (stati i 43) utilizzati anche nel volo libero (parapendio
e deltaplano), i 43 si sono sempre rivelati pesanti (come un telefono
satellitare) e inefficienti (per portata a dispetto della potenza, anche
5W, e durata delle batterie, a causa della potenza); ottime le 433 per
portata (a dispetto dei soli 10mW di potenza, ho raggiunto anche i 5km
ottici aria-terra) e durata delle batterie (tre stilo alcaline durano una
vita, rendendo quasi inutile l'uso di ricaricabili).
>Il problema è che
, a parte forse i 433 Mhz , sull' altra banda è
>abbastanza difficile
trovare all' ascolto qualcuno , si tratterebbe , al >limite, di dotare e
coordinare i rifugi di un ricevitore predisposto su >di una freq. di queste
bande, diveramente non avrebbe
>senso.
Basterebbe arrivare ad un
"canale di emergenza di fatto" (con i canali a 25khz se ne hanno 69 a
disposizione); d'altra parte e' d'uso che il gestore del rifugio ti chieda
dove vai, rendendo pratica la portata e l'identificazione di una richiesta
di soccorso.
Ciao.
Paolo
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
Il 27 Ago 2001, 13:01, "Viki" <nospa...@libero.it> ha scritto:
>Ci sono , sono state date in concessione apposite bande per l' uso
>civile senza la necessità del patentino:
>una sui 43 Mhz e l' altra con gli LPD sui 433 MHz , di conseguenza ci
>sono sul mercato parecchi apparati molto compatti.
Sono (stati i 43) utilizzati anche nel volo libero (parapendio e
deltaplano), i 43 si sono sempre rivelati pesanti (come un telefono
satellitare) e inefficienti (per portata a dispetto della potenza, anche 5W,
e durata delle batterie, a causa della potenza); ottime le 433 per portata
(a dispetto dei soli 10mW di potenza, ho raggiunto anche i 5km ottici
aria-terra) e durata delle batterie (tre stilo alcaline durano una vita,
rendendo quasi inutile l'uso di ricaricabili).
>Il problema è che , a parte forse i 433 Mhz , sull' altra banda è
>abbastanza difficile trovare all' ascolto qualcuno , si tratterebbe , al
>limite, di dotare e coordinare i rifugi di un ricevitore predisposto su
>di una freq. di queste bande, diveramente non avrebbe
>senso.
Basterebbe arrivare ad un "canale di emergenza di fatto" (con i canali a
opera sulla frequenza di 121.5 MHz Search and Rescue (SAR), nel sito
svizzero indicato piu' sotto viene venduto a 248 (immagino franchi svizzeri,
ad oggi circa 317.000 lire); emette un segnale localizzabile ricevibile dai
35 ai 110 km di distanza (dipende dall'altezza dell'aeromobile che lo
riceve) per un tempo che varia da 6 a 24 ore (dipende dalla temperatura).
Non so se la legislazione ne consenta l'uso libero. Magari esiste anche
qualcosa di meglio.
Ciao.
Paolo
http://www.lamouette.com/accesso1.html (inglese)
http://www.deltaplane.ch/deltaplane/Pages/instr.html (francese)
http://www.flytec.ch (produttore/distributore, forse)
--------------
FLYTEC S.O.S.1 LOCATOR BEACON AND YOU'LL NEVER BE LOST !
The new system provides a high level of safety in all weather- and
visibility- conditions. It is smaller than a pack of cigarettes and very
light. The low cost waterproof crash-tested and fire-resistant unit
transmits on the international distress channel 121.5 Mhz, used by
international search and rescue services. The beacon is automatically
activated when a person falls into the water. The unit has an optical
transmitter indicator and an inbuilt test facility. It is compatible with
existing search and rescue services.
Specifications
Frequency 121,5 MHz
Range 35 Km for helicopters at 2000ft
110 Km for aircraft flying at high altitude
Temperature range -10° C +60° C
Endurance Minimum 6 hours at -10°C
Normal 12 - 24 hours
Dimensions 73 x 70 x 29 mm
Weight 180 g, 9V battery included
Meets the european Telecom Standard ETS 300-152
--------------
"Mirko (Sweitzer)" <alpi...@supereva.it> ha scritto nel messaggio
news:9mg963$3lh0$1...@stargate1.inet.it...
No, ma anche questo sistema , potenzialmente esiste : è ancora legato all'
uso radioamatoriale
ed è in via di coordinazone e sviluppo si chiama APRS , negli Stati Uniti è
molto sviluppato e funziona molto bene da alcuni anni.
Personalmente lo sto sperimentando da circa 1 anno , cmq il tutto è legato
ad un ricetrasmettitore con funzioni dedicate ( già in commercio) e un GPS
( di nuovo ! ) .
Se interessa l' argomento : http://www.aribg.it
Viki.
> Permettimi 2 parole :
> L'esigenza (presunta o tale, legittima o illegittima) di possedere un
> apparato
> del genere non e quella di poter prestare dei soccorsi, o intervenire
> (magari in modo assolutamente fuori norma e anacronistico)
> ai soccorsi, ma e quella di poter avere un mezzo utile ed efficace per
> poter avvisare e chiamare tempestivamente chi di dovere per poter
> prestare i soccorsi adeguati alla persona/e infortunata.
Certo, questo era chiaro.
> ..................
> Non parlo della gita domenicale, ma mi riferisco alle escursioni
> alpinistiche
> che portano l'alpinista in luoghi di difficile accesso, nei quali
muoversi
> rapidamente
> risulta impossibile per la conformazione naturale del terreno.
> Quattro, cinque e a volte sei ore di marcia per portarsi in luoghi in
quota
> riducono
> notevolmente la possiblita di un ritorno rapido e agevole per dare
> l'allarme,
Conosco la montagna, e la frequento da anni, pur non avendo mai fatto
alpinismo "impegnativo".
Proprio per questo ho sollevato quei dubbi: continuo a non essere
affatto certo che un operatore non sufficientemente preparato possa
stabilire una comunicazione affidabile, date le caratteristiche delle
frequenze VHF and up e le caratteristiche morfologiche dell'ambiente.
Non tutti i luoghi in quota consentono sufficiente visibilita' verso un
ipotetica stazione ricevente (che andrebbe allestita "ad hoc", non
potendosi affidare una chiamata di soccorso al caso).
Occorrerebbe quindi allestire una rete di ripetitori, su frequenze
dedicate, gestirli e mantenerli, addestrare operatori ed alpinisti, e
quindi evitare la diffusione e l'utilizzo indiscriminato di tali
frequenze: a fronte di molti alpinisti coscenziosi (quasi tutti quelli
che io conosco) esistono schiere di "escursionisti della domenica" che
non creerebbero altro che confusione, cosi' come fanno con le nostre fre
quenze e con i ripetitori civili.
> ..........
> Salvo restando che le frequenze adibite ai soccorso devono rimanere di
> esclusiva
> competenza degli enti prefissi a tale servizio, l'idea di una
frequenza di
> "soccorso"
> in alta montagna forse non sarebbe forse il peggiore dei mali.
No, anzi. Ma alle condizioni che ho esposto prima. Quindi non si parla
piu' di bibanda si'/bibanda no, LPD si'/LPD no, e cosi' via, ma di una
rete specifica ed organizzata. Il discorso cambia. Se lo si fara', credo
che gli appassionati alpinisti ne trarranno grande vantaggio.
> Considerando anche il fatto che gente che si sottopone a ore di
marcia,
> difficilmente ha nella mente la malsana idea di divertirsi alle spalle
degli
> enti di soccorso.
No, loro no...
Vedi sopra.
>
> Nella speranza che questo mio post non dia adito a malintesi, porgo
> Cordiali Saluti
No, affatto. Sei stato chiarissimo ed equilibrato.
Ciao.
--
73 de Roby IZ3CYN
Visita http://digilander.iol.it/hamweb/, il sito che ti aiuta a
diventare radioamatore!
Esatto, forse o qui ci sono molti esperti radioamatori , dal fisoco
eccezionale, oppure molti non sono mai saliti oltre i 3000m a piedi !
Mi spiego meglio, facendo un esempio pratico, gita in cima adamello 3554 m.
si parte in macchina in val di genova, si arriva sempre a circa 1500 m si
parcheggia, si sale al rifugio mondrone 2400 m in 3 ore, si pranza, si
arriva al ghiacciaio, all'inizio, perchè è il più esteso d'europa,
praticamente immenso, in circa 1,5 h ci si imbraga cordata, ramponi, e si
parte verso il rif lobbia alta in altre tre ore di ghiaccio e si arriva a
circa 3200 m e qui il fiato incomincia a mancare, se si hanno ancora energie
si fa la lobbia alta in 1,5 h a/r altrimenti si dorme in rifugio. alle 5 del
giorno dopo si parte per cima adamello altre 4 h poi si inizia a scalare e
si arriva su in circa 20 min poi si ritorna...
Tutto questo per farvi capire che non è un gioco, e che non si va a fare una
perenda in un parco.
qui il fiato e la stanchezza si sentono, quasi non si riesce a parlare con
quello davanti, se fa molto freddo e tira vento, e l'idea di fare uno
scherzo al prontosoccorso non è mai venuta a nessuno e mai verrà in queste
situazioni.
se succede qualche cosa di grave, si contatta il rifugio x chiedere aiuto, e
poi ci pensa il gestore a contattare l'elisoccorso, e saranno poi loro a
salvare l'infortunato...
noi non siamo i dottor Green di E.R.
Ognuno ha il proprio lavoro.
Io la radio l'ho presa, mi farò spiegare da qualche radioamatore come si fa
ad usarla, ma solo per comunicare con i rifugi, le varie storie dei ponti
ecc... ma solo per questo ruolo, l'ho presa.
spero che anche voi potiate aiutarmi a capire come si usa.
e mi spiace che sia saltata fuori una tale discussione, io avevo fatto una
domanda molto semplice, e non mi sarei mai immaginato una esplosione del
genere !
Andrea
Come ho scritto sul post + sopra e dalla replica di Paolo, queste 2 bande
sono ad uso civile
e non richiedono patenti , si tratta solo di vedere quali delle due bande
abbia una "resa" migliore per l' uso che se ne andrebbe a fare (alpinismo
ecc.) .
Gli apparati LPD ( non si tratta di una sola freq. , ma di una banda
utilizzabile che và da 433.000 a , se non erro, 433.775 Mhz)
Sono molto compatti (come un cellulare) e nonostante la potenza limitata per
legge a 10 mW,
possono avere , se ci si trova a non avere ostacoli ( es. in quota) una
propagazione fino
a 10-20 Km, oltretutto hanno un costo abbastanza contenuto ( dalle 150.000
alle 200.000).
C' è da dire che questa banda è stata data in concessione anche per
applicazioni tecniche varie
(anitifurti , radiocomandi di tutti i generi ecc.) : ( , purchè
rispettino il limite dei 10 mW di uscita.
Viki (iw1evr)
Mi auguro che tu non riceva dei controlli dalle forze dell'ordine,
auguri!
Flavio IV3IUY.
Lavora su gamme di frequenza diversa 43 mhz (24 canali) e 433-434 mhz (69
canali):
le 43 possono essere utilizzati per impieghi civili: sport, sicurezza
impianti a fune, protezione civile, ecc. con canali dedicati allo scopo (es.
le associazioni sportive ne possono usare 4), bisogna fare denuncia di
inizio attivita' circostanziata (es. appartenente alla tale associazione
sportiva gia' licenziataria) e pagare da 5.000 all'anno in su (a seconda
dell'uso)
le 433 (lpd) seguono la stessa normativa dei CB, quindi tutti gli usi che si
vuole (basta fare la denuncia di inizio attivita' al ministero delle
comunucazioni, ex-PT, e pagare 15.000 lire all'anno)
Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza vissuta nel
volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno una
portata inferiore.
Ciao.
Paolo
Penso (gli amici radioamatori che stiamo scocciando potranno essere piu'
precisi):
- per effcienza delle antenne, la cui lunghezza e' rapportata alla lunghezza
d'onda (sono frazioni: normalmente 1/4, 1/2, 5/8) che e' inversamente
proporzionale alla frequenza: nel caso delle 43 siamo sui 5 metri mentre per
le 433 siamo sui 70 centimetri, nel caso di apparati portatili deve essere
considerato;
- per qualita' costruttiva, le 433/LPD hanno un mercato piu' vasto: le 43
non so se hanno mercato fuori dall'Italia (infatti sembrano perlopiu'
adattamenti di vecchi progetti CB), mentre le 433/LPD seguono normative
internazionali e la costruzione e' piu' moderna (la tecnologia sembra quella
dei cellulari) e il consumo di batteria ne risente (vista anche la potenza)
una 43 ti "prosciuga" rapidamente le ricaribili, in una 433/LPD riesci a
dimenticare quando hai sostituito le alcaline
> Scusa la zucconaggine, ma ancora non ho capito i vantaggi e gli
> svantaggi tra le due scelte...
Le 43 possono essere valide per situazioni come la protezione civile, i
circoli nautici, ecc.: dove una stazione base alimentata a 220 e con
un'antenna efficiente trasmette a tutti gli apparati mobili, le 433/LPD
possono essere pensate per un uso solo portatile (poco ingombranti,
efficienti per portata e batteria).
>
> Facciamo un caso pratico: io userei le ricetrasmittenti perlopiu' in
> montagna (escursionismo) e sul lavoro (riprese video): spesso capita
> di riprendere dei soggetti a una distanza considerevole. A volte
> devono fare dei movimenti prestabiliti per "esigenze di scena", pero'
> spesso e' molto difficoltoso impartire gli ordini a voce (es.
> spostati a destra, piano, accelera, cammina alla tua sinistra..),
> specie se a grande distanza o perche' nascosti da dossi, costruzioni
> ecc, ed e' pressoche' impossibile dare direttive circostanziate.
>
> Quindi?
>
Ciao.
Paolo
AGH ha scritto:
> Quindi?
Alessandro le LPD sono quelle che abbiamo io e il rafa, non le hai viste quando
siamo stati in giro ?
Bye,Claudio
Ritornando al discorso delle radio radamatoriali: il fatto che
l'accesso a determinate bande sia riservato a chi e' in possesso di
una licenza rilasciata dal Ministero delle Tlc (o Comunicazioni?) solo
dopo aver sostenuto un esame di radiotecnica ed eventualmente uno di
telegrafia, non e' cosi' tanto per opprimere il povero cittadino che
ha bisogno di quelle bande per i propri comodi, non importa quali
siano questi comodi (ti dice nulla "Il fine non giustifica i mezzi"?),
bensi' perche' e' necessario che chi opera su queste bande deve sapere
quello che fa, i danni che potrebbe arrecare ad altri utilizzatori e
via dicendo, ma mi pare che tu questo non sia intenzionato a capirlo.
Io invece capisco l'esigenza di avere un contatto radio assicurato per
le emergenze, ma visto che questa cosa non c'e', non trovo per nulla
giustificato questo tuo modo di arrangiarti molto "all'italiana",
quale sara' il prossimo passo? prendersi una bella radio VHF in banda
areonautica per chiedere soccorso agli aerei? tanto loro da lassu'
hanno una portata radio sconfinata, bella idea no?
Ch.
scusami, potresti scrivermi via e-mail ?
arturo...@libero.it
Art, IK7JWY / IU7M
www.qsl.net/ik7jwy
"Paolo" <paolo.r...@libero.it> ha scritto nel mess.
news:Gu7j7.68620$TS4.4...@news2.tin.it...
> "AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
> news:4aupotkhpf1u3kumh...@4ax.com...
> > On Wed, 29 Aug 2001 13:47:55 +0200, you wrote:
> >
> > >Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza vissuta
> nel
> > >volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno una
> > >portata inferiore.
5 Watt ? sei ottimista !, forse 2,5 e' piu' realistico.
cut
> - per effcienza delle antenne, la cui lunghezza e' rapportata alla
lunghezza
> d'onda (sono frazioni: normalmente 1/4, 1/2, 5/8) che e' inversamente
> proporzionale alla frequenza: nel caso delle 43 siamo sui 5 metri mentre
per
> le 433 siamo sui 70 centimetri, nel caso di apparati portatili deve essere
> considerato;
> - per qualita' costruttiva, le 433/LPD hanno un mercato piu' vasto: le 43
> non so se hanno mercato fuori dall'Italia (infatti sembrano perlopiu'
> adattamenti di vecchi progetti CB), mentre le 433/LPD seguono normative
> internazionali e la costruzione e' piu' moderna (la tecnologia sembra
quella
> dei cellulari) e il consumo di batteria ne risente (vista anche la
potenza)
> una 43 ti "prosciuga" rapidamente le ricaribili, in una 433/LPD riesci a
> dimenticare quando hai sostituito le alcaline
vera l'affermazione dell'efficienza delle antenne ( anche l' LPD ha cmq
l'antennino caricato ), 43 MHz sono circa 7 metri di lungh. d'onda; il
problema batterie non dovrebbe esistere se l'apparato viene usato SOLO in
caso di EMERGENZA ( una chiamata di un alcuni minuti NON prosciuga le
batterie ) certo se viene usato per conversazioni salottiere.....
> > Scusa la zucconaggine, ma ancora non ho capito i vantaggi e gli
> > svantaggi tra le due scelte...
>
> Le 43 possono essere valide per situazioni come la protezione civile, i
> circoli nautici, ecc.: dove una stazione base alimentata a 220 e con
> un'antenna efficiente trasmette a tutti gli apparati mobili, le 433/LPD
> possono essere pensate per un uso solo portatile (poco ingombranti,
> efficienti per portata e batteria).
a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1 o
2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )
> > Facciamo un caso pratico: io userei le ricetrasmittenti perlopiu' in
> > montagna (escursionismo) e sul lavoro (riprese video): spesso capita
> > di riprendere dei soggetti a una distanza considerevole. A volte
> > devono fare dei movimenti prestabiliti per "esigenze di scena", pero'
> > spesso e' molto difficoltoso impartire gli ordini a voce (es.
> > spostati a destra, piano, accelera, cammina alla tua sinistra..),
> > specie se a grande distanza o perche' nascosti da dossi, costruzioni
> > ecc, ed e' pressoche' impossibile dare direttive circostanziate.
> >
> > Quindi?
trai le conclusioni
ciao
Forse ho esagerato, ma 4W si, avevo la Intek SY-343 (esperienze simili con
la CTE Alan HP43 Plus).
http://www.intek-com.it/catalogo/pag16.html
http://www.cte.it/cte_obj.pl?nome=ALAN%20HP%2043%20PLUS&codice=C446&tipo=C
...
> vera l'affermazione dell'efficienza delle antenne ( anche l' LPD ha cmq
> l'antennino caricato ), 43 MHz sono circa 7 metri di lungh. d'onda; il
Vero, pero' 30(cm antenna)/700(cm lunghezza d'onda)=0,04 per le 43 contro
10(cm antenna)/70(cm lunghezza d'onda)=0,14 per le 433/LPD penso contino.
> problema batterie non dovrebbe esistere se l'apparato viene usato SOLO in
> caso di EMERGENZA ( una chiamata di un alcuni minuti NON prosciuga le
> batterie ) certo se viene usato per conversazioni salottiere.....
Queste radio hanno anche la modalita' bassa-potenza (1W), per me
inutilizzabile (comunicazioni a meno di un 1km ottiche al limite della
ricezione: dalla cima alla base di una collinetta alta 300m non in mezzo al
calcestruzzo!), da qui l'aumento dei consumi (a parita' di convsersazioni).
...
> a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
> portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1
o
> 2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )
Forse abbiamo operato in situazioni diverse, io ho avuto esperienze al
contrario (in termini di portata), vero che emissioni su lunghezze d'onda
diverse hanno propagazioni diverse (frequenze basse "bucano" meno e
"rimbalzano" di piu' con una certa casualita' pero') pero' condizioni come
quelle del volo libero (da me descritte) mi sembrano assimilabili a quelle
della montagna.
Ciao.
Paolo
> (... cut ...)
> a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
> portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1 o
> 2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )
la tua affermazione mi sembra ingiustificatamente pessimistica: io con 2,7 mW ho
coperto la distanza tra Mestre e Sottomarina (poco piů di 30 km in linea d'aria)
usando antenne tutt'altro che fantascientifiche (una yagi 2° canale tv, usata in
27 MHz, che al tempo dell'esperimento erano tutt'altra cosa rispetto ad ora, ed
ovviamente *molto* puliti...). Anche in zona urbana-industriale, con edifici,
fabbriche, stazione fs e cavalcavia in mezzo, con uno stilo lungo circa 90 cm,
con gli stessi 2,7 mW, stavolta in 29,7 MHz (frequenza radiogiocattoli) ho
coperto distanze dell'ordine di 6-8 km, ma in questo caso l'antenna del
corrispondente era una 3 elementi (sulla banda giusta!). Se il ricevitore č
buono, basta poca potenza per fare molta strada.
Ciao
--
73 es 51 de i3hev, op. mario
http://digilander.iol.it/hamweb
http://digilander.iol.it/esperantovenezia
"i3hev, mario held" <mari...@libero.it> ha scritto nel
mess.news:3B8EAB1C...@libero.it...
cut
si stava parlando di portatili per escursionisti con le ant. originali; alle
stesse condizioni di certo in 43 MHz qualche Km lo fai ( per chiedere
soccorso, sempre che dall'altra parte ci sia qlc in ascolto ), con 10 mW in
Uhf ( 433 MHz ) non e' detto, (certo che se sei sulla vetta vai molto
lontano ma se sei in una valletta non fai molta distanza ). per il resto
concordo , ciao .
"Giovanni De Simone" <it9...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:3M8i7.30571$vC1.3...@news1.tin.it...
> Le bande per il soccorso alpino sono diverse VHF da 166.025 a 166.475
> UHF 446.050 a 447.450 ti allego tutte le frequenze utili spero possano
> esserti utili. Ciao de It9igr Giovanni da Palermo
>
>
>