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Contattare i rifugi ?!

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Nessuno

unread,
Aug 25, 2001, 10:35:27 AM8/25/01
to
Mi spiego meglio,
una settimana fà sono andato in adamello, e ho portato con mè oltre al mio
cellulare, anche un cb per precauzione.
la sfortuna ha voluto che trovassi un gruppo davanti a mè che aveva un tizio
conn ina gamba rotta...
il cell naturalmente non prendeva, e neanche il cb
siamo corsi al rifugio più vicino 1h
e abbiamo incontrato una guida alpina che con una radio ha chiamato
l'elisoccorso !
quella radio ha mè occorre, è troppo rischioso farne senza!
penso che si tratti di un vhf portatile, mi sbaglio?!
perchè visto che è una spesa piuttosto impegnativa vorrei essere sicuro
dell'acquisto che faccio !
mi servirebbero maggiori informazioni, visto che fra poco più di una
settimana vado in presanella
Grazie
andrea


Stefano

unread,
Aug 25, 2001, 11:26:25 AM8/25/01
to
Ciao,
Credo tu incontrerai molte difficolta per l'utilizzo di tale apparecchiatura.
mi spiego meglio :
Per poter utilizzare un apparato impropriamente detto VHF devi per lo minimo avere conseguito la licenza di radioamatore e relativa patente (idem dicasi per il CB ;-))
Gli apparati che tu hai definito VHF operano intorno alle frequenze radioamatoriali (144-146 Mhz, 430-436 Mhz) e i possessori della licenza/patentre di radioamatore sono tenuti a operare esclusivamente in tali bande.
La frequenza che la guida alpina ha utilizzato per chiamare soccorso (intorno ai 160 Mhz) e ben al di fuori di tali bande, e non e consentito in nessun modo l'utilizzo di tali bande a persone al di fuori degli operatori del soccorso alpino (nemmeno ai radioamatori, tanendo conto del piano nazionale della ripartizione delle frequenze).
Per maggiore chiarezza, ti consiglio di visitare il sito del ministero delle telecomunicazioni (www.comunicazioni.it)
 
 
Saluti
Stefano

Stefano

unread,
Aug 25, 2001, 11:28:22 AM8/25/01
to
Eliminando l'html.... :>

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Saluti
Stefano

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Fausto

unread,
Aug 25, 2001, 11:31:02 AM8/25/01
to
> quella radio ha mè occorre, è troppo rischioso farne senza!
> penso che si tratti di un vhf portatile, mi sbaglio?!
> perchè visto che è una spesa piuttosto impegnativa vorrei essere sicuro
> dell'acquisto che faccio !
--------------
E' un vhf in banda 70 Mhz....ma credo che sia una frequenza riservata al
soccorso alpino, quindi non disponibile pubblicamente... e' come se tu
comunicassi direttamentecon la polizia in caso di incidente, non credo sia
fattibile...
Oltretutto, se tutti facessero cosi' su quelle frequenze ci sarebbe un bel
caos, perche ' ci sarebbero sempre i soliti cretini...
Chidi semmai direttamente al CAI , che potrebbe darti qualche informazione
piu' precisa sul da farsi...
Ciao...

Anassimandro©

unread,
Aug 25, 2001, 11:25:18 AM8/25/01
to

Nessuno <misklur...@libero.it> wrote in message
PIOh7.6248$%a4.2...@news.infostrada.it...

> Mi spiego meglio,
> una settimana fà sono andato in adamello, e ho portato con mè oltre al mio
> cellulare, anche un cb per precauzione.
> la sfortuna ha voluto che trovassi un gruppo davanti a mè che aveva un
tizio
> conn ina gamba rotta...
> il cell naturalmente non prendeva, e neanche il cb

da quando i CB prendono ? Eh...influenza dei cellulari.....

> siamo corsi al rifugio più vicino 1h
> e abbiamo incontrato una guida alpina che con una radio ha chiamato
> l'elisoccorso !
> quella radio ha mè occorre, è troppo rischioso farne senza!

ha me serve huna pistola, è troppo rischioso farne senza (ma che vuol dire
?)

> penso che si tratti di un vhf portatile, mi sbaglio?!
> perchè visto che è una spesa piuttosto impegnativa vorrei essere sicuro
> dell'acquisto che faccio !

non puoi, è illegale. Con i soldi fattici una mangiata al ristorante.....

> mi servirebbero maggiori informazioni, visto che fra poco più di una
> settimana vado in presanella

portati un maglione pesante


> Grazie
> andrea
>

prego


IW2LLA

unread,
Aug 25, 2001, 1:13:47 PM8/25/01
to
Senza Parole ,non posso dire che abbiamo toccato il fondo perchè c'è il
rischi che qualcuno bussi da sotto!
A.

Nessuno <misklur...@libero.it> wrote in message
PIOh7.6248$%a4.2...@news.infostrada.it...

sorzatel

unread,
Aug 25, 2001, 6:22:14 PM8/25/01
to

"Nessuno" <misklur...@libero.it> ha scritto nel mess.
news:PIOh7.6248$%a4.2...@news.infostrada.it...

di sicuro era un VHF e dopo cosa vuoi ? le frequenze del rifugio,
dell'elicottero, del soccorso alpino, del'ospedale, del 118, della G. di F.,
dei Carabinieri, della Guardia Forestale, della Vigilanza
ecologica-boschiva, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, della
Guardia Costiera, della Capitaneria di Porto, Polizia Postale, ecc. ecc.
????
Vuoi un buon consiglio ? Continua con il CB mettendoti d'accordo con
qlc'uno in valle; qui da noi ( sono della zona da te citata ! ) effettuano
dei controlli e se ti beccano con il VHF ( anche spento ) senza licenza
sono guai: sequestro dell'apparato e denuncia all'autorita' giudiziaria (
reato penale ! ). Non ne vale la pena. ( sono del 118 e sia io che i miei
colleghi quando sentiamo qualcuno che invade o disturba le ns freq.
chiamiamo subito l'Escopost senza guardare chi e', perche', percosa, ecc.
(viene tutto registrato ! )).
Auguri per le tue escursioni e PRUDENZA !
Ciaoooo. :-)))
------------------------------------
Berto
e-mail: sorzate...@yahoo.it
(togliere "_nospam" per la risposta)
------------------------------------

jean-bernard.cantournet

unread,
Aug 25, 2001, 8:09:24 PM8/25/01
to
"Nessuno" ha scritto in un messagio di it.hobby.radioamatori


Ciao ! e sopratutto scusate il mio scarso italiano. sono francese.

Volevo semplicemente dire che capisco perfettamente la domanda che e stata
fatta. mi sembra legittima. Certo l'autore del messaggio non sapeva che non
e legalmente possibile per un semplice "turista" avere una VHF del soccorso
alpino.
Pero la domanda mi sembra valida : Potere avvertire i soccorsi quando si e
testimone di un incidente puo salvare vite. Che principio lo impedirebbe ?
Certo quando si va in montagna, si va prendendosi le sue responsabilita,
certo si deve far tutto per evitare l'incidente, etc etc....
Ma quando C'E un incidente e che i soccorsi in tutti i modi ESISTONO, perche
vietare un modo molto veloce di dare l'allarme ??
Altri dicono che se tutti avessero una radio del soccorso, i soliti
imbecilli farebbero casino sulla frequenza o darebbero false allarmi.
Certo. non ho dubbi. ma perche vietare qualche cosa di utile a causa di una
minorita di imbecilli ? Certe persone sono pericolose quando sono al
volante. Pero andare in auto non e vietato, perche non possiamo farne a meno
! secondo me, e la stessa cosa per la radio : e il solo modo rapido e
abbastanza sicuro per dare l'allarme in montagna.
Perche vietarla all'alpinista ?
E poi se disturba un alpinista di portarsela perche lui la montagna non la
concepisce cosi, allora non se la porta ! ma pero gli altri avranno la
scelta !

Cosa ne pensate ?

Ovviamente, il mio parere e questo perche sono stato poco tempo fa testimone
diretto di un gravissimo incidente sull'argentera, a giugno. Un' alpinista
ha scivolato su un pendio di neve. il suo compagno non lo ha ritenuto, e si
sono fermati 400m piu in basso dopo aver rimbalzato su una lunga cresta
rocciosa. ho messo piu di 3 ore per poter dare l'allarme. l'elicottero gli
ha presi 6 ore dopo l'incidente. morti. forse lo erano gia subito dopo la
caduta. forse no. con la radio, il reanimatore sarebbe stato sul posto 20 o
30 minuti dopo l'incidente, non 6 ore dopo.
Il mio modo di fare alpinismo non e cambiato tuttavia : sono sempre stato
molto prudente, bene equipaggiato e bene istruito sulle tecniche. Pero
adesso la radio c'e l'ho, perche non sopportero mai piu di essere cosi
smunito quando dovro di nuovo dare l'allarme, per me o per altri.
E vietata usarla, ma c'e l'ho lo stesso. so usarla, ho sperimentato molto, e
ormai e nello zaino, e la sola volta che funzionera, sara in caso di
incidente.

Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma sopratutto
montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve discutere.

cordiali saluti
JB

Stefano

unread,
Aug 26, 2001, 3:30:47 AM8/26/01
to
Ciao ! e sopratutto scusate il mio scarso italiano. sono francese

(...)


Pero la domanda mi sembra valida : Potere avvertire i soccorsi quando si e
testimone di un incidente puo salvare vite. Che principio lo impedirebbe ?

Nessuno
Prestare soccorsi in casi abbastanza gravi e in un ambiente in cui le
possibilita di collegamento risultano rallentate da molte ore di marcia e
d'obbligo.

Recita il D.P.R n.1214 del 05/07/1966

Art.11 - Collaborazione di radioamatori ad operazioni di soccorso.
Nel caso in cui stazioni di radioamatore ricevessero segnali di soccorso da
navi dovranno attenersi alle norme seguenti:
se la stazione è situata in località sede di Comando della Marina militare o
di un Ente portuale deve dare, con il mezzo più rapido, immediata notizia a
questi per i provvedimenti nel caso, segnalando quanto è venuto a sua
conoscenza e precisando altresì I'ora e la frequenza di intercettazione del
segnale;
se la stazione non è situata in località sede di un Comando della marina
militare o di un Ente portuale, il radioamatore, mancando altra possibilità
di rapido collegamento con dette autorità, deve cercare di collegarsi, a
mezzo della propria stazione, con altro radioamatore, possibilmente in sede
di porto importante, il più vicino alla zona in cui trovasi la nave in
difficoltà. Ottenuto il collegamento gli trasmetterà le notizie intercettate
ed inviterà il corrispondente ad inoltrare di urgenza alle autorità militari
o portuali.
Qualora il segnale di soccorso sia stato lanciato da un aeromobile, il
radioamatore deve immediatamente avvertire I'autorità aeronautica - Comando
soccorso aereo - chiamando la stazione 1 SVH.
In ogni caso, il radioamatore deve fare il possibile per continuare
I'ascolto sulla frequenza su cui ha intercettato il segnale di soccorso, per
intercettare e fornire ulteriori notizie.
È fatto comunque obbligo ai radioamatori, nei casi di cui sopra, di
informare le autorità locali di pubblica sicurezza e militari di quanto
venuto a loro conoscenza.

In questa normativa, viene specificato solo il caso in cui il radioamatore
riceva dei segnali di soccorso, e non specifica il caso in cui il
radioamatore sia spettatore della sciagura.
La norma prescrive comunque che il radioamatore debba contattare, tramite
canali RADIOAMATORIALI (ponti radio), altri radioamatori, in modo da poter
dare tempestivamente l'allarme per i soccorsi immediati.
Alcuni rifugi nell'arco alpino sono predisposti per la ricezione di segnali
di soccorso su determinate frequenze. Nel caso di impossibilita di
segnalazione su ponti radioamatoriali, l'ideale e ripiegare su tali
frequenze, in modo da lasciare libera la frequenza di soccorso (e non
occupare abusivamente le frequenze di soccorso).

Saluti
IW2LUS Stefano

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Nessuno

unread,
Aug 26, 2001, 5:21:51 AM8/26/01
to

> E vietata usarla, ma c'e l'ho lo stesso. so usarla, ho sperimentato molto,
e
> ormai e nello zaino, e la sola volta che funzionera, sara in caso di
> incidente.
>
> Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma
sopratutto
> montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve discutere.
>
> cordiali saluti
> JB

Sono perfettamente daccordo con tè, è questo l'uso che mi serve.
forse molti in questo ng non sono esperti della montagna, e non possono
capire bene.
la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma non
poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!
credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
chiamerò direttamente le guide alpine.
a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!
grazie lo stesso...


Alberto Gorni

unread,
Aug 26, 2001, 8:35:58 AM8/26/01
to

"Nessuno" <misklur...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:Pc3i7.10261$%a4.4...@news.infostrada.it...

>
> > E vietata usarla, ma c'e l'ho lo stesso. so usarla, ho sperimentato
molto,
> e
> > ormai e nello zaino, e la sola volta che funzionera, sara in caso di
> > incidente.
> >
> > Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma
> sopratutto
> > montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve discutere.
> >
> > cordiali saluti
> > JB
>
> Sono perfettamente daccordo con tè, è questo l'uso che mi serve.
> forse molti in questo ng non sono esperti della montagna, e non possono
> capire bene.

a me piace andare in "montagna"... piace andare a fare snowboard e molti
miei amici vanno a fare ghiacciai e anche speleo....

> la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma non
> poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!

so' cosa significa portare del peso sulle spalle e so' anke cosa significa
SALVARE VITE.... oddio persone in pericolo di morte non ne ho mai
salvate... pero' questo "caso" mi fa' venire in mente un'pisodio capitato
tempo fa' di cui parlero' piu' in basso...

> credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
> chiamerò direttamente le guide alpine.

ke ti diranno ke le frequenze radioamatoriali sono riservate ai radioamatori
e ke le freq.del soccorso alpino sono RISERVATE agli operatori del soccorso
alpino

> a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
> forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!

PRENDERE.... cosa significa?... "non c'è campo"? guarda ke il CB non
funziona mica come un GSM... e tanto meno un VHF... oddio con un VHF
puoi dire ke "non arrivi al ponte".... e non è detto che ci siano ponti
ovunque in mezzo alle "pareti rocciose"

Comunque quello che dicevo che mi ricordava questo thred è l'alluvione
accaduta tempo fa'.... dove ci sono state "liti" qui sul newsgropu circa
il fatto o meno da parte di radioamatori regolarmente patentati e dotati di
licenza di utilizzare apparecchiature radioamatoriali disponibili nei locali
di una prefettura al posto della "stazioncina della FIR-CB"...

il succo è che se ci sono FREQUENZE RISERVATE e o cmq OPERATORI ADIBITI
AD UTIILIZZARLE il semplice fatto di dare il "permesso" a chi ne senta in
necessita' di utilizzare tali frequenze bhe' porterebbe ad un degrado del
servizio... nel senso che ci potrebbero essere "falsi allarmi" ecc. ecc.
per cui ci dovrenno essere delle "procedure" di verifica di tali falsi
allarmi che porteranno ad un ulteriore "rallentamento" del servizio di
soccorso.....

Una cosa "fattibile" è creare una frequenza di "ascolto" sulla banda
radioamatoriale per le emergenze in montagna.... così da SPERARE che ci sia
sempre qualche buon OM che lascia i suoi apparati accesi in ascolto su tale
frequenza... o, ancora meglio, un operatore del soccorso alpino ADIBITO
all'ascolto su tale frequenza nelle localita' a rischio.

Saluti,
iw1rel Op. Alberto

> grazie lo stesso...
>
>


sorzatel

unread,
Aug 26, 2001, 10:27:33 AM8/26/01
to
"Alberto Gorni" <san...@vizzavi.it> ha scritto nel messaggio
news:9mapra$kmr$1...@fe1.cs.interbusiness.it...

>
> "Nessuno" <misklur...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:Pc3i7.10261$%a4.4...@news.infostrada.it...
> >
> > > Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma
> > sopratutto
> > > montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve
discutere.
> > >
sono nato e cresciuto in trentino con figli che fanno alpinismo ( roccia e
free climbing )

>
> > Sono perfettamente daccordo con tè, è questo l'uso che mi serve.
> > forse molti in questo ng non sono esperti della montagna, e non possono
> > capire bene.
>
> a me piace andare in "montagna"... piace andare a fare snowboard e molti
> miei amici vanno a fare ghiacciai e anche speleo....
>
non e' detto che con il Vhf tu possa eccitare qlc ponte se ti trovi in certe
valli ( esperienza )

>
> > la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma
non
> > poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!
>
> so' cosa significa portare del peso sulle spalle e so' anke cosa
significa
> SALVARE VITE.... oddio persone in pericolo di morte non ne ho mai
> salvate... pero' questo "caso" mi fa' venire in mente un'pisodio
capitato
> tempo fa' di cui parlero' piu' in basso...
>
lavoro al 118 !!!! ( ogni commento e' superfluo )

>
> > credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
> > chiamerò direttamente le guide alpine.
>
i consigli sono utili ! Si possono accettare opp. no. Suppongo tu sia
maggiorenne e vaccinato.

>
> ke ti diranno ke le frequenze radioamatoriali sono riservate ai
radioamatori
> e ke le freq.del soccorso alpino sono RISERVATE agli operatori del
soccorso
> alpino
>
vero

>
> > a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
> > forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!
>
sono ex CB e radioamatore IN3(xxx)

>
> PRENDERE.... cosa significa?... "non c'è campo"? guarda ke il CB
non
> funziona mica come un GSM... e tanto meno un VHF... oddio con un VHF
> puoi dire ke "non arrivi al ponte".... e non è detto che ci siano ponti
> ovunque in mezzo alle "pareti rocciose"
>
con i portatili del 118 ( percio' omologati ! ) a 5/6 Km non e' detto che tu
riesca ad eccitarlo il ponte ! In certe zone nemmeno con il veicolare ! >10
W ( ancora esperienza personale )

>
> Comunque quello che dicevo che mi ricordava questo thred è l'alluvione
> accaduta tempo fa'.... dove ci sono state "liti" qui sul newsgropu
circa
> il fatto o meno da parte di radioamatori regolarmente patentati e dotati
di
> licenza di utilizzare apparecchiature radioamatoriali disponibili nei
locali
> di una prefettura al posto della "stazioncina della FIR-CB"...
>
> il succo è che se ci sono FREQUENZE RISERVATE e o cmq OPERATORI
ADIBITI
> AD UTIILIZZARLE il semplice fatto di dare il "permesso" a chi ne senta in
> necessita' di utilizzare tali frequenze bhe' porterebbe ad un degrado del
> servizio... nel senso che ci potrebbero essere "falsi allarmi" ecc. ecc.
> per cui ci dovrenno essere delle "procedure" di verifica di tali falsi
> allarmi che porteranno ad un ulteriore "rallentamento" del servizio di
> soccorso.....
>
> Una cosa "fattibile" è creare una frequenza di "ascolto" sulla banda
> radioamatoriale per le emergenze in montagna.... così da SPERARE che ci
sia
> sempre qualche buon OM che lascia i suoi apparati accesi in ascolto su
tale
> frequenza... o, ancora meglio, un operatore del soccorso alpino ADIBITO
> all'ascolto su tale frequenza nelle localita' a rischio.
>
che ci siano delle leggi da migliorare e/o cambiare penso sia una cosa
scontata ma intanto le leggi queste sono e queste si devono rispettare. Non
ne sono sicuro ma non dovrebbero esserci delle frequenze in 43 MHz adibite
alle attivita' sportive, alpinismo, escursionismo, ecc.

>
> Saluti,
> iw1rel Op. Alberto
>
> > grazie lo stesso...
> >
> >

sorzatel

unread,
Aug 26, 2001, 10:27:34 AM8/26/01
to
"Alberto Gorni" <san...@vizzavi.it> ha scritto nel messaggio
news:9mapra$kmr$1...@fe1.cs.interbusiness.it...

>
> "Nessuno" <misklur...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:Pc3i7.10261$%a4.4...@news.infostrada.it...
> >
> > > Ditemi cosa pensate di tutto questo, radioamatori e montanari, ma
> > sopratutto
> > > montanari. secondo me qui c'e un vero problema di cui si deve
discutere.
> > >
sono nato e cresciuto in trentino con figli che fanno alpinismo ( roccia e
free climbing )
>
> > Sono perfettamente daccordo con tè, è questo l'uso che mi serve.
> > forse molti in questo ng non sono esperti della montagna, e non possono
> > capire bene.
>
> a me piace andare in "montagna"... piace andare a fare snowboard e molti
> miei amici vanno a fare ghiacciai e anche speleo....
>
non e' detto che con il Vhf tu possa eccitare qlc ponte se ti trovi in certe
valli ( esperienza )
>
> > la radio è un peso, e si cerca di evitare di portare pesi inutili, ma
non
> > poter salvare delle persone, pesa molto di più !!!
>
> so' cosa significa portare del peso sulle spalle e so' anke cosa
significa
> SALVARE VITE.... oddio persone in pericolo di morte non ne ho mai
> salvate... pero' questo "caso" mi fa' venire in mente un'pisodio
capitato
> tempo fa' di cui parlero' piu' in basso...
>
lavoro al 118 !!!! ( ogni commento e' superfluo )
>
> > credevo di poter ricevere dei consigli utili, invece :-(
> > chiamerò direttamente le guide alpine.
>
i consigli sono utili ! Si possono accettare opp. no. Suppongo tu sia
maggiorenne e vaccinato.
>
> ke ti diranno ke le frequenze radioamatoriali sono riservate ai
radioamatori
> e ke le freq.del soccorso alpino sono RISERVATE agli operatori del
soccorso
> alpino
>
vero

>
> > a quello che diceva di mettersi daccordo con un tizio a valle con il cb
> > forse non sà che in mezzo a pareti rocciose i cb non prendono !!!
>
sono ex CB e radioamatore IN3(xxx)
>
> PRENDERE.... cosa significa?... "non c'è campo"? guarda ke il CB
non
> funziona mica come un GSM... e tanto meno un VHF... oddio con un VHF
> puoi dire ke "non arrivi al ponte".... e non è detto che ci siano ponti
> ovunque in mezzo alle "pareti rocciose"
>
con i portatili del 118 ( percio' omologati ! ) a 5/6 Km non e' detto che tu
riesca ad eccitarlo il ponte ! In certe zone nemmeno con il veicolare ! >10
W ( ancora esperienza personale )
>
> Comunque quello che dicevo che mi ricordava questo thred è l'alluvione
> accaduta tempo fa'.... dove ci sono state "liti" qui sul newsgropu
circa
> il fatto o meno da parte di radioamatori regolarmente patentati e dotati
di
> licenza di utilizzare apparecchiature radioamatoriali disponibili nei
locali
> di una prefettura al posto della "stazioncina della FIR-CB"...
>
> il succo è che se ci sono FREQUENZE RISERVATE e o cmq OPERATORI
ADIBITI
> AD UTIILIZZARLE il semplice fatto di dare il "permesso" a chi ne senta in
> necessita' di utilizzare tali frequenze bhe' porterebbe ad un degrado del
> servizio... nel senso che ci potrebbero essere "falsi allarmi" ecc. ecc.
> per cui ci dovrenno essere delle "procedure" di verifica di tali falsi
> allarmi che porteranno ad un ulteriore "rallentamento" del servizio di
> soccorso.....
>
> Una cosa "fattibile" è creare una frequenza di "ascolto" sulla banda
> radioamatoriale per le emergenze in montagna.... così da SPERARE che ci
sia
> sempre qualche buon OM che lascia i suoi apparati accesi in ascolto su
tale
> frequenza... o, ancora meglio, un operatore del soccorso alpino ADIBITO
> all'ascolto su tale frequenza nelle localita' a rischio.
>
che ci siano delle leggi da migliorare e/o cambiare penso sia una cosa
scontata ma intanto le leggi queste sono e queste si devono rispettare. Non
ne sono sicuro ma non dovrebbero esserci delle frequenze in 43 MHz adibite
alle attivita' sportive, alpinismo, escursionismo, ecc.
>
> Saluti,
> iw1rel Op. Alberto
>
> > grazie lo stesso...
> >
contraccambio i saluti
ciao

Giulio IZ1ASP

unread,
Aug 26, 2001, 12:14:40 PM8/26/01
to
Tagliamo la testa al toro: chi vuole essere "in una botte di ferro" anche in
montagna
si compri un bel telefono satellitare Globalstar o Iridium. Sono grossi e
pesanti circa come una "stecca" CB, li può usare chiunque, funzionano anche
in fondo
ad una valle stretta. Funzionano bene anche dove non si riescono ad usare
CB, VHF amatoriali,
VHF professionali e telefonini terrestri. Non costano molto di più di un GSM
ultimo grido
pieno di minchiate inutili tipo giochini o wap.
Le telefonate sono un po' costose ma una vita umana non ha prezzo

Meditateci un po' su e poi semmai riprendete quest'inutile polemica.

--
Giulio IZ1ASP
http://web.tiscalinet.it/iz1asp
Il vero indirizzo e-mail sta sul sito web


Filippo Gatti

unread,
Aug 26, 2001, 2:15:24 PM8/26/01
to
Egregio signor giulio,
non sono d'accordo: innazi tutto provi lei, che ha chiare esperienze da
radioamatore a gestire e organizzare un eventuale chiamata d'aiuto via
gps...
io penso che sia logico aspettarsi la possibilità di utilizzare una radio,
leggera, con funzioni semplici ma che non vincolino un costo così alto di
gestione. da esperienze personali, praticando un campo dell'emergenza
sanitaria, sò che senza la radio portatile il servizio verrebbe azzoppato.
colleghi di altre regioni usano i telefonini, ma anche in città i problemi
sono troppi...
non voglio plemizzare con Lei, non ne ho alcun diritto, ma non le pare di
essere un pò troppo assoluto?
non pensa che avere una radio che copre le frequenze delle guide alpine o
della croce rossa non sia il modo più facile o diretto per ottenere
soccorso? anche perchè è raro trovare ancora persone in ascolto sulle varie
frequenze...
o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive di
chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!
io la penso così.
f.gatti

Giulio IZ1ASP <aldi...@glispammer.org> wrote in message
Qf9i7.12965$%a4.5...@news.infostrada.it...

Lorenzo Ronchietto

unread,
Aug 27, 2001, 5:13:57 AM8/27/01
to
Scsuate parlo da Profano ma sono un uomo di montagna e capisco in pieno il
problema del soccorso alpino io mi chiedo solamente una cosa, posto che ci
siano delle frequenze riservate ed irraggiungibili strettamente adibite
all'uso di soccorso (com'è giusto che sia d'altronde) mi chiedo perchè le
organizzazioni di soccorso alpino non scandaglino anche una frequenza
"libera" convenuta preventivamente nella quale ricevere richieste di
soccorso anche dai non operatori? Scusate ma se vedo uno che si rompe la
gamba in montagna posso capire che non mi posso intrufolare nelle frequenze
riservate per dare l'allarme ma sarebbe comodo poter contattare direttamente
il soccorso no? Non mi sembra che sia un gran problema in termin di
organizzazione.
se ho detto una baggianata scusatemi.


--
Per.Ind.Lorenzo Ronchietto.

Paolo

unread,
Aug 27, 2001, 5:52:39 AM8/27/01
to
temo si stiano perdendo di vista i problemi tecnici legati allle
comunicazioni radio di soccorso in montagna, spesso a causa della presenza
di ostacoli tra i due punti tra cui si vorrebbe instaurare la comunicazione
(portatile-portatile, portatile-stazione fissa, portatile-ponte ripetitore
etc. ) il livello del segnale ricevuto e' cosi' basso da risultare
inferiore al normale rumore elettromagnetico diffuso nell'atmosfera.
E allora cosa cosa fare ?
I ponti costruiti dai radioamatori spesso non sono agibili, i ponti
costruiti da TIM, OMNITEL etc. lo stesso , la comunicazione punto-punto via
VHF con i rifugi (dove questi dispongano di stazioni radio) non sempre e'
possibile, l'unico sistema che dovrebbe (si spera) funzionare sempre e'
l'impiego di una rete satellitare, vedi il precedente suggerimento di Giulio
, IZ1ASP
Non mi sembra che nessuno metta in discussione il diritto di avvisare i
centri di soccorso nel caso si assista o si sia vittime di infortuni, il
problema sono i limiti legati alle comunicazioni radio in montagna.
Spesso e' sufficiente salire di 100 - 200 mt per potersi connettere , in
altri casi possono essere necessarie ore di cammino, putroppo non c'e' molto
da fare, l'unico sistema tecnicamente valido per ottenere una notevole
garanzia di connessione e' il collegamento satellitare, altre soluzioni come
ad esempio estendere la rete dei ripetitori che servono i telefono cellulari
potrebbero rivelarsi estremamente onerose senza garantire una connessione
sicura.
Speriamo che le connessioni satellitari diventino piu' economiche , per le
chiamate di soccorso si potrebbe pensare ad una qualche forma di gratuita',
sarebbe anche auspicabile una qualche forma di agevolazione a quelli che
intendono acquistare questi strumenti per impiegarli appunto come dotazione
di sicurezza (vedi guide alpine etc.).

"Lorenzo Ronchietto" <cen...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:pboi7.16487$%a4.6...@news.infostrada.it...

Stefano

unread,
Aug 27, 2001, 6:28:34 AM8/27/01
to
----------------------------------

Scsuate parlo da Profano ma sono un uomo di montagna e capisco in pieno il
problema del soccorso alpino io mi chiedo solamente una cosa, posto che ci
siano delle frequenze riservate ed irraggiungibili strettamente adibite
all'uso di soccorso (com'è giusto che sia d'altronde) mi chiedo perchè le
organizzazioni di soccorso alpino non scandaglino anche una frequenza
"libera" convenuta preventivamente nella quale ricevere richieste di
soccorso anche dai non operatori? Scusate ma se vedo uno che si rompe la
gamba in montagna posso capire che non mi posso intrufolare nelle frequenze
riservate per dare l'allarme ma sarebbe comodo poter contattare direttamente
il soccorso no? Non mi sembra che sia un gran problema in termin di
organizzazione.
se ho detto una baggianata scusatemi.


--
Per.Ind.Lorenzo Ronchietto.

-----------------------------------

Sembra una proposta ragionevole che mi vede d'accordo, considerato il fatto
che in montagna i rifugi hanno una concentrazione abbastanza elevata,
soprattutto negli areali di maggior richiamo per gli alpinisti
(Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Adamello, Cevedale per citarne alcuni)
Esiste quindi la possibilita concreta di poter contattare uno tra i tanti
rifugi sparsi lungo l'arco alpino
tramite un apparecchiatura portatile con potenza limitata (5W) a patto che
il rifugio
sia munito di un apparato ricevente con una buona antenna fissa.
Il problema principale rimane comunque sulla frequenza da adottare : il
ministero delle comunicazioni
parla ben chiaro in merito : solo coloro muniti di patente di radioamatore e
relativa licenza
o di patentino CB possono trasmettere segnali nell'etere. L'unica eccezione
sono gli apparati LPD,
che generalmente non superano i 10mW di potenza e che non richiedono
autorizzazione di sorta,
i quali pero sono inadatti per le esigenze del caso, data la loro modesta
potenza di emissione.
In definitiva, la possibilita di adottare una frequenza "libera" per
l'eventuale uso di richiesta d'aiuto
dovrebbe ricadere in frequenze "radioamatoriali" o, al limite "civili" (43
Mhz), salvo permesso
e concessione del ministero delle telecomunicazioni a tale servizio, su
tutto il territorio.
L'unica incognita che ne deriva e a che uso andrebbe incontro tale
frequenza, visto e considerato il fatto che chiunque puo accedervi.

Iw2LUS Stefano


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Nicola IV3WHU

unread,
Aug 27, 2001, 6:59:10 AM8/27/01
to
Il problema dell'emergenza in montagna è serio, non potete scerzarci su come
si trattasse di fare la spesa al supermercato. Quindi a chi risponde anche
con maleducazione ad Andrea, io replico dicendo che è meglio che la prossima
volta non faccia nemmeno lo sforzo di scrivere l'email se non ha niente di
utile da dire.
Fermo restando le leggi italiane per l'uso delle frequenze, è chiaro che
l'unica possibilità che abbiamo è di usare freq. radioamatoriali, con
licenza. Per essere rigorosi chi non ha la licenza l'unica cosa sicura che
può fare è usare un telefono satellitare.
Nel moneto dell'emergenza però io rischierei anche una qualche sanzione o
sequestro pur di salvare una vita, se non ho altre possibilità, e così
proverei a trasmettere prima su qualche ponte radioamatoriale (dove
tuttalpiù disturbo qualche QSO) e in extremis sui ponti della protezione
civile/forestale, soccorso alpino, 118.

Ripeto, se tutti i tentativi sulle bande OM sono andate a vuoto. Ma per la
mia esperienza almeno nelle Alpi Giulie sono sempre riuscito ad agganciare
qualche ponte radioamatoriale e a trovare qualcuno. Quindi portatevi dietro
un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto molto di
più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare l'esama
edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola. Il possesso è
consentito a tutti, l'uso solo a chi ha la patente. Nelle condizioni di
normale attività. In emergenza nessuno credo vi impedirà di accenderlo.
Poi è sempre consentito l'ascolto a tutti con una licenza SWL che viene
concesa senza esame. Così chi non ha la patente può comunque imparare le
usanze de radioamatori e non creare disordine quando chiamerà soccorso.

Sarebbe molto bello se si potesse creare qualcosa tipo il beacon che si usa
per le escursioni d'alpinismo invernale per ritrovare gli escursionisti
sotto le valanghe. Ne ho avuto uno per le mani e lavora intorno ai 450 kHz.
Ma questo serve solo per operazioni di ricerca quando c'è già stato un
allarme.
Manca molta normativa in merito e in montagna con certezza servirebbe
quanche sistema di chiamata di soccorso. Oggi tra l'altro non è neanche
impossibile identificare il chiamante in modo univoco e quindi punire
evenutali falsi allarmi o scherzi.

In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche ed un
elenco dei ponti della zona. Più complicato sarebbe cercare e trovare le
freq. in uso non radioamatoriali per ogni sigola zona.

73! Nicola


--
Posted from mailrelay3.inwind.it [212.141.54.103]

Viki

unread,
Aug 27, 2001, 7:01:59 AM8/27/01
to
Ci sono , sono state date in concessione apposite bande per l' uso civile
senza la necessità
del patentino:
una sui 43 Mhz e l' altra con gli LPD sui 433 MHz , di conseguenza ci sono
sul mercato
parecchi apparati molto compatti.
Il problema è che , a parte forse i 433 Mhz , sull' altra banda è abbastanza
difficile trovare
all' ascolto qualcuno , si tratterebbe , al limite, di dotare e coordinare i
rifugi di un ricevitore
predisposto su di una freq. di queste bande, diveramente non avrebbe senso.

saluti Viki, ( IW1EVR)


"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:obmjotkq895mvvitr...@4ax.com...


> On Sun, 26 Aug 2001 18:15:24 GMT, you wrote:
>
> >> ad una valle stretta. Funzionano bene anche dove non si riescono ad
usare
> >> CB, VHF amatoriali, VHF professionali e telefonini terrestri. Non
costano molto di più di un
>

> io non capisco una mazza di radio (e non solo di radio, direte :), ma
> da profano mi chiedo una cosa: ma perche' non c'e' una frequenza
> libera per usi civili da parte degli hobbisti o di chiunque altro
> abbia voglia di comunicare via radio, senza dover per forza diventare
> radioamatore?
>
>
> --
> _______________________________________________________________
>
> HAI UN SITO INTERNET?
> LA NUOVA LEGGE SULL'EDITORIA MINACCIA ANCHE TE!
> Fai sentire la tua voce!
> http://snail.utenti.org
>


OyoOyo

unread,
Aug 27, 2001, 6:50:56 AM8/27/01
to
"Filippo Gatti" ha scritto nel messaggio
news:01bi7.13729$%a4.5...@news.infostrada.it...

> non pensa che avere una radio che copre le frequenze delle guide alpine o
> della croce rossa non sia il modo più facile o diretto per ottenere
> soccorso? anche perchè è raro trovare ancora persone in ascolto sulle
> varie frequenze...

io sono d'accordo con te.

> o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive di
> chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!

forse è questo il punto.


JBurton

unread,
Aug 27, 2001, 7:56:40 AM8/27/01
to

"OyoOyo" <oyo...@inwind.it> wrote in message
news:9md9ef$nkb$1...@nreadA.inwind.it...


> "Filippo Gatti" ha scritto nel messaggio
> news:01bi7.13729$%a4.5...@news.infostrada.it.


cut


> > o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive
di
> > chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!
>
> forse è questo il punto.


i radioamatori non c'entrano nulla in quanto le frequenze del soccorso
alpino NON sono all'interno delle bande assegnate ai radioamatori....

documentarsi prima di scrivere scemenze

ciao dario

--
...."io sono nato pronto"...
Jack Burton in
"Grosso guaio a Chinatown"


Giulio IZ1ASP

unread,
Aug 27, 2001, 1:03:39 PM8/27/01
to
> non sono d'accordo: innazi tutto provi lei, che ha chiare esperienze da
> radioamatore a gestire e organizzare un eventuale chiamata d'aiuto via
> gps...

Egregio sig. Filippo. Si rilegga il mio messaggio con più cura.
Non ho mai parlato di una rete gps. Una rete GPS (Global Positioning
System) è cosa ben diversa dalle reti Iridium e Globalstar.
Iridium e Globalstar sono semplicemente reti TELEFONICHE.
L'utilizzo di un telefono satellitare di questa generazione è "fool-proof"
esattamente come quello di un comune telefonino GSM: accendere,
digitare il numero sulla tastiera (115 o 118 nel nostro caso), premere
il pulsantino verde parlare. Niente di particolarmente difficile.
http://www.elsacom.com per saperne di più sull'argomento.
Un telefonino satellitare della Telit costa 775 Euro, non mi pare una
cifra eccessiva per una cosa che può salvare la vita di un essere
umano.
[ci tengo a precisare che non lavoro per Elsacom o Elsag e non sto
cercando di vendervi telefonini satellitari :-)]

> o forse i radioamatori ritengono che tutte le frequenze siano esclusive di
> chi ha il "patentino"... e degli altri che crepino pure!!

I radioamatori hanno in esclusiva solo alcune frequenze assegnate da leggi
internazionali e nazionali. Punto e basta.
Il thread originale parlava di trasmettere abusivamente (e qui sottolineo
abusivamente) sulle frequenze del soccorso alpino, che appartengono
appunto al solo soccorso alpino. Se un radioamatore trasmettesse
su quelle frequenze finirebbe in galera come chiunque altro.

> non pensa che avere una radio che copre le frequenze delle guide alpine o
> della croce rossa non sia il modo più facile o diretto per ottenere
> soccorso? anche perchè è raro trovare ancora persone in ascolto sulle
varie
> frequenze...

La mia esperienza di radio mi porta a non pensarla così. Se chiunque potesse
usare le frequenze del 118 o del soccorso alpino sarebbe solo un macello
e le frequenze diventerebbero inutilizzabili tra rutti, pernacchie,
bestemmie,
falsi allarmi e scherzi di pessimo gusto.

--
Dott.Ing. Giulio Maselli IZ1ASP

Flavio

unread,
Aug 27, 2001, 2:26:44 PM8/27/01
to
Sul traffico radio in emergenza (soprattutto sul "third party") si è
parlato tantissimo, e ancora se ne parlerà.
A mio avviso, alla fine dei conti, ognuno si comporterà come gli pare,
certo è che dovrà rispondere pienamente del proprio comportamento;
nel caso specifico detenere apparati radio è possibile pur di non
usarli, facendone la regolare denuncia di possesso, ma siamo sicuri di
poterceli portare in giro per strada anche se spenti?
E ancora: trovandoci nell'emergenza e magari nel panico, siamo sicuri di
non intralciare i soccorsi, occupando una frequenza di cui non
conosciamo le regole (esempio 118)?
Una via percorribile, allora, è cercare di raggiungere in banda
amatoriale qualche OM, ma quanti di noi OM si sentono di allertare
soccorso alpino, 118 o quant'altro a proprio nome avendo sentito una
semplice chiamata sul ponte?

Io dichiaro apertamente di non avere risposte certe alle domande che ho
posto, so solo che avendo patente, licenza e nominativo, posso essere
facilmente identificato da un altro OM a cui posso chiedere soccorso.

Chi ha scritto che i radioamatori pensano di possedere delle frequenze
esclusive e "gli altri che crepino pure!!", per me farà bene a pensarci
su.

Ciao. Flavio IV3IUY.

Luigi Telmon

unread,
Aug 27, 2001, 4:57:28 PM8/27/01
to

Giulio IZ1ASP <aldi...@glispammer.org> wrote in message
L3vi7.19003$%a4.7...@news.infostrada.it...
Concordo in pieno con l'ing. Maselli, anche perchè in Italia c'è una scarsa
coscienza della disciplina delle trasmissioni per cui ognuno ritiene di
poter usare una radio come gli pare. Se ne sentono spesso di tutti i colori,
con conseguente disturbo, al punto da impedire un utilizzo proficuo nelle
attività di lavoro.
Ciao
Gigitel

Flavio

unread,
Aug 27, 2001, 5:29:37 PM8/27/01
to
Luigi Telmon wrote:
> Concordo in pieno con l'ing. Maselli, anche perchè in Italia c'è una scarsa
> coscienza della disciplina delle trasmissioni per cui ognuno ritiene di
> poter usare una radio come gli pare. Se ne sentono spesso di tutti i colori,
> con conseguente disturbo, al punto da impedire un utilizzo proficuo nelle
> attività di lavoro.
> Ciao
> Gigitel

Sono molto contento della tua risposta, chi conosce la tua esperienza
non potrà far altro che concordare.

Ciao. Flavio IV3IUY.

Roby IZ3CYN

unread,
Aug 27, 2001, 6:10:08 PM8/27/01
to

Nessuno <misklur...@libero.it> wrote in message
PIOh7.6248$%a4.2...@news.infostrada.it...
.................

> e abbiamo incontrato una guida alpina che con una radio ha chiamato
> l'elisoccorso !
> .....................

Questo e' un thread ricorrente, d'estate: Giulio, mi sa' che e' un altro
candidato per le FAQ! :-)

Sintetizzero' il mio pensiero.

Ci sono attivita' umane che richiedono una certa competenza per essere
fatte bene, efficacemente e senza pericolo per se' e gli altri:
l'escursionismo in montagna e le trasmissioni radio sono tra queste. Chi
non ha sufficiente esperienza di montagna *si astenga* dall'andarci
senza l'accompagnamento di persone esperte ed una adeguata attrezzatura.
Chi non ha competenze in materia di trasmissioni radio *si astenga* dal
buttare via denaro per comperare apparati, *si astenga* dal pensare che
il solo possesso dell'apparato possa salvare delle vite o anche solo
essere di aiuto nel soccorso, soprattutto *si astenga* dall'usarle se
non sa che cosa fa, perche' il rimedio potrebbe essere peggiore del
male.
Quella guida alpina aveva un apparato omologato, chiamava su una
frequenza prestabilita, da un luogo e con antenne e potenze ottimizzate
da personale esperto per rendere la comunicazione stabile e sicura verso
il centro di soccorso.
Quella stessa guida alpina, con quella stessa radio, non necessariamente
avrebbe potuto stabilire il contatto con l'elisoccorso o con il rifugio
da qualunque altro punto della montagna.

Non si tratta di sterile e futile "gelosia" delle proprie frequenze, ma
di semplice consapevolezza dei limiti del mezzo e, allo stesso tempo,
delle competenze necessarie per usarlo al meglio.

--
73 de Roby IZ3CYN

Visita http://digilander.iol.it/hamweb/, il sito che ti aiuta a
diventare radioamatore!

Roby IZ3CYN

unread,
Aug 27, 2001, 6:26:26 PM8/27/01
to

Nicola IV3WHU <iv3...@qsl.net> wrote in message
00a401c12ee7$48535b30$078011ac@defender...

> Il problema dell'emergenza in montagna è serio, non potete scerzarci
su come
> si trattasse di fare la spesa al supermercato.

Su questo non ci piove. Pero' ritengo che sia riduttivo limitarlo a
"radio si', radio no".
Con le moderne tecnologie e' possibile rintracciare un'auto quasi
dovunque, possibile che non si possa arrivare ad un sistema
ragionevolmente sicuro per aumentare la sicurezza in montagna?
Forse non e' un mercato allettante come quello dell'auto... :-(

Tra l'altro: non ho mai sentito parlare di "sicurezza attiva", volta a
ridurre gli incidenti anziche' a porvi rimedio.
*Tutti* quelli che vanno in montagna se ne preoccupano? Vuole essere uno
stimolo, non una polemica, ovviamente.

> Nel moneto dell'emergenza però io rischierei anche una qualche
sanzione o
> sequestro pur di salvare una vita, se non ho altre possibilità,

E anche qui non ci sono dubbi.

...... e così


> proverei a trasmettere prima su qualche ponte radioamatoriale (dove
> tuttalpiù disturbo qualche QSO) e in extremis sui ponti della
protezione
> civile/forestale, soccorso alpino, 118.

Avrei solo il dubbio che l'eventuale "non radioamatore" sia
effettivamente in grado, tecnicamente, di farlo efficacemente.
E pensa un po' se le frequenze del soccorso alpino, della forestale, del
118 fossero maggiormente conosciute che non ora: siamo sicuri che il
gran casino che ne deriverebbe sarebbe davvero un buon prezzo da pagare?
Io penso di no.

> ........... Quindi portatevi dietro


> un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto
molto di
> più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare
l'esama
> edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola.

Non ne sarei cosi' sicuro: credo che, in questo caso, l'autorizzazione
valga per la detenzione *presso il domicilio*.

................>


> In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche
ed un
> elenco dei ponti della zona.

Questo e' comprensibile, e credo che lo facciamo in molti.
Ma e' diverso dal pensare che *chiunque* possa farne buon uso.

Stefano

unread,
Aug 27, 2001, 6:43:28 PM8/27/01
to
------------------------------------------------

Sintetizzero' il mio pensiero.

---------------------------------------

Permettimi 2 parole :
L'esigenza (presunta o tale, legittima o illegittima) di possedere un
apparato
del genere non e quella di poter prestare dei soccorsi, o intervenire
(magari in modo assolutamente fuori norma e anacronistico)
ai soccorsi, ma e quella di poter avere un mezzo utile ed efficace per
poter avvisare e chiamare tempestivamente chi di dovere per poter
prestare i soccorsi adeguati alla persona/e infortunata.
L'ambiente montano, soprattutto ad alta quota esula la capacita di trasporto
e persino la possibilita di avere dei servizi di comunicazione vicini.
Chiunque abbia fatto un po di alpinismo, sa che in quota, le possibilita di
trasporto
o intervento senza un mezzo di comunicazione adeguato risultano minime se
non nulle.
Non parlo della gita domenicale, ma mi riferisco alle escursioni
alpinistiche
che portano l'alpinista in luoghi di difficile accesso, nei quali muoversi
rapidamente
risulta impossibile per la conformazione naturale del terreno.
Quattro, cinque e a volte sei ore di marcia per portarsi in luoghi in quota
riducono
notevolmente la possiblita di un ritorno rapido e agevole per dare
l'allarme,
soprattutto per la conformazione e natura del terreno percorso (roccia e
ghiaccio)
Salvo restando che le frequenze adibite ai soccorso devono rimanere di
esclusiva
competenza degli enti prefissi a tale servizio, l'idea di una frequenza di
"soccorso"
in alta montagna forse non sarebbe forse il peggiore dei mali.
Considerando anche il fatto che gente che si sottopone a ore di marcia,
difficilmente ha nella mente la malsana idea di divertirsi alle spalle degli
enti di soccorso.

Nella speranza che questo mio post non dia adito a malintesi, porgo
Cordiali Saluti
Iw2LUS Stefano


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Mirko Sotgiu

unread,
Aug 28, 2001, 3:12:30 AM8/28/01
to
Concordo pienamente... anch'io mi occupo di radio (Prot. Civ) e liberare le
freq di soccorso e coordinamento a tutti vorrebbe dire non poter piů agire,
parte le pernacchie e rutti.. che non si capisce xche (questo č valido per
tutte le freq) la gente deve per forza fare alla radio.

Cmq l'idea del sistema satellite Globastar e vari č ottima, in effetti
secondo me i costi sono ancora un'po altini ma una vita non ha prezzo. Anche
se dovrebbe esistere un servizio specifico con apparati magari piů piccoli e
leggeri principalmente per il soccorso con il minimo di funzioni in modo da
limitare il prezzo.

Mirko


sorzatel

unread,
Aug 28, 2001, 8:50:10 AM8/28/01
to


Non vorrei polemizzare ma :

"Nicola IV3WHU" <iv3...@qsl.net> ha scritto nel messaggio
news:00a401c12ee7$48535b30$078011ac@defender...


> Il problema dell'emergenza in montagna è serio, non potete scerzarci su
come
> si trattasse di fare la spesa al supermercato. Quindi a chi risponde anche
> con maleducazione ad Andrea, io replico dicendo che è meglio che la
prossima
> volta non faccia nemmeno lo sforzo di scrivere l'email se non ha niente di
> utile da dire.

mi trovi sostanzialmente d'accordo ma su questo argomento non mi va di
scherzare

> Fermo restando le leggi italiane per l'uso delle frequenze, è chiaro che
> l'unica possibilità che abbiamo è di usare freq. radioamatoriali, con
> licenza. Per essere rigorosi chi non ha la licenza l'unica cosa sicura che
> può fare è usare un telefono satellitare.

esistono dei canali in banda 43 MHz (concessione e sei in regola ) ed 432
MHz (lpd )

> Nel moneto dell'emergenza però io rischierei anche una qualche sanzione o
> sequestro pur di salvare una vita, se non ho altre possibilità, e così
> proverei a trasmettere prima su qualche ponte radioamatoriale (dove
> tuttalpiù disturbo qualche QSO) e in extremis sui ponti della protezione
> civile/forestale, soccorso alpino, 118.

come radioamatore ti risponderei senza problemi, senza denunce, se e' VERA
EMERGENZA e' un OBBLIGO !
come dipendente del 118 ti rispondo che forse non sai e non ti accorgi di
quanti ponti riesci ad eccitare trovandoti in altura e potresti veramente
intralciare una Vera EMERGENZA gia in corso. Oltretutto la taratura ( leggi
deviaz. ) dei portatili radioamatoriali in commercio e' diversa (cioe' piu'
larga ) e nonostante l'orecchio allenato si riesce ad interpretare una
parola su cinque, e male anche quella e come si riesca a gestire una
chiamata in tali condizioni e' tutto dire...

>
> Ripeto, se tutti i tentativi sulle bande OM sono andate a vuoto. Ma per la
> mia esperienza almeno nelle Alpi Giulie sono sempre riuscito ad agganciare
> qualche ponte radioamatoriale e a trovare qualcuno. Quindi portatevi
dietro
> un VHF/UHF (usati costano meno di 300k lire, un satellitare molto molto di
> più), fatene denuncia alla Questura, e se non volete o potete fare l'esama
> edi radioamatore, tenetelo spento e sarete in piena regola. Il possesso è
> consentito a tutti, l'uso solo a chi ha la patente. Nelle condizioni di
> normale attività. In emergenza nessuno credo vi impedirà di accenderlo.

1) - non datelo ai bambini per giocarci...( e' gia' successo !!!!! ha
continuato a mandarlo in trasmissione per una mezz'ora mentre avevamo una
EMERGENZA in corso ).
2 ) - non continuate a " pizzicare " il ponte per provare se prende !
(succede, succede ! )

> Poi è sempre consentito l'ascolto a tutti con una licenza SWL che viene
> concesa senza esame. Così chi non ha la patente può comunque imparare le
> usanze de radioamatori e non creare disordine quando chiamerà soccorso.

la licenza SWL permette solo ricevitori non ricetrasmettitori e ascolto solo
sulle bande radioamatoriali ( informarsi )


>
> Sarebbe molto bello se si potesse creare qualcosa tipo il beacon che si
usa
> per le escursioni d'alpinismo invernale per ritrovare gli escursionisti
> sotto le valanghe. Ne ho avuto uno per le mani e lavora intorno ai 450
kHz.
> Ma questo serve solo per operazioni di ricerca quando c'è già stato un
> allarme.

sperando di non doverlo mai usare ( Ha una portata troppo limitata = pochi
metri )

> Manca molta normativa in merito e in montagna con certezza servirebbe
> quanche sistema di chiamata di soccorso. Oggi tra l'altro non è neanche
> impossibile identificare il chiamante in modo univoco e quindi punire
> evenutali falsi allarmi o scherzi.

forse sarebbe opportuno sensibilizzare i gestori dei rifugi all'acquisto ed
impianto di un apparato sui 43 MHz (servizio che darebbero in piu' agli
escursionisti/clienti ed in regola con la normative vigenti )


>
> In montagna ho sempre il mio bibanda in zaino, con le batterie cariche ed
un
> elenco dei ponti della zona. Più complicato sarebbe cercare e trovare le
> freq. in uso non radioamatoriali per ogni sigola zona.
>

www.comunicazioni.it sito del Ministero e trovi tutto cio' che cerchi
spero di non aver polemizzato ma aver informato ! ciaoooo


> Posted from mailrelay3.inwind.it [212.141.54.103]
> via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG


73 Berto

Mirko (Sweitzer)

unread,
Aug 28, 2001, 10:18:32 AM8/28/01
to
Infatti... pienamente daccordo sul fatto dei prezzi un mezzo di soccorso non
deve costare troppo....
anche l'ARVA costa troppo....

>questa mi sembrerebbe una bella via...
>Perche' non pensare a un aggeggio solo per lanciare >l'allarme, magari
>con dei codici o simboli per comunicare la gravita' >dell'incidente
>ecc.?

>Ho detto una fesseria?

No sottoscrivo pienamente!

Ciao
Mirko


Paolo

unread,
Aug 28, 2001, 10:54:23 AM8/28/01
to
Il 27 Ago 2001, 13:01, "Viki" <nospa...@libero.it> ha scritto:
>Ci
sono , sono state date in concessione apposite bande per l' uso
>civile
senza la necessità del patentino:
>una sui 43 Mhz e l' altra con gli LPD
sui 433 MHz , di conseguenza ci
>sono sul mercato parecchi apparati molto
compatti.

Sono (stati i 43) utilizzati anche nel volo libero (parapendio
e deltaplano), i 43 si sono sempre rivelati pesanti (come un telefono
satellitare) e inefficienti (per portata a dispetto della potenza, anche
5W, e durata delle batterie, a causa della potenza); ottime le 433 per
portata (a dispetto dei soli 10mW di potenza, ho raggiunto anche i 5km
ottici aria-terra) e durata delle batterie (tre stilo alcaline durano una
vita, rendendo quasi inutile l'uso di ricaricabili).

>Il problema è che
, a parte forse i 433 Mhz , sull' altra banda è
>abbastanza difficile
trovare all' ascolto qualcuno , si tratterebbe , al >limite, di dotare e
coordinare i rifugi di un ricevitore predisposto su >di una freq. di queste
bande, diveramente non avrebbe
>senso.

Basterebbe arrivare ad un
"canale di emergenza di fatto" (con i canali a 25khz se ne hanno 69 a
disposizione); d'altra parte e' d'uso che il gestore del rifugio ti chieda
dove vai, rendendo pratica la portata e l'identificazione di una richiesta
di soccorso.

Ciao.

Paolo

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it

USERID_MAIL -->@tin.it <!-- NOME --> <!-- COGNOME -->

unread,
Aug 28, 2001, 11:13:50 AM8/28/01
to
-------------------
Scusatemi nel caso di doppio invio!
-------------------

Il 27 Ago 2001, 13:01, "Viki" <nospa...@libero.it> ha scritto:

>Ci sono , sono state date in concessione apposite bande per l' uso
>civile senza la necessità del patentino:
>una sui 43 Mhz e l' altra con gli LPD sui 433 MHz , di conseguenza ci
>sono sul mercato parecchi apparati molto compatti.

Sono (stati i 43) utilizzati anche nel volo libero (parapendio e


deltaplano), i 43 si sono sempre rivelati pesanti (come un telefono
satellitare) e inefficienti (per portata a dispetto della potenza, anche 5W,
e durata delle batterie, a causa della potenza); ottime le 433 per portata
(a dispetto dei soli 10mW di potenza, ho raggiunto anche i 5km ottici
aria-terra) e durata delle batterie (tre stilo alcaline durano una vita,
rendendo quasi inutile l'uso di ricaricabili).

>Il problema è che , a parte forse i 433 Mhz , sull' altra banda è


>abbastanza difficile trovare all' ascolto qualcuno , si tratterebbe , al
>limite, di dotare e coordinare i rifugi di un ricevitore predisposto su
>di una freq. di queste bande, diveramente non avrebbe
>senso.

Basterebbe arrivare ad un "canale di emergenza di fatto" (con i canali a

Paolo

unread,
Aug 28, 2001, 2:52:51 PM8/28/01
to
Avevo letto di questo oggetto nel 1995 su di una rivista di volo libero:

opera sulla frequenza di 121.5 MHz Search and Rescue (SAR), nel sito
svizzero indicato piu' sotto viene venduto a 248 (immagino franchi svizzeri,
ad oggi circa 317.000 lire); emette un segnale localizzabile ricevibile dai
35 ai 110 km di distanza (dipende dall'altezza dell'aeromobile che lo
riceve) per un tempo che varia da 6 a 24 ore (dipende dalla temperatura).

Non so se la legislazione ne consenta l'uso libero. Magari esiste anche
qualcosa di meglio.

Ciao.

Paolo

http://www.lamouette.com/accesso1.html (inglese)
http://www.deltaplane.ch/deltaplane/Pages/instr.html (francese)
http://www.flytec.ch (produttore/distributore, forse)

--------------
FLYTEC S.O.S.1 LOCATOR BEACON AND YOU'LL NEVER BE LOST !

The new system provides a high level of safety in all weather- and
visibility- conditions. It is smaller than a pack of cigarettes and very
light. The low cost waterproof crash-tested and fire-resistant unit
transmits on the international distress channel 121.5 Mhz, used by
international search and rescue services. The beacon is automatically
activated when a person falls into the water. The unit has an optical
transmitter indicator and an inbuilt test facility. It is compatible with
existing search and rescue services.

Specifications
Frequency 121,5 MHz
Range 35 Km for helicopters at 2000ft
110 Km for aircraft flying at high altitude
Temperature range -10° C +60° C
Endurance Minimum 6 hours at -10°C
Normal 12 - 24 hours
Dimensions 73 x 70 x 29 mm
Weight 180 g, 9V battery included
Meets the european Telecom Standard ETS 300-152
--------------

"Mirko (Sweitzer)" <alpi...@supereva.it> ha scritto nel messaggio
news:9mg963$3lh0$1...@stargate1.inet.it...

Viki

unread,
Aug 28, 2001, 3:29:36 PM8/28/01
to

"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:mgjmot0qm736t7cdq...@4ax.com...

> On Tue, 28 Aug 2001 09:12:30 +0200, you wrote:
>
>
> questa mi sembrerebbe una bella via...
> Perche' non pensare a un aggeggio solo per lanciare l'allarme, magari
> con dei codici o simboli per comunicare la gravita' dell'incidente
> ecc.?
>
> Ho detto una fesseria?

No, ma anche questo sistema , potenzialmente esiste : è ancora legato all'
uso radioamatoriale
ed è in via di coordinazone e sviluppo si chiama APRS , negli Stati Uniti è
molto sviluppato e funziona molto bene da alcuni anni.
Personalmente lo sto sperimentando da circa 1 anno , cmq il tutto è legato
ad un ricetrasmettitore con funzioni dedicate ( già in commercio) e un GPS
( di nuovo ! ) .
Se interessa l' argomento : http://www.aribg.it

Viki.

Roby IZ3CYN

unread,
Aug 28, 2001, 5:44:24 PM8/28/01
to

Stefano <deneb...@yahoo.it> wrote in message
000901c12f48$dbf8c8f0$ba5cabd4@amdtbird...
> ------------------------------------------------

> Permettimi 2 parole :
> L'esigenza (presunta o tale, legittima o illegittima) di possedere un
> apparato
> del genere non e quella di poter prestare dei soccorsi, o intervenire
> (magari in modo assolutamente fuori norma e anacronistico)
> ai soccorsi, ma e quella di poter avere un mezzo utile ed efficace per
> poter avvisare e chiamare tempestivamente chi di dovere per poter
> prestare i soccorsi adeguati alla persona/e infortunata.

Certo, questo era chiaro.

> ..................


> Non parlo della gita domenicale, ma mi riferisco alle escursioni
> alpinistiche
> che portano l'alpinista in luoghi di difficile accesso, nei quali
muoversi
> rapidamente
> risulta impossibile per la conformazione naturale del terreno.
> Quattro, cinque e a volte sei ore di marcia per portarsi in luoghi in
quota
> riducono
> notevolmente la possiblita di un ritorno rapido e agevole per dare
> l'allarme,

Conosco la montagna, e la frequento da anni, pur non avendo mai fatto
alpinismo "impegnativo".
Proprio per questo ho sollevato quei dubbi: continuo a non essere
affatto certo che un operatore non sufficientemente preparato possa
stabilire una comunicazione affidabile, date le caratteristiche delle
frequenze VHF and up e le caratteristiche morfologiche dell'ambiente.
Non tutti i luoghi in quota consentono sufficiente visibilita' verso un
ipotetica stazione ricevente (che andrebbe allestita "ad hoc", non
potendosi affidare una chiamata di soccorso al caso).
Occorrerebbe quindi allestire una rete di ripetitori, su frequenze
dedicate, gestirli e mantenerli, addestrare operatori ed alpinisti, e
quindi evitare la diffusione e l'utilizzo indiscriminato di tali
frequenze: a fronte di molti alpinisti coscenziosi (quasi tutti quelli
che io conosco) esistono schiere di "escursionisti della domenica" che
non creerebbero altro che confusione, cosi' come fanno con le nostre fre
quenze e con i ripetitori civili.

> ..........


> Salvo restando che le frequenze adibite ai soccorso devono rimanere di
> esclusiva
> competenza degli enti prefissi a tale servizio, l'idea di una
frequenza di
> "soccorso"
> in alta montagna forse non sarebbe forse il peggiore dei mali.

No, anzi. Ma alle condizioni che ho esposto prima. Quindi non si parla
piu' di bibanda si'/bibanda no, LPD si'/LPD no, e cosi' via, ma di una
rete specifica ed organizzata. Il discorso cambia. Se lo si fara', credo
che gli appassionati alpinisti ne trarranno grande vantaggio.

> Considerando anche il fatto che gente che si sottopone a ore di
marcia,
> difficilmente ha nella mente la malsana idea di divertirsi alle spalle
degli
> enti di soccorso.

No, loro no...
Vedi sopra.

>
> Nella speranza che questo mio post non dia adito a malintesi, porgo
> Cordiali Saluti

No, affatto. Sei stato chiarissimo ed equilibrato.

Ciao.

--
73 de Roby IZ3CYN

Visita http://digilander.iol.it/hamweb/, il sito che ti aiuta a
diventare radioamatore!

Nessuno

unread,
Aug 29, 2001, 4:56:32 AM8/29/01
to

> Considerando anche il fatto che gente che si sottopone a ore di marcia,
> difficilmente ha nella mente la malsana idea di divertirsi alle spalle
degli
> enti di soccorso

Esatto, forse o qui ci sono molti esperti radioamatori , dal fisoco
eccezionale, oppure molti non sono mai saliti oltre i 3000m a piedi !
Mi spiego meglio, facendo un esempio pratico, gita in cima adamello 3554 m.
si parte in macchina in val di genova, si arriva sempre a circa 1500 m si
parcheggia, si sale al rifugio mondrone 2400 m in 3 ore, si pranza, si
arriva al ghiacciaio, all'inizio, perchè è il più esteso d'europa,
praticamente immenso, in circa 1,5 h ci si imbraga cordata, ramponi, e si
parte verso il rif lobbia alta in altre tre ore di ghiaccio e si arriva a
circa 3200 m e qui il fiato incomincia a mancare, se si hanno ancora energie
si fa la lobbia alta in 1,5 h a/r altrimenti si dorme in rifugio. alle 5 del
giorno dopo si parte per cima adamello altre 4 h poi si inizia a scalare e
si arriva su in circa 20 min poi si ritorna...
Tutto questo per farvi capire che non è un gioco, e che non si va a fare una
perenda in un parco.
qui il fiato e la stanchezza si sentono, quasi non si riesce a parlare con
quello davanti, se fa molto freddo e tira vento, e l'idea di fare uno
scherzo al prontosoccorso non è mai venuta a nessuno e mai verrà in queste
situazioni.
se succede qualche cosa di grave, si contatta il rifugio x chiedere aiuto, e
poi ci pensa il gestore a contattare l'elisoccorso, e saranno poi loro a
salvare l'infortunato...
noi non siamo i dottor Green di E.R.
Ognuno ha il proprio lavoro.
Io la radio l'ho presa, mi farò spiegare da qualche radioamatore come si fa
ad usarla, ma solo per comunicare con i rifugi, le varie storie dei ponti
ecc... ma solo per questo ruolo, l'ho presa.
spero che anche voi potiate aiutarmi a capire come si usa.
e mi spiace che sia saltata fuori una tale discussione, io avevo fatto una
domanda molto semplice, e non mi sarei mai immaginato una esplosione del
genere !

Andrea


Viki

unread,
Aug 29, 2001, 5:57:36 AM8/29/01
to

"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:nu1oot0v4dvtc0k8n...@4ax.com...
> On Tue, 28 Aug 2001 21:29:36 +0200, you wrote:
Cut
> ho letto, se non ho capito male, che...
>
> "da qualche tempo la disponibilità di frequenze ad uso della banda è
> stata ampliata con l'aggiunta della frequenza dei 43 Mhz per un uso di
> tipo "professionale" e dei 433 Mhz con apparecchi denominati LPD (Low
> Power Devices)"
> [dal sito marcucci]
>
> c'e' questa nuova frequenza disponibile? Con maggior portata?
> Senza essere radioamatori?

Come ho scritto sul post + sopra e dalla replica di Paolo, queste 2 bande
sono ad uso civile
e non richiedono patenti , si tratta solo di vedere quali delle due bande
abbia una "resa" migliore per l' uso che se ne andrebbe a fare (alpinismo
ecc.) .

Gli apparati LPD ( non si tratta di una sola freq. , ma di una banda
utilizzabile che và da 433.000 a , se non erro, 433.775 Mhz)
Sono molto compatti (come un cellulare) e nonostante la potenza limitata per
legge a 10 mW,
possono avere , se ci si trova a non avere ostacoli ( es. in quota) una
propagazione fino
a 10-20 Km, oltretutto hanno un costo abbastanza contenuto ( dalle 150.000
alle 200.000).

C' è da dire che questa banda è stata data in concessione anche per
applicazioni tecniche varie
(anitifurti , radiocomandi di tutti i generi ecc.) : ( , purchè
rispettino il limite dei 10 mW di uscita.

Viki (iw1evr)


Flavio

unread,
Aug 29, 2001, 6:03:55 AM8/29/01
to
Nessuno wrote:
> ...cut...

> Io la radio l'ho presa, mi farò spiegare da qualche radioamatore come si fa
> ad usarla, ma solo per comunicare con i rifugi, le varie storie dei ponti
> ecc... ma solo per questo ruolo, l'ho presa.
> ...cut...
> Andrea


Mi auguro che tu non riceva dei controlli dalle forze dell'ordine,
auguri!
Flavio IV3IUY.

Paolo

unread,
Aug 29, 2001, 7:47:55 AM8/29/01
to

"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:qgjpotck3040jfg0s...@4ax.com...
...
> non ho pero' capito la differenza tra lpd e le radiot. che usano 43
> Mhz...
> Hanno una portata maggiore?

Lavora su gamme di frequenza diversa 43 mhz (24 canali) e 433-434 mhz (69
canali):

le 43 possono essere utilizzati per impieghi civili: sport, sicurezza
impianti a fune, protezione civile, ecc. con canali dedicati allo scopo (es.
le associazioni sportive ne possono usare 4), bisogna fare denuncia di
inizio attivita' circostanziata (es. appartenente alla tale associazione
sportiva gia' licenziataria) e pagare da 5.000 all'anno in su (a seconda
dell'uso)

le 433 (lpd) seguono la stessa normativa dei CB, quindi tutti gli usi che si
vuole (basta fare la denuncia di inizio attivita' al ministero delle
comunucazioni, ex-PT, e pagare 15.000 lire all'anno)

Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza vissuta nel
volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno una
portata inferiore.

Ciao.

Paolo

Paolo

unread,
Aug 29, 2001, 11:03:02 AM8/29/01
to
"AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
news:4aupotkhpf1u3kumh...@4ax.com...

> On Wed, 29 Aug 2001 13:47:55 +0200, you wrote:
>
> >Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza vissuta
nel
> >volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno una
> >portata inferiore.
>
> e come mai?

Penso (gli amici radioamatori che stiamo scocciando potranno essere piu'
precisi):

- per effcienza delle antenne, la cui lunghezza e' rapportata alla lunghezza
d'onda (sono frazioni: normalmente 1/4, 1/2, 5/8) che e' inversamente
proporzionale alla frequenza: nel caso delle 43 siamo sui 5 metri mentre per
le 433 siamo sui 70 centimetri, nel caso di apparati portatili deve essere
considerato;
- per qualita' costruttiva, le 433/LPD hanno un mercato piu' vasto: le 43
non so se hanno mercato fuori dall'Italia (infatti sembrano perlopiu'
adattamenti di vecchi progetti CB), mentre le 433/LPD seguono normative
internazionali e la costruzione e' piu' moderna (la tecnologia sembra quella
dei cellulari) e il consumo di batteria ne risente (vista anche la potenza)
una 43 ti "prosciuga" rapidamente le ricaribili, in una 433/LPD riesci a
dimenticare quando hai sostituito le alcaline

> Scusa la zucconaggine, ma ancora non ho capito i vantaggi e gli
> svantaggi tra le due scelte...

Le 43 possono essere valide per situazioni come la protezione civile, i
circoli nautici, ecc.: dove una stazione base alimentata a 220 e con
un'antenna efficiente trasmette a tutti gli apparati mobili, le 433/LPD
possono essere pensate per un uso solo portatile (poco ingombranti,
efficienti per portata e batteria).

>
> Facciamo un caso pratico: io userei le ricetrasmittenti perlopiu' in
> montagna (escursionismo) e sul lavoro (riprese video): spesso capita
> di riprendere dei soggetti a una distanza considerevole. A volte
> devono fare dei movimenti prestabiliti per "esigenze di scena", pero'
> spesso e' molto difficoltoso impartire gli ordini a voce (es.
> spostati a destra, piano, accelera, cammina alla tua sinistra..),
> specie se a grande distanza o perche' nascosti da dossi, costruzioni
> ecc, ed e' pressoche' impossibile dare direttive circostanziate.
>
> Quindi?
>

Ciao.

Paolo

Claudio Busnelli

unread,
Aug 29, 2001, 4:47:49 PM8/29/01
to

AGH ha scritto:

> Quindi?

Alessandro le LPD sono quelle che abbiamo io e il rafa, non le hai viste quando
siamo stati in giro ?
Bye,Claudio


Enthropy of Chaos

unread,
Aug 29, 2001, 5:18:15 PM8/29/01
to
On Wed, 29 Aug 2001 08:56:32 GMT, "Nessuno" <misklur...@libero.it>
wrote:
[...snip...]

>Io la radio l'ho presa, mi farò spiegare da qualche radioamatore come si fa
>ad usarla, ma solo per comunicare con i rifugi, le varie storie dei ponti
>ecc... ma solo per questo ruolo, l'ho presa.
Non c'e' verso di farti capire che non basta sentire la necessita' di
possedere una radio per il soccorso per utilizzarla.
Non so di quale radio si tratti, se lavora su bande radamatoriali non
mi stanchero' mai di dire che per vendere questi apparati i negozianti
DEVONO VENIRE OBBLIGATI dal legislatore a richiedere la relativa
patente di radioamatore, se invece lavora sulle frequenze del soccorso
alpino, che cambiano per ogni zona, rifugio, periodo dell'anno e non
so quant'altro, TI ESORTO a riportarla dove l'hai acquistata, primo
per non incorrere in sanzioni, applicabili anche al caso di cui sopra,
e poi per evitare di intralciare operazioni di soccorso in atto, ti
faccio un esempio semplice semplice: magari il ponte "ti sente", ma tu
non senti lui, sul ponte stanno transitando quelli del soccorso alpino
e tu continui a urlare nella radio <<Pronto, pronto, mi sentite! Qui
alpinista Tal dei Tali! C'e' qualche altro amico alpinista in zona?>>
e qualcuno muore.

Ritornando al discorso delle radio radamatoriali: il fatto che
l'accesso a determinate bande sia riservato a chi e' in possesso di
una licenza rilasciata dal Ministero delle Tlc (o Comunicazioni?) solo
dopo aver sostenuto un esame di radiotecnica ed eventualmente uno di
telegrafia, non e' cosi' tanto per opprimere il povero cittadino che
ha bisogno di quelle bande per i propri comodi, non importa quali
siano questi comodi (ti dice nulla "Il fine non giustifica i mezzi"?),
bensi' perche' e' necessario che chi opera su queste bande deve sapere
quello che fa, i danni che potrebbe arrecare ad altri utilizzatori e
via dicendo, ma mi pare che tu questo non sia intenzionato a capirlo.

Io invece capisco l'esigenza di avere un contatto radio assicurato per
le emergenze, ma visto che questa cosa non c'e', non trovo per nulla
giustificato questo tuo modo di arrangiarti molto "all'italiana",
quale sara' il prossimo passo? prendersi una bella radio VHF in banda
areonautica per chiedere soccorso agli aerei? tanto loro da lassu'
hanno una portata radio sconfinata, bella idea no?

Ch.

Art

unread,
Aug 29, 2001, 4:21:59 PM8/29/01
to
On Wed, 29 Aug 2001 21:18:15 GMT, Enthropy of Chaos
<enth...@chaos.ch> wrote:

scusami, potresti scrivermi via e-mail ?
arturo...@libero.it


Art, IK7JWY / IU7M
www.qsl.net/ik7jwy

sorzatel

unread,
Aug 29, 2001, 6:58:30 PM8/29/01
to

"Paolo" <paolo.r...@libero.it> ha scritto nel mess.
news:Gu7j7.68620$TS4.4...@news2.tin.it...


> "AGH" <noimmondiz...@iquebec.com> ha scritto nel messaggio
> news:4aupotkhpf1u3kumh...@4ax.com...
> > On Wed, 29 Aug 2001 13:47:55 +0200, you wrote:
> >
> > >Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza vissuta
> nel
> > >volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno una
> > >portata inferiore.

5 Watt ? sei ottimista !, forse 2,5 e' piu' realistico.

cut


> - per effcienza delle antenne, la cui lunghezza e' rapportata alla
lunghezza
> d'onda (sono frazioni: normalmente 1/4, 1/2, 5/8) che e' inversamente
> proporzionale alla frequenza: nel caso delle 43 siamo sui 5 metri mentre
per
> le 433 siamo sui 70 centimetri, nel caso di apparati portatili deve essere
> considerato;
> - per qualita' costruttiva, le 433/LPD hanno un mercato piu' vasto: le 43
> non so se hanno mercato fuori dall'Italia (infatti sembrano perlopiu'
> adattamenti di vecchi progetti CB), mentre le 433/LPD seguono normative
> internazionali e la costruzione e' piu' moderna (la tecnologia sembra
quella
> dei cellulari) e il consumo di batteria ne risente (vista anche la
potenza)
> una 43 ti "prosciuga" rapidamente le ricaribili, in una 433/LPD riesci a
> dimenticare quando hai sostituito le alcaline

vera l'affermazione dell'efficienza delle antenne ( anche l' LPD ha cmq
l'antennino caricato ), 43 MHz sono circa 7 metri di lungh. d'onda; il
problema batterie non dovrebbe esistere se l'apparato viene usato SOLO in
caso di EMERGENZA ( una chiamata di un alcuni minuti NON prosciuga le
batterie ) certo se viene usato per conversazioni salottiere.....

> > Scusa la zucconaggine, ma ancora non ho capito i vantaggi e gli
> > svantaggi tra le due scelte...
>
> Le 43 possono essere valide per situazioni come la protezione civile, i
> circoli nautici, ecc.: dove una stazione base alimentata a 220 e con
> un'antenna efficiente trasmette a tutti gli apparati mobili, le 433/LPD
> possono essere pensate per un uso solo portatile (poco ingombranti,
> efficienti per portata e batteria).

a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1 o
2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )

> > Facciamo un caso pratico: io userei le ricetrasmittenti perlopiu' in
> > montagna (escursionismo) e sul lavoro (riprese video): spesso capita
> > di riprendere dei soggetti a una distanza considerevole. A volte
> > devono fare dei movimenti prestabiliti per "esigenze di scena", pero'
> > spesso e' molto difficoltoso impartire gli ordini a voce (es.
> > spostati a destra, piano, accelera, cammina alla tua sinistra..),
> > specie se a grande distanza o perche' nascosti da dossi, costruzioni
> > ecc, ed e' pressoche' impossibile dare direttive circostanziate.
> >
> > Quindi?

trai le conclusioni
ciao

Paolo

unread,
Aug 30, 2001, 3:14:36 AM8/30/01
to
"sorzatel" <sorzate...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:qsej7.69652$TS4.5...@news2.tin.it...
...

> > > >Come scrivevo in un precedente post le 43 portatili (esperienza
vissuta
> > nel
> > > >volo libero), anche con 5w di potenza contro 10mW delle lpd, hanno
una
> > > >portata inferiore.
>
> 5 Watt ? sei ottimista !, forse 2,5 e' piu' realistico.

Forse ho esagerato, ma 4W si, avevo la Intek SY-343 (esperienze simili con
la CTE Alan HP43 Plus).
http://www.intek-com.it/catalogo/pag16.html
http://www.cte.it/cte_obj.pl?nome=ALAN%20HP%2043%20PLUS&codice=C446&tipo=C
...


> vera l'affermazione dell'efficienza delle antenne ( anche l' LPD ha cmq
> l'antennino caricato ), 43 MHz sono circa 7 metri di lungh. d'onda; il

Vero, pero' 30(cm antenna)/700(cm lunghezza d'onda)=0,04 per le 43 contro
10(cm antenna)/70(cm lunghezza d'onda)=0,14 per le 433/LPD penso contino.

> problema batterie non dovrebbe esistere se l'apparato viene usato SOLO in
> caso di EMERGENZA ( una chiamata di un alcuni minuti NON prosciuga le
> batterie ) certo se viene usato per conversazioni salottiere.....

Queste radio hanno anche la modalita' bassa-potenza (1W), per me
inutilizzabile (comunicazioni a meno di un 1km ottiche al limite della
ricezione: dalla cima alla base di una collinetta alta 300m non in mezzo al
calcestruzzo!), da qui l'aumento dei consumi (a parita' di convsersazioni).

...


> a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
> portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1
o
> 2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )

Forse abbiamo operato in situazioni diverse, io ho avuto esperienze al
contrario (in termini di portata), vero che emissioni su lunghezze d'onda
diverse hanno propagazioni diverse (frequenze basse "bucano" meno e
"rimbalzano" di piu' con una certa casualita' pero') pero' condizioni come
quelle del volo libero (da me descritte) mi sembrano assimilabili a quelle
della montagna.

Ciao.

Paolo

i3hev, mario held

unread,
Aug 30, 2001, 5:57:13 PM8/30/01
to
sorzatel ha scritto:

> (... cut ...)

> a 3 o 4 Km di portata i 43 MHZ arrivano, gli LPD devi essere pressoche' in
> portata ottica o molto vicino ( per essere chiaro: senza ostacoli anche 1 o
> 2 Km, con ostacoli solo 2/400 metri ! )

la tua affermazione mi sembra ingiustificatamente pessimistica: io con 2,7 mW ho
coperto la distanza tra Mestre e Sottomarina (poco piů di 30 km in linea d'aria)
usando antenne tutt'altro che fantascientifiche (una yagi 2° canale tv, usata in
27 MHz, che al tempo dell'esperimento erano tutt'altra cosa rispetto ad ora, ed
ovviamente *molto* puliti...). Anche in zona urbana-industriale, con edifici,
fabbriche, stazione fs e cavalcavia in mezzo, con uno stilo lungo circa 90 cm,
con gli stessi 2,7 mW, stavolta in 29,7 MHz (frequenza radiogiocattoli) ho
coperto distanze dell'ordine di 6-8 km, ma in questo caso l'antenna del
corrispondente era una 3 elementi (sulla banda giusta!). Se il ricevitore č
buono, basta poca potenza per fare molta strada.

Ciao
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

http://digilander.iol.it/hamweb
http://digilander.iol.it/esperantovenezia


sorzatel

unread,
Aug 30, 2001, 6:32:01 PM8/30/01
to


"i3hev, mario held" <mari...@libero.it> ha scritto nel
mess.news:3B8EAB1C...@libero.it...
cut
si stava parlando di portatili per escursionisti con le ant. originali; alle
stesse condizioni di certo in 43 MHz qualche Km lo fai ( per chiedere
soccorso, sempre che dall'altra parte ci sia qlc in ascolto ), con 10 mW in
Uhf ( 433 MHz ) non e' detto, (certo che se sei sulla vetta vai molto
lontano ma se sei in una valletta non fai molta distanza ). per il resto
concordo , ciao .

Giuseppe B.

unread,
Nov 7, 2001, 4:29:34 PM11/7/01
to
Ciao a tutti, ho letto i vari interventi, ma non dovrebbe essere il CAI a
promuovere una rete di ascolto ad esempio come il canale di emergenza in
mare??
Io vado spesso in montagna e ho sempre con me un rtx, ho provato l'APRS, ma
troppe cose da portarmi a seguito nello zaino, poi il GPS o lo tieni in mano
o non sai se riceve bene, e non sempre hai il "my packet" dal THD7, il GSM
non sempre copre tutto, non ho il satellitare, ma ho visto che il TACS e'
quello che mi da' una garanzia piu' alta di collegamento, ovviamente mi
prendo sempre nota del numero tel. del rifugio di appoggio.
Sperando di non alimentare polemiche, ho detto pure io la mia di
appassionato della Montagna e della Radio.
73 de i3juk Giuseppe

"Giovanni De Simone" <it9...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:3M8i7.30571$vC1.3...@news1.tin.it...
> Le bande per il soccorso alpino sono diverse VHF da 166.025 a 166.475
> UHF 446.050 a 447.450 ti allego tutte le frequenze utili spero possano
> esserti utili. Ciao de It9igr Giovanni da Palermo
>
>
>


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