Per chi fosse interessato, in 5 minuti posso generare e postare in
mail privata un pdf con tutti i calcoletti algebrici del caso, che qui
ometto perché sarebbero noiosi, e probabilmente ignorati. :-)
La mia domanda è dunque: perché a parità di coefficiente di attrito e
di velocità iniziale dovrebbe frenare prima una moto di un'auto?
Il caso ideale porta semplificazioni che nella realtà nascondono
ulteriori problemi, ma ciò non mi spiega il motivo per cui ci si
aspetta che una moto freni prima di una macchina o di un TIR.
Immagino che i problemi siano più che altro tecnologici (per esempio,
dissipazione del calore generato dai freni, temperatura delle gomme,
ripartizione della frenata etc...), ma a parità di condizioni, e non
considerando dispositivi come l'ABS, non capisco il motivo per cui
dovrebbe esserci qualche differenza.
Qualcuno può chiarirmi la cosa o indicarmi qualche illuminante
lettura?
--
Artemio Vallelinda (Fake name)
Kawasaki ER-5
prima moto, ansioso di fare un upgrade. :-)
> Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
> ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
> oggetto, ma dalla sola velocità iniziale, e dal coefficiente di
> attrito (dinamico o statico, allo stesso identico modo).
EEEEEHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!
--
ciao
chris
La parola "inerzia" ti dice nulla ? Minore massa=minore inerzia.
Davide
Honda Transalp "Slepnir"
....SBONCK !!!!!!!
--
Danny Joe & "Jennifer" GS 1150 R w&b 2K2
ex TDM 850 "Thunderbird" '99
IW2 KQZ & Icom IC-T81E multiband
Max - Milano - ICQ# 77096828
ML "Mangioni" moto-birra...@it.egroups.com
ML "Jarno Saarinen" http://it.egroups.com/group/JarnoSaarinenMotoClub
[CUT]
> Il caso ideale porta semplificazioni che nella realtà nascondono
> ulteriori problemi, ma ciò non mi spiega il motivo per cui ci si
> aspetta che una moto freni prima di una macchina o di un TIR.
perche' il motociclista e' un tipo piu' sveglio !
e poi ti risulta che i TIR frenino ? :-D
--
arx - alessandro
kawasaki ZX-6R 636 2002
"nausicaa"
http://www.alessandroarciero.com/nausicaa
UDINE - DUDI - 582
>Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
>ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
>oggetto, ma dalla sola velocità iniziale, e dal coefficiente di
>attrito (dinamico o statico, allo stesso identico modo).
perche' la forza d'attrito stessa dipende dal peso in maniera lineare
;)
>Per chi fosse interessato, in 5 minuti posso generare e postare in
>mail privata un pdf con tutti i calcoletti algebrici del caso, che qui
>ometto perché sarebbero noiosi, e probabilmente ignorati. :-)
manda pure a naj...@supereva.it , grazie.
>La mia domanda è dunque: perché a parità di coefficiente di attrito e
>di velocità iniziale dovrebbe frenare prima una moto di un'auto?
Se la forza d'attrito fosse solo -B * v o solo -B * v^2 ci sono dei
problemi di dinamica (tempo infinito per fermarsi...).
questo ti dice che le formule normali per l'attrito hanno un loro
campo di validita'.
Alla fine, in questi casi, e' il dato esperienziale che comanda.
fai le misure e interpola tutto in maniera polinomiale, diciamo almeno
fino al secondo ordine. cosi' funziona.
>Immagino che i problemi siano più che altro tecnologici (per esempio,
>dissipazione del calore generato dai freni, temperatura delle gomme,
>ripartizione della frenata etc...), ma a parità di condizioni, e non
>considerando dispositivi come l'ABS, non capisco il motivo per cui
>dovrebbe esserci qualche differenza.
Non so di gente che ha fatto la prova di frenate, con pesi diversi ma
a) stesso coefficiente d'attrito aerodinamico
b) stessa superficie d'appoggio
etc...
--
>GiovanniN
"Chi va dritto
va afflitto
chi va stortariello
va benariello"
(proverbio triventino)
>La parola "inerzia" ti dice nulla ? Minore massa=minore inerzia.
non funziona cosi'.
devi vedere se l'energia cinetica (1/2 m v^2) equipara il calore
sviluppato dalla forza d'attrito (mu*m).
il calore e' uguale al lavoro (mu*m*L) (L = spazio di frenata)
quindi
1/2 m v^2 = mu * m * L
quindi
L = 1/2 v^2 / mu
>[CUT]
>> Il caso ideale porta semplificazioni che nella realtà nascondono
>> ulteriori problemi, ma ciò non mi spiega il motivo per cui ci si
>> aspetta che una moto freni prima di una macchina o di un TIR.
>perche' il motociclista e' un tipo piu' sveglio !
> e poi ti risulta che i TIR frenino ? :-D
un tir ha poca gomma sotto in relazione al suo peso, in confronto ad
una macchina.
>....SBONCK !!!!!!!
Se non conosci le leggi dell'attrito non è colpa mia. Apri un libro di
Fisica, e leggitele.
Non volevo scriverli, ma visto che fai il gradasso, eccoti i calcoli,
e dimmi dove entra la massa del corpo.
Dato un corpo puntiforme, dalle seguenti caratteristiche:
massa m
velocità iniziale v0
coefficiente d'attrito con il suolo k
suolo perfettamente orizzontale (quindi forza di gravità perfettamente
perpendicolare alla superficie di contatto).
dette a0, v0 le condizioni iniziali (accelerazione e velocità
iniziale), si ottengono facilmente le leggi per un moto rettilineo
uniformemente accelerato.
a = -a0 (accelerazione costante *negativa*, vale a dire la
frenata)
v = -a0t + v0
x = -(1/2) * a0 * t^2 + v0 * t (distanza percorsa dall'istante
inizale, vale a dire dal momento in cui si inizia a premere il freno,
l'espressione t^2 significa t elevato al quadrato)
Per frenare, la velocità deve arrivare a 0, quindi si ha
v = 0
che sostituita nell'equazione di sopra ci permette di ricavare il
tempo
t = v0 / a0
Questo è il tempo necessario per arrestare il moto.
Andiamo oltre...
Vado a sostituire nell'equazione della distanza per trovare lo spazio
percorso nel tempo sopra ricavato, vale a dire la distanza necessaria
al corpo per fermarsi.
x = -(1/2) * a0 * (-v0 / a0)^2 + (v0 ^ 2) / a0
perciò
x = (1/2) * (v0^2) / a0
Benissimo... In questa relazione dove può comparire la massa?
Solo nel termine a0, che dipende dall'attrito.
Allora calcoliamo questo attrito.
La forza di attrito massima di un corpo, prima di iniziare a slittare,
è definita come il prodotto della forza normale rispetto al piano di
appoggio per un coefficiente di attrito statico.
Il coefficiente è il k sopra citato, supposto costante almeno entro il
tempo della singola frenata.
La forza normale rispetto al piano di appoggio è semplicemente la
forza di gravità, vale a dire
m * g
La nostra forza di attrito massimo oltre la quale si inizia a slittare
sarà dunque
F = k * m * g
Ora a noi interessa quella forza alla quale il corpo frena al limite
della perdita di aderenza, perciò proprio quella sopra indicata.
Quella è una forza, quindi per il secondo principio della dinamica
F = m * a
Questa equazione dev'essere uguale alla precedente, da cui si ricava
a = k * g
k, g sono due costanti.
Quindi la nostra a0 delle equazioni del moto *non dipende dalla
massa*, ma dalle sole due costanti k e g, vale a dire l'accelerazione
di gravità (praticamente costante), e il coefficiente di attrito (qui
supposto per semplicità costante).
Dove vedi la massa?
Prima di rispondere a caso, prova a fare due calcoli, amico.
>> Il caso ideale porta semplificazioni che nella realtà nascondono
>> ulteriori problemi, ma ciò non mi spiega il motivo per cui ci si
>> aspetta che una moto freni prima di una macchina o di un TIR.
>perche' il motociclista e' un tipo piu' sveglio !
> e poi ti risulta che i TIR frenino ? :-D
ROTFL! :~D
Non ci avevo pensato... in effetti! :-)
"GiovanniN" <naj...@supereva.it> ha scritto nel messaggio
news:3ce7a9bc...@powernews.inwind.it...
> On Thu, 9 May 2002 00:19:41 +0200, "arx" <XXY...@qnet.it> wrote:
>
> >[CUT]
> >> Il caso ideale porta semplificazioni che nella realtà nascondono
> >> ulteriori problemi, ma ciò non mi spiega il motivo per cui ci si
> >> aspetta che una moto freni prima di una macchina o di un TIR.
> >perche' il motociclista e' un tipo piu' sveglio !
> > e poi ti risulta che i TIR frenino ? :-D
>
> un tir ha poca gomma sotto in relazione al suo peso, in confronto ad
> una macchina.
Certo, tieni conto anche delle mescola (e quindi del coefficiente
d'attrito).
I pneumatici dei TIR sono fatti soprattutto per durare (purtroppo)....
lamps
arx
>> Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
>> ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
>La parola "inerzia" ti dice nulla ? Minore massa=minore inerzia.
Si, ma la forza di attrito dipende anche dal peso del corpo.
Maggiore massa => maggiore attrito => (teoricamente) stessa frenata.
Vedi il post di risposta a Danny Joe per capire meglio (almeno spero).
>un tir ha poca gomma sotto in relazione al suo peso, in confronto ad
>una macchina.
Si, ci stavo pensando proprio adesso... Il TIR è lontano dalle stesse
condizioni dei veicoli leggeri, altrimenti non vi sarebbe motivo per
limitare così drasticamente il suo limite di velocità rispetto alle
auto.
Artemio Vallelinda wrote:
> On Thu, 9 May 2002 00:13:10 +0200, "Danny Joe"
> <Dann...@tiscalinet.it> wrote:
>
> >....SBONCK !!!!!!!
>
> Se non conosci le leggi dell'attrito non è colpa mia. Apri un libro di
> Fisica, e leggitele.
>
> Non volevo scriverli, ma visto che fai il gradasso, eccoti i calcoli,
> e dimmi dove entra la massa del corpo.
>
Ecchene n'altro. Ma te pe fatte le pippe consulti prima l'apposito
manuale?
Vuoi per caso sapere quanta massa puo' entrare nel tuo corpo?
Vatti a vedere una foto di DJ poi forse capisci che gradazione di olio ti
puo' essere utile.
Il Taccio
p.s. Ha dato del gradasso a DJ! Ma come si permette! Ma ci siamo
impazziti? Una personcina cosi' mite, polivalente e ben
educata.....................
>manda pure a naj...@supereva.it , grazie.
Ho già spedito qui, in risposta a Danny Joe, e come potrai leggere si
tratta di semplici calcoli di un caso unidimensionale, con corpo
puntiforme e situazione ideale.
>>La mia domanda è dunque: perché a parità di coefficiente di attrito e
>>di velocità iniziale dovrebbe frenare prima una moto di un'auto?
>Se la forza d'attrito fosse solo -B * v o solo -B * v^2 ci sono dei
>problemi di dinamica (tempo infinito per fermarsi...).
Queste a occhio e croce mi sembrano relazioni semplificate di un
attrito aerodinamico, dico bene?
Io in realtà lo stavo trascurando, limitandomi alla questione
dell'attrito con il terreno (quello più importante alle velocità
automobilistiche e motociclistiche, visto che da quel punto di vista
non credo che presentino grandi differenze).
>questo ti dice che le formule normali per l'attrito hanno un loro
>campo di validita'.
Ovviamente. Sono relazioni semplificate per studiare i casi ideali. I
casi reali sono molto più perturbati.
>Alla fine, in questi casi, e' il dato esperienziale che comanda.
Lo immaginavo, ma non è una piccola differenza percentuale che mi
stupisce, bensì il fatto che a leggere in questo NG sembra che la moto
debba per forza arrestarsi in spazi più brevi.
Quello che vorrei capire è se si tratti di uno dei soliti falsi luoghi
comuni, o se vi siano motivi tecnici reali che giustificano la cosa.
>fai le misure e interpola tutto in maniera polinomiale, diciamo almeno
>fino al secondo ordine. cosi' funziona.
AAaaargh... No... :-) Il prossimo passo cos'è, studiare precisione,
sensibilità dello strumento... tarare... riportare tutto su carta
logaritmica... :-) AIUTO! ^_^
>>Immagino che i problemi siano più che altro tecnologici (per esempio,
>>dissipazione del calore generato dai freni, temperatura delle gomme,
>>ripartizione della frenata etc...), ma a parità di condizioni, e non
>>considerando dispositivi come l'ABS, non capisco il motivo per cui
>>dovrebbe esserci qualche differenza.
>Non so di gente che ha fatto la prova di frenate, con pesi diversi ma
>a) stesso coefficiente d'attrito aerodinamico
>b) stessa superficie d'appoggio
>etc...
Okay... naturalmente è meglio riferirsi a veicoli molto vicini tra
loro come freno aerodinamico.
Ma l'attrito non dovrebbe (in teoria) essere indipendente dalla
superficie di appoggio?
>Ecchene n'altro. Ma te pe fatte le pippe consulti prima l'apposito
>manuale?
No, infatti non volevo postare tutto lo spiegone.
Se qualcuno mi chiede un'informazione specifica, cerco di valutare se
le mie conoscenze siano adeguate, non rispondo con SBONK, che ha tutta
l'aria di:
"hai detto la cazzata del secolo"
E allora ho motivato per benino la mia domanda, senza riassumerla.
>Vuoi per caso sapere quanta massa puo' entrare nel tuo corpo?
Conosco bene tutti i miei ingressi e le mie uscite. Proteggo
debitamente quelli impropri, e mi godo l'unica massa che mi piace: il
buon cibo ed il buon bere.
>Vatti a vedere una foto di DJ poi forse capisci che gradazione di olio ti
>puo' essere utile.
Dammi l'URL, ed andrò a dargli un'occhiata.
>p.s. Ha dato del gradasso a DJ! Ma come si permette! Ma ci siamo
>impazziti? Una personcina cosi' mite, polivalente e ben
>educata.....................
Sarà...
"Artemio Vallelinda"
> Io in realtà lo stavo trascurando, limitandomi alla questione
> dell'attrito con il terreno (quello più importante alle velocità
> automobilistiche e motociclistiche, visto che da quel punto di vista
> non credo che presentino grandi differenze).
ok!
> Lo immaginavo, ma non è una piccola differenza percentuale che mi
> stupisce, bensì il fatto che a leggere in questo NG sembra che la moto
> debba per forza arrestarsi in spazi più brevi.
devi anche differenziare se intendi frenata a ruote bloccate o no.
Se le ruote non si bloccano, la forza F che serve a provocare la
decelerazione a0 (vd. tuo post) te la da' l'impianto frenante, per cui piu'
la massa e' grande e piu' 'capace' deve essere l'impianto frenante.
Forse dico una ca@@ata, ma ad occhio e croce, le capacita' dei freni di una
moto rapportate al suo peso sono ben superiori a quelle di una macchina.
Se consideri la stessa moto con due pesi diversi a bordo, per fermarti senza
strisciare ti servira' piu' spazio.
> Quello che vorrei capire è se si tratti di uno dei soliti falsi luoghi
> comuni, o se vi siano motivi tecnici reali che giustificano la cosa.
[cut]
> Ma l'attrito non dovrebbe (in teoria) essere indipendente dalla
> superficie di appoggio?
Se invece consideri tutta la frenata fatta a ruote bloccate, in effetti la
forza F te la da' l'attrito delle gomme sull'asfalto e quello che hai
scritto dovrebbe essere corretto (pero' a quest'ora e' un po' difficile
valutare :-)) )
Siamo sicuri, pero', che uno stesso mezzo, lanciato alla stessa velocita',
con due pesi diversi a bordo, impiega spazi diversi per fermarsi a ruote
bloccate?
Boh?!?
Bye bye
--
Paolo - Lugo RA
*Garelli Gulp 3 marce
**Aprilia Tuareg 350
***CBR 600F 01 nero [PK]
ICQ# 136734107
>Non volevo scriverli, ma visto che fai il gradasso, eccoti i calcoli,
>e dimmi dove entra la massa del corpo.
Madonnamiaaaa...... un fake del Carughi ;DDDDDDD
Caro Artemio, a prescindere da tutte le cazzate che si possono dire
sul'argomento considera la massa dinamica e l'energia cinetica del
corpo in movimento. Per ridurre un moto da lineare continuo a statico
devi applicare una forza frenante, tanto maggiore sara' l'energia
cinetica del corpo tanta piu' forza dovrai applicare. Siccome
l'energia cinetica e' data dal rapporto fra la massa e l'altezza da
cui cade il corpo (parafrasando dalla velocit'a con cui viaggia) ecco
xche' la suddetta entra nel fattaccio ;)))) Non da ultimo la potenza
dei freni, che sulle moto sono n volte piu' potenti di quelli montati
su auto e camion (che usano i dischi da pochi anni, prima tutti a
tamburo).
Non ti incazzare con chi ti prende x il culo, non ti curara di loro ma
guarda e passa. E una puntina di umilta' a volta non guasta ;))))
Per concludere l'insegnante di scuola guida, quando ho fatto la B, ha
asserito per una serata intera che un camion a parita' di velocita' si
ferma in meno spazio di un auto, in virtu' del maggior peso che
dovrebbe aumentare il coefficiente d'attrito.
Quando ho fatto presente che su un'auto ci si puo' attaccare ai freni
che mal che vada bloccano le ruote e su un camion se va bene il carico
schiaccia la cabina, la vecchia s'e' raggelata.... ;)))))
Ciao, Mattia Dr. Ogekuri&Pregio ;) Treporti (VE)
Yamaha YZF Thundercat, Honda XL600RMG, NSR125R
ICQ 17016193 - HP www.ihm-it.com/Dr_Ogekuri
****************************************
IHM-NordEst : ihm-ne-s...@yahoogroups.com
Thundercat Italia : yzf-thunderc...@yahoogroups.com
> Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
> ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
> oggetto, ma dalla sola velocità iniziale, e dal coefficiente di attrito
> (dinamico o statico, allo stesso identico modo).
la frenata e' un'accelerazione, negativa, ma pur sempre un'accelerazione.
Da che mondo e' mondo e la fisica e' la fisica f=m*a forza = massa per
accelerazione. Come vedi per avere la stessa accelerazione (o
decelerazione) all'aumentare della massa aumenta in modo proporzionale
pure la forza da applicare.
> Per chi fosse interessato, in 5 minuti posso generare e postare in mail
> privata un pdf con tutti i calcoletti algebrici del caso, che qui ometto
> perché sarebbero noiosi, e probabilmente ignorati. :-)
manda
> Qualcuno può chiarirmi la cosa o indicarmi qualche illuminante lettura?
ah... ti avesse sentito il mio buon prof di fisica...
--
* Cristiano Deana, FreeCRIS - Biella
* Honda Hornet 600 gialla, Principessa
In effetti quella a cui ti riferisci è la classica semplificazione. Però si
riferisce all'attrito statico e non dinamico.
Tanto per dirla in soldoni se mettiamo su un piano inclinato un'auto, una
moto e un TIR ben gommato tutti frenati non ci sarà una differenza abissale
nella massima inclinazione prima che i veicoli inizino a scivolare. In
questo ambito credo che l'approssimazione possa essere abbastanza valida.
Se invece si parla della frenata da 100 Km/h, ad esempio, il discorso è
molto diverso: bisogna considerare l'energia cinetica da smaltire, il
comportamento delle sospensioni dei freni e delle gomme. Un TIR è fatto per
percorrere (credo) almeno 300.000Km con un treno di gomme, una moto quanti?
Stefano
Perchè l'inerzia dipende dalla massa. Quindi un TIR avrà MOLTA più inerzia
di una moto. Se supponi che un TIR e una moto abbiano la stessa potenza
frenante (ovvero che il tir abbia un impianto esageratamente
sottodimensionato, che possa dare lo stesso potere decelerante di quello
della moto) vedresti il tir fermarsi dopo 1Km. Se hanno delle frenate
vagamente confrontabili ciò è dovuto all'enorme potere frenante che hanno
gli impianti da camion.
Ciao, Gentle
--
GenTLe ...di Varese, provincia.
TL1000S + Mito 125 per la pista FINITA!!
Istruzioni per l'uso di IHM: http://utenti.tripod.it/catja/gen_i.htm
IL Database NON Ufficiale Di IHM (By DUDI): www.ihm.it
La mia HP: http://digilander.iol.it/thegentle/index.htm
Supereroi contro la municipale, supereroi contro le forze del male
(Meganoid)
> Si, ma la forza di attrito dipende anche dal peso del corpo.
>
> Maggiore massa => maggiore attrito => (teoricamente) stessa frenata.
attento
f=ma ovviamente
a massa 100 volte superiore e' necessario quindi una forza 100 volte
maggiore per ottenere la stessa decelerazione
ipotizzando anche che l'impianto di un camion possa fornire una forza
tale
ma a massa 100 volte superiore non corrisponte un attrito (ora
onestamente non ricordo ben bene le formule) 100 volte superiore,
perche' oltre ad un certo punto l'attrito volvente passa in radente, e
lo spazio di frenata aumenta
oltre al fatto che ovviamente le gomme di una moto hanno una mescola
totalmente differente da quelle di una vettura/camion
--
ciao
chris
Artemio,
non discuto sui calcoli, qualcuno lo farà in maniera più esauriente di me,
ma ti conviene lasciar perdere certe provocazioni: potresti entrare in flame
già riviste e che non portano a nulla.
> Artemio Vallelinda (Fake name)
Ciao,
Franco.
Senza cattiveria Artemio... anche tu ^_^
> Per frenare, la velocità deve arrivare a 0, quindi si ha
>
> v = 0
Ecco, qui stà l'inghippo... ma ti hanno già spiegato...
rifletti però sul perchè quello che scrivi qui è sbagliato...cioè è giusto
in se,
ma NON risponde alla domanda che ti sei fatto tu ^_^
--
Ste !
Kawasaki er-5 Gold - "Spirit"
Madison 250 Grigio - "Scaldabagno"/"Turbopirla"
Base di partenza: Milano-Est
"It's not denial. I'm just selective about the reality I accept." - Calvin
complimenti a tutti
ciao
Ric
>Si, ci stavo pensando proprio adesso... Il TIR è lontano dalle stesse
>condizioni dei veicoli leggeri, altrimenti non vi sarebbe motivo per
>limitare così drasticamente il suo limite di velocità rispetto alle
>auto.
mi hanno raccontato che in Austria, lungo i discesoni, ci sono delle
vie di fuga fatte apposta per i TIR...
>>Se la forza d'attrito fosse solo -B * v o solo -B * v^2 ci sono dei
>>problemi di dinamica (tempo infinito per fermarsi...).
>Queste a occhio e croce mi sembrano relazioni semplificate di un
>attrito aerodinamico, dico bene?
Al contrario...
Dire che l'attrito e' indipendente dalla velocita' e' una prima
brutale appossimazione.
poi si dice che l'attrito e' lineare nella velocita'.
poi si dice che e' quadratico, come un sviluppo in serie :)
Non hai presente i classici esempi di meccanica razionale in cui un
corpo se dotato solo di -B*v non si puo' fermare mai, se non in uno
spazio finito, ma in un tempo infinito?
>Io in realtà lo stavo trascurando, limitandomi alla questione
>dell'attrito con il terreno (quello più importante alle velocità
>automobilistiche e motociclistiche, visto che da quel punto di vista
>non credo che presentino grandi differenze).
Boh. Io a 180 km/h se mollo il gas e mi sporgo di piu' (ho una nuda)
vedi come rallento molto di piu' che se freno :D
>Quello che vorrei capire è se si tratti di uno dei soliti falsi luoghi
>comuni, o se vi siano motivi tecnici reali che giustificano la cosa.
Non lo so. So solo che qui nessuno porta dati.
Io ho portato una teoria facilissima, e quindi sbagliata, secondo cui
lo spazio d'arresto non dipende dalla massa :)
>>fai le misure e interpola tutto in maniera polinomiale, diciamo almeno
>>fino al secondo ordine. cosi' funziona.
>AAaaargh... No... :-) Il prossimo passo cos'è, studiare precisione,
>sensibilità dello strumento... tarare... riportare tutto su carta
>logaritmica... :-) AIUTO! ^_^
esatto ;).
>Ma l'attrito non dovrebbe (in teoria) essere indipendente dalla
>superficie di appoggio?
Si', in prima approssimazione e' cosi'.
total cut...
A parte il fatto che le leggi fisiche che tu citi dicono che l'attrito non
dipende dalla superficie ma dal materiale e dalla pressione, e poi vedi che
in Formula 1 piazzano gomme non propriamente sottili, mettiamola cosě:
il fatto che un veicolo piů leggero frena prima di un veicolo piů pesante č
un atto di fede. Inspiegabile ma vero.
> --
> Artemio Vallelinda (Fake name)
> Kawasaki ER-5
> prima moto, ansioso di fare un upgrade. :-)
ciao ciao
Paolo
>Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
>ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
>oggetto, ma dalla sola velocità iniziale, e dal coefficiente di
>attrito (dinamico o statico, allo stesso identico modo).
Conoscenze scarse davvero!" ;-)
Devi partire dal presupposto che "frenare" significa "dissipare
energia cinetica". L'energia cinetica dipende dalla massa e dalla
velocita' del corpo. E' abbastanza ovvio che la frenata dipende dalla
capacita' dell'impianto frenante di dissipare energia.
A parita' di potenza dell'impianto frenante e' ovvio che il veicolo
piu' pesante si fermi in uno spazio piu' lungo. Confrontare veicoli
diversi ha poco senso perche' sono diverse anch le potenze degli
impianti frenanti! ;-)
Ciao
--
RickRD Finalmente membro del club PPCSP
Honda VTR 1000 F "VelTRo"
+ MitoRD 350 + Yamaha RD350 + Gilera Dakota 350 160%
Mantignana (PG) ric...@virgilio.it
"Amor est magis cognitivus quam cognitio" (Tommaso d'Aquino)
chris wrote:
> ipotizzando anche che l'impianto di un camion possa fornire una forza
> tale
Ipotizzando???
Tu ne dovresti esser certo! :)))
Ciao
Luca
Diverso trasferimento di carico dovuto ad un baricentro + alto?
Il dubbio mi viene pensando a come frenerebbe un ipotetico mezzo il cui
baricentro sia situato allo stesso livello oppure sotto al piano di contatto
delle ruote.
Ma poi e' vero che a parita' di attrito (leggi gomme con stessa mescola,
credo impossibile a verificarsi con quanto in commercio), una moto frena
meglio di un auto?
Ciao
Alessandro Paroli
> Thu, 09 May 2002 00:09:39 +0200,
> Conoscenze scarse davvero!" ;-)
> Devi partire dal presupposto che "frenare" significa "dissipare
> energia cinetica". L'energia cinetica dipende dalla massa e dalla
> velocita' del corpo. E' abbastanza ovvio che la frenata dipende dalla
> capacita' dell'impianto frenante di dissipare energia.
ahhh!!! ecco a che servono quei fori sui disci delle moto o su quelli
delle porche!!! (..pos porsche!!!) :))
Ciao
Luca
> Ipotizzando???
> Tu ne dovresti esser certo! :)))
bfngl!
ti svernicio anche con la benna spazzaneve ;))
--
ciao
chris
"Artemio Vallelinda" <zap...@togli.interfree.it> ha scritto nel messaggio
news:m18jducp2o1s6rtsa...@4ax.com...
> Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
> ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
> oggetto,
la soluzione e' estremamente banale, un corpo in movimento ha una energia
cinetica pari a 0,5 x la massa, per la velocita' al quadrato. A pari
velocita' un mezzo che pesa il doppio ha il doppio di energia cinetica, e
siccome frenando fino a essere fermo tutta questa energia deve diventare
calore, deve dissipare nei freni il doppio del calore. Per cui, a parita' di
freni se vuoi non valicare la stessa temperatura devi fare una frenata meno
energica e quindi piu' lunga. Oppure avere freni piu' grandi etc. ma si
ragionava a parita' di condizioni, variando la sola massa del veicolo.
RobyB12
benelli magnum- aspes/malanca-ciao polini-garelli vip-
KTM 125 rv-Gilera rx 200-Honda cb400N-Suzy bandit 600
-Suzy bandit 1200
http://www.pazzidelbracco.com
http://groups.yahoo.com/group/ihm-pesto (li amo)
http://www.supermototecnica.com (ci scrivo)
http://www.fighters-magazin.de (ci godo)
http://www.lucamerega.it/RobyB12 (il B12 e tech)
i freni in se trasformano energia cinetica in ewnergia termica
i fori servono per portare via la polvere di detrito.
Ciao
Mototopo
> Mototopo
Ad maiora Paolo
chris wrote:
> bfngl!
> ti svernicio anche con la benna spazzaneve ;))
^^^^^
What's the meaning of "benna"???
cmq per sverniciare me ti basta anche l'apecar!!!
Ciao
Luca
> i freni in se trasformano energia cinetica in ewnergia termica
> i fori servono per portare via la polvere di detrito.
>
> Ciao
> Mototopo
>
Si ma credo che essendo forati si raffreddino prima o non c'entra na
mazza???
>ahhh!!! ecco a che servono quei fori sui disci delle moto o su quelli
>delle porche!!! (..pos porsche!!!) :))
A cosa servirebbero?
>poi la gente dice che i motociclisti sono dei bestioni ignoranti.....
infatti, per la maggior parte dei casi è vero.
> questo post è degno di it.einstein.geniaccio..
>
c'e' stato anche di molto molto meglio :-)
comunque, non dimenticare che i motociclisti che frequentano IHM non
sono (IMVHO) rappresentativi della categoria
in genere (a parte qualche caso particolare) sono tutta gente
mentalmente sveglia che lavora o ha la passione del computer
Ciao,
Osvy
ZX-9R & CR250R
Ex XT600E
Ex Cimatti Mini Chic
>Direi che servono anche per la vera e propria dissipazione termica,
>aumentando la superficie esposta, pur in misura lieve
Non sempre e' vero. Se il foro e' di diametro maggiore dello spessore
del disco, la superficie di scambio diminuisce.
>Non
ti incazzare con chi ti prende x il culo, non ti curara di loro ma
Su
questo non ci piove.
>guarda e passa. E una puntina di umilta' a volta
non guasta ;))))
Va bene. Veramente non mi di avere peccato in tal
senso. Ho semplicemente risposto ad una palese provocazione.
Se chi sfotte
avra' i mezzi per rispondere, per me e' meglio: ho chiesto per imparare
qualcosa di nuovo.
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
Vediamo se per una volta riesco a puntualizzarti io ;-)
Allora, confrontiamo le 2 superfici:
S=superficie dissipante senza foro
SC=superficie dissipante interna del cilindro creato dal foro
d=diametro del foro
h=spessore del disco
Abbiamo:
S= (d/2)^2*3,14*2 (il *2 è perchè vanno contate entrambe le facce del
disco)
SC=d*3,14*h
Facendo la disequazione S>SC viene che d>2h. Ovvero il foro dissipa meglio
solo se il suo diametro non supera il doppio dello spessore del disco.
Quindi praticamente mai. ;-)
"PMF" <paolo....@ipruniv.cce.unipr.it> ha scritto nel messaggio
> Direi che servono anche per la vera e propria dissipazione termica,
> aumentando la superficie esposta, pur in misura lieve
qui si potrebbe far la punta alle supposte.E' vero che la superficie esposta
forse aumenta, ma solo se lo spessore del disco e' molto rispetto al
diametro del foro. Altrimenti e' il contrario. Inoltre la massa del disco
cala, e cosi' la sua capacita' termica, quindi direi che tenderebbe a
surriscaldare di piu', non di meno. Secondo me la foratura serve per il
bagnato, per ravvivare la pastiglia e forse per compensare qualche
dilatazione.
"Luca Mandorlo" <L.Man...@quinary.com> ha scritto nel messaggio
> Si ma credo che essendo forati si raffreddino prima o non c'entra na
> mazza???
non ne sono convinto, vedi risposta a PMF
Vediamo se per una volta riesco a puntualizzarti io ;-)
Allora, confrontiamo le 2 superfici:
S=superficie dissipante senza foro
SC=superficie dissipante interna del cilindro creato dal foro
d=diametro del foro
h=spessore del disco
Abbiamo:
S= (d/2)^2*3,14*2 (il *2 è perchè vanno contate entrambe le facce del
disco)
SC=d*3,14*h
Facendo la disequazione SC>S viene che h>d/2. Ovvero il foro dissipa meglio
Aggiungo: anche se la superficie del disco è quella più calda, quindi il
discorso varrebbe solo a temperatura uniforme per tutta la sezione del
disco...
ok, mi hai convinto...ma qui sieti appassionati di matematica e affini???
Ciao
Luca
la lama montata davanti agli spazzaneve
--
ciao
chris
o in genere il braccio di una gru ;-)
bravo..sei molto esperto in mezzi pesanti ;-P
Ciao
Russell
Oltre alle succitate funzioni (ma non vorrei dire una ca@@ata immonda), i
fori nei dischi non hanno anche la funzione di alleggerirli?
Ciao
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Simo on B400 >>>>>>>>>>>>>
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
una delle funzioni principali era di rompere il velo d'acqua
che si formava in caso di pioggia rendendo impossibile
le frenata.
Ciao
Russell
BINGO! (piu' che impossibile, direi pericolosamente lunga)
> Russell
Ad maiora Paolo
"GenTLe" <alexthegen...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:abe1ia$gp2t0$1...@ID-136802.news.dfncis.de...
> Vediamo se per una volta riesco a puntualizzarti io ;-)
>
> Allora, confrontiamo le 2 superfici:
ohhhh, vedi che ci serviamo esattamente dallo stesso pusher ? bravo!
"Osvy" <se.ti...@chiedilo.qui> ha scritto nel messaggio
> in genere (a parte qualche caso particolare) sono tutta gente
> mentalmente sveglia che lavora o ha la passione del computer
dunque, mentalmente sveglio...nah......lavorare.....vade retro!!!, passione
per il computer.....nooooo, ma allora che ci faccio su ihm? ;-))))))))))
ti assicuro "quasi" impossibile, mi successe sotto un temporale
e se non avessi avuto un tamburo posteriore col caz..che rallentavo.
Ciao
Russell
conosco il problema. di fatto e' un aquaplaning tra pastiglia e
disco. di conseguenza l'unica possibilita' (impossibile realizzarla nel
panico di una frenata che non viene) e' di cominciare a pompare
furiosamente, appunto per spezzare il velo d'acqua. oppure tieni il
tamburo posteriore e tanto culo...
> Russell
Ad maiora Paolo
>Ovvero il foro dissipa meglio
>solo se il suo diametro non supera il doppio dello spessore del disco.
Mi ero confuso: il RAGGIO del foro non deve superare lo spessore del
disco.
>Quindi praticamente mai. ;-)
Infatti!!!
Le mie nozioni di fisica sono ancora minori (anzi nulle).
Quindi mi devo affidare alla "visione empirica".
E quanto posso osservare, sembra evidenziare
che più un oggetto pesa più è difficile da frenare a
parità di velocità.
Il mio gommone andando a 20 nodi freno in 5 mt
Una petroliera in ca. 5 miglia.
Quando sono in moto carico e con zavorrina
è molto più difficile frenarla.
Quindi desumo (osservo) che la massa DEVE
entrarci.
A qualcun altro l'arduo compito di spiegare
matematicamente il perché...
Hereticus
>Le mie scarse conoscenze di dinamica mi ricordano che in condizioni
>ideali la distanza della frenata *non* dipende dalla massa di un
>oggetto, ma dalla sola velocità iniziale, e dal coefficiente di
>attrito (dinamico o statico, allo stesso identico modo).
diciamo cosi': a livello teorico l'accelerazione (negativa) massima
che si puo' ottenere non dipende dalla massa in quanto questa "si
semplifica" perche' dal 2° princ della dinamica F=m*a si ottiene
a=F/m
pero' la F e' direttamente proporzionale alla forza di attrito
ottenibile, la quale dipende a sua volta direttamente dalla massa.
Dal punto di vista sempre teorico ma energetico, l'energia cinetica da
dissipare per portare ad esempio da 100 a 0 il veicolo dipende
direttamente dalla massa e quindi tanto piu' grande e' la massa tanto
piu' potenti (ovvero in grado di dissipare il calore velocemente)
dovranno essere costruiti i freni, altrimenti si surriscalderebbero e
calerebbe la forza frenante con conseguente riduzione dell'acc.
negativa e allungamento della frenata. A questo punto si puo' ancora
dire che la massa non influenza gli spazi di frenata, a patto di fare
freni piu' "grossi" per il veicolo piu' pesante.
Nella pratica ci sono ovviamente dei limiti al dimensionamento dei
freni, per cui si capisce come convenga avere meno massa=meno potenza
da smaltire, e che se si sale in due sulla stessa moto questa frenera'
un po' peggio rispetto a quando ci si va da soli, specie se si scende
dallo Stelvio.
Ad ogni modo, il vecchio dire popolare che si sente ancora oggi
"quello e' troppo leggero, non frena" direi che sia proprio falso.
--
ciao dal Tinto (Alessandro) - socio PPCSP
kawasaki ZX6R '98 nera "Hien"
www.tinto.org
>Caro Artemio, a prescindere da tutte le cazzate che si possono dire
>sul'argomento considera la massa dinamica e l'energia cinetica del
>corpo in movimento. Per ridurre un moto da lineare continuo a statico
>devi applicare una forza frenante, tanto maggiore sara' l'energia
>cinetica del corpo tanta piu' forza dovrai applicare.
stai confrontando le mele (la forza) con le pere (l'energia): fra le
due c'e' una cosa di mezzo non trascurabile: il tempo ;-)
>A parita' di potenza dell'impianto frenante e' ovvio che il veicolo
>piu' pesante si fermi in uno spazio piu' lungo.
ok, ma questa condizione non dovrebbe essere mai verificata ;)
> Oppure avere freni piu' grandi etc. ma si
>ragionava a parita' di condizioni, variando la sola massa del veicolo.
non mi pare che nel post iniziale si facesse questo assunto ;)
...SDENGHHHHH !!!!!!!
> Non volevo scriverli, ma visto che fai il gradasso, eccoti i calcoli,
> e dimmi dove entra la massa del corpo.
> F = k * m * g
> F = m * a
> a = k * g
> Dove vedi la massa?
....hai finito di dare i numeri.....?
--
Danny Joe & "Jennifer" GS 1150 R w&b 2K2
ex TDM 850 "Thunderbird" '99
IW2 KQZ & Icom IC-T81E multiband
Max - Milano - ICQ# 77096828
ML "Mangioni" moto-birra...@it.egroups.com
ML "Jarno Saarinen" http://it.egroups.com/group/JarnoSaarinenMotoClub
......buonanotte....! ;))
> p.s. Ha dato del gradasso a DJ! Ma come si permette! Ma ci siamo
> impazziti? Una personcina cosi' mite, polivalente e ben
> educata.....................
rotfl....! ;)))
> >p.s. Ha dato del gradasso a DJ! Ma come si permette! Ma ci siamo
> >impazziti? Una personcina cosi' mite, polivalente e ben
> >educata.....................
>
> Sarà...
....ROTFLLLLLLLLLLLL !!!!! ;))))
..si, ma non è intelligente come Carlo....cazzo....! ;))
.....bimbo, te la stai menando troppo male per una risata che mi son fatto
alla faccia della cagata che hai detto, te e il tuo stupido teorico libro di
fisica......! :)))
Se sei così permaloso e non sai accettare una piccola critica goliardica
come la mia ........allora non farti vedere in giro ai raduni di IHM,
potresti tornare a casa traumatizzato e coi coglioni in mano ! ;)))
> stai confrontando le mele (la forza) con le pere (l'energia): fra le
> due c'e' una cosa di mezzo non trascurabile: il tempo ;-)
..e il tempo....come diceva lo ZIO di Capirossi ( alias Paperone ) ......il
tempo è denaro....!
:)
> Artemio,
> non discuto sui calcoli, qualcuno lo farā in maniera pių esauriente di
me,
> ma ti conviene lasciar perdere certe provocazioni: potresti entrare in
flame
> giā riviste e che non portano a nulla.
...un altro che non capisce un cazzo......!
portategli un fazzoletto per le lacrime.....
...e si incazza pure se gli facccio SBONCK........hai capito ?!?!?!
:DDDDDD
..certo che di minkioni ce ne sono in giro.....eh ?!?! ;))))
> i freni in se trasformano energia cinetica in ewnergia termica
> i fori servono per portare via la polvere di detrito.
.......e quelli a margherita per profumare la zona circostante , così che
nessuno potrà dire "..ma che odore di freni surriscaldati !!!" ......!
>
>"PMF" ha scritto nel messaggio
>>> Mototopo wrote:
>> >
>M> > i fori servono per portare via la polvere di detrito.
>PMF> Direi che servono anche per la vera e propria dissipazione termica,
>PMF> aumentando la superficie esposta, pur in misura lieve
>
la superfice esposta diminuisce... :-))) e anche la massa
accumulatore termico.
Ciao
Mototopo
>Ma poi e' vero che a parita' di attrito (leggi gomme con stessa mescola,
>credo impossibile a verificarsi con quanto in commercio), una moto frena
>meglio di un auto?
Proprio qualcosa del genere mi chiedevo.
--
Artemio Vallelinda (Fake name)
Kawasaki ER-5
prima moto, ansioso di fare un upgrade. :-)
>.....bimbo, te la stai menando troppo male per una risata che mi son fatto
>alla faccia della cagata che hai detto, te e il tuo stupido teorico libro di
>fisica......! :)))
Se veramente fosse una cagata, spiegami perché. Ho posto un quesito ed
ho chiesto anche di fornirmi le indicazioni per informarmi meglio.
La risposta derisoria era maleducata.
>Se sei cosě permaloso e non sai accettare una piccola critica goliardica
>come la mia ........allora non farti vedere in giro ai raduni di IHM,
>potresti tornare a casa traumatizzato e coi coglioni in mano ! ;)))
La goliardia mi diverte, la strafottenza no.
>> Madonnamiaaaa...... un fake del Carughi ;DDDDDDD
>..si, ma non è intelligente come Carlo....cazzo....! ;))
Ha parlato Einstein, che mi ha già inquadrato senza conoscermi.
> non discuto sui calcoli, qualcuno lo farà in maniera più esauriente di me,
>ma ti conviene lasciar perdere certe provocazioni: potresti entrare in flame
>già riviste e che non portano a nulla.
Già, sono stato troppo permaloso, anche se le persone in questione
hanno tenuto un pessimo comportamento.
>...e si incazza pure se gli facccio SBONCK........hai capito ?!?!?!
>:DDDDDD
>..certo che di minkioni ce ne sono in giro.....eh ?!?! ;))))
Già! ;-))) Basta guardarti allo specchio, nevvero?
Artemide......si scherzava,,,,,,quindi molla il colpo e cala la cresta, ok
?!
....ma quanti anni hai, bamboccio ? :DDDDDD
>A parte il fatto che le leggi fisiche che tu citi dicono che l'attrito non
>dipende dalla superficie ma dal materiale e dalla pressione, e poi vedi che
>in Formula 1 piazzano gomme non propriamente sottili, mettiamola così:
>il fatto che un veicolo più leggero frena prima di un veicolo più pesante è
>un atto di fede. Inspiegabile ma vero.
Non mi sto vantando di capirne più degli ingegneri della Ferrari, ci
mancherebbe altro. Chiedevo semplicemente se la cosa rispondesse a
verità, ed in tal caso per quale motivo.
La tua risposta non mi aiuta molto, nel senso che un atto di fede è
proprio quello che mi sembra troppo simile ad una sorta di
campanilismo verso la moto, a scapito dell'auto.
Cercavo una risposta oggettiva, senza mettere in dubbio la validità
della tua osservazione.
>> Dove vedi la massa?
>....hai finito di dare i numeri.....?
E tu hai capito qualcosa di quel che ti ho scritto?
...No?...
Peccato.
...piccolo niubbo ingenuo.......!
>la soluzione e' estremamente banale, un corpo in movimento ha una energia
>cinetica pari a 0,5 x la massa, per la velocita' al quadrato. A pari
>velocita' un mezzo che pesa il doppio ha il doppio di energia cinetica, e
>siccome frenando fino a essere fermo tutta questa energia deve diventare
>calore, deve dissipare nei freni il doppio del calore. Per cui, a parita' di
>freni se vuoi non valicare la stessa temperatura devi fare una frenata meno
>energica e quindi piu' lunga. Oppure avere freni piu' grandi etc. ma si
>ragionava a parita' di condizioni, variando la sola massa del veicolo.
No. Si parlava di condizioni ideali, quindi di freni perfettamente
proporzionati al corpo, trascurando problemi come la dissipazione del
calore (supposta risolta in altro modo) ed altre problematiche.
Posto che un'auto ed una moto abbiano lo stesso attrito con il suolo,
e freni adeguati a frenare al limite della perdita di aderenza
(massima frenata possibile), la domanda era (ed è ancora) perché mai
l'auto dovrebbe frenare meno di una moto.
Il caso del TIR serviva solamente a portare all'estremo il concetto,
ma è evidente (qualità delle gomme, per esempio) che ci sono svariati
motivi per cui i TIR sono limitati.
La temperatura non era presa in oggetto inizialmente, si considerava
un impianto frenante ideale, e per comodità ho supposto di parlare di
una singola frenata, e non di una ripetizione (nel qual caso il corpo
di massa minore sicuramente dissiperà meno calore).
>> Oppure avere freni piu' grandi etc. ma si
>>ragionava a parita' di condizioni, variando la sola massa del veicolo.
>non mi pare che nel post iniziale si facesse questo assunto ;)
Assolutamente si. ;-)
Leggi sotto (fa parte del post iniziale).
Forse ho sbagliato nel non precisare che per 'parità di condizioni'
intendevo che i freni erano proporzionati alla massa da frenare, ma
approfitto per chiarirlo ora.
>Immagino che i problemi siano più che altro tecnologici (per esempio,
>dissipazione del calore generato dai freni, temperatura delle gomme,
>ripartizione della frenata etc...), ma a parità di condizioni, e non
>considerando dispositivi come l'ABS, non capisco il motivo per cui
>dovrebbe esserci qualche differenza.
>Per la forza di inerzia?
Si, ma l'inerzia viene in teoria controbilanciata dall'attrito, che
dipende dal peso. L'inerzia causa una maggiore dissipazione di energia
(calore), ma non una diminuzione dell'attrito o un aumento della
distanza e del tempo di frenata.
Le cause sono sicuramente più sottili, se ci sono. Questo
m'interessava capire. :-)
>>Non volevo scriverli, ma visto che fai il gradasso, eccoti i calcoli,
>>e dimmi dove entra la massa del corpo.
>Madonnamiaaaa...... un fake del Carughi ;DDDDDDD
Non so chi sia. ;-) Non mi sento fake di nessuno, comunque andrò a
leggere le sue gesta da google.
>Caro Artemio, a prescindere da tutte le cazzate che si possono dire
>sul'argomento considera la massa dinamica e l'energia cinetica del
>corpo in movimento. Per ridurre un moto da lineare continuo a statico
>devi applicare una forza frenante, tanto maggiore sara' l'energia
>cinetica del corpo tanta piu' forza dovrai applicare. Siccome
>l'energia cinetica e' data dal rapporto fra la massa e l'altezza da
>cui cade il corpo (parafrasando dalla velocit'a con cui viaggia) ecco
?...
Ek = m / h ?...
Non è che ti confondi con l'energia *potenziale*
Ep = m*g*h
Ma anche in questo caso non c'entra granché... :-/
E ma l'energia che c'entra con la velocità? L'energia mi dà in questo
caso la misura del calore trasferito dal veicolo ai freni.
Si usa il teorema dell'energia cinetica, e si ottiene la relazione
Ed = (1/2)m v^2
Ma questo non mi sembra che abbia a che vedere con la distanza
necessaria per frenare, o con il tempo.
Il teorema dell'energia cinetica valuta solamente la differenza di
energia, ma non tiene in considerazione tempo e distanza, che non
influenzano l'energia.
>xche' la suddetta entra nel fattaccio ;)))) Non da ultimo la potenza
>dei freni, che sulle moto sono n volte piu' potenti di quelli montati
>su auto e camion (che usano i dischi da pochi anni, prima tutti a
>tamburo).
Di questo non sono affatto convinto. Passi per i camion, che vista la
massa forse hanno freni sottodimensionati, ma nel caso delle auto,
visto che i freni sono più che sufficienti a inchiodare le ruote anche
su un pandino, sono proporzionati alla massa da frenare.
Ragionando a parità di attrito, quindi, per esempio, moto da corsa vs
auto da rally, il discorso non è più tanto certo IMHO.
>Non ti incazzare con chi ti prende x il culo, non ti curara di loro ma
>guarda e passa. E una puntina di umilta' a volta non guasta ;))))
Per me non c'è alcun problema, non sono stato io a comportarmi con
strafottenza senza argomentare i motivi dei miei preconcetti. La mia
era una domanda, non un'arrogante imposizione come la loro.
>> Già, sono stato troppo permaloso, anche se le persone in questione
>> hanno tenuto un pessimo comportamento.
>Artemide......si scherzava,,,,,,quindi molla il colpo e cala la cresta, ok
>?!
All right. Se è così,chiedo scusa per il fraintendimento.
>....ma quanti anni hai, bamboccio ? :DDDDDD
31
>> E tu hai capito qualcosa di quel che ti ho scritto?
>> ...No?...
>> Peccato.
>...piccolo niubbo ingenuo.......!
ROTFL... Stavolta te lo chiedo io quanti anni hai. ;-)
"Artemio Vallelinda" <zap...@togli.interfree.it> ha scritto nel messaggio
> No. Si parlava di condizioni ideali, quindi di freni perfettamente
> proporzionati al corpo, trascurando problemi come la dissipazione del
> calore (supposta risolta in altro modo) ed altre problematiche.
scusami allora, avevo semplificato la questione, posta in questi termini
effettivamente e' piu' complessa. Evidentemente, se a partire da una certa
velocita', un camion e una moto hanno energie cinetiche molto differenti,
per farli fermare teoricamente nello stesso spazio occorrera' realizzare
freni che diano la coppia frenante proporzionata.Ritengo che a questo punto
tali freni dovrebbero anche avere una dimensione e una massa tale da non
valicare la temperatura limite durante l'intera frenata. Giungo quindi alla
conclusione, che un camion POTREBBE fermarsi nello stesso spazio di una moto
se avesse freni dimensionati come detto, ma che cio' sia impossibile per il
fatto che la dimensione e il peso del veicolo, pensa anche a un treno, non
aumentano nella stessa proporzione delle dimensioni delle ruote, e quindi
dello spazio fisico per alloggiare i freni, in parole povere, i freni di un
camion e di un treno, sono "piccoli" in proporzione a quelli di auto e moto
rispetto alla massa da frenare, per questioni di impossibilita' di avere lo
spazio per freni che rispettassero le proporzioni sopraddette. Che ne dici,
ti sfagiola come ipotesi?
RobyB12
benelli magnum- aspes/malanca-ciao polini-garelli vip-
KTM 125 rv-Gilera rx 200-Honda cb400N-Suzy bandit 600
-Suzy bandit 1200
http://www.pazzidelbracco.com
http://groups.yahoo.com/group/ihm-pesto (li amo)
http://www.supermototecnica.com (ci scrivo)
http://www.fighters-magazin.de (ci godo)
http://www.lucamerega.it/RobyB12 (il B12 e tech)
Fly down, dannijņ, ti ho ignorato per degli anni dalla tua comparsa in ihm e
continuerņ a farlo.
Conoscendo Artemio e conoscendo te, mi limitavo solo a consigliarlo di non
ripetere esperienze di altri perchč non ne vale la pena.
Franco.
>dunque, mentalmente sveglio...nah......lavorare.....vade retro!!!, passione
>per il computer.....nooooo, ma allora che ci faccio su ihm? ;-))))))))))
Tuo malgrado... rientri almeno nella prima... ;-)))
Ciao,
Osvy
>ok, mi hai convinto...ma qui sieti appassionati di matematica e affini???
No, compagnia di sessualmente repressi che sfoga le proprie
frustrazioni così :oPPPPPPPPPPPPPP
Sulle porte dei cessi ad architettura trovi le solite scritte "da
porte dei cessi"
nei cessi di ingegneria ho trovato:
Sondaggi statistici da firmare
Integrali di second'ordine con tutto lo svolgimento (giuro)
Schemi statici di strutture malamente disegnati a matita
Riviste di computer (mica PC games, roba da sistemisti)
La cosa mi ha dato molto da pensare....
----
Birra&SalCiccia ai Gippioli
Ste&Nelli® (La Pantegana Volante) e .... Suzuchi GSX-R750 "Criceto"
from Rovato(BS)
IHMisti n° 396 Membri (c.r.p.) GFC n°71 Tessera L.A.C. 033
orgogliosamente cazzeggiaros
LE-PULC...@libero.it Toglimi le pulci per rispondere
http://utenti.tripod.it/STRYDOG ICQ97432721 MSN
thest...@hotmail.com
"...but i still haven't found what i'm looking for..."
"but i'm still haven't found what i'm looking for"
> Fly down, dannijņ, ti ho ignorato per degli anni dalla tua comparsa in ihm
e
> continuerņ a farlo.
...minkia, ma allora sei un figo........!!!!
Senti ma .....ma chi cazzo ti ha mai visto in giro, emarginato del cazzo
!?!?!? :DDD
> Conoscendo Artemio e conoscendo te,
tu non conosci proprio nessuno........ema !!!
> mi limitavo solo a consigliarlo di non
> ripetere esperienze di altri perchč non ne vale la pena.
...quindi č meglio che non segua il tuo esempio.....potrebbe ritrovarsi
emarginato anche lui.....!
Benissimo, qua la mano e facciamoci una risata ! :)
Ti devo una birra per il fraintendimento involontario !
sei più piccolo.......rispetta gli anziani !! ;PPP