Ciao AleX!
AleX wrote:
> in effetti, come dice un mio collega un po' più anziano, di sistemi di
> sviluppo ce ne erano già "a tonnellate"...
ah be... non posso certo dargli torto :)
E comunque, anche solo tra PIC e ATMEL (che ormai se l'è magnata il lupo
pure quella...), con i loro ambienti di sviluppo ultracompleti e
aggratisse :), librerie da tutte le parti, manuali, guide, progetti e
progettini di tutti i generi, per noi hobbisti ce n'era d'avanzo :)
> la differenza però probabilmente la fa il target...
tutto vero, e in effetti la cosa che mi ha colpito di più di Arduino è
il fatto che tra i suoi utenti ci trovi gente che praticamente non sa
saldare una resistenza. Be', comunque se ci si divertono non è che a me
dia fastidio... la cosa che mi secca è che se cerchi qualcosa in giro
ormai quasi tutto solo "per arduino", e a volte si fa fatica a capire se
davvero sia qualcosa di particolare e fatto apposta, o se invece sia
qualcosa di normalissimo e semplicemente ci abbiano appiccicato
un'etichetta per aumentare le vendite. Sul sito del fornitore cinese dal
quale compro ormai quasi tutto quello che mi serve (*) (tanto il tempo
ce l'ho), ci sono basette a bollini "per arduino", breadbord "per
arduino", pezzetti di filo "per arduino"... >:)
(*) fino ad un po' di tempo fa, mi rivolgevo abitualmente ai tre
"spacciatori di transistor" locali; ho smesso quando ho cercato un
mosfet che mi serviva per una riparazione e mi hanno detto che lo
dovevano ordinare, ci sarebbe voluto parecchio tempo e mi sarebbe
costato un prezzo imprecisato variabile tra i dieci ed i quindici euro.
Con 7,95$ ne ho ordinati dieci... gli altri nove, mal che vada, potrei
anche regalarli e ci avrei comunque risparmiato! E non è che quel che
trovo al negozio non sia cinese pure lui...
> ... a scuola ad esempio, stiamo usando Arduino per poter avvicinare
> gli studenti all'elettronica classica.
>
> Il percorso tradizionale, inverso, è invece più difficile oggi, perchè
> hanno una familiarità con l'elettronica (di consumo) che li disinteressa
> delle basi, mentre allo stesso tempo il funzionamento è visto in maniera
> quasi "magica".
ormai l'acqua è sempre più bassa, e non c'è più speranza che la papera
galleggi... un perito di qualche decennio fa si sciroppava il
Gasparini-Mirri (quello serio, in due volumi), gli ultimi libri di testo
che ho visto invece mi ricordano tanto "Elettronica Pratica", la più
scrausa delle riviste per dilettanti.
> Se parto dalla legge di Ohm o se spiego un ciclo iterativo in C, ne
> perdo per strada dai tre quarti ai cinque sesti...
> (una collega, spiegando il C, si è sentita dire da uno studente "ma
> tutto questo non ha senso" :-) :-) )
rotfl! :)
> Del resto anche le poche riviste rimaste, volano basso... questa è la
> didascalia in calce ad uno schema su una rivista ...
anche qui, non resta che ridere per non piangere... :-o
> beh, momenti "critici" o di passaggio ce ne sono sempre stati,
> questa è una tesi del 2001, (l'avevo già citata in passato, forse l'hai
> già letta):
>
>
http://highgate.comm.sfu.ca/thesis/mcquiggin.pdf
>
> sarebbe interessante un aggiornamento che coprisse gli ultimi sedici
> anni.
in effetti non so se l'ho letta: il server mi risponde che la pagina non
c'è o non è disponibile - magari sarà stracarico, ci riprovo domani :)
> mi pare giusto, che poi è la cosa fondamentale: divertirsi.
> Tienici aggiornati sul progetto :-)
per ora sono in fase di disegno, e la struttura è semiclassica: un front
end passivo con una buona serie di filtri (con un preamplificatore di
buona dinamica ma disinseribile), mixer passivo con un DDS AD9850 come
oscillatore locale (all'inizio pensavo ad un sintetizzatore a pll, ma
semmai avrò sempre tempo per cambiare il modulo in seguito), stadi FI
con topping filter, due VCA AD603 e in mezzo un classico filtro a quarzi
a 8 poli, rivelatore con SA602 (tanto a quel punto la dinamica è già
ampiamente compressa) e un secondo DDS per avere la FI variabile, notch
e filtro cw attivi in banda base e ammennicoli di contorno, più un
pic18f4550 per governare il tutto... insomma, praticamente tutta roba
che si sarebbe potuta usare anche quindici anni fa - anche se a prezzi
ben più alti :) - per raggiungere un obiettivo che di certo non sarà un
Rohde & Schwarz ma dovrebbe comunque essere decente (ed io ho una
definizione abbastanza restrittiva di "decente... :)).