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Potenza RMS e potenza dinamica?

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pietro.bellini

unread,
Aug 6, 2001, 6:31:18 AM8/6/01
to
Qualcuno saprebbe spiegarmi bene qual'è la differenza!
Più o meno lo so ma... meglio so meglio sto!
Grazie!

--
Posted from [62.10.85.235] by way of mta36-acc.tin.it [212.216.176.89]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Franco

unread,
Aug 6, 2001, 10:18:19 AM8/6/01
to

"pietro.bellini" wrote:
>
> Qualcuno saprebbe spiegarmi bene qual'è la differenza!
> Più o meno lo so ma... meglio so meglio sto!

La potenza rms non esiste, dovrebbe chiamarsi potenza media, ed e`
appunto la potenza media che l'ampli riesce ad erogare con contiuita`
(mi pare per almeno un minuto).

La potenza dinamica e` ancora peggio definita: potrebbe essere quella di
picco, o quella pmpo (che e` come dire qualunquen numero grosso che
passi per la testa del pubblicitario) o quella musicale. In ogni caso e`
una potenza, che *se e` raggiungibile*, comunque puo` essere tenuta solo
per brevissimi intervalli.

Spiacente di non poter essere piu` preciso

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)

Rudy Ramirez

unread,
Aug 6, 2001, 11:46:24 AM8/6/01
to
"pietro.bellini" wrote:
>
> Qualcuno saprebbe spiegarmi bene qual'è la differenza!

Manca il punto di domanda. :-)
Cmq RMS, per quanto ne so, significa sempre Root Mean Square, ovvero la
radice del valor medio del quadrato (della funzione che rapprensenta la
tua grandezza).
Ad esempio se consideri la tensione ai capi dei cavi degli altoparlanti,
avrai una funzione con valor medio nullo (pensa a una sinusoide), ma una
potenza trasferita non nulla, che dipende dal quadrato della tensione.
Ora mi sfugge però il significato della radice quadrata in riferimento
alla potenza... :-l
Ci penserò. :-)

Ciaa

--
Rudy Ramirez
Homepage: http://members.xoom.it/rudy_ramirez

dituttounpo`

unread,
Aug 6, 2001, 11:46:29 AM8/6/01
to
Il 06 Ago 2001, 12:31, pietro....@tin.it (pietro.bellini) ha scritto:
> Qualcuno saprebbe spiegarmi bene
> qual'è la differenza! Più o meno lo so ma...
> meglio so meglio sto!
> Grazie!

Come ha detto Franco, non esiste una definizione
unitaria, poiché è legata a doppio filo alla soggettività
della percezione umana nonché all`estrema variabilità
di comportamento dei dispositivi audio. Ovviamente
questo, a maggior ragione, riguarda la cosiddetta
potenza musicale, o di programma musicale, oppure
la potenza di picco. Qui da noi, in ambito professionale,
gli standard più diffusi dovrebbero essere IEC ed AES.

Per la potenza continua, lo standard IEC prevede un
test di 300 ore con un rumore IEC standard, dove il
rumore viene generato per un minuto seguito da due
minuti di riposo. Per questo viene anche chiamato
test delle 100 ore rumore IEC, perché il tempo
complessivo dell`erogazione di potenza è quello.
Per la potenza musicale è stato studiato un rumore
particolare che simula un tipico programma
musicale, con un fattore di cresta ben definito.

Se però passi ad altri standard le cose cambiano,
e le modalità possono essere estremamente
diverse sia qualitativamente che quantitativamente

Così è, non rimane che accettarlo

Ciao
Stefano

s t e f a n o b s 1 1 1 1 2 k
chiocciolina
f r e e d o m l a n d . i t

togli tutti gli spazi vuoti tra i caratteri

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it

Luca Franzesi

unread,
Aug 6, 2001, 5:23:43 PM8/6/01
to

"Franco" <in...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3B6EA72B...@hotmail.com...

>
>
> "pietro.bellini" wrote:
> >
> > Qualcuno saprebbe spiegarmi bene qual'è la differenza!
> > Più o meno lo so ma... meglio so meglio sto!
>
> La potenza rms non esiste, dovrebbe chiamarsi potenza media, ed e`
> appunto la potenza media che l'ampli riesce ad erogare con contiuita`
> (mi pare per almeno un minuto).

Una volta (non so adesso) su Suono provavano gli ampli applicando al loro
ingresso un segnale sinusoidale a 1000HZ, li portavano al limite della
distorsione armonica dichiarata dal costruttore con un carico resistivo,
misuravano la potenza erogata e...lasciavano il tutto a cuocere per 1 ora.
Se l'ampli era ben costruito, bene; altrimenti spirava in una nuvoletta di
fumo e lo si poteva catalogare come ciofeca. In seguito estesero la prova ai
carichi reattivi...immagino quanti finali saranno andati in tilt con il
carico capacitivo.

>
> La potenza dinamica e` ancora peggio definita: potrebbe essere quella di
> picco, o quella pmpo (che e` come dire qualunquen numero grosso che
> passi per la testa del pubblicitario) o quella musicale. In ogni caso e`
> una potenza, che *se e` raggiungibile*, comunque puo` essere tenuta solo
> per brevissimi intervalli.
>
> Spiacente di non poter essere piu` preciso

La potenza di picco sinusoidale, per lo meno, è il doppio della potenza
media (per definizione matematica di entrambe). La PMPO è una barzelletta.
Pensa che ho visto un portatile, alimentato con 8 pile a torcia, dichiarare
una potenza di 160W PMPO...Se fosse stata potenza 'vera', avrebbe dovuto
portarsi dietro una batteria da camion per l'alimentazione !

>
> --
>
> Franco
>
> Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
> (L. Wittgenstein)

Che significa ? Non conosco il tedesco...

Ciao

Luca luf...@tin.it - lufr...@libero.it

pietro.bellini

unread,
Aug 7, 2001, 4:31:08 AM8/7/01
to
Allora mi spiego meglio...
Ho guardato le caratteristoche tecniche di alcuni amplificatori (NAD ROTEL YAMAHA) e di questi amplificatori viene data la potenza RMS e la potenza dinamica!
Ho notato che tra yamaha e nad i primi hanno potenza rms superiore ma potenza dinamica nettamente inferiore!
Sapete spiegarmi il xchč?
E in generale č meglio avere una potenza rms + alta o una potenza dinamica + alta?

--
Posted from [62.10.88.51] by way of [212.216.176.140]

Rudy Ramirez

unread,
Aug 7, 2001, 5:57:00 AM8/7/01
to
"pietro.bellini" wrote:
>
> Ho notato che tra yamaha e nad i primi hanno potenza rms superiore ma potenza dinamica nettamente inferiore!
> Sapete spiegarmi il xchč?

?

> E in generale č meglio avere una potenza rms + alta o una potenza dinamica + alta?

La prima che hai detto. Per quanto ne so la potenza dinamica non ha un
gran significato...
E poi bisogna vedere l'insorgenza della distorsione all'aumentare della
potenza, nonchč la riserva di corrente che la sezione di alimentazione
riesce ad avere quando le viene richiesta dal segnale musicale.
In generale un buon ampli da n watt (NAD, Rotel, ...) ha una sezione di
alimentazione che č comparabile a quella da 4n watt di ampli fatti al
risparmio.

ipotizzo_veditu

unread,
Aug 7, 2001, 10:53:16 AM8/7/01
to
Il 07 Ago 2001, 10:31, pietro....@tin.it (pietro.bellini) ha scritto:

> [...]tra yamaha e nad i primi hanno potenza rms


> superiore ma potenza dinamica nettamente
> inferiore! Sapete spiegarmi il xchč?

ipotizzo : al di lą dello standard che possono essersi
inventati stavolta con questa poco chiara "potenza
dinamica" (a proposito : gli standard IEC ed AES
da me indicati vengono adottati per gli altoparlanti,
in Italia ad esempio dalla RCF), puņ darsi (puņ
darsi) che i NAD dispongano di una tensione di
alimentazione parecchio superiore alla potenza di
esercizio, che serve giusto giusto per fornire una
risposta superiore sui picchi di segnale. In tal caso
anche gli stadi d`uscita potrebbero (potrebbero)
essere stati strutturati e ottimizzati in maniera tale
da fornire la migliore risposta possibile sui picchi, e
quindi un suono brillante prestante e veloce. Se (se)
cosģ fosse, per ottenere un analogo rapporto dinamico
sui Yamaha, dovresti... abbassare il volume, altrimenti
saturerebbero e clipperebbero. Per contro, i NAD non
potrebbero fornire a lungo una potenza confrontabile
con quella continua ("RMS") dei Yamaha. Vedi tu...

> E in generale č meglio avere una potenza
> rms + alta o una potenza dinamica + alta?

vedi sopra, e quindi... vedi tu, in base alle tue
esigenze, in base alle prestazioni dinamiche dei
tuoi diffusori, al tipo di musica che vuoi riprodurre...

--
Posted from [62.10.88.51] by way of [212.216.176.140]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

di solito chi posta via Mailgate con l`email si limita
ad aprire ogni volta un nuovo thread con lo stesso
subject, ma scollegato dagli altri... tu invece sei
riuscito ad andare ben oltre, almeno per quanto
risulta a me, fai scomparire le risposte che ricevi
all`interno di ogni tuo messaggio; cioč, finché
non apro un tuo messaggio non mi accorgo che
invece hai gią ottenuto delle risposte : mi appare
come un documento vecchio e solitario. Ad ogni
modo sappi che... non appena risponderai, la tua
nuova risposta aprirą un nuvo thread con lo stesso
subject, scollegato dalle precedenti risposte, e che,
almeno a me, apparirą come un documento solitario

prova usa un newsreader al posto dell`email
(se invece lo stai gią facendo... non saprei
proprio cos`altro suggerirti, e magari il
problema lo vedo esistere soltanto io)

Franco

unread,
Aug 7, 2001, 10:46:48 PM8/7/01
to

Luca Franzesi wrote:
>
> Una volta (non so adesso) su Suono provavano gli ampli applicando al loro
> ingresso un segnale sinusoidale a 1000HZ, li portavano al limite della
> distorsione armonica dichiarata dal costruttore con un carico resistivo,
> misuravano la potenza erogata e...lasciavano il tutto a cuocere per 1 ora.
> Se l'ampli era ben costruito, bene; altrimenti spirava in una nuvoletta di
> fumo e lo si poteva catalogare come ciofeca. In seguito estesero la prova ai
> carichi reattivi...immagino quanti finali saranno andati in tilt con il
> carico capacitivo.

Con carico resistivo e segnale sinusoidale il massimo stress termico per
i finali si ha con la tensione di uscita a circa i 2/3 della tensione di
alimentazione. Alla massima potenza lo stress termico scende un pochino.
Invece con carichi reattivi e` una cattiveria perfida :-).



> La potenza di picco sinusoidale, per lo meno, è il doppio della potenza
> media (per definizione matematica di entrambe). La PMPO è una barzelletta.
> Pensa che ho visto un portatile, alimentato con 8 pile a torcia, dichiarare
> una potenza di 160W PMPO...Se fosse stata potenza 'vera', avrebbe dovuto
> portarsi dietro una batteria da camion per l'alimentazione !

Oppure avrebbe esaurito le batterie in 1 ms :-) (che mi pare sia una
delle "definizioni" di pmpo: energia dei condensatori di alimentazioni
erogata completamente in 1 ms).



> > Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
> > (L. Wittgenstein)
> Che significa ? Non conosco il tedesco...

Di cio` di cui non si sa parlare si deve tacere.

Ciao

Elenart

unread,
Aug 9, 2001, 6:33:53 PM8/9/01
to
www

"pietro.bellini" <pietro....@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:20010807083421.OUZF14063.fep30-svc.tin.it@[127.0.0.1]...

Giovanni Rusticali

unread,
Aug 10, 2001, 8:30:11 AM8/10/01
to

Rudy Ramirez <rudy_r...@hotmail.com> wrote in message
3B6EBBD0...@hotmail.com...

> Manca il punto di domanda. :-)
> Cmq RMS, per quanto ne so, significa sempre Root Mean Square, ovvero la
> radice del valor medio del quadrato (della funzione che rapprensenta la
> tua grandezza).
> Ad esempio se consideri la tensione ai capi dei cavi degli altoparlanti,
> avrai una funzione con valor medio nullo (pensa a una sinusoide), ma una
> potenza trasferita non nulla, che dipende dal quadrato della tensione.
> Ora mi sfugge però il significato della radice quadrata in riferimento
> alla potenza... :-l
> Ci penserò. :-)
La radice quadra non è relativa alla potenza , ma all'estrazione della
tensione rms da una sinusoidale , si badi bene solo sinusoidale , qualunque
altra forma d'onda non dà il risultato voluto applicando la radice quadra ,
a questo punto con il valore di tensione rms possiamo calcolare sia la
potenza che la corrente , tutto ovviamente rms , se usassimo il valore PP
avremmo potenza e corrente PP , un esempio , la 220 V di rete è un valore
rms , se la misurate con un'oscilloscopio vedrete una PP di 620 volt:-)))
Si è introdotto il concetto di rms per meglio rappresentare la "quantità di
energia " contenuta in una sinusoide , è un concetto riconosciuto
universalmente , e anche se può risultare riduttivo per catalogare la
potenza di un finale è cmq il miglior compromesso , mi scusino i più tecnici
per la semplicità e grossa approssimazione con cui ho espresso i concetti ,
ma sono cose che si perdono nei meandri delle mie pieghe cerebrali più
anziane :-))))))))
ciao
Rusty


Franco

unread,
Aug 10, 2001, 11:55:56 AM8/10/01
to

Giovanni Rusticali wrote:
>
> La radice quadra non è relativa alla potenza , ma all'estrazione della
> tensione rms da una sinusoidale , si badi bene solo sinusoidale , qualunque
> altra forma d'onda non dà il risultato voluto applicando la radice quadra

Il valore efficace o rms si usa per qualunque forma d'onda. Anzi solo
con forme d'onda non sinusoidali dimostra tutta la sua utilita`, per le
sinusoidi e` solo un coefficiente fra valore di picco e valore efficace.
Lo stesso coefficiente c'e' per le forme d'onda triangolari (0.577), per
quelle quadre (1) ecc. ecc. Per quelle piu` complesse lo si puo`
calcolare per via numerica o misurare con un voltmetro a vero valore
efficace.

Luca Franzesi

unread,
Aug 10, 2001, 6:12:10 PM8/10/01
to

"Franco" <in...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3B70A818...@hotmail.com...

>
> Con carico resistivo e segnale sinusoidale il massimo stress termico per
> i finali si ha con la tensione di uscita a circa i 2/3 della tensione di
> alimentazione. Alla massima potenza lo stress termico scende un pochino.
> Invece con carichi reattivi e` una cattiveria perfida :-).

Perfidissima, specie se il carico è capacitivo: i transistor finali si
trovano in pratica ad erogare il massimo picco di corrente con tensione di
uscita prossima a zero (capacitivo puro)...tutta la potenza
dell'alimentatore dissipata in calore...ci si potrebbe cuocere le uova !
Scherzi a parte, come puoi immaginare, la prova serviva a capire come
l'ampli si sarebbe comportato con una cassa vera collegata all'uscita: gli
ampli scadenti e con sezioni di alimentazione sottodimensionate esibivano
una distorsione spaventosa già con pochi gradi di sfasamento tra corrente e
tensione.

>
> Oppure avrebbe esaurito le batterie in 1 ms :-) (che mi pare sia una
> delle "definizioni" di pmpo: energia dei condensatori di alimentazioni
> erogata completamente in 1 ms).

Pensa la tristezza per un fanatico della disco: non gli basterebbe neanche
per sentire un "TUMP!"


>
> > > Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
> > > (L. Wittgenstein)
> > Che significa ? Non conosco il tedesco...
>
> Di cio` di cui non si sa parlare si deve tacere.

Ottimo principio ! L'ho sentito nella forma "Chi non ha niente da dire, è
bene che stia zitto."
Se fosse applicato rigorosamente, si potrebbe ridurre dell'80%
l'inquinamento acustico nei locali affollati !

Ciao

Luca

Giovanni Rusticali

unread,
Aug 13, 2001, 2:33:58 AM8/13/01
to

Franco <in...@hotmail.com> wrote in message 3B74040C...@hotmail.com...

> Il valore efficace o rms si usa per qualunque forma d'onda. Anzi solo
> con forme d'onda non sinusoidali dimostra tutta la sua utilita`, per le
> sinusoidi e` solo un coefficiente fra valore di picco e valore efficace.
> Lo stesso coefficiente c'e' per le forme d'onda triangolari (0.577), per
> quelle quadre (1) ecc. ecc. Per quelle piu` complesse lo si puo`
> calcolare per via numerica o misurare con un voltmetro a vero valore
> efficace.
>
Hai ragione , devo essermi preso un grosso abbaglio :-)
ciao
Rusty


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