Ciao anch'io ho avuto problemi con la reperibilita' dell'etere
solforico ma alla fine dopo aver girato diverse drogherie
sono riuscito ad acquistarne un litro la miscela l'ho fatta
1/3 etere 1/3 petrolio 1/3 olio di ricino ma poi visto la
difficolta' della messa in moto ho rifatto la testa del motore
col tornio e ora e' diventato glow.
Penso non si possa sostituire con l'etilico.
Ciao Mauro
--
Posted from [62.98.86.160]
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Paolo Di Marco
--
Posted from mix-velizy-106-4-166.abo.wanadoo.fr [193.249.123.166]
Cordialmente,
Cesare
> Da: "Salvatore" <salv...@libero.it>
> Organizzazione: [Infostrada]
> Risposta: "Salvatore" <salv...@libero.it>
> Newsgroup: it.hobby.modellismo
> Data: Sat, 10 Nov 2001 14:44:20 GMT
> Oggetto: Mix diesel
> > Penso non si possa sostituire con l'etilico.
> > Ciao Mauro
Ciao ho detto una str...ta ha ragione pienamente Paolo di Marco
riporto dal libro di chimica delle superiori:
"ETERI OSSIDI"
"Il piu' importante di questa categoria di composti e' l'etere
etilico che si ottiene disidratando due molecole di alcol etilico per
mezzo di acido solforico concentrato. Per tale ragione questo etere viene
anche chiamato, sia pure impropriamente etere solforico"
Dunque etilico e solforico sono la stessa cosa quello che mi ha tratto
d'inganno e che i libri di modellismo che possiedo citano sempre il
solforico scusate.
> Hai fatto bene a trasformarlo ma come funziona ? dicci dicci
In realta' la testa l'ho copiata come compressione dallo stesso
motore solo glow sempre Supertigre 2.5cc ora montato su un
vecchio tuttala Scorpio. Solo che quello diesel
e' molto piu' pesante e massiccio e l'ho provato solo al banco
ma prossimamente lo montero' su un modello a volo vincolato.
Ciao Mauro
--
Posted from ulisse.elettra.trieste.it [140.105.4.189]
--
Posted from [195.6.68.109]
In efetti questa miscela inconsueta non rovina il motore, ma certo che non è
né una gran scoperta né una cosa molto saggia. In un motore diesel il
petrolio (o cherosene che sia) é il combustibile vero e proprio mentre
l'etere (solforico od etilico è la stessa cosa, non dimenticarlo!) funge da
ingnitore e da regolarizzatore della carburazione. Il cosiddetto diesel
infatti (la definizione è impropria ma accettata da decenni), è in realtà un
motore ad autoaccensione nel quale lo scoppio avviene per surriscaldamento
della miscela aria/petrolio/etere. Allora perché il tuo motore è andato in
moto senza etere? Semplicemente perché hai fatto quello che non bisognerebbe
mai fare con un diesel (e neppure con altri motori, a onor del vero...): hai
usato l'avviatore! Con la rotazione frenetica imposta dall'avviatore al
pistone, hai fatto surriscaldare la camera di scoppio ed il motore, obtorto
collo, è andato in moto ugualmente! Il problema è che i diesel sono motori
che vanno facilmente soggetti all'ingolfamento e, in questo caso, rischi un
blocco idraulico con conseguente piegatura o rottura della biella e/o
dell'albero. Con una miscela di soli olio e petrolio, sicuramente il motore
gira lo stesso, ma lo fa a regime ridotto, con un'efficienza pietosamente
bassa. Forse t'incuriosirà sapere che molti anni fa sono stati prodotti dei
motori diesel che andavano esclusivamente ad etere ed olio, senza cherosene!
Avevano la compressione fissa (con un rapporto molto elevato) e, una volta
capiti, non andavano neanche malissimo. Ma non finisce qui: d'estate, quando
fa molto caldo, è una cosa tuttaltro che inconsueta che un motore glow già
caldo possa andare in moto senza dare tensione alla candela, ma
semplicemente dando un paio di colpi all'elica dopo il cicchetto. Pura e
semplice autoaccensione. Il problema è che fra un'autoaccensione casuale ed
un'autoaccensione controllata, c'è una bella differenza! Di solito, la
procedura standard per l'avviamento di un diesel è la seguente: 1) Montare
l'elica in modo che nel punto di massima compressione questa si trovi "a ore
tre". 2) Aprire lo spillo di 3-4 giri. 3) Tappare il venturi con un dito e
far aspirare carburante per un paio di giri dell'elica. 4) Cominciare a dare
colpi secchi e precisi all'elica. (E' molto importante che siano secchi e
precisi!); Se il motore non accenna a partire , cominciare a stringere il
contropistone di un quarto di giro e continuare a dare colpi all'elica. 5)
Se il motore dovesse dare forti contraccolpi (ahi!!!), probabilmente è
ingolfato. Svitare il contropistone di un giro, staccare l'alimentazione
della miscela e svuotarlo facendo girare l'elica al contrario e soffiando
nello scarico. 6) Se tutto va bene, invece, a forza di stringere il
contropistone (pochissimo alla volta!), il motore dovrebbe andare in moto.
7) A questo punto, se è ancora da rodare, mantenere la compressione al
minimo possibile perché il motore non si spenga e aprire lo spillo fino a
far girare il motore molto grasso. 7) Se invece il motore è già rodato,
bisogna imparare a sviluppare la sensibilità e l'orecchio da diesel. Per
farlo girare al meglio è infatti necessario chiudere lo spillo e stringere
il contropistone fino ad avere un regime elevato e regolare. Se il motore
tende a "morire" vuol dire che si è chiuso troppo lo spillo. Se tende a
"stringere" (ovvero a fare un rumoraccio di ferraglia) vuol dire che si è
stretto troppo il contropistone e il motore sta battendo in testa. Insomma:
non è una cosa facilissima, ma con un po' di buona volontà anche uno
scimpanzé la può imparare. L'unica cosa da non fare mai, assolutamente, è
usare un avviatore. Questo, ovviamente, se ci tenete al motore! Un'ultima
cosa: il motore "Map3", l'ho già scritto, non si chiama Map3! Quelli sono
caratteri cirillici e si leggono "MARS". Avete presente il pianeta rosso?
Buone elicate sulle dita a tutti!
Cesare
> Quanto tempo l'hai tenuto in moto ? A che regimi ?
> Magari hai scoperto una miscela a costo 0 ! :-)
> Natale
Il motore avrà girato per una mezz'ora in tutto anche perchè lo messo in
moto nel mio giardino e i vicini penso che non siano molto contenti per il
casino che fa :-)) Avevo montato un' elica 9/6, forse pure un po' troppo
grande per il motore, comunque prendeva bei giri ma non l'ho tirato più di
tanto perche era nuovo, che da considerare che questo motore non ha il gas
regolabile quindi puoi giocare solo con lo spillo del max e la chiavetta
del contropistone, di conseguenza il campo di utilizzo del motore è molto
ristretto. Tutto qui, peccato che per il video che ho fatto mi sono tenuto
largo circa 21mb per 4 min. altrimenti te lo potevo inviare, proverò con
qualche programma a "rimpiccolirlo" magari per essere spedito.
Saluti Francesco
> Semplicemente perché hai fatto quello che non bisognerebbe
> mai fare con un diesel (e neppure con altri motori, a onor del vero...):
hai
> usato l'avviatore! Con la rotazione frenetica imposta dall'avviatore al
> pistone, hai fatto surriscaldare la camera di scoppio ed il motore,
obtorto
> collo, è andato in moto ugualmente! Il problema è che i diesel sono motori
> che vanno facilmente soggetti all'ingolfamento e, in questo caso, rischi
un
> blocco idraulico con conseguente piegatura o rottura della biella e/o
> dell'albero.
Ti ringrazio per le avvertenze di non usare l'avviatore :-)))) anche se è
partito neache dopo un
secondo di "tourtura" coll'avviatore, sicuramente in futuro non lo
utilizzerò mai più :-))
Credo comunque che l'avviatore bisogna anche saperlo usare, infatti di
solito ci vado delicatamente senza forzare a "bestia", comunque rimane
sempre il fatto che se s'ingolfa il rischio di rovinare qualcosa rimane
cut
> procedura standard per l'avviamento di un diesel è la seguente.........
cut
Ti ringrazio per le chiarissime istruzioni di messa in moto, più si sà e
meglio è, comunque mio padre è abbastanza "ferrato" sull'argomanto, dato
che da ragazzo gli unici motori che aveva erano appunto diesel, infatti è
stato proprio lui a comprarmi il "mars" più per passione che per utilizzo
vero e proprio.
Ti ringrazio ancore per le informazioni :-)
Saluti Francesco
cut
> Non usare
> assolutamente olii sintetici con i motori lappati.
cut
Ti volevo fare un' altra domanda, perchè non si può utilizzare un olio
sintetico? Non sarebbe meglio? volevo usare quello della jet ( il jp4
totalmente sintetico) che normalmente uso per le mie macchine e per gli
aerei che va veramente da paura e non fa un filo d'incrostazioni, lasciando
il motore veramente pulito.
Saluti Francesco
Gli olii sintetici attuali vanno effettivamente molto bene, hanno tutti i
pregi che tu elenchi, ma... quando dura un motore da automodello? Un anno?
Due? Tre? Non credo che fra trenta o quarant'anni avremo molto motori da
automodello ancora in grado di fare il proprio dovere. Certo che nell'ottica
consumistica attuale questo non sarà un gran problema! E' vero, l'olio di
ricino ha un paio di difetti: sporca molto e lascia depositi gommosi e
carboniosi, ma finisce qui. Se tu prendessi un motore che ha girato ad olio
di ricino e lo abbandonassi in un cassetto per dieci anni, alla fine lo
tireresti fuori sporco, incrostato, ingommato... ma perfettamente protetto,
senza un filo di ruggine al suo interno. Basterebbe pulirlo e tornerebbe
come nuovo. Ti sfido a fare altrettanto con un motore alimentato a
sintetico! A parte i difetti citati prima, il ricino ha però un pregio
unico: è forse il miglior lubrificante in assoluto, capace di mantenere
invariata la sua viscosità e le proprietà lubrificanti anche ad altissime
temperature, e questo anche quando il migliore dei sintetici diventa acqua e
vaporizza. La funzione dell'olio nei nostri motori non è solo quella di
lubrificante, ma anche di raffreddante. L'olio infatti contribuisce ad
eliminare buona parte del calore prodotto ed anche in questo il ricino è
imbattibile. Attento: questo non lo dico solo io che, in fondo, sono solo un
semplice utilizzatore di motori (anche a livello agonistico) da circa 35
anni dato che il mio primo diesel è datato 1965. Lo dicono vere autorità in
materia come Clarence Lee o, per restare in Italia, il vecchio Sorino
Garofali (Mr. Supertigre) ed anche Elpidio Mancinelli della Jet's. Gli olii
sintetici più moderni sono eccellenti e vanno benissimo, ma questo nei
motori attuali, che comunque beneficerebbero di una piccola percentuale di
ricino miscelata al sintetico. Per i vecchi motori (e i diesel di solito
fanno parte di questa categoria) il sintetico non è assolutamente
consigliabile. I moderni accoppiamenti sono essenzialmente di due tipi: o
con cilindro in acciaio, pistone in alluminio e fasce elastiche che si
occupano della tenuta, oppure ABC (ci sono anche gli AAC, gli AAN e... ma
non complichiamoci troppo la vita). Un accoppiamento ABC prevede un pistone
in alluminio (A) senza fasce ed una canna in ottone (B = brass, ottone)
cromato (C). Il cilindro, in questo caso, non è "cilindrico", bensì conico.
Se hai provato a girare a mano un motore ABC nuovo, avrai notato che verso
il PMS stringe paurosamente e cigola. A volte resta letteralmente bloccato
perché il pistone, che verso il PMI scorre abbastanza libero, in alto non ha
più tolleranza. Giocando sui differenti fattori di dilatazione termica dei
materiali usati, quando il motore gira e va a temperatura di regime il
cilindro diviene meno conico (più caldo in alto che in basso) e la tenuta è
pressoché perfetta, ma le tolleranze sono comunque tali da consentire un uso
più che ragionevole degli ottimi sintetici attuali. I vecchi diesel, invece,
utilizzavano un tipo di accoppiamento oggi praticamente in disuso: il
"lappato". In questo caso l'accoppiamento è perfettamente cilindrico ed il
pistone di ghisa (Mehanite) viene adattato nella canna d'acciaio con un
lungo e delicatissimo lavoro di lappatura che va poi perfezionato
dall'utente con un altrettanto lungo (dalle due alle cinque-sei o più ore, a
seconda del motore) ed accorto rodaggio. Con un tipo di accoppiamento così
delicato (ma anche estremamente duraturo) non si può prescindere
dall'untuoso, gommoso e carbonioso ricino! Questo, a maggior ragione, se il
motore ha le bronzine invece dei cuscinetti. In quest'ultimo caso poi, se il
motore è un glow non è consigliabile scendere sotto al 22-23% di olio (20%
se su cuscinetti). Bada bene che sto sempre parlando di motori prodotti fino
all'inizio degli anni '80. Con quelli attuali il discorso è molto diverso,
ma ciò non toglie che certe percentuali irrisorie di olio mi facciano
comunque inorridire. Ti assicuro che un moderno glow a due tempi, col 5% di
olio va benissimo, molto meglio che col 15%... ma va benissimo per tre o
quattro voli al massimo, poi lo puoi buttare! Capita l'antifona? E già che
ci siamo (parlo sempre di motori aerei) occhio anche all'avviatore, il
miglior amico del negoziante! Ho visto più motori massacrati dall'avviatore
che dai crash. Se un motore non parte, è inutile continuare a "sodomizzarlo"
con l'avviatore, come fanno in tanti. Molto meglio cercare di scoprire
perché, no? Se poi il motore è su bronzine, allora NON si deve usare mai
l'avviatore. A lungo andare lo starter ovalizzerà la bronzina ed il motore
comincerà a trafilare miscela dall'albero. Ovviamente, tutto questo se, come
me, uno vuole conservare i motori a lungo ed in perfette condizioni. Chi
invece ama la filosofia "usa e getta" faccia pure come cacchio gli pare:
l'industria di settore gliene sarà eternamente grata! Se poi ti vuoi
risparmiare dilemmi, rogne e grattacapi, allora datti all'elettrico e vivi
felice, pulito e profumato, ma se ti compri un Hectoplett, evita di fargli
il rodaggio in acqua! Questo perché, con quel che costa, il Signor
Plettenberg te lo dà già rodato... soprattutto se è un brushless!
Ciao,
Cesare
occhio anche all'avviatore, il
> miglior amico del negoziante! Ho visto più motori massacrati dall'avviatore
> che dai crash. Se un motore non parte, è inutile continuare a "sodomizzarlo"
> con l'avviatore, come fanno in tanti. Molto meglio cercare di scoprire
> perché, no? Se poi il motore è su bronzine, allora NON si deve usare mai
> l'avviatore. A lungo andare lo starter ovalizzerà la bronzina ed il motore
> comincerà a trafilare miscela dall'albero.
Hai ragione MA ho visto in giro un avviatore che invece di far presa sull'ogiva
fa presa sull'elica, in sostanza hai la testa dell'avviatore che ha 2 corna che
fanno presa sulle pale dell'elica cosi' facendo l'albero motore e' salvo.
Addirittura ricordo che perlomeno 15 anni fa l'aeropiccola vendeva un avviatore
del genere che si caricava a molla !!!!
Natale
--
Posted from [195.6.68.109]
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Natale Novello wrote:
> Hai ragione MA ho visto in giro un avviatore che invece di far presa sull'ogiva
> fa presa sull'elica, in sostanza hai la testa dell'avviatore che ha 2 corna che
> fanno presa sulle pale dell'elica cosi' facendo l'albero motore e' salvo.
> Addirittura ricordo che perlomeno 15 anni fa l'aeropiccola vendeva un avviatore
> del genere che si caricava a molla !!!!
> Natale
Sicuramente è meno traumatico, ma comunque resto dell'idea che se si evita di
usare l'avviatore (soprattutto cio motori piccoli...) è tutto di guadagnato.
Cesare
il Zott wrote:
> Ciao Cesare
> ok, allora per il mio mars niente sintetico, vai col ricino ;-) Comunque
> concordo con te che è meglio abbondare con l'olio, la "mia" miscela standar
> è 80-20 e penso che non la cambierò mai, il mio cipollino di questa miscela
> se ne sarà bevuti ad occhio circa 15 l , che per un motore così piccolo sono
> un'infinità, però ancora oggi gira benissimo e si mette in moto benissimo
> anche col dito :-)
Caro Francesco,
a tenersi sul "prudente" coi motori non si fa mai male, ma ti assicuro che
con i motori attuali ed i sintetici oggi sul mercato, si può scendere di
parecchio senza grossi problemi. L'importante è non fare la stessa cosa con
motori di venti, trenta o più anni fa o anche con motori più moderni, ma
costruiti con criteri un po' datati. Col cipollino fai bene a non scendere
sotto il 20% di olio (è piccolo, lappato e su bronzine), ma se fossi in te non
farei il timido col Nitrometano. I cipollini non sono mai stati dei gran motori
e sono anche piuttosto caratteriali (per non dire proprio stronzi...), ma con
un 15% di nitro spesso cambiano faccia. Una dozzina d'anni fa, quando ero
segretario della SAM, ho avuto il piacere e l'onore di frequentare alcuni dei
mostri sacri dell'aeromodellismo italiano, inglese e americano. dal nostro
Amato Prati, uno dei più grandi motoristi di tutti i tempi, al simpaticissimo
Bob Copland che concluse la sua carriera aeronautica come capo-progetto
dell'Harrier (!!!), fino a Sal Taibi, un vero monumento dell'aeromodellismo
USA. Proprio Taibi, una volta, sentendo girare un mio Cox .051 del quale andavo
molto fiero (ma che era un po' critico di carburazione), mi fa: "Quanto nitro
hai in quella miscela?" E io: "Il 25%!" - "Poco, troppo poco" - risponde lui -
"prova con questa"- e così dicendo mi allunga una bottiglietta. La provai
subito, e quella che credevo una bestia si trasformò istantaneamente in un
mostro, oltretutto di carburazione regolarissima. Te la faccio breve: Taibi
andava col 45% di nitro e sui Cox più piccoli (Tee Dee .020) saliva sempre
almeno al 65%!! L'olio? Il 22% e rigorosamente di ricino. Se ti capita per le
mani un Cox, (peccato che non li facciano piu!) provaci e mi saprai dire.
Ciao e divertiti,
Cesare
P.S.: A proposito di aeromodellisti famosi: sai chi fu il primo a far volare
con successo un modello con motore a scoppio, vincendoci anche parecchie gare
prestigiose? Fu un certo Maxwell Basset di Philadelphia (nel 1934) ed il motore
era il Brown Jr. , un 10 cc ad accensione elettrica che doveva diventare il
primo motore modellistico commerciale della storia (ne vennero costruiti
parecchie decine di migliaia). Perché te lo racconto? Perché dietro c'è una
storia molto curiosa: dopo pochi anni, Bassett (che oggi è un arzillo e
simpatico vecchietto che ogni tanto frequenta i campi di gara anche in
Inghilterra dove ha una tenuta), abbandonò l'aeromodellismo e si mise in
affari. In pochi anni divenne miliardario e si ritirò solo alla fine degli anni
'80, dopo aver venduto la sua ultima creatura, in quel momento all'apice del
successo, per un mucchio di quattrini. Si chiamava "Commodore Computers" e di
lì a poco fece il botto che tutti ricordano! Quando si dice il fiuto per gli
affari, eh?
> un 15% di nitro spesso cambiano faccia. Una dozzina d'anni fa, quando ero
> segretario della SAM, ho avuto il piacere e l'onore di frequentare alcuni dei
> mostri sacri dell'aeromodellismo italiano,
Ciao volevo chiederti hai ancora contatti con la SAM ITALIA
a parte questo link
http://www.radiocorsa.com/tiziano/index.htm
ci sono altri siti dove reperire informazioni
e piani per costruire un modello volo libero
con motore a scoppio da 1,5cc o uso vecchi
disegni di Sistema pratico, Sistema A che
gia' possiedo?
Per poi farlo diventare "radiodisturbato"
basta che rendo mobili e comandate con due
piccoli servi una parte del direzionale e
ho visto che sul piano di quota basta da
una parte sola? o anche niente basta il monocomando?
Ciao Mauro
Ciao Mauro
--
Posted from ulisse.elettra.trieste.it [140.105.4.189]
Contatti ne ho, nel senso che da molti anni sono un semplice socio.
Quando ho cominciato a pubblicare MODELLISMO ho abbandonato gli incarichi
che avevo, compreso quello di membro della Commissione Sportiva Centrale
dell'Aero Club d'Italia. Sono uno di quei pochi fessi che credono che i
conflitti d'interesse possano esistere davvero... Se t'interessa iscriverti,
puoi contattare il segretario Giampaolo Luppi al n° 059/390228.
> ci sono altri siti dove reperire informazioni
> e piani per costruire un modello volo libero
> con motore a scoppio da 1,5cc o uso vecchi
> disegni di Sistema pratico, Sistema A che
> gia' possiedo?
Siti affidabili non ne conosco. Quasi tutti i disegni che girano in
.dxf o .dwg su Internet sono "robetta" o anche peggio. Se mi dici che motore
è (glow? diesel?), posso vedere di aiutarti io a trovare qualcosa di bello e
buono. Aiutami: preferisci un "pylon" o un "cabin"? Il cabin è un modello
tradizionale mentre il pylon non è un modello da corsa, ma uno di quelli con
l'ala montata su un'alta pinna (pylon, appunto). La differenza, a grandi
linee, sta nel fatto che il "cabin" ha solitamente un aspetto più
aeronautico e, una volta trasformato in RC, è più tranquillo. Il "pylon",
invece ha una stabilità intrinseca più marcata e, se disturbato con la
radio, ha reazioni più nervose perché tende a mantenere la traiettoria.
Solitamente è più efficiente perché ha una sezione frontale più bassa, ha
prestazioni decisamente migliori nel volo in termica e tiene molto bene la
virata in spirale stretta.
> Per poi farlo diventare "radiodisturbato"
> basta che rendo mobili e comandate con due
> piccoli servi una parte del direzionale e
> ho visto che sul piano di quota basta da
> una parte sola?
Sì, il monocomando basta, ma oggi come oggi non ne vale la pena. Quello che
non si deve mai fare con un old timer è invece mettergli gli alettoni.
Innanzitutto perché con quei diedri così marcati il modello non li sente
affatto e poi perché se ne snaturano le caratteristiche di volo. Per il
direzionale basta rendere mobile da un terzo circa (per i pylon) ad un 50%
della deriva (per i cabin), mentre per l'elevatore basta un solo semipiano.
Questo semplifica di molto la realizzazione del comando e non comporta alcun
problema durante il volo. Tieni sempre conto che l'applicazione della radio
su un OT deve servire a fare del volo libero radiodisturbato e non
dell'acrobazia! Quelli che fanno looping e tonneauax con un OT mi fanno un
misto di rabbia e pena. Rabbia perché snaturano un modello fatto per volare
dolcemente, pena perché sono dei fessi che perdono tempo con un modello
inadatto quando si potrebbero fare una qualunque ala bassa con alettoni e
divertirsi molto di più. Fammi sapere le caratteristiche del tuo motore ed
il tipo di modello e vedrò di aiutarti. Naturalmente non pensare che lo stia
facendo disinteressatamente: sai, noi editori siamo delle sanguisughe e sto
già pensando al modo migliore per sfruttarti... altrimenti come farei a
permettermi le prossime vacanze ai tropici?
Ciao, Cesare
> buono. Aiutami: preferisci un "pylon" o un "cabin"? Il cabin è un modello
> tradizionale mentre il pylon non è un modello da corsa, ma uno di quelli con
> l'ala montata su un'alta pinna (pylon, appunto). La differenza, a grandi
> linee, sta nel fatto che il "cabin" ha solitamente un aspetto più
> aeronautico e, una volta trasformato in RC, è più tranquillo. Il "pylon",
> invece ha una stabilità intrinseca più marcata e, se disturbato con la
> radio, ha reazioni più nervose perché tende a mantenere la traiettoria.
> Solitamente è più efficiente perché ha una sezione frontale più bassa, ha
> prestazioni decisamente migliori nel volo in termica e tiene molto bene la
> virata in spirale stretta.
Ciao questa non e' una semplice risposta e' un articolo me lo salvo
ho gia' nel cassetto il tuo articolo sui riduttori per motori elettrici
scaricato da Jonathan che mi ha fatto capire molte cose.
Le idee le ho ben confuse per il Pylon ho un disegno Sparviero un
modello da payload solo che mi sembra troppo difficile da realizzare
diedro ellittico ed ala ellittica viene una meraviglia ma troppo
lavoro.Poi ho un Gabbiano che non mi sembra un granche',Uno del
il corso di aeromodellismo del sig.Loris K.non completo.
Quello piu' facile sembra il "Stratosfera 56" sistema pratico
articolo firmato da Paolo D'apporto.Per il cabin ho il
modello "astor" pero' con la fusoliera ellittica.
Per il
> direzionale basta rendere mobile da un terzo circa (per i pylon)
Su i miei disegni hanno la doppia deriva per non interferire con il
vortice aerodinamico dell'elica e fanno anche da pattino per
l'atterraggio visto che il carrello e' monoruota, bisogna
portare il comando su entrambi?
Naturalmente non pensare che lo stia
> facendo disinteressatamente: sai, noi editori siamo delle sanguisughe e sto
> già pensando al modo migliore per sfruttarti... altrimenti come farei a
> permettermi le prossime vacanze ai tropici?
Allora per sdebitarmi vado a Muggia da BoyModel a prendere una copia
della tua rivista.
A Parte gli scherzi hai una lista di piani per old Timer pubblicati
sulla tua rivista?
Esite un news-group SAM come quello dell F3J-AVOT?
Grazie tante finalmente riesco a parlare di questo
argomento(old timer)senza andare fino a Udine dal
Sig. Giulio Dorio.
Ciao
Mauro TS
> .....Quello piu' facile sembra il "Stratosfera 56" sistema pratico
> articolo firmato da Paolo D'apporto.Per il cabin ho il
> modello "astor" pero' con la fusoliera ellittica.
Gli old timers, in genere, sono sempre piuttosto complessi come costruzione
e quelli italiani, in particolare, a volte raggiungono vette di complessità
davvero spaventose. Non mi hai detto ancora che motore è il tuo, ma senza
stare a complicarci troppo la vita, potrei consigliarti il Kerswap di Gil
Morris (1941) ed il PB-2 di Thracy Petrides (fine anni '30). Il primo è un
pylon con una fusoliera molto semplice (è di sezione quadrata...) e vola
straordinariamente bene. L'avevo ridisegnato per RC in versione 1/2A Texaco
nel '93 e da allora ne sono stati costruiti a decine in tutta Italia, sia
per il Cox Texaco (o Black Widow) .O49, sia per lo Speed 400. Era anche uno
dei modelli più competitivi per la categoria e nelle gare si è piazzato
sempre ai primi posti. Il PB-2 è un volatore altrettanto eccezionale, ma è
un "parasol" con l'ala montata su una cabana. Un "quasi cabin", insomma.
Anche questo è un modello per 1/2A Texaco. Per usare entrambi con un motore
da 1,5 cc dovresti, orientativamente, prendere i disegni ed ingrandirli
(qualunque centro-fotocopie te lo può fare) dell'8-12% circa. Secondo me
questi due rappresentano il compromesso migliore. Sono modelli molto
eleganti, di costruzione non eccessivamente complessa e di grande
soddisfazione in volo.
Ciao,
Cesare
> Gli old timers, in genere, sono sempre piuttosto complessi come costruzione
> e quelli italiani, in particolare, a volte raggiungono vette di complessitą
> davvero spaventose. Non mi hai detto ancora che motore č il tuo,
Il motore e' un Magnun GP 1.7cc con silenziatore poi ho un cox ma preferirei
non usarlo e due supertigre da 2,5 cc diesel e glow che secondo me sono
troppo potenti per il volo libero e andrebbero usati con um elica 8X3 che e'
introvabile.
sia per lo Speed 400.
Questa e' una buona notizia ho visto che esiste una categoria 1/2A elettrici
ma non avevo collegato allo Speed 400 cosi' non occorre antimiscela.
per il pendio invece si trova qualche progetto con l'autodirezionale
magnetico F1E per intenderci
ho trovato questo in rete:
http://www.homestead.com/F1E/files/MBldr3gif.gif
al sito
http://www.homestead.com/F1E/
e guarda che belle foto:
http://www.homestead.com/F1E/MoreF1EPhotos.html
Ciao a Tutti
> Da: "Mauro Rinaldi" <iw3...@inwind.it>
> Organizzazione: Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
> Newsgroup: it.hobby.modellismo
> Data: Fri, 16 Nov 2001 15:07:48 +0000 (UTC)
> Oggetto: Re: Mix diesel ora F1E
> Il motore e' un Magnun GP 1.7cc con silenziatore poi ho un cox ma preferirei
> non usarlo e due supertigre da 2,5 cc diesel e glow che secondo me sono
> troppo potenti per il volo libero e andrebbero usati con um elica 8X3 che e'
> introvabile.
Anche se il Magnum non è "in tema" con un old timer, lo puoi usare
senz'altro per divertirti. Perché la 8x3 per i 2,5? E' una misura del tutto
inconsueta e comunque inadatta ad un diesel di quella cilindrata. Puoi
tranquillamente usare una 8x6 o una 9x4.
> sia per lo Speed 400.
> Questa e' una buona notizia ho visto che esiste una categoria 1/2A elettrici
> ma non avevo collegato allo Speed 400 cosi' non occorre antimiscela.
Sì, i modelli per 1/2A Texaco in genere sono adattissimi allo Speed 400.
Lo puoi usare in diretta, ma non ne vale la pena. Meglio una riduzione da
2:1 a 3:1 circa, elica 8x4,5 -8x6 - 9x5, Speed 400 6V e 7-8 celle da 500-600
mAh.
>
> per il pendio invece si trova qualche progetto con l'autodirezionale
> magnetico F1E per intenderci
> ho trovato questo in rete:
> http://www.homestead.com/F1E/files/MBldr3gif.gif
> al sito
> http://www.homestead.com/F1E/
> e guarda che belle foto:
> http://www.homestead.com/F1E/MoreF1EPhotos.html
Bellissima categoria, molto tecnica e difficile però. Per praticarla,
oltre ad avere buone gambe e passione per la montagna, è indispensabile
farsi assistere da qualche maestro di consumata esperienza. Fra Veneto,
Friuli e Trentino se ne trovano parecchi. Qualcuno anche in Lombardia e in
Toscana.
Ti ho trovato qualche foto del Kerswap su questi siti:
http://www.modelairtech.com/images/kerswap.jpg
http://pw1.netcom.com/~bradleyp/elec_rc.htm
Non ho invece trovato nulla del PB-2. Domani cerco una foto del mio.
Come vedi gli oldtimers sono modelli "veri" per aeromodellisti "veri".
Richiedono una certa abilità costruttiva ed una mentalità aeromodellistica
che è del tutto estranea ai talebani del blocco di polistirolo scavato. Non
fraintendermi: per giocare vanno benissimo anche gli schiumini, schiumoni e
schiumotti di polistirolo epp, piripì e parapà (ci gioco anch'io, di tanto
in tanto, ed i migliori li pubblico pure!*), ma quelli che si dedicano solo
ed esclusivamente a queste simpatiche stronzate con la scusa che costano
poco e vanno bene uguale, tanto lo scopo è solo quello di divertirsi, con
l'aeromodellismo hanno davvero poco a che spartire. Il divertimento è solo
un ovvio elemento accessorio (chi mai sarebbe tanto idiota da praticare
volontariamente una qualsivoglia attività se non la trovasse divertente e/o
gratificante?) di un hobby/sport bellissimo che è fatto soprattutto di
ricerca tecnica sui materiali (schiume varie comprese), scientifica (sui
profili e sulle caratteristiche aerodinamiche dei modelli), anche storica
(nel caso degli oldtimers) ed il cui fine ultimo, per moltissimi, è
l'agonismo. Senza l'aeromodellismo sportivo non saremmo arrivati da nessuna
parte, altro che storie! Vuoi un esempio concreto? Hai presente l'attuale
invasione di modelli commerciali in Depron curvato e stampato a caldo? Sto
parlando dei vari Fieseler Storch (Robbe), Alliance (Ripmax), Albatros
(Simprop), Spitfire (Scorpio)... e potrei andare avanti per un altro quarto
d'ora. Beh, questi modelli volano benissimo, cionondimeno rientrano senza
alcun dubbio nella categoria delle "simpatiche stronzate" di cui parlavo
prima, ma con una differenza: sono fatti con criterio e, soprattutto, con
cervello. Escono tutti dalla stessa fabbrica (Astra - Repubblica Ceca) e
sono tutti figli di Antonin Alfery, ingegnere aeronautico ed aeromodellista
noto per essere uno dei migliori esperti di riproduzioni in volo libero al
mondo. Questa tecnica di stampaggio del Depron, Alfery l'ha messa a punto in
anni di prove e tentativi sui suoi modelli... DA GARA! Prima di diventare un
prodotto commerciale, i modelli di questo tipo sono passati sotto le forche
caudine delle competizioni, vincendole quasi tutte! I travasi Schnuerle ed i
motori ABC, il volo elettrico, il radiocomando proporzionale, i profili
moderni... nulla di tutto questo sarebbe mai esistito senza coloro che sul
campo non sono andati solo per svolacchiare e divertirsi, ma soprattutto per
provare, riprovare, modificare, confrontare e confrontarsi con gli altri. Se
tutte queste persone avessero abbracciato la filosofia del "piglia un
curvilinee, fai due scarabocchi e vedrai che bel profilo!", saremmo ancora
all'età della pietra. Tanto per fare una citazione conclusiva (Guccini, per
la precisione) saremmo ancora lì a... "tentare goffi voli, d'azione o di
parola, volando come vola il tacchino".
Ciao,
Cesare
* (Vedi ad esempio il bellissimo "Hughes Racer" per lo Speed di Giuseppe
Ghisleri, uscito un paio di numeri fa).
>.
>
> Sě, i modelli per 1/2A Texaco in genere sono adattissimi allo Speed 400.
> Lo puoi usare in diretta, ma non ne vale la pena. Meglio una riduzione da
> 2:1 a 3:1 circa, elica 8x4,5 -8x6 - 9x5, Speed 400 6V e 7-8 celle da 500-600
> mAh.
> Ciao ho proprio a mano un regolatore jeti da 18 amper uno speed 400 ridotto
33:1 e due pacchi da 600 mA 7 celle tutte in fila che dovrebbero starci
nella fusoliera penso lo costriuro' elettrico, gia' sento nelle narici l'odore
del tendicarta pero' non faro' incollaggi con la nitrocellulosica usero'
l'alifatica.
>
>
> profili e sulle caratteristiche aerodinamiche dei modelli), anche storica
> (nel caso degli oldtimers)
A proposito di storia si trova usato un radiocomando monocanale a valvole
con ricevitore in superreazione sui 29.7 Megacilcli ,so che le anodine
le batterie a 60 volt non si trovano piu' ma ora si puo' fare un dc-dc
converter da mettere al posto della batteria e nessuno si accorge dell'
accrocchio,per azionare un sistema a scappamento per il direzionale.
Hai mai provato un modello con questo tipo di servocomando conviene la
stella a due punte o a quattro?
So che usare un radiocomando non omologato si rischiano 4,5 milioni di multa
ma l'uso sarebbe saltuario e sperimentale.
Altrimenti si potrebbe trovare un radiocomando Metz a transistror al germanio
piu' recente.
Ciao Mauro
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