Che difficilmente lo alimenti con la USB di uno smartphone, suppongo...
Detto cio', era quello su cui un paio di mesi fa quando mi sono convinto
a prendere finalmente un DAC, ho puntato per qualche settimana, tempo in
cui e' rimasto nella mia wishlist nella speranza di una promozione che
non e' mai arrivata, prezzo bloccato.
Poi, in un negozio romano ho trovato il Teac UD-503 alla meta' della
cifra a cui veniva venduto nel momento in cui usciva sul mercato.
Chiaramente e' un altro tipo di appareccho, costando al nuovo 4 volte
tanto, all'epoca. La causa dell'offerta attuale va ricercata nel fatto
che e' un modello uscito fuori produzione, per l'arrivo del nuovo
apparecchio (sempre attorno ai mille euri la fascia di prezzo).
Ma se uno volesse investire quella cifra per prendere un DAC, oggi,
secondo me non c'e' niente attorno ai 500euri, di migliore.
Se invece l'UD-503 volesse essere confrontato con un Topping, ammesso
che il neonato marchio cinese possa un giorno godere di un prestigio
similie a quello del blasone giapponese (un fatto che puo' inficiare
l'eventuale rivendita per usato), andrebbe fatto col 90.
Ovunque siano dirette le attenzioni, non sono per nulla entusiasta
sull'usare un DAC direttamente connesso al fonino, che e' gia' un malato
cronico di autonomia...
Preferirei un apparecchio alimentato da se', magari connesso via BT, e
che forse rende piu' liberi nella scelta dell'applicazione sulla
connessione, essendo i protocolli di comunicazione ben supportati.
Tra l'altro, avere un catetere che esce dallo smartphone mi inquieta,
per la paura della rottura della porta USB in un muoversi distratto,
mentre con la connessione BT si ha molta piu' liberta' di movimento,
potendo anche lasciare il terminale su una scivania e allontanarsi di
qualche metro.
sandro