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SACD e DVD Audio.....perchè sono nati?

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AndreaCD

unread,
Jul 11, 2004, 7:45:19 AM7/11/04
to
Apro un post su suggerimento di Alessandro, che ha trovato interessante la
mia osservazione.
Si sta da molto tempo discutendo su quale sia lo standard migliore tra SACD
e DVD Audio, portando come argomentazioni i più diversi approfondimenti
teorici e tecnici, nonché la propria esperienza diretta. Il tutto immerso in
una martellante campagna promozionale che vede impegnate Sony Philips da una
parte nel SACD ed il gruppo Matshushita col DVD dall'altra. 16 bit sono
pochi, 44.1 Khz sono pochi, troppi filtri, ecc....
Le registrazioni su CD per aiutare i nuovi standard fanno sempre più schifo,
ecc.....
Ma...................
Perchè proprio adesso? Possibile che il CD abbia già dato il massimo?
possibile che non si possa migliorarlo ancora? I lettori CD poi sono tutti
al masismo possibile, forse?????? E poi, perchè da pochi anni a questa parte
il prezzo di taluni apparecchi, tipo i CD portatili, è crollato, tant'è che
adesso troviamo un walkman CD a 25 euro?
Semplice. Tutto questo casino è nato perchè da qualche anno alla Sony è
scaduto il brevetto ventennale sul CD, brevetto che le permetteva di
ricevere da chicchessia 25,000$ per ogni modello di lettore CD di qualunque
categoria prodotto da terzi.
Chiaro quindi che da un lato ora il prezzo degli apparecchi economici
scende, e dall'altro c'è una corsa per accaparrarsi lo standard...chi non
vorrebbe avere una tale inroito garantito per i prossimi 20 anni?
Alla faccia delle crociate sul bel suono........


Andrea


Microfast

unread,
Jul 11, 2004, 3:34:12 PM7/11/04
to

"AndreaCD" <doctorno...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:jL9Ic.17812$tj3.9...@news3.tin.it...

Considera intanto: che Sony e' entrata anche lei nel consorzio dvd-audio, e
che Philips ha presentato una meccanica universale che vendera' OEM.

Poi penso sia interessante notare che molte delle caratteristiche (
meccanica monumentale, ricampionamenti ed upsampling piu' o meno
sofisticati ) dei lettori cd "esoterici" ossia dal costo esorbitante, sui
lettori universali SACD/DVD-AUDIO ne puoi fare tranquillamente a meno:
Della meccanica sofisticata, perche' SACD e DVD-AUDIO hanno protocolli di
errore molto piu' efficienti dei cd-audio, mentre di upsampling e
ricampionatori perche' SACD e DVD-Audio sono gia' ad alto rate e ad alta
risoluzione in modo nativo.

Se puoi vuoi leggere i vecchi cd facendo a meno di spendere migliaia di euro
per le caratteristiche sopramenzionate, puoi sempre ottenerle spendendo 50
Euro del software dvd+audio creator e riprodurre il risultato a 96Khz./24
bit su qualsiasi lettore dvd, senza problemi di lettura.

Insomma e' come nella videoproiezione: puoi usare scaler sofisticati e
costosi quanto vuoi, ma non otterrai mai i risultati dell'alta definizione
nativa ............

Saluti
Marco


nam3cc

unread,
Jul 12, 2004, 2:34:34 AM7/12/04
to
> Insomma e' come nella videoproiezione: puoi usare scaler sofisticati e
> costosi quanto vuoi, ma non otterrai mai i risultati dell'alta definizione
> nativa ............

Up. :-)

I progressi nello sviluppo delle tecnologie dei microchip rende tutto più
facile. Inutile incapponirsi a tentare di migliorare ad oltranza qualcosa
che è intrinsecamente inferiore. Tra l'altro, un ragionamento del genere, in
generale, assomiglierebbe ad uno spirito reazionario che non va certo
d'accordo con quello progressista che permea e incentiva il mondo delle
tecnologie.
Le considerazioni sui brevetti scaduti sono cosa su cui si è già
abbondantemente argomentato in passato. Per me valgono solo fino ad un certo
punto. I progressi fanno comodo a tutti, tranne forse ai nostalgici e ai
paurosi.

My two cents. :-P


Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 2:44:53 AM7/12/04
to
"AndreaCD" <doctorno...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:jL9Ic.17812$tj3.9...@news3.tin.it...

Perche' si sentono MEGLIO.

Ciao
Clark Kent

PS Poi e' anche valido il discorso delle Royalties...


Sibelius

unread,
Jul 12, 2004, 6:57:51 AM7/12/04
to
"AndreaCD" <doctorno...@tin.it> wrote in
news:jL9Ic.17812$tj3.9...@news3.tin.it:


> Il tutto immerso in una martellante campagna promozionale che
> vede impegnate Sony Philips da una parte nel SACD ed il gruppo
> Matshushita col DVD dall'altra. 16 bit sono pochi, 44.1 Khz sono
> pochi, troppi filtri, ecc....

16bit e 44.1khz sono stati scelti più di 20 anni fa proprio dalle stesse
due aziende. Allora ci dissero che erano più che sufficienti per la
riproduzione musicale in quanto il loro prodotto superava tranquillamente
le prestazioni del nostro apparato uditivo. Non credo che avrebbero avuto
troppa difficoltà ad aumentare la frequenza anche di poco. I costi erano
alti ma pochi khz, ad esempio, non credo avrebbero influito economicamente
più di tanto.
Quelle stesse aziende dopo 25 e più anni ci vengono ora a raccontare che
quelle prestazioni non sono più sufficienti e aggiungendo informazioni
soprattutto negli ultrasuoni si migliorerebbe la riproduzione musicale.
Ora partendo dal presupposto, spero scontato, che negli ultimi 25 anni le
capacità uditive nell'uomo non sono drammaticamente migliorate, ma anzi
soprattutto nelle società industriali si assiste ad una diminuzione lenta
ma costante, la domanda sorge spontanea:

Ci raccontavano balle 25 anni fa o lo stanno facendo ora? E se lo facevano
25 anni fa è il caso di continuare a crederci oggi?

> Le registrazioni su CD per aiutare i
> nuovi standard fanno sempre più schifo, ecc.....

Pienamente d'accordo, con le dovute eccezzioni. Qualche cd registrato bene
lo si publica anche oggi.

> Ma...................
> Perchè proprio adesso? Possibile che il CD abbia già dato il massimo?

Stando a quello che ci dicevano 25 anni fa il massimo per orecchie d'uomo è
questo.

> possibile che non si possa migliorarlo ancora?

Buone registrazioni è sempre possibile farle. Per quanto riguarda le
prestazioni dei riproduttori credo che siano arrivate già da tempo al
limite, sempre fissato dalle nostre umili orecchie non dimentichiamolo.
Limite poco o per nulla sfruttato dal software, IMHO.

> I lettori CD poi sono
> tutti al masismo possibile, forse??????

Già risposto :-)

> E poi, perchè da pochi anni a
> questa parte il prezzo di taluni apparecchi, tipo i CD portatili, è
> crollato, tant'è che adesso troviamo un walkman CD a 25 euro?

Per lo stesso motivo per cui nel 1990 un cellulare costava milioni ed ora
te lo tirano dietro a poche decine di euro. E bada bene che le
caratteristiche sono n volte migliori che non quelle dei primi ETACS.

> Semplice. Tutto questo casino è nato perchè da qualche anno alla Sony
> è scaduto il brevetto ventennale sul CD, brevetto che le permetteva di
> ricevere da chicchessia 25,000$ per ogni modello di lettore CD di
> qualunque categoria prodotto da terzi.

Vabbe, ognuno cerca di portare acqua (grana?) al proprio mulino.

> Chiaro quindi che da un lato ora il prezzo degli apparecchi economici
> scende, e dall'altro c'è una corsa per accaparrarsi lo standard...chi
> non vorrebbe avere una tale inroito garantito per i prossimi 20 anni?
> Alla faccia delle crociate sul bel suono........

Infatti mi pare che stare dietro agli uffici marketing delle aziende
produttrici sia da fessi :-)

Per quanto mi riguarda non ho ancora aquistato nessun riproduttore di SACD
ne tantomeno DVD-A. Sto ancora guardandomi in giro se ne vale la pena. Di
certo so che in alcune prove effettuate a casa di un amico possessore di un
Philips DVD 963 SA, non ho notato mirabile straordinarie. Una buona
registrazione CD non ha nulla da temere. E' anche opinione del
proprietario :-)

Ciao, Guglielmo.

Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 7:13:10 AM7/12/04
to
"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns952483E4B6C1Fni...@195.31.190.131...
CUT

> Ci raccontavano balle 25 anni fa o lo stanno facendo ora? E se lo facevano
> 25 anni fa è il caso di continuare a crederci oggi?

Ci hanno raccontato balle 25 anni fa e rispetto ai formati che usciranno in
futuro le raccontano anche adesso...

> Stando a quello che ci dicevano 25 anni fa il massimo per orecchie d'uomo
è
> questo.

25 anni fa, passata l'ondata di ottimismo e felicita' che circondava il
'fantastico suono digitale' ci si rese conto subito che NON era meglio di un
buon analogico. Questo costrinse gli ideatori ad introdurre nuovi
convertitori e migliorare tutto il migliorabile, rimanendo pero' piuttosto
lontani da quello che poteva offrire un buon sistema analogico. Questa e'
storia e la puoi controllare direttamente. Ricordo ancora la prova a
confronto tra un giradischi Mitchell ed un lettore CD (Non mi ricordo piu'
quale, ma era un top di gamma). Amplificazione Krell e Diffusori ProAc
Future One, software The Wall su disco da 180 grammi... semplicemente
inarrivabile!

> Buone registrazioni è sempre possibile farle. Per quanto riguarda le
> prestazioni dei riproduttori credo che siano arrivate già da tempo al
> limite, sempre fissato dalle nostre umili orecchie non dimentichiamolo.
> Limite poco o per nulla sfruttato dal software, IMHO.

Per quanto riguarda le prestazioni dei lettori CD sembrerebbe di si, ma non
credo, potranno migliorare ancora un po'. Ma i limiti vengono fuori se
confronti un master analogico con il suo riversamento in digitale 44/16.

> Per quanto mi riguarda non ho ancora aquistato nessun riproduttore di SACD
> ne tantomeno DVD-A. Sto ancora guardandomi in giro se ne vale la pena. Di
> certo so che in alcune prove effettuate a casa di un amico possessore di
un
> Philips DVD 963 SA, non ho notato mirabile straordinarie. Una buona
> registrazione CD non ha nulla da temere. E' anche opinione del
> proprietario :-)

Con quale software?

Ciao
Clark Kent


Sibelius

unread,
Jul 12, 2004, 8:23:11 AM7/12/04
to
"Microfast" <micr...@tiscalinet.it> wrote in
news:2ldj1pF...@uni-berlin.de:

> Poi penso sia interessante notare che molte delle caratteristiche (
> meccanica monumentale, ricampionamenti ed upsampling piu' o meno
> sofisticati ) dei lettori cd "esoterici" ossia dal costo esorbitante,
> sui lettori universali SACD/DVD-AUDIO ne puoi fare tranquillamente a
> meno: Della meccanica sofisticata,

IMHO le supermeccaniche non hanno molto senso di esistere nemmeno nel più
tradizionale CD. Chi ha dato un sguardo a uno schema a blocchi di un
riproduttore e conosce molto alla larga il suo funzionamento non può non
accorgersi che una meccanica appena appena decente è più che sufficiente.

> perche' SACD e DVD-AUDIO hanno
> protocolli di errore molto piu' efficienti dei cd-audio,

So di essere impopolare, ma sempre IMHO, sono più che sufficienti allo
scopo anche quelli dei lettori cd.

E comunque, vedrai che quanto prima compariranno sul mercato i primi
modelli di SACD modificati dal guru di turno. Che vi introdurrà qualche
"supercazzola antisismica con scoppolamento a destra". Tanto chi ci
ascolterà netevolissime e drammatiche differenze nella scena sonora lo
troveranno lo stesso :-)

Ciao, Guglielmo.

Sibelius

unread,
Jul 12, 2004, 9:21:19 AM7/12/04
to
"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> wrote in
news:2lfa21F...@uni-berlin.de:

> Ci hanno raccontato balle 25 anni fa e rispetto ai formati che
> usciranno in futuro le raccontano anche adesso...

Non sono convinto che quelle di 25 anni fa fossero balle. Erano il
risultato di ingenti studi e ricerche nel campo psiacustico e di
informatica applicata all'audio. Sono più che convinto che quello standard
è più che sufficiente oggi come lo era allora. Il che non vuol dire che non
possa cambiare idea.

> 25 anni fa, passata l'ondata di ottimismo e felicita' che circondava
> il 'fantastico suono digitale' ci si rese conto subito che NON era
> meglio di un buon analogico.

Mi permetto di dire che le *registrazioni di 25 anni fa* riascoltate in CD
non erano migliori di un buon LP. Prendi una ottima registrazione e vedrai
che anche con i riproduttori di allora la distanza analogico-digitale si
affievolisce di molto.

> Questo costrinse gli ideatori ad
> introdurre nuovi convertitori e migliorare tutto il migliorabile,
> rimanendo pero' piuttosto lontani da quello che poteva offrire un buon
> sistema analogico.

E' una tua rispettabile opinione, che però non condivido.

> Questa e' storia e la puoi controllare
> direttamente. Ricordo ancora la prova a confronto tra un giradischi
> Mitchell ed un lettore CD (Non mi ricordo piu' quale, ma era un top di
> gamma). Amplificazione Krell e Diffusori ProAc Future One, software
> The Wall su disco da 180 grammi... semplicemente inarrivabile!

Ho idea che l'LP dovesse suonare molto bene così come il CD. Con i consueti
effetti nel suono proveniente dal giradischi dovuti a rumble, vibrazioni
dovute alla meccanica del giradischi, vibrazioni dovute all'ambiente
esterno, feedback acustico con conseguente generazione di armoniche,
fruscii etc. etc. Questi effetti possono darci la sensazione di una
maggiore corposità nel suono, farlo diventare quasi più realistico.
Nel caso del CD suono più asciutto e meno "colorato". IMHO è questo il
suono che più si avvicina a quello che ascoltavano il produttore e i
tecnici del suono in sala missaggio. Nota non sto dicendo che è meglio il
secondo, ma solo che è IMHO più fedele all'originale.

>> Buone registrazioni è sempre possibile farle. Per quanto riguarda le
>> prestazioni dei riproduttori credo che siano arrivate già da tempo al
>> limite, sempre fissato dalle nostre umili orecchie non
>> dimentichiamolo. Limite poco o per nulla sfruttato dal software,
>> IMHO.
>
> Per quanto riguarda le prestazioni dei lettori CD sembrerebbe di si,
> ma non credo, potranno migliorare ancora un po'. Ma i limiti vengono
> fuori se confronti un master analogico con il suo riversamento in
> digitale 44/16.

Mah..., non ho mai avuto esperienze del genere ne ne ho mai letto. Tu dici
che mettendo a confronto un nastro analogico e una riproduzione digitale
ottenuta dallo codifica a 44/16 (come abbrevi tu,) dello stesso nastro
senza particolari interventi di "correzione" si riescano a cogliere
differenze facilmente udibili?.
Mumble...mumble... certo che ci saranno, magari non facilmente udibili ma
qualche lieve differenza ci sarà.
Devi comunque considerare che un passaggio con relativo degrado c'è già
così. La conversione è comunque un degrado. Quindi non mi pare un test
probante della superiorità dell'analogico sul digitale. Quando parlo di
ottime registrazioni intendo parlare di registrazioni meno taroccate
possibili e quindi meno passaggi. Non vedo l'utilità nel registrare in
analogico per poi convertire in digitale, se già si può fare tutto DDD. Si
lo so c'è ancora chi continua a cercare i vecchi studer a valvole anni 60
per ottenere una certa sonorità. Ma in questo caso, si tratta proprio di
quello. Ricercare ben precise sonorità, non registrazioni allo stato
dell'arte. Che poi piacciano è un altro paio di maniche ma non parliamo di
alta fedeltà del 21° secolo. :-)

> Con quale software?

Dunque se non ricordo male ci dovrebbe essere una Carmina Burana se non
ricordo Sony, una serie di composizioni di Stravinsky (non ricordo la casa
editrice) e la nona di Bruckner credo RCA. Non molto mi rendo conto, ma già
così più di tre ore :-).
Questo per quanto riguarda il SACD. I cd di qualità, riprodotti su un più
che onesto Marantz 6000, sinceramente non li ricordo. Magari la prossima
occasione me li segnerò. :-)


Ciao, Guglielmo.

Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 9:39:33 AM7/12/04
to
"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns95249C37AF823ni...@195.31.190.131...

> Non sono convinto che quelle di 25 anni fa fossero balle. Erano il
> risultato di ingenti studi e ricerche nel campo psiacustico e di
> informatica applicata all'audio. Sono più che convinto che quello standard
> è più che sufficiente oggi come lo era allora. Il che non vuol dire che
non
> possa cambiare idea.

Contento tu...

> Mi permetto di dire che le *registrazioni di 25 anni fa* riascoltate in CD
> non erano migliori di un buon LP. Prendi una ottima registrazione e vedrai
> che anche con i riproduttori di allora la distanza analogico-digitale si
> affievolisce di molto.

Non ho capito, vuoi dire che anche i lettori CD di allora erano ben suonanti
come quelli odierni?

> > Questo costrinse gli ideatori ad
> > introdurre nuovi convertitori e migliorare tutto il migliorabile,
> > rimanendo pero' piuttosto lontani da quello che poteva offrire un buon
> > sistema analogico.
>
> E' una tua rispettabile opinione, che però non condivido.

Ok.

> Ho idea che l'LP dovesse suonare molto bene così come il CD. Con i
consueti
> effetti nel suono proveniente dal giradischi dovuti a rumble, vibrazioni
> dovute alla meccanica del giradischi, vibrazioni dovute all'ambiente
> esterno, feedback acustico con conseguente generazione di armoniche,
> fruscii etc. etc. Questi effetti possono darci la sensazione di una
> maggiore corposità nel suono, farlo diventare quasi più realistico.
> Nel caso del CD suono più asciutto e meno "colorato". IMHO è questo il
> suono che più si avvicina a quello che ascoltavano il produttore e i
> tecnici del suono in sala missaggio. Nota non sto dicendo che è meglio il
> secondo, ma solo che è IMHO più fedele all'originale.

Mi ricordi un progettista delle Audio Pro... :-)
Non intendevo dire quello... non era un discorso di suono piatto... ma di
quantita' di informazioni, ENORMEMENTE maggiore nell'LP, nonostante tutti i
difetti che hai elencato tu. Alcuni strumenti nel CD tendevano a sparire, ad
essere mascherati, il dettaglio poi era di una poverta' assoluta, ammetto
che il CD di The wall sia abbastanza scarso... ma l'LP era realmente
entusismante, il CD no, piatto, povero, senza dinamica, i piatti suonavano
sempre uguali, l'LP mostrava una gamma di sfumature incredibile.

> Mah..., non ho mai avuto esperienze del genere ne ne ho mai letto. Tu dici
> che mettendo a confronto un nastro analogico e una riproduzione digitale
> ottenuta dallo codifica a 44/16 (come abbrevi tu,) dello stesso nastro
> senza particolari interventi di "correzione" si riescano a cogliere
> differenze facilmente udibili?.
> Mumble...mumble... certo che ci saranno, magari non facilmente udibili ma
> qualche lieve differenza ci sarà.
> Devi comunque considerare che un passaggio con relativo degrado c'è già
> così. La conversione è comunque un degrado. Quindi non mi pare un test
> probante della superiorità dell'analogico sul digitale. Quando parlo di
> ottime registrazioni intendo parlare di registrazioni meno taroccate
> possibili e quindi meno passaggi. Non vedo l'utilità nel registrare in
> analogico per poi convertire in digitale, se già si può fare tutto DDD. Si
> lo so c'è ancora chi continua a cercare i vecchi studer a valvole anni 60
> per ottenere una certa sonorità. Ma in questo caso, si tratta proprio di
> quello. Ricercare ben precise sonorità, non registrazioni allo stato
> dell'arte. Che poi piacciano è un altro paio di maniche ma non parliamo di
> alta fedeltà del 21° secolo. :-)

Se mi parli di DDD in PCM HiRes allora ti do ragione, se mi parli di PCM
44/16 NO.

> Dunque se non ricordo male ci dovrebbe essere una Carmina Burana se non
> ricordo Sony, una serie di composizioni di Stravinsky (non ricordo la casa
> editrice) e la nona di Bruckner credo RCA. Non molto mi rendo conto, ma
già
> così più di tre ore :-).
> Questo per quanto riguarda il SACD. I cd di qualità, riprodotti su un più
> che onesto Marantz 6000, sinceramente non li ricordo. Magari la prossima
> occasione me li segnerò. :-)

Ok.

Ciao
Clark Kent


GBICET

unread,
Jul 12, 2004, 10:05:15 AM7/12/04
to
il sacd di carmina burana era quello del tuo amico vero?
per esperienza personale ti posso dire che è una pessima realizzazione
quella edizione sony,neanche a livello hi-fi, figurati alta definizione.da
un master di almeno 40-50 anni fà.forse avrà valore artistico, ma delle
compressioni di dinamica infernali in alcuni passaggi per coprire il
fruscio, che poi in altri passaggi ( pieno orchestrale-pianissimo-pieno
orchestrale) è impossibile non percepire.col risultato che puoi
immaginare.come percepire ariosità e scena migliori con sacd del genere
bah...
la sony proprio...
se tu potessi rifare un ascolto critico con sacd registrati meglio ti
faresti un'idea precisa.
ciao

"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns95249C37AF823ni...@195.31.190.131...

~Ä~lessandro

unread,
Jul 12, 2004, 10:17:39 AM7/12/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2lfiklF...@uni-berlin.de...

>
> Mi ricordi un progettista delle Audio Pro... :-)
> Non intendevo dire quello... non era un discorso di suono piatto... ma di
> quantita' di informazioni, ENORMEMENTE maggiore nell'LP,.......

Inutile negarlo, le posizioni sono definite: chi l'ha già acquistato e chi
lo deve ancora acquistare, io sono dell'avviso che per l'ascolto Hi-Fi il
sacd non sia lo strumento adatto, ma non dimentichiamo che l'audiofilo
rappresenta una minuscola minoranza, se la massa vuole sentire i passi di
godzilla che vengono da dietro, questo il cd non glielo può dare.
Alla maggioranza di noi interessa il due canali, in questo caso la
similitudine mi viene spontanea con i tristemente noti sintoamplificatori, è
vero che potevano funzionare anche solo come amplificatori, ma se uno non
vuole ascoltare la radio, è logico usarli?

Ale


Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 10:48:23 AM7/12/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:74xIc.31303$tP4.1...@news4.tin.it...

> Inutile negarlo, le posizioni sono definite: chi l'ha già acquistato e chi
> lo deve ancora acquistare, io sono dell'avviso che per l'ascolto Hi-Fi il
> sacd non sia lo strumento adatto, ma non dimentichiamo che l'audiofilo
> rappresenta una minuscola minoranza, se la massa vuole sentire i passi di
> godzilla che vengono da dietro, questo il cd non glielo può dare.
> Alla maggioranza di noi interessa il due canali, in questo caso la
> similitudine mi viene spontanea con i tristemente noti sintoamplificatori,
è
> vero che potevano funzionare anche solo come amplificatori, ma se uno non
> vuole ascoltare la radio, è logico usarli?

Cosa c'entra il multicanale adesso?
Quando parlo di SACD mi riferisco all'ascolto in stereo.
Il multicanale e' un argomento molto complesso...
E' inutile, ad ogni passo avanti del progresso c'e' sempre una schiera di
'detrattori' che vorrebbe che le cose non cambiassero mai... ti capisco, io
all'epoca dell'avvento del digitale ero un analogista convinto, ed ora
ascoltanto il SACD rispetto al CD non posso che riconfermare il mio
pensiero, il CD non era meglio dell'analogico, il SACD me lo dimostra ogni
volta che lo ascolto...

:-)

Ciao
Clark Kent


Sibelius

unread,
Jul 12, 2004, 10:53:38 AM7/12/04
to
"GBICET" <gbi...@tin.it> wrote in
news:vUwIc.31249$tP4.1...@news4.tin.it:

> il sacd di carmina burana era quello del tuo amico vero?

Oh yes, mi pare di aver fatto intendere che non ho SACD. La mia unica
Carmina Burana è la classica versione DG degli anni 60 diretta da Eugen
Jocum (spero di non aver troppo sbagliato a scriverlo ^_^). Uno standard
appunto.

> come percepire ariosità e
> scena migliori con sacd del genere bah...

C'erano anche altri due dischi mi pare... :-). E poi abbi pazienza, ma io e
qualcun altro non acquistiamo dischi per provare gli impianti. Quello che
c'è si ascolta. :-)

> la sony proprio...

E beh, che ci vuoi fare, forse non hanno tutta sta gran voglia di mostrare
le qualità del loro ultimo formato digitale :-)

> se tu potessi rifare un ascolto critico con sacd registrati meglio ti
> faresti un'idea precisa.

Questo passa il convento almeno per ora, spero di convincerlo a farmi
sentire altra roba. :-)
E poi non ho mai detto che i nuovi formati siano delle ciofeche. Anzi in
una occasione, stamattina credo, ho anche scritto che le informazioni in
più ivi contenute possono solo apportare giovamento, solo dubito che con il
"vecchio" standard non si possa ottenere lo stesso risultato sonico.
Attenzione ho detto "dubito", non ho emesso incontestabili sentenze. I miei
dubbi derivano dalle poche esperienze di ascolto, dalle informazioni
tecniche e di psiacustica che ho racimolato su internet (le vacanze aiutano
parecchio ^_^), e da 25 anni di passione per la riproduzione audio ad alta
fedeltà.


Ciao, Guglielmo.

BERRY

unread,
Jul 12, 2004, 11:21:22 AM7/12/04
to
On Mon, 12 Jul 2004 14:17:39 GMT, "~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it>
wrote:

Chi l'ha acquistatoi deve dimostrare che non ha buttato i soldi.
E' successo anche a me quando per me acquistai ilsony xb770,duro' un
mese e poi tornai al micromega stage 2.


--
Ciao

Berry

Home Theater hw Forum: http://hifitalia.too.it
Home Theatre sw Forum: http://dvdforum.has.it

Sito e Forum di HiFi Best Buy per Cinema e Musica in casa:selezioni e recensioni dal web.
Sebbene queste siano le mie piu' sincere opinioni di appassionato, sono un commerciante.
Non basatevi solo su queste affermazioni ma ascoltate sempre in raffronto diretto prima di acquistare.

Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 11:27:41 AM7/12/04
to
"BERRY" <SOUND...@TIN.IT> ha scritto nel messaggio
news:91b5f0thghllo3bhp...@4ax.com...

> Chi l'ha acquistatoi deve dimostrare che non ha buttato i soldi.
> E' successo anche a me quando per me acquistai ilsony xb770,duro' un
> mese e poi tornai al micromega stage 2.

Forse tu sei fatto cosi', devi avere il meglio e convincerti che lo sia, io
no, conosco benissimo i limiti del mio sistema, solo, non sono quelli che
dici tu...

Ciao
Clark Kent


Sibelius

unread,
Jul 12, 2004, 11:41:37 AM7/12/04
to
"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> wrote in
news:2lfiklF...@uni-berlin.de:

[CUT su tutto il resto se no non la finiamo più :-)]

> Non intendevo dire quello... non era un discorso di suono piatto... ma
> di quantita' di informazioni, ENORMEMENTE maggiore nell'LP, nonostante
> tutti i difetti che hai elencato tu. Alcuni strumenti nel CD tendevano
> a sparire, ad essere mascherati, il dettaglio poi era di una poverta'
> assoluta, ammetto che il CD di The wall sia abbastanza scarso... ma
> l'LP era realmente entusismante, il CD no, piatto, povero, senza
> dinamica, i piatti suonavano sempre uguali, l'LP mostrava una gamma di
> sfumature incredibile.

E' da un bel po che ripeto che la vera differenza, IMHO, la fanno le
registrazioni e le rimasterizzazioni.
Con un remastering su cd fatto in maniera ignobile, suonerà meglio anche
la vecchia fonovaglia della nonna :-)

Inoltre il fatto che dici che il cd non aveva dinamica mi pare confermi
il tutto. E' impensabile che un sistema analogico su vinile abbia più
dinamica degli, almeno teorici, 96db del cd. Se la dinamica del master
analogico, un po più alta del vinile credo, è stata tosata in sala
missaggio per chissà quale ignobile motivo (forse c'è una buona dose di
compressione per dare la sensazione che suoni più forte?), non la
recuperi certo da nessuna altra parte.

Ti ringrazio per questo piacevole confronto dialettico. Sempre rimasto
sui toni della massima civiltà e, almeno da parte mia, stima. Se al posto
di uno di noi ci si fosse trovato qualcun altro (uno a caso il
Donnaruma ^_^) sarebbe già degenerato in rissa, condita da insulti e
contumelie. :-)

Mi pare che le posizioni, come ha scritto qualcuno, siano ben delineate.
Da parte mia spero che una volta finito il riposo (immeritato? ^_^) possa
acquistare un lettore SACD con adeguato software per verificare sul campo
le mie convinzioni.

Ciao, Guglielmo.

Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 11:55:09 AM7/12/04
to
"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns9524B400CBF79ni...@195.31.190.131...

> E' da un bel po che ripeto che la vera differenza, IMHO, la fanno le
> registrazioni e le rimasterizzazioni.
> Con un remastering su cd fatto in maniera ignobile, suonerà meglio anche
> la vecchia fonovaglia della nonna :-)

Vero!

> Inoltre il fatto che dici che il cd non aveva dinamica mi pare confermi
> il tutto. E' impensabile che un sistema analogico su vinile abbia più
> dinamica degli, almeno teorici, 96db del cd. Se la dinamica del master
> analogico, un po più alta del vinile credo, è stata tosata in sala
> missaggio per chissà quale ignobile motivo (forse c'è una buona dose di
> compressione per dare la sensazione che suoni più forte?), non la
> recuperi certo da nessuna altra parte.

Non so, c'erano anche altri parametri da considerare, nel complesso suonava
molto bene, meglio di qualsiasi CD avessi ascoltato in precedenza. Tutto era
piu' naturale, convincente, nonostante il fruscio e click vari. Non sono
piu' riuscito a riprovare la stessa sensazione di 'fisicita'.

> Ti ringrazio per questo piacevole confronto dialettico. Sempre rimasto
> sui toni della massima civiltà e, almeno da parte mia, stima. Se al posto
> di uno di noi ci si fosse trovato qualcun altro (uno a caso il
> Donnaruma ^_^) sarebbe già degenerato in rissa, condita da insulti e
> contumelie. :-)

:-)

> Mi pare che le posizioni, come ha scritto qualcuno, siano ben delineate.
> Da parte mia spero che una volta finito il riposo (immeritato? ^_^) possa
> acquistare un lettore SACD con adeguato software per verificare sul campo
> le mie convinzioni.

Bene, mettiti tranquillo, non e' che voglia usare i miei 600 e passa CD
(originali) per fare il tiro al piattello!
Me li tengo stretti e spero un giorno di avere un buon CD Player per tirare
fuori tutto quello che c'e'.
Il CD avra' ancora lunga vita, spero.
Il SACD ed il DVD-A saranno prodotti di nicchia temo.
L'alternativa se no e' l'Mp3... meglio i formati ad alta risoluzione no?

Ciao
Clark Kent


BERRY

unread,
Jul 12, 2004, 12:16:55 PM7/12/04
to
On Mon, 12 Jul 2004 15:41:37 GMT, Sibelius
<nient...@invalid.tiscalinet.it> wrote:


>
>E' da un bel po che ripeto che la vera differenza, IMHO, la fanno le
>registrazioni e le rimasterizzazioni.


Concordo e aggiungo anche la qualita' del lettore e cio' che ne segue.
Non e' certo il disco cd o sacd a fare la differenza ma quello che ci
metti e come lo riproduci.
E aggiungo:oggi i lettori sacd non sono convenienti per come suonano.
Quando suoneranno bene si potra' ascoltare la traccia sacd degli
ibridi che comunque conviene comprare.

Clark Kent

unread,
Jul 12, 2004, 12:19:31 PM7/12/04
to
"BERRY" <SOUND...@TIN.IT> ha scritto nel messaggio
news:t5e5f0lv8dgnbcuva...@4ax.com...

> Concordo e aggiungo anche la qualita' del lettore e cio' che ne segue.
> Non e' certo il disco cd o sacd a fare la differenza ma quello che ci
> metti e come lo riproduci.
> E aggiungo:oggi i lettori sacd non sono convenienti per come suonano.
> Quando suoneranno bene si potra' ascoltare la traccia sacd degli
> ibridi che comunque conviene comprare.

Scusa Berry, ma si sta parlando tra persone adulte di cose che non puoi
capire, torna a giocare con il trenino da bravo.

Ciao
Clark Kent


AndreaCD

unread,
Jul 12, 2004, 5:58:22 PM7/12/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2leqauF...@uni-berlin.de...

> "AndreaCD" <doctorno...@tin.it> ha scritto nel messaggio
> news:jL9Ic.17812$tj3.9...@news3.tin.it...
>
> Perche' si sentono MEGLIO.

Hai mai sentito un Sondek CD 12?
Cambieresti idea...:-)

Ciao

Andrea


momo

unread,
Jul 12, 2004, 7:57:32 PM7/12/04
to
>
>Cosa c'entra il multicanale adesso?
Su questo stai certo che soccomberemo: il futuro è multicanale sia
esso consumer o hi-end: tutte le incisioni a venire lo saranno,
poichè, pare, sarà più facile rendere il suono realistico.
Personalmente non ho 5 casse che gironzolano per la stanza (avrò usato
il dvd 6 volte, e la tv la guardo veramente poco) ma sarei uno supido
nell'asserire l'incondizionata superiorità del 2.0: qualche giorno fà
un mio ex compagno di scuola è in visita dal padre (che accrocca casse
per hobby) e dopocena tira fuori "A night at the opera" dei Queen in
DVD-A, lui il lettore non l'ha (perennemente in giro col notebook, e
malato dei Queen dai tempi) il padre si - ti pare veramente di stare
all'opera e sentire un suono "vivo", provato poi l'lp, completo di
pusta antipolvere ed anticonsumo copertina (piatto thorens 320 con
Grado gold): una piattezza desolante! E stiamo parlando di una
rimasterizzazione - l'unico altro dvd-a che ho sentito, sempre 5.1 è
stato di Brahms (non mi ricordo la sinfonia) di non sò quale orchestra
americana, avevi quasi la sensazione del concerto e se ricordo bene è
una ripresa 5.1 nativa. L'impianto non era niente di chè, con
diffusori semilavorati. Considerando che tutti avranno 5 scatolette di
plastica non è difficile pronosticare il 5.1 come ripresa principale
con il 2.0 risultato di downmix....

>Quando parlo di SACD mi riferisco all'ascolto in stereo.
>Il multicanale e' un argomento molto complesso...
>E' inutile, ad ogni passo avanti del progresso c'e' sempre una schiera di
>'detrattori' che vorrebbe che le cose non cambiassero mai... ti capisco, io
>all'epoca dell'avvento del digitale ero un analogista convinto, ed ora
>ascoltanto il SACD rispetto al CD non posso che riconfermare il mio
>pensiero, il CD non era meglio dell'analogico, il SACD me lo dimostra ogni
>volta che lo ascolto...

Pur essendo un vinilomane (adoro sentire i dischi che si consumano),
non ho mai considerato il cd inferiore, anzi - sopratutto l'ho sempre
condirato pratico!
salut
mm
>
>:-)
>
>Ciao
>Clark Kent
>

AndreaCD

unread,
Jul 12, 2004, 8:36:54 PM7/12/04
to

"momo" <momom...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:40f31ee1...@powernews.libero.it...

> Su questo stai certo che soccomberemo:

cut

> con il 2.0 risultato di downmix....
>

Il fatto è che tante volte oggi quando comunemente si parla di multicanale
si pensa all'home cinema....
Anche io credo che il multicanale "vero", ossia quello non compresso
promosso dai nuovi standard audio sarà il futuro, ed anche nettamente
migliore.
peccato che sia un casino in termini sia di spazio che di costi....una cosa
è comprare due monofonici, una cosa cinque....

Ciao

Andrea


AndreaCD

unread,
Jul 12, 2004, 8:40:14 PM7/12/04
to

"Microfast" <micr...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:2ldj1pF...@uni-berlin.de...

>
> >
>
> Considera intanto: che Sony e' entrata anche lei nel consorzio dvd-audio,
e
> che Philips ha presentato una meccanica universale che vendera' OEM.

Questo solo per fare soldi su soldi, in tutti i modi, esattamente com'è
avvenuto per i masterizzatori....

>
> Poi penso sia interessante notare che molte delle caratteristiche (
> meccanica monumentale, ricampionamenti ed upsampling piu' o meno
> sofisticati ) dei lettori cd "esoterici" ossia dal costo esorbitante, sui
> lettori universali SACD/DVD-AUDIO ne puoi fare tranquillamente a meno:
> Della meccanica sofisticata, perche' SACD e DVD-AUDIO hanno protocolli di
> errore molto piu' efficienti dei cd-audio, mentre di upsampling e
> ricampionatori perche' SACD e DVD-Audio sono gia' ad alto rate e ad alta
> risoluzione in modo nativo.

In realtà ne puoi fare a meno comunque, perchè l'upsampling mi pare più una
moda che altro....
Sicuramente, ed in particolare modo il SACD per quanto ne penso, questi due
rivali sono superiori al CD come standard, peccato che la media dei lettori,
di nuovo, faccia schifo...

Ciao

Andrea


AndreaCD

unread,
Jul 12, 2004, 8:49:10 PM7/12/04
to

"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns952483E4B6C1Fni...@195.31.190.131...

>
> 16bit e 44.1khz sono stati scelti più di 20 anni fa proprio dalle stesse
> due aziende. Allora ci dissero che erano più che sufficienti per la
> riproduzione musicale in quanto il loro prodotto superava tranquillamente
> le prestazioni del nostro apparato uditivo. Non credo che avrebbero avuto
> troppa difficoltà ad aumentare la frequenza anche di poco. I costi erano
> alti ma pochi khz, ad esempio, non credo avrebbero influito economicamente
> più di tanto.

Aggiungiamo che i 16 bit erano semplicemente un'utopia, per i convertitori
dell'epoca.
Inoltre la risoluzione di un covertitore varia in funzione della frequenza,
abbassandosi anche molto ad alta frequenza...

> Quelle stesse aziende dopo 25 e più anni ci vengono ora a raccontare che
> quelle prestazioni non sono più sufficienti e aggiungendo informazioni
> soprattutto negli ultrasuoni si migliorerebbe la riproduzione musicale.
> Ora partendo dal presupposto, spero scontato, che negli ultimi 25 anni le
> capacità uditive nell'uomo non sono drammaticamente migliorate, ma anzi
> soprattutto nelle società industriali si assiste ad una diminuzione lenta
> ma costante, la domanda sorge spontanea:
> Ci raccontavano balle 25 anni fa o lo stanno facendo ora? E se lo facevano
> 25 anni fa è il caso di continuare a crederci oggi?

Se fosse tutto vero quel che ci raccontano, un CD con risoluzione effettiva
di (per esempio) 14 bit dovrebbe essere inascoltabile, e così invece non è.


>
>
> Pienamente d'accordo, con le dovute eccezzioni. Qualche cd registrato bene
> lo si publica anche oggi.

Certo, ma devi starlo un pò a cercare.... e caso vuole che io vada a
guardare chi suona il disco, non come è inciso, con il risultato che spesso
i più grandi sono spesso registrati non dico male, ma "molto
migliorabilmente" (Archiv, per tutti: alcune registrazioni splendide, altre
delle schifezze)...

>
> > E poi, perchè da pochi anni a
> > questa parte il prezzo di taluni apparecchi, tipo i CD portatili, è
> > crollato, tant'è che adesso troviamo un walkman CD a 25 euro?
>
> Per lo stesso motivo per cui nel 1990 un cellulare costava milioni ed ora
> te lo tirano dietro a poche decine di euro. E bada bene che le
> caratteristiche sono n volte migliori che non quelle dei primi ETACS.

Beh, non è proprio così nello specifico.
I cellulari costano meno perchè sono un settore che ha avuto una crescita
esponenziale, mentre i CD portatili ad esempio sono crollati in uno o due
anni senza che questo fosse motivato dalla domanda.


>
> Infatti mi pare che stare dietro agli uffici marketing delle aziende
> produttrici sia da fessi :-)

Beh, è la media nazionale...:-)
>

> Per quanto mi riguarda non ho ancora aquistato nessun riproduttore di SACD
> ne tantomeno DVD-A.

Idem...

Sto ancora guardandomi in giro se ne vale la pena. Di
> certo so che in alcune prove effettuate a casa di un amico possessore di
un
> Philips DVD 963 SA, non ho notato mirabile straordinarie. Una buona
> registrazione CD non ha nulla da temere. E' anche opinione del
> proprietario :-)
>

Infatti....


Ciao

Andrea


momo

unread,
Jul 13, 2004, 3:24:13 AM7/13/04
to
>Il fatto è che tante volte oggi quando comunemente si parla di multicanale
>si pensa all'home cinema....
>Anche io credo che il multicanale "vero", ossia quello non compresso
>promosso dai nuovi standard audio sarà il futuro, ed anche nettamente
>migliore.
>peccato che sia un casino in termini sia di spazio che di costi....una cosa
>è comprare due monofonici, una cosa cinque....

...per te, le persone normali (ossia il 90%) si piazzando cinque
scatolette di plastica o di qualche materiale più nobile (a seconda
del portafoglio) nei saloni, magari coi centrini sopra e fanno gli
sboroni con gli amici - loro sentono sicuramente un suono migliore ed
avvolgente (ed è vero) anche con microcasse...
mm
>
>Ciao
>
>Andrea
>

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 3:35:47 AM7/13/04
to
"momo" <momom...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:40f38d2c...@powernews.libero.it...

> ...per te, le persone normali (ossia il 90%) si piazzando cinque
> scatolette di plastica o di qualche materiale più nobile (a seconda
> del portafoglio) nei saloni, magari coi centrini sopra e fanno gli
> sboroni con gli amici - loro sentono sicuramente un suono migliore ed
> avvolgente (ed è vero) anche con microcasse...

Le scatolette di plastica non le ho mai ascoltate, pero' un 4.1 (il centrale
per il momento con posso permettermelo) costituito da 4 ProAc Studio 100, un
sub Yamaha e 2 ampli Nad C350 ce l'ho in casa e ti assicuro che, se
l'incisione e' fatta bene, non ci sono cazzi. Non e' per fare lo 'sborone',
solo che mi ritrovo in casa un bel po' di aggeggi e mi piace sperimentare...

:-D

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 3:46:29 AM7/13/04
to
Il /12 lug 2004/, *Sibelius* ha scritto:

>> sui lettori universali SACD/DVD-AUDIO ne puoi fare
>> tranquillamente a meno: Della meccanica sofisticata,
>
> IMHO le supermeccaniche non hanno molto senso di esistere nemmeno
> nel più tradizionale CD. Chi ha dato un sguardo a uno schema a
> blocchi di un riproduttore e conosce molto alla larga il suo
> funzionamento non può non accorgersi che una meccanica appena
> appena decente è più che sufficiente.

?????????

--
Giuliano

alias Giuli el Dabro

Togli "le mani dalla bocca"
se mi vuoi scrivere privatamente

e ricorda: "Prima de parlar tasi"

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 3:55:54 AM7/13/04
to
Il /12 lug 2004/, *Sibelius* ha scritto:

> "Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> wrote in
> news:2lfa21F...@uni-berlin.de:
>
>> Ci hanno raccontato balle 25 anni fa e rispetto ai formati che
>> usciranno in futuro le raccontano anche adesso...
>
> Non sono convinto che quelle di 25 anni fa fossero balle. Erano il
> risultato di ingenti studi e ricerche nel campo psiacustico e di
> informatica applicata all'audio. Sono più che convinto che quello
> standard è più che sufficiente oggi come lo era allora. Il che non
> vuol dire che non possa cambiare idea.

Cambierai idea quando ti accorgerai che un ottimo lettore CD può
essere preso a bastonate da un ottimo giradischi. Da qui capisci che
il digitale come standard 16/44 NON è superiore all'LP, o al nastro
magnetico da cui deriva. Che poi il CD sia più pratico, meno
influenzato dall'ambiente, meno soggetto a starature...in poche parole
che suoni un po' peggio, ma suoni sempre alla stessa maniera (o
quasi)...non ci piove. Che poi il CD mi possa anche andare bene,
poichè se registrato sapientemente è più che valido...

Ci sono in giro tante e tante di quelle registrazioni che definire
"registrate con i piedi" è fare un complimento (sia su CD che su LP)!

> Ho idea che l'LP dovesse suonare molto bene così come il CD. Con i
> consueti effetti nel suono proveniente dal giradischi dovuti a
> rumble, vibrazioni dovute alla meccanica del giradischi,
> vibrazioni dovute all'ambiente esterno, feedback acustico con
> conseguente generazione di armoniche, fruscii etc. etc. Questi
> effetti possono darci la sensazione di una maggiore corposità nel
> suono, farlo diventare quasi più realistico. Nel caso del CD suono
> più asciutto e meno "colorato". IMHO è questo il suono che più si
> avvicina a quello che ascoltavano il produttore e i tecnici del
> suono in sala missaggio. Nota non sto dicendo che è meglio il
> secondo, ma solo che è IMHO più fedele all'originale.

Hai detto bene: l'idea di fondo del CD era quella di portare il suono
del master direttamente a casa. Poi ci si accorse che non era proprio
così. Oggi il divario tra master e copia è diventato ancora più
profondo poichè quasi tutti gli studi registrano come minimo in 24/96.

Da qui tutta una serie di trucchetti per riportare il suono del CD più
vicino al master (oversampling e compagnia bella). Ne più ne meno di
quanto si fa con l'LP per sopperire ai suoi problemi di base.

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 4:02:00 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *momo* ha scritto:

> provato poi l'lp, completo di pusta antipolvere ed
> anticonsumo copertina (piatto thorens 320 con Grado gold): una
> piattezza desolante!

Tutto potrei dire di un LP, ma non che abbia un suono piatto o
innaturale.

Credimi: quel giradischi non era al massimo delle sue possibilità;
oppure il pre-phono non era all'altezza. O il disco.

Tieni conto che molte registrazioni digitale sono pompate
artificialmente per esaltare certi suoni; così facendo ci si allontana
dalla realtà. E spessissimo le registrazioni digitali sfruttano solo
una frazione della dinamica a disposizione, rendendole di fatto più
piatte.

Far suonare un giradischi non è facile, e inoltre è come uno strumento
musicale: ha bisogno di continue cure e aggiustamenti; inoltre ci sono
delle giornate in cui proprio...(aria troppo secca o troppo umida,
ecc. ecc. ecc).

Ciao

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 4:04:20 AM7/13/04
to
Il /12 lug 2004/, *Sibelius* ha scritto:

> Inoltre il fatto che dici che il cd non aveva dinamica mi pare
> confermi il tutto. E' impensabile che un sistema analogico su
> vinile abbia più dinamica degli, almeno teorici, 96db del cd. Se
> la dinamica del master analogico, un po più alta del vinile credo,
> è stata tosata in sala missaggio per chissà quale ignobile motivo
> (forse c'è una buona dose di compressione per dare la sensazione
> che suoni più forte?), non la recuperi certo da nessuna altra
> parte.

Hai detto bene: una pratica che si vede sempre più spesso anche sulle
registrazioni digitali. Prova a importare il CD su PC e analizzare i
file wav. Ti accorgerai che la dinamica è ridottissima, meno di una
cassetta!!

Max Bal

unread,
Jul 13, 2004, 5:05:29 AM7/13/04
to
> Perchè proprio adesso?

Hanno dato tutti opinioni molto tecniche, ma io penso che sia
solo....bisogno di $$$$$$$$$$.....il cd ormai è dovunque, mio nipote di 9
anni si fa le copie....si guadagna di + con le suonerie che con la vendita
di cd.....nuovo formato...nuova vita, nuovi hardware, lettori,
masterizzatori, ampli casse ecc..$$$$$$$$$
Per il momento continuo per la mia strada, la ri-stampa economica.
--
Ciao Massimo


BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 6:51:10 AM7/13/04
to
On Mon, 12 Jul 2004 21:58:22 GMT, "AndreaCD" <doctorno...@tin.it>
wrote:

Quanto costa?
Si chiamano eccezioni che confermano la regola.

Oggi ne ho trovato uno e costa anche poco ma e' un sony MODIFICATO,nel
telaio, nell'alimentazione, negli stadi d'uscita.

BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 7:01:39 AM7/13/04
to

>
>Cambierai idea quando ti accorgerai che un ottimo lettore CD puň
>essere preso a bastonate da un ottimo giradischi. Da qui capisci che
>il digitale come standard 16/44 NON č superiore all'LP, o al nastro
>magnetico da cui deriva. Che poi il CD sia piů pratico, meno
>influenzato dall'ambiente, meno soggetto a starature...in poche parole
>che suoni un po' peggio, ma suoni sempre alla stessa maniera (o
>quasi)...non ci piove. Che poi il CD mi possa anche andare bene,
>poichč se registrato sapientemente č piů che valido..


Infatti a me e' bastato un noiz da 250 euro con shure 97 per
equiparrare un linn genki (1700 europ di cd).
Servono le incisioni buone ,non continui cambiamenti di formato.

Ora il cd e' pratico ,ok basta quello.

Al posto di un sacd da aggiungere al lettore cd un lettore cd
migliore.

Ma non siamo noi a decidere:si tratta pero' di aspettare, almeno noi,
a comprare lettori sacd di qualita',non quelli odierni..superman a
parte.

Sibelius

unread,
Jul 13, 2004, 7:06:22 AM7/13/04
to
Giuliano Da Broi <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote in
news:Xns9525636F4F5B...@195.130.225.75:


>> IMHO le supermeccaniche non hanno molto senso di esistere nemmeno
>> nel più tradizionale CD. Chi ha dato un sguardo a uno schema a
>> blocchi di un riproduttore e conosce molto alla larga il suo
>> funzionamento non può non accorgersi che una meccanica appena
>> appena decente è più che sufficiente.
>
> ?????????

Di cosa mi interroghi? Del fatto che abbia osato dare uno sguardo a
qualche schema di lettore CD e di essermi informato sul come e perchè
funziona? :-))


A parte gli scherzi, credo che se si smette di guardare e trattare il
digitale con gli stessi occhi dell'analogico, si vedrebbero IMHO, meno
...stavaganterie in giro. :-)

Per quello che so, quello che è inciso sulla superfice del cdrom poco o
nulla ha a che vedere direttamente con il risultato finale, perchè lo
stesso risultato viene ricreato artificialmente dagli stadi digitali di
conversione.
Sulla superfice del cd ci sono solo pezzi dell'informazione che gli stadi
decoder devono poi ricostruire nuovamente. Sul supporto ci sono anche le
informazioni sul come ricostruire i campioni, sarà compito del decoder
ripristinare quanto più correttamente possibile il suono.
Non solo, ma all'interno del supporto ci trovi anche le informazioni per
il riscontro della correttezza o meno del segnale ricostruito. Se questi
riscontri mancano non è possibile ricostruire i campioni. Ma i riscontri
ci sono e questo ci basta :-)

Tutta questa, ammetto confusa, tiritera per arrivare alla conclusione che
compito della meccanica è solo quello di leggere la sequela di bit incisa
nel supporto. Anche qualora questa sequela non fosse letta nel giusto
tempo, ci penseranno gli stadi di trattamento successivi a ripristinare
l'informazione. E' tutto previsto e calcolato.

Ora la cosa importante è che la meccanica LEGGA TUTTO quello che è
inciso. E per quello che so, anche le meccaniche più economiche, se
correttamente utilizzate (leggi niente strattoni violenti ne vibrazioni
fuori dal normale), sono perfettamente in grado di farlo.

Come sempre se qualcuno è poi in grado di dimostrarmi che i singoli bit
letti da una meccanica di lettura stramilonaria "suonano" miglio di
quelli letti da un lettore da 200 euro, sono prontissimo a ricredermi.


Saluti digitali, Guglielmo.

momo

unread,
Jul 13, 2004, 8:15:00 AM7/13/04
to

>Tieni conto che molte registrazioni digitale sono pompate
>artificialmente per esaltare certi suoni; così facendo ci si allontana
>dalla realtà. E spessissimo le registrazioni digitali sfruttano solo
>una frazione della dinamica a disposizione, rendendole di fatto più
>piatte.
Forse non hai capito bene: il dvd-a con rimasterizzazione 5.1
(5canali+sub) dà una pista al vinile, credimi. Se riesci a scordarti
l'ascolto multicanale, tornerai a sentire bene il tuo padellone, ma
nel paragone diretto non ci son cristi - e non parlo di bordate da
Gozilla e non ho un multicanale!

>
>Far suonare un giradischi non è facile, e inoltre è come uno strumento
>musicale: ha bisogno di continue cure e aggiustamenti; inoltre ci sono
>delle giornate in cui proprio...(aria troppo secca o troppo umida,
>ecc. ecc. ecc).
Scherzi? Sta parlando con uno che ha: disco di taratura, bilancino e
dima (con regolo e tacche) e su quel 320 ci siamo stati una giornata,
con tutti oli dedicati, non solo è anche tutto misurato - io non sono
un maniaco, ma il padre del mio amico è tedesco purosangue, prussiano
pergiunta ;-)
>
>Ciao

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 8:19:32 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *Sibelius* ha scritto:

>> ?????????
>
> Di cosa mi interroghi? Del fatto che abbia osato dare uno sguardo
> a qualche schema di lettore CD e di essermi informato sul come e
> perchè funziona? :-))

No; è che mi pare una eresia dire che la meccanica non conta. Ovvero:
ci sono due strade per raggiungere buoni risultati con il CD.

La prima: quella di avvalersi di una meccanica eccellente, stabile e
precisa. Ricordati che il CD Audio è diverso dal CD Rom. Il CD Audio
ha bisogno che il flusso di dati letti arrivi ai convertitori in
perfetta sequenza, con precisione temporale, pena l'insorgere del
jitter. Una delle prime meccaniche per CD, la CDM-1 della Philips, è
attualmente considerata una delle migliori meccaniche mai prodotte. Le
meccaniche uscite dopo di questa erano tutte più semplici e più
economiche.

La seconda, adottata da pochi costruttori, quella di usare meccaniche
veloci ed economiche (da PC), caricare il tutto in RAM e ricostruire
la perfetta sequenza dei campioni mediante un clock di riferimento.

Poi ci sono diverse varianti dei due schemi, o implementazioni
parziali dell'uno e dell'altro con una serie di trucchi per sopperire
alle rispettive pecche.

In entrambi i casi esistono macchine di assoluto rilievo; ma guarda
caso le macchine migliori sono quelle che hanno le meccaniche
migliori. Oppure (se nel secondo caso) hanno una tale sofisticazione
elettronica da chiedersi se ne valga la pena.

>
> Come sempre se qualcuno è poi in grado di dimostrarmi che i
> singoli bit letti da una meccanica di lettura stramilonaria
> "suonano" miglio di quelli letti da un lettore da 200 euro, sono
> prontissimo a ricredermi.

Se tu valuti i "bit" come sequenza scritta sulla carta non ci sono
differenze (a parte gli eventuali errori di lettura e interpolazioni
relative, ma tralasciamoli). Se tu valuti i "bit" come sequenza dotata
di sincronismo temporale no. E' vero: molti ormai adottano degli
artifici anti-jitter, più o meno efficaci. Ma comunque si tratta di
correzioni, ed una correzione per quanto perfetta non è la perfezione.

E' come valutare la stessa orchestra diretta da due diversi maestri,
uno bravo e uno no: gli strumentisti sono gli stessi, bravissimi e
professionali; le partiture anche. Ma in un caso ascolti una
esecuzione eccellente, nell'altra una esecuzione pessima. Sono
sfumature, ma sono quelle che fanno la differenza.

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 8:29:28 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *momo* ha scritto:

>>Far suonare un giradischi non è facile, e inoltre è come uno
>>strumento musicale: ha bisogno di continue cure e aggiustamenti;
>>inoltre ci sono delle giornate in cui proprio...(aria troppo secca
>>o troppo umida, ecc. ecc. ecc).
> Scherzi? Sta parlando con uno che ha: disco di taratura, bilancino
> e dima (con regolo e tacche) e su quel 320 ci siamo stati una
> giornata, con tutti oli dedicati, non solo è anche tutto misurato
> - io non sono un maniaco, ma il padre del mio amico è tedesco
> purosangue, prussiano pergiunta ;-)

Vabbè, però non basta. La registrazione era la stessa? Ed il pre-
phono? Comunque...

Concordo con te che una registrazione multicanale intelligente
aggiunga una spazialità impossibile per il 2 canali. "Intelligente"
significa che non ci sono gli strumentisti sparsi per la stanza, o la
cantante che ti urla da dietro un orecchio, ma una reale espansione
del fronte sonoro, ben oltre i limiti della stanza.

E' che a volte mi chiedo: ma è davvero necessario? Hai mai sentito
delle registrazioni monofoniche ben eseguite e ben riprodotte? Sarà
l'intimità dell'ascolto, sarà che ti concentri al meglio su aspetti
quali il timbro, la dinamica, la neutralità, la naturalezza,
tralasciando la spazialità che comunque esiste ma in una dimensione
più ristretta...
A volte, e non sono un reazionario, mi chiedo se addirittura sia così
necessaria la stereofonia...figuriamoci il multicanale.

Quando vai ad un concerto, a meno che non si tratti di una performance
di pochi strumenti non amplificati in un ambiente piccolo, sei sempre
lontano dal palco, ed i suoni che ti arrivano sono tutto fuorchè
"stereofonici". Il suono arriva da una unica dimensione, eppure è un
suono vero, e ci mancherebbe!

Quindi se l'ascolto in multicanale ti emoziona o ti esalta, ben venga!
Ma è una esperienza che ha poco a che fare con la realtà.

Tutto questo, ovviamente, IMHO.

Sibelius

unread,
Jul 13, 2004, 9:15:54 AM7/13/04
to
Giuliano Da Broi <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote in
news:Xns952591BA6E6A...@195.130.225.75:

> La prima: quella di avvalersi di una meccanica eccellente, stabile e
> precisa. Ricordati che il CD Audio è diverso dal CD Rom. Il CD Audio
> ha bisogno che il flusso di dati letti arrivi ai convertitori in
> perfetta sequenza, con precisione temporale, pena l'insorgere del
> jitter.

Per quello che so, OGGI, a distanza di più di venti anni dall'immissione
dei primi cdplayer, anche la meccanica di un comune lettore cd da 200
euro, è capace di fornire uno stream S/PDIF perfetto e senza notevole
jitter.

> La seconda, adottata da pochi costruttori, quella di usare meccaniche
> veloci ed economiche (da PC), caricare il tutto in RAM e ricostruire
> la perfetta sequenza dei campioni mediante un clock di riferimento.

In questo caso, mi pare che il problema non si ponga affatto :-)

> In entrambi i casi esistono macchine di assoluto rilievo; ma guarda
> caso le macchine migliori sono quelle che hanno le meccaniche
> migliori.

Non è che per caso hanno anche un meraviglioso DAC in grado di
risincronizzare il flusso in entrata nel caso ci sia un minimo di jitter?
Se la risposta è si vinco quacchecosa? :-))

> Se tu valuti i "bit" come sequenza scritta sulla carta non ci sono
> differenze (a parte gli eventuali errori di lettura e interpolazioni
> relative, ma tralasciamoli). Se tu valuti i "bit" come sequenza dotata
> di sincronismo temporale no. E' vero: molti ormai adottano degli
> artifici anti-jitter, più o meno efficaci. Ma comunque si tratta di
> correzioni, ed una correzione per quanto perfetta non è la perfezione.

Non so, ma qualcosa mi dice che la correzione sia prevista anche dai
produttori degli apparecchi che hai messo nella prima categoria. Sarà
perchè forse è necessaria ed indispensabile anche con le supermeccaniche?

> E' come valutare la stessa orchestra diretta da due diversi maestri,
> uno bravo e uno no: gli strumentisti sono gli stessi, bravissimi e
> professionali; le partiture anche. Ma in un caso ascolti una
> esecuzione eccellente, nell'altra una esecuzione pessima. Sono
> sfumature, ma sono quelle che fanno la differenza.

E si, si tratterà proprio di sfumature ai limite dell'avvertibile. Sono
pronto a farmi dare del mezzo sordo, ma queste sottili sfumature le
avverto nella comparazione** di lettori CDplayer completi di diversi DAC.
Non ci conto proprio di riuscire a coglierle solo cambiando meccanica :-)


** Quando parlo di comparazione e prove intendo nell'unico modo che
ritengo minimamente serio. In cieco.


Ciao, Guglielmo.

nero

unread,
Jul 13, 2004, 9:25:25 AM7/13/04
to

> Per quello che so, OGGI, a distanza di più di venti anni dall'immissione
> dei primi cdplayer, anche la meccanica di un comune lettore cd da 200
> euro, è capace di fornire uno stream S/PDIF perfetto e senza notevole
> jitter.

magari.... , purtroppo non è cosi' , una meccanica scadente anche di attuale
produzione rimane purtroppo scadente....

ciao.

--
ATTENTI AL VENDITORE FOLLE!!!
http://www.bynoi.com/berry.html

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 9:33:56 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *nero* ha scritto:

>
>> Per quello che so, OGGI, a distanza di più di venti anni
>> dall'immissione dei primi cdplayer, anche la meccanica di un
>> comune lettore cd da 200 euro, è capace di fornire uno stream
>> S/PDIF perfetto e senza notevole jitter.
>
> magari.... , purtroppo non è cosi' , una meccanica scadente anche
> di attuale produzione rimane purtroppo scadente....

Tanto per rispolverare la tanto decantata CDM-1, com'è che si legge
tutto, compresi i masterizzati e i riscrivibili che a quei tempi non
erano neppure nelle menti dei sognatori, mentre meccaniche moderne
faticano, e non poco?

Sibelius

unread,
Jul 13, 2004, 10:00:55 AM7/13/04
to
nero <ner...@yahoo.com> wrote in
news:EqRIc.1680$B06....@news.edisontel.com:

> magari.... , purtroppo non è cosi' , una meccanica scadente anche di
> attuale produzione rimane purtroppo scadente....

Qualche nome di lettori cdplayer del costo di più o meno 200 euro che no
abbia quello che ho evidenziato? Cioè ricordo:

[AUTOCIT ON]


uno stream S/PDIF perfetto e senza notevole jitter

[AUTOCITE OFF]

Inoltre, non leggo da tempo stampa specializzata, ma nelle prove di
lettori cd è previsto il controllo del(dello) jitter?
Se è una cosa ritenuta così importante dovranno pure evidenziarlo, o no?

Ciao, Guglielmo.

AndreaCD

unread,
Jul 13, 2004, 10:12:57 AM7/13/04
to

"Sibelius" <nient...@invalid.tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:Xns952585564F551ni...@195.31.190.132...

> Giuliano Da Broi <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote in
> news:Xns9525636F4F5B...@195.130.225.75:
>
> >> IMHO le supermeccaniche non hanno molto senso di esistere nemmeno
> >> nel più tradizionale CD. Chi ha dato un sguardo a uno schema a
> >> blocchi di un riproduttore e conosce molto alla larga il suo
> >> funzionamento non può non accorgersi che una meccanica appena
> >> appena decente è più che sufficiente.
> >
> > ?????????
>
> Di cosa mi interroghi? Del fatto che abbia osato dare uno sguardo a
> qualche schema di lettore CD e di essermi informato sul come e perchè
> funziona? :-))
>
>
>
> Tutta questa, ammetto confusa, tiritera per arrivare alla conclusione che
> compito della meccanica è solo quello di leggere la sequela di bit incisa
> nel supporto. Anche qualora questa sequela non fosse letta nel giusto
> tempo, ci penseranno gli stadi di trattamento successivi a ripristinare
> l'informazione. E' tutto previsto e calcolato.

E' vero, ma è soprattutto previsto e calcolato che il sistema canni alla
grande...
Questo punto mi pare l'unico vero passo aventi degli standard in via di
affermazione, una ottima affidabilità sul sistema di lettura.

>
> Ora la cosa importante è che la meccanica LEGGA TUTTO quello che è
> inciso. E per quello che so, anche le meccaniche più economiche, se
> correttamente utilizzate (leggi niente strattoni violenti ne vibrazioni
> fuori dal normale), sono perfettamente in grado di farlo.

Non è così, purtroppo. Le meccaniche odierne hanno comunque un'alta
affidabilità, e questo permette di avere ottimi risultati spendendo poco,
cosa ad esempio poco proponibile nell'analogico.


>
> Come sempre se qualcuno è poi in grado di dimostrarmi che i singoli bit
> letti da una meccanica di lettura stramilonaria "suonano" miglio di
> quelli letti da un lettore da 200 euro, sono prontissimo a ricredermi.
>

Beh, una prova puoi farla tu stesso, se disponi di un'unità di conversione.
La prima volta che provai utilizzavo in coassiale un DAC inglese abbinato a
due lettori CD Sony, un XB930 e un XA20, entrambi con meccanica a pick-up
fisso. L'uno costava il doppio dell'altro, e la differenza in termini sonici
era assai marcata. Non cose straordinarie, ma distinguibili nitidamente
anche da persone completamente a digiuno di hi-fi. Due parametri erano
differenti, principalmente: gamma bassa e scena sonora.
Poi sulle nefandezze hi-end ci sarebbe da dire parecchio, è vero....


Ciao

Andrea

nero

unread,
Jul 13, 2004, 10:37:10 AM7/13/04
to

> Qualche nome di lettori cdplayer del costo di più o meno 200 euro che no
> abbia quello che ho evidenziato? Cioè ricordo:

ho provato un sony e un pioneer di 2 amici che penso costino + o meno quella
cifra , usati solo come meccanica , e si sente una bella differenza , tieni
conto che il riferimento è una meccanica cambridge che non è che sia poi
quel mostro......

~Ä~lessandro

unread,
Jul 13, 2004, 10:39:22 AM7/13/04
to

"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns95259369B9D...@195.130.225.75...

> Il /13 lug 2004/, *momo* ha scritto:
>
> E' che a volte mi chiedo: ma è davvero necessario? Hai mai sentito
> delle registrazioni monofoniche ben eseguite e ben riprodotte? Sarà
> l'intimità dell'ascolto, sarà che ti concentri al meglio su aspetti
> quali il timbro, la dinamica, la neutralità, la naturalezza,
>....................

>
> Quando vai ad un concerto, a meno che non si tratti di una performance
> di pochi strumenti non amplificati in un ambiente piccolo, sei sempre
> lontano dal palco, ed i suoni che ti arrivano sono tutto fuorchè
> "stereofonici".

Concordo al cento per cento, anzi, dirò di più, in passato ho fatto le prove
che proponi, e sono arrivato alla seguente conclusione che ritengo
oggettiva: il suono stereofonico contribuisce a creare un elemento di
distrazione (sorpresa), questo porta l'apparato uditivo, non l'orecchio, ma
la parte di cervello interessata a questa funzione ad un maggior lavoro di
decodifica, quindi è meno analitico rispetto la qualità effettiva del suono,
in pratica risulta più difficile riscontrare difformità rispetto ad un
evento naturale.
In mono occorre usare impianti di molto migliori per poter apprezzare la
qualità della riproduzione, perchè il cervello tutto concentrato sulla
sorgente e non distratto o "sorpreso" dall'apparente movimento, diventa
schizzinoso alla minima innaturalezza, denunciandola con chiarezza, il 5
canali aumenta questo caos cerebrale (la battuta non fatela, la immagino da
solo, è troppo facile :-) grazie ).
Del resto per guardare un quadro, qual'è la condizione migliore? fissarlo
appeso ad una parete o gurdarlo mentre è appeso ad un pendolo? certo che
eventuali sbavature sarebbero meno facili da cogliere.
Be' ci ho dato dentro eh? :-P
Dalle prove che ho fatto, ritengo però che anche in caso di ascolti mono la
soluzione con due diffusori sia superiore, ora nessuno pensi di fare prove
con il pulsante mono-stereo del pre, occorrono incisioni mono originali.

Ale


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 10:44:10 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *~Ä~lessandro* ha scritto:

> Del resto per guardare un quadro,
> qual'è la condizione migliore? fissarlo appeso ad una parete o
> gurdarlo mentre è appeso ad un pendolo?

Bello questo esempio!

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 10:45:56 AM7/13/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:uuSIc.25189$tj3.1...@news3.tin.it...

Si perche' quando vai ad un concerto gli strumenti sono tutti ammassati al
centro in mezzo metro quadrato...
Mah...

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 11:01:10 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

> Si perche' quando vai ad un concerto gli strumenti sono tutti
> ammassati al centro in mezzo metro quadrato...
> Mah...

Non proprio, ma è quasi come se lo fosse. Almeno per noi comuni
mortali che i concerti a teatro o auditorium o arena siamo costretti a
vederceli da distante; e se poi si tratta di musica amplificata...la
stereofonia è a gusto personale degli addetti al missaggio; se sei
seduto accanto a loro forse riesci a capire cosa intendevano fare con
tutte quelle rotelline dei pan-pot. Per tutti gli altri si tratta di
una pura illusione. Se andassi ad un concerto e lo valutassi come si
valuta un impianto hi-fi, credo che ne rimarrei ampiamente deluso. Il
live è realistico perchè...è vero; ci sono una infinità di sensazioni
che stimolano tutti i nostri sensi, non solo l'udito. Se provassi a
sentire la musica di molti DVD-Video multicanale spegnendo il
video...beh credo che dopo pochi minuti spegneresti anche l'audio...

Il tutto, ovviamente, IMHO.

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 11:04:33 AM7/13/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9525AD21B526...@195.130.225.75...

> Non proprio, ma è quasi come se lo fosse. Almeno per noi comuni
> mortali che i concerti a teatro o auditorium o arena siamo costretti a
> vederceli da distante; e se poi si tratta di musica amplificata...la
> stereofonia è a gusto personale degli addetti al missaggio; se sei
> seduto accanto a loro forse riesci a capire cosa intendevano fare con
> tutte quelle rotelline dei pan-pot. Per tutti gli altri si tratta di
> una pura illusione. Se andassi ad un concerto e lo valutassi come si
> valuta un impianto hi-fi, credo che ne rimarrei ampiamente deluso. Il
> live è realistico perchè...è vero; ci sono una infinità di sensazioni
> che stimolano tutti i nostri sensi, non solo l'udito. Se provassi a
> sentire la musica di molti DVD-Video multicanale spegnendo il
> video...beh credo che dopo pochi minuti spegneresti anche l'audio...
> Il tutto, ovviamente, IMHO.

Penso che dovresti andare un po' piu' spesso a qualche concerto Jazz od
anche classico, nessuna amplificazione strumenti distribuiti su un palco
VERO. Ma penso di perdere il mio tempo...
Vabbe' la stereofonia 'distrae'... adesso mi uccido un timpano... almeno
sto' piu' attento e non mi annoio... Cosa mi tocca sentire...

Ciao
Clark Kent


~Ä~lessandro

unread,
Jul 13, 2004, 11:10:30 AM7/13/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2liatvF...@uni-berlin.de...

> Si perche' quando vai ad un concerto gli strumenti sono tutti ammassati al
> centro in mezzo metro quadrato...
> Mah...

Certamente no, ma secondo a che distanza ti trovi l'angolo può essere molto
stretto, se non sei in prima fila, e comunque non stanno certamente di
dietro, credo che il 5... 6 ...18 ... canali sia una burinata pazzesca,
l'harakiri della vera alta fedeltà.
Mo' l'ho detto mi sento meglio.

Ale


Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 11:19:36 AM7/13/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:GXSIc.25341$tj3.1...@news3.tin.it...

> Certamente no, ma secondo a che distanza ti trovi l'angolo può essere
molto
> stretto, se non sei in prima fila, e comunque non stanno certamente di
> dietro, credo che il 5... 6 ...18 ... canali sia una burinata pazzesca,
> l'harakiri della vera alta fedeltà.
> Mo' l'ho detto mi sento meglio.

Per quanto stretto sia l'angolo non tieni conto delle riflessioni del suono
che ti arrivano da ogni parte...
Infatti i multicanale ben fatti contengono solo queste informazioni nei
canali surround. Penso che anche tu debba andare al piu' presto ad ascoltare
qualche buon concerto (non amplificato) poi ne riparliamo... Sai cosa ti
frega? L'impossibilita' di eliminare i riverberi ambientali, sarebbe molto
interessante poterlo fare durante un concerto in un auditorio, forse ti
renderesti conto della quantita' incredibile di informazioni che circolano
ATTORNO a te...

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 11:38:28 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

> Penso che dovresti andare un po' piu' spesso a qualche concerto
> Jazz od anche classico, nessuna amplificazione strumenti
> distribuiti su un palco VERO.

Hai ragione, ci andrň piů spesso.

> Ma penso di perdere il mio tempo...
> Vabbe' la stereofonia 'distrae'... adesso mi uccido un timpano...
> almeno sto' piu' attento e non mi annoio... Cosa mi tocca
> sentire...

E per il multicanale come la mettiamo? Abbiamo forse 4 orecchie?

Non essere cosě drastico, e cerca di capire il nostro messaggio.

Anzi, rispondi a questa domanda: hai trovato l'impianto ideale? Lo hai
portato a casa tua?

Se la risposta č si, allora ok, arrivederci e grazie.

Ma forse, come sono piů propenso a credere, converrai anche tu che
l'evento sonoro reale č troppo distante dall'evento riprodotto.
Tanto da renderli completamente distinti; tanto da essere
difficilmente confrontabili. A questo punto, dato per assunto che la
riproduzione fedele dell'evento sonoro non puň esistere, qualsiasi
sistema di riproduzione che mi offra emozioni č ben accolto. Sia esso
mono, stereo o multicanale.

~Ä~lessandro

unread,
Jul 13, 2004, 11:45:13 AM7/13/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2lict7F...@uni-berlin.de...

>Sai cosa ti
> frega? L'impossibilita' di eliminare i riverberi ambientali, sarebbe molto
> interessante poterlo fare durante un concerto in un auditorio, forse ti
> renderesti conto della quantita' incredibile di informazioni che circolano
> ATTORNO a te...

Ora con il 5 canali si dovrebbe ricreare questo ben d'iddio, ma dove le
mettiamo le riflessioni che ovviamente ci saranno in casa? come si mescolano
a quelle riprodotte? ed in più con un ipotetico impianto mono, avremmo
comunque delle riflessioni dovute alle pareti ovviamente non quelle
"originali", ma assai utili a completare il messaggio poichè (sempre da
prove sul campo) ho constatato l'enorme importanza che ha il fatto che il
suono raggiunga l'orecchio da più dimensioni anzichè da un solo punto (prova
fatta con un dispositivo improvvisato: una sorta di alto cerchio di
botte)... che tempi quelli....

Ale


BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 11:56:55 AM7/13/04
to
On Tue, 13 Jul 2004 15:45:13 GMT, "~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it>
wrote:

Ancora e' difficile avere due canali che ben riproducano in casa con
Qualita' quello che e' inciso ma ci vuole un superman a pensare prima
ad aumentare il numero dei canali piuttosto che la qualita' dei due
che ha.

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 13, 2004, 11:58:57 AM7/13/04
to
Il /13 lug 2004/, *~Ä~lessandro* ha scritto:

> Ora con il 5 canali si dovrebbe ricreare questo ben d'iddio, ma
> dove le mettiamo le riflessioni che ovviamente ci saranno in casa?

Il 5 canali NON HA SENSO se non hai un ambiente acusticamente trattato
in modo da annullare i riverberi; altrimenti si sommano le
informazioni di ambienza della registrazione con quelle della sala,
ottenendo effetti indesiderati. Lontano dalla realtà.

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 12:22:44 PM7/13/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9525B374E84F...@195.130.225.75...
> Hai ragione, ci andrò più spesso.

Bravo.

> E per il multicanale come la mettiamo? Abbiamo forse 4 orecchie?

No, non devi intendere il multicanale in questo senso.
Facciamo l'esempio dell'auditorio, quando tu ascolti avrai i suoni diretti,
che provengono dagli strumenti, che riceverai in maniera diretta lungo un
certo angolo, sia verticale che orizzontale, piu' una certa quantita' di
suoni riflessi dai muri, sedie ecc... che arriveranno da piu' meno tutte le
parti con ritardi di fase ecc...
In fase di riproduzione stereofonica i riverberi che arrivano dai lati ed
anche da dietro (in presenza di una ripresa virtualmente perfetta) saranno
riprodotti unicamente dai diffusori che hai di fronte. Il riverbero che era
presente nell'auditorio sara' distorto e 'spalmato' unicamente sull'asse
anteriore, sara' l'ambiente d'ascolto a fornire un modesto contributo
riverberante all'evento ma totalmente diverso da quello presente
nell'auditorio. I canali posteriori dei sistemi multicanali 'dovrebbero'
riprodurre i riverberi che erano presenti alle spalle dello spettatore ed in
misura minore, concorrendo con quelli anteriori, 'dovrebbero' riprodurre i
riverberi laterali. Se tutto e' ben fatto l'ascoltatore 'dovrebbe'
ritrovarsi dentro l'auditorio e 'dovrebbe' slegarsi completamente dal suo
ambiente d'ascolto.

> Non essere così drastico, e cerca di capire il nostro messaggio.

Non sono drastico, solo che io vado ai concerti ed ho provato il
multicanale... quindi so di cosa parlo. :-)

> Anzi, rispondi a questa domanda: hai trovato l'impianto ideale? Lo hai
> portato a casa tua?

Assolutamente no! Ne ho davanti di strada da fare...

> Se la risposta è si, allora ok, arrivederci e grazie.

Non sono cosi' immodesto dai!

> Ma forse, come sono più propenso a credere, converrai anche tu che
> l'evento sonoro reale è troppo distante dall'evento riprodotto.


> Tanto da renderli completamente distinti; tanto da essere
> difficilmente confrontabili.

Questo e' vero ma si sta lavorando per ricreare qualcosa di sempre piu'
credibile.
Io sono contento di questi nuovi formati, ci spingono ancora una volta a
sperimentare ed a spostare ancora un po' piu' avanti i limiti.

> A questo punto, dato per assunto che la

> riproduzione fedele dell'evento sonoro non può esistere, qualsiasi
> sistema di riproduzione che mi offra emozioni è ben accolto. Sia esso
> mono, stereo o multicanale.

Diciamo che 'per il momento' non esiste, domani (piu' o meno lontano)
esistera' in modi che oggi non possiamo immaginare, per il resto sono
daccordo con te ma per due terzi :-D il mono... dai!!!

Ciao
Clark Kent


Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 12:35:36 PM7/13/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:dsTIc.37857$tP4.1...@news4.tin.it...

> Ora con il 5 canali si dovrebbe ricreare questo ben d'iddio, ma dove le
> mettiamo le riflessioni che ovviamente ci saranno in casa? come si
mescolano
> a quelle riprodotte?

In un buon impianto multicanale bisognerebbe limitare le riflessioni
ambientali, ovviamente non si puo' eliminare il contributo dell'ambiente, ma
il suono diretto proveniente dai vari diffusori essendo 'spalmato' su 360
gradi 'dovrebbe' dare un contributo decisamente maggiore delle riflessioni
ambientali. E' un mondo nuovo che va 'scoperto'.

> ed in più con un ipotetico impianto mono, avremmo
> comunque delle riflessioni dovute alle pareti ovviamente non quelle
> "originali", ma assai utili a completare il messaggio poichè (sempre da
> prove sul campo) ho constatato l'enorme importanza che ha il fatto che il
> suono raggiunga l'orecchio da più dimensioni anzichè da un solo punto
(prova
> fatta con un dispositivo improvvisato: una sorta di alto cerchio di
> botte)... che tempi quelli....

Hai perfettamente ragione, ma se posso scegliere tra le riflessioni naturali
dell'ambiente totalmente scollegate dall'evento reale e quelle realmente
presenti e riprodotte dai surround...

Ciao
Clark Kent


Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 12:36:59 PM7/13/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9525B6EDB3C7...@195.130.225.75...

> Il 5 canali NON HA SENSO se non hai un ambiente acusticamente trattato
> in modo da annullare i riverberi; altrimenti si sommano le
> informazioni di ambienza della registrazione con quelle della sala,
> ottenendo effetti indesiderati. Lontano dalla realtà.

Esatto, diciamo che sarebbe sufficiente un'ambiente piu' assorbente del
normale.

Ciao
Clark Kent


Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 12:37:34 PM7/13/04
to
"BERRY" <SOUND...@TIN.IT> ha scritto nel messaggio
news:kd18f05ags077368i...@4ax.com...

> Ancora e' difficile avere due canali che ben riproducano in casa con
> Qualita' quello che e' inciso ma ci vuole un superman a pensare prima
> ad aumentare il numero dei canali piuttosto che la qualita' dei due
> che ha.

Con i tuoi apparati non fatico a crederci...

Ciao
Clark kent


Sibelius

unread,
Jul 13, 2004, 12:41:29 PM7/13/04
to
Mi sovviene una battutaccia, spero che nessuno se la prenda troppo, ma
non riesco a non postarla :-)))


Giuliano Da Broi <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote in

news:Xns95259E578D4F...@195.130.225.75:

> Tanto per rispolverare la tanto decantata CDM-1, com'è che si legge
> tutto, compresi i masterizzati e i riscrivibili che a quei tempi non
> erano neppure nelle menti dei sognatori, mentre meccaniche moderne
> faticano, e non poco?

Accidenti, mia figlia (8 anni), ascolta le sue canzonette con il mio
primo cdplayer acquistato nel 1987. Un Technics SL-P200, anche lui legge
di tutto. Cd-r, cd-rw anche rovinati e rigati. Non è che tratti bene il
software lei :-)

Avere in casa una meccanica Audiophile e non saperlo :-))))

Ciao, Guglielmo.

BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 12:46:12 PM7/13/04
to

Guarda che la bocca ce l'hanno tutti:usa pero' anche il cervello!:non
e' possibile sparare qualsiasi cazzata inutile come questa.
Non vorrai paragonare le Tue PROAC alle Usher!
Finche' scherzi o credi di dire cose sensate ok ma tutto c'e' un
limite ,anche alla tua ignoranza.
O vuoi paragonare il tuo rotel con un sacd sony a un lettore cd anche
il cd 17 si ma seguito da una coppia di 300B e le Usher 737!
Ovviamente dirai di si perche sei quel fanatico stupido sparlatore che
sei.

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 12:54:19 PM7/13/04
to
"BERRY" <SOUND...@TIN.IT> ha scritto nel messaggio
news:3848f0h51qln87vi1...@4ax.com...

> Guarda che la bocca ce l'hanno tutti:usa pero' anche il cervello!:non
> e' possibile sparare qualsiasi cazzata inutile come questa.
> Non vorrai paragonare le Tue PROAC alle Usher!

Non lo so, le Usher 737 (che e' un jumbo?) non le ho mai ascoltate.
Che le ProAc Studio 100 siano degli ottimi diffusori non ci piove, le usano
negli studi di registrazione di mezzo mondo.

> Finche' scherzi o credi di dire cose sensate ok ma tutto c'e' un
> limite ,anche alla tua ignoranza.

Alla tua invece?

> O vuoi paragonare il tuo rotel con un sacd sony a un lettore cd anche
> il cd 17 si ma seguito da una coppia di 300B e le Usher 737!
> Ovviamente dirai di si perche sei quel fanatico stupido sparlatore che
> sei.

Qui ho smesso di seguirti, magari se la riformuli in italiano corrente...
Io e le lingue antiche non andiamo troppo daccordo.

Ciao e camomillati.
Clark kent


BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 1:01:46 PM7/13/04
to

>Ciao e camomillati.
>Clark kent
>
Mi basterebbe tu la smettessi di comportanti da stronzo.
Non puoi continuare in tal modo ad inseguire i miei post:curati.

Clark Kent

unread,
Jul 13, 2004, 1:09:44 PM7/13/04
to
"BERRY" <SOUND...@TIN.IT> ha scritto nel messaggio
news:da58f010m5od7eonl...@4ax.com...

> Mi basterebbe tu la smettessi di comportanti da stronzo.
> Non puoi continuare in tal modo ad inseguire i miei post:curati.

Guarda che oggi hai cominciato tu...

Ciao
Clark kent


BERRY

unread,
Jul 13, 2004, 1:17:24 PM7/13/04
to

Ma quando mai!?

~Ä~lessandro

unread,
Jul 13, 2004, 1:49:02 PM7/13/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2lihbkF...@uni-berlin.de...

> Hai perfettamente ragione, ma se posso scegliere tra le riflessioni
naturali
> dell'ambiente totalmente scollegate dall'evento reale e quelle realmente
> presenti e riprodotte dai surround...
>

Quello che mi preoccupa è dove metteranno i microfoni per l'ambienza, a 30 m
oppure a 2 m ? o magari da nessuna parte e si crea il 5 canali premendo un
bottone?

Ale


AndreaCD

unread,
Jul 13, 2004, 5:11:47 PM7/13/04
to

"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9525AD21B526...@195.130.225.75...

> Il /13 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:
>
> Non proprio, ma è quasi come se lo fosse. Almeno per noi comuni
> mortali che i concerti a teatro o auditorium o arena siamo costretti a
> vederceli da distante; e se poi si tratta di musica amplificata...la
> stereofonia è a gusto personale degli addetti al missaggio; se sei
> seduto accanto a loro forse riesci a capire cosa intendevano fare con
> tutte quelle rotelline dei pan-pot. Per tutti gli altri si tratta di
> una pura illusione. Se andassi ad un concerto e lo valutassi come si
> valuta un impianto hi-fi, credo che ne rimarrei ampiamente deluso. Il
> live è realistico perchè...è vero; ci sono una infinità di sensazioni
> che stimolano tutti i nostri sensi, non solo l'udito. Se provassi a
> sentire la musica di molti DVD-Video multicanale spegnendo il
> video...beh credo che dopo pochi minuti spegneresti anche l'audio...
>

Ma in fatti chi ha detto che l'evento dal vivo è l'obbiettivo "a priori"?
Voglio dire: io vorrei che l'impianto ed il software mi riproponessero il
mio quartetto di archi o il mio clavicembalo antico solo, se il mio impianto
deve suonare come il live di Vasco o come una grande orchestra sentita dalla
18millesima galleria, mi vado a fare una canna............


Ciao

Andrea


AndreaCD

unread,
Jul 13, 2004, 5:16:50 PM7/13/04
to

"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9525B6EDB3C7...@195.130.225.75...

> Il /13 lug 2004/, *~Ä~lessandro* ha scritto:
>
> > Ora con il 5 canali si dovrebbe ricreare questo ben d'iddio, ma
> > dove le mettiamo le riflessioni che ovviamente ci saranno in casa?
>
> Il 5 canali NON HA SENSO se non hai un ambiente acusticamente trattato
> in modo da annullare i riverberi; altrimenti si sommano le
> informazioni di ambienza della registrazione con quelle della sala,
> ottenendo effetti indesiderati. Lontano dalla realtà.
>

E nello stereo no, forse?
Per quanto l'acustica della stanza incida al 50% almeno sul risultato finale
e nell'80% dei casi le acustiche delle stanze di ascolto siano decisamente
non ottimali, non ha senso essere così drastici. Un'accurato posizionamento
che tenga conto dei nodi di riflessione e una coibentazione casalinga ma
sensata possono giustificare l'acquisto di impianti di grande impegno e
prestazioni.
Il multicanale, da NON intendersi con l'accezione HT odierna, ha diverse
problematiche pratiche, non ultime di costi, ma se realizzato a dovere è un
buon passo avanti....


Ciao

Andrea


AndreaCD

unread,
Jul 13, 2004, 5:19:08 PM7/13/04
to

"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:igVIc.38661$tP4.1...@news4.tin.it...

>
> >
>
> Quello che mi preoccupa è dove metteranno i microfoni per l'ambienza, a 30
m
> oppure a 2 m ? o magari da nessuna parte e si crea il 5 canali premendo un
> bottone?
>
Sottoscrivo.....QUESTO è il mio timore, altro che coibentazione
dell'ambiente, riflessioni secondarie...
Mi sembra di vedere la scena: da una parte del muro il tipo che connette il
cavo di alimentazione in argento a 16 schermature, dall'altra l'elettricista
finisce di cablare l'inpianto elettico con la doppina rosso e nera...

Ciao

Andrea


Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 2:50:25 AM7/14/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:igVIc.38661$tP4.1...@news4.tin.it...

> Quello che mi preoccupa è dove metteranno i microfoni per l'ambienza, a 30
m
> oppure a 2 m ? o magari da nessuna parte e si crea il 5 canali premendo un
> bottone?

Questo non lo possiamo sapere, ma lo stesso problema si ripresenta anche
nelle riprese stereo. Il tuo discorso sul mono si puo' assimilare alla
fotografia, siccome i colori non sono identici al reale tanto vale farla in
bianco e nero...

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 3:50:03 AM7/14/04
to
Il /13 lug 2004/, *Sibelius* ha scritto:

> Accidenti, mia figlia (8 anni), ascolta le sue canzonette con il
> mio primo cdplayer acquistato nel 1987. Un Technics SL-P200, anche
> lui legge di tutto. Cd-r, cd-rw anche rovinati e rigati. Non è che
> tratti bene il software lei :-)
>
> Avere in casa una meccanica Audiophile e non saperlo :-))))

Non è una battutaccia. E' che poi quei lettori avevano degli stadi di
conversione che facevano pietà.

Meccaniche come quelle del SL-P200 oggi le trovi proprio sui lettori
audiophile, ma veramente audiophile.

Mai visto un Teac P-500 (o come diavolo si chiama: comunque uno dei
primi con la meccanica Teac col platorello)? Pazzesco! Solo che poi
bastava ascoltare (IMHO) un Philips coetaneo comperato al supermercato
per spegnere gli entusiasmi. Ma questo non per colpa della meccanica!

Solo oggi si sono accorti degli effetti deleteri dei filtri anti
immagine ad alta pendenza, i quali introducono rotazioni di fase non
proprio "audiophile". Solo oggi ci si accorge dell'importanza
fondamentale della precisione del clock, degli stadi di uscita
analogici. Addirittura il sovracampionamento: se non realizzato con i
contro...cosiddetti fa più male che bene. Se guardi gli schemi dei
Wadia multibit capisci cosa intendo per sovracampionamento con i
contro...articoli per signora ;-)

momo

unread,
Jul 14, 2004, 4:00:42 AM7/14/04
to
vi consiglio vivamente di misurare l'uscita della meccanica con
un'analizzatore di stato logico e ragionaste sopratutto cosa fà un
meccanica e cosa stà sul cd - evitereste molte incomprensioni - se
volete vi scannerizzo una strisciata di un povero cdp shakerato, messo
sotto sopra, sulla cassa, phonato e nel mentre si vede se la sequenza
è quella messa sul disco (ndr è la stessa)...
Non si può assolutamente applicare quello che erano le problematiche
dell'analogico nel campo digitale - che un player legga o meno dei
riscrivibili e masterizzati non significa niente: il mio ormai
deceduto Technics (più di 15 anni) li leggeva ed era una fetecchia da
2 lire - quali player faticano? Su questo Ng si è quasi sempre
riportato il contrario...
mm

On Tue, 13 Jul 2004 15:33:56 +0200, Giuliano Da Broi
<g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote:

>Il /13 lug 2004/, *nero* ha scritto:
>
>>
>>> Per quello che so, OGGI, a distanza di più di venti anni
>>> dall'immissione dei primi cdplayer, anche la meccanica di un
>>> comune lettore cd da 200 euro, è capace di fornire uno stream
>>> S/PDIF perfetto e senza notevole jitter.
>>
>> magari.... , purtroppo non è cosi' , una meccanica scadente anche
>> di attuale produzione rimane purtroppo scadente....

~Ä~lessandro

unread,
Jul 14, 2004, 4:14:07 AM7/14/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2lk3ehF...@uni-berlin.de...

Il tuo discorso sul mono si puo' assimilare alla
> fotografia, siccome i colori non sono identici al reale tanto vale farla
in
> bianco e nero...
>

Concordo, i colori inoltre distraggono, aggiungono sensazioni, distraendo
dalle forme infatti la fotografia in b/n ha ancora una discreta diffusione,
guarda caso molti dei lavori migliori di grandi fotografi sono in b/n.
Il mono invece non è proprio considerato nell'Hi-Fi a torto dico io,
l'equazione hi-fi = solo stereo è tutta da dimostrare, del resto anch'io non
ho nulla o quasi per ascoltare in mono, perchè manca il software ma
soprattutto la cultura dell'ascolto, stavo per scrivere mono, ma è
superfluo, l'ascolto non ha aggettivi.

Ale


Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 4:23:03 AM7/14/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:jX5Jc.306$OR2....@news3.tin.it...

> Concordo, i colori inoltre distraggono, aggiungono sensazioni, distraendo
> dalle forme infatti la fotografia in b/n ha ancora una discreta
diffusione,
> guarda caso molti dei lavori migliori di grandi fotografi sono in b/n.
> Il mono invece non è proprio considerato nell'Hi-Fi a torto dico io,
> l'equazione hi-fi = solo stereo è tutta da dimostrare, del resto anch'io
non
> ho nulla o quasi per ascoltare in mono, perchè manca il software ma
> soprattutto la cultura dell'ascolto, stavo per scrivere mono, ma è
> superfluo, l'ascolto non ha aggettivi.

Non capisco, o sei daltonico e con un timpano fuori uso o davvero non
capisco...
Il bianco e nero e' una forma d'arte (come lo e' il sapiente uso del
colore), l'alta fedelta' si propone di ricreare il piu' verosimilmente
possibile un'evento reale musicale (che e' arte). Che poi invece si abbia
sempre un'interpretazione dell'evento non ci piove, ma l'obiettivo e'
diverso.
Un dipinto a colori, benche' riprodotto su stampa, dovra' sempre esserlo a
colori. Pena una perdita fondamentale di informazione.
La musica ha una dimensione spaziale, la stereofonia mira a ricreare questa
dimensione.
Con il giusto set up e con un'attenta disposizione dei diffusori nel giusto
ambiente ci riesce abbastanza bene.
Hai per caso un Grundig powered by 'Guru'?

:-)

Ciao
Clark Kent


~Ä~lessandro

unread,
Jul 14, 2004, 4:44:17 AM7/14/04
to

"Clark Kent" <kiwi.c...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:2lk8r2F...@uni-berlin.de...

> Un dipinto a colori, benche' riprodotto su stampa, dovra' sempre esserlo a
> colori. Pena una perdita fondamentale di informazione.
> La musica ha una dimensione spaziale, la stereofonia mira a ricreare
questa
> dimensione.
> Con il giusto set up e con un'attenta disposizione dei diffusori nel
giusto
> ambiente ci riesce abbastanza bene.
> Hai per caso un Grundig powered by 'Guru'?
>
> :-)
>


Una perdita fondamentale c'è comunque, la tridimensionalità, sebbene
esistano occhialetti e visori (tipo binocolo) e recentemente l'olografia per
riprodurla, nessuno si sognerebbe di dire che una foto od un dipinto non è
valido perchè non è 3d, del resto della tridimensionalità ci si accorge
soprattutto muovendoci, altrimenti può essere benissimo approssimata sia con
la foto che nella pittura (da Giotto in poi) con la prospettiva.
Resta a questo punto il dubbio perchè per l'ascolto usiamo gli occhialetti?
(leggi apparecchi stereo).
é fin troppo ovvio che questo discorso è super contro corrente e non vuole
dimostrare la superiorità del mono orispetto allo stereo, o la sua
anacronistica reintroduzione su larga scala, ma è solo una riflessione sulle
nostre convinzioni dogmatiche.

Ale


Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 5:00:05 AM7/14/04
to
"~Ä~lessandro" <cr...@tintintin.it> ha scritto nel messaggio
news:Bn6Jc.395$OR2....@news3.tin.it...

> Una perdita fondamentale c'è comunque, la tridimensionalità, sebbene
> esistano occhialetti e visori (tipo binocolo) e recentemente l'olografia
per
> riprodurla, nessuno si sognerebbe di dire che una foto od un dipinto non è
> valido perchè non è 3d, del resto della tridimensionalità ci si accorge
> soprattutto muovendoci, altrimenti può essere benissimo approssimata sia
con
> la foto che nella pittura (da Giotto in poi) con la prospettiva.

Giotto ne dava un'interpretazione... non si prefiggeva di riprodurre la
realta', faceva arte.
La visione stereoscopica e' qualcosa di piu' complesso, ma sono sicuro che
si arrivera' anche alla foto tridimensionale versione consumer alla portata
di tutti con apparecchi non troppo dissimili dalle attuali fotocamere...

> Resta a questo punto il dubbio perchè per l'ascolto usiamo gli
occhialetti?
> (leggi apparecchi stereo).

Perche' l'obiettivo non e' reinterpretare la realta' trasfigurandola in
forma d'arte, ma riprodurre un'evento che e' tridimensionale, la stereofonia
(in parte oggi ma domani in misura maggiore il multicanale) si propone di
offrire uno strumento che aumenta la quantita' di informazioni. In
un'orchestra sinfonica i violini sono disposti a sinistra ed i contrabbassi
a destra, io mi aspetto di sentirli cosi' anche a casa mia. Non ha
importanza il fatto che se fossi andato al concerto magari mi sarei seduto
in ultima fila. Un CD lo pago 20 euro e mi aspetto e pretendo di stare in
prima fila...

> é fin troppo ovvio che questo discorso è super contro corrente e non vuole
> dimostrare la superiorità del mono orispetto allo stereo, o la sua
> anacronistica reintroduzione su larga scala, ma è solo una riflessione
sulle
> nostre convinzioni dogmatiche.

Non sono convinzioni dogmatiche, e' solo la realta'... abbiamo due orecchie
che ci permettono di percepire la direzione del suono, per forza di cose non
e' possibile avere una registrazione ad 80 e passa canali, con 80 e passa
amplificatori e con 80 e passa diffusori da distribuire su un palco ampio
quanto quello di un'orchestra. Ci accontentiamo di due (o piu') diffusori
che in maniera piu' o meno compiuta ci danno almeno un'idea della
disposizione degli strumenti.
Comunque se ascolti un buon impianto con buone registrazioni ti rendi conto
che l'idea te la danno molto (ma molto) bene.

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 5:12:31 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *~Ä~lessandro* ha scritto:

> é fin troppo ovvio che questo discorso è super contro corrente e
> non vuole dimostrare la superiorità del mono orispetto allo
> stereo, o la sua anacronistica reintroduzione su larga scala, ma è
> solo una riflessione sulle nostre convinzioni dogmatiche.

Fossero almeno "nostre": ci sono inculcate dal marketing :-(((

La cosa peggiore secondo me è che non ci rendiamo conto che ogni
strumento ha i suoi vantaggi. Non esiste uno strumento migliore di un
altro in maniera assoluta. In qualsiasi campo.

Come la fotografia in B&N non è nè migliore nè peggiore di quella a
colori, che non è nè migliore nè peggiore della pittura, ecc. ecc.
ecc. Così (IMHO) è il mono con lo stereo e lo stereo con il
multicanale. Sono semplicemente diversi. Ed ognuno ha (e deve avere) i
suoi ambiti ben precisi.

Nella mia stanza, disgraziatamente, l'hi-fi deve convivere con altre
suppellettili; così a volte mi chiedo se non sia addirittura meglio
ascoltare in mono. Sicuramente il multicanale nelle mie condizioni
sarebbe un assurdo spreco di denaro.

E' bello sapere che ci sono delle possibilità di ricreare l'illusione
sonora dell'evento dal vero...ma bisogna avere i piedi saldamente
attaccati a terra quando si tratta di mettere mano al portafogli.

Nessuno si può portare il *vero* cinema in casa (a parte qualche,
fortunatissimo, pazzo). Nessuno si può portare i Wiener Philharmoniker
in giardino. Quella sarebbe *vera* hi-fi!!!

Quindi teniamo i piedi piantati per terra.

Se qualcuno, come è stato riferito in un post, mi dice che ha avuto
una esperienza incredibile con il multicanale a casa, beh:
permettetemi di essere non scettico, ma addirittura assolutamente
convinto che è stata una pura illusione, probabilmente spinta
dall'entusiasmo della novità; non con questo voglio mettere in dubbio
le capacità di giudizio e di ascolto della persona che ha riportato
queste impressioni, sia chiaro. Vorrei solo sottolineare questo fatto:
un impianto ottimizzato per il multicanale non suonerà al meglio in
stereo, e viceversa. Un apparecchio progettato per il multicanale
idem. Un ambiente trattato per il multicanale ancora peggio.

Ulteriore elemento: a parità di spesa, come suona un multicanale e
come suona uno stereo?

E se ci poniamo allo stato dell'arte in entrambi i casi? Forse
vince il multicanale, ma a questo punto siamo a livelli di spesa che
neppure uno sceicco sarebbe disposto ad affrontare...

In poche parole: il multicanale a prezzo umano NON ESISTE. L'high-end
SI.

Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 5:31:23 AM7/14/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns95267205A26B...@195.130.225.75...

> La cosa peggiore secondo me è che non ci rendiamo conto che ogni
> strumento ha i suoi vantaggi. Non esiste uno strumento migliore di un
> altro in maniera assoluta. In qualsiasi campo.

NO, ma esiste uno strumento adatto a fare una cosa ed uno inadatto...

> Come la fotografia in B&N non è nè migliore nè peggiore di quella a
> colori, che non è nè migliore nè peggiore della pittura, ecc. ecc.
> ecc. Così (IMHO) è il mono con lo stereo e lo stereo con il
> multicanale. Sono semplicemente diversi. Ed ognuno ha (e deve avere) i
> suoi ambiti ben precisi.

Infatti ogni cosa ha un suo posto ed un suo scopo.

> Nella mia stanza, disgraziatamente, l'hi-fi deve convivere con altre
> suppellettili; così a volte mi chiedo se non sia addirittura meglio
> ascoltare in mono. Sicuramente il multicanale nelle mie condizioni
> sarebbe un assurdo spreco di denaro.

Allora perche' non cambi hobby? Invece di lamentarti del tuo ambiente,
mettici mano ed adattalo all'ascolto. Costa? Anche i trenini elettrici,
credimi...

> E' bello sapere che ci sono delle possibilità di ricreare l'illusione
> sonora dell'evento dal vero...ma bisogna avere i piedi saldamente
> attaccati a terra quando si tratta di mettere mano al portafogli.

Ognuno fa e disfa secondo le proprie possibilita', io ho un'impianto
economico (max 3000 euro di valore), mi accontento, so che c'e' di meglio ma
ora e' quello che mi posso permettere. Non per questo condanno i prodotti
migliori ed economicamente piu' impegnativi...

> Nessuno si può portare il *vero* cinema in casa (a parte qualche,
> fortunatissimo, pazzo). Nessuno si può portare i Wiener Philharmoniker
> in giardino. Quella sarebbe *vera* hi-fi!!!

Eggrazzie! Meno ovvieta' e piu' realismo, please...

> Quindi teniamo i piedi piantati per terra.
> Se qualcuno, come è stato riferito in un post, mi dice che ha avuto
> una esperienza incredibile con il multicanale a casa, beh:
> permettetemi di essere non scettico, ma addirittura assolutamente
> convinto che è stata una pura illusione, probabilmente spinta
> dall'entusiasmo della novità; non con questo voglio mettere in dubbio
> le capacità di giudizio e di ascolto della persona che ha riportato
> queste impressioni, sia chiaro.

Mah, io ho ascoltato diversi multicanale di buon livello e devo dirti che,
dopo, tornare alla 'semplice' stereofonia e' triste, figuriamoci la
monofonia...

> Vorrei solo sottolineare questo fatto:
> un impianto ottimizzato per il multicanale non suonerà al meglio in
> stereo, e viceversa. Un apparecchio progettato per il multicanale
> idem. Un ambiente trattato per il multicanale ancora peggio.

Sull'ambiente ti posso dare ragione, per forza di cose sara' frutto di un
compromesso, ma sulla qualita' no, se ti fai un multicanale con i
controca...i rendera' bene anche in stereofonia. Il fatto di avere 2 o 3
diffusori e 2 o 3 finali spenti mi dici in che modo possono peggiorare il
suono stereo? Sto parlando di multicanale correttamente implementato, non di
cavolatine consumer a 1000 euro tutto compreso.

> Ulteriore elemento: a parità di spesa, come suona un multicanale e
> come suona uno stereo?

Altra ovvieta', a parita' di spesa suonera' meglio lo stereo.

> E se ci poniamo allo stato dell'arte in entrambi i casi? Forse
> vince il multicanale, ma a questo punto siamo a livelli di spesa che
> neppure uno sceicco sarebbe disposto ad affrontare...

Questo e' un'altro discorso, che non c'entra nulla con l'obiettivo. Anche la
stereofonia puo' raggiungere cifre folli.

> In poche parole: il multicanale a prezzo umano NON ESISTE. L'high-end
> SI.

Dipende, secondo me bisogna essere disposti ad investire di piu', questo e'
certo, ma i risultati possono essere davvero sorprendenti...

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 5:54:44 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

>> Nella mia stanza, disgraziatamente, l'hi-fi deve convivere con
>> altre suppellettili; così a volte mi chiedo se non sia
>> addirittura meglio ascoltare in mono. Sicuramente il multicanale
>> nelle mie condizioni sarebbe un assurdo spreco di denaro.
>
> Allora perche' non cambi hobby?

Il mio hobby è l'Hi-Fi, e questo esiste sia in mono che in stereo che
in multicanale. Sia con apparecchiature milionarie che con
apparecchiature economiche. Con apparecchi nuovissimi ed
ipertecnologici e con pezzi "vintage" o antichi.

>> Nessuno si può portare il *vero* cinema in casa (a parte qualche,
>> fortunatissimo, pazzo). Nessuno si può portare i Wiener
>> Philharmoniker in giardino. Quella sarebbe *vera* hi-fi!!!
>
> Eggrazzie! Meno ovvieta' e piu' realismo, please...

Secondo me non è tanto ovvio ed è abbastanza realistico: l'hai
confermato pure tu che per godere del 5 canali si deve scendere a
molti più compromessi (di posizionamento in ambiente, di prezzo, di
qualità, perchè a parità di spesa si ha comunque qualcosina in meno).



> Mah, io ho ascoltato diversi multicanale di buon livello e devo
> dirti che, dopo, tornare alla 'semplice' stereofonia e' triste,
> figuriamoci la monofonia...

Il mondo è bello perchè è vario. L'unico multicanale degno che ho
ascoltato aveva un costo osceno. E sono ritornato *di corsa* ad
ascoltare i miei dischi stereo e mono. Anche perchè le registrazioni
multicanale fatte come si deve sono davvero poche.

> Anche la stereofonia puo' raggiungere cifre folli.

L'impianto che ho ascoltato io costava una follia in versione stereo;
follia*5/2 in multicanale ;-)



>> In poche parole: il multicanale a prezzo umano NON ESISTE.
>> L'high-end SI.
>
> Dipende, secondo me bisogna essere disposti ad investire di piu',
> questo e' certo, ma i risultati possono essere davvero
> sorprendenti...

Ti sorprenderesti ancora di più se scoprissi che questa mania della
corsa all'ultima tecnologia si lascia per la strada dei pezzi che puoi
acquistare a prezzi veramente ridicoli...
La mia amplificazione Bryston/Classè l'ho pagata quanto un integratone
multicanale da mercatone.

E poi, diciamocela tutta: si sentono in giro tante di quelle
registrazioni in stereo veramente dimmmm.... abbiamo capito no? E
credo che (sempre per essere realistici) quelle in multicanale non
sarebbero altro che un insieme di effettacci per stupire il pubblico.
Come il cinema 3D; te lo ricordi? Che si sarebbe affermato sembrava la
cosa più ovvia del mondo; invece è diventato un fenomeno da baraccone
(nel vero senso della parola). Perchè? Troppe complicazioni tecniche,
troppi compromessi; inoltre si perdeva il piacere della visione in
quanto diventava molto più stressante. Inoltre gli artifici tecnici
volti a ricreare l'effetto 3D si mangiavano gran parte della
naturalezza delle immagini.

Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 6:08:56 AM7/14/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns9526792DDDD8...@195.130.225.75...

> Il mio hobby è l'Hi-Fi, e questo esiste sia in mono che in stereo che
> in multicanale. Sia con apparecchiature milionarie che con
> apparecchiature economiche. Con apparecchi nuovissimi ed
> ipertecnologici e con pezzi "vintage" o antichi.

In parte hai ragione.

> Secondo me non è tanto ovvio ed è abbastanza realistico: l'hai
> confermato pure tu che per godere del 5 canali si deve scendere a
> molti più compromessi (di posizionamento in ambiente, di prezzo, di
> qualità, perchè a parità di spesa si ha comunque qualcosina in meno).

Questo e' esatto.

> Il mondo è bello perchè è vario. L'unico multicanale degno che ho
> ascoltato aveva un costo osceno. E sono ritornato *di corsa* ad
> ascoltare i miei dischi stereo e mono. Anche perchè le registrazioni
> multicanale fatte come si deve sono davvero poche.

Questo non vuol dire che il multicanale fosse osceno in se', lo era il
costo.

> L'impianto che ho ascoltato io costava una follia in versione stereo;
> follia*5/2 in multicanale ;-)

> Ti sorprenderesti ancora di più se scoprissi che questa mania della
> corsa all'ultima tecnologia si lascia per la strada dei pezzi che puoi
> acquistare a prezzi veramente ridicoli...
> La mia amplificazione Bryston/Classè l'ho pagata quanto un integratone
> multicanale da mercatone.

Questo e' un vantaggio no? :-)
Pensa, aggiungi un'altro paio di ampli identici e ti fai un multicanale con
i controcazzi a prezzi terrestri.

> E poi, diciamocela tutta: si sentono in giro tante di quelle
> registrazioni in stereo veramente dimmmm.... abbiamo capito no? E
> credo che (sempre per essere realistici) quelle in multicanale non
> sarebbero altro che un insieme di effettacci per stupire il pubblico.

Alcune lo sono, altre decisamente no, sono fatte bene.

> Come il cinema 3D; te lo ricordi? Che si sarebbe affermato sembrava la
> cosa più ovvia del mondo; invece è diventato un fenomeno da baraccone
> (nel vero senso della parola). Perchè? Troppe complicazioni tecniche,
> troppi compromessi; inoltre si perdeva il piacere della visione in
> quanto diventava molto più stressante. Inoltre gli artifici tecnici
> volti a ricreare l'effetto 3D si mangiavano gran parte della
> naturalezza delle immagini.

Certo, hai ragione su tutta la linea, ma pensi che il cinema rimarra'
bidimensionale per sempre?
Io no...
Il fatto che un tentativo sia andato male non giustifica il fatto di non
riprovarci con nuove tecnologie, solo, i tempi non sono maturi, ne'
tecnologicamente, ne' mentalmente. Ma arriveranno, puoi esserne certo.

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 6:18:29 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

> Il fatto che un tentativo sia andato male non giustifica il fatto
> di non riprovarci con nuove tecnologie, solo, i tempi non sono
> maturi, ne' tecnologicamente, ne' mentalmente. Ma arriveranno,
> puoi esserne certo.

Su questo siamo daccordo :-)

Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 6:23:16 AM7/14/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns95267D345766...@195.130.225.75...

> Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:
>
> > Il fatto che un tentativo sia andato male non giustifica il fatto
> > di non riprovarci con nuove tecnologie, solo, i tempi non sono
> > maturi, ne' tecnologicamente, ne' mentalmente. Ma arriveranno,
> > puoi esserne certo.
>
> Su questo siamo daccordo :-)

Posso chiederti una cosa?
Quando nel 1982 venne presentato il compact disc, tu, dopo averlo ascoltato,
cosa ne pensavi?

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 6:51:25 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

> Posso chiederti una cosa?
> Quando nel 1982 venne presentato il compact disc, tu, dopo averlo
> ascoltato, cosa ne pensavi?

Domanda furba, so già a cosa vuoi arrivare ;-)
(e ti do ragione: lasciamo tempo allo standard di perfezionarsi)

L'ho ascoltato per la prima volta nel 1985. Rimasi molto perplesso. Ho
un ricordo ancora nitido: si trattava di "The Dream of The Blue
Turtles" di Sting e "Brother in Arms" dei Dire Straits, a casa di un
amico. Il lettore era un Technics, non mi ricordo il modello.
L'amplificazione era sempre della stessa marca, di buon livello (pre e
finale). Casse Yamaha di gamma alta. Quindi nessun sospetto. Rimasi
molto perplesso della "acidità" del suono, allora la definimmo così.
Invece molto sorpreso della dinamica e della pulizia. Il mio giudizio
fu neutro. Del tipo: "se vanno avanti così non comprerò assolutamente
un lettore CD, ma ci sono delle potenzialità, quindi aspettiamo."

E' lo stesso atteggiamento che ho nei confronti del multicanale e
della fotografia digitale, tanto per citare un altro esempio. Non ho
nessuna voglia che le aziende facciano gli esperimenti di marketing
sulle mie spalle.

Con il senno di poi ti dico che entrambe quelle registrazioni sono
splendide, pur se "Brother in Arms" è eccessivamente spinta verso il
registro acuto. Registrazioni fatte apposta per dimostrare la
superiorità del digitale, anche se c'era un però...quella
artificiosità che in buona parte dipendeva dal lettore, ma in parte è
insita nel supporto.

Ora ovviamente ho un lettore CD (Marantz CD-94 ZOS e TDA1541 Silver
Crown), e ne sono contento. Mi sono messo il cuore in pace, perchè ho
capito che, per quanto ci sforziamo, la realtà sarà sempre diversa
dalla sua riproduzione. Mi godo la musica, o meglio: la sua
perfettibile riproduzione.

Ciao

Clark Kent

unread,
Jul 14, 2004, 7:09:42 AM7/14/04
to
"Giuliano Da Broi" <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> ha scritto nel
messaggio news:Xns952682C9BBD0...@195.130.225.75...

> Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:
>
> > Posso chiederti una cosa?
> > Quando nel 1982 venne presentato il compact disc, tu, dopo averlo
> > ascoltato, cosa ne pensavi?
>
> Domanda furba, so già a cosa vuoi arrivare ;-)
> (e ti do ragione: lasciamo tempo allo standard di perfezionarsi)

:-D

> L'ho ascoltato per la prima volta nel 1985. Rimasi molto perplesso. Ho
> un ricordo ancora nitido: si trattava di "The Dream of The Blue
> Turtles" di Sting e "Brother in Arms" dei Dire Straits, a casa di un
> amico. Il lettore era un Technics, non mi ricordo il modello.
> L'amplificazione era sempre della stessa marca, di buon livello (pre e
> finale). Casse Yamaha di gamma alta. Quindi nessun sospetto. Rimasi
> molto perplesso della "acidità" del suono, allora la definimmo così.
> Invece molto sorpreso della dinamica e della pulizia. Il mio giudizio
> fu neutro. Del tipo: "se vanno avanti così non comprerò assolutamente
> un lettore CD, ma ci sono delle potenzialità, quindi aspettiamo."

Idem!

> E' lo stesso atteggiamento che ho nei confronti del multicanale e
> della fotografia digitale, tanto per citare un altro esempio. Non ho
> nessuna voglia che le aziende facciano gli esperimenti di marketing
> sulle mie spalle.

Quando usci' Matrix (il primo) pensai 'non ci vado a vederlo neanche morto',
troppa pubblicita', troppo hype, troppo tutto, se piace alle masse... Poi un
amico mi ci ha portato di forza (pagava lui) e mi e' piaciuto. Tempo fa il
mio lettore cd (un modesto Philips) ha tirato le cuoia, cercando in giro ho
trovato il Sony (SACD XB770) a 230 euro (ne costava 700) e l'ho preso,
allettato piu' dal prezzo che dal fatto che fosse anche SACD, non ne avevo
neanche uno e neanche me ne fregava. Poi ho ascoltato il doppio SACD demo
che era in omaggio e... va be' che e' un demo, ma non avevo mai ascoltato un
cd suonare cosi'... il resto come si dice e' storia. Non mi faccio prendere
dai facili entusiasmi, ed il cellulare l'ho comprato parecchi anni dopo la
sua uscita...

> Con il senno di poi ti dico che entrambe quelle registrazioni sono
> splendide, pur se "Brother in Arms" è eccessivamente spinta verso il
> registro acuto. Registrazioni fatte apposta per dimostrare la
> superiorità del digitale, anche se c'era un però...quella
> artificiosità che in buona parte dipendeva dal lettore, ma in parte è
> insita nel supporto.

La penso esattamente come te, solo che il SACD elimina l'artificiosita'
tipica del digitale, per capire cosa intendo devi ascoltarlo.

> Ora ovviamente ho un lettore CD (Marantz CD-94 ZOS e TDA1541 Silver
> Crown), e ne sono contento. Mi sono messo il cuore in pace, perchè ho
> capito che, per quanto ci sforziamo, la realtà sarà sempre diversa
> dalla sua riproduzione. Mi godo la musica, o meglio: la sua
> perfettibile riproduzione.

Su questo non ci piove!

Ciao
Clark Kent


Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 8:33:24 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *Clark Kent* ha scritto:

> La penso esattamente come te, solo che il SACD elimina
> l'artificiosita' tipica del digitale, per capire cosa intendo devi
> ascoltarlo.

Secondo me è merito soprattutto dei filtri antialias. Nel senso che i
vantaggi che vanno tanto decantando sull'alta risoluzione sono
responsabili in minima parte delle performance del SACD.
Comunque concordo con te che attualmente è lo standard migliore. Ma
sono anche convinto che il CD non abbia già raggiunto il suo massimo.

Lo dimostrano alcune registrazioni veramente bellissime e...

>> Marantz CD-94 ZOS e TDA1541 Silver Crown

il quale dimostra che si è lavorato nella direzione sbagliata: quella
delle massime prestazioni strumentali, senza ricordarsi che ciò che
più conta è la MUSICA!!

Sibelius

unread,
Jul 14, 2004, 9:45:01 AM7/14/04
to
momom...@libero.it (momo) wrote in news:40f4e5a1.343234
@powernews.libero.it:

> vi consiglio vivamente di misurare l'uscita della meccanica con
> un'analizzatore di stato logico

Aaaaargh! misurare con uno strumento adeguato? Stai scherzando vero? :-)

> e ragionaste sopratutto cosa fà un
> meccanica e cosa stà sul cd

Penso che qualcuno che avrebbe qualche brutto colpo se solo sapesse che
cosa c'è scritto veramente su un CD. Cose che non hanno assolutamente
niente di direttamente ricoducibile al segnale musicale. Non c'è il real-
time analogico. Esitono buffer di memoria più o meno grandi.

Le frequenze, ampiezze etc. etc., vengono RICREATE artificiosamente dai
convertitori, in base ad informazioni variegate scritte sul supporto. Ai
covertitori non interessa un cavolo se queste cose, apparentemente
sconclusionate, sono fornite da una meccanica in lega di kriptonite
antisismica, o piuttosto da una meccanica decentemente realizzata.
L'importante è che siano fornite, e fino a prova contraria anche meccaniche
dignitose di economici cdplayer sono in grado di falo.
L'informazione musicale viene ricreata ex-novo, e quì si vede la bontà dei
DAC. Un buon stadio di conversione riesce a ricrearla "meglio" di uno
pessimo.

- evitereste molte incomprensioni - se
> volete vi scannerizzo una strisciata di un povero cdp shakerato, messo
> sotto sopra, sulla cassa, phonato e nel mentre si vede se la sequenza
> è quella messa sul disco (ndr è la stessa)...

Si ma la qualità dei bit sarà la stessa? :-)))

> Non si può assolutamente applicare quello che erano le problematiche
> dell'analogico nel campo digitale

Questo l'avevo già scritto io, e siccome non scrivo sotto licenza GPL sarai
contattato dai miei legali :-)))


> - che un player legga o meno dei
> riscrivibili e masterizzati non significa niente: il mio ormai
> deceduto Technics (più di 15 anni) li leggeva ed era una fetecchia da
> 2 lire - quali player faticano?

IMHO al giorno d'oggi si dovrebbe faticare non poco per realizzare cattive
meccaniche, più semplice ed economico prenderne una e stararla di proposito
in modo da avere un suono più ...musicale? :-)))

> Su questo Ng si è quasi sempre
> riportato il contrario...

Cioè che le meccaniche che non leggono cd-r e cd-rw sarebbero migliori a
prescindere?


Saluti bufferizzati, Guglielmo.

nero

unread,
Jul 14, 2004, 10:00:17 AM7/14/04
to

> meccaniche dignitose di economici cdplayer sono in grado di falo.
> L'informazione musicale viene ricreata ex-novo, e quì si vede la bontà dei
> DAC. Un buon stadio di conversione riesce a ricrearla "meglio" di uno
> pessimo.

ma dai , ma hai mai provato o parli x teoria ?
si sente differenza tra un collegamento ottico e uno in rame figurati da una
meccanica a un altra , ad oggi ho provato 3 meccaniche e 2 dac e nessun
accoppiamento suona uguale.

> Questo l'avevo già scritto io, e siccome non scrivo sotto licenza GPL

non scomodare stallman x queste cose ;-)

--
ATTENTI AL VENDITORE FOLLE!!!
http://www.bynoi.com/berry.html

Sibelius

unread,
Jul 14, 2004, 10:52:14 AM7/14/04
to
nero <ner...@yahoo.com> wrote in
news:m1bJc.2073$B06...@news.edisontel.com:

>> meccaniche dignitose di economici cdplayer sono in grado di falo.
>> L'informazione musicale viene ricreata ex-novo, e quì si vede la
>> bontà dei DAC. Un buon stadio di conversione riesce a ricrearla
>> "meglio" di uno pessimo.
>
> ma dai , ma hai mai provato o parli x teoria ?

Ehmm... non è forse vero quello che ho scritto? Dove avrei fatto cilecca?
Nella mia prima affermazione secondo cui una decente meccanica è in grado
di fornire il giusto flusso di informazioni che poi il DAC si preoccuperà
di trasformare in musica? Spero non nella seconda, sinceramente :-)

Se è la prima si ta parlando di cose che stanno nel dominio digitale.
Cose perfettamente misurabili senza troppo costosi e complessi strumenti
di misura. Lo ha fatto pure momo, notorio sordo-ignorante della mia
stessa categoria. Hai dati, niente sensazioni o opinioni, ma sporchi
numeri o diagrammi, per contraddirci? Guarda che lui la scannerizzazione
ha promesso di fornirla se serve. :-)
Che poi tu la definisci teoria, beh... chiamala come vuoi, dalle mie
parti si chiama progresso. :-)

> si sente differenza tra un collegamento ottico e uno in rame figurati
> da una meccanica a un altra , ad oggi ho provato 3 meccaniche e 2 dac
> e nessun accoppiamento suona uguale.

Sono tue sensazioni, rispettabilissime e che non mi sogno minimamente di
mettere in dubbio. Infatti sono più che sicuro che *TU* abbia notato
quelle differenze. Non mi importa neppure sapere come hai effettuato le
prove. Anche perchè qualcosa mi dice di sapere già la risposta.

Però spero che non vorrai farle intendere come assolute certezze, valide
per tutti gli individui, anche quelli che osano sottoporsi a prove, IMHO,
un tantinello ...probanti?

Che so, triplosord...ooops cieco o doppio cieco? :-)

>> Questo l'avevo già scritto io, e siccome non scrivo sotto licenza GPL
>
> non scomodare stallman x queste cose ;-)

Non me lo sogno neppure. Il simpatico ha già il suo bel da fare a
scacciare le pulci dalla barbaccia e sbrogliare quelle cose che vorrebero
tanto somigliare a capelli. :-)


Ciao, Guglielmo.

nero

unread,
Jul 14, 2004, 11:25:50 AM7/14/04
to

> Se è la prima si ta parlando di cose che stanno nel dominio digitale.
> Cose perfettamente misurabili senza troppo costosi e complessi strumenti
> di misura. Lo ha fatto pure momo, notorio sordo-ignorante della mia

si ritorna alla diatriba tra misuroni ed ascoltoni ;-)
so' benissimo che in campo digitale un bit è un bit , l'unica cosa che
voglio dire è che una buona meccanica si sente tutto li'.

> prove. Anche perchè qualcosa mi dice di sapere già la risposta.

niente di zen o cose trascendentali , ho 2 impianti e ogni tanto mescolo le
carte , la differenza si sente , molto + sinceramente nel cavo ( da ottico
a coax ) che nella meccanica ( personalmente sospetto che il cavo ottico
sia una ciofeca ).

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 14, 2004, 11:57:56 AM7/14/04
to
Il /14 lug 2004/, *nero* ha scritto:

>
>> Se è la prima si ta parlando di cose che stanno nel dominio
>> digitale. Cose perfettamente misurabili senza troppo costosi e
>> complessi strumenti di misura. Lo ha fatto pure momo, notorio
>> sordo-ignorante della mia
>
> si ritorna alla diatriba tra misuroni ed ascoltoni ;-)
> so' benissimo che in campo digitale un bit è un bit , l'unica cosa
> che voglio dire è che una buona meccanica si sente tutto li'.

Non è vero. Dal punto di vista elettrico non esiste un bit uguale
all'altro.

Le nostre orecchie sono relativamente semplici, credo che le abbiano
analizzate in lungo e in largo. Purtroppo alle nostre orecchie è
collegato un organo, spesso dimenticato, che si chiama cervello. Il
nostro cervello riesce a falsare, travisare, ricostruire, ecc. ecc.
ecc. qualsiasi suono gli arrivi. Addirittura sente suoni che non
esistono. Questo organo funziona in maniera più o meno uguale sia
nella testa degli ascoltoni che in quella dei misuroni. Nell'una
aggiungendo, nell'altra sottraendo. Gli ascoltoni diventano pazzi
perchè ad ogni piè sospinto il suono che arriva dalle orecchie viene
modificato. I misuroni diventano pazzi perchè cercano di sostituire il
proprio orecchio con delgli strumenti, perchè gli pare di non sentire
alcune cose. Gli uni sentono cose che gli strumenti non riescono a
misurare, gli altri misurano cose che non riescono a sentire. Chi dei
due ha ragione?

nero

unread,
Jul 14, 2004, 12:03:12 PM7/14/04
to

> misurare, gli altri misurano cose che non riescono a sentire. Chi dei
> due ha ragione?

nessuno , non c'è ragione in questo campo , devi solo scegliere di chi ti
vuoi fidare , io personalmente mi fido delle mie orecchie.

bye ;-)

Sibelius

unread,
Jul 14, 2004, 1:53:51 PM7/14/04
to
Giuliano Da Broi <g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote in
news:Xns9526B6C18270...@195.130.225.75:

> Non è vero. Dal punto di vista elettrico non esiste un bit uguale
> all'altro.

??????? Scusa, ma non vedo faccine per cui vorrei saperne di più.
Grazie.

> Le nostre orecchie sono relativamente semplici, credo che le abbiano
> analizzate in lungo e in largo. Purtroppo alle nostre orecchie è
> collegato un organo, spesso dimenticato, che si chiama cervello.

Quoto e approvo.

> Il
> nostro cervello riesce a falsare, travisare, ricostruire, ecc. ecc.
> ecc. qualsiasi suono gli arrivi.

Riquoto e riapprovo.

> Addirittura sente suoni che non
> esistono.

Qui mi permetto di pensare che sia il cervello a crearsi quei suoni che
l'orecchio non percepisce. Ma è talmente lapalissiano che sono sicuro è
quello che intendi anche tu.

> Questo organo funziona in maniera più o meno uguale sia
> nella testa degli ascoltoni che in quella dei misuroni.

Meno male, non sapendo in quale categoria collocarmi, dove vado "ci
azzecco" :-))

> Nell'una
> aggiungendo, nell'altra sottraendo. Gli ascoltoni diventano pazzi
> perchè ad ogni piè sospinto il suono che arriva dalle orecchie viene
> modificato.

Oppure, forse è meglio dire che il cervello si crea e modifica suoni che
in realtà non esistono?
Se chiamiamo in causa il cervello, mi parrebbe irrispettoso non dargli il
giusto rango :-)

> I misuroni diventano pazzi perchè cercano di sostituire il
> proprio orecchio con delgli strumenti, perchè gli pare di non sentire
> alcune cose.

Mi permetto di aggiungere una terza categoria.
Quella di gente, che non ascoltando determinati fenomeni cerca di
ritrovarli con strumenti di misura che non avendo un cervello umano a
controllarli ed eventualmente travisarli possono essere considerati più
attendibili di quell'organo di senso che tu stesso hai ammesso essere
suscettibile di travisamenti, ricostruzioni artificiose più o meno
lontane dal vero, etc. etc.
E non trovandoli nella loro testa e non trovandole negli strumenti, ne
deducono che non esistono, almeno fino a prova contraria.
Pensandoci bene, mi collocherei in questa categoria.

Pensi che anche per noi vale il fatto che l'organo uditivo funzioni più o
meno come per le altre due categorie? :-)

> Gli uni sentono cose che gli strumenti non riescono a
> misurare, gli altri misurano cose che non riescono a sentire. Chi dei
> due ha ragione?

Boh, ai posteri l'ardua sentenza. Certo che se i posteri sono quelli che
"si fanno" di mp3, campa cavallo che la sentenza arriva. :-)))


Saluti audiometrici, Guglielmo.

momo

unread,
Jul 14, 2004, 2:01:43 PM7/14/04
to
On Tue, 13 Jul 2004 14:29:28 +0200, Giuliano Da Broi
<g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> wrote:

>Il /13 lug 2004/, *momo* ha scritto:
>
>>>Far suonare un giradischi non è facile, e inoltre è come uno
>>>strumento musicale: ha bisogno di continue cure e aggiustamenti;
>>>inoltre ci sono delle giornate in cui proprio...(aria troppo secca
>>>o troppo umida, ecc. ecc. ecc).
>> Scherzi? Sta parlando con uno che ha: disco di taratura, bilancino
>> e dima (con regolo e tacche) e su quel 320 ci siamo stati una
>> giornata, con tutti oli dedicati, non solo è anche tutto misurato
>> - io non sono un maniaco, ma il padre del mio amico è tedesco
>> purosangue, prussiano pergiunta ;-)
>
>Vabbè, però non basta. La registrazione era la stessa? Ed il pre-
>phono? Comunque...
La registrazione non può essere la stessa: quella del vinile è 2.0,
quella del dvd-a remissata a 5.1!
>
>Concordo con te che una registrazione multicanale intelligente
>aggiunga una spazialità impossibile per il 2 canali. "Intelligente"
>significa che non ci sono gli strumentisti sparsi per la stanza, o la
>cantante che ti urla da dietro un orecchio, ma una reale espansione
>del fronte sonoro, ben oltre i limiti della stanza.
Non ne ho sentite molte, ma mi fido del mio ex compagno: conosce i
dischi a memoria ed ha avuto i brividini nel sentire Bohemian Rapsody
in 5.1 - per non parlare del dvd-a di Brahms: sembra veramente di
stare in platea(quasi)! Diciamo che l'"effetto" con un rimissaggio è
già decente, con una registrazione nativa è anche meglio. Immagino che
prima o poi i dsp ambientali entreranno prepotentemente in tutti i
sistemi e se fatti con un minimo di decenza ne vedremo delle belle
>
>E' che a volte mi chiedo: ma è davvero necessario? Hai mai sentito
>delle registrazioni monofoniche ben eseguite e ben riprodotte? Sarà
>l'intimità dell'ascolto, sarà che ti concentri al meglio su aspetti
>quali il timbro, la dinamica, la neutralità, la naturalezza,
>tralasciando la spazialità che comunque esiste ma in una dimensione
>più ristretta...
>A volte, e non sono un reazionario, mi chiedo se addirittura sia così
>necessaria la stereofonia...figuriamoci il multicanale.
Nel momento in cui ascolto musica mi va bene anche la radiolina, se
invece voglio qualcosa che sia la più vicina a un concerto o
un'effetto voluto (tipo Pink Floyd) mi dovrò attrezzare con un 5.1...
Comunque continuo ad ascoltare il vinile, in macchina vado ancora con
le cassette....
>
>Quando vai ad un concerto, a meno che non si tratti di una performance
>di pochi strumenti non amplificati in un ambiente piccolo, sei sempre
>lontano dal palco, ed i suoni che ti arrivano sono tutto fuorchè
>"stereofonici". Il suono arriva da una unica dimensione, eppure è un
>suono vero, e ci mancherebbe!
Non credo proprio: mi son fatto quasi tutto maggio e giugno
all'auditorio di Roma, tutte le sale, ed escluso Capossela e Brunello
ed un'irritante Cullom, buona acustica con un suono amalgamato ma
molto multichannel ;-) con tutti i ritardini, assorbimenti ecc.
apposto - neanche il più grande ingegnere del suono è riuscito a
riprodurre qualcosa di simile con uno o due canali! La cosa che ci và
più vicino, IMHO, è la solita bi mono aurale per cuffia
>
>Quindi se l'ascolto in multicanale ti emoziona o ti esalta, ben venga!
>Ma è una esperienza che ha poco a che fare con la realtà.
Nel senso? Se ricrea un'ambiente è molto reale
>
>Tutto questo, ovviamente, IMHO.
Ovvio, :-)
>Ciao
saludos
mm

momo

unread,
Jul 14, 2004, 2:19:03 PM7/14/04
to
>si sente differenza tra un collegamento ottico e uno in rame figurati da una
>meccanica a un altra , ad oggi ho provato 3 meccaniche e 2 dac e nessun
>accoppiamento suona uguale.
Tra un collegamento ottico o in rame dipende dalla lunghezza, che
buona parte delle meccaniche non vada d'accordo con i dac, sopratutto
se di marche diverse è cosa nota e francamente non riesco a capire
come si sia potuto arrivare a tanto: scomporre un componente con tutte
le problematiche del caso - i più ingegnosi avevano pensato a delle
schedine da aggiornare (come nel pro d'annata) ma non pare abbiano
avuto un gran successo. Prova a prendere tre cd-rom di produzione
attuale, settare l'offset (si potrebbe evitare ma bisognerebbe
sovrapporre i primi bit...) e fare una dae: scommettiamo che escono
uguali? Anche di crc...
Insomma può tranquillamente essere che si senta in modo differente,
vorrei vedere col casino di clocks, buffer, op ecc.
mm

momo

unread,
Jul 14, 2004, 2:21:29 PM7/14/04
to

>Non è vero. Dal punto di vista elettrico non esiste un bit uguale
>all'altro.
??? Non vedo le faccine, mi devo preoccupare: esistono 0 diversi tra
di loro o 1 difformi? - non andiamo sulla patafisica, che abbiamo già
dato, please...
mm


momo

unread,
Jul 14, 2004, 2:23:43 PM7/14/04
to
e sei sicuro che il i livelli erano giusti? che il clock era ok? che i
buffer andavano gonfi? ecc. ecc. nel consumer si ha un'interpretazione
molto tollerante di standard, sempre che lo seguano...
mm

On Tue, 13 Jul 2004 16:37:10 +0200, nero <ner...@yahoo.com> wrote:

>
>> Qualche nome di lettori cdplayer del costo di piů o meno 200 euro che no
>> abbia quello che ho evidenziato? Cioč ricordo:
>
>ho provato un sony e un pioneer di 2 amici che penso costino + o meno quella
>cifra , usati solo come meccanica , e si sente una bella differenza , tieni
>conto che il riferimento č una meccanica cambridge che non č che sia poi
>quel mostro......
>
>ciao.

magica

unread,
Jul 14, 2004, 3:25:35 PM7/14/04
to
In <Xns9526B6C18270...@195.130.225.75> Giuliano Da Broi
<g.dabr...@LEjumpyMAIUSCOLE.it> scrive...

>Gli ascoltoni diventano pazzi perchè ad ogni piè sospinto il suono
>che arriva dalle orecchie viene modificato. I misuroni diventano pazzi
>perchè cercano di sostituire il proprio orecchio con delgli strumenti,
>perchè gli pare di non sentire alcune cose. Gli uni sentono cose che
>gli strumenti non riescono a misurare, gli altri misurano cose che non
>riescono a sentire.

Bellissime definizioni. E, direi, condivisibili.

>Chi dei due ha ragione?

Entrambi. L'uomo è misura di tutte le cose, dicevano i sofisti.

Ciao.

Gian Carlo

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 15, 2004, 3:18:35 AM7/15/04
to
Il /14 lug 2004/, *momo* ha scritto:


> ??? Non vedo le faccine, mi devo preoccupare: esistono 0 diversi
> tra di loro o 1 difformi? - non andiamo sulla patafisica, che
> abbiamo già

Lo 0 e l'1 vengono interpretati come tali, ma in origine sono dei
segnali elettrici, quindi suscettibili di disturbi e quant'altro. Il
mezzo bit come viene interpretato?

Giuliano Da Broi

unread,
Jul 15, 2004, 3:30:13 AM7/15/04
to
Il /14 lug 2004/, *momo* ha scritto:

>>Quindi se l'ascolto in multicanale ti emoziona o ti esalta, ben
>>venga! Ma è una esperienza che ha poco a che fare con la realtà.

> Nel senso? Se ricrea un'ambiente è molto reale

Secondo me se continuiamo a valutare la musica riprodotta
paragonandola all'evento reale diventeremo pazzi. Solo una piccola
parte della musica reale può essere riprodotta fedelmente in una
stanza.

Ad un Top Audio di qualche anno fa si tenne una dimostrazione dei
sistemi di registrazione SACD e DVD-A. Il tutto usando microfoni, pre
microfonici, convertitori, registratori ADAT allo stato dell'arte e
riproducendo il tutto con un impianto multicanale sempre allo stato
dell'arte. L'evento reale erano dei pezzi eseguiti da un quartetto
d'archi. Quindi avemmo la possibilità di confrontare direttamente e
nello stesso ambiente l'evento reale e l'evento riprodotto,
addirittura nei due standard e direttamente dai master digitali.

Per quanto mi sforzassi, pur essendo gli strumentisti seduti al
proprio posto di fronte a me, l'evento riprodotto era chiaramente
"riprodotto". Quello reale tutta un'altra cosa.

Non parliamo poi della musica amplificata, in cui l'evento reale e
l'evento in studio sono due cose completamente distinte.

Secondo me è meglio mettersi il cuore in pace, cercando dal proprio
impianto il massimo godimento possibile, e dimenticandosi che la
riproduzione della realtà è una pura illusione, per quanto in alcuni
casi ci si vada molto vicino.

Ciao

nero

unread,
Jul 15, 2004, 4:12:40 AM7/15/04
to
momo wrote:

> e sei sicuro che il i livelli erano giusti? che il clock era ok? che i
> buffer andavano gonfi? ecc. ecc. nel consumer si ha un'interpretazione
> molto tollerante di standard, sempre che lo seguano...

appunto , era proprio quello che volevo dire , non tutte le meccaniche
funzionano allo stesso modo solo xche' sono digitali.

nero

unread,
Jul 15, 2004, 4:14:05 AM7/15/04
to

> Insomma può tranquillamente essere che si senta in modo differente,
> vorrei vedere col casino di clocks, buffer, op ecc.

appunto , quindi una meccanica migliore è migliore , una economica suona in
maniera "economica" tutto qui'.

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